ASCOLTA TUA MADRE

LE LACRIME DI UNA MADRE NON ASCOLTATA

 

FERMIAMO LA LEGGE CONTRO L'OMOFOBIA

 

TELEFONO VERDE "SOS VITA" 800813000

CHE COSA E' IL TELEFONO "SOS VITA"?
 
È un telefono “salva-vite”, che aspetta soltanto la tua chiamata. E' un telefono verde, come la speranza la telefonata non ti costa nulla,
Vuole salvare le mamme in difficoltà e, con loro, salvare la vita dei figli che ancora esse portano in grembo.
E quasi sempre ci riesce, perché con lui lavorano 250 Centri di aiuto alla vita.
 
Il Movimento per la vita lo ha pensato per te
 
Puoi parlare con questo telefono da qualsiasi luogo d’Italia: componi sempre lo stesso numero: 800813000.
 
Risponde un piccolo gruppo di persone di provata maturità e capacità, fortemente motivate e dotate di una consolidata esperienza di lavoro nei Centri di aiuto alla vita (Cav) e di una approfondita conoscenza delle strutture di sostegno a livello nazionale. La risposta, infatti, non è soltanto telefonica.
 
Questo telefono non ti dà soltanto ascolto, incoraggiamento, amicizia, ma attiva immediatamente un concreto sostegno di pronto intervento attraverso una rete di 250 Centri di aiuto alla vita e di oltre 260 Movimenti per la vita sparsi in tutta Italia.

 
DUE MINUTI PER LA VITA

Due minuti al giorno è il tempo che invitiamo ad offrire per aderire alla grande iniziativa di
preghiera per la vita nascente che si sta diffondendo in Italia dal 7 ottobre 2005 in
occasione della festa e sotto la protezione della Beata Vergine Maria, Regina del Santo Rosario.
Nella preghiera vengono ricordati ed affidati a Dio:
 i milioni di bambini uccisi nel mondo con l’aborto,
 le donne che hanno abortito e quelle che sono ancora in tempo per cambiare idea,
 i padri che hanno favorito o subito un aborto volontario o che attualmente si trovano accanto ad
una donna che sta pensando di abortire,
 i medici che praticano aborti ed il personale sanitario coinvolto, i farmacisti che vendono i
prodotti abortivi e tutti coloro che provocano la diffusione nella società della mentalità abortista,
 tutte le persone che, a qualsiasi livello, si spendono per la difesa della vita fin dal concepimento.
Le preghiere da recitarsi, secondo queste intenzioni, sono:
 Salve Regina,
 Preghiera finale della Lettera Enciclica Evangelium Vitae di Giovanni Paolo II
 Angelo di Dio,
 Eterno riposo.
Il progetto è quello di trovare 150.000 persone, che ogni giorno recitino le preghiere. Il numero corrisponde a quello - leggermente approssimato per eccesso – degli aborti accertati che vengono compiuti ogni giorno nel mondo, senza poter conteggiare quelli clandestini e quelli avvenuti tramite pillola del giorno dopo. Per raggiungere tale obiettivo occorre l’aiuto generoso di tutti coloro che hanno a cuore la difesa della vita.

“Con iniziative straordinarie e nella preghiera abituale,
da ogni comunità cristiana, da ogni gruppo o associazione,
da ogni famiglia e dal cuore di ogni credente,
si elevi una supplica appassionata a Dio,
Creatore e amante della vita.”
(Giovanni Paolo II, Evangelium Vitae, n. 100)

Ulteriori informazioni su: www.dueminutiperlavita.info
 

PREGHIERA A MARIA PER LA VITA GIOVANNI PAOLO II

O Maria, aurora del mondo nuovo, Madre dei viventi,
affidiamo a Te la causa della vita:
guarda, o Madre, al numero sconfinato di bimbi cui viene impedito di nascere,
di poveri cui è reso difficile vivere, di uomini e donne vittime di disumana violenza, di anziani e malati uccisi dall'indifferenza o da una presunta pietà.
Fà che quanti credono nel tuo Figlio sappiano annunciare con franchezza e amore agli uomini del nostro tempo il Vangelo della vita.
Ottieni loro la grazia di accoglierlo come dono sempre nuovo,
la gioia di celebrarlo con gratitudine in tutta la loro esistenza
e il coraggio di testimoniarlo con tenacia operosa, per costruire,
insieme con tutti gli uomini di buona volontà, la civiltà della verità e dell'amore
a lode e gloria di Dio creatore e amante della vita.
Giovanni Paolo II


 

AREA PERSONALE

 

Messaggi del 07/04/2009

TERREMOTO: CHE SENSO HA?

Post n°1759 pubblicato il 07 Aprile 2009 da diglilaverita
Foto di diglilaverita

«Oh! Noi non vogliamo dire di più davanti ai lutti e alle rovine dalle dimensioni tragiche, che sembrano superare ogni misura e rifiutare ogni conforto. Vogliamo comprendere e raccogliere in silenzio riverente il grido ineffabile di questa acerbissima pena. Ma una parola non possiamo tacere per i cuori forti, per gli animi buoni: niente disperazione! Niente cecità del fato! La nostra incapacità a dare una spiegazione, che rientri negli schemi abituali della nostra breve e miope logica, non annulla la nostra superiore fiducia nella misteriosa, ma sempre provvida e paterna presenza della bontà divina, che sa risolvere a nostro vantaggio anche le più gravi e incomprensibili sciagure. La Madonna rimetta col suo fiat, la pazienza, la speranza e anche l’Alleluia pasquale sulle nostre labbra e nei nostri cuori». Sono parole di Paolo VI, pronunciate il 9 maggio 1976, pochi giorni dopo il devastante terremoto del Friuli. Che altro aggiungere? Forse solo ciò che lo stesso Papa Montini disse in quella stessa occasione, che cioè in questo «male che ci colpisce» possiamo intravvedere qualche barlume: «Il primo bene è la solidarietà; il dolore si fa comunitario, e nel nostro abituale disinteresse, e nelle nostre contese egoiste ci fa sperimentare uno sconosciuto amore. Ci sentiamo fratelli, diventiamo cristiani, comprendiamo gli altri, esprimiamo finalmente l’amore disinteressato, solidale e sociale. E poi impariamo a “vincere il male nel bene”, cioè a far scaturire energie positive di bene dalla stessa sventura che ci affligge». Due giorni dopo il terremoto in Irpinia del 1980, Giovanni Paolo II si è recato personalmente sul posto. Anche lui attonito di fronte alla tragedia: «Ecco i sentimenti, le espressioni che mi vengono dal cuore. Come vedete, vengono con difficoltà, perché la commozione è maggiore della possibilità di parlare e di formulare bene le idee». Ma anche lui carico di speranza: «Io vengo, carissimi fratelli e sorelle, per dirvi che siamo vicino a voi per darvi un segno di quella speranza, che per l’uomo deve essere l’altro uomo. Per l’uomo sofferente, l’uomo sano; per un ferito, un medico, un assistente, un infermiere; per un cristiano, un sacerdote. Così un uomo per un altro uomo. E quando soffrono tanti uomini ci vogliono tanti uomini, molti uomini, per essere accanto a quelli che soffrono. Non posso portarvi niente più di questa presenza; ma con questa presenza si esprime tutto». Con essa, infatti, «si realizza la presenza di Cristo. E, con la presenza di Cristo, il mondo anche stigmatizzato dalla croce porta in sé la speranza della risurrezione». E, in questa speranza, la tenacia concreta di tutto l’aiuto operativo che si può dare. E a proposito di aiuto operativo che si può dare vi segnaliamo l’iniziativa di solidarietà del Banco Alimentare. In questo momento, in cui le necessità principali sono il pane e la casa, la Fondazione Banco Alimentare Onlus vuole essere in prima linea a condividere il dolore di questo popolo, consapevole che dalla gratuita condivisione del bisogno nasce sempre un germoglio di speranza, ora più che mai indispensabile per affrontare la fatica del vivere».  Per aiutare la Fondazione Banco Alimentare Onlus ad aiutare le popolazioni colpite dal terremoto, i privati possono fare una donazione in denaro, mentre non sarà possibile accettare donazioni in generi. Le aziende alimentari potranno invece donare direttamente anche cibo.

COME OFFRIRE AIUTO
La Fondazione Banco Alimentare Onlus ha attivato alcuni immediati canali a sostegno delle popolazioni colpite dal terremoto.

CONTO CORRENTE POSTALE N° 28748200

Intestato a: Fondazione Banco Alimentare Onlus

Causale: emergenza terremoto Abruzzo

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Banca Prossima

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Intestato a: Fondazione Banco Alimentare Onlus

Causale: emergenza terremoto Abruzzo

DONA ONLINE (con carta di credito)

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Causale: emergenza terremoto Abruzzo

PER CONTATTI:

02.89.65.84.63 - Per aiuti da privati (solo donazioni)

02.89.65.84.58 - Per aiuti da aziende (donazioni e alimenti)

per info e segnalazioni: terremotoabruzzo@bancoalimentare.it

RACCOLTA ALIMENTI, PRODOTTI NECESSARI

Categoria: prodotti a lunga conservazione, non freschi.

Ø latte a lunga conservazione

Ø zucchero

Ø crackers e fette biscottate

Ø biscotti, brioche e altri prodotti per la prima colazione

Ø tonno in scatola

Ø confetture e frutta sciroppata

Ø succhi di frutta

Ø cioccolata

Ø prodotti per la prima infanzia

Ø acqua minerale  - Da ilsussidiario -

 
 
 

MEDITAZIONE MISTERI DOLOROSI TRATTE DAL DIARIO DI SUOR FAUSTINA KOWALSKA

Post n°1758 pubblicato il 07 Aprile 2009 da diglilaverita
Foto di diglilaverita

Introduzione:
Vidi la Madonna fra cielo e terra, in una veste chiara. Pregava con le mani giunte sul petto e lo sguardo rivolto al cielo e dal Suo Cuore uscivano dei raggi di fuoco, alcuni dei quali erano diretti verso il cielo, mentre gli altri coprivano la nostra terra (20).
O Vergine radiosa, pura come il cristallo, tutta immersa in Dio, affido a Te la mia vita interiore. Organizza tutto in modo che sia gradito a Tuo Figlio, o Madre mia (307). Offro la preghiera del Rosario, attraverso le Tue mani, Madre di Misericordia, per la santa Chiesa, per la nostra Patria e per chiedere la grazia della conversione dei peccatori di tutto il mondo.

Misteri dolorosi (martedì e venerdì) - Introduzione:

Gesù mi aveva detto che Gli sarebbe piaciuto soprattutto che meditassi la Sua dolorosa Passione. In seguito a questa meditazione molta luce si river­sa sulla mia anima. Chi vuole imparare la vera umiltà, mediti la Passione di Gesù. (... ) Io desidero essere simile a Te, o Gesù, a Te crocifisso, maltrat­tato, umiliato. O Gesù, imprimi nella mia anima e nel mio cuore la Tua umiltà. Ti amo, Gesù, alla follia. Te annientato, come Ti descrive il profeta (123).

1. L'orazione di Gesù nell'Orto degli Ulivi

La sera, quando entrai nella piccola cappellina udii nell'anima queste parole: «Figlia Mia, medita su queste parole: "Ed in preda all'angoscia, pregava più a lungo" ». Quando cominciai a riflettere più a fondo, molta luce penetrò nella mia anima. Com­presi di quanta perseveranza nella preghiera abbiamo bisogno e che da tale faticosa preghiera dipende talvolta la nostra salvezza (84).

2. La flagellazione di Gesù Cristo

Vidi Gesù mentre veniva flagellato. Che supplizio inimmaginabile! Come soffrì tremendamente Gesù per la flagellazione! O poveri peccatori, come vi in­contrerete nel giorno del giudizio con quel Gesù, che ora torturate a quel modo? Il Suo Sangue cola­va per terra e in alcuni punti cominciava a staccar­si la carne. Sulla schiena ho visto alcune Sue ossa scarnificate. Gesù (...) emetteva flebili lamenti e so­spiri (99).

3. La coronazione di spine di Gesù Cristo

Dopo la flagellazione i carnefici presero il Signore e Gli tolsero la veste, che si era già attaccata alle Piaghe. Mentre gliela toglievano le Sue Piaghe si riaprirono. Poi buttarono addosso al Signore un mantello rosso, sporco e stracciato, sulle Piaghe aperte. Quel mantello arrivava alle ginocchia solo in alcuni punti. Poi ordinarono al Signore di sedersi su un pezzo di trave, mentre veniva intrecciata una corona di spine, con la quale cinsero la sacra Testa. Gli venne messa una canna in mano e ridevano di Lui, facendoGli inchini come ad un re. Gli sputa­vano in faccia ed altri prendevano la canna e Gliela battevano in Testa ed altri Gli procuravano do­lore dandoGli pugni, altri Gli coprivano il Volto e lo schiaffeggiavano. Gesù sopportò in silenzio (... ). Facevano a gara per schernire il Signore. Riflettei da che cosa potesse derivare tanta malignità nell'uo­mo. E purtroppo questa deriva dal peccato. Si erano incontrati l'Amore ed il peccato (170).

4. La salita di Gesù al Calvario

Il mondo non conosce ancora tutto quello che Gesù ha sofferto. Gli ho fatto compagnia nell'Orto degli Ulivi e nel buio della prigione sotterranea, ne­gli interrogatori dei tribunali; sono stata con Lui in ogni tappa della Sua Passione. Non è sfuggito alla mia attenzione un solo movimento, né un Suo sguardo. Ho conosciuto tutta l'onnipotenza del Suo amore e della Sua misericordia verso le anime (369).                                                    

5. La crocifissione e morte di Gesù

Alle tre vidi Gesù Crocifisso che mi guardava e disse: « Ho sete ». Ad un tratto vidi che dal Suo costato uscirono gli stessi due raggi che sono nell'im­magine. Nello stesso momento sentii nell'anima un desiderio di salvare le anime e di annientarmi per i poveri peccatori (253). Gesù ormai ha concluso la sua vita mortale, ho udito le Sue sette parole, poi ha guardato verso di me ed ha detto: « Diletta figlia del Mio Cuore, tu sei un refrigerio per Me fra orribili tormenti » (370).

Alla fine: O Madre di Dio, la Tua anima è stata immersa in un mare di amarezze: guarda alla Tua bambina ed insegnale a soffrire e ad amare nella sofferenza. Fortifica la mia anima, in modo che il dolore non la spezzi. O Madre della grazia, insegnami a vivere con Dio (137).

Litanie alla Divina Misericordia

Signore, pietà,

Signore, pietà.

Cristo, pietà,

Cristo, pietà.

Cristo, ascoltaci. Cristo, esaudiscici.

Padre del cielo, Dio, abbi pietà di noi.

Figlio, Redentore del mondo che sei Dio, abbi pietà di noi.

Spirito Santo, Dio, abbi pietà di noi.

Santa Trinità, unico Dio, abbi pietà di noi.

Misericordia di Dio, che scaturisci dal seno del Padre, confidiamo in Te.

Misericordia di Dio, massimo attributo della Divinità, confidiamo in Te.

Misericordia di Dio, mistero incomprensibile, confidiamo in Te.

Misericordia di Dio, sorgente che emani dal mistero della Trinità, confidiamo in Te.

Misericordia di Dio, che nessuna mente né angelica né umana può scrutare, confidiamo in Te.

Misericordia di Dio, da cui proviene ogni vita e felicità, confidiamo in Te.

Misericordia di Dio, sublime più dei cieli, confidiamo in Te.

Misericordia di Dio, sorgente di stupende meraviglie, confidiamo in Te.

Misericordia di Dio, che abbracci tutto l'universo, confidiamo in Te.

Misericordia di Dio, che scendi al mondo nella persona del Verbo Incarnato, confidiamo in Te.

Misericordia di Dio, che scorresti dalla ferita aperta del Cuore di Gesù, confidiamo in Te.

Misericordia di Dio, racchiusa nel cuore di Gesù per noi e soprattutto per i peccatori, confidiamo in Te.

Misericordia di Dio, imperscrutabile nell'istituzione dell'Eucaristia, confidiamo in Te.

Misericordia di Dio, che fondasti la santa Chiesa, confidiamo in Te.

Misericordia di Dio, che istituisti il Sacramento del Battesimo, confidiamo in Te.

Misericordia di Dio, che ci giustifichi attraverso Gesù Cristo, confidiamo in Te.

Misericordia di Dio, che per tutta la vita ci accompagni, confidiamo in Te.

Misericordia di Dio, che ci abbracci specialmente nell'ora della morte, confidiamo in Te.

Misericordia di Dio, che ci doni la vita immortale, confidiamo in Te.

Misericordia di Dio, che ci segui in ogni istante della nostra esistenza, confidiamo in Te.

Misericordia di Dio, che converti i peccatori, induriti, confidiamo in Te.

Misericordia di Dio, che ci proteggi dal fuoco dell'inferno, confidiamo in Te.

Misericordia di Dio, meraviglia per gli angeli, incomprensibile ai santi, confidiamo in Te.

Misericordia di Dio, presente in tutti i divini misteri, confidiamo in Te.

Misericordia di Dio, che ci sollevi da ogni miseria, confidiamo in Te.

Misericordia di Dio, sorgente d'ogni nostra gioia, confidiamo in Te.

Misericordia di Dio, che dal nulla ci chiamasti all'esistenza, confidiamo in Te.

Misericordia di Dio, che abbracci tutte le opere nelle tue mani, confidiamo in Te.

Misericordia di Dio, che coroni tutto ciò che esiste e esisterà, confidiamo in Te.

Misericordia di Dio, in cui tutti siamo immersi, confidiamo in Te.

Misericordia di Dio, amabile conforto dei cuori disperati, confidiamo in Te.

Misericordia di Dio, in cui i cuori riposano e gli spauriti trovano pace, confidiamo in Te.

Misericordia di Dio, che ispiri speranza contro ogni speranza, confidiamo in Te.

Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo, perdonaci, o Signore.

Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo, ascoltaci, o Signore.

Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi.  

Dopo le litanie: Dio eterno, la cui Misericordia è infinita e in cui il tesoro della compassione è inesauribile, ri­volgi a noi uno sguardo di bontà e moltiplica in noi la tua Misericordia, affinché, nei momenti difficili non ci perdiamo d'animo e non smarria­mo la speranza, ma, con la massima fiducia, ci sottomettiamo alla tua santa volontà, la quale è Amore e Misericordia. Amen.

Preghiera per ottenere le grazie per intercessione della Santa Suor Faustina

Oh Gesù, che hai reso la Santa Suor Fausti­na una grande devota della Tua immensa miseri­cordia, concedimi, per sua intercessione, e se­condo la Tua santissima volontà, la grazia di..., per la quale Ti prego. Essendo peccatore non sono degno della Tua misericordia. Ti chiedo perciò, per lo spirito di dedizione e di sacrificio della Santa Suor Fausti­na e per la sua intercessione, esaudisci le pre­ghiere che fiduciosamente Ti presento. Padre nostro..., Ave, Maria..., Gloria... - [Innamorati di Maria] -

 
 
 

TERREMOTO IN ABRUZZO DONA SUBITO UN EURO PER LA PROTEZIONE CIVILE

Post n°1757 pubblicato il 07 Aprile 2009 da diglilaverita
Foto di diglilaverita

Contributo di un euro con SMS al 48580

Gli operatori di telefonia mobile Tim, Vodafone, Wind e 3 Italia, d'intesa con il Dipartimento della Protezione Civile, hanno attivato la numerazione solidale 48580 per raccogliere fondi a favore della popolazione dell'Abruzzo gravemente colpita dal terremoto. Ogni Sms inviato contribuirà con 1 euro, che sarà interamente devoluto al Dipartimento della Protezione Civile per il soccorso e l'assistenza. […]

Vedi il post originale : abruzzo24ore.tv/news.php?id=10419

Fonte: abruzzo-turismo.it


 
 
 

IL TERREMOTO IN ABRUZZO SIMILE A QUELLO DI GIAVA CHE NEL 2006 PORTO' ALLA MORTE CINQUEMILA PERSONE

Post n°1756 pubblicato il 07 Aprile 2009 da diglilaverita
Foto di diglilaverita

Il segretario generale dell’Onu, Ban Ki-moon ha espresso il suo dolore per la perdita di tante vite umane nel terremoto che ha colpito l’Italia centrale e soprattutto la provincia dell’Aquila. Nella giornata di ieri sono giunte in Italia i messaggi di solidarietà e di offerte di aiuto da parte di vari Paesi: Albania, Russia, Unione europea, Azerbaijian, Iran, Ucraina, Libano, Israele, Giordania, Egitto, Tunisia, Kuwait, Giappone… In Turchia, i presidenti Barack Obama degli Stati Uniti e Abdullah Gul, della Turchia, hanno offerto le loro condoglianze. A l’Aquila vivono 150 filippini immigrati. Nessuno di loro è stato ucciso, ma vi sono diversi che hanno perduto la casa. Anch’essi sono presi in cura dalla Protezione civile. Messaggi di cordoglio sono giunti alla redazione di AsiaNews dalla Cina, dallo Sri Lanka e dall’Indonesia, un Paese asiatico a forte attività sismica. Secondo studiosi, la magnitudo del terremoto in Abruzzo è pari a quello di Giava nel maggio 2006, che portò alla morte di oltre 5 mila persone nella provincia di Yogyakarta. Intanto, in Abruzzo, le squadre di soccorso continuano in modo ininterrotto a lavorare fra le macerie per cercare vite umane. La notte scorsa una ragazza di 24 anni è stata tratta in salvo viva a quasi 24 ore dal sisma. Il nuovo bilancio delle vittime è di 207 morti, di cui 17 ancora da identificare. Vi sono ancora 15 dispersi e circa 1500 feriti. Il numero degli sfollati dovrebbe essere sui 17 mila. Il presidente della Conferenza episcopale italiana, card. Angelo Bagnasco, ha diramato un messaggio di solidarietà per le vittime del terremoto: "Sgomenti per la catastrofe del terremoto che ha colpito L’Aquila e numerosi centri dell’Abruzzo, vogliamo far giungere la nostra vicinanza alle popolazioni coinvolte in questo drammatico evento. Mentre ci raccogliamo in preghiera per tutte le vittime, auspichiamo che la rete delle parrocchie, degli istituti religiosi e delle aggregazioni laicali contribuisca ad alleviare le difficili condizioni in cui migliaia di persone sono costrette a vivere. Ci auguriamo che la generosità di tanti lenisca il dolore fisico e la sofferenza morale di chi ha visto in un attimo distruggere i sacrifici e le fatiche di una vita. La Pasqua ormai vicina, di passione, morte e risurrezione di Gesù Cristo, sia per tutti segno di speranza e sorgente di carità". La Caritas italiana ha lanciato una sottoscrizione per gli aiuti di emergenza alle popolazioni terremotate. Anche altre Caritas nazionali hanno offerto il loro aiuto. - AsiaNews -

 
 
 

LO PSICHIATRA MELLUZZI: I VEGGENTI DI MEDJUGORJE SONO ASSOLUTAMENTE SANI DI MENTE. IL DEMONIO ESISTE.

Post n°1755 pubblicato il 07 Aprile 2009 da diglilaverita
Foto di diglilaverita

Negli ultimi tempi, siamo sempre più stati testimoni del grave stato di violenza e di distruzione nel quale versa la nostra società. Abbiamo bisogno di Dio, di conversione, che i giovani comprendano e Un noto psichiatra, di indubbia estrazione cattolica, giudica dal punto di vista clinico, i veggenti di Medjugorje. Professor Meluzzi, in che stato mentale trova i veggenti di Medjugorje?: " guardi, io non sono un fanatico di Medjugorje, non ci sono neppure stato, pensi un poco. Quindi limito la mia analisi al campo scientifico". Ravvisa in loro ipotesi di patologie?: " assolutamente no. Non ci vedo schizofrenia, li trovo assolutamente lucidi e coerenti. Insomma, concludo per la loro assoluta sanità di mente". E aggiunge: " se proprio vogliamo essere pignoli, dico una cosa". Prego: " il quoziente intellettivo di costoro mi pare addirittura superiore a quello di altre apparizioni mariane, di altri veggenti. In casi precedenti si trattava di persone semplici, ma spesso al limite del deficit intellettivo. In questo caso no, assolutamente no. Intendo dire che a Lourdes, la veggente venne accusata di ogni limitazione cerebrale. Paradossalmente, da un punto di vista medico, io avrei maggior interesse verso Lourdes che Medjugorje. Chiarisco: il quoziente, lo standard intellettivo dei veggenti di Medjugorje mi sembra molto più elevato in comparazione con tante altre apparizioni mariane". Veniamo al contenuto dei messaggi di Medjugorje, lei come li considera?: " in perfetta continuità con la tradizione della Chiesa e secondo il kerygma mariano. Insomma non ci vedo particolari fratture o novità. Ritengo che quei messaggi ,con assoluta coerenza, parlino della Madonna e di quello che la Madre di Dio ci chiede. In poche parole li valuto assolutamente buoni, fruttuosi e produttivi, senza nessuna pericolosità". Un Vescovo Emerito, per altro esorcista, ha sostenuto che dietro Medjugorje potrebbe nascondersi un inganno satanico, alludendo forse a possibili deviazioni dalla purezza evangelica: " stimo il Vescovo, ma mi permetta di essere in profondo disaccordo. Sono per la teoria dei frutti. Quello che avviene a Medjugorje, ovvero sacramenti e conversioni, dimostra con chiarezza che non siamo davanti ad un fenomeno satanico. Mi sembra che Satana voglia esattamente il contrario di tutto questo. Poi se si riferisce ad eventuali forme di sfruttamento economico del fenomeno, cosa mai provata, ribatto che i disonesti possono nascondersi ad ogni latitudine, a Medjugorje come a Roma, ricordo che persino in nome della Croce si è speculato e fatto mercato, che la Croce è stata utilizzata come alibi per compiere stermini e azioni violente. Dunque anche sotto questo profilo sostengo che Medjugorje sia inattaccabile". Eppure la Chiesa è prudente: " ma vedo con piacere che questa prudenza poco alla volta sta venendo meno. So che ci vanno molti preti e Vescovi. La prudenza della Chiesa, che non ha bocciato Medjugorje, dipende solo dal fatto che le visioni sono ancora in corso". Da affermato psichiatra, ha avuto mai dei posseduti dal demonio?: " certo. Ci sono casi dove il medico alza le mani e non sa spiegare che cosa stia avvenendo. Molte volte io ricorro all’esorcista ed ho avuto casi di indemoniati che parlavano lingue strane, dicevano fatti clamorosi e sputavano chiodi. Tutto questo non appartiene all’isteria, ma a fenomeni diabolici. Satana esiste come persona fisica ed il ruolo dell’esorcista è importante. Negare Satana e la sua esistenza equivale ad ignorare la Scrittura. Io ho avuto un caso di una posseduta poi morta misteriosamente". - Bruno Volpe - Pontifex -

 
 
 

IL VALORE DI UNA “AVE MARIA”

Post n°1754 pubblicato il 07 Aprile 2009 da diglilaverita
Foto di diglilaverita

Pochi cristiani, benché istruiti, la conoscono. Eppure, la salvezza del mondo cominciò con l’Ave Maria: da essa dipende anche quella di ognuno in particolare. L’Ave Maria è una rugiada celeste che bagna la terra dell’anima, perché porti frutto a suo tempo. E’ indizio probabile di dannazione il recitarla con avversione, tiepidezza e negligenza (Monfort). Seminiamo perciò le Ave Maria, ovunque ed in ogni tempo. Beate le azioni chiuse fra due Ave Maria. Queste le lodi dell’Ave Maria, cantate da San Luigi Maria Grignon de Monfort (Trattato 252):

1. E’ la più bella delle preghiere, dopo il Pater.

2. E’ il complimento più perfetto che si possa fare a Maria Santissima, poiché è quello che Dio stesso Le fece fare dall’Arcangelo Gabriele per guadagnarsene il Cuore. Con esso ce le guadagneremo infallibilmente anche noi, se lo diremo come si deve, cioè con: Attenzione – Devozione – Modestia.

3. E’ il nemico del diavolo, che pone in fuga.

4. E’ il martello che lo schiaccia.

5. E’ la santificazione delle anime.

6. E’ l’allegrezza degli Angeli.

7. E’ la melodia dei predestinati.

8. E’ il cantico del Nuovo Testamento.

9. E’ il diletto di Maria.

10. E’ la gioia della Santissima Trinità.

11. E’ un bacio casto ed affettuoso a Maria.

12. E’ una rosa vermiglia che Le si presenta.

13. E’ una perla preziosa che Le si offre.

14. E’ una coppa di miele che Le si porge.

In conclusione: Siamo perciò pregati vivamente, per l’amore che portiamo in Gesù e Maria, DI RECITARLA FREQUENTEMENTE, SPECIALMENTE DICENDO IL Santo Rosario. Nel momento della morte benediremo il giorno e l’ora in cui ci avremo creduto, perché, dopo avere seminato nelle benedizioni di Gesù e di Maria, raccoglieremo benedizioni eterne in Cielo.

ATTI DI FEDE CONTENUTI NELL’AVE MARIA
Ave
Fede nell’esistenza degli Angeli, messaggeri celesti agli uomini. Devozione all’Arcangelo Gabriele, messaggero dell’Incarnazione ed al nostro Angelo Custode.
Maria

Fede nella grandezza e potenza di questo Nome. Devozione verso di Esso, invocandolo con rispetto, amore e fiducia.

Gratia plena

Fede nel mistero della pienezza della grazia in Maria, fin dall’istante della Sua Immacolata Concezione. Devozione nel conservare gelosamente o nel prontamente riacquistare con la Confessione o con l’Atto di Contrizione o di Dolore, la grazia, senza la quale nulla possiamo fare, ma con la quale tutto ci è possibile.

Dominus tecum

Fede nell’unione di Dio con l’anima di Maria e con ogni anima, con la grazia, che è Dio in noi. Devozione di fare sempre la Volontà di Dio, affinché Egli sia sempre con noi.

Benedicta tu in mulieribus

Fede nell’eccellenza di Colei che è Vergine singolare, primogenita e prediletta fra tutte le creature. Benedetta da Dio, procura che lo sia pure da noi e da tutte le generazioni con una vera Devozione e con l’Apostolato Mariano.

Benedictus fructus ventris tui Jesu

Fede nel mistero dell’Incarnazione. Devozione al Nome di Gesù, davanti a cui piegano il ginocchio gli abitanti del Cielo, della Terra e degli Abissi. Non vi è altro Nome per cui possiamo essere salvi e ricevere l’eterna benedizione del Padre celeste.

Sancta Maria

Fede nella santità di Maria. La devozione a Maria è la via più breve, facile e sicura per raggiungere anche noi la santità a cui tutti siamo chiamati.

Mater Dei

Fede nella divina Maternità di Maria e nella Sua perpetua Verginità. Devozione all’Angelus, che ci ricorda ogni giorno che Maria, diventando Madre del Cristo, è diventata pure Madre nostra.

Ora pro nobis

Fede nella Mediazione di Maria. Devozione al Santo Rosario, con cui mettiamo in esercizio la Mediazione di Maria.

Peccatoribus

Fede nella misericordia di Maria e nella gravità del peccato. Devozione nel pregare per i peccatori Colei che la Chiesa invoca quale Avvocata e Rifugio dei peccatori.
Nunc

Fede nell’assoluto nostro bisogno della grazia e nella continua, amorosa ed efficace protezione di Maria, che Lei esercita elargendoci le grazie attuali. Devozione al pensiero della presenza di Maria ed invocazione alla Virgo Fidelis, per ottenere la corrispondenza alla grazia, con cui possiamo diventare tutti santi.

Et in hora mortis nostrae

Fede nei Novissimi e nella vita futura e nell’aiuto speciale che Maria Santissima, Nostra Signora della Buona Morte, concede ai Suoi devoti in morte. Devozione all’esercizio mensile della buona morte e nel mettersi, ogni sera, nello stato in cui vorremmo trovarci in quel momento. Amen - Don Marcello Stanzione -Pontifex-

 
 
 

SANTA MARIA CRESCENZA HOESS E GLI ANGELI

Post n°1753 pubblicato il 07 Aprile 2009 da diglilaverita
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Questa mistica del Terz’Ordine regolare di san Francesco nacque il 20 ottobre del 1682 a Kaufbeuren, cittadina della Baviera, ultima degli 8 figli che Mattia, povero tessitore, ebbe da Lucia Hörmann. Fin da bambina fu favorita da visioni celesti, quando non poteva andare in chiesa si nascondeva in un angolo della casa per conversare più liberamente con Dio e con l’angelo custode che ogni tanto le appariva e le suggeriva il modo di soccorrere i poveri. Fu lui che le rivelò quando aveva 14 anni, che un giorno avrebbe vestito l’abito francescano. Nella sua cittadina esisteva un monastero di francescane, ed un giorno mentre la ragazza pregava davanti al crocifisso del convento in cui le era stato concesso di entrare a piacimento, udì una voce che le disse: "Qui sarà la tua dimora". Maria non potè entrare subito nel monastero francescano perché la sua famiglia era povera. Fece così la tessitrice, finchè il sindaco protestante della città non l’aiutò economicamente a farsi una dote ed entrare finalmente tra le suore. La santa, ammessa tra le terziarie francescane nel 1703, si diede subito con straordinario fervore ad una vita di preghiere e di penitenza tanto da attirare su di sé l’odio implacabile del demonio. Quando il diavolo la tentava con le sue seduzioni, gli diceva con disprezzo: "Non è per te che io sono entrata in convento, e per te non lo lascerò". Nonostante molti ostacoli all’interno della sua comunità, la beata fu ammessa alla professione religiosa nel 1704 con il nome di suor Maria Crescenzia. Il demonio non cessò di vessare suor Crescenzia in mille modi, di spaventarla con strani rumori, di percuoterla crudelmente, di farla precipitare dalle scale, di rinchiuderla ora nel granaio e ora in cantina tanto che la comunità delle altre suore cominciò a considerarla un’ossessa e una strega. Fu esaminata da due giovani frati di passaggio, ma siccome avevano poca esperienza mistica, sentenziarono che "suor Crescenzia aveva fatto un patto con il demonio e che inoltre essa era una stupida e una insensata". La superiora, soddisfatta del responso, la rinchiuse per un po’ di tempo in una prigione oscura e dette ordine di lasciare libera la sua cella per fare posto ad una giovane che portava al monastero una ricca dote. Per ben tre anni, la beata fu vista ogni sera andare, con volto sereno, di porta in porta ad implorare ospitalità dalle sue consorelle. Il modo arbitrario di procedere della superiora indispose diverse anime rette del monastero, fu destituita e al suo posto fu nominata una brava superiora che si rese conto della santità di suor Maria Crescenzia. La santa fu nominata portinaia del convento oltre ad avere altre mansioni di servizio e divenne una illuminata consigliera. Il suo candore spirituale impressionò anche l’arcivescovo di colonia Clemens august che, subito dopo la sua morte, ne chiese al papa la canonizzazione. Memorabile la sua azione di pace nella disputa per la successione nell’abbazia di Kempten, quando diede consigli alla principessa ereditaria bavarese ed imperatrice Maria Amalia per risolvere le discussioni tra suo marito, l’imperatore CarloVII e Maria Teresa d’Austria. Un giorno del 1721, la superiora al momento della comunione ordinò a suor Crescenzia di portarsi in cucina. Questa ubbidì, ma mentre compiva il suo lavoro tutta assorta come al solito in Dio, un serafino le portò l’eucaristia. Il prodigio si rinnovò altre volte e la presenza dell’angelo che le portava la santa comunione continuò per due anni interi nei giorni in cui la comunità non si accostava alla sacra mensa. Nel 1741 suor Crescenzia fu costretta dall’ubbidienza ad accettare la carica di superiora. Adempì a questo incarico con tanta saggezza da essere considerata come la seconda fondatrice del monastero. Nelle ultime sei settimane di vita, madre Crescenzia si nutrì soltanto dell’eucaristia. Durante la settimana santa, la morente fu condotta dall’angelo custode a Gerusalemme dove assistette in estasi allo svolgersi della Passione del Signore. La beata aveva una tenerissima devozione verso san Raffaele ed aveva spesso annunciato che l’arcangelo Raffaele l’avrebbe condotta al cospetto del tribunale divino. Non molto tempo prima della sua morte, padre Pamer, il suo confessore che l’assisteva disse: "Madre, san Raffaele verrà presto?". Essa sorridente rispose: "E’ già qui", disse lei distintamente. Furono le sue ultime parole sulla terra, e si spense nella notte di Pasqua, il 6 aprile 1744. Il suo corpo, come aveva già fatto durante la malattia, continuò a effondere intorno a sé un soave profumo e si conservò flessibile. Leone XIII la beatificò il 27 luglio 1900 e Giovanni Paolo II la canonizzò il 25 novembre 2001. - don Marcello Stanzione - Pontifex -

 
 
 
 
 

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Un blog di: diglilaverita
Data di creazione: 16/02/2008
 

 

LE LACRIME DI MARIA

 

MESSAGGIO PER L’ITALIA

 

Civitavecchia la Madonna piange lì dove il cristianesimo è fiorito: la nostra nazione, l'Italia!  Dov'è nato uno fra i più grandi mistici santi dell'era moderna? In Italia! Padre Pio!
E per chi si è immolato Padre Pio come vittima di espiazione? Per i peccatori, certamente. Ma c'è di più. In alcune sue epistole si legge che egli ha espressamente richiesto al proprio direttore spirituale l'autorizzazione ad espiare i peccati per la nostra povera nazione. Un caso anche questo? O tutto un disegno divino di provvidenza e amore? Un disegno che da Padre Pio agli eventi di Siracusa e Civitavecchia fino a Marja Pavlovic racchiude un messaggio preciso per noi italiani? Quale? L'Italia è a rischio? Quale rischio? Il rischio di aver smarrito, come nazione, la fede cristiana non è forse immensamente più grave di qualsiasi cosa? Aggrappiamoci alla preghiera, è l'unica arma che abbiamo per salvarci dal naufragio morale in cui è caduto il nostro Paese... da La Verità vi Farà Liberi

 

 

 
 

SAN GIUSEPPE PROTETTORE

  A TE, O BEATO GIUSEPPE

A te, o beato Giuseppe, stretti dalla tribolazione ricorriamo, e fiduciosi invochiamo il tuo patrocinio dopo quello della tua santissima Sposa.
Per quel sacro vincolo di carità, che ti strinse all’Immacolata Vergine Madre di Dio, e per l’amore paterno che portasti al fanciullo Gesù, riguarda, te ne preghiamo, con occhio benigno la cara eredità, che Gesù Cristo acquistò col suo sangue, e col tuo potere ed aiuto sovvieni ai nostri bisogni.
Proteggi, o provvido custode della divina Famiglia, l’eletta prole di Gesù Cristo: allontana da noi, o Padre amatissimo, gli errori e i vizi, che ammorbano il mondo; assistici propizio dal cielo in questa lotta col potere delle tenebre, o nostro fortissimo protettore; e come un tempo salvasti dalla morte la minacciata vita del pargoletto Gesù, così ora difendi la santa Chiesa di Dio dalle ostili insidie e da ogni avversità; e stendi ognora ciascuno di noi il tuo patrocinio, affinché a tuo esempio e mediante il tuo soccorso, possiamo virtuosamente vivere, piamente morire e conseguire l’eterna beatitudine in cielo.
Amen
San Giuseppe proteggi questo blog da ogni male errore e inganno.

 
 
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