ASCOLTA TUA MADRE

LE LACRIME DI UNA MADRE NON ASCOLTATA

 

FERMIAMO LA LEGGE CONTRO L'OMOFOBIA

 

TELEFONO VERDE "SOS VITA" 800813000

CHE COSA E' IL TELEFONO "SOS VITA"?
 
È un telefono “salva-vite”, che aspetta soltanto la tua chiamata. E' un telefono verde, come la speranza la telefonata non ti costa nulla,
Vuole salvare le mamme in difficoltà e, con loro, salvare la vita dei figli che ancora esse portano in grembo.
E quasi sempre ci riesce, perché con lui lavorano 250 Centri di aiuto alla vita.
 
Il Movimento per la vita lo ha pensato per te
 
Puoi parlare con questo telefono da qualsiasi luogo d’Italia: componi sempre lo stesso numero: 800813000.
 
Risponde un piccolo gruppo di persone di provata maturità e capacità, fortemente motivate e dotate di una consolidata esperienza di lavoro nei Centri di aiuto alla vita (Cav) e di una approfondita conoscenza delle strutture di sostegno a livello nazionale. La risposta, infatti, non è soltanto telefonica.
 
Questo telefono non ti dà soltanto ascolto, incoraggiamento, amicizia, ma attiva immediatamente un concreto sostegno di pronto intervento attraverso una rete di 250 Centri di aiuto alla vita e di oltre 260 Movimenti per la vita sparsi in tutta Italia.

 
DUE MINUTI PER LA VITA

Due minuti al giorno è il tempo che invitiamo ad offrire per aderire alla grande iniziativa di
preghiera per la vita nascente che si sta diffondendo in Italia dal 7 ottobre 2005 in
occasione della festa e sotto la protezione della Beata Vergine Maria, Regina del Santo Rosario.
Nella preghiera vengono ricordati ed affidati a Dio:
 i milioni di bambini uccisi nel mondo con l’aborto,
 le donne che hanno abortito e quelle che sono ancora in tempo per cambiare idea,
 i padri che hanno favorito o subito un aborto volontario o che attualmente si trovano accanto ad
una donna che sta pensando di abortire,
 i medici che praticano aborti ed il personale sanitario coinvolto, i farmacisti che vendono i
prodotti abortivi e tutti coloro che provocano la diffusione nella società della mentalità abortista,
 tutte le persone che, a qualsiasi livello, si spendono per la difesa della vita fin dal concepimento.
Le preghiere da recitarsi, secondo queste intenzioni, sono:
 Salve Regina,
 Preghiera finale della Lettera Enciclica Evangelium Vitae di Giovanni Paolo II
 Angelo di Dio,
 Eterno riposo.
Il progetto è quello di trovare 150.000 persone, che ogni giorno recitino le preghiere. Il numero corrisponde a quello - leggermente approssimato per eccesso – degli aborti accertati che vengono compiuti ogni giorno nel mondo, senza poter conteggiare quelli clandestini e quelli avvenuti tramite pillola del giorno dopo. Per raggiungere tale obiettivo occorre l’aiuto generoso di tutti coloro che hanno a cuore la difesa della vita.

“Con iniziative straordinarie e nella preghiera abituale,
da ogni comunità cristiana, da ogni gruppo o associazione,
da ogni famiglia e dal cuore di ogni credente,
si elevi una supplica appassionata a Dio,
Creatore e amante della vita.”
(Giovanni Paolo II, Evangelium Vitae, n. 100)

Ulteriori informazioni su: www.dueminutiperlavita.info
 

PREGHIERA A MARIA PER LA VITA GIOVANNI PAOLO II

O Maria, aurora del mondo nuovo, Madre dei viventi,
affidiamo a Te la causa della vita:
guarda, o Madre, al numero sconfinato di bimbi cui viene impedito di nascere,
di poveri cui è reso difficile vivere, di uomini e donne vittime di disumana violenza, di anziani e malati uccisi dall'indifferenza o da una presunta pietà.
Fà che quanti credono nel tuo Figlio sappiano annunciare con franchezza e amore agli uomini del nostro tempo il Vangelo della vita.
Ottieni loro la grazia di accoglierlo come dono sempre nuovo,
la gioia di celebrarlo con gratitudine in tutta la loro esistenza
e il coraggio di testimoniarlo con tenacia operosa, per costruire,
insieme con tutti gli uomini di buona volontà, la civiltà della verità e dell'amore
a lode e gloria di Dio creatore e amante della vita.
Giovanni Paolo II


 

AREA PERSONALE

 

Messaggi del 24/06/2009

RENE' GUITTON: LA "CRISTIANOFOBIA" E' UN NUOVO RAZZISMO FIGLIO DEL LAICISMO

Post n°2018 pubblicato il 24 Giugno 2009 da diglilaverita
Foto di diglilaverita

Le Figaro ha definito il suo saggio «un libro che farà storia». Grazie a lui anche l’Onu, tramite l’Alleanza delle civiltà, sta iniziando ad interessarsi della questione dei cristiani perseguitati nel mondo: 200 milioni di persone, secondo le stime di International christian concern, una ong americana tra le più impegnate nella difesa della libertà religiosa dei cristiani.
In Francia René Guitton è una vera e propria autorità in ambito culturale. Per anni è stato corrispondente della televisione France 2 dal Marocco, poi produttore delegato al Grand Prix Eurovision, quindi ha assunto la carica di direttore generale delle edizioni Hachette. Attualmente è direttore della prestigiosa casa editrice Calmann-Levy e dal 1996 è pure membro della giuria del premio Prix François Chalais al Festival di Cannes. A settembre uscirà il suo primo libro in italiano, Il principe di Dio, in cui Guitton prova a tracciare la via di un possibile dialogo interreligioso tra le tre grandi religioni monoteistiche a partire dalla figura del grande patriarca Abramo. Nelle ultime settimane in Francia ha suscitato scalpore il suo ultimo lavoro, definito «il libro nero della cristianofobia»: Ces chrétiens qu’on assassine, edito da una delle case editrici più in vista a Parigi, Flammarion, titolo che letteralmente sta per «questi cristiani che vengono uccisi». Si tratta di un viaggio in diverse tappe nell’Internazionale anticristiana: Maghreb, Medio Oriente, India, Cina ed Estremo oriente. Nel libro Guitton denuncia l’indifferenza che circonda i cristiani perseguitati: «Il silenzio che sperimentiamo ricorda altri silenzi di sinistra memoria, e provocherà forse, nell’arco di due o tre decenni, gli stessi imbarazzati appelli al pentimento e lo stesso rammarico di non aver voluto far risaltare la verità quando questa doveva essere conosciuta da tutti». Nel saggio – ben documentato – lo scrittore e giornalista francese punta il dito contro l’indifferenza laicista dell’Europa verso i pogrom dei cristiani: «Le persecuzioni anticristiane non rientrano nell’ambito abituale della denuncia degli attentati contro i diritti dell’uomo. Per una semplice ragione: i cristiani, almeno in Occidente, faticano ad associare l’idea di cristianità e di minoranza. In Occidente prendere le difese dei cristiani vorrebbe dire prendere la difesa della maggioranza. L’Occidente, sempre più scristianizzato, non riesce ad immaginare che i cristiani possano essere perseguitati perché cristiani, in quanto cristiani».
Monsieur Guitton, il suo “viaggio” nelle persecuzioni contro i cristiani l’ha condotto in diversi paesi del mondo. Dov’è che i cristiani vengono maggiormente osteggiati? In quali paesi il governo è più ostile al cristianesimo?
Si tratta di due dimensioni diverse. Oggi il paese dove avvengono più massacri di cristiani è l’India, in particolare lo Stato dell’Orissa. Lì si sono verificati omicidi di massa, distruzione di chiese e di beni che appartenevano ai cristiani da parte di integralisti indù: scuole, dispensari, centri di accoglienza, case delle suore di Madre Teresa di Calcutta, con le religiose fuggite nella foresta. In tutto questo le autorità pubbliche non sono intervenute se non quando tutto è stato distrutto. C’era una compromissione tra autori di questi attacchi e la polizia. Le stesse cose succedono in Nigeria e nel Sudan meridionale. Un fatto è da sottolineare: quando nel dicembre dello scorso anno ci sono stati gli attentati terroristi che hanno colpito Mumbai, in India, non si è trattato di un attacco di tipo religioso ma contro uno Stato. Invece, negli stessi giorni, in Nigeria, c’è stata la carneficina di oltre 300 cristiani da parte di musulmani, con persone bruciate vive nelle chiese. E la stampa occidentale, almeno qui in Francia, vi ha dedicato solo qualche riga. Evidentemente ci sono due pesi e due misure nel trattare queste notizie. Anche in Sudan ci sono stragi di massa contro i cristiani, motivate anche in chiave politica perché gli arabi del Nord perseguitano i neri del sud, che prevalentemente aderiscono al cristianesimo, oltre a voler mettere le mani sul petrolio del Sud Sudan.
In quali altri paesi vede una situazione difficile per i cristiani?
L’Egitto. I turisti occidentali che vi si recano dimenticano o non conoscono le azioni contro i cristiani: ultimamente qui l’islamismo si è rafforzato. A febbraio mi trovavo proprio al Cairo quando ci sono stati alcuni attentati contro i cristiani locali, presenti nel paese da centinaia di anni prima dell’avvento dell’islam. In Egitto la carta d’identità deve indicare la religione di appartenenza, praticamente non si possono costruire nuove chiese sebbene ve ne sia la necessità, tanto che nelle celebrazioni dei copti la gente è costretta a stare sui sagrati. Ho incontrato il patriarca copto Shenouda e ho sentito da lui una situazione terribile: le donne cristiane sono obbligate ad indossare il velo, ci sono rapimenti di ragazze costrette a sposare uomini musulmani e a convertirsi all’islam. Anche la recente pandemia suina ha colpito la minoranza cristiana in Egitto (10 per cento della popolazione): il governo ha imposto la soppressione di tutti i suini, sebbene sia stato appurato che l’influenza non si trasmette dal suino all’uomo. Ma questa misura ha colpito e danneggiato economicamente i cristiani visto che sono solo loro ad allevare i maiali.
Cosa può fare la comunità internazionale, ad esempio l’Unione Europea, di fronte a questa situazione?
Ci sono diverse azioni possibili. Basta guardare cosa è successo con Gaza: l’Ue, dopo la breve guerra di fine 2008, ha deciso di far arrivare aiuti umanitari nella Striscia a condizione, però, che si arrivi ad un accordo tra Hamas e Fatah e che vi sia un interlocutore unico. Se queste condizioni non si raggiungono, non verranno inviati aiuti. Dunque si può operare una pressione economica in tali situazioni, chiedendo il rispetto dei diritti umani tra cui la libertà religiosa.
Nel suo libro lei descrive una situazione di “cristianofobia” diffusa anche in Israele…
La Terra Santa non è un paradiso per i cristiani: anche in Israele ci sono diverse azioni anticristiane, non sono incoraggiate dal governo ma i problemi che lo Stato ha ancora con la Chiesa creano una situazione di confusione per cui a livello sociale non si fa distinzione tra le diverse presenze cristiane. È paradossale, ma il terreno su cui sorge la Knesset, il parlamento israeliano, è di proprietà della chiesa ortodossa. Anche l’area dove si trova la Grande Sinagoga di Gerusalemme appartiene agli ortodossi. Da parte degli israeliani i cristiani vengono trattati come i musulmani: quando ci sono le elezioni, la minoranza cristiana araba non ha spazio.
Dopo la sua lunga e corposa indagine riesce a darsi una spiegazione del perché i cristiani siano così contrastati e violentati nel mondo?
La chiave di volta per capire tutto è l’11 settembre. Il mondo non occidentale, nella sua maggioranza, ha considerato l’attacco alle Torri gemelle come una vittoria. Anche i buddisti e gli induisti radicali, oltre naturalmente ai musulmani estremisti, hanno gioito per quel fatto. Ora si assiste ad una recrudescenza anticristiana perché i vari estremismi si sentono più forti di prima. Tutto quello che si può fare contro l’Occidente viene considerato lecito. E qui rientrano anche gli attacchi verso i cristiani. Il cristianesimo e l’ebraismo vengono presi di mira insieme dal mondo non occidentale. Così il piano diventa quello di cacciare i cristiani dall’Oriente in base all’assioma “ognuno a casa propria“ e che non vi deve essere nessun mescolamento di popolazioni. Basta guardare in Palestina: i musulmani cercano di comprare case e terreni dei cristiani per ridurli in povertà e costringerli ad emigrare. Anche in Libano i cristiani stanno sempre più lasciando il paese. In Turchia, a causa della questione cipriota, migliaia di cristiani sono partiti, senza parlare dell’Iraq dove, per colpa della guerra, c’è un amalgama tra cristiani e americani che porta all’uccisione dei primi considerati “alleati” dei secondi. I paesi europei, ed occidentali in genere, non devono accordare visti di ingresso in gran quantità ai cristiani iracheni perché questi fuggano dal loro paese. Se capita questo, è come se l’Europa lanciasse un messaggio di “favoreggiamento” dell’azione dei terroristi e degli estremisti che operano in Iraq, i quali vogliono sradicare la presenza cristiana da quel paese. Serve invece una pressione politica per permettere ai cristiani iracheni di restare a vivere nel loro paese in condizioni di sicurezza.
Esistono ormai, almeno in Italia, diversi libri, giornali, riviste e agenzie che documentano la “cristianofobia” di cui lei parla. Tuttavia non si assiste ad una mobilitazione popolare su questo fronte. Perché?
In Francia la “laicità” è diventata qualcosa di così estremo che si è tramutata nel “laicismo”. Io sono il primo a manifestare in piazza quando è attaccato un ebreo oppure se vengono sfregiate una sinagoga o una moschea. Quando succede qualcosa di simile, tutti in Francia alzano la voce. Se però la stessa cosa coinvolge i cristiani, nessuno parla: ogni anno da noi ci sono decine di tombe cristiane profanate, ma non c’è una riga sulla stampa. Penso che, rispetto alla persecuzione anticristiana nel mondo, i cristiani occidentali ritengano che non si tratti di un loro problema. C’è una sorta di razzismo strisciante per cui si pensa che i cristiani nei paesi islamici, in zone lontane del mondo, siano “altro”. Il cristiano cinese, arabo, nero è visto come una questione che non ci riguarda.
È cosa nota che la condizione dei cristiani nei paesi islamici è molto difficile. Esiste uno Stato musulmano che può essere considerato “un modello” per il rispetto della libertà religiosa dei cristiani?
Posso citare il caso della Giordania, della Siria, o di alcuni stati del Golfo dove di recente – penso al Qatar – è stata costruita una chiesa cattolica. In questi Stati si verifica un paradosso: si tratta di paesi che mai finora avevano conosciuto il fenomeno migratorio e ora ricevono in massa cristiani che vengono dall’India, dalla Malaysia, da alcune zone delle Filippine, dall’Indonesia, dove la loro condizione non è facile. E così si ritrovano in paesi islamici a pregare nelle case e a non avere grandi disponibilità di chiese. Ma le autorità pubbliche islamiche stanno capendo che è nel loro interesse controllare questi cristiani in luoghi pubblici piuttosto che lasciarli pregare nelle case. E così ad Abu Dhabi, nel 2008, è stata eretta una chiesa dedicata a Nostra Signora del Rosario.
C’è in atto un cambiamento dell’agenda politica internazionale rispetto alla realtà della “cristianofobia”? Non assistiamo ancora a iniziative concrete degli organismi internazionali come l’Onu in favore dei cristiani perseguitati. Che speranze ci sono?
Posso attestare che qualcosa sta cambiando. Ho appena concluso un rapporto per l’Alleanza delle civiltà, un’agenzia delle Nazioni Unite, sulla persecuzione anticristiana nel mondo e i massacri che colpiscono le minoranze cristiane: l’ho appena consegnato al presidente dell’Alleanza Jorge Sampaio, ex presidente del Portogallo, che si è interessato alla questione. Stiamo cercando il modo di agire concretamente su questo fronte. La situazione dei cristiani non è ancora un argomento di discussione politica a livello internazionale ma lo sta pian piano diventando. Il mio libro in Francia ha avuto una certa eco, giornali laici e televisioni ne hanno parlato; il sindacato delle grandi imprese, Medef, e il suo presidente Laurence Parisot, mi ha chiamato per tenere una conferenza sul tema della “cristianofobia”. Sono convinto che si sta pian piano costruendo la percezione pubblica di questo dramma. - Lorenzo Fazzini - Tempi -

 

 
 
 

APPELLO DI DON DI NOTO: LA PEDOFILIA SI COMBATTE CON LA LEGGE

Post n°2017 pubblicato il 24 Giugno 2009 da diglilaverita
Foto di diglilaverita

A tutti gli uomini di buona volontà - Carissimi, è innegabile che da sempre Meter ha contrastato la “pedofilia culturale e la giornata dell’orgoglio pedofilo” oltre la pedofilia e gli abusi sessuali sui bambini. La storia del contrasto agli abusi sui bambini da parte di Meter è indiscussa. Oggi da più parti si parla di manifestare contro l’orgoglio pedofilo e la pedofilia culturale. Dopo tanti anni di sensibilizzazione e proteste oggi più di ieri vi chiedo di riflettere. Dall’Osservatorio Meter sull’andamento della pedofilia culturale (basta leggere il Rapporto 2008 consegnato a tutte le autorità parlamentari e forze dell’ordine), le manifestazioni, giuste e sacrosante, presentano un rischio: permettono ai pedofili di farsi maggiore pubblicità, di costituirsi in partiti e movimenti pedofili (leggi Olanda e diramazioni internazionali) e continuare a rovinare la vita dei nostri bambini, ed è quello che desiderano.
Questo non vuol dire che l’opinione pubblica non debba essere informata, anzi! Ma solo questo contrasto non è la soluzione. E’ necessario che si approvi la Legge contro la pedofilia culturale (C.1305) già presentata il 17 giugno 2008 al Parlamento Italiano e sottoscritta da circa 170 deputati. L’informazione non basta. Chiedo a tutti un maggiore impegno con l’invito a chiedere – con questa petizione – l’approvazione del disegno di legge contro la pedofilia culturale attualmente fermo da quasi un anno presso la Commissione Giustizia presieduta dall’onorevole Giulia Bongiorno. Lo chiedo a nome di tutti quei bambini violentati e abusati che non hanno voce.
Lo chiedo contro chi subdolamente pretende di insegnare ai piccoli e i deboli un amore “più grande di quello di mamma e papà”, che non fa loro male e li aiuta a crescere. Menzogne. Sono solo tragiche menzogne che servono a nascondere lo stupro di bambini da pochi giorni a 12 anni e la produzione e vendita online dei video in cui queste vittime vengono violentate.
È per questo che chiedo a tutti questo impegno. Non esistono destra o sinistra, esistono solo i nostri bambini. La politica deve decidere subito e non dormire su un fenomeno così grave e pericoloso. E loro sono al di sopra della politica. Dobbiamo individuare chi adesca, violenta e vende i filmati; aiutare la Polizia Postale e delle comunicazioni ad agire contro chi è stato abusato. Sinora sono già stati resi inaccessibili dall’Italia alcuni portali italiani e stranieri contro la giornata dell'orgoglio pedofilo e dall'estero c'è chi si impegna con forza a rendere inaccessibili tali portali, come in Germania. Il mese scorso, su segnalazione di Meter è stato sequestrato e oscurato dalla Polizia Postale di Catania un sito in lingua italiana dove si giustificava il fatto che “la pedofilia è bella cosa per i bambini”. Dobbiamo stanare e far chiudere gli account e i canali pedofili su Youtube e Facebook, su Netlog e Badoo dobbiamo rendere il mondo virtuale e reale più sicuro per i nostri bambini. È per questo che vi invito ad aderire alla nostra petizione inviando una mail su info@associazionemeter.org .
Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo.
Ce lo chiedono i bambini. Grazie per il tempo che avete loro dedicato.
Don Fortunato Di Noto
- Antonino D’Anna - Pontifex -

 
 
 

IL PADRE TUO CHE VEDE NEL SEGRETO TI RICOMPENSERA'

Post n°2016 pubblicato il 24 Giugno 2009 da diglilaverita
Foto di diglilaverita

Preferisco non aggiungere commenti personali, sarebbero superflui. Gesù ci offre tutti i suoi consigli, oltre che la sua Vita, Passione, Morte e Resurrezione: Fare l'elemosina in segreto - "Guardatevi dal praticare le vostre buone opere davanti agli uomini per essere da loro ammirati, altrimenti non avrete ricompensa presso il Padre vostro che è nei cieli. Quando dunque fai l'elemosina, non suonare la tromba davanti a te, come fanno gli ipocriti nelle sinagoghe e nelle strade per essere lodati dagli uomini. In verità vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Quando invece tu fai l'elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra, perché la tua elemosina resti segreta; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà." Pregare in segreto - "Quando pregate, non siate simili agli ipocriti che amano pregare stando ritti nelle sinagoghe e negli angoli delle piazze, per essere visti dagli uomini. In verità vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Tu invece, quando preghi, entra nella tua camera e, chiusa la porta, prega il Padre tuo nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà." La vera preghiera. Il Pater - "Pregando poi, non sprecate parole come i pagani, i quali credono di venire ascoltati a forza di parole. Non siate dunque come loro, perché il Padre vostro sa di quali cose avete bisogno ancor prima che gliele chiediate. Voi dunque pregate così:

Padre nostro che sei nei cieli,
sia santificato il tuo nome;
venga il tuo regno;
sia fatta la tua volontà,
come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
e rimetti a noi i nostri debiti
come noi li rimettiamo ai nostri debitori,
e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal Maligno.

Se voi infatti perdonerete agli uomini le loro colpe, il Padre vostro celeste perdonerà anche a voi; ma se voi non perdonerete agli uomini, neppure il Padre vostro perdonerà le vostre colpe."

Digiunare in segreto - "E quando digiunate, non assumete aria malinconica come gli ipocriti, che si sfigurano la faccia per far vedere agli uomini che digiunano. In verità vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Tu invece, quando digiuni, profumati la testa e lavati il volto, perché la gente non veda che tu digiuni, ma solo tuo Padre che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà."

Il vero tesoro - "Non accumulatevi tesori sulla terra, dove tignola e ruggine consumano e dove ladri scassinano e rubano; accumulatevi invece tesori nel cielo, dove né tignola né ruggine consumano, e dove ladri non scassinano e non rubano. Perché là dov'è il tuo tesoro, sarà anche il tuo cuore."

L'occhio lucerna del corpo - "La lucerna del corpo è l'occhio; se dunque il tuo occhio è chiaro, tutto il tuo corpo sarà nella luce; ma se il tuo occhio è malato, tutto il tuo corpo sarà tenebroso. Se dunque la luce che è in te è tenebra, quanto grande sarà la tenebra!"

Dio e il denaro - "Nessuno può servire a due padroni: o odierà l'uno e amerà l'altro, o preferirà l'uno e disprezzerà l'altro: non potete servire a Dio e a mammona." (Per "mammona" il Signore intende, ovviamente, il male, il Maligno, qualsialsi altro dio, divinità, idolo o credenza).

Abbandonarsi alla Provvidenza - "Perciò vi dico: per la vostra vita non affannatevi di quello che mangerete o berrete, e neanche per il vostro corpo, di quello che indosserete; la vita forse non vale più del cibo e il corpo più del vestito? Guardate gli uccelli del cielo: non seminano, né mietono, né ammassano nei granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre. Non contate voi forse più di loro? E chi di voi, per quanto si dia da fare, può aggiungere un'ora sola alla sua vita? E perché vi affannate per il vestito? Osservate come crescono i gigli del campo: non lavorano e non filano. Eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro. Ora se Dio veste così l'erba del campo, che oggi c'è e domani verrà gettata nel forno, non farà assai più per voi, gente di poca fede? Non affannatevi dunque dicendo: Che cosa mangeremo? Che cosa berremo? Che cosa indosseremo? Di tutte queste cose si preoccupano i pagani; il Padre vostro celeste infatti sa che ne avete bisogno. Cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta. Non affannatevi dunque per il domani, perché il domani avrà già le sue inquietudini. A ciascun giorno basta la sua pena."

Non giudicare - "Non giudicate, per non essere giudicati; perché col giudizio con cui giudicate sarete giudicati, e con la misura con la quale misurate sarete misurati. Perché osservi la pagliuzza nell'occhio del tuo fratello, mentre non ti accorgi della trave che hai nel tuo occhio? O come potrai dire al tuo fratello: permetti che tolga la pagliuzza dal tuo occhio, mentre nell'occhio tuo c'è la trave? Ipocrita, togli prima la trave dal tuo occhio e poi ci vedrai bene per togliere la pagliuzza dall'occhio del tuo fratello."

Non profanare le cose sante - "Non date le cose sante ai cani e non gettate le vostre perle davanti ai porci, perché non le calpestino con le loro zampe e poi si voltino per sbranarvi."

Efficacia della preghiera - "Chiedete e vi sarà dato; cercate e troverete; bussate e vi sarà aperto; perché chiunque chiede riceve, e chi cerca trova e a chi bussa sarà aperto. Chi tra di voi al figlio che gli chiede un pane darà una pietra? O se gli chiede un pesce, darà una serpe? Se voi dunque che siete cattivi sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro che è nei cieli darà cose buone a quelli che gliele domandano!"

La regola d'oro - "Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro: questa infatti è la Legge ed i Profeti."

Le due vie - "Entrate per la porta stretta, perché larga è la porta e spaziosa la via che conduce alla perdizione, e molti sono quelli che entrano per essa; quanto stretta invece è la porta e angusta la via che conduce alla vita, e quanto pochi sono quelli che la trovano!"

I falsi profeti - "Guardatevi dai falsi profeti che vengono a voi in veste di pecore, ma dentro son lupi rapaci. Dai loro frutti li riconoscerete. Si raccoglie forse uva dalle spine, o fichi dai rovi? Così ogni albero buono produce frutti buoni e ogni albero cattivo produce frutti cattivi; un albero buono non può produrre frutti cattivi, né un albero cattivo produrre frutti buoni. Ogni albero che non produce frutti buoni viene tagliato e gettato nel fuoco. Dai loro frutti dunque li potrete riconoscere."

I veri Discepoli - "Non chiunque mi dice: Signore, Signore, entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli. Molti mi diranno in quel giorno: Signore, Signore, non abbiamo noi profetato nel tuo nome e cacciato demoni nel tuo nome e compiuto molti miracoli nel tuo nome? Io però dichiarerò loro: Non vi ho mai conosciuti; allontanatevi da me, voi operatori di iniquità. Perciò chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica, è simile a un uomo saggio che ha costruito la sua casa sulla roccia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa non cadde, perché era fondata sopra la roccia. Chiunque ascolta queste mie parole e non le mette in pratica, è simile a un uomo stolto che ha costruito la sua casa sulla sabbia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa cadde, e la sua rovina fu grande." (Matteo 6,7).

Ogni volta che Dio mi concede l’onore e mi dà il coraggio di leggere questa pericope del Vangelo di Matteo, non vi nascondo che mi sento una nullità ed acquisto la consapevolezza che nella vita non ho raggiunto neanche il primo gradino della scala che ci porta alla salvezza. Non lamentiamoci dei nostri insuccessi e di tutti i problemi che ci attanagliano; nella sventura, prima di serbare rancore verso Dio e verso i nostri antagonisti facciamoci un sentito esame di coscienza e valutiamo se effettivamente noi meritiamo qualcosa. Rivisitiamo la nostra vita alla luce dei consigli succitati e, sicuramente, Dio sarà più che benevolo. Se, invece, ci ostiniamo a fare di testa nostra, ecco che la grazia di nostro Signore si allontana ed interviene ineffabilmente il Maligno con le sue folckloristiche ed immancabili disgrazie. -Tratto dal testo "il Burattinaio" di Carlo Maria di Pietro - Pontifex -

 
 
 

DIO E' REALMENTE PRESENTE E' L'ALFA E L'OMEGA - (INTERVISTA NEL 27° ANNIVERSARIO A MEDJUGORJE) -

Post n°2015 pubblicato il 24 Giugno 2009 da diglilaverita
Foto di diglilaverita

Padre Ivan, Lei è stato a Medjugorje dal 1985 al 1988. Che cosa c'era allora di diverso rispetto ad oggi?

Effettivamente, al tempo in cui ero in servizio qui come cappellano, era tutto diverso. Allora eravamo cinque sacerdoti ed avevamo a disposizione solo la vecchia canonica. lo e Padre Slavko abbiamo condiviso la stessa stanza per un anno. Dopo un anno, ho avuto una camera nella torre della chiesa dove potevo stare da solo. Per me fu come essere trasferito in un albergo di lusso, perché è molto difficile non avere per un anno intero il minimo spazio dove potersi ritirare. Ma erano altri tempi: i tempi dell'orgoglio iniziale, dell'entusiasmo. Eravamo tutti giovani. Chi celebrava la Messa serale, poi doveva correre in canonica in modo che la gente potesse pagare le offerte per le Messe o comprare dei libri. Gli altri sacerdoti, dopo la Messa restavano ad ascoltare le confessioni, per le quali c'era molta richiesta. Oggi il quadro è completamente diverso, ed è il normale sviluppo che si è verificato nei 27 anni trascorsi.

Eppure anche oggi non è cambiato nulla per quanto riguarda la pace e la ricchezza spirituale che la gente avverte in questo luogo.

Sì, infatti questo valore spirituale che regnava un tempo a Medjugorje è sempre lo stesso. Non cambia perché la Madonna è presente qui ogni giorno. Milioni di persone che hanno visitato questo luogo di pellegrinaggio hanno provato questa ricchezza spirituale. È semplicemente la pace che Dio ci dona attraverso Maria. Le persone che la provano, poi ne danno testimonianza agli altri. Per quanto riguarda le colline, le cose non sono cambiate molto, a parte il fatto che si vedono sempre più pietre scoperte, consumate di giorno in giorno dai pellegrini che vengono qui. Questa è dunque quella natura incontaminata di Dio in cui l'uomo si sente a suo agio e nella quale è consapevole che in questo luogo si trova vicinissimo a Dio.

Da molto tempo Lei vive a Zagabria, in Croazia. Quanto ha influito Medjugorje sull'intera Chiesa croata?

Medjugorje ha avuto un grande influsso sulla Chiesa in Croazia, soprattutto nelle città più grandi. Un giorno siamo andati con 30 autobus da Zagabria a Medjugorje. E non è una cosa così rara, avviene spesso, soprattutto nei periodi dei grandi preparativi: in Quaresima, come preparazione alla Pasqua, e nel periodo di Avvento, come preparazione al Natale. Dato che Medjugorje per noi in Croazia è vicina, i nostri pellegrini vengono qui molto volentieri nei fine settimana. Partono soprattutto il venerdì sera tardi e arrivano la mattina presto del sabato. Così non devono pagare per il pernottamento, perché durante la notte viaggiano. Poi trascorrono tutta la giornata a Medjugorje, fino a tarda sera. Salgono sulle colline, si confessano e vanno alla Messa della sera. Dopo il programma serale tornano nelle loro case, completamente ristorati dalla pace e da tutto ciò che la Madonna ci offre per mezzo di Medjugorje. Vorrei guardare un po' al passato, dato che Lei viene da Vienna. Mi ricordo ancora quando arrivarono da Vienna 10 autobus. Era verso il 1986. Per noi a quei tempi fu qualcosa di speciale e di notevole; perché sapevamo che Vienna non era così vicina come le città della Croazia.

Padre Ivan, oggi celebriamo 27 anni di apparizioni e ci troviamo qui con Lei nella nuova casa parrocchiale. Alcuni si chiedono perché la Madonna appaia per così lungo tempo, mentre altri vorrebbero che apparisse per 40 anni e anche di più. Che cosa pensa Lei del fatto che le apparizioni durino così a lungo e del modo in cui avvengono?

So che a molti dà fastidio che le apparizioni durino così a lungo, ma non possiamo imporre a Dio come deve agire. Se partiamo dalla Sacra Scrittura, vi sono solo due cose sempre certe: che Dio agisce con potenza nella storia e che dalla creazione del mondo non ha mai smesso. La seconda: che Egli agisce in un modo che l'uomo non può prevedere, ossia che agisce sempre diversamente da quanto noi uomini cerchiamo di prevedere. Se Dio agisse secondo le nostre previsioni e i nostri desideri, non sarebbe Dio e non sarebbe onnipotente. Dio è colui che ci stupisce sempre con qualcosa di nuovo. Dal punto di vista teologico, non ho mai avuto problemi riguardo alla lunga durata delle apparizioni della Madonna qui a Medjugorje. Dato che per mezzo delle indagini condotte è stato dimostrato che i veggenti non sono malati e non mentono, e dato che è stata esclusa qualunque possibilità di un qualche influsso negativo, non ci resta che accettare Medjugorje, aprirci ai messaggi e seguirli. Proprio su questa via possiamo giungere più facilmente a Dio.

Per mezzo di Medjugorje tutto il quadro del mondo ed anche della Chiesa è completamente cambiato. Medjugorje era dunque necessaria affinché l'uomo ritornasse a Dio o c'erano anche altre possibilità?

A quei tempi, nel 1981, quando Maria apparve a Medjugorje con il messaggio fondamentale della pace, molti si chiesero perché venisse messa in risalto la pace, visto che non era in pericolo e non c'erano grosse guerre nel mondo. Dal 1981, come sappiamo, sono passati alcuni anni. Dapprima è iniziata la Guerra del Golfo, poi ci sono voluti molti anni per giungere alla caduta del comunismo, e infine è arrivata la guerra che si è svolta nella nostra regione della Croazia e Bosnia-Erzegovina. Se ora guardiamo tutto con l'esperienza di ciò che è avvenuto, quel messaggio di pace del 1981 è stato di grande importanza. Non per nulla la Madonna ripete spesso se abbiamo veramente compreso e accolto questo messaggio di pace. La domanda è se queste guerre sarebbero state mai condotte. Per mezzo dei veggenti, la Madonna ha sottolineato spesso che con il programma che Lei propone, tutte le guerre potrebbero essere fermate, o che non si sarebbe mai giunti a questo punto.

Nella nostra epoca Dio ha agito per mezzo di Medjugorje. Non possiamo prevedere il futuro, ma Lei che pensa: come starebbero le cose se non ci fosse stata Medjugorje? In quale direzione sarebbe andato il mondo, se la Madonna non fosse apparsa nel 1981?

Abbiamo parlato proprio del messaggio della pace, che è ben riconoscibile, e abbiamo visto che questo invito alla pace nel mondo è di grande importanza: non solo per la pace nel mondo, nel senso che finiscono le guerre, ma anche per la pace più importante, la pace interiore, la pace tra Dio e gli uomini. Questa dimensione spirituale della pace è di primaria importanza, poiché da qui scaturisce poi la pace esteriore, che si preoccupa di non arrivare a grandi guerre e catastrofi fino alla distruzione della vita e della natura. Oltre a questo messaggio di pace, c'è un messaggio ancora più grande che è al di sopra di tutti gli altri messaggi, ed è il richiamo a che Dio non venga dimenticato in questo mondo. La cosa ancora peggiore di tutte le altre, è che oggi vogliamo scacciare Dio da tutti gli aspetti della vita umana. Attraverso Medjugorje diventa chiaro che a questo mondo dobbiamo fare i conti con Dio e che Egli deve prendere il primo posto nella nostra vita. Dal punto di vista teologico, credo che questo sia veramente il messaggio principale di Medjugorje. Indica che dobbiamo dare a Dio il primo posto nella nostra vita. Dio dovrebbe essere al di so- ,. pra di tutto ciò che questo mondo materiale offre. Il mondo di oggi ha forse bisogno di qualcosa di più attuale del fatto che dobbiamo accettare Dio quale nostra origine e nostro compimento? È LUI. È l'alfa e l'omega, e tutti quelli che sono sensibili ai segni del tempo, non hanno problemi con Medjugorje. AI contrario, scoprono ancora di più che Dio è realmente presente e che non il mondo effimero, bensì LUI è il nostro inizio e la nostra fine. - Emanuela -Informazioni da Medjugorje -

 
 
 

SAN GIOVANNI BATTISTA, 24 GIUGNO: LA VOCAZIONE UNICA DEL PRECURSORE DI CRISTO

Post n°2014 pubblicato il 24 Giugno 2009 da diglilaverita
Foto di diglilaverita

Il concepimento di Giovanni che in seguito sarà detto "il Battista" nel seno di sua madre Elisabetta, sterile fin allora, è miracolosa e segue la visione di suo padre Zaccaria, durante la sua funzione sacerdotale nel Tempio del Signore e dell’annuncio a lui fatta dall’arcangelo Gabriele. Il nome di Giovanni è indicato, sia dalla madre sia dal padre diventato muto per aver dubitato della parola del Signore, che riottiene la parola quando termina di scrivere su di una tavoletta il nome da dare a suo figlio. Il trasalimento del fanciullo che porta in grembo Elisabetta il giorno della Visita di Maria, sua cugina, conferma e continua i prodigi del concepimento, precede quelli della nascita di Giovanni e dona un senso non solo simbolico ma letterale alla parola di Isaia : "Dal seno di mia madre, il Signore mi ha chiamato per nome". La vocazione di Giovanni Battista ! Essa ha qualcosa di grandioso ed è veramente unica. Egli annuncia "la prossimità del regno di Dio", "prepara le strade al Messia" così lungamente atteso, "rende testimonianza" a Gesù nel quale riconosce il Salvatore del mondo, il Redentore "che viene a cancellare il peccato". Alla congiuntura dei due Testamenti, è lui che è stato "il Profeta" scelto da Dio per essere il collegamento tra le promesse fatte ed incessantemente rinnovate al Popolo eletto e la realizzazione evangelica, da dove sta per sorgere un nuovo Popolo di Dio, infinitamente più numeroso di quello di Israele, aperto a tutti gli uomini di tutti i tempi e di tutti i luoghi, perché è a tutti che è destinato il regno di Dio. Come non capire la parola così carica di senso e così colma di elogi di Cristo : "In verità vi dico, non è uscito da tutte le generazioni degli uomini uno che sia più grande di Giovanni Battista ". La liturgia attuale ha conservato intatta la tradizione della Chiesa e del suo culto particolarmente solenne della festa molto popolare di San Giovanni..
Dacci, Signore, l’intelligenza delle grandi figure religiose della storia. Facci comprendere questo Profeta austero, saggio, così vicino agli uomini e così vicino a Dio, annunciatore della Buona Novella, della tua venuta e della missione redentrice e divina della tua Persona. In un certo senso, noi possiamo tutti applicarci in rapporto a te, Signore, le parole dette da Giovanni a tuo riguardo. Noi prepariamo spesso le strade della grazia nelle anime, se siamo attenti e zelanti nella nostra missione di servi o di serve del Signore, di cristiani, scrupolosi dei loro fratelli. Noi dobbiamo "diminuirci" nel nostro orgoglio e nel nostro egoismo per "farti crescere", in noi e nelle anime. Dacci, Signore, una fedeltà generosa e perseverante nella vocazione personale di ognuno di noi per l’avvento del tuo regno. AMEN - don Marcello Stanzione - Pontifex-

 
 
 
 
 

INFO


Un blog di: diglilaverita
Data di creazione: 16/02/2008
 

 

LE LACRIME DI MARIA

 

MESSAGGIO PER L’ITALIA

 

Civitavecchia la Madonna piange lì dove il cristianesimo è fiorito: la nostra nazione, l'Italia!  Dov'è nato uno fra i più grandi mistici santi dell'era moderna? In Italia! Padre Pio!
E per chi si è immolato Padre Pio come vittima di espiazione? Per i peccatori, certamente. Ma c'è di più. In alcune sue epistole si legge che egli ha espressamente richiesto al proprio direttore spirituale l'autorizzazione ad espiare i peccati per la nostra povera nazione. Un caso anche questo? O tutto un disegno divino di provvidenza e amore? Un disegno che da Padre Pio agli eventi di Siracusa e Civitavecchia fino a Marja Pavlovic racchiude un messaggio preciso per noi italiani? Quale? L'Italia è a rischio? Quale rischio? Il rischio di aver smarrito, come nazione, la fede cristiana non è forse immensamente più grave di qualsiasi cosa? Aggrappiamoci alla preghiera, è l'unica arma che abbiamo per salvarci dal naufragio morale in cui è caduto il nostro Paese... da La Verità vi Farà Liberi

 

 

 
 

SAN GIUSEPPE PROTETTORE

  A TE, O BEATO GIUSEPPE

A te, o beato Giuseppe, stretti dalla tribolazione ricorriamo, e fiduciosi invochiamo il tuo patrocinio dopo quello della tua santissima Sposa.
Per quel sacro vincolo di carità, che ti strinse all’Immacolata Vergine Madre di Dio, e per l’amore paterno che portasti al fanciullo Gesù, riguarda, te ne preghiamo, con occhio benigno la cara eredità, che Gesù Cristo acquistò col suo sangue, e col tuo potere ed aiuto sovvieni ai nostri bisogni.
Proteggi, o provvido custode della divina Famiglia, l’eletta prole di Gesù Cristo: allontana da noi, o Padre amatissimo, gli errori e i vizi, che ammorbano il mondo; assistici propizio dal cielo in questa lotta col potere delle tenebre, o nostro fortissimo protettore; e come un tempo salvasti dalla morte la minacciata vita del pargoletto Gesù, così ora difendi la santa Chiesa di Dio dalle ostili insidie e da ogni avversità; e stendi ognora ciascuno di noi il tuo patrocinio, affinché a tuo esempio e mediante il tuo soccorso, possiamo virtuosamente vivere, piamente morire e conseguire l’eterna beatitudine in cielo.
Amen
San Giuseppe proteggi questo blog da ogni male errore e inganno.

 
 
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