ASCOLTA TUA MADRE

LE LACRIME DI UNA MADRE NON ASCOLTATA

 

FERMIAMO LA LEGGE CONTRO L'OMOFOBIA

 

TELEFONO VERDE "SOS VITA" 800813000

CHE COSA E' IL TELEFONO "SOS VITA"?
 
È un telefono “salva-vite”, che aspetta soltanto la tua chiamata. E' un telefono verde, come la speranza la telefonata non ti costa nulla,
Vuole salvare le mamme in difficoltà e, con loro, salvare la vita dei figli che ancora esse portano in grembo.
E quasi sempre ci riesce, perché con lui lavorano 250 Centri di aiuto alla vita.
 
Il Movimento per la vita lo ha pensato per te
 
Puoi parlare con questo telefono da qualsiasi luogo d’Italia: componi sempre lo stesso numero: 800813000.
 
Risponde un piccolo gruppo di persone di provata maturità e capacità, fortemente motivate e dotate di una consolidata esperienza di lavoro nei Centri di aiuto alla vita (Cav) e di una approfondita conoscenza delle strutture di sostegno a livello nazionale. La risposta, infatti, non è soltanto telefonica.
 
Questo telefono non ti dà soltanto ascolto, incoraggiamento, amicizia, ma attiva immediatamente un concreto sostegno di pronto intervento attraverso una rete di 250 Centri di aiuto alla vita e di oltre 260 Movimenti per la vita sparsi in tutta Italia.

 
DUE MINUTI PER LA VITA

Due minuti al giorno è il tempo che invitiamo ad offrire per aderire alla grande iniziativa di
preghiera per la vita nascente che si sta diffondendo in Italia dal 7 ottobre 2005 in
occasione della festa e sotto la protezione della Beata Vergine Maria, Regina del Santo Rosario.
Nella preghiera vengono ricordati ed affidati a Dio:
 i milioni di bambini uccisi nel mondo con l’aborto,
 le donne che hanno abortito e quelle che sono ancora in tempo per cambiare idea,
 i padri che hanno favorito o subito un aborto volontario o che attualmente si trovano accanto ad
una donna che sta pensando di abortire,
 i medici che praticano aborti ed il personale sanitario coinvolto, i farmacisti che vendono i
prodotti abortivi e tutti coloro che provocano la diffusione nella società della mentalità abortista,
 tutte le persone che, a qualsiasi livello, si spendono per la difesa della vita fin dal concepimento.
Le preghiere da recitarsi, secondo queste intenzioni, sono:
 Salve Regina,
 Preghiera finale della Lettera Enciclica Evangelium Vitae di Giovanni Paolo II
 Angelo di Dio,
 Eterno riposo.
Il progetto è quello di trovare 150.000 persone, che ogni giorno recitino le preghiere. Il numero corrisponde a quello - leggermente approssimato per eccesso – degli aborti accertati che vengono compiuti ogni giorno nel mondo, senza poter conteggiare quelli clandestini e quelli avvenuti tramite pillola del giorno dopo. Per raggiungere tale obiettivo occorre l’aiuto generoso di tutti coloro che hanno a cuore la difesa della vita.

“Con iniziative straordinarie e nella preghiera abituale,
da ogni comunità cristiana, da ogni gruppo o associazione,
da ogni famiglia e dal cuore di ogni credente,
si elevi una supplica appassionata a Dio,
Creatore e amante della vita.”
(Giovanni Paolo II, Evangelium Vitae, n. 100)

Ulteriori informazioni su: www.dueminutiperlavita.info
 

PREGHIERA A MARIA PER LA VITA GIOVANNI PAOLO II

O Maria, aurora del mondo nuovo, Madre dei viventi,
affidiamo a Te la causa della vita:
guarda, o Madre, al numero sconfinato di bimbi cui viene impedito di nascere,
di poveri cui è reso difficile vivere, di uomini e donne vittime di disumana violenza, di anziani e malati uccisi dall'indifferenza o da una presunta pietà.
Fà che quanti credono nel tuo Figlio sappiano annunciare con franchezza e amore agli uomini del nostro tempo il Vangelo della vita.
Ottieni loro la grazia di accoglierlo come dono sempre nuovo,
la gioia di celebrarlo con gratitudine in tutta la loro esistenza
e il coraggio di testimoniarlo con tenacia operosa, per costruire,
insieme con tutti gli uomini di buona volontà, la civiltà della verità e dell'amore
a lode e gloria di Dio creatore e amante della vita.
Giovanni Paolo II


 

AREA PERSONALE

 

Messaggi del 07/07/2009

MEDITIAMO IL MESSAGGIO DEL 2 LUGLIO 2009 DA MEDJUGORJE

Post n°2051 pubblicato il 07 Luglio 2009 da diglilaverita
Foto di diglilaverita

"Cari figli! Io vi chiamo perché ho bisogno di voi. Ho bisogno di cuori pronti ad un amore immenso. Di cuori non appesantiti dalla vanità. Di cuori che sono pronti ad amare come ha amato mio Figlio, che sono pronti a sacrificarsi come si è sacrificato mio Figlio. Ho bisogno di voi. Per poter venire con me, perdonate voi stessi, perdonate gli altri e adorate mio Figlio. Adoratelo anche per coloro che non l'hanno conosciuto, che non lo amano. Per questo ho bisogno di voi, per questo vi chiamo. Vi ringrazio".

Cari amici, un messaggio accorato della Madre, una chiamata, una sequela totale e incondizionata senza pesantezze, senza zavorra senza se, senza ma, senza distinguo e senza restrizioni mentali in modo tale che dopo aver messo mano all’aratro, non bisogna più guardare indietro.

Pare che questo messaggio segni un passaggio ben preciso nel cammino di conversione che ci ha indicato la Regina della Pace, e cioè la Madonna ci aveva invitati ad "aprire il cuore a purificare il cuore" e adesso ci invita al terzo passo a quello più decisivo "a donare il cuore" quindi a una messa a disposizione totale di noi stessi. Questo mi pare il significato profondo del messaggio. La Madonna vuole persone, vuole che i suoi figli, che hanno accolto la Sua chiamata, che l’hanno seguita per tanti anni, si liberino da tanta umanità, nel senso di tiepidezze, di compromessi, nel senso di piedi in due staffe, nel senso di "un po’ il diavolo e un po’ l’acqua santa".
Lei ci vuole tutti per sé, completamente disponibili, pronti ad ogni Suo cenno. Ci vuole come gli apostoli di cui parla San Luigi Maria Grignon de Montfort, gli apostoli degli ultimi tempi, e quindi pronti a sacrificare la propria vita così come ha fatto Suo Figlio, cioè ci vuole a Sua disposizione, così come Suo Figlio, cioè Gesù era totalmente a disposizione del Padre e totalmente teso a fare la volontà del Padre fino al sacrificio della vita.
La Madonna ha bisogno di questi "soldati", la Madonna ha bisogno di questi apostoli e siamo giunti al momento in cui siamo entrati nella fase più viva delle apparizioni, nella fase più viva del combattimento tra la Donna vestita di Sole e il dragone infernale. La Madonna ha spiegato proprio il 25 giugno ad Ivanka il decimo segreto, siamo entrati quindi nella fase in cui è giunto il momento della testimonianza "usque ad effusionem sanguinis" fino all’effusione del sangue. La Madonna ha bisogno di questo tipo di Apostoli. Difatti se voi notate è la prima volta che la Madonna in un messaggio ripete per ben quattro volte "ho bisogno". Lei dice "ho bisogno di voi", lo ripete ben quattro volte. E ben tre volte ripete la parola "cuori" cioè ha bisogno di cuori, totalmente disponibili, che siano come quelli di Suo Figlio e ripete per ben tre volte le parole "mio Figlio". Per ben quattro volte la parola "ho bisogno", per ben tre volte la parola "cuori", per ben tre volte le parole "mio Figlio". Cioè ha bisogno, ha bisogno, ha bisogno, ha bisogno, di cuori, di cuori, di cuori "come quelli di mio Figlio, mio Figlio, mio Figlio".
E’ un invito accorato, vuole da parte nostra, cari amici, la totalità del nostro amore e quindi vi invito a fare come io stesso ho fatto rispetto a questo messaggio e cioè ad ogni espressione della Madonna, mi son detto "tu, sei pronto o non sei pronto?".
Allora vediamo: "Cari figli! Io vi chiamo perché ho bisogno di voi", la Madonna ci chiama, siamo pronti a rispondere si o no? Facciamo l’esame di coscienza.
"Ho bisogno di cuori pronti ad un amore immenso", chiediamoci, cari amici, siamo pronti ad un amore immenso? Cioè ad un amore senza calcoli egoistici, senza tattiche. Vuole una risposta, neanche come quella degli Apostoli, ma come quella che il Figlio ha dato al Padre.
"Di cuori non appesantiti dalla vanità", io direi più in generale dalle vanità della vita, di cuori non appesantiti dalla fiera delle vanità, di gente che non va a cercare la gloria del mondo, il successo, gli applausi del mondo, i piaceri del mondo ecc. ecc. Allora la Madonna ha bisogno di cuori non appesantiti dalla vanità. Siamo pronti? Sono pronti i nostri cuori?
"Di cuori che sono pronti ad amare come ha amato mio Figlio", siamo pronti ad amare come ha amato Gesù, fino a dare la vita?
"Di cuori che sono pronti a sacrificarsi come si è sacrificato mio Figlio", siamo pronti ad andare in croce, a morire come martiri come ha fatto Gesù? La Madonna ha bisogno di Apostoli di questo tipo.
"Ho bisogno di voi", la Madonna è la condottiera, "per venir con me", Lei è il nuovo Gedeone, Lei vuole che prima di affrontare la battaglia, le truppe passino nell’acqua del fiume e quelli che si abbassano come cani a bere nell’acqua verranno scartati, quelli che invece prendono l’acqua con il palmo della mano e bagnano le labbra, quelli sono i combattenti (libro Giudici 7,2).
Poi la Madonna dice: "Per poter venire con me, perdonate voi stessi", questo è un passaggio di una bellezza, di una profondità incredibile, quel "perdonate voi stessi", cioè accettiamoci con le nostre fragilità, le nostre debolezze, non infieriamo contro noi stessi, presentiamoci alla Divina Misericordia, accogliamo il perdono di Dio, sentiamoci perdonati da Dio, pronti dunque ad essere di nuovo Suoi, perché Dio ci accetta se siamo Suoi. Non dimenticate che ci sono dei grandi nella storia della salvezza che hanno peccato più di noi; pensiamo al Santo Re Davide, oltre che adultero è stato pure assassino. Eppure, Dio lo ha confermato, perché si è pentito, lo ha confermato nella grande promessa di essere colui dal quale sarebbe venuto il Messia. "Perdonate voi stessi", è fondamentale perdonare noi stessi, ma non nel senso di dire "resto nel peccato", ma nel senso di dire "accetto il perdono di Dio e siccome Dio mi perdona, anch’io perdono me stesso e riprendo una vita nuova, divento soldato di Maria".
"Perdonate gli altri", chi è capace di accettare il perdono di Dio, fino in fondo, e quindi amare se stesso, come Dio lo ama, è capace anche di perdonare gli altri e di amare gli altri.
E poi dice: "Adorate mio Figlio", questo è fondamentale. Cosa vuol dire "Adorate mio Figlio", riconoscete che Lui è il Salvatore, che Lui è il Figlio di Dio fatto uomo, che Lui è il vostro Redentore, che Lui è il Signore.
"Adoratelo anche per coloro che non l’hanno conosciuto", ricordate la preghiera che ha insegnato l’Angelo ai bambini di Fatima: "Signore io credo, spero, ti adoro, ti amo e ti chiedo perdono per coloro che non credono, non sperano, non ti adorano, non ti amano".
"Adoratelo anche per coloro che non l’hanno conosciuto, e che non lo amano", amiamo Gesù, seguiamo Gesù, adoriamo Gesù, anche per quelli che non l’hanno conosciuto, e che non lo amano.
"Per questo ho bisogno di voi", perché la Madonna ha bisogno di noi? Perché ha bisogno di gente che segua Suo Figlio, che si accrediti come Suo Figlio, che ami come Suo Figlio, che adori Suo Figlio e che combatta per Suo Figlio, anche per quelli che non lo conoscono e non lo amano.
"Per questo ho bisogno di voi, per questo vi chiamo. Vi ringrazio".
Poi la Madonna ci ringrazia. Cari amici, io vi invito a capire molto bene questo messaggio: la Madonna ci chiede un’adesione radicale e totale. Vi invito a prendere in mano il messaggio, e vi invito ad ogni frase del messaggio a fare un esame di coscienza e a chiedervi qual è la vostra disponibilità a quello che la Madonna dice.
Questo è uno dei messaggi più belli che abbia rilasciato la Regina della Pace.
- Padre Livio da Radio Maria -

 
 
 

G8: DAL SANTO PADRE UNA VERA LEZIONE DI SVILUPPO PER IL VERTICE

Post n°2050 pubblicato il 07 Luglio 2009 da diglilaverita
Foto di diglilaverita

La lettera che Benedetto XVI ha inviato al Presidente del Consiglio Italiano in occasione dell’imminente vertice G8 dell’Aquila stupisce per la ricchezza di spunti che offre, pur nella sua necessaria brevità.
Il primo spunto è costituito dalla universalità del messaggio stesso. Pur rivolgendosi ai paesi avanzati il Papa incarna le aspettative e le “attese delle popolazioni di tutti i Continenti”; e lo fa con la prospettiva di “convertire il modello di sviluppo globale”.
Queste affermazioni non riflettono un animo no global di Benedetto XVI, al contrario ne esaltano l’indole pro global sottolineando come l’unico modo in cui la globalizzazione potrà realmente essere promotrice di sviluppo sarà quello in cui verrà messo al centro l’uomo nella sua interezza, ispirato ai valori della solidarietà umana, della carità e della verità.
Benedetto XVI ci ricorda che la chiave per trasformare la globalizzazione in un processo virtuoso è infatti la stessa che è necessaria per uscire dalla grave crisi che sta colpendo l’economia mondiale: investire sulla persona umana, ovvero sui più di 6 miliardi di talenti che popolano il mondo.
In particolare la valorizzazione della risorsa umana avviene principalmente tramite due canali privilegiati. Il primo canale è quello dell’educazione, intesa non solo come istruzione formale ma soprattutto, secondo i principi fondamentali della Chiesa, come introduzione alla significato profondo della realtà. Sotto questo profilo l’educazione costituisce il primo passo per lo sviluppo, che è primariamente lo sviluppo integrale della persona umana.
Il secondo canale è costituito dal lavoro. Come giustamente ricordato dal Santo Padre, qualsiasi strategia di sviluppo (sia dei paesi ricchi che poveri) deve avere come obiettivo una effettiva creazione di posti di lavoro. Tutto ciò per permettere a ciascuno, tramite i frutti del proprio lavoro, di provvedere ai bisogni della famiglia, di assolvere le responsabilità educative nei confronti dei figli e di essere protagonisti nelle proprie comunità. Traspare da questi accenni l’importanza che la dottrina sociale della Chiesa attribuisce alla dimensione soggettiva del lavoro (chi lo fa) rispetto a quella oggettiva (che cosa si fa). Il lavoro è infatti degno non in quanto esistono mansioni più o meno edificanti, ma in quanto attività dell’uomo e luogo primario in cui egli si esprime e si impegna.
Il duplice accenno alla questione educativa e alla importanza del lavoro riassume l’essenza stessa dello sviluppo. Creare le condizioni affinché un uomo realmente teso, aperto ed impegnato con il reale possa mettere a frutto i propri talenti per realizzare i desideri più veri ed originali del proprio cuore.
Proprio perché la persona è il vero protagonista dello sviluppo, esso non può essere affare di pochi grandi nazioni ma deve essere affrontato in una logica multilateralista che richiama ad un senso di responsabilità da parte di tutte le nazioni, invitate ad accantonare le logiche particolari in vista del bene comune.
 - Emilio Colombo - Il Sussidiario -

 
 
 

COMUNISMO: A SESSANT'ANNI DALLA SCOMUNICA LE RAGIONI DI UN NO' CHE CAMBIO' LA STORIA

Post n°2049 pubblicato il 07 Luglio 2009 da diglilaverita
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Ebbe l’indubbio effetto di ridimensionare – e per sempre – le ambizioni del Partito Comunista Italiano. Da un punto di vista rigorosamente storico, si può affermare senza ombra di dubbio che la presa del potere, in Italia, da parte degli uomini di Stalin fu evitata proprio grazie a quel provvedimento. Stiamo parlando del decreto del 1° luglio 1949 emesso dalla Congregazione del Sant’Uffizio e passato alla storia come il decreto di scomunica dei comunisti. Sono trascorsi, da allora, sessant’anni ed è davvero venuto il tempo di storicizzare quell’evento che rappresentò, per la strategia di conquista del potere studiata a Mosca e messa a punto a Botteghe Oscure, una sconfitta irreparabile e definitiva. Da cui l’odio mortale della sinistra – che dura tutt’ora – nei confronti del grande Pontefice, Pio XII, che aveva avallato il decreto.

Ma vediamone il testo: È stato chiesto a questa Suprema Sacra Congregazione», scrissero i Cardinali che componevano il Collegio, 1. Se sia lecito iscriversi al partito comunista o sostenerlo; 2. Se sia lecito stampare, divulgare o leggere libri, riviste, giornali o volantini che appoggiano la dottrina o l'opera dei comunisti, o scrivere per essi; 3. Se possano essere ammessi ai Sacramenti i cristiani che consapevolmente e liberamente hanno compiuto quanto scritto nei numeri 1 e 2; 4. Se i cristiani che professano la dottrina comunista materialista e anticristiana, e soprattutto coloro che la difendono e la propagano, incorrano ipso facto nella scomunica riservata alla Sede Apostolica, in quanto apostati della fede cattolica.
Gli Eminentissimi e Reverendissimi Padri preposti alla tutela della fede e della morale, avuto il voto dei Consultori, nella riunione plenaria del 28 giugno 1949 risposero decretando:
- negativo: infatti il comunismo è materialista e anticristiano; i capi comunisti, sebbene a volte sostengano a parole di non essere contrari alla Religione, di fatto, sia nella dottrina sia nelle azioni, si dimostrano ostili a Dio, alla vera Religione e alla Chiesa di Cristo;
- negativo: è proibito dal diritto stesso (cfr. canone 1399 del Codice di Diritto Canonico);
- negativo, secondo i normali princìpi di negare i Sacramenti a coloro che non siano ben disposti;
- affermativo.
Il giorno 30 dello stesso mese ed anno il Santo Padre Pio XII, nella consueta udienza all'Assessore del Sant'Uffizio, ha approvato la decisione dei Padri e ha ordinato di promulgarla nel commentario ufficiale degli Acta Apostolicae Sedis.
Sarà questa decisione di Pio XII a farne un nemico assoluto per i comunisti e i loro tirapiedi, e a indicarlo a scrittori, propagandisti e falsificatori della storia come l’obiettivo principale da colpire. Difatti, tra non molto avrà inizio la sarabanda, con la rappresentazione, al Freie Volksbühne di Berlino, dell’opera teatrale di Rolf Hochhuth «Il Vicario», dove la mancata presa di posizione ufficiale del Papa contro il nazismo viene giudicata complicità con l’Olocausto. Ma una clamorosa smentita alla tesi sostenuta dal commediografo verrà addirittura da Albrecht von Kessel, inserito nel dramma in quanto stretto collaboratore dell’ambasciatore tedesco in Vaticano, Ernst Von Weizsäcker, che in un’intervista dichiarerà: «Hitler era uomo capace di ogni crimine. Noi tutti eravamo, senza eccezione, d’accordo su un punto: una protesta solenne di Pio XII contro la persecuzione degli ebrei avrebbe esposto lui e tutta la Curia romana al massimo pericolo e non avrebbe salvato la vita a un solo ebreo».
Come se niente fosse, alla commedia di Hochhuth fanno seguito i libri di Daniel Goldhagen «Hitler’s willige Vollstrecker» (in Italia «I volonterosi carnefici di Hitler») e di John Cornwell «Hitler’s Pope» (in Italia «Il papa di Hitler»). Dal canto suo, nel film «Amen», il regista Costa Gavras racconterà la storia di un ufficiale delle SS che avrebbe tentato invano di far sapere al Papa l’uso del Zyklon B per sterminare gli ebrei nei Lager. Avendo trovato ostacoli insormontabili nel portare a termine il suo intento, l’ufficiale si sarebbe consegnato ai francesi e sarebbe poi morto suicida. Ovviamente, la saga sinistroide (e sinistra) continua. Ci vorranno secoli per mandare in soffitta quel decreto che, comunque, ebbe un ruolo fondamentale nel preservare l’Italia dal purgatorio dell’Europa dell’Est.
Un ruolo fondamentale, nel diffondere – tra i cristiani che, ai seggi elettorali, votavano falce e martello – il fatale ripensamento, lo ebbero le diocesi locali, che diffusero e affissero migliaia di manifesti contenenti la sintesi del decreto. Celebre quello della Curia di Piacenza, sul quale poteva leggersi:
È peccato grave iscriversi al PC; favorirlo in qualsiasi modo, specie nel voto; leggere la stampa comunista. Quindi, non si può ricevere l’assoluzione se non si è pentiti e fermamente disposti a non commettere più gli anzidetti peccati gravi. Chi fa propaganda per il PCI è apostata della fede e scomunicato.
Furono migliaia i cristiani, specie le donne di una certa età, a farsi venire i brividi al pensiero che i loro mariti e figli potessero finire all’inferno perché leggevano «L’Unità» e votavano per Togliatti.
Negli anni che seguirono, la tensione si attenuò, finché, subito dopo la morte di Pio XII, tutto finì in una bolla di sapone. Artefice, il nuovo Pontefice Giovanni XXIII, il «Papa buono», così ribattezzato da quegli organi di stampa da sempre controllati dai compagnucci della parrocchietta, che sottintendevano – ovviamente – la sua contrapposizione con l’innominato ed innominabile «Papa cattivo». Il 25 marzo 1959, a pochi mesi dalla morte di Papa Pacelli e dall’elezione al soglio pontificio di Papa Roncalli, la Sacra Congregazione del Sant’Uffizio tornò a riunirsi ed emise e il seguente decreto:
È stato chiesto a questa Suprema Sacra Congregazione se sia proibito ai cittadini cattolici dare il proprio voto durante le elezioni a quei partiti o candidati che, pur non professando princìpi contrari alla dottrina cattolica o anzi assumendo il nome cristiano, tuttavia nei fatti si associano ai comunisti e con il proprio comportamento li aiutano.
«I Cardinali preposti alla tutela della fede e della morale rispondono decretando: negativo (cioè: non è proibito; n.d.r.), a norma del Decreto del Sant'Uffizio del 1/7/1949, numero 1. Segue comunicato del Sant’Uffizio:
Il giorno 2 aprile 1959 il Papa Giovanni XXIII, nell'udienza al Pro-Segretario del Santo Uffizio, ha approvato la decisione dei Padri e ha ordinato di pubblicarla.
Da quel giorno, i don Gallo presero a nascere come i funghi. - Luciano Garibaldi - Il Sussidiario -

 
 
 

PAOLO BARONI SVELA I MESSAGGI SATANICI DENTRO LE CANZONI ROCK

Post n°2048 pubblicato il 07 Luglio 2009 da diglilaverita
Foto di diglilaverita

Messaggi subliminali, cioè nascosti. Nelle canzoni, nelle copertine dei dischi, nei film, nei cartoni animati, nella pubblicità. Messaggi rovesciati, messaggi bifronti, messaggi velocizzati, messaggi preconsci. Troppo deboli per poter essere percepiti con l’udito e con la vista. Abbastanza forti per influenzare i processi psichici o il comportamento. Non li senti, però parlano. Non li vedi, però mostrano. Paolo Baroni ne ha scovato un altro, l’ennesimo, pochi giorni fa. Si trova nell’album Requiem dei Verdena, gruppo alternative rock italiano di Albino (Bergamo), composto dai fratelli Alberto e Luca Ferrari e da Roberta Sammarelli, che Wikipedia mostra sul palco alla festa nazionale dell’Unità del 2007. Il titolo del brano, Sotto prescrizione del dott. Huxley, già dice molto: Aldous Huxley nel 1932 teorizzò l’abolizione della famiglia, la riproduzione umana da ovuli conservati artificialmente e fecondati in vitro, la nascita anonima di 96 gemelli da un solo uovo e la suddivisione degli uomini in due caste, da ottenersi agendo sul processo di ossigenazione del cervello durante lo sviluppo dell’embrione: una superiore, formata da individui dotati fisicamente e intellettualmente, e una inferiore, formata da schiavi adibiti ai lavori più ingrati. Ma anche il refrain suona come un tragico suggerimento: «Per me l’unica è farsi del male». Nel finale Baroni ha còlto un sommesso e indistinto brusio, una nenia incomprensibile, «come un canto aspirato, per cui ho fatto quello che faccio di solito in questi casi: l’ho passato all’equalizzatore, l’ho rallentato e l’ho ascoltato alla rovescia». Solo a quel punto ha udito distintamente le parole di Santa Maria del Cammino, un canto popolare mariano a lui ben noto, come a milioni di fedeli del resto: «Vieni o Madre, in mezzo a noi / vieni Maria quaggiù / cammineremo insieme a te / verso la libertà».
Che c’entrano i Verdena con un inno alla Vergine eseguito nelle parrocchie? Niente, all’apparenza. Molto, se si considera la modalità di registrazione, in gergo backmasking, mascheramento a ritroso: «Aleister Crowley, l’occultista britannico ritenuto il padre del satanismo moderno, raccomandava ai suoi adepti la recita delle preghiere cristiane al contrario come potente mezzo per evocare Satana».
Baroni è un perito agrario di 50 anni, sposato, padre di cinque figli e già nonno, che in passato è stato portiere d’albergo e oggi si guadagna da vivere con le traduzioni dal francese e dall’inglese. Abita a Ferrara. Nel 1990 ha fondato il Centro culturale San Giorgio. Da allora è impegnatissimo, come il patrono della sua città, a infilzare il drago con tutti i mezzi che la tecnologia gli mette a disposizione. Su questi temi, che ha trattato nel libro I prìncipi del tramonto, è considerato il massimo esperto italiano. Lo chiamano a tenere conferenze ovunque, anche nelle scuole. Non ha nulla del sanfedista, non appare ossessionato dalla materia delle sue ricerche, anzi dimostra la freddezza del ricercatore lasciando che Nerina, una gattina nera di due mesi raccolta per strada, gli saltelli sulle gambe durante l’intervista, a dispetto della bolla papale con cui Gregorio IX nel 1233 additava il micio di questo colore come creatura di Lucifero.
Nel suo sito, centrosangiorgio.com, Baroni ha inventariato circa 200 messaggi subliminali. In Stairway to heaven (La scala per il paradiso), famoso pezzo melodico dei Led Zeppelin, i testi al dritto «There’s still time to change» (C’è ancora tempo per cambiare) e «There’s a feeling I get» (C’è una sensazione che provo) uditi al contrario diventano «Here’s my sweet Satan» (Al mio dolce Satana) e «I’ve got to live for Satan» (Devo vivere per Satana); che entrambe le strofe vadano ascoltate così si può intuire da un’altra frase allusiva: «Perché come sai a volte le parole hanno due significati». Nella cover di In God we trust del gruppo hardcore punk americano Dead Kennedys un Cristo tutto d’oro è inchiodato a una croce tappezzata di dollari e la scritta «Iesus Nazarenus rex judeorum», Inri, dettata da Ponzio Pilato, è stata sostituita da un codice a barre sotto il quale affiora il numero biblico 666 dell’Anticristo. In Love bites degli inglesi Def Leppard si ode un bisbiglio finale: amplificandolo, si percepisce «Jesus, go to hell» (Gesù, vattene all’inferno). Le zampe anteriori e il pelo del dromedario sui pacchetti di sigarette Camel celano la silhouette di un uomo con le mani sui fianchi e il pene eretto. Nei cubetti di ghiaccio di un poster della Coca-Cola, subito ritirato prima che facesse il giro del mondo, compare la testa di una donna impegnata in una pratica di sesso orale. Nella foto di Marilyn Monroe usata dalla Mercedes per un’inserzione il neo sulla guancia sinistra dell’attrice, ingrandito decine di volte, rivela la stella a tre punte della casa automobilistica. Nel film d’animazione La sirenetta il granchio Sebastian si posa sulla torta nuziale fra le statuette degli sposi assumendo la forma di un fallo.
Non starà vedendo anche quello che non c’è?
«C’è di peggio, in quel cartoon: il vescovo ha un’erezione mentre celebra le nozze fra il principe Eric e la strega del mare Ursula. In una scena, poi espunta, di Chi ha incastrato Roger Rabbit?, la bella Jessica al rallentatore compariva senza mutande. In Hercules c’è la frase subliminale, poco distinguibile, di una musa che decanta così le doti dell’eroe mitologico: “Oooohhh, mi piacerebbe fare della dolce musica con il suo...”, lascio a lei indovinare lo strumento. In pochi frame delle Avventure di Bianca e Bernie si vede una donna nuda, che indossa una maschera nera animalesca».
Tutti cartoni animati della Walt Disney.
«Il cui fondatore passa per amico dei bambini. Pochi sanno che Disney faceva parte dell’Ordine De Molay, associazione massonica ispirata a Jacques de Molay, ultimo gran maestro dei templari, una figura prescelta in odio alla Chiesa, perché s’è sempre ritenuto che de Molay fosse stato arso vivo per ordine di Papa Clemente V, mentre gli studi storici più recenti dimostrano che il pontefice intendeva assolverlo».
È noto che i cartonisti si divertono a disseminare scherzetti nelle loro tavole.
«Non lo so. Non sono un dietrologo. Cerco di essere scientifico, mi limito a osservare. Constato che tutti i messaggi subliminali, nessuno escluso, vanno nella stessa direzione antireligiosa, anticristiana, esoterica, satanica, pansessuale. Il sesso vende bene, bisogna inculcarlo nella testa dei bambini. Ho rintracciato questo pansessualismo persino nel sussidiario di mia figlia, Verde bosco, edito dalla De Agostini Scuola. A pagina 70 c’è una filastrocca di Giovanni Giudici con due streghe che volano sulla loro scopa. Una delle fattucchiere è disegnata dentro un’area a forma di pene con tanto di scroto».
Sarebbe più facile da credere se i messaggi sessuali latenti fossero rivolti al pubblico adulto, le pare?
«Ci sono anche quelli. Prenda la locandina di un film famoso, Il silenzio degli innocenti, cinque premi Oscar. Raffigura una farfalla posata sulla bocca di Jodie Foster, un lepidottero chiamato “testa di morto”. L’ingrandimento non lascia dubbi: il teschio sul dorso della farfalla è una fotografia intitolata In voluptate mors che l’eccentrico pittore spagnolo Salvador Dalí, amante delle illusioni ottiche, fece scattare nel 1951 a Philippe Halsman. Sono sette donne nude che da lontano sembrano un cranio umano».
Quando e perché s’è avvicinato a queste tematiche?
«Nel 1985, casualmente, leggendo un libro di un prete canadese, padre Jean-Paul Régimbal. Fino a quel momento ero stato anch’io un fruitore di rock progressivo. Mi piacevano i Pink Floyd, i Genesis, i Led Zeppelin e non mi ero mai accorto di nulla. Allora non esistevano i file sonori, tipo gli Mp3, che si possono rallentare fino a otto volte grazie al computer. Con molto scetticismo, staccai la cinghia di trasmissione dalla puleggia del giradischi, misi sul piatto un 33 giri e manualmente cominciai a spingere l’Lp all’indietro. E in breve tempo dovetti ricredermi».
Ma le parole che coglie non potrebbero essere frutto del caso?
«È quello che all’inizio pensavo anch’io. Si tratterebbe di pareidolia, si difendono gli interessati, quel fenomeno per cui il nostro subconscio tende ad associare a forme note i suoni e le immagini che il cervello non è capace di riconoscere. Perciò mi sono messo ad ascoltare al contrario persino i discorsi del Papa. Sì, può essere che ogni tanto salti fuori una parola di senso compiuto persino in ciò che dice Benedetto XVI. Ma qui la faccenda è ben diversa: stiamo parlando di 6, 8, 12 parole bifronti, una in fila all’altra, che formano frasi diaboliche dal significato ben preciso. E questo sarebbe ancora niente. Poi indaghi e scopri che Jimmy Page, il chitarrista dei Led Zeppelin, era devoto ad Aleister Crowley, che ha comprato sulle rive del lago di Loch Ness la casa appartenuta al satanista, che s’è procurato persino i suoi paramenti da mago. Infine leggi Magick, il libro più importante di Crowley, e vieni a sapere che l’adepto deve imparare a parlare al contrario, ad ascoltare la musica al contrario, persino a camminare al contrario, tanto che l’occultista riferisce di un suo collega al quale, dopo aver recitato il Pater noster al contrario, apparve il diavolo».
E allora fai due più due.
«Sinceramente non credo che i messaggi subliminali siano concepiti per bypassare le difese del cervello e suggestionare le menti. Sono invece convinto che rappresentino una lode, un segno di appartenenza, un marchio di fabbrica. Padre Corrado Balducci, il famoso demonologo, parlava di “sacramentali al contrario”. Nella teologia cattolica i sacramentali sono gli atti rituali e gli oggetti - il segno della croce, le giaculatorie, l’acqua santa, il crisma - che producono benefici spirituali».
Sì, però mi sfugge quale può essere il significato della banconota da due dollari occultata tra le foglie di lattuga nella pubblicità del Kentucky Fried Chicken, catena statunitense di fast food.
«Un richiamo commerciale, uno stimolo a comprare. Esistono fior di studi sulla simbologia esoterica, massonica e satanica del dollaro, a cominciare dal disegno del tronco di piramide sormontato dal triangolo contenente l’Occhio Vigile, simbolo dell’onniveggenza, e dalla martellante reiterazione del 13, numero associato alla ribellione di Lucifero: l’aquila stringe nell’artiglio sinistro 13 frecce e nell’artiglio destro una fronda d’olivo con 13 rami e 13 olive; sopra l’aquila vi sono 13 stelle; le strisce sullo scudo sono 13; le scritte “E pluribus unum” e “Annuit coeptis” sono formate da 13 lettere ciascuna; la piramide tronca ha 13 strati di pietre. Guarda caso, la piramide compare insieme con un serpente anche sulla copertina dell’Lp Caress of steel dei Rush».
Embè?
«Lasci che le spieghi. Sulla cover figura un monaco cattolico. Il saio che indossa è quello di un certosino. Il povero frate sembra spaventato dalla piramide e dal rettile che striscia minaccioso ai suoi piedi. Tutt’attorno uno scenario infernale con fumo e fiamme. Ebbene, mi sono accorto che il grafico Hugh Syme ha copiato pari pari quell’immagine da una statua che si trova nella basilica di San Pietro, quella di San Bruno, fondatore dell’Ordine dei certosini, raffigurato nell’atto di rifiutare la mitra episcopale offertagli da Papa Urbano II. Ed ecco svelato il significato della copertina: la piramide dal vertice luminoso, un simbolo tipicamente massonico e occultistico, rappresenta il potere della magia, e il serpente, cioè Satana, è la fonte di tale potere. Entrambi sembrano prevalere sul monaco intimorito. Un’evidente metafora del cristianesimo vinto dalle forze delle tenebre».
Perché secondo lei hanno successo film come «Angeli e demoni»?
«Perché i cattolici sono per lo più analfabeti della fede, la loro ignoranza in materia religiosa è abissale, non conoscono neanche il catechismo. Basta propinargli un po’ di occulto mischiato col sacro e ammantato di pretesti storici e loro corrono ad abbeverarsi come le oche».
Dai suoi studi non si salvano neppure i testimoni di Geova.
«L’esistenza di immagini subliminali di natura satanico-occultistica nelle loro pubblicazioni, come La Torre di Guardia, è stata documentata da Darek Barefoot in un libro».
Le ho viste. E non mi sembrano per nulla tali.
«Lei dice? Può darsi. Ma è un fatto che la storia di Charles Taze Russell, il fondatore della Watchtower, gronda di esoterismo. Per calcolare l’anno in cui Gesù sarebbe tornato sulla Terra, andò a misurare i corridoi della piramide di Giza, in Egitto. Tutti i primi volumi stampati dalla Torre di Guardia recano in copertina simboli massonici. Tutti. Hanno smesso di usarli nel 1933».
Ho visto che ha trovato messaggi rovesciati persino nelle canzoni di Franco Battiato.
«Niente di satanico. Lui però è un seguace del russo Georges Ivanovitch Gurdjieff, cultore di esoterismo che ci ha lasciato I racconti di Belzebù a suo nipote. L’album Clic di Battiato è pieno di messaggi subliminali. Innocui, per carità. Ma quando nel brano Areknames il cantautore continua a ripetere come un mantra “arech names”, io ascoltando al contrario sento “se mancherà”. Che vorrà dire?».
Perché la Chiesa parla poco di questi argomenti?
«Dal Concilio Vaticano II in poi trionfa la nouvelle théologie che va incontro all’uomo moderno predicando un Vangelo annacquato. Guai a parlare del diavolo. I fedeli si spaventano».
Che cosa dovrebbero fare i genitori? Mica possono proibire ai loro figli di ascoltare la musica rock.
«Dovrebbero informarsi. E poi fare controinformazione. O preferiscono come modello educativo Marilyn Manson, un cantante spaventoso, che predica l’autolesionismo, che si tagliuzza con i cocci di vetro, che urina e mima atti omosessuali sul palcoscenico, che strappa la Bibbia a ogni concerto? Io penso che il vero satanista sia colui che adora se stesso, non il diavolo». -  Stefano Lorenzetto -

 
 
 
 
 

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Un blog di: diglilaverita
Data di creazione: 16/02/2008
 

 

LE LACRIME DI MARIA

 

MESSAGGIO PER L’ITALIA

 

Civitavecchia la Madonna piange lì dove il cristianesimo è fiorito: la nostra nazione, l'Italia!  Dov'è nato uno fra i più grandi mistici santi dell'era moderna? In Italia! Padre Pio!
E per chi si è immolato Padre Pio come vittima di espiazione? Per i peccatori, certamente. Ma c'è di più. In alcune sue epistole si legge che egli ha espressamente richiesto al proprio direttore spirituale l'autorizzazione ad espiare i peccati per la nostra povera nazione. Un caso anche questo? O tutto un disegno divino di provvidenza e amore? Un disegno che da Padre Pio agli eventi di Siracusa e Civitavecchia fino a Marja Pavlovic racchiude un messaggio preciso per noi italiani? Quale? L'Italia è a rischio? Quale rischio? Il rischio di aver smarrito, come nazione, la fede cristiana non è forse immensamente più grave di qualsiasi cosa? Aggrappiamoci alla preghiera, è l'unica arma che abbiamo per salvarci dal naufragio morale in cui è caduto il nostro Paese... da La Verità vi Farà Liberi

 

 

 
 

SAN GIUSEPPE PROTETTORE

  A TE, O BEATO GIUSEPPE

A te, o beato Giuseppe, stretti dalla tribolazione ricorriamo, e fiduciosi invochiamo il tuo patrocinio dopo quello della tua santissima Sposa.
Per quel sacro vincolo di carità, che ti strinse all’Immacolata Vergine Madre di Dio, e per l’amore paterno che portasti al fanciullo Gesù, riguarda, te ne preghiamo, con occhio benigno la cara eredità, che Gesù Cristo acquistò col suo sangue, e col tuo potere ed aiuto sovvieni ai nostri bisogni.
Proteggi, o provvido custode della divina Famiglia, l’eletta prole di Gesù Cristo: allontana da noi, o Padre amatissimo, gli errori e i vizi, che ammorbano il mondo; assistici propizio dal cielo in questa lotta col potere delle tenebre, o nostro fortissimo protettore; e come un tempo salvasti dalla morte la minacciata vita del pargoletto Gesù, così ora difendi la santa Chiesa di Dio dalle ostili insidie e da ogni avversità; e stendi ognora ciascuno di noi il tuo patrocinio, affinché a tuo esempio e mediante il tuo soccorso, possiamo virtuosamente vivere, piamente morire e conseguire l’eterna beatitudine in cielo.
Amen
San Giuseppe proteggi questo blog da ogni male errore e inganno.

 
 
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