ASCOLTA TUA MADRELE LACRIME DI UNA MADRE NON ASCOLTATA |
VERGINE MADRE
«Vergine madre, figlia del tuo Figlio, umile e alta più che creatura, termine fisso d'eterno consiglio, tu se' colei che l'umana natura nobilitasti sì, che 'l suo fattore non disdegnò di farsi sua fattura. Nel ventre tuo si raccese l'amore per lo cui caldo ne l'eterna pace così è germinato questo fiore. Qui se' a noi meridïana face di caritate, e giuso, intra i mortali, se' di speranza fontana vivace. Donna, se' tanto grande e tanto vali, che qual vuol grazia ed a te non ricorre, sua disïanza vuol volar sanz'ali. La tua benignità non pur soccorre a chi domanda, ma molte fiate liberamente al dimandar precorre. In te misericordia, in te pietate, in te magnificenza, in te s'aduna quantunque in creatura è di bontate».
TELEFONO VERDE "SOS VITA" 800813000
CHE COSA E' IL TELEFONO "SOS VITA"?
È un telefono “salva-vite”, che aspetta soltanto la tua chiamata. E' un telefono verde, come la speranza la telefonata non ti costa nulla,
Vuole salvare le mamme in difficoltà e, con loro, salvare la vita dei figli che ancora esse portano in grembo.
E quasi sempre ci riesce, perché con lui lavorano 250 Centri di aiuto alla vita.
Il Movimento per la vita lo ha pensato per te
Puoi parlare con questo telefono da qualsiasi luogo d’Italia: componi sempre lo stesso numero: 800813000.
Risponde un piccolo gruppo di persone di provata maturità e capacità, fortemente motivate e dotate di una consolidata esperienza di lavoro nei Centri di aiuto alla vita (Cav) e di una approfondita conoscenza delle strutture di sostegno a livello nazionale. La risposta, infatti, non è soltanto telefonica.
Questo telefono non ti dà soltanto ascolto, incoraggiamento, amicizia, ma attiva immediatamente un concreto sostegno di pronto intervento attraverso una rete di 250 Centri di aiuto alla vita e di oltre 260 Movimenti per la vita sparsi in tutta Italia.
preghiera per la vita nascente che si sta diffondendo in Italia dal 7 ottobre 2005 in
occasione della festa e sotto la protezione della Beata Vergine Maria, Regina del Santo Rosario.
Nella preghiera vengono ricordati ed affidati a Dio:
i milioni di bambini uccisi nel mondo con l’aborto,
le donne che hanno abortito e quelle che sono ancora in tempo per cambiare idea,
i padri che hanno favorito o subito un aborto volontario o che attualmente si trovano accanto ad
una donna che sta pensando di abortire,
i medici che praticano aborti ed il personale sanitario coinvolto, i farmacisti che vendono i
prodotti abortivi e tutti coloro che provocano la diffusione nella società della mentalità abortista,
tutte le persone che, a qualsiasi livello, si spendono per la difesa della vita fin dal concepimento.
Le preghiere da recitarsi, secondo queste intenzioni, sono:
Salve Regina,
Preghiera finale della Lettera Enciclica Evangelium Vitae di Giovanni Paolo II
Angelo di Dio,
Eterno riposo.
“Con iniziative straordinarie e nella preghiera abituale,
da ogni comunità cristiana, da ogni gruppo o associazione,
da ogni famiglia e dal cuore di ogni credente,
si elevi una supplica appassionata a Dio,
Creatore e amante della vita.”
(Giovanni Paolo II, Evangelium Vitae, n. 100)
Ulteriori informazioni su: www.dueminutiperlavita.info
PREGHIERA A MARIA PER LA VITA GIOVANNI PAOLO II
O Maria, aurora del mondo nuovo, Madre dei viventi,
affidiamo a Te la causa della vita:
guarda, o Madre, al numero sconfinato di bimbi cui viene impedito di nascere,
di poveri cui è reso difficile vivere, di uomini e donne vittime di disumana violenza, di anziani e malati uccisi dall'indifferenza o da una presunta pietà.
Fà che quanti credono nel tuo Figlio sappiano annunciare con franchezza e amore agli uomini del nostro tempo il Vangelo della vita.
Ottieni loro la grazia di accoglierlo come dono sempre nuovo,
la gioia di celebrarlo con gratitudine in tutta la loro esistenza
e il coraggio di testimoniarlo con tenacia operosa, per costruire,
insieme con tutti gli uomini di buona volontà, la civiltà della verità e dell'amore
a lode e gloria di Dio creatore e amante della vita.
Giovanni Paolo II
AREA PERSONALE
Messaggi del 21/07/2009
Post n°2095 pubblicato il 21 Luglio 2009 da diglilaverita
Caldaro – Bolzano: Martina di appena 5 mesi trovataannegata nell'acqua di una cisterna, poco dopo nella stessa cisterna verràtrovata la mamma. Parabiago: Lorenzo 4 anni, strangolato dalla mamma con un filo elettrico. Martina aveva 5 mesi ed era nata conil morbo di down, la sua mamma Evi Drescher di anni ne aveva 44, la descrivonocome una brava maestra d’asilo, una mamma attenta, aveva un altro figlio di 5anni. Le hanno trovate morte, in unacisterna piena d'acqua. L’ipotesi più probabile è che Evi si sia calata nellacisterna con la piccola in braccio, pare che la nascita di Martina l’avessefatta precipitare nella depressione post parto, per questo si stava curando. Lorenzo aveva 4 anni, abitava a Parabiago, in una bella casa con il papà e lamamma, Marcella, 36 anni, una famiglia tranquilla, normale dicono i vicini, macos’è normale? La nonna e la zia del piccolo, insospettite perché non riuscivano a mettersi incontatto con la mamma sono corse a casa e hanno trovato la mamma in stato dishock, Lorenzo in fin di vita, strangolato con il filo di un caricacellulare, èmorto poco dopo. Si ipotizza che anche lei soffrisse di depressione. Già, il male oscuro. Lo chiamano così, una malattia che ti corrode l’anima, che ti toglie lacapacità di vedere cosa di buono c’è intono a te, guardi, ma non vedi, e non ticonsolano gli amici, le persone che ti amano, le carezze di un figlio, ilguardarlo crescere, non c’è nulla che ti dia gioia. C’è solo il buio, una grande fatica, una grande solitudine nella qualesprofondi, un nodo alla gola che non si vuole sciogliere. Cos’è questo demoneche ci succhia l’anima? Perché pare che oggi più di ieri trovi terreno per mettere radici nella nostraanima? Non bastano i medici e i sociologi a spiegarlo, non bastano i farmaci afermarlo, si insinua nella normalità, e ti toglie il sorriso, rende tuttoinsignificante, inutile, il cuore impermeabile all’amore, e l’anima se ne stainerte, come chiusa in una bottiglia di vetro, la vita tua e degli altri non tipare più preziosa di un granello di polvere che puoi soffiare e disperdere nelvento. Così di un figlio vedi solo la fatica di accudirlo, di chi ti ama vedisolo i difetti, degli amici vedi l’egoismo e ti sfugge il loro affetto, la lorodisponibilità, di Dio vedi solo la possibilità di raggiungerlo per trovare lapace che non hai. Cosa sia accaduto a queste donne e a molte altre non si sa,cosa faccia dire – basta – ad una vita che agli altri pare normale e a teinsopportabile, nessuno lo sa spiegare. Chi ha tentato il suicidio senzariuscirci e si è salvato ha detto – non cercate motivi, io che sono vivo non soperché ho tentato di morire. La scienzanon sa dirci come salvare queste mamme e questi figli, come farli sentire menosoli, chissà se la statistica può dirci se anche una volta, quando la vita eraun dono di cui non si poteva disporre il male oscuro aveva la meglio? - Buggio, Nerella - CulturaCattolica- |
Post n°2094 pubblicato il 21 Luglio 2009 da diglilaverita
Chi ricorda più l’uomoromeno ridotto al macero nella metropolitana a Napoli? |
Post n°2093 pubblicato il 21 Luglio 2009 da diglilaverita
Tra le altre commemorazioni della Madonna celebrate originariamente da particolari Ordini religiosi, ma che oggi per la diffusione raggiunta, possono dirsi veramente ecclesiali c’è la Memoria della Beata Vergine Maria del Monte Carmelo, da celebrarsi il 16 luglio. La Madonna del Carmine è venerata anche come particolare protettrice delle anime sante del Purgatorio, infatti a livello iconografico spesso è raffigurata che trae dalle fiamme dell’espiazione del Purgatorio le anime purificate e anche per questo è invocata come "Madonna del Suffragio". Il catechismo della Chiesa cattolica insegna testualmente al n. 1030: " Coloro che muoiono nella grazia e nell’amicizia di Dio, ma sono imperfettamente purificati, sebbene sono certi della loro salvezza eterna, vengono però sottoposti, dopo la morte, ad una purificazione, al fine di ottenere la santità necessaria per entrare nella gioia del cielo". Ecco dunque, in termini precisi, la dottrina della Chiesa su questa questione: la credenza al Purgatorio si è gradualmente formata nella coscienza della Chiesa , a partire da due principi: a. – da una parte, tutto quello che esalta le esigenze della Giustizia divina e fa menzione del fuoco purificatore nella Sacra Scrittura e nella Tradizione. Gesù nel nuovo Testamento, si riferisce più di una volta al Purgatorio. Il più chiaro riferimento è quello sul bisogno di chiudere ogni conto con il nostro nemico, prima di cadere nelle mani del Giudice, che ci getterà in una prigione e non ci farà uscire se non dopo aver saldato il debito "fino all’ultimo centesimo" (Mt 5,25-26). Questa "prigione" è chiaro, non può essere l’Inferno, da cui non si esce in eterno, ma è il Purgatorio come hanno interpretato i Santi Padri. San Paolo continua l’insegnamento di Gesù dicendo che chi compie opere imperfette si salverà ma passando per il fuoco. Cito la frase paolina in questione: 1Coir. 3, 15: " ma se l’opera finirà bruciata, si avrà danno: ci si potrà salvare ma come attraverso il fuoco…". b. – e, dall’altra parte, l’abitudine liturgica delle preghiere e dei suffragi per i defunti. La Bibbia ci parla ci parla fin dalle prime pagine dell’uso degli ebrei di pregare per i morti. Questo uso esprime necessariamente l’esistenza delle anime defunte in una situazione che non sia né l’Inferno né il Paradiso, perché né i dannati né i beati hanno bisogno delle nostre preghiere. Più espressamente ancora la Sacra Scrittura ci parla dei sacrifici per i defunti che gli ebrei celebravano nel Tempio. Alla morte di Aronne, vennero offerti sacrifici per trenta giorni continui (Dt 34,8; Nm 20,30). E Giuda Maccabeo, dopo le sanguinose battaglie, raccoglieva somme di denari da mandare a Gerusalemme per fare offrire sacrifici per le anime dei soldati caduti in guerra. Anche il profeta Malachia ci parla del Signore che purifica con il fuoco le anime dei figli di Levi (cf Ml 3,3). Ma non è che in occasione di controversie coi greci che la Chiesa Romana ha definito l’esistenza del Purgatorio nel Concilio di Firenze nel 1439, e nella Professione di Fede di Papa Pio IV. Pare bene d’altronde che la concezione del Purgatorio, come era fino a quel momento, quella della Chiesa Romana, abbia corrisposto a delle idee specificatamente latine della redenzione, in cui le nozioni giuridiche di debito, di soddisfazione, di riparazione, schiacciavano talvolta le nozioni di purificazione, di perfezionamento, di santificazione alle quali i greci si attengono normalmente. Nel pensiero della Chiesa Romana, il mistero del Purgatorio è correlativo a quello del cielo. Ovverosia, se il cielo non era quello che era, non vi sarebbe senza dubbio Purgatorio. Ma se si ammette che la Beatitudine del Cielo è la Vita eterna nel seno stesso di Dio, in una comunione profonda con Lui, occorre allora assolutamente ammettere la necessità di una purificazione di tutto il residuo di egoismo che noi portiamo in noi. L’egoismo non può assolutamente entrare in Dio, ovverosia, non si può essere di Dio che quando ci si è dapprima strappati da se stessi. Che lo si voglia o no, l’uomo aderisce a sé, è legato a sé, si preferisce. Nessuno di noi può affermare che nell’ora della morte, si trova in uno stato di perfetta carità. E’ probabile che nessuna creatura eccetto la Vergine Maria, evidentemente – non può produrre quaggiù degli atti perfettamente cancellati, senza dimenticare che le colpe commesse non sono, di fatto, che dei punti di emergenza, direi, di quello stato abituale di peccato che è la trama stessa del nostro essere decaduto fin dalle origini. Allora, questa purificazione va a farsi obbligatoriamente con una sofferenza che è all’opposto, l’inverso, del piacere causato dal peccato, l’inverso anche del ripiegamento egoistico. Quando l’anima si trova in presenza della Santità divina, ella non può concepire che dell’orrore per il proprio egoismo. Ne consegue dunque una sofferenza d’amore. Quando si è messi in presenza dell’Amore, non si può desiderare che amare. Il Purgatorio, è giustamente questa sofferenza d’amore, intensificata dalla Luce divina che scopre l’anima a se stessa e che le fa prendere coscienza del proprio stato di peccato. L’anima si condanna da se stessa in quanto peccatrice. Ora si può parlare di un "tempo" più o meno lungo di Purgatorio? Alcuni autori lo pensano, ugualmente alcune anime mistiche, poiché, esse dicono: "l’anima ha peccato nel tempo" e deve riparare ugualmente "nel tempo", ma non vi è nessun testo della Scrittura, a mia conoscenza, che permette di affermarlo con certezza. Si è obbligato a tradurre con un quantitativo, è che è dell’ordine della qualità. Quando si parla delle sofferenze del Purgatorio, converrebbe meglio parlare di intensità di sofferenze d’amore. In questo, la Chiesa afferma il valore dei suffragi e delle preghiere offerte per i defunti. Questo è un’applicazione del dogma della Comunione dei Santi in virtù del quale siamo membri gli uni degli altri e ci possiamo soddisfare gli uni per gli altri. La Chiesa può dunque aprire il tesoro dei meriti accumulati dai Santi, in primo luogo dei quali si pone evidentemente, la Vergine Maria. L’Apparizione di Maria regina del Carmelo, che ebbe , secondo una tradizione, il superiore dei carmelitani, Simone Stock, nel 1251, è all’origine della devozione dello scapolare, una delle più generali pratiche di devozione mariana in tutto il mondo cattolico, anche per la promessa legata all’uso dell’abitino che preserva dall’inferno e promesso il passaggio dal purgatorio al paradiso il primo sabato dopo la morte. Le apparizioni mariane di Lourdes e di Fatima sembrano offrire ulteriori conferme a questa devozione. Lo scapolare del Carmine fu anche un segno distintivo dei cattolici nelle persecuzioni protestantiche, napoleoniche e socialcomuniste. Lo scapolare è parte assai importante dell’abito carmelitano e l’uso del medesimo, sia pur in formato ridotto, sta a significare l’affiliazione all’ordine carmelitano, al fine di godere i benefici e averne i vantaggi spirituali. San Bernardino ha chiamato la Madonna "Plenipotenziaria" del Purgatorio, perché ha nelle sue mani tutte le grazie e i poteri per liberare dal Purgatorio chi vuole. La Vergine stessa rivelò al beato Alano: "Io sono la Madre delle anime del Purgatorio, ed ogni ora per le mie preghiere sono alleggerite le pene dei miei devoti". Specialmente la recita del santo rosario è di una efficacia particolarissima. Sant’Alfonso Maria dè Liguori ci insegna: "Se vogliamo aiutare le anime del Purgatorio, recitiamo per loro il rosario, che arreca loro grande sollievo". San pio da Pietrelcina, donando la corona del santo rosario ad alcuni suoi figli spirituali diceva: "Vuotiamo un angolo del Purgatorio". Un mattina un confratello cappuccino chiese a p. pio un ricordo durante la Messa per il proprio papà defunto. Padre Pio invece volle applicare la Messa in suffragio per l’anima di quel sacerdote. Subito dopo la Messa , p. Pio chiamò il confratello e gli disse. " Questa mattina tuo papà è entrato in Paradiso". Il confratello rimase sbalordito e felice, tuttavia non potè fare a meno di esclamare: Ma padre Pio, mio papà è morto trent’anni fa!". Padre Pio gli rispose con voce grave: " Eh, figlio mio davanti a Dio tutto si paga!". - Don Marcello Stanzione - Pontifex - |
Post n°2092 pubblicato il 21 Luglio 2009 da diglilaverita
Il Presidente della Pontificia Accademia di Teologia don Manlio Sodi discute con Pontifex del recente Angelus tenuto dal Papa Benedetto XVI ed anche,inevitabilmente, della Enciclica sociale sfornata dal Pontefice e quanto mai opportuna di questi tempi. Presidente, il Papa, parlando ai fedeli, e specialmente ai giovani senza lavoro, ha invitato a non scoraggiarsi: " non posso che condividere le sagge parole del Papa che però vanno lette in due chiavi ben precise". Quali sono queste due chiavi?: " la prima è la contestualizzazione del discorso rivolto ad un particolare territorio con i suoi problemi come avvenne tempo fa a Montecassino. Poi ,se da un lato il Pontefice invita ed invoca alla fiducia, questa va considerata in senso attivo e non fatalista. In sostanza, è necessario che le autorità dal canto loro svolgano ogni compito e dovere per venire incontro alle esigenze della popolazione, ma anche da parte dei governati e dei giovani,con ogni umana comprensione, occorre lanciare un appello ad evitare il rischio di cadute pericolose nel fatalismo. Insomma, aiutati che Dio ti aiuta". Insomma un invito a non essere fatalisti: " certo. Da un lato il Santo Padre ammonisce a maggior solidarietà, per l'altro stimola ed evitare di cadere nel fatalismo, oggi quanto mai deleterio". Nella sua bella e corposa enciclica sociale, Papa Benedetto XVI non la lesinato critiche al capitalismo rampante dal volto poco umano: " se per questo, anche Giovanni Paolo II sul tema ci era andato duro. Fa parte della dottrina sociale della Chiesa. Certo, il capitalismo fa danni severi con la sua sfrenata volontà di guadagno al pari di altri regimi dittatoriali. Bisogna comprendere che ogni sistema che speri di giungere al benessere economico e sociale deve mettere sempre e comunque l'uomo al centro della sua attenzione. Se l'uomo non guadagna il posto e il ruolo che merita,meglio chiudere bottega". Nel suo testo, il Papa ha anche e affrontato il tema politica -corruzione,ovvero il rapporto tra pubblico e privato: " guardi, penso che non esiste al mondo Enciclica sociale che possa sopperire alla superficialità e alla trascuratezza di certi abiti politici. E non mi riferisco a Tizio o Caio nel particolare. Il mio discorso è bipartisan e generale. Oggi abbiamo,purtroppo, scarsi modelli ai quali ispirarci con fiducia. Siamo lontani dal tempi di un De Gasperi o di un Moro i quali avevano davvero il senso della Istituzione e dello Stato Penso che non sia pensabile una distinzione rigorosa tra pubblico e privato nel politico per la ragione evidente che il politico deve anche dare esempi di onestà e trasperenza. Se lancia segnali sbagliati ,contamina l'opinione pubblica. Ma,lo ripeto,non mi riferisco a nessuno nel particolare. Oggi in Italia abbiamo bisogno di costruttori attivi di speranza e non di polemisti, meglio una goccia di olio che una di aceto,come diceva San Francesco di Sales .Credo che sia arrivato davvero il momento di lasciarci le polemiche sterili alle spalle e di costruire". Intanto il New York Times ha criticato la Enclicica del papa defininendola confusa: " La cosa in tutta sincerità non mi preoccupa più di tanto. Si tratta delle solite critiche provenienti da circoli massonici". Anche se di carattere sociale, L'Enciclica papale sembra ottimista, di speranza: " in effetti lo è. Ma mi sembra anche un invito a recuperare specie tra i genitori,fortunatamente non tutti, il senso di responsabilità. Non basta regalare denaro e giochi ai ragazzi per compensare eventuale disinteresse. Siamo più attenti". Che cosa si attende da questa Encliclica?: "Come tutti i testi del papa si presterà ad analisi ed esami. Penso che il suo alto significato sarà valutato adeguatamente e con valore sul lungo periodo. Io la ritengo molto stimolante e seria" . - Bruno Volpe - Pontifex - |
Post n°2091 pubblicato il 21 Luglio 2009 da diglilaverita
Pubblichiamo un estratto della postfazione che il presidente della sezione italiana della Laogai Research Foundation ha scritto al rapporto redatto dalla sua fondazione sulla "Strage di innocenti. La politica del figlio unico in Cina" (Guerini), in libreria il 23 luglio. Anche oggi nel 2009, fra le tante libertà represse nella Cina post-olimpica, non è consentito ai genitori di avere il numero desiderato di figli. A parte alcune eccezioni, la regola è che ogni coppia deve procreare un solo bambino. Anche per sposarsi e per mettere al mondo un figlio è obbligatorio ricevere una licenza speciale emessa dal governo. Di conseguenza, la legge repressiva sulla pianificazione familiare causa decine di migliaia di sterilizzazioni e aborti forzati all'anno. Secondo una denuncia del Parlamento britannico, si stima che vengano praticati almeno 130 mila aborti forzati all'anno. Secondo The Independent, il governo cinese si vanta infatti di aver "evitato", dalla prima introduzione della politica del figlio unico del 1979, ben 400 milioni di nascite. "Strage di innocenti. La politica del figlio unico in Cina" è il primo testo pubblicato in Italia, esauriente riguardo alle sterilizzazioni e agli aborti forzati in Cina. Anche se la maggior parte delle persone è al corrente del fatto che la Cina persegue la "politica del figlio unico", in realtà non sa precisamente che cosa questo significhi. Purtroppo, nonostante la sempre più consolidata opinione corrente che la Cina stia diventando una democrazia neocapitalista di tipo occidentale, le testimonianze più recenti sulle sterilizzazioni e gli aborti forzati svelano invece un inquietante aumento delle violazioni delle libertà civili e dei diritti umani. Il rapporto del 2008 del dipartimento di stato americano sui "Diritti umani in Cina", pubblicato il 25 febbraio 2009, denuncia il caso di funzionari dell'Ufficio della pianificazione familiare della provincia di Henan che nel mese di marzo arrestarono una giovane non sposata di 23 anni, al settimo mese di gravidanza. Gli uomini legarono la ragazza al letto e uccisero il nascituro. Ad aprile dello stesso anno, alcuni funzionari della provincia dello Shandong hanno arrestato e picchiato la sorella di una donna che aveva concepito "illegalmente" un secondo figlio, allo scopo di costringerla ad abortirlo. La Commissione esecutiva del Congresso americano, nel suo rapporto del 2008, denuncia che coloro che violano la legge del figlio unico sono spesso arrestati, picchiati e anche torturati. Nel suo discorso al Parlamento europeo il 2 dicembre 2008, Reggie Garcia Littlejohn, professoressa americana esperta della politica del figlio unico in Cina, descrive il caso di Jin Yani, una giovane donna incinta di nove mesi, che è stata sottoposta ad aborto forzato per aver portato avanti una gravidanza senza avere il permesso, nonostante quello fosse il suo primo figlio. Jin ha trascorso 44 giorni in ospedale perché l'aborto forzato le aveva provocato una grave emorragia ed ora non è più fertile. Dopo alcune sfortunate vicende giudiziarie in cui la donna e il marito hanno inutilmente cercato di ottenere giustizia, la coppia vive nascosta in una località sconosciuta e non osa tornare al proprio villaggio per paura di ritorsioni da parte delle autorità locali. I casi come quello di Jin Yani non sono rari in Cina. Altri esempi sono stati descritti in un articolo del 15 febbraio 2009 da Michael Sheridan sul Times online. Sheridan racconta la storia di Zhang Linla, madre di una bambina di quattro mesi, costretta ad abortire il suo secondo figlio. La donna spiega che "sei giorni prima del parto, dieci uomini sono entrati in casa e mi hanno costretta a salire su un veicolo per trasportarmi alla clinica dove il dottore mi ha fatto un'iniezione. Il bimbo si sbatteva nel mio utero ed uno degli uomini mi ha persino dato un calcio sull'addome. Il bimbo è poi venuto alla luce per essere successivamente gettato in un cestino dei rifiuti da questi biechi aguzzini. Lo vedevo ancora muoversi". Un'altra storia del settembre del 2008, riportata su centinaia di siti Internet, è ancora più orribile; tratta un caso di infanticidio nel Wunan. Un contadino di nome Huang Qiusheng racconta della moglie che, giunta al nono mese di gravidanza, aveva partorito regolarmente nonostante avesse già subito un aborto forzato mediante un'iniezione nell'utero. I poliziotti erano presenti al parto e hanno subito gettato il neonato in un gabinetto pubblico. Il giorno seguente Liu Zhuyu, una donna anziana che aveva udito le grida del bambino, lo prese, lo lavò e lo portò all'ospedale al reparto neonatale. Intervennero cinque funzionari dell'ufficio di pianificazione familiare, afferrarono il bambino e lo uccisero sbattendolo violentemente sul pavimento. Nello stesso articolo il giornalista scrive del caso di Zhang Kecui, una donna catturata con un tranello da funzionari dell'Ufficio di pianificazione familiare nella provincia dello Yunnan, trasportata di forza in una clinica e subito sottoposta a sterilizzazione forzata perché era incinta del secondo bambino. Il sito della Campagna di solidarietà con il popolo tibetano della Cisl, Dossier Tibet, ha denunciato nel gennaio 2009 il caso di Song Chang che con suo marito lavorava nella provincia del Guangdong. Il 17 luglio 2008 fu arrestata da persone del Partito comunista cinese (Pcc) del Guangdong e da poliziotti dell'Hubei. Song fu costretta a interrompere la gravidanza e successivamente è stata reclusa nel centro di detenzione di Shashi. La legge cinese prevede anche eccezioni. Per esempio le coppie contadine, se hanno avuto come primo figlio una bambina, possono facilmente avere un secondo figlio, nella speranza che nasca un maschio. I ricchi e i burocrati del partito possono permettersi, dietro pagamento di multe salatissime, di avere più di un figlio. Inoltre due genitori, se entrambi figli unici, possono spesso avere un secondo figlio. Esistono anche le eccezioni riguardanti minoranze quali i tibetani e gli uiguri. Tuttavia, il 25 novembre del 2008, la giornata internazionale contro la violenza sulle donne, l'Associazione delle donne tibetane ha fermamente protestato contro le vessazioni, gli aborti e le sterilizzazioni che queste sono costrette a subire nel loro paese occupato dalle truppe cinesi. Comunque il problema non è tanto l'esiguo numero dei figli permessi, quanto la natura coercitiva e brutale della legge sul figlio unico, che costringe le donne alle sterilizzazioni e agli aborti forzati. Dopo il terremoto nella provincia del Sichuan del maggio del 2008, il Partito comunista ha attenuato le strette regole della politica del figlio unico ed ha concesso le seguenti eccezioni per le famiglie vittime della catastrofe: 1) se è morto il figlio unico nel terremoto, la famiglia è autorizzata ad averne un altro; 2) se la moglie è stata sterilizzata, il partito invierà un medico per cercare di invertire e annullare la sterilizzazione; 3) se il figlio "legale" è morto e la coppia aveva un secondo figlio "illegale", quest'ultimo potrà diventare "legale" . Queste "concessioni" rappresentano anche un'ennesima conferma di una serie di fatti. Primo, che le coppie cinesi debbono avere un permesso ufficiale per avere figli. Secondo, che il regime attua le sterilizzazioni e gli aborti forzati e, terzo, che si è creata una popolazione di milioni di "bambini illegali", che non esiste ufficialmente, a cui non sarà permesso di andare a scuola, sposarsi o lavorare e, quindi, sarà senza futuro. Un avvocato dei diritti umani, Huang Qi, venne arrestato perfino per avere difeso i diritti delle vittime del terremoto. Molti bambini erano morti anche per la cattiva qualità degli edifici scolastici nella zona, ma a distanza di quasi un anno dal terremoto manca ancora un elenco ufficiale degli studenti deceduti. I genitori che hanno svolto indagini personali sono stati minacciati dalla polizia. Tuttavia, l'accusa ufficiale contro Huang Qi è stata di "possedere illegalmente segreti di stato". Un comunicato di Asianews riporta il caso di Feng Xiang, dirigente del Partito comunista della provincia di Beichuan, suicidatosi per il dolore avuto alla morte del figlio di 8 anni sotto il terremoto. Questo è il secondo caso di suicidio di alti funzionari, dopo quello di Dong Yufei, direttore dell'ufficio soccorsi di Beichuan, nell'ottobre 2008. Esperti dichiarano che, con l'approssimarsi dell'anniversario, si potranno verificare altri suicidi. Chi si batte per i diritti delle donne e dei bambini in Cina viene perseguitato. Dobbiamo ricordare il tragico caso di Chen Guang Cheng, tuttora in prigione. Chen Guang Cheng, avvocato autodidatta ed attivista per i diritti umani di 37 anni, non vedente, si è battuto contro la campagna di aborti forzati imposta dal regime cinese nella provincia dello Shandong. Nel giugno del 2004, per mantenere la quota prefissata di nascite, i funzionari del Partito comunista convinsero le coppie ad avere un secondo figlio, previo pagamento. Nel marzo 2005, nuovi funzionari decisero di fare abortire con la violenza le stesse donne che avevano già pagato per poter avere la seconda gravidanza. Per difendere legalmente queste giovani donne, Chen Guang Cheng è stato condannato a 4 anni e 3 mesi di reclusione. Secondo il Time Magazine del 12 settembre 2005 e l'Independent del 21 settembre 2005, nella regione Linyi della stessa provincia migliaia di donne sono state costrette ad abortire dal marzo al luglio del 2005. L'articolo del Time testimonia anche il caso della giovane Li Juan di 23 anni. Gli operatori sanitari legarono la giovane a un letto, le infilarono un grosso ago nell'addome fino a raggiungere il feto di 9 mesi. Questo si è dapprima mosso scalciando, poi ha smesso di muoversi. Dieci ore dopo la madre ha partorito una bimba morta, che si sarebbe dovuta chiamare Shuang, "Piena di luce". Subito dopo il corpicino è stato immerso in un secchio d'acqua per accertarne l'avvenuto decesso. Durante la stessa campagna, almeno 160 giovani donne sono state costrette ad abortire all'ottavo o al nono mese di gravidanza. Chen, che è anche stato nominato dal Time Magazine "una delle cento personalità che cambiano il nostro mondo" , soffre di gastroenterite cronica ed è in prigione malato. Gli sono state perfino negate le visite mediche necessarie. Durante una recente intervista, la moglie Yuan Weijing racconta la storia del marito colpevole solo di avere difeso i diritti delle donne e dei bambini nella sua regione. "L'hanno accusato di aver bloccato il traffico e danneggiato la proprietà pubblica, ma sono invenzioni, le autorità lo odiano perchè ha fatto perdere loro la faccia. Chen era inorridito da quanto succedeva qui intorno. Cento donne al giorno venivano costrette alla sterilizzazione. Non lo poteva sopportare, non riusciva a tacere ed ha così denunciato e svergognato le autorità; per questo loro ora non lo perdonano…", spiega Yuan. La donna vive ora sotto stretto controllo delle autorità. - Antonello Brandi - - Associazione Due minuti per la vita - |
INFO
LE LACRIME DI MARIA
MESSAGGIO PER L’ITALIA
E per chi si è immolato Padre Pio come vittima di espiazione? Per i peccatori, certamente. Ma c'è di più. In alcune sue epistole si legge che egli ha espressamente richiesto al proprio direttore spirituale l'autorizzazione ad espiare i peccati per la nostra povera nazione. Un caso anche questo? O tutto un disegno divino di provvidenza e amore? Un disegno che da Padre Pio agli eventi di Siracusa e Civitavecchia fino a Marja Pavlovic racchiude un messaggio preciso per noi italiani? Quale? L'Italia è a rischio? Quale rischio? Il rischio di aver smarrito, come nazione, la fede cristiana non è forse immensamente più grave di qualsiasi cosa? Aggrappiamoci alla preghiera, è l'unica arma che abbiamo per salvarci dal naufragio morale in cui è caduto il nostro Paese... da La Verità vi Farà Liberi
SAN GIUSEPPE PROTETTORE
A te, o beato Giuseppe, stretti dalla tribolazione
ricorriamo, e fiduciosi invochiamo il tuo patrocinio dopo quello della tua
santissima Sposa.
Per quel sacro vincolo di carità, che ti strinse all’Immacolata Vergine Madre
di Dio, e per l’amore paterno che portasti al fanciullo Gesù, riguarda, te ne
preghiamo, con occhio benigno la cara eredità, che Gesù Cristo acquistò col suo
sangue, e col tuo potere ed aiuto sovvieni ai nostri bisogni.
Proteggi, o provvido custode della divina Famiglia, l’eletta prole di Gesù
Cristo: allontana da noi, o Padre amatissimo, gli errori e i vizi, che
ammorbano il mondo; assistici propizio dal cielo in questa lotta col potere
delle tenebre, o nostro fortissimo protettore; e come un tempo salvasti dalla
morte la minacciata vita del pargoletto Gesù, così ora difendi la santa Chiesa
di Dio dalle ostili insidie e da ogni avversità; e stendi ognora ciascuno di
noi il tuo patrocinio, affinché a tuo esempio e mediante il tuo soccorso,
possiamo virtuosamente vivere, piamente morire e conseguire l’eterna
beatitudine in cielo.
Amen
San Giuseppe proteggi questo blog da ogni male errore e inganno.
Inviato da: diglilaverita
il 30/12/2016 alle 23:44
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