ASCOLTA TUA MADRELE LACRIME DI UNA MADRE NON ASCOLTATA |
VERGINE MADRE
«Vergine madre, figlia del tuo Figlio, umile e alta più che creatura, termine fisso d'eterno consiglio, tu se' colei che l'umana natura nobilitasti sì, che 'l suo fattore non disdegnò di farsi sua fattura. Nel ventre tuo si raccese l'amore per lo cui caldo ne l'eterna pace così è germinato questo fiore. Qui se' a noi meridïana face di caritate, e giuso, intra i mortali, se' di speranza fontana vivace. Donna, se' tanto grande e tanto vali, che qual vuol grazia ed a te non ricorre, sua disïanza vuol volar sanz'ali. La tua benignità non pur soccorre a chi domanda, ma molte fiate liberamente al dimandar precorre. In te misericordia, in te pietate, in te magnificenza, in te s'aduna quantunque in creatura è di bontate».
TELEFONO VERDE "SOS VITA" 800813000
CHE COSA E' IL TELEFONO "SOS VITA"?
È un telefono “salva-vite”, che aspetta soltanto la tua chiamata. E' un telefono verde, come la speranza la telefonata non ti costa nulla,
Vuole salvare le mamme in difficoltà e, con loro, salvare la vita dei figli che ancora esse portano in grembo.
E quasi sempre ci riesce, perché con lui lavorano 250 Centri di aiuto alla vita.
Il Movimento per la vita lo ha pensato per te
Puoi parlare con questo telefono da qualsiasi luogo d’Italia: componi sempre lo stesso numero: 800813000.
Risponde un piccolo gruppo di persone di provata maturità e capacità, fortemente motivate e dotate di una consolidata esperienza di lavoro nei Centri di aiuto alla vita (Cav) e di una approfondita conoscenza delle strutture di sostegno a livello nazionale. La risposta, infatti, non è soltanto telefonica.
Questo telefono non ti dà soltanto ascolto, incoraggiamento, amicizia, ma attiva immediatamente un concreto sostegno di pronto intervento attraverso una rete di 250 Centri di aiuto alla vita e di oltre 260 Movimenti per la vita sparsi in tutta Italia.
preghiera per la vita nascente che si sta diffondendo in Italia dal 7 ottobre 2005 in
occasione della festa e sotto la protezione della Beata Vergine Maria, Regina del Santo Rosario.
Nella preghiera vengono ricordati ed affidati a Dio:
i milioni di bambini uccisi nel mondo con l’aborto,
le donne che hanno abortito e quelle che sono ancora in tempo per cambiare idea,
i padri che hanno favorito o subito un aborto volontario o che attualmente si trovano accanto ad
una donna che sta pensando di abortire,
i medici che praticano aborti ed il personale sanitario coinvolto, i farmacisti che vendono i
prodotti abortivi e tutti coloro che provocano la diffusione nella società della mentalità abortista,
tutte le persone che, a qualsiasi livello, si spendono per la difesa della vita fin dal concepimento.
Le preghiere da recitarsi, secondo queste intenzioni, sono:
Salve Regina,
Preghiera finale della Lettera Enciclica Evangelium Vitae di Giovanni Paolo II
Angelo di Dio,
Eterno riposo.
“Con iniziative straordinarie e nella preghiera abituale,
da ogni comunità cristiana, da ogni gruppo o associazione,
da ogni famiglia e dal cuore di ogni credente,
si elevi una supplica appassionata a Dio,
Creatore e amante della vita.”
(Giovanni Paolo II, Evangelium Vitae, n. 100)
Ulteriori informazioni su: www.dueminutiperlavita.info
PREGHIERA A MARIA PER LA VITA GIOVANNI PAOLO II
O Maria, aurora del mondo nuovo, Madre dei viventi,
affidiamo a Te la causa della vita:
guarda, o Madre, al numero sconfinato di bimbi cui viene impedito di nascere,
di poveri cui è reso difficile vivere, di uomini e donne vittime di disumana violenza, di anziani e malati uccisi dall'indifferenza o da una presunta pietà.
Fà che quanti credono nel tuo Figlio sappiano annunciare con franchezza e amore agli uomini del nostro tempo il Vangelo della vita.
Ottieni loro la grazia di accoglierlo come dono sempre nuovo,
la gioia di celebrarlo con gratitudine in tutta la loro esistenza
e il coraggio di testimoniarlo con tenacia operosa, per costruire,
insieme con tutti gli uomini di buona volontà, la civiltà della verità e dell'amore
a lode e gloria di Dio creatore e amante della vita.
Giovanni Paolo II
AREA PERSONALE
Messaggi del 11/08/2009
Post n°2188 pubblicato il 11 Agosto 2009 da diglilaverita
Cari amici, fate quello che vi dirà....questo è il tema del festival di quest'anno. Quante volte abbiamo cercato la volontà di Dio nella nostra vita, quante volte abbiamo creduto di compierla e quante cantonate abbiamo preso. Ricordo il mio direttore spirituale l'amato don Danillo che spesso mi lasciava sconcertata quando di fronte al mio spendermi per la Chiesa o le attività cristiane mi diceva: "..sei sicura che questa sia la volontà di Dio?" Fate quello che vi dirà...i servi erano stupefatti e forse si sono chiesti chi era quella donna così autorevole e soprattutto chi era quell'uomo che ordinava loro una cosa tanto assurda, ma l'ordine di Maria era perentorio e hanno obbedito! Così è avvenuto il miracolo per mezzo di Maria e con la collaborazione dei servi, che probabilmente non hanno nemmeno goduto di quel vino buono, altri lo hanno bevuto, senza nemmeno sapere che era nato da un prodigio d'amore. Fate quello che vi dirà.. Obbedienza e fiducia: i servi hanno obbedito; i loro pensieri le loro opinioni non contavano, non contava nemmeno la logica e il buon senso del mondo, hanno solo obbedito...Quante volte la Parola ci è difficile o incomprensibile, penso al Vangelo di ieri "se il chicco di grano caduto in terra non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto". Spesso mi sono chiesta se veramente avevo lasciato tutto, se la mia vita l'avevo perduta per Cristo, la risposta non è mai stata facile, le azioni a volte sono come l'atteggiamento dei servi che hanno obbedito e visto il miracolo, ma poi chi si è convertito? Il processo di conversione è doloroso coinvolge tutta la persona e tutta la sua vita e presuppone l'accettazione di lasciare le ragioni del cuore e della mente, di rinunciare alla logica e ai tornaconti del mondo, a non adagiarsi sui propri convincimenti e sui propri dolori e aderire a Dio e a quel Mistero che è la Sua Volontà. Abbandonare la vita nelle Sue mani affinchè possa servirsi di essa per la costruzione del Regno, è pensare secondo Dio "Lungi da me, satana! Tu mi sei di scandalo, perché non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini!" Un passo complesso, faticoso: è il seme che viene schiacciato triturato ridotto in polvere, per poi morire e lasciare il posto alla spiga che produrrà il pane che dà vita. Accettare di non capire o di non poter cambiare le cose o di soffrire senza poterlo evitare; accettare la solitudine del cuore che piange, perchè non sa più vivere lontano dall' Amato; accettare anche di non capire Dio e i suoi disegni, accettare anche i Suoi terribili silenzi i suoi nascondimenti che ti lasciano affranto, sconsolato... Amici, la Regina della Pace è qui con noi come alle nozze di Cana per consolarci, Lei conosce la nostra fatica, sa che guidiamo la macchina della nostra vita in un' autostrada contromano ed è venuta per aprirci il varco affinchè come i servi possiamo obbedire. Permettiamo a Gesù, chiamato da Maria, di trasformare l'acqua della nostra tiepidezza e della nostra saccenteria, nel vino della nostra docile arrendevolezza, solo così il dolore si acquieterà, e il non capire non ci spaventerà e avremo il coraggio dei bambini che si buttano nel buio, nelle braccia del padre, sicuri che non li farà cadere. La volontà di Dio si compierà quando non desidereremo più compiere la nostra, quando vorremo vivere solo per Lui, quando niente avrà senso senza di Lui e quando il desiderio di Lui sarà così forte da non poter più sopportare il dolore della separazione e niente e nessuno potrà consolarti... A Medugorje c'erano circa 60.000 giovani provenienti da 70 paesi, ogni sera concelebravano circa 530 sacerdoti e circa 30 continuavano a confessare... Il festival è stata una gioiosa Pentecoste di una Chiesa giovane che urla al mondo che la Verità è Cristo. Noi eravamo un folto gruppo con tanti giovani come potete vedere nelle foto pubblicate e siamo stati graziati con una apparizione con Marija Pavlovic e la testimonianza dei veggenti che hanno parlato in strutture fuori dalla Chiesa come da ordine del vescovo. P. Jozo sta bene preghiamo che questo ritiro serva anche a fortificare la sua salute. Preghiamo anche per Viska che è in ospedale e ormai da mesi soffre e non può parlare ai pellegrini. Difendiamo Medugorje con l'atteggiamento giusto, il comportamento cristiano di chi non giudica ma vive con mitezza e sopportazione anche le ingiustizie, sicuro che tutto concorrerà alla Verità. A Te dolce Madre Assunta in Cielo, che sei la Speranza che non ci abbandona, Tu Creatura tra le creature, che come noi vivesti il dolore della vita, nella Fede salda e sicura e provasti la separazione con Colui che portasti nel grembo, rinvigorisci i cuori che possiamo portare anche noi, a questo mondo senza gioia, la Gioia che ridà vita e dissipa l'ignoranza e che possiamo custodire tutti i nostri pensieri in Cristo. Buona Assunta a tutti Elisabetta - apostolidellareginadellapace - |
Post n°2187 pubblicato il 11 Agosto 2009 da diglilaverita
Perché proprio Medjugorje? Che cosa c'è dunque di così speciale in questa città? Spesso ci troviamo di fronte a queste due domande. La risposta ci viene offerta in poche parole dall'Evangelista Giovanni. Egli ci racconta di Gesù, che in un diverbio con i Suoi oppositori, i teologi del tempo, ha detto: "Voi siete di quaggiù, io sono di lassù. Voi siete di questo mondo, io non sono di questo mondo" (Gv 8,23). Maria si riallaccia a queste parole di Suo Figlio. Già il 4 aprile 1984 stupì la veggente Marija Pavlovic e noi con una singolare promessa: "Desidero darvi messaggi come non è ancora mai successo in nessun luogo nella storia fin dall'inizio del mondo". 115 giugno 1986 ne spiegò i motivi: "Questo mondo incredulo vaga nelle tenebre. Desidero che tutti voi diventiate un riflesso di Gesù (già in questo mondo)". Durante il Secondo Concilio Vaticano la Chiesa cattolica, piena di buona volontà, ha proposto al mondo il dialogo. Ma ben presto si è dimostrato che il mondo non vuole nessun dialogo, vuole un accomodamento. È guidato da un potere di natura politica e scientifica. A questo si aggiunge la forza dei mass media e degli uomini di scienza, della stampa e della scuola, che si comportano immancabilmente come fossero un magistero. Questo mondo esprime una sopravvalutazione della vita terrena, che non di rado sfocia in una divinizzazione. Perfino dai Cristiani vengono dimenticate le parole di Gesù: lo non sono di questo mondo, il mio messaggio è un messaggio di vita eterna in un altro mondo. E proprio questo ci ricorda Maria a Medjugorje, ormai già da 28 anni. Il 27 novembre 1986 disse nel Suo messaggio: "Desidero che comprendiate che la vita terrena è molto breve in confronto a quella eterna. Dunque scegliete Dio!". E un anno più tardi rafforzò questo concetto: "Questo è lo scopo della mia venuta", non dare appoggio al nostro mondo terreno di benessere, bensì risvegliarci e condurci con decisione in Paradiso. Fin dall'illuminismo, dunque da 200 anni, i Cristiani cercano di adeguarsi al mondo. Hanno paura di non essere presi sul serio dal mondo e di non appartenervi. AI contrario, Maria esorta alla conversione, ad allontanarsi dai criteri e dalle misure del mondo, dalle tendenze della nostra epoca. Medjugorje è contro l'adeguamento allo spirito del tempo, perciò è di così grande importanza. "Non ancora, nella storia, fin dall'inizio del mondo". Questa espressione fa pensare. Dunque l'uomo dai tempi del Paradiso non si era mai trovato davanti ad una tale scelta come oggi: accettare la sua condizione di creatura oppure ribellarvisi e cercare di cacciare Dio dal creato e di farsi egli stesso creatore - un tentativo che può finire solo in una totale decadenza. In occasione dell'apertura delle celebrazioni per il giubileo dei 150 anni delle apparizioni di Lourdes, il Cardinale Dias ha detto: "Questo mondo affonda nella palude del secolarismo, davanti a cui sta un mondo senza Dio". La stampa cattolica dopo questo discorso ha parlato di una visione apocalittica. Ma ad ottobre del 2006 la Madonna si é espressa in modo simile, seppure con più tenerezza: "Voi oggi non vi rendete conto che Dio vi offre una grande possibilità, di convertirvi e vivere nella pace e nell'amore. Siete così ciechi e legati alle cose terrene, e pensate alla vita terrena. Dio mi ha mandato per condurvi alla vita eterna". La situazione dell'umanità é dunque drammatica e Maria a Medjugorje vuole mettercela davanti agli occhi. Sicuramente non é un caso che sia apparsa per la prima volta nel giorno della nascita di Giovanni Battista. Anche Lei è diventata una che grida nel deserto del mondo moderno, pianeta sulla strada dell'autodistruzione, ma non a causa di bombe atomiche o all'idrogeno (come si é a lungo temuto), bensì a causa di orribili esperimenti con la vita. Un parlamento ha già legalizzato i tentativi di dare vita a chimere, incroci tra uomo e animali, come la famosa sfinge dell'antico Egitto. Questi mostri si sono sempre aggirati nella mente dell'uomo. Ma oggi prendono forma concreta e, a parte la Chiesa cattolica, questo non sembra preoccupare quasi nessuno. I pericoli che incombono su di noi per mano di minirobot dovrebbero destare paure ancora più grandi: nella peggiore delle ipotesi, nel giro di pochi giorni potrebbero trasformare il pianeta terra in un deserto senza vita. Nel 2007 ci sono stati nel mondo 658 attentati suicidi. Gli uomini sono sempre più pronti a trascinare improvvisamente nella morte non solo sé stessi, ma quante più persone sia possibile. Ci tornano alla mente le parole di Gesù nell'ultima notte prima della Sua crocifissione: "Vegliate e pregate per non entrare in tentazione" (Mc 14,38). Anche Pietro, il Suo primo rappresentante, ripete nella Sua lettera: "Siate temperanti, vigilate. Il vostro nemico, il diavolo, come leone ruggente va in giro, cercando chi divorare. Resistetegli saldi nella fede" (1 Pt 5,8). Il 25 gennaio 1991 Maria rese attuali per la nostra epoca funesta le parole appena citate: "Satana é forte e vuole distruggere non solo la vita degli uomini, ma anche la natura e il pianeta su cui vivete. Perciò pregate per proteggere voi stessi attraverso la preghiera con la benedizione divina della pace". La Madonna lo dice inequivocabilmente: il nemico del Signore vuole distruggere la vita, il cui apice sono l'uomo, la natura e il pianeta su cui viviamo. Dunque é in gioco tutto. Davanti al retroscena di questi pericoli così concreti, la risposta alla domanda "Perché proprio Medjugorje?" dovrebbe risultare facile e semplice: perché ci troviamo nell'ora più difficile del destino dell'umanità. E allora Maria, la donna della genesi e dell'apocalisse (come il Cardinale Dias l'ha definita a Lourdes), del primo e dell'ultimo libro della Sacra Scrittura, a Medjugorje ci invita ad una coscienza radicalmente nuova e si comprende come mai così tante persone cerchino orientamento e sostegno in questa atmosfera e nei messaggi della Madonna. Un grande quotidiano tedesco (FAZ) ha detto bene quando ha lasciato che un suo autore scrivesse: se non ci fosse Medjugorje, bisognerebbe inventarla! Medjugorje é la risposta chiara ad un'epoca che vuole riscattare sé stessa. A Medjugorje gli uomini si riconoscono nuovamente nel loro creatore, nel loro salvatore e nella vera vita, ossia la vita eterna. - Alfons Sarrach - MEDJUGORJE UN INVITO ALLA PREGHIERA - |
Post n°2186 pubblicato il 11 Agosto 2009 da diglilaverita
Riflusso olandese. Così si può spiegare la clamorosa svolta nella vicenda della "Abortusboot Aurora". Tutto ha origine una decina di anni fa quando Rebecca Gomperts, la carismatica "pasionaria" degli abortisti olandesi, ha un’illuminazione: creare una clinica galleggiante con cui girare il mondo per aiutare le donne ad abortire. Rebecca, già avvezza alle prodezze del mare in quanto ex medico di bordo del vascello di Greenpeace, Rainbow Warrior II, si improvvisa, quindi, capitana coraggiosa di Aurora, la celebre nave abortista simbolo dell’Olanda liberal, e fonda l’associazione "Women on Waves" (WoW), donne sulle onde. |
Post n°2185 pubblicato il 11 Agosto 2009 da diglilaverita
L’ennesima beffa di un regime che applica soggettivamente "la legge", orchestrando processi farsa. Birmania ore 7.11 in Italia, le autorità autorizzano i giornalisti a partecipare alla lettura del verdetto contro la leader dell’opposizione democratica, Aung San Suu Kyi. Il Premio Nobel per la Pace arrestata il 14 maggio per aver violato, secondo la legge locale, i termini degli arresti domiciliari, dopo che un cittadino americano si è introdotto nella sua abitazione; un processo che per gran parte delle udienze, invece, si è svolto a porte chiuse. Venti minuti dopo il tribunale, riunito nel carcere di Insein a nord di Yangon, sentenzia: Aung San Suu Kyi è colpevole, condannata a tre anni di carcere e ai lavori forzati per violazione delle norme sulla sicurezza. Ne rischiava fino a cinque. Subito dopo, però, si apprende dal ministero dell’Interno birmano che, il generale Than Shwe, capo della giunta militare al potere, ha deciso di ridurre la pena, commutandola in un anno e mezzo di arresti domiciliari: una nuova pena dunque che si assomma alla reclusione che la donna subisce da ormai da quattordici anni. Insomma un chiaro segnale politico, una macchia da gettare su l’unico baluardo di speranza democratica che esiste in Myanmar, così da mettere sotto scacco l’opposizione al regime in vista delle elezioni del 2010. Se, infatti, non verrà annunciata alcuna misura di clemenza entro il prossimo anno, la leader politica non potrà partecipare alle elezioni nazionali fissate dalla giunta militare. John William Yethaw è stato invece condannato a sette anni di lavori forzati. Nello specifico del verdetto, tre anni per violazione delle leggi sulla sicurezza, altrettanti per immigrazione illegale nel Paese asiatico, più uno per violazione delle norme municipali sull’attività natatoria. Il cittadino americano, mormone, il 3 maggio scorso si era introdotto a nuoto nell’edificio di Suu Kyi dopo essersi fabbricato delle pinne artigianali con le quali aveva superato lo specchio d’acqua del lago Inya, che isola l’abitazione nella quale da anni vive agli arresti domiciliari il premio Nobel per la Pace, pare nell’intento di donarle una Bibbia. Nonostante gli inviti della donna ad andarsene, stremato dalla fatica, ha chiesto di potere riposare qualche ora prima di abbandonare la casa. Yettaw è affetto da diabete, in questi ultimi mesi più volte ricoverato, l'ultima la settimana scorsa, a causa di un attacco di convulsioni epilettiche. Ieri è stato dimesso stato dimesso e condotto nuovamente in carcere. Altro elemento, che scagiona da qualsiasi reato Aung San Suu Kyi, è che i domiciliari prevedono per la signora – come viene chiamata in Birmania la leader della Lega nazionale per la democrazia (Nld) – nessun contatto con ambasciate, partiti politici e persone legate ai partiti, né telefonate, lettere all’estero o lasciare la propria abitazione, mentre - come ha più volte sottolineato Nyan Win, portavoce dello stesso partito d’opposizione - non c'è nessun riferimento al dare ospitalità a una persona che chiede aiuto: quindi come è possibile infrangere la legge se non vi sono restrizioni al riguardo. La condanna di Aung San Suu Kyi arriva a una settimana dall’ultimo appello per la liberazione di tutti i prigionieri politici in Birmani da parte del segretario generale dell’Onu, Ban Ki-Moo, durante un vertice del "Group of friends of Burma", i Paesi amici della Birmania, composto dalle nazioni asiatiche confinanti e quelle europee interessate, più i cinque membri permanenti nel Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite (Stati Uniti, Gran Bretagna, Francia, Russia e Cina).Fin dall’inizio il caso è sembrato una montatura creata ad arte dalla giunta militare per poter condannare nuovamente la leader dell’opposizione. La giunta militare, al potere in Myanmar dal 1962, ha incriminato la "Signora" per impedirle di partecipare alle elezioni politiche in programma nel 2010. I 18 mesi di arresti domiciliari sono infatti il margine di tempo necessario e sufficiente alla dittatura per escludere la principale candidata dell’opposizione – che ha vinto le elezioni del 1990 e mai riconosciute dai militari – dal panorama politico nazionale. |
Post n°2184 pubblicato il 11 Agosto 2009 da diglilaverita
Il diacono san Lorenzo venne consegnato ai suoi aguzzini pagani nella notte tra il nove ed il dieci agosto e venne bruciato vivo! Si racconta che mentre stava bruciando adagiato su una graticola posta sopra una coltre di carboni ardenti avrebbe avuto la forza di dire sarcasticamente al suo boia: "Da questa parte sono arrostito, girami dall’altra e poi mangia!". Sulla cripta, a fianco della via Tiburtina, in Campo Verano, dov’era stato deposto il corpo del martire, l’imperatore Costantino fece costruire, spostata un poco verso sud, una basilica più volte ristrutturata fino all’attuale basilica di san Lorenzo fuori le Mura che è divenuta una delle sette grandi basiliche romane un tempo tappa obbligatoria delle sette chiese per ottenere l’indulgenza giubilare. Essa come è attualmente risale al secolo XIII ma è stata ricostruita in gran parte nell’ultimo dopoguerra a causa del bombardamento del 19 luglio 1943 quando anche il papa Pio XII accorse a confortare i romani del quartiere san Lorenzo. Il supplizio di Lorenzo ha ispirato molto i pittori dove viene sempre ritratto con la graticola, talvolta anche con il cestino dell’elemosina oppure un borsellino o dei pani, con riferimento al suo compito di diacono che comportava sia l’aiutare i sacerdoti nelle opere di apostolato, di distribuire l’Eucarestia, sia soprattutto di gestire le elemosine che i cristiani offrivano per assistere le vedove, gli orfani e i più poveri della comunità ecclesiale. Un tempo in molte zone esisteva anche l’usanza del pane di san Lorenzo: i contadini portavano i pani in chiesa per farli benedire poi venivano distribuiti ai bisognosi. Un pezzettino dello stesso pane si dava anche agli animali affinché fossero anch’essi partecipi alla benedizione. Nella notte che da secoli è consacrata alla memoria del suo martirio, la tradizione vuole che si vedano le stelle cadenti che non sarebbero altro che le scintille della graticola trasformata in orribile strumento di morte. Più poeticamente il Pascoli nella poesia "Dieci Agosto" ha immaginato che le stelle cadenti della notte di san Lorenzo fossero lacrime del cielo, un pianto per inondare la Terra. Nella notte di San Lorenzo quando si vede cadere una stella, fenomeno abbastanza comune nella prima metà del mese di agosto, vi è l’usanza popolare di esprimere un desiderio perché secondo la leggenda, se buono, esso sarà esaudito dagli angeli di Dio. Per questo anche i più diffidenti nella notte di san Lorenzo non possono fare almeno di sollevare lo sguardo in alto verso il cielo, almeno per un attimo ed affidare i loro desideri e le loro attese ad una fugace stella che lasci intravedere la sua scia. Le stelle cadenti in realtà sono delle minuscole meteore che bruciano al contatto con l’atmosfera terrestre e brillano per pochi istanti prima di scomparire nella profondità della notte. Nel Medioevo le stelle che lasciavano una scia luminosa in cielo erano considerate anime del purgatorio non ancora totalmente purificate per entrare in paradiso e la loro scia visibile era segno che imploravano una preghiera da parte dei buoni cristiani. La letteratura e l’arte sono sempre rimaste affascinate dal fenomeno delle stelle cadenti e le hanno definite come rivoli d’argento o zampilli delle fontane del cielo. Al di là delle spiegazioni descrittive solo scientifiche del fenomeno è certo che alzare il proprio sguardo al cielo stellato è in realtà un segno di quel legame profondo che gli uomini di ogni epoca e di ogni cultura da sempre hanno cercato di stabilire con il divino. - don Marcello Stanzione - Pontifex - |
Post n°2183 pubblicato il 11 Agosto 2009 da diglilaverita
La Chiesa cattolica celebra la memoria di Santa Chiara da Assisi, una delle sante certamente più amate e popolari. Per altro Patrona delle comunicazioni sociali. Della importanza di Santa Chiara, abbiamo parlato con Padre Giuseppe Piemontese, Custode del Sacro Convento di Assisi. Padre Piemontese, dovendo abbozzare un ritratto di questa santa, che cosa possiamo dire?: " dunque ,certamente fu una donna molto forte anche dal punto di vista del temperamento e del carattere, piena di fede e di speranza e non si fece mai scoraggiare da alcuna avversità". Anche la sua vita concreta di ogni giorno fu di esempio: " indubbiamente. Quando parliamo di esempi e di santità alludiamo prima di ogni cosa alla vita personale, alla nostra condotta. Non possiamo pretendere buoni risultati dagli altri ,se non diamo noi per primi il buon esempio. Da questo punto di vista, Santa Chiara fu una leader, stimolava tutte con la sua azione e non si è mai tirata indietro. Metteva sè stessa al servizio dell'uomo senza mai tirare il fiato. Mi sembra evidente che davanti a questo esempio di cristianesimo militante del fare,le sue consorelle la abbiano seguita con entuasiasmo". Lei la definisce una innammorata di Dio: " certamente. Era donna di preghiera, ma al tempo stesso di azione e di messa in pratica degli insegnamenti del Vangelo. Dunque, la si può serenamente definire una grande,paziente e seria innammorata di Dio. Insomma con la sua azione ,dava testimonianza viva che il cristianesimo non è una filosofia o una disciplina,ma prima di tutto un modo di comportarsi il più possibile coerente con quanto Cristo ci ha insegnato". Santa Chiara aveva gran rispetto verso la dignità della persona umana: " un rispetto sacrale verso l'uomo,la sua natura e la sua dignità, di qualunque specie, fosse, ricco o povero, non importava. Per Santa Chiara si trattava di un uomo e tanto bastava per trattarlo con amore e dignità, da figlio di Dio. Per Santa Chiara era impensabile vivere senza un dialogo continuo con Dio, ma con l'uomo, era necessario parlare, eliminare, per quanto possibile, le barriere e le differenze, in poche parole era una santa dell'amore vero". Che cosa intende per testimonianza?: " testimonianza è dimostrare con i fatti e non con le parole o i precetti che è possibile mettere in pratica quello che Cristo ci ha insegnato. Bene, Santa Chiara, nello spirito di San Francesco, mise in atto tutto questo, con il carisma di una leader,ma senza mai imporre niente". Veniamo ai giorni nostri. Da poco è entrata in vigore in Italia, la legge che prevede il reato di immigrazione clandestina, che avrebbe detto Santa Chiara?: " questo non lo so. Non sta alla Chiesa giudicare le leggi, ma una cosa mi sembra certa e chiara". Prego: " le persone, specie se povere e disagiate, vanno sempre accolte e mai respinte, specie se ci chiedono aiuto per ragioni umanitarie. Ricordiamoci che davanti, abbiamo pur sempre uomini ai quali rispondere con amore e non con la spada. Detto questo, che bisogna accogliere ed essere solidali, davanti ad una persona, chiunque essa sia, non si chiede mai un documento di identità,un visto o una carta da bollo. Davanti ad un essere umano si mostra accoglienza, fraternità e amore. Da queste cose, ricordate, saremo giudicati nella vita futura, dal numero delle buone azioni. Ripeto, le leggi vanno rispettate, ma esiste una legge dell'amore che nessuno potrà mai derogare e violare. L'uomo non è un documento, freddo e senza anima, specie se povero".- Bruno Volpe- Pontifex - |
INFO
LE LACRIME DI MARIA
MESSAGGIO PER L’ITALIA
E per chi si è immolato Padre Pio come vittima di espiazione? Per i peccatori, certamente. Ma c'è di più. In alcune sue epistole si legge che egli ha espressamente richiesto al proprio direttore spirituale l'autorizzazione ad espiare i peccati per la nostra povera nazione. Un caso anche questo? O tutto un disegno divino di provvidenza e amore? Un disegno che da Padre Pio agli eventi di Siracusa e Civitavecchia fino a Marja Pavlovic racchiude un messaggio preciso per noi italiani? Quale? L'Italia è a rischio? Quale rischio? Il rischio di aver smarrito, come nazione, la fede cristiana non è forse immensamente più grave di qualsiasi cosa? Aggrappiamoci alla preghiera, è l'unica arma che abbiamo per salvarci dal naufragio morale in cui è caduto il nostro Paese... da La Verità vi Farà Liberi
SAN GIUSEPPE PROTETTORE
A te, o beato Giuseppe, stretti dalla tribolazione
ricorriamo, e fiduciosi invochiamo il tuo patrocinio dopo quello della tua
santissima Sposa.
Per quel sacro vincolo di carità, che ti strinse all’Immacolata Vergine Madre
di Dio, e per l’amore paterno che portasti al fanciullo Gesù, riguarda, te ne
preghiamo, con occhio benigno la cara eredità, che Gesù Cristo acquistò col suo
sangue, e col tuo potere ed aiuto sovvieni ai nostri bisogni.
Proteggi, o provvido custode della divina Famiglia, l’eletta prole di Gesù
Cristo: allontana da noi, o Padre amatissimo, gli errori e i vizi, che
ammorbano il mondo; assistici propizio dal cielo in questa lotta col potere
delle tenebre, o nostro fortissimo protettore; e come un tempo salvasti dalla
morte la minacciata vita del pargoletto Gesù, così ora difendi la santa Chiesa
di Dio dalle ostili insidie e da ogni avversità; e stendi ognora ciascuno di
noi il tuo patrocinio, affinché a tuo esempio e mediante il tuo soccorso,
possiamo virtuosamente vivere, piamente morire e conseguire l’eterna
beatitudine in cielo.
Amen
San Giuseppe proteggi questo blog da ogni male errore e inganno.
Inviato da: diglilaverita
il 30/12/2016 alle 23:44
Inviato da: PAOLA11O
il 30/12/2016 alle 11:57
Inviato da: PAOLA11O
il 27/12/2016 alle 13:29
Inviato da: gesu_risortoannunz1
il 22/12/2016 alle 18:10
Inviato da: diglilaverita
il 17/10/2016 alle 21:36