ASCOLTA TUA MADRE

LE LACRIME DI UNA MADRE NON ASCOLTATA

 

FERMIAMO LA LEGGE CONTRO L'OMOFOBIA

 

TELEFONO VERDE "SOS VITA" 800813000

CHE COSA E' IL TELEFONO "SOS VITA"?
 
È un telefono “salva-vite”, che aspetta soltanto la tua chiamata. E' un telefono verde, come la speranza la telefonata non ti costa nulla,
Vuole salvare le mamme in difficoltà e, con loro, salvare la vita dei figli che ancora esse portano in grembo.
E quasi sempre ci riesce, perché con lui lavorano 250 Centri di aiuto alla vita.
 
Il Movimento per la vita lo ha pensato per te
 
Puoi parlare con questo telefono da qualsiasi luogo d’Italia: componi sempre lo stesso numero: 800813000.
 
Risponde un piccolo gruppo di persone di provata maturità e capacità, fortemente motivate e dotate di una consolidata esperienza di lavoro nei Centri di aiuto alla vita (Cav) e di una approfondita conoscenza delle strutture di sostegno a livello nazionale. La risposta, infatti, non è soltanto telefonica.
 
Questo telefono non ti dà soltanto ascolto, incoraggiamento, amicizia, ma attiva immediatamente un concreto sostegno di pronto intervento attraverso una rete di 250 Centri di aiuto alla vita e di oltre 260 Movimenti per la vita sparsi in tutta Italia.

 
DUE MINUTI PER LA VITA

Due minuti al giorno è il tempo che invitiamo ad offrire per aderire alla grande iniziativa di
preghiera per la vita nascente che si sta diffondendo in Italia dal 7 ottobre 2005 in
occasione della festa e sotto la protezione della Beata Vergine Maria, Regina del Santo Rosario.
Nella preghiera vengono ricordati ed affidati a Dio:
 i milioni di bambini uccisi nel mondo con l’aborto,
 le donne che hanno abortito e quelle che sono ancora in tempo per cambiare idea,
 i padri che hanno favorito o subito un aborto volontario o che attualmente si trovano accanto ad
una donna che sta pensando di abortire,
 i medici che praticano aborti ed il personale sanitario coinvolto, i farmacisti che vendono i
prodotti abortivi e tutti coloro che provocano la diffusione nella società della mentalità abortista,
 tutte le persone che, a qualsiasi livello, si spendono per la difesa della vita fin dal concepimento.
Le preghiere da recitarsi, secondo queste intenzioni, sono:
 Salve Regina,
 Preghiera finale della Lettera Enciclica Evangelium Vitae di Giovanni Paolo II
 Angelo di Dio,
 Eterno riposo.
Il progetto è quello di trovare 150.000 persone, che ogni giorno recitino le preghiere. Il numero corrisponde a quello - leggermente approssimato per eccesso – degli aborti accertati che vengono compiuti ogni giorno nel mondo, senza poter conteggiare quelli clandestini e quelli avvenuti tramite pillola del giorno dopo. Per raggiungere tale obiettivo occorre l’aiuto generoso di tutti coloro che hanno a cuore la difesa della vita.

“Con iniziative straordinarie e nella preghiera abituale,
da ogni comunità cristiana, da ogni gruppo o associazione,
da ogni famiglia e dal cuore di ogni credente,
si elevi una supplica appassionata a Dio,
Creatore e amante della vita.”
(Giovanni Paolo II, Evangelium Vitae, n. 100)

Ulteriori informazioni su: www.dueminutiperlavita.info
 

PREGHIERA A MARIA PER LA VITA GIOVANNI PAOLO II

O Maria, aurora del mondo nuovo, Madre dei viventi,
affidiamo a Te la causa della vita:
guarda, o Madre, al numero sconfinato di bimbi cui viene impedito di nascere,
di poveri cui è reso difficile vivere, di uomini e donne vittime di disumana violenza, di anziani e malati uccisi dall'indifferenza o da una presunta pietà.
Fà che quanti credono nel tuo Figlio sappiano annunciare con franchezza e amore agli uomini del nostro tempo il Vangelo della vita.
Ottieni loro la grazia di accoglierlo come dono sempre nuovo,
la gioia di celebrarlo con gratitudine in tutta la loro esistenza
e il coraggio di testimoniarlo con tenacia operosa, per costruire,
insieme con tutti gli uomini di buona volontà, la civiltà della verità e dell'amore
a lode e gloria di Dio creatore e amante della vita.
Giovanni Paolo II


 

AREA PERSONALE

 

Messaggi del 27/08/2009

ATTENZIONE!!! LA CORTE EUROPEA E' PRONTA A RIMUOVERE I CROCEFISSI NELLE SCUOLE ITALIANE

Post n°2260 pubblicato il 27 Agosto 2009 da diglilaverita
Foto di diglilaverita

Non si sono ancora spente le polemiche suscitate dalla recente decisione del Tar del Lazio sui professori di religione e già una decisione ancor più importante sta per essere presa, in questi giorni, in totale sordina. Infatti davanti alla Corte europea dei diritti dell’uomo è attualmente pendente un giudizio sulla compatibilità tra le norme dell’ordinamento italiano che prevedono l’esposizione obbligatoria del crocifisso nelle aule scolastiche e la Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali, firmata a Roma nel 1950. Il giudizio è stato promosso da una signora che già nel 2002 aveva fatto ricorso al Tar del Veneto per ottenere la rimozione del crocifisso dalle aule scolastiche frequentate dai figli. Il Tar aveva rigettato il ricorso e la sua decisione era stata impugnata, senza esito, dinanzi al Consiglio di stato. Anche quest’ultimo aveva ritenuto legittime le norme che obbligano a esporre il crocifisso, osservando che, se per i credenti esso può rivestire un significato religioso, non assume comunque valore discriminatorio per i non credenti: il crocifisso, infatti, rappresenta e richiama "in forma sintetica immediatamente percepibile ed intuibile (al pari di ogni simbolo) valori civilmente rilevanti, e segnatamente quei valori che soggiacciono ed ispirano il nostro ordine costituzionale, fondamento del nostro convivere civile". La signora veneta non si è arresa, e nel luglio 2006 ha fatto ricorso alla Corte europea dei diritti dell’uomo, lamentando da parte dell’Italia una violazione della Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali. In particolare, ha denunciato una lesione della libertà di pensiero!!!???!!??, coscienza e religione e una discriminazione nei confronti propri e dei figli rispetto ai cittadini appartenenti alla religione cattolica, come anche la violazione del diritto ad assicurare ai figli un’educazione conforme alle proprie convinzioni religiose e filosofiche. La Corte europea ha posto al governo italiano alcune domande, tra cui quella relativa alle conseguenze per i professori che decidessero di non esporre o rimuovere il crocifisso e quella relativa alla possibilità di esporre accanto al crocifisso simboli di altre religioni. La questione all’esame della Corte europea è assai delicata. E’ da auspicare che la Corte non ceda alla lusinga di una deriva laicista che non manca, purtroppo, di sostenitori, ma che non ha nulla a che vedere con un corretto rapporto tra potere pubblico e religione, quale quello che si desume, tra l’altro, dalla Costituzione italiana. Secondo quest’ultima, è bene ricordarlo, i poteri pubblici non sono indifferenti verso il fenomeno religioso, bensì, pur riconoscendo l’importanza della religione nella realtà sociale, si dichiarano incompetenti a disciplinarla direttamente e affidano, invece, tale disciplina agli accordi con le diverse confessioni religiose. Inoltre, la decisione della Corte europea potrebbe avere conseguenze particolarmente significative non solo per l’Italia, ma anche per gli ordinamenti degli altri numerosi paesi che hanno sottoscritto la Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali. - Filippo Vari - Fattisentire -

 
 
 

MESSAGGIO DEL 25 AGOSTO 2009 CON IL COMMENTO DI PADRE LIVIO

Post n°2259 pubblicato il 27 Agosto 2009 da diglilaverita
Foto di diglilaverita

"Cari figli, oggi vi invito di nuovo alla conversione.
Figlioli, non siete abbastanza santi e non irradiate santità agli altri, perciò pregate, pregate, pregate e lavorate sulla conversione personale affinché siate segno dell’amore di Dio per gli altri. Io sono con voi e vi guido verso l’eternità alla quale deve anelare ogni cuore. Grazie per aver risposto alla mia chiamata."

Cari amici, questo messaggio arriva al termine del mese di agosto che ha visto a Medjugorje una grande presenza di pellegrini; la settimana del Festival dei Giovani ha visto convenire a Medjugorje oltre 50.000 giovani, oltre 600 sacerdoti e comunque un numero di persone superiore a tutte quelle degli altri anni. In occasione della festa dell'Assunta, nei giorni precedenti e seguenti, c'è stata una presenza notevolissima di pellegrini specialmente italiani circa il doppio dello scorso anno. Questo sta ad indicare come la presenza di Maria abbia un potere di attrazione che va al di là delle miserie umane. Inoltre vorrei anche sottolineare la gioia con cui la Madonna alla vigilia dell'Assunta, apparendo di notte sul pendio del Podbrdo con circa 10.000 pellegrini, ha dato un messaggio pieno di gioia. "La Madonna era straripante di gioia!" ha detto Ivan; infatti nel breve messaggio la Madonna ha detto per ben quattro volte: "Cari figli", era veramente felice. Messaggio del 14 agosto 2009 al veggente Ivan: "Cari figli, anche oggi, nella mia grande gioia, desidero invitarvi in questo tempo: apritevi allo Spirito Santo. Apritevi, questo è un tempo di grazia. Cari figli, che un fiume di amore scorra nei vostri cuori. Pregate, pregate, cari figli, insieme con la Madre. Grazie, cari figli, per aver anche oggi risposto alla mia chiamata". Al termine di questo mese (voi sapete che il 25 luglio la Madonna ci aveva invitato a far sì che il tempo delle vacanze fosse un tempo di preghiera) la Madonna fa un bilancio che evidentemente non la soddisfa pienamente; infatti ripete ancora una volta il triplice "Pregate, pregate, pregate" invito che ci fa oggi di nuovo alla conversione. La Madonna ha detto che la conversione è il messaggio più importante che Lei dà a Medjugorje, messaggio che qui ha un significato ultimativo, come riecheggiando il Vangelo che dice: "Se non vi convertirete, perirete tutti". Il mondo è arrivato ad un punto della sua storia in cui, se non ricorre a Dio, se non si converte a Dio, rischia l'autodistruzione e quindi l'appello alla conversione è anche un appello ad una speranza di futuro.
Vediamo dunque quale è la diagnosi che la Madonna fa della nostra situazione esistenziale; naturalmente ognuno deve fare un esame di coscienza personale perché ogni anima è diversa da un'altra, comunque nell'insieme la Madonna dice: "Figlioli, non siete abbastanza santi!" Questa non è un'espressione "tra il 5 e il 6" come direbbe un'insegnante, è un'espressione piuttosto pesante. Nell'Apocalisse,si dice: "Siccome non sei né freddo né caldo, ma sei tiepido, io ti rigetto". Quindi alla Madonna dispiace la situazione esistenziale che io chiamerei un po' di Dio, un po' del mondo, un po' acquasanta un po' zolfo, cioè una situazione esistenziale in cui non si decide per la santità, non si decide per Dio, in cui il cuore è diviso tra Dio e il mondo. Evidentemente Dio non è amato sopra ogni cosa, ma ci sono idoli nel nostro cuore che contendono l'amore di Dio. Essendo dunque noi in una situazione di tiepidezza, non irradiamo la santità agli altri e perciò non siamo "contagiosi", non siamo "luce" non siamo "sale". Convince chi è convinto; i santi trascinano. Se ci fossero un po' più di santi il mondo si convertirebbe. Non dico che si convertirebbero tutti (anche Gesù Cristo ha avuto una risposta parziale e molti lo hanno rifiutato), ma tutta una zona grigia di persone che sono indecise si avvicinerebbero a Dio. Questa situazione di compromesso tra Dio e il mondo è dovuta al fatto che preghiamo poco e perciò la Madonna dice: "Pregate, pregate, pregate!" Certamente nel triplice "pregate, pregate, pregate", c'è qualcosa di più profondo, cioè una costante ricerca della comunione con Dio, della divina presenza che è Gesù presente nel nostro cuore, c’è il tener viva questa presenza, questo vivere davanti a Dio. E quindi quel: "Pregate, pregate, pregate!" significa riprendere tutti gli impegni di preghiera che sono importantissimi perché costellano la giornata, fanno sì che lo stress, il tritacarne della vita quotidiana non finiscano per distruggerci, ma soprattutto bisogna tener vivo uno spirito di preghiera, di amicizia con Gesù, di colloquio continuo con Lui, di vivere la vita quotidiana con Lui, come diceva Gesù alla Serva di Dio Suor Josefa Menendez che stava lavando i pavimenti. Gesù le chiede: "Cosa stai facendo Josefa?" Risponde la suora: "Non vedi Signore? Sto lavando i pavimenti", e Gesù le risponde: "Non dire sto lavando i pavimenti, ma dì stiamo lavando i pavimenti." Lo spirito di preghiera cioè fa sì che noi compiamo tutte le azioni della giornata insieme con Gesù, viviamo la sua intima amicizia, facciamo tutto con Lui. Poi la Madonna ci dà l'impegno della preghiera, l’impegno di lavorare sulla nostra conversione personale. La preghiera e la conversione personale non sono due cose distinte, è la medesima attività. Nella preghiera, nel colloquio con Dio e con Gesù, alla sua luce, alla luce della Sua Parola, dobbiamo vedere quali sono le cose che non vanno nella nostra vita e prendere anche la decisione di cambiare. Allora, se siamo uniti a Dio nella preghiera e il cuore si libera dagli idoli e diventa il tempio di Dio vivente, noi per gli altri siamo segno dell'amore di Dio, siamo un segno che Dio esiste, siamo un segno che Dio è amore, che Dio è con noi, che Dio ama gli uomini. Il messaggio si divide in due parti: la prima parte è un ammonimento, una diagnosi della malattia che è appunto la tiepidezza: "non siete abbastanza santi"; la seconda parte è la cura della malattia: "pregate, pregate, pregate e lavorate sulla conversione personale". L'obiettivo naturalmente è quello di essere trascinatori degli altri che vivono in un mondo immerso nelle tenebre e nell'ombra di morte. Poi la Madonna definisce il motivo per cui è qui da così tanto tempo ed è qui come Madre e Maestra e guida dell'umanità: "Io sono con voi e vi guido". La Madonna è veramente guida di questa generazione che ha avuto la grazia da 28 anni di avere la Madonna come maestra e madre. "Io sono con voi e vi guido verso l'eternità alla quale deve anelare ogni cuore". La Madonna ha fatto la diagnosi del mondo contemporaneo che è un mondo senza Dio e senza speranza perché molti oggi credono che con la morte finisca tutto, siamo libertini. E chi sono i libertini? Sono quelli che ci dicono che Dio non c'è, che l’anima non c’è, che la moralità e i comandamenti non ci sono, che sono un'invenzione degli uomini, che non c'è l'eternità. Questo mondo è popolato da libertini che sono anzi maestri, che sono sulle cattedre, che sono nelle scuole, nei programmi televisivi e che sono a capo dei giornali. La Madonna, quando portò Vicka e Jakov in Paradiso, disse: "Oggi molti credono che con la morte finisce tutto, ma è un grave errore, perché dopo la morte c’è l'eternità" c’è l’Inferno, il Purgatorio e il Paradiso. La Madonna dice che Lei è qui per condurci verso l'eternità, verso la vita eterna che è la nostra meta, la meta a cui dobbiamo tendere. La Madonna ha detto tante volte la parola "anelare" cioè il nostro cuore non deve essere attaccato al mondo, alle cose che passano, le vanità della vita, ma deve essere pieno di desiderio di eternità. Lo dico anche a tanti anziani: man mano che si va avanti nella vita dobbiamo desiderare il Paradiso, dobbiamo desiderarlo con tutto il nostro cuore. Dunque, cari amici, la Madonna in questo messaggio ci dà tre obiettivi di vita: la santità-conversione, l'eternità, cioè il Paradiso da conseguire, e la nostra corresponsabilità nell'opera della Redenzione, una testimonianza che trascini; i mezzi sono la preghiera e il lavoro sul nostro cuore. Abbiamo un mese di lavoro su questo messaggio: mettiamolo in pratica, riorganizziamo la preghiera, riorganizziamo l'emendamento della nostra vita, restauriamo la pratica della Confessione che ci aiuta tantissimo a cambiare la vita e della Comunione quotidiana, viviamo nel fervore. Usciamo dallo stato di tiepidezza, pensiamo all'eternità perché la vita passa, come ha detto la Madonna nel messaggio a Mirjana del 2 agosto parlando proprio ai giovani di non farsi sedurre dalle caducità e dalla vanità della vita, perché tutto passa, l'eternità resta. Una sola cosa è necessaria: la salvezza eterna dell'anima, "Che giova guadagnare il mondo se poi si perde la propria anima?" (Matteo 16,26). - Padre Livio di Radio Maria - medjugorjeliguria -

 

 
 
 

LA MADONNA DI CZESTOCHOWA E' LA MADRE DELLA POLONIA, MA ANCHE DEL MONDO INTERO. GIOVANNI PAOLO II SE NE SENTIVA FIGLIO

Post n°2258 pubblicato il 27 Agosto 2009 da diglilaverita
Foto di diglilaverita

La Polonia cattolica, quella che sa reagire da par suo e con stile e dignità alle blasfeme provocazioni  della Madonna trash, ha onorato da par suo la Madonna nera di Czestkowa, a Jasna Gora. Per chi non ci fosse stato, il paesetto è simpatico e civettuolo. Una piccola stazione di treni circondata da  negozi di kebab  stanno a dimostrazione che la globalizzazione è arrivata dappertutto. Poi il vialone che porta alla Basilica e al convento. Qui si riunisce la fiumana di devoti polacchi che confermano con i fatti, la loro vera,amabile, sincera natura cattolica. Di Jasna Gora abbiamo parlato con il cardinale polacco Marian Jaworski, grande amico di Giovanni Paolo II. Eminenza, che cosa rappresenta Jasna Gora per voi?: " E' la reale, sana, grande madre della nobile terra polacca e va amata,come lei ama noi. A lei si dedica la nazione, sotto la sua benedicente protezione di regina. Lei è Madre e Regina della nostra nazione, ma anche del mondo". Arrivano fiumane di pellegrini penitenti da ogni angolo del Paese: " certo, a dimostrazione che la gente la ama e le vuole bene. Ma, mi preme aggiungere, che i fedeli giungono anche e con piena devozione da altri paesi e parti del mondo. Insomma la Madonna nera mai finisce di stupire. Lei ci ama con tenerezza di madre e noi ricambiamo con  la devozione di figli". Lei ha conosciuto personalmente Giovanni Paolo II ,che era molto devoto a quella cara e bella Madonna. Che cosa pensava il defunto Papa?: " la adorava e diceva che a Jasna Gora si sentiva protetto come a casa. Sentiva la carezza della madre e dunque provava un senso di figliolanza con la Madonna Nera. Lui affermava che a Jasna Gora batte il cuore cattolico della Polonia". Molti studiosi di mariologia legano la Madonna di Jasna Gora al territorio: " dunque. Bisogna calcolare le cose da due punti di vista entrambi importanti e decisivi. Il fatto religioso ,e si sa che la Polonia è una nazione con fortissima devozione mariana, e a lei si affida. Poi ,in verità ,esiste un innegabile legame geografico ed anche politico tra la Vergine di Jasna Gora e la Nazione. In un certo qual modo, Lei ha rappresentato la indipendenza,la voglia di riscatto contro ogni sopruso e dominazione,specialmente svedese ed è quindi evidente il nesso anche politico nel senso nobile del termine, di garante della unità e della Nazione". Dunque, una Madonna fortemente e volutamente legata alla terra: " certo, Jasna Gora riafferma grazie alla Madonna ,la voglia dei polacchi di celebrare con forza e dignità la loro indipendenza e libertà dallo straniero, sotto la dolce protezione della sempre Vergine Maria, Regina della Polonia". Che cosa significa la marea di pellegrini presenti a Jasna Gora?: " il trionfo della fede, della religione dei semplici e dei puri ,di coloro i quali credono senza fare troppi sofismi, della religiosità popolare. Insomma, Jasna Gora dimostra che la religione in Polonia è viva, non ostante varie aggressioni e violenze". A quali aggressioni allude?: " siamo in festa, ma non possiamo dimenticare che anche la Polonia,come tutto il mondo, sente forti i morsi della crisi e della fame, esiste la crisi. Viviamo in un tempo di economia difficile e molta gente non ha un lavoro degno o non lo ha per niente. Vivere senza lavoro e  speranza è drammatico. Sappiamo bene che la rassegnazione a volte non serve,ma chiediamo alla nostra cara Madonna nera lo slancio per superare questi momenti di prova, momenti di assoluta difficoltà che stanno scuotendo anche le certezze di una nazione sempre credente con ventate di secolarizzazione. Affidiamo alla Madonna di Jasna Gora le nostre pene. La gente ha fiducia in Lei e per Lei, nel valore redentore del figlio. Mi lasci dire, viva la cara Polonia". - Bruno Volpe - Pontifex -

 
 
 

IL GIOCO ELETTRONICO DEL FIGLIO DI BOSSI PUR ESSENDO UNA SCHIFEZZA NON E' PENALMENTE RILEVANTE PURTROPPO!!!

Post n°2257 pubblicato il 27 Agosto 2009 da diglilaverita
Foto di diglilaverita

Il figlio del leader della Lega Nord Umberto Bossi, ha messo on line un giochino elettronico dal titolo, rimbalza il clandestino, subito dopo le notizie relative alla strage del 73 immigrati. Ne abbiamo parlato con giurista cattolico e Presidente di Sezione di Cassazione, dottor Vincenzo Nardi: “ dal punto di vista etico e morale, mi consenta di usare un termine poco elegante, si tratta di una schifezza, di una condotta riprovevole che denota scarsa sensibilità e poco rispetto. Insomma, una cosa indecente”. Parli da giurista, vi è stata una denuncia, secondo lei è reato?: “ dico di no. Non vedo, leggi alla mano, alcuna fattispecie penalmente rilevante, sottolineo purtroppo, perché una condotta simile meritava anche un castigo secondo il diritto naturale. Ma non vi sta la diffamazione, e neppure l’incitazione all’odio razziale. Magari questi reati specifici andrebbero inseriti e sanzionati con  maggior vigore, ma temo che le denunce contro il figlio di Bossi saranno archiviate. Lo ripeto, non ci vedo fatti penalmente rilevanti”. Qualche giorno fa, però, il senatore Bossi aveva sparato a zero sull’inno di Mameli: “ allora io il reato lo avrei contestato e non a caso, forse consigliato dagli avvocati, il senatore ha cambiato idea, rettificando il giorno dopo”. Da cattolico che cosa vede di orribile in quel gioco: “ la mancanza di rispetto per un popolo intero. Recentemente sono stato in vacanza a Barcellona e poi a Lourdes. Bene, ho notato a Lourdes che i più amanti del rispetto, del silenzio, della spiritualità, erano proprio quelli di colore. Oggi accade in Italia che nello stesso tempo non si rispetta la religione cattolica e si vuole fare lo stesso con le altre, basti vedere  coloro che si oppongono alle moschee “. Bossi ha litigato con la Santa Sede affermando che non reca buon esempio e che  dovrebbe aprire le porte agli altri: “ Bossi non perde occasione per un sano tacere e la smetta. La Chiesa cattolica in Italia e nel mondo fa tanto per i poveri e disagiati, certamente molto di più di quanto svolgono certi governi o partiti. Ma in Italia, sino a quando il Governo sarà succube della Lega, non vedo vie di uscita”. Pensa che ci sia una deriva xenofoba?: “ sono sicuro che è così, basta leggere certe dichiarazioni e non ritengo che alcuni provvedimenti legislativi in tema di sicurezza risolveranno il problema. Lo ripeto, questo governo va al traino della xenofobia della Lega, dimenticando i valori della solidarietà e dell’accoglienza. Spero che quelle 73 vittime abbiano giustizia, il reato di omissione di soccorso ci sta tutto, ora bisogna accertare chi lo ha commesso nel concreto”. Un ultimo tassello, la recente sentenza del Tar sulla ora di religione: “ un pronunciamento quanto meno discutibile e da rivedere. Fortunatamente il Ministro ha messo le cose a posto, ma anche tra noi  Magistrati guai a confondere laicità con laicismo”. - Bruno Volpe- Pontifex -

 

 
 
 

SANTA MONICA, VEDOVA: QUANDO UNA MAMMA CON LE PREGHIERA SALVA L'ANIMA DEL FIGLIO

Post n°2256 pubblicato il 27 Agosto 2009 da diglilaverita
Foto di diglilaverita

Monica nasce nel 331 circa nell’attuale Song-Ahras in Algeria. Giovanissima sposò Patrizio, un legionario di Tagaste e membro del consiglio della città. Il marito però a differenza di lei, non era cristiano e ciò non piaceva a Monica che sperava in una sua conversione. Dal matrimonio nacquero almeno tre figli: Agostino, il maggiore, Navigio e Perpetua. Praticamente tutte le notizie sul conto di Monica provengono dalle “Confessioni”, dai “Dialoghi” e da “ De Beata Vita” e dalle lettere di Sant’Agostino, sulla cui vita la madre ebbe una grandissima influenza, egli infatti scrisse: “ Non ho parole sufficienti per esprimere il profondo affetto che provava per me […] Aveva il corpo debole di una donna, ma la fede forte di un uomo, la dignità appropriata all’età, un amore materno per suo figlio e una cristiana devozione”. Monica allattò Agostino al seno, fatto poco comune in una famiglia come la loro e con il suo latte, egli dice, ella lo imbeveva della generosità di Dio. Monica era  disturbata dalla vita licenziosa del figlio, ma Agostino considerava i suoi ammonimenti come “ semplici consigli da donna”. Monica pregava per la sua conversione e quando egli divenne manicheo non volle più vederlo, fino a che non venne rassicurata in sogno che alla fine sarebbe giunto a condividere pienamente con lei la fede. Era molto scoraggiata riguardo ad Agostino, quando un essere luminoso le apparve e le disse che doveva asciugarsi le lacrime, perché “tuo figlio è con te”. Monica parlò ad Agostino della visione, ed egli le rispose che certamente sarebbero potuti stare vicini se ella avesse rinunciato alla sua fede cristiana. Ma decisa Monica gli replicò: “ Non ha detto che io ero con te, ma che tu eri con me!”. Quando Agostino andò in Italia nel 383, ella decise di seguirlo. Agostino era partito insieme alla sua compagna e al figlio, e aveva lasciato la madre in un santuario a Cartagine, adducendo la scusa di dover salutare un amico. Monica andò a cerarlo a Roma, ma Agostino aveva già lasciato la città. Lo seguì a Milano, dove si era stabilito e dove Monica divenne amica di sant’Ambrogio, vescovo di quella metropoli. Per quindici anni Monica aveva tollerato le relazioni licenziose di Agostino, ma decise che era suo compito assicurarsi che si sposasse per il suo bene e per poter essere ammesso al battesimo. Gli propose di combinare un matrimonio con una donna ricca e quindi di abbandonare la sua compagna. Alla fine però la madre dovette accettare il suo rifiuto e si ritirò con lui e altri amici nella villa a Cassiciacum dove si occupava della casa ma era in grado di partecipare anche se solo ad un livello poco profondo alle discussioni filosofiche della cerchia del figlio. Agostino apprezzava la fede semplice di sua madre Monica che la Chiesa festeggia il 27 agosto, ma era convinto che il credente dovesse crescere nella conoscenza della fede e ripensarla criticamente per non essere travolto dagli errori e dalle critiche. Dopo tante preghiere Monica era al colmo della gioia per la conversione del figlio e per il battesimo avvenuto nel 387. A tale riguardo Agostino scrisse: “ Ella ha visto che le hai donato molto più di quello che aveva domandato con le lacrime, le preghiere, i lamenti”. Monica decise di rientrare in Africa con il figlio, ma durante il viaggio, morì a Ostia all’età di cinquantacinque anni. Prima di morire aveva condiviso con il figlio una forte esperienza spirituale nota come “ la visione di Ostia”. Scrive Agostino nelle “ Confessioni”: “ Avvenne una volta che io e lei ce ne stessimo soli, appoggiati al davanzale di una finestra che dava sul giardino interno della casa che ci ospitava, là presso Ostia, dove non lontani dal frastuono della gente, dopo la fatica del lungo viaggio, ci stavamo preparando ad imbarcarci. Parlavamo soli con grande dolcezza e, dimentichi del passato, ci protendevamo verso il futuro, cercando di conoscere alla luce della Verità presente chi sei Tu, la condizione eterna dei santi, quella vita cioè che occhio non vide, né orecchio udì, né mai entrò in cuore d’uomo. Ce ne stavamo con la bocca anelante verso l’acqua che emana dalla Tua sorgente, da quella sorgente di vita che si trova presso di te…Tuttavia, Signore, Tu sai che in quel giorno, mentre così parlavamo e, tra una parola e l’altra, questo mondo con tutti i suoi piaceri perdeva ai nostri occhi ogni richiamo, mia madre mi disse: “ Figlio, quanto a me non trovo ormai più alcuna attrattiva per questa vita. Non so che cosa io stia a che fare ancora quaggiù e perché mi trovi qui. Questo mondo non è più oggetto di desideri per me. C’era in solo motivo per cui desideravo rimanere ancora in questa vita: vederti cristiano cattolico, prima di morire. Dio mi ha esaudito oltre ogni mia aspettativa, mi ha concesso di vederti al suo servizio e affrancato dalle aspirazioni di felicità terrene!”. ..Dopo nove giorni di malattia quell’anima benedetta e santa se ne partì da questa terra”. E Agostino pianse ripetendo: “ Tu mi hai generato due volte!”. In conclusione quella di santa Monica è una delle storie più belle del rapporto tra una madre piena di fede ed un figlio scapestrato: fa toccare con mano la potenza dell’amore materno che non si accontenta dei successi umani del figlio ma mira alla totale realizzazione del figlio, quella che solo l’unione con Dio può donare. La sua arma segreta fu la preghiera, grazie alla quale ella ebbe la gioia in vita di vedere anzitutto il marito Patrizio abbracciare la fede e, in seguito, di assistere alla conversione ed al battesimo cristiano del Figlio Agostino. Per questo santa Monica è la protettrice delle donne sposate, delle madri e delle vedove e si invoca per l’educazione religiosa e la salvezza dell’anima dei propri figli. - Don Marcello Stanzione ­- Pontifex -

 
 
 
 
 

INFO


Un blog di: diglilaverita
Data di creazione: 16/02/2008
 

 

LE LACRIME DI MARIA

 

MESSAGGIO PER L’ITALIA

 

Civitavecchia la Madonna piange lì dove il cristianesimo è fiorito: la nostra nazione, l'Italia!  Dov'è nato uno fra i più grandi mistici santi dell'era moderna? In Italia! Padre Pio!
E per chi si è immolato Padre Pio come vittima di espiazione? Per i peccatori, certamente. Ma c'è di più. In alcune sue epistole si legge che egli ha espressamente richiesto al proprio direttore spirituale l'autorizzazione ad espiare i peccati per la nostra povera nazione. Un caso anche questo? O tutto un disegno divino di provvidenza e amore? Un disegno che da Padre Pio agli eventi di Siracusa e Civitavecchia fino a Marja Pavlovic racchiude un messaggio preciso per noi italiani? Quale? L'Italia è a rischio? Quale rischio? Il rischio di aver smarrito, come nazione, la fede cristiana non è forse immensamente più grave di qualsiasi cosa? Aggrappiamoci alla preghiera, è l'unica arma che abbiamo per salvarci dal naufragio morale in cui è caduto il nostro Paese... da La Verità vi Farà Liberi

 

 

 
 

SAN GIUSEPPE PROTETTORE

  A TE, O BEATO GIUSEPPE

A te, o beato Giuseppe, stretti dalla tribolazione ricorriamo, e fiduciosi invochiamo il tuo patrocinio dopo quello della tua santissima Sposa.
Per quel sacro vincolo di carità, che ti strinse all’Immacolata Vergine Madre di Dio, e per l’amore paterno che portasti al fanciullo Gesù, riguarda, te ne preghiamo, con occhio benigno la cara eredità, che Gesù Cristo acquistò col suo sangue, e col tuo potere ed aiuto sovvieni ai nostri bisogni.
Proteggi, o provvido custode della divina Famiglia, l’eletta prole di Gesù Cristo: allontana da noi, o Padre amatissimo, gli errori e i vizi, che ammorbano il mondo; assistici propizio dal cielo in questa lotta col potere delle tenebre, o nostro fortissimo protettore; e come un tempo salvasti dalla morte la minacciata vita del pargoletto Gesù, così ora difendi la santa Chiesa di Dio dalle ostili insidie e da ogni avversità; e stendi ognora ciascuno di noi il tuo patrocinio, affinché a tuo esempio e mediante il tuo soccorso, possiamo virtuosamente vivere, piamente morire e conseguire l’eterna beatitudine in cielo.
Amen
San Giuseppe proteggi questo blog da ogni male errore e inganno.

 
 
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