ASCOLTA TUA MADRE

LE LACRIME DI UNA MADRE NON ASCOLTATA

 

FERMIAMO LA LEGGE CONTRO L'OMOFOBIA

 

TELEFONO VERDE "SOS VITA" 800813000

CHE COSA E' IL TELEFONO "SOS VITA"?
 
È un telefono “salva-vite”, che aspetta soltanto la tua chiamata. E' un telefono verde, come la speranza la telefonata non ti costa nulla,
Vuole salvare le mamme in difficoltà e, con loro, salvare la vita dei figli che ancora esse portano in grembo.
E quasi sempre ci riesce, perché con lui lavorano 250 Centri di aiuto alla vita.
 
Il Movimento per la vita lo ha pensato per te
 
Puoi parlare con questo telefono da qualsiasi luogo d’Italia: componi sempre lo stesso numero: 800813000.
 
Risponde un piccolo gruppo di persone di provata maturità e capacità, fortemente motivate e dotate di una consolidata esperienza di lavoro nei Centri di aiuto alla vita (Cav) e di una approfondita conoscenza delle strutture di sostegno a livello nazionale. La risposta, infatti, non è soltanto telefonica.
 
Questo telefono non ti dà soltanto ascolto, incoraggiamento, amicizia, ma attiva immediatamente un concreto sostegno di pronto intervento attraverso una rete di 250 Centri di aiuto alla vita e di oltre 260 Movimenti per la vita sparsi in tutta Italia.

 
DUE MINUTI PER LA VITA

Due minuti al giorno è il tempo che invitiamo ad offrire per aderire alla grande iniziativa di
preghiera per la vita nascente che si sta diffondendo in Italia dal 7 ottobre 2005 in
occasione della festa e sotto la protezione della Beata Vergine Maria, Regina del Santo Rosario.
Nella preghiera vengono ricordati ed affidati a Dio:
 i milioni di bambini uccisi nel mondo con l’aborto,
 le donne che hanno abortito e quelle che sono ancora in tempo per cambiare idea,
 i padri che hanno favorito o subito un aborto volontario o che attualmente si trovano accanto ad
una donna che sta pensando di abortire,
 i medici che praticano aborti ed il personale sanitario coinvolto, i farmacisti che vendono i
prodotti abortivi e tutti coloro che provocano la diffusione nella società della mentalità abortista,
 tutte le persone che, a qualsiasi livello, si spendono per la difesa della vita fin dal concepimento.
Le preghiere da recitarsi, secondo queste intenzioni, sono:
 Salve Regina,
 Preghiera finale della Lettera Enciclica Evangelium Vitae di Giovanni Paolo II
 Angelo di Dio,
 Eterno riposo.
Il progetto è quello di trovare 150.000 persone, che ogni giorno recitino le preghiere. Il numero corrisponde a quello - leggermente approssimato per eccesso – degli aborti accertati che vengono compiuti ogni giorno nel mondo, senza poter conteggiare quelli clandestini e quelli avvenuti tramite pillola del giorno dopo. Per raggiungere tale obiettivo occorre l’aiuto generoso di tutti coloro che hanno a cuore la difesa della vita.

“Con iniziative straordinarie e nella preghiera abituale,
da ogni comunità cristiana, da ogni gruppo o associazione,
da ogni famiglia e dal cuore di ogni credente,
si elevi una supplica appassionata a Dio,
Creatore e amante della vita.”
(Giovanni Paolo II, Evangelium Vitae, n. 100)

Ulteriori informazioni su: www.dueminutiperlavita.info
 

PREGHIERA A MARIA PER LA VITA GIOVANNI PAOLO II

O Maria, aurora del mondo nuovo, Madre dei viventi,
affidiamo a Te la causa della vita:
guarda, o Madre, al numero sconfinato di bimbi cui viene impedito di nascere,
di poveri cui è reso difficile vivere, di uomini e donne vittime di disumana violenza, di anziani e malati uccisi dall'indifferenza o da una presunta pietà.
Fà che quanti credono nel tuo Figlio sappiano annunciare con franchezza e amore agli uomini del nostro tempo il Vangelo della vita.
Ottieni loro la grazia di accoglierlo come dono sempre nuovo,
la gioia di celebrarlo con gratitudine in tutta la loro esistenza
e il coraggio di testimoniarlo con tenacia operosa, per costruire,
insieme con tutti gli uomini di buona volontà, la civiltà della verità e dell'amore
a lode e gloria di Dio creatore e amante della vita.
Giovanni Paolo II


 

AREA PERSONALE

 

Messaggi del 06/09/2009

VENEZUELA: SORPRENDENTI SCOPERTE NELL'IMMAGINE DELLA MADONNA DI COROMOTO

Post n°2303 pubblicato il 06 Settembre 2009 da diglilaverita
Foto di diglilaverita

Nel corso di una conferenza stampa svoltasi questo giovedì nella sede della Conferenza Episcopale Venezuelana (CEV) in occasione del restauro dell'immagine di Nostra Signora di Coromoto, patrona del Venezuela, sono state presentate nuove scoperte relative all'immagine, collegata alla prima evangelizzazione di questa terra. Secondo la tradizione, ha reso noto la CEV in una nota inviata a ZENIT, tra la fine del 1651 e l'inizio del 1652 una Bella Signora apparve al capo della tribù Coromoto e a sua moglie dicendo loro: “Andate a casa dei bianchi, perché vi mettano dell'acqua in testa per poter andare in cielo”. Dopo aver fatto quello che la Signora chiedeva, gli indios uscirono dalla foresta e ricevettero gli insegnamenti del Vangelo. Molti vennero battezzati.
Il capo, tuttavia, sentendo di aver perso la libertà, decise di fuggire nuovamente nella foresta. All'alba dell'8 settembre 1652, la Bella Signora apparve di nuovo a lui, alla moglie, alla cognata Isabel e al figlio di questa. Vedendola, il capo le chiese di lasciarlo in pace, dicendo che non le avrebbe più obbedito. Si alzò per prendere l'arco e uccidere la Signora, ma lei gli si avvicinò per abbracciarlo, e l'arco gli cadde di mano. L'uomo decise di prendere la Signora per un braccio per farla uscire dalla sua capanna, ma in quel momento avvenne il miracolo: la Bella Signora scomparve, lasciando in mano al capo una sua piccola immagine. Da quel momento è iniziata una grande storia di favori e miracoli, devozione e rinnovamento della fede in quella terra ad opera di Nostra Signora di Coromoto, fino a che, nel 1942, è stata dichiarata patrona del Venezuela. La piccola immagine è alta 2,5 cm e larga 2, e nei 357 anni trascorsi dalla sua apparizione è stata esposta a vari fattori che ne hanno provocato il deterioramento. Per questo motivo, i membri della Fondazione María Camino a Jesús (Maria Via per Gesù), con sede a Maracaibo, dal 2002 hanno avviato una campagna per riparare i danni a gran parte dell'immagine della Madonna con il Bambino Gesù. La Fondazione si è incaricata, insieme a monsignor José Manuel Brito, rettore del Santuario Nazionale della Madonna di Coromoto, di promuovere il progetto e contattare il gruppo di esperti che vi partecipa, così come di ottenere i mezzi economici per realizzare l'opera. All'inizio di quest'anno, il Vescovo di Guanare, José Sotero Valero Ruz, ha presentato il progetto alla Conferenza Episcopale Venezuelana, che dopo aver ottenuto varie diagnosi sullo stato della reliquia ha concesso il permesso di procedere al restauro. Dal 9 al 15 marzo scorsi, in un laboratorio istituito a questo scopo nella casa La Bella Signora, nelle immediate vicinanze del Santuario Nazionale di Nostra Signora di Coromoto, l'équipe di lavoro composta dai restauratori Pablo Enrique González e Nancy Jiménez, accompagnati da José Luis Matheus, direttore della Fondazione Zuliana, e da monsignor José Manuel Brito come custodi del processo, ha iniziato i lavori, che hanno portato a scoperte inattese. Nel corso del processo di restauro sono stati infatti individuati elementi fino ad allora sconosciuti. Il primo aspetto che ha richiamato l'attenzione è stato il fatto che, una volta analizzate le acque impiegate nel trattamento, il pH è risultato inspiegabilmente neutro. E' stata poi individuata la presenza di vari simboli, che secondo studi dell'antropologo Nemesio Montiel sono di origine indigena. Con l'osservazione al microscopio si è riusciti ad identificare negli occhi della Madonna, di meno di un millimetro (circa 2 micron), la presenza dell'iride, fatto particolarmente sconcertante se si pensa che gli occhi dell'immagine erano semplicemente dei punti. Approfondendo lo studio dell'occhio sinistro della Madonna, si è individuato un occhio con le caratteristiche dell'occhio umano; si distinguono chiaramente il bulbo oculare, il condotto lacrimale, l'iride e in essa un piccolo punto di luce. Ingrandendo il punto luminoso, si è potuto osservare che questo sembra formare l'immagine di una figura umana con caratteristiche molto specifiche. Le corone della Madonna e del Bambino sono tipicamente indigene. “Il restauro della Sacra Immagine della Patrona della nostra Patria rappresenta un vera pietra miliare, perché è la prima volta che la venerata immagine viene sottoposta a un processo come questo, e senz'altro contribuirà alla fiducia e al rinnovamento della fede di tutti i venezuelani”, afferma la CEV nella nota.
“Al di là dell'essere l'espressione del risultato dello sforzo di un'équipe multidisciplinare, è un appello a volgere la nostra vita a Dio e a vivere l'invito che la Madonna ha fatto ai nostri antenati quando li ha invitati a riconciliarsi e a unirsi come veri fratelli in Dio, nonostante la cultura spagnola e quella indigena avessero visioni e interessi diametralmente opposti. E' un appello alla fraternità e all'accettazione dell'altro; è un segno di speranza, di gioia e di fede. E' la prova che malgrado le difficoltà, se ci uniamo come veri fratelli, è possibile raggiungere risultati che portino al benessere per tutti”, conclude il testo. - [Traduzione dallo spagnolo di Roberta Sciamplicotti] - ZENIT -

 
 
 

FATTISENTIRE REGALA OPUSCOLO SULLE UNIONI DI FATTO PER SVELARE LE VERE FINALITA' DELLE LOBBY

Post n°2302 pubblicato il 06 Settembre 2009 da diglilaverita
Foto di diglilaverita

Che si chiamino Unioni di fatto, Pacs o Dico il fine è il medesimo: togliere dal senso comune la nozione di famiglia naturale, fondata sulmatrimonio indissolubile tra un uomo e una donna.

Siamo,infatti, quotidianamente vittime di una subdola, ma intensissima propaganda mediatica, intesa farci inconsciamente accettare come "normale", ciò che normale non è.

Dopo aver reso disponibile la piùampia documentazione sulle Unioni di fatto (http://www.fattisentire.org/modules.php?name=Sections&op=viewarticle&artid=60) presente nel web, FattiSentire vuole oggi contribuire a svelare retroscena e finalità occulte del progetto delle lobby progressiste.

Si tratta di un denso opuscolo di 60pagine scaricabile gratuitamente cliccando qui: http://totustuus.info/librigratis/DICO.pdf 

Buona lettura!

www.fattisentire.net

 
 
 

RU486. FIRMI QUI, E VADA PURE A CASA AD ABORTIRE!!!???!!!

Post n°2301 pubblicato il 06 Settembre 2009 da diglilaverita
Foto di diglilaverita

Il 30 luglio scorso l’Agenzia italiana per il farmaco (Aifa) ha approvato la commercializzazione della pillola Ru486, che induce l’aborto senza bisogno di interventi chirurgici. Il farmaco è al centro della polemica tra chi ne vuole la distribuzione nel paese e chi denuncia la sua pericolosità (la letteratura scientifica attesta ventinove casi di morte). L’espulsione del feto dall’utero materno avviene tra il terzo e il quarto giorno dall’assunzione, ma in data impossibile da stabilire, rendendo così complessa l’assistenza della paziente. Nel 2005 il ginecologo radicale Silvio Viale ha ottenuto il permesso di sperimentare la pillola presso l’ospedale Sant’Anna di Torino a condizione che le donne rimanessero ricoverate per un periodo minimo di tre giorni nel rispetto della legge 194 sull’interruzione di gravidanza, che richiede che l’aborto avvenga all’interno della struttura ospedaliera. Nello stesso periodo sono state avviate sperimentazioni anche in Liguria, Toscana, Emilia Romagna e, nel 2006, in Puglia. Il progetto torinese è stato poi interrotto l’anno successivo in seguito a un’indagine della magistratura, insospettita dai troppi aborti avvenuti fuori dall’ospedale (le donne possono chiedere le dimissioni volontarie, ma il medico è tenuto a convincere i pazienti a rimanere in ospedale finché richiesto dal protocollo clinico). In questi anni le sperimentazioni avviate in diversi ospedali sono continuate, diventando prassi regolare di cui, però, poco si conosce. Per questo motivo e in seguito alla decisione dell’Aifa, il capogruppo Pdl Maurizio Gasparri ha chiesto al Senato di avviare un’indagine conoscitiva sulla Ru486. Tempi, così come farebbe una donna incinta alle prime settimane di gravidanza, ha chiesto informazioni telefoniche a medici, personale ospedaliero e consultori che utilizzano o hanno utilizzato la Ru486. Ecco i resoconti dei dialoghi.

Ospedale Santa Maria di Borgotaro
Volevo sapere come funziona la Ru486.
Viene qui, le do la prima pillola e torna a casa, il terzo giorno ritorna per prendere la seconda pastiglia, poi torna di nuovo a casa e viene in ospedale quattordici giorni dopo per un esame di controllo.
Se abortisco a casa violo la legge 194? Delle persone fidate mi dicono che l’aborto farmacologico è doloroso.
Sa cosa bisognerebbe dire alle amiche? F.c.t. che vuol dire: fatti i cazzi tuoi. Lasci perdere i consigli delle amiche e venga qui che ci penso io.

Ospedali Riuniti di Ancona
Vorrei usare la Ru486. Devo rimanere in ospedale?
Sì, in teoria dovrebbe fermarsi fino all’espulsione del feto, ma non si preoccupi: basta mettere una firma sulla cartella clinica e se ne può andare senza problemi.
E' doloroso?
Prima pensi ad andare al consultorio a presentare domanda, poi le spiegheranno.

Azienda Ospedaliera Senese
Da voi si può abortire con la Ru486?
Mi spiace signora il servizio è stato sospeso, se vuole c’è l’aborto chirurgico.


Ospedale Riuniti della Valdesa
Mi può spiegare come funziona la Ru486?
Non si usa più. So che si faceva qualche anno fa ma è stato solo per alcuni mesi in via sperimentale. Ora che è stata autorizzata la vendita ricominceremo il servizio, penso da settembre.
Ma è stato sospeso tutto anche nel resto d’Italia?
Credo di sì, perché c’è stata una normativa che vietava l’uso del farmaco.

Ausl di Empoli
Praticate l’aborto con la pillola?
Il servizio non è ancora ricominciato. La Ru486 qui non viene più usata. Abbiamo bloccato tutto, quando il ministero della Sanità ha interrotto la pratica. Ci stiamo riorganizzando, ma siamo fermi da un anno e ci vorrà un po’ di tempo.

Ausl di Pontedera
Posso tornare a casa dopo aver preso la pillola?
In teoria deve venire in ospedale e rimanere ricoverata per tre giorni.
Quindi non abortirò in casa.
No, anche se normalmente quelle che abitano lontane firmano per uscire prima. In quel caso l’espulsione avviene sicuramente fuori dall’ospedale.
Si corrono pericoli?
No signora.

Ausl di Montecchio
Sono obbligata a stare in ospedale?
No, qui non ci sta, salvo problemi.
Così non vado contro la legge 194?
No, no, assolutamente no! E' tutto consentito dalla legge, assolutamente, ci mancherebbe altro, se no non verrebbe fatto, soprattutto in un ospedale pubblico. è tutto legale. Non si preoccupi: anche se rimane qui solo un’ora lei risulta ricoverata, ma poi non è che rimane qui a dormire. L’espulsione non avviene qui. Avverrà quando è fuori perché qui ci rimane solo mezz’oretta e normalmente l’espulsione è tra il terzo giorno e il quattordicesimo.
Sentirò male?
Bè, fa male: è una mestruazione dolorosa, non è che non sente niente. Non posso dirle che non sentirà assolutamente niente, l’utero si contrae per far uscire il contenuto, ma comunque è un tipo di dolore che avrebbe anche con l’interruzione chirurgica. Non è molto diverso.

Azienda ospedaliera di Reggio Emilia
Lei ha un accento lombardo, dove abita?
Vicino a Milano, ma qui, che io sappia, non ci sono ospedali che usano la Ru486. Devo rimanere ricoverata nel vostro ospedale?
Assolutamente no. Mi scusi, ma quanti giorni vorrebbe rimanerci? Tra una cosa e l’altra sarebbero tra i dieci e i quindici giorni, è una cosa assurda. So che il vostro presidente della Regione ha fatto sì che ci sia un ricovero di tre giorni, ma questo è assolutamente demenziale.
Quindi non posso stare lì?
Assolutamente no, signora. Anche perché l’ospedale è per casi acuti, non per cose che si possono tranquillamente gestire a domicilio. L’aborto avviene spontaneamente a casa.
A casa?
Sì, sicuramente. (...) Poi verificheremo se è avvenuto.
E' doloroso?
Certo che è doloroso. L’aborto è aborto e fa male. La Ru486 non è una pillola magica. Se poi questo è il messaggio che stanno facendo passare non è colpa mia, ma è una fandonia.

Ausl di Carpi
Non è vero che la legge richiede di rimanere in ospedale?
(...) No perché non viene ricoverato nessuno. Non è un alloggio. O c’è una necessità medica o altrimenti non è un albergo, e poi non è fattibile, non avremmo posti letto a sufficienza.

Azienda ospedaliera di Modena
Se l’aborto non avviene subito posso tornare a casa?
Sì.
Così non violo la 194?
Questa procedura è una procedura interna alla 194.
Ma la 194 richiede l’aborto fatto in ospedale e non a casa da soli.
Non è assolutamente vero, la legge non dice così.
Devo fare qualche esame d’idoneità?
Noi non lo richiediamo. Cosa vuole, fin che è giovane e non ha mai avuto problemi allergici può fare tutto!

Ospedale Maggiore di Bologna
Non si resta in ospedale. Prende il farmaco e poi può tornare a casa.
Ma non devo fare prima degli esami d’idoneità alla pillola?
Non c’è bisogno, se succede qualcosa può tornare in ospedale.

Azienda ospedaliera S. Anna di Ferrara
Certo che l’espulsione può avvenire in casa, ma non c’è alcun problema se accade.
E quando vengo in ospedale?
Quando prende la prima pillola che abbiamo ordinato e poi per la seconda pillola. Ma non deve trattenersi in ospedale.
Nemmeno se voglio?
No signora, non si può.

Consultorio di Ravenna
Vorrei abortire con la Ru486.
Prima devo chiederle per protocollo se ha già deciso.
Sì.
Bene. Ci vuole un certificato medico e poi vada subito in ospedale e faccia richiesta della pillola ma bisogna che faccia in fretta e ci vada subito.
Come funziona il farmaco?
Ci vuole il certificato del ginecologo, poi lo porta in ospedale. Le conviene andare a Ravenna, lì fanno meno storie. Loro richiedono il farmaco, poi torna dopo una settimana, prende una pillola e dopo poco la seconda. Nel frattempo può avere un aborto spontaneo che è una mestruazione abbondante, poi bisogna fare una visita di controllo per vedere se è venuto tutto pulito.
Posso stare in ospedale?
No, lei non deve stare in ospedale, lì va solo a prendere la compressa poi torna a casa.
Cosa succede se abortisco a casa?
Non succede niente perché lei praticamente avrà solo una mestruazione abbondante. Se ha particolari dolori magari si rechi al pronto soccorso, altrimenti non deve fare niente. Comunque, la sostanza da eliminare è veramente poca. Lei cosa pensa di fare?
Sono un po’ confusa.
Abortire a casa non è illegale perché questa sperimentazione è un pezzo che si fa. Tra l’altro adesso l’hanno anche approvata, per cui non è assolutamente illegale.
Ma la 194?
La 194 è un’altra cosa: prevede l’aborto entro il terzo mese. La sperimentazione con questa pillola a Ravenna la facciamo da due anni. Ora verrà commercializzata a breve e si userà in tutti gli ospedali, anche in Lombardia probabilmente. (...) Non si immagini chissà che cosa, è una semplice mestruazione, tutto qua.

Ausl di Scandiano
Posso poi tornare a casa?
Deve. Non si sta mica qui.
L’aborto avviene a casa?
Dipende. Capita che avvenga subito qui, ma se le succede a casa è lo stesso.


Ospedale di Guastalla
Non è necessario il ricovero.
Posso abortire a casa?
Mi scusi, il senso della Ru486 è questo: prendere la pillola per abortire a casa.

Ospedale Delta di Ferrara
Non rimane ricoverata. Viene qui la mattina, poi va a casa e ritorna solo a fare i controlli.
L’espulsione del feto avviene in casa?
Sì, cioè avrà delle perdite, non è che vede proprio il... Non è niente di più che una normale mestruazione. Se ha problemi torna subito in ospedale.
E' doloroso?
E' una mestruazione un po’ più dolorosa.
Quindi sto tranquilla, è tutto legale?
E' tutto legale e rispetta i protocolli. Il ricovero non ha senso, se no non ci sarebbe nessun vantaggio. Altrimenti fa il raschiamento in un giorno, viene la mattina, va via la sera e tutto finisce lì.

Ausl di Lugo
Cosa vuole? Stare ricoverata quindici giorni?
E' tutto legale?
In effetti adesso c’è un dibattito su questa procedura, ma noi non abbiamo ancora ricevuto disposizioni diverse. Comunque le donne qui entrano ed escono, questa è la nostra procedura approvata.
L’aborto con la Ru486 è sicuro, vero?
Le probabilità di insuccesso sono del 15 per cento e succede che bisogna poi ricorrere all’intervento chirurgico. Molte volte non c’è la pulizia dell’utero ma noi abbiamo la nostra procedura che è così e non possiamo fare diversamente.
Ma è doloroso?
Bè, dopo la prima pillola un po’ di dolorini le vengono, dopo la seconda può avere perdite ematiche abbondanti: contrazioni uterine, vomito o diarrea e malessere generale. Le mando un fax che spiega tutto.

Ospedale Santa Chiara di Trento
Rischio di espellere il bambino a casa?
Capita di rado, di solito avviene tutto in ospedale.
Quindi resto ricoverata?
No, entra ed esce dall’ospedale ma noi le diamo un numero di telefono per sicurezza.
Non c’è pericolo che abortisca a casa?
E' più raro che avvenga a casa. Non si preoccupi.

Ausl di Fiorenzuola
So che da voi si può usare la pillola abortiva.
Per il momento no. Non so se ha seguito la polemica sui giornali, ma la Ru486 ora è stata introdotta nella farmacopea italiana, tuttavia non è ancora stato stabilito il protocollo d’uso, perciò siamo in attesa di questo corollario e contemporaneamente abbiamo sospeso la modalità precedente. Noi facevamo venire dalla Francia il prodotto ed effettivamente è vero, fin che non è stato approvato il farmaco ci siamo comportati così. è stata una decisione della Regione Emilia Romagna, della Regione Toscana e dell’Umbria, di procedere comunque in attesa del regolamento nazionale. Però, adesso che è stata approvata la pillola siamo in attesa: l’interpretazione che ho dato io e la Usl di Piacenza è di sospendere l’uso del farmaco fino a nuovo ordine del ministero della Sanità.
Non c’è nessun altro che usa la pillola?
Non che io sappia nei dintorni. Nella provincia di Piacenza è così.

Ausl di Piacenza
Si può abortire con la Ru?
Il nostro ospedale la usa. Qui le donne continuano a prendere la pillola e tornano a casa dove avviene tutto senza problemi.

Ospedale Policlinico di Bari
Volevo delle informazioni sull’interruzione di gravidanza con la pillola Ru.
Mi spiace, il servizio riprenderà a settembre, al momento è sospeso per ferie. - di Benedetta Frigerio - Tempi - Fattisentire -

 
 
 

COMMENTO DI PADRE LIVIO AL MESSAGGIO DEL 2 SETTEMBRE 2009 A MIRJANA

Post n°2300 pubblicato il 06 Settembre 2009 da diglilaverita
Foto di diglilaverita

Cari figli! Oggi con cuore materno vi invito a imparare a perdonare totalmente e incondizionatamente. Patite ingiustizie, tradimenti e persecuzioni, ma per mezzo di questo siete più vicini e più graditi a Dio. Figli miei, pregate per il dono dell’Amore, solo l’Amore perdona tutto, come perdona mio Figlio, seguiteLo. Io sono in mezzo a voi e prego perché quando arriverete davanti al Padre vostro possiate dire: “Eccomi Padre, ho seguito tuo Figlio, ho avuto amore e ho perdonato di cuore perché ho creduto nel tuo giudizio, ho confidato in Te”.  Vi ringrazio.

Un messaggio di una grandezza straordinaria, scusatemi la piccola polemica che oso fare, vorrei sapere chi l’ha fatto questo messaggio? Lo chiedo a tutti quelli che dicono che le Apparizioni di Medjugorje sono un’invenzione. Io vorrei sapere se c’è qualche prete che è in grado di scrivere un messaggio cosi bello. Questi messaggi vengono dal Cielo, e si vede quanto sono differenti dalle prediche che sentiamo alla domenica. Questo per dire la grandezza della Madonna. La Madonna parla da Madonna! Questo messaggio, cari amici, è molto circostanziato, cioè è certamente un messaggio universale che riguarda tutte le situazioni dove si patiscono ingiustizie, tradimenti, persecuzioni. Ma riguarda certamente, la Madonna ce l’ha davanti, la situazione di Medjugorje, che in questi mesi in modo speciale, è stata fatta oggetto di persecuzioni, soprattutto per via mediatica, di ingiustizie e anche di tradimenti. Sappiamo che ci sono stati tradimenti di non poco conto a Medjugorje, dolorosi tradimenti da parte di noi poveri uomini, tradimenti piccoli, sono grandi ma anche piccoli! Sono i tradimenti di tutti coloro che invece di essere servitori fedeli e disinteressati della Regina della Pace ci marciano sopra e ci guadagnano. Si mettono in mostra e sfruttano la situazione. Questi sono i tradimenti piccoli e grandi sui quali tutti dobbiamo fare l’esame di coscienza. Sicuramente a Medjugorje ci sono state anche delle ingiustizie, non sto a citarvele, perché non voglio entrare in stupide polemiche quando faccio i commenti, ma certamente ci sono state della ingiustizie e persecuzioni che abbiamo tutti registrato nel mese di luglio, quando la stampa internazionale ha infangato Medjugorje naturalmente dietro una regia ben guidata, ottenendo che cosa? Che la gente andasse ancor più numerosa. Perché la gente non va a Medjugorje per questo o per quello, la gente va a Medjugorje perché c’è la Madonna, perché è attratta dalla Madonna, perché la Madonna chiama! Ebbene la Madonna dice: “quando subite ingiustizie, tradimenti, persecuzioni, sappiate che in questi casi siete più vicini e più  graditi a Dio”. Perché quando subiamo ingiustizie, tradimenti, persecuzioni, patiamo esattamente quello che ha patito Gesù Cristo, il Figlio di Dio, il quale nella Sua vita ha patito ingiustizie, tradimenti, persecuzioni e quindi proprio perché siamo più simili a Gesù in questa situazione, per questo siamo più vicini e più graditi a Dio. La Madonna ci invita in queste situazioni concrete, avendo sotto gli occhi la parrocchia di Medjugorje e la grande parrocchia ideale che fa capo a Medjugorje. Noi però possiamo avere sotto gli occhi le nostre situazioni personali, perfino la nostra situazione qui in Italia dove certamente c’è tanto bisogno di incominciare a fare passi sulla via giusta, via del perdono totale e incondizionato, se no finiremo che prima o poi non ci sarà più nessuno che possa seppellirci, perché saranno morti tutti. Dunque la Madonna di fronte a  ingiustizie, tradimenti, persecuzioni dice: ”oggi con cuore materno vi invito a imparare a perdonare totalmente e incondizionatamente”, i due avverbi sono molto importanti, si perdona tutto incondizionatamente, qualsiasi cosa ci abbiano fatto, senza se e senza ma. E’ chiaro che il perdono deve essere prima di tutto una disposizione interiore. Io devo essere disposto interiormente a perdonare, poi quando ci saranno le condizioni si darà il perdono, cioè  evidentemente nel momento giusto, il seme del perdono è come un seme che si getta nel terreno coltivato; è chiaro che tu non puoi andar lì dire: “ti perdono” ad uno che ti ride in faccia. Tu devi essere interiormente disponibile al perdono totale e incondizionato e preghi Dio perché si verifichino le condizioni, perché questo perdono sia donato al fratello che comunque ne ha bisogno e che è pronto ad accettarlo. La Madonna sa benissimo che perdonare non è facile, perché dal punto di vista della carne c’è il risentimento di farla pagare “mo ti faccio vedere io! Occhio per occhio, adesso mi hai cavato un occhio te ne cavo due! Hai ammazzato me, adesso ammazzo te! ecc.”. E’ quello che vediamo nella vita quotidiana, la Madonna sa benissimo che questa è la reazione della carne e del sangue, ma ci dice: “pregate per il dono dell’Amore”, cioè la capacità di perdonare è un dono soprannaturale, è una grazia che va chiesta, è una grazia che va chiesta perché solo l’amore di Dio è quella fiamma che brucia le radici del risentimento, dell’odio, della vendetta. Quindi preghiamo anche quando ribolle dentro la voglia di farla pagare, preghiamo per il dono dell’amore, perché solo l’amore perdona tutto e appunto in questo modo anche noi siamo assimilati a Gesù perché perdoniamo come perdona Lui e la Madonna ci dice: “seguite Gesù che ha perdonato e dall’alto della croce ha concluso la sua vita dicendo: Padre perdona loro perché non sanno quello che fanno”. Guardate che se non c’è il perdono, se non c’è questo gesto, si sfasciano le famiglie, si rovinano le amicizie, gli uomini vanno verso l’autodistruzione. O l’amore o la fine del mondo! Questa è la verità. Perché la fine del mondo? Perché gli uomini a forza di sbranarsi finiranno che renderanno la vita un inferno. La Madonna dunque ci dice di pregare per la grazia del perdono totale e incondizionato, in questo modo siamo più vicini e graditi a Dio e in questo modo siamo simili a Gesù che dobbiamo seguire. La Madonna ancora una volta specifica il suo ruolo che è quello di accompagnarci al seguito di Cristo verso l’Eternità, verso la Casa del Padre e dice: “io sono in mezzo a voi e prego perché quando arriverete davanti al Padre vostro possiate dire”, (ecco la terza parte del messaggio che è straordinaria, ancora una volta la Madonna ci richiama come fa sempre al fatto che con la morte non finisce tutto, la vita è un cammino verso l’Eternità, verso il momento del giudizio e la Madonna vuole che in quel momento del giudizio noi possiamo dire) “eccomi Padre ho seguito tuo Figlio, ho avuto amore e ho perdonato di cuore, perché ho creduto nel tuo giudizio e ho confidato in Te”.  Ieri leggevo in un giornale, riguardo anche alle diatribe di questi giorni, che un famoso direttore di giornale scriveva dicendo ai suoi colleghi “ci ritroveremo tutti all’inferno, speriamo il più tardi possibile!” E sì, è una possibilità cari amici, se si segue la via dell’odio, della vendetta, si finirà veramente tutti all’inferno. Ma l’inferno è eterno, di li non si esce più, lasciate ogni speranza o voi che entrate! Comunque l’inferno non è obbligatorio, si può scegliere un’altra strada. E’ quella che la Madonna ci indica, è quella dell’amore e del perdono, quella che ci condurrà davanti al Padre, così potremo dire: “ho seguito Tuo Figlio, ho avuto amore e ho perdonato di cuore perché ho creduto nel Tuo giudizio, ho confidato in Te”. Cari amici, lasciamo che sia Dio a giudicare, lasciamo che sia Dio a fare giustizia. Io ho visto nella mia vita che quando Dio fa giustizia, quando una persona diventa impenitente, Dio alla fin fine cosa deve fare? Rispetta la sua libertà, lascia che vada nella fossa dove vuole andare. Quindi ho visto nella mia vita tante persone che poi alla fin fine si sono punite loro stesse con le proprie mani, questo è il Giudizio di Dio. Quindi lasciamo che sia Dio a giudicare e a condannare, lasciamo che sia Dio a far giustizia anche su questa terra. Non confidiamo troppo nella giustizia terrena, per carità anche se ha un suo valore, ha un valore ma è imperfetta, ci deve essere anche quella, ma solo Dio fa la vera giustizia, perché Lui solo sa quello che c’è nel cuore degli uomini; perciò lasciamo che sia Dio a giudicare, lasciamo che sia Dio a valutare, a pesare sulla bilancia le persone, noi confidiamo nella bontà di Dio, nel giudizio di Dio, lasciamo a Dio il giudizio e per quanto ci riguarda perdoniamo come Gesù ha perdonato. Messaggio, cari amici, che sintetizza tutto il Cristianesimo, che sintetizza tutto il Vangelo, di una bellezza e grandezza straordinaria. Questi messaggi da dove vengono, cari amici, se non da Colei che è la Sede della Sapienza nel Cui grembo il Verbo si è fatto carne. Cari amici che Dio ci doni questa grande grazia, di arrivare davanti al Padre e dire: “ho seguito tuo Figlio, ho avuto amore, ho perdonato di cuore perché ho creduto nel tuo giudizio, ho confidato in Te”. Arriva il momento in cui andremo lassu’ o laggiu’. -Trascrizione dall’originale audio ricavata dal sito: www.medjugorjeliguria.it -


 
 
 

I MIRACOLI DI GESU' CRISTO SONO "SEGNI"

Post n°2299 pubblicato il 06 Settembre 2009 da diglilaverita
Foto di diglilaverita

I miracoli di Cristo non sono mai fine a se stessi; sono "segni". Quello che Gesù operò un giorno per una persona sul piano fisico indica quello che egli vuole operare ogni giorno per ogni persona sul piano spirituale. L'uomo guarito da Cristo era sordo-muto; non poteva comunicare con gli altri, ascoltare la loro voce ed esprimere i propri sentimenti e bisogni. Se la sordità e la mutezza consistono nella incapacità di comunicare correttamente con il prossimo, di avere relazioni buone e belle, allora dobbiamo riconoscere subito che siamo tutti, chi più chi meno, dei sordo-muti ed è perciò a tutti che Gesù rivolge quel suo grido: Effatà, apriti! La differenza è che la sordità fisica non dipende dal soggetto ed è del tutto incolpevole, mentre quella morale lo è. Oggi si evita il termine "sordo" e si preferisce il termine "non udente" proprio per distinguere il semplice fatto di non sentire dalla sordità morale. Siamo sordi, per fare qualche esempio, quando non sentiamo il grido di aiuto che si leva verso di noi e preferiamo mettere tra noi e il prossimo il "doppio vetro" dell'indifferenza. Dei genitori sono sordi quando non capiscono che certe atteggiamenti strani o scomposti dei figli nascondono una richiesta di attenzione e di amore. Un marito è sordo quando non sa vedere nel nervosismo della moglie il segno di una stanchezza o il bisogno di una chiarificazione. E viceversa per la moglie. Siamo muti quando ci chiudiamo per orgoglio in un silenzio sdegnoso e risentito, mentre forse con una sola parola di scusa e di perdono potremmo riportare la pace e la serenità in casa. Noi religiosi, frati e suore, abbiamo nella giornata dei tempi di silenzio e a volte in confessione ci accusiamo dicendo: "Ho rotto il silenzio". Penso che a volte dovremmo accusarci del contrario e dire: "Non ho rotto il silenzio". Quello tuttavia che decide della qualità di una comunicazione non è il semplice parlare o non parlare, ma il parlare o non parlare per amore. Sant'Agostino diceva alla gente in un discorso: È impossibile sapere in ogni circostanza qual è la cosa giusta da fare: se parlare o tacere, se correggere o lasciar correre. Ecco allora che ti viene data una breve regola che vale per tutti i casi: "Ama e fa' ciò che vuoi". Preoccupati che nel tuo cuore ci sia amore, poi se parli sarà per amore, se taci sarà per amore e tutto sarà bene perché dall'amore non viene che il bene. La Bibbia fa capire da dove inizia la rottura della comunicazione, da dove viene la nostra difficoltà di rapportarci in modo sano e bello gli uni con gli altri. Finché Adamo ed Eva erano in buoni rapporti con Dio, anche il loro rapporto reciproco era bello ed estasiante: "Questa è carne della mia carne...". Appena si interrompe, per la disobbedienza, il loro rapporto con Dio, cominciano le accuse reciproche: "È stato lui, è stata lei..." È da qui che bisogna ogni volta ripartire. Gesù è venuto per "riconciliarci con Dio" e così riconciliarci gli uni con gli altri. Lo fa soprattutto attraverso i sacramenti. La Chiesa ha sempre visto nei gesti apparentemente strani che Gesù compie sul sordo-muto (gli pone le dita negli orecchi e gli tocca la lingua) un simbolo dei sacramenti grazie ai quali egli continua a "toccarci" fisicamente per guarirci spiritualmente. Per questo nel battesimo il ministro compie sul battezzando i gesti che Gesù fece sul sordo-muto: gli mette il dito negli orecchi e gli tocca la punta della lingua, ripetendo la parola di Gesù: Effatà, apriti! In particolare il sacramento dell'Eucaristia ci aiuta a vincere la incomunicabilità con il prossimo, facendoci sperimentare la più meravigliosa comunione con Dio. - Padre Raniero Cantalamessa - *Io sono Amore*  -

 
 
 
 
 

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Data di creazione: 16/02/2008
 

 

LE LACRIME DI MARIA

 

MESSAGGIO PER L’ITALIA

 

Civitavecchia la Madonna piange lì dove il cristianesimo è fiorito: la nostra nazione, l'Italia!  Dov'è nato uno fra i più grandi mistici santi dell'era moderna? In Italia! Padre Pio!
E per chi si è immolato Padre Pio come vittima di espiazione? Per i peccatori, certamente. Ma c'è di più. In alcune sue epistole si legge che egli ha espressamente richiesto al proprio direttore spirituale l'autorizzazione ad espiare i peccati per la nostra povera nazione. Un caso anche questo? O tutto un disegno divino di provvidenza e amore? Un disegno che da Padre Pio agli eventi di Siracusa e Civitavecchia fino a Marja Pavlovic racchiude un messaggio preciso per noi italiani? Quale? L'Italia è a rischio? Quale rischio? Il rischio di aver smarrito, come nazione, la fede cristiana non è forse immensamente più grave di qualsiasi cosa? Aggrappiamoci alla preghiera, è l'unica arma che abbiamo per salvarci dal naufragio morale in cui è caduto il nostro Paese... da La Verità vi Farà Liberi

 

 

 
 

SAN GIUSEPPE PROTETTORE

  A TE, O BEATO GIUSEPPE

A te, o beato Giuseppe, stretti dalla tribolazione ricorriamo, e fiduciosi invochiamo il tuo patrocinio dopo quello della tua santissima Sposa.
Per quel sacro vincolo di carità, che ti strinse all’Immacolata Vergine Madre di Dio, e per l’amore paterno che portasti al fanciullo Gesù, riguarda, te ne preghiamo, con occhio benigno la cara eredità, che Gesù Cristo acquistò col suo sangue, e col tuo potere ed aiuto sovvieni ai nostri bisogni.
Proteggi, o provvido custode della divina Famiglia, l’eletta prole di Gesù Cristo: allontana da noi, o Padre amatissimo, gli errori e i vizi, che ammorbano il mondo; assistici propizio dal cielo in questa lotta col potere delle tenebre, o nostro fortissimo protettore; e come un tempo salvasti dalla morte la minacciata vita del pargoletto Gesù, così ora difendi la santa Chiesa di Dio dalle ostili insidie e da ogni avversità; e stendi ognora ciascuno di noi il tuo patrocinio, affinché a tuo esempio e mediante il tuo soccorso, possiamo virtuosamente vivere, piamente morire e conseguire l’eterna beatitudine in cielo.
Amen
San Giuseppe proteggi questo blog da ogni male errore e inganno.

 
 
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