ASCOLTA TUA MADRE

LE LACRIME DI UNA MADRE NON ASCOLTATA

 

FERMIAMO LA LEGGE CONTRO L'OMOFOBIA

 

TELEFONO VERDE "SOS VITA" 800813000

CHE COSA E' IL TELEFONO "SOS VITA"?
 
È un telefono “salva-vite”, che aspetta soltanto la tua chiamata. E' un telefono verde, come la speranza la telefonata non ti costa nulla,
Vuole salvare le mamme in difficoltà e, con loro, salvare la vita dei figli che ancora esse portano in grembo.
E quasi sempre ci riesce, perché con lui lavorano 250 Centri di aiuto alla vita.
 
Il Movimento per la vita lo ha pensato per te
 
Puoi parlare con questo telefono da qualsiasi luogo d’Italia: componi sempre lo stesso numero: 800813000.
 
Risponde un piccolo gruppo di persone di provata maturità e capacità, fortemente motivate e dotate di una consolidata esperienza di lavoro nei Centri di aiuto alla vita (Cav) e di una approfondita conoscenza delle strutture di sostegno a livello nazionale. La risposta, infatti, non è soltanto telefonica.
 
Questo telefono non ti dà soltanto ascolto, incoraggiamento, amicizia, ma attiva immediatamente un concreto sostegno di pronto intervento attraverso una rete di 250 Centri di aiuto alla vita e di oltre 260 Movimenti per la vita sparsi in tutta Italia.

 
DUE MINUTI PER LA VITA

Due minuti al giorno è il tempo che invitiamo ad offrire per aderire alla grande iniziativa di
preghiera per la vita nascente che si sta diffondendo in Italia dal 7 ottobre 2005 in
occasione della festa e sotto la protezione della Beata Vergine Maria, Regina del Santo Rosario.
Nella preghiera vengono ricordati ed affidati a Dio:
 i milioni di bambini uccisi nel mondo con l’aborto,
 le donne che hanno abortito e quelle che sono ancora in tempo per cambiare idea,
 i padri che hanno favorito o subito un aborto volontario o che attualmente si trovano accanto ad
una donna che sta pensando di abortire,
 i medici che praticano aborti ed il personale sanitario coinvolto, i farmacisti che vendono i
prodotti abortivi e tutti coloro che provocano la diffusione nella società della mentalità abortista,
 tutte le persone che, a qualsiasi livello, si spendono per la difesa della vita fin dal concepimento.
Le preghiere da recitarsi, secondo queste intenzioni, sono:
 Salve Regina,
 Preghiera finale della Lettera Enciclica Evangelium Vitae di Giovanni Paolo II
 Angelo di Dio,
 Eterno riposo.
Il progetto è quello di trovare 150.000 persone, che ogni giorno recitino le preghiere. Il numero corrisponde a quello - leggermente approssimato per eccesso – degli aborti accertati che vengono compiuti ogni giorno nel mondo, senza poter conteggiare quelli clandestini e quelli avvenuti tramite pillola del giorno dopo. Per raggiungere tale obiettivo occorre l’aiuto generoso di tutti coloro che hanno a cuore la difesa della vita.

“Con iniziative straordinarie e nella preghiera abituale,
da ogni comunità cristiana, da ogni gruppo o associazione,
da ogni famiglia e dal cuore di ogni credente,
si elevi una supplica appassionata a Dio,
Creatore e amante della vita.”
(Giovanni Paolo II, Evangelium Vitae, n. 100)

Ulteriori informazioni su: www.dueminutiperlavita.info
 

PREGHIERA A MARIA PER LA VITA GIOVANNI PAOLO II

O Maria, aurora del mondo nuovo, Madre dei viventi,
affidiamo a Te la causa della vita:
guarda, o Madre, al numero sconfinato di bimbi cui viene impedito di nascere,
di poveri cui è reso difficile vivere, di uomini e donne vittime di disumana violenza, di anziani e malati uccisi dall'indifferenza o da una presunta pietà.
Fà che quanti credono nel tuo Figlio sappiano annunciare con franchezza e amore agli uomini del nostro tempo il Vangelo della vita.
Ottieni loro la grazia di accoglierlo come dono sempre nuovo,
la gioia di celebrarlo con gratitudine in tutta la loro esistenza
e il coraggio di testimoniarlo con tenacia operosa, per costruire,
insieme con tutti gli uomini di buona volontà, la civiltà della verità e dell'amore
a lode e gloria di Dio creatore e amante della vita.
Giovanni Paolo II


 

AREA PERSONALE

 

Messaggi del 10/09/2009

PREGARE PER LE INTENZIONI DELLA MADONNA

Post n°2322 pubblicato il 10 Settembre 2009 da diglilaverita
Foto di diglilaverita

Nel cammino della santità, siamo invitati ad abbandonarci alla volontà di Dio. La Mamma Celeste a Medjugorje ci ha infatti domandato più volte di pregare soprattutto per le Sue intenzioni!

"Cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta."
 
Per questo motivo i messaggi contententi solo richieste di preghiere non sono più ammessi in lista. Abbiamo bisogno di un passo avanti nell'abbandono, un sacrificio che porterà sicuramente frutti di pace e di gioia in tutti noi!

“..Chiedo a tutti voi di offrire le preghiere e i sacrifici per le mie intenzioni affinché io possa offrirli a Dio per quello che è più necessario. Dimenticate i vostri desideri e pregate, cari figli, per quello che Dio vuole e non per quello che voi desiderate.” (25/09/91)

Dimentichiamo i nostri desideri e preghiamo secondo le intenzioni della Madonna, abbandonandoci tra le sue braccia materne, affidandole i nostri problemi, le persone a noi care, le nostre croci, i nostri desideri. Ma soprattutto affidandole il nostro cuore, affinché possa togliere ogni lato oscuro, ogni lato privo di pace, ogni angolo privo di amore e di umiltà.
 
Ci racconta un iscritto a Innamorato di Maria:  "Nell'Agosto del 1991 ero a Medjugorje e Mirjana, dopo aver parlato dei messaggi, ha detto che potevamo farle delle domande. La guida del mio pullmann, indicando uno dei bambini malati, ha chiesto a Mirjana:"Per questi bambini malati che possiamo fare?"

Mirjana ha risposto: "Quando in questi ultimi tempi ho chiesto per qualche malato la Madonna mi ha detto: "Dì a loro che preghino col cuore per i non credenti, io prego per loro! Dì a loro che facciano questo sacrificio di non pregare per loro, ma per i loro fratelli non credenti e io ricordo loro".
 
E Vicka spiega in una sua famosa intervista:
 
"C'è tante gente che dice: "Come possiamo aiutare la Madonna?", ma poi quando ci sono i gruppi di preghiera, ognuno prega per i propri problemi invece che per le intenzioni della Madonna. Così il gruppo di preghiera diviene un gruppo di proble­mi.
(...) La Madonna dice di lasciare a lei e a Dio tutte le nostre cose, perché lei sa come e quan­do intervenire. Noi dobbiamo pregare per la rea­lizzazione dei suoi piani."

Ecco che anche Innamorati di Maria desidera essere un vero strumento nelle mani della Mamma Celeste!
 
“Cari figli! Oggi vi invito ad offrire le vostre croci e le vostre sofferenze per le mie intenzioni. Figlioli, io sono vostra madre e desidero aiutarvi chiedendo per voi la grazia presso Dio. Figlioli, offrite le vostre sofferenze come dono a Dio perchè diventino un bellissimo fiore di gioia. Perciò, figlioli, pregate per poter capire che la sofferenza può diventare gioia e la croce la via della gioia. Grazie per avere risposto alla mia chiamata!”  (Messaggio del 25 settembre 1996)
 
Ringraziamo fin d'ora tutti coloro che accettano con il cuore questo nuovo cammino alla scuola della Regina della Pace!

"Da tre anni il genero (di Teresa ndr) fa costantemente guerra a sua figlia Vera e alla famiglia di lei che giudica "bigotta". Dice chiaramente che non crede in Dio e che non ha intenzione di sentire quelle sciocchezze. Teresa parte quindi per Medjugorje per affida­re tutto questo a Maria. Quello stesso giorno, sua figlia deve andare dall'avvoca­to per iniziare le pratiche di divorzio. Teresa sente parlare del "baratto" che si può fare con la Beata Vergine. Decide cosi di abban­donare il suo problema e le sue sofferenze alla Madonna e le dice: "Occupati tu di Vera e della sua famiglia e io, da parte mia, mi impegno a pregare secondo le tue intenzioni. Dopo aver concluso il contratto, va alla Croce Blu e prega con fervore per quello che Maria chiede (...) Tornata in Francia, viene a sapere con stupore che suo genero è cambiato. (...) La Gospa aveva molto gradito il suo baratto: si era occu­pata del genero mentre Teresa si occupava delle sue inten­zioni. Da allora, era il mese di giugno 1995, Vera e suo marito hanno ripreso la via della Chiesa. Hanno ricevuto il sacra­mento della riconciliazione, cosa che non avveniva per Vera da dieci anni, vent'anni per suo marito. La violenza, i colpi, l'odio sono cessati. Pregano in famiglia ogni giorno."
(Da "Medjugorje anni 90") - [Innamorati di Maria]

 

 
 
 

UGANDA/ TERRIBILE TESTIMONIANZA DI AGNES, BAMBINA SOLDATO

Post n°2321 pubblicato il 10 Settembre 2009 da diglilaverita
Foto di diglilaverita

Agnes Ochitti ha 25 anni, è avvocato e collabora con AVSI in Uganda. A 14 anni è stata rapita dai ribelli e oggi la bella Uma Turman sta portando al cinema la sua bella storia con la nuova pellicola in lavorazione "Girl Soldier", film indipendente prodotto dalla Caspian Pictures, nella quale l’attrice veste i panni di Suor Rachele, insegnante di Agnes e protagonista di un’avventura dell’altro mondo. Nel 1998, Agnes, mentre era studente al St. Mary’s College di Aboke, nel nord dell’Uganda, è stata rapita con altre 139 compagne, tutte tra i 13 e i 16 anni, dai ribelli del Lord’s Resistance Army (LRA). Suor Rachele Fassera, comboniana italiana, insegnante della scuola, con grande coraggio ha seguito i ribelli nel bush implorando la liberazione. Risultato: 109 ragazze sono state liberate, mentre altre 30, tra le quali Agnes che allora aveva 14 anni, trattenute. «Quella notte», dice suor Rachele, «un centinaio di ribelli sono piombati nella scuola. Abbiamo sperato che le porte di ferro e le sbarre alle finestre fossero sufficienti: non è stato così». Quando la suora si è accorta del rapimento, ha seguito i ribelli. Suor Rachele ha affrontato il loro capo. «Mi ha detto che mi avrebbe restituito le mie bambine. Ma non tutte: trenta le avrebbe trattenute. Mi sono inginocchiata davanti a lui: "Lasciale andare e trattieni me", ho supplicato. Ha rifiutato». Agnes rimane nel bush per mesi interi. Un ragazzo le insegna a sopportare le botte in silenzio e a svolgere il ruolo di soldato. È costretta a uccidere e compiere atti osceni sotto la minaccia delle armi. «Ci hanno ordinato di prendere dei grossi bastoni e di picchiare a morte la nostra coetanea. L’abbiamo dovuto fare - ricorda Agnes - altrimenti ci avrebbero uccise». Essere addestrate a fare il soldato, andare a piazzare le mine, partecipare ai saccheggi, uccidere le compagne di sventura che si azzardano a tentare la fuga. Oppure essere date in moglie ai comandanti dei ribelli. L’uccisione dell’amica è solo uno dei tanti episodi di crudeltà subìti da Agnes nei mesi di prigionia. Ma nel mezzo di una battaglia Agnes sente all’improvviso che le sue gambe non la sostengono più. «Non avevo più voglia di correre. Quello era il momento … ho sentito che la vita non aveva significato». Nello stesso istante, Agnes pensa ai volti di sua madre e di suo padre, al dolore che li avrebbe consumati alla notizia della sua morte. L’immagine vivida trasforma la disperazione in decisione e si prepara a fuggire. Al campo dei ribelli Agnes sente che si stanno facendo piani per un viaggio in Sudan. Lei è destinata a raggiungere un capo guerrigliero per diventarne la moglie. Il giorno successivo, mentre i ribelli cercano copertura da un elicottero del governo, Agnes si allontana furtivamente dal gruppo e riesce a fuggire. «Al mio ritorno i miei genitori mi hanno detto che mi volevano bene come prima, ed anche di più - racconta Agnes -. Anche a scuola, le suore, gli insegnanti, le mie compagne, tutti mi volevano bene; con il loro aiuto ho cominciato poco a poco a riprendermi». Oggi Agnes considera la sua fede in Dio come la fonte maggiore della sua forza. Fintanto che ci saranno dei bambini tenuti prigionieri dall’LRA, in Nord Uganda, un pezzetto del cuore di Agnes rimane là con loro. Agnes è ben determinata a diventare una voce in difesa del suo popolo e per conseguire questo obiettivo ha scelto di studiare Legge, sostenuta da alcuni amici europei. Durante le vacanze, Agnes ha sempre collaborato con AVSI in Uganda, dedicando il proprio impegno a costruire la pace e a migliorare i diritti dell’infanzia. Nel 2002, Agnes Ochitti ha partecipato al World Summit for Children delle Nazioni Unite di New York, il primo appuntamento mondiale dell’Onu dedicato ai bambini, al quale gli stessi bambini erano invitati a portare la loro difficile testimonianza. Nel 2006 ha partecipato a un seminario internazionale al Parlamento Europeo, sempre con AVSI, sui bambini soldato e sugli aiuti umanitari. È stata la voce più vibrante e commovente. «È un’esperienza sconvolgente che mi ha cambiato come donna, come religiosa, come missionaria. Il dolore più grande della mia vita l’ho vissuto quel giorno in cui ho dovuto lasciare nelle mani dei ribelli trenta ragazzine che imploravano aiuto». Suor Rachele si interrompe, una lunga pausa per soffocare a fatica l’emozione. «Chiedo perdono perché solo quando siamo state toccate direttamente abbiamo capito il dramma terribile che si consuma sui bambini rapiti in Uganda. Solo allora abbiamo deciso di denunciarlo in ogni sede». Ma sono ferite che non guariscono da sole. «La nostra presenza in Uganda risale al 1984 - afferma Alberto Piatti, segretario generale di AVSI -. Quando ci trovammo a dover prenderci cura dei bambini soldato, cioè di bambini che sono stati protagonisti di violenze inaudite, fu inizialmente la sensazione di impotenza ad avere il sopravvento. Il compito era apparentemente impossibile, ma non potevamo tirarci indietro. La situazione imponeva un bisogno enorme che non potevamo non condividere. La gente lo chiedeva. I bambini lo chiedevano. Non si poteva stare in nord Uganda senza occuparsi concretamente di questi ragazzi. Abbiamo mobilitato risorse finanziarie, conoscenze e competenze specifiche. Imparando da altre esperienze, abbiamo coinvolto esperti e creato partnership con donatori e con agenzie internazionali e ci siamo proiettati sulla realtà di questo bisogno cercando una risposta che fosse efficace. Si trattava di reinserire nella vita normale bambini che hanno subito ed esercitato violenze enormi nei confronti di familiari e persone della loro comunità». Continua Piatti: «La fatica del lavoro ci ha insegnato che tutte le risorse finanziarie e tecniche messe in campo erano necessarie, ma non sufficienti. Il punto fondamentale è restituire a questi ragazzi la possibilità di recuperare la loro umanità offesa, ma non uccisa. Questa condivisione quotidiana con i ragazzi e le loro spaventose storie ci ha costretto a pronunciare e a praticare la grande parola introdotta dal cristianesimo nella storia: il perdono». -milano@avsi.org

(Elisabetta Ponzone) - iL SUSSIDIARIO -

Essere uomo in Nord Uganda, nonostante l’emergenza, non è solo un problema umanitario. È la grande sfida che anima e riassume l’impegno della Fondazione AVSI, organizzazione non governativa italiana presente ininterrottamente dal 1984 in Nord Uganda. Nelle regioni Acholi, Lango e Teso del Nord, il 90% della popolazione ha vissuto negli ultimi 20 anni in campi sfollati a causa di una guerra civile che ha rapito bambini per arruolarli con la forza nelle fila del suo esercito, distruggendo quasi tutti i villaggi e i campi coltivati, uccidendo e mutilando brutalmente chiunque si opponesse al suo volere, radendo al suolo tutto. Oggi, le oltre 1.600.000 persone che hanno vissuto nei campi sfollati, dove manca anche l’indispensabile per sopravvivere, stanno timidamente tornando a casa, nei loro villaggi. AVSI è sempre al loro fianco, sostenendole con programmi educativi e con attività che favoriscono il rientro alla vita normale; aiutando la comunità a ricostruire scuole, case. Ma, soprattutto, favorendo il consolidamento della persona umana. Sostieni anche tu le attività di Avsi in Nord Uganda: - Banca Popolare di Milano - IBAN IT 61 C0558401626000000019000 - Conto corrente postale n° 522474, intestato AVSI - Donazioni on line dal sito www.avsi.org - Sostegno a distanza: sostegno.distanza@avsi.org Per maggiori info: AVSI - www.avsi.org – 02.6749.881 – 

 
 
 

HA RAGIONE IL PAPA: IL CRISTIANO METTA AL CENTRO DELLA VITA IL VANGELO

Post n°2320 pubblicato il 10 Settembre 2009 da diglilaverita
Foto di diglilaverita

Sa per quale motivo si è imbarbarita la vita politica in Italia? Lo dico subito, perchè la morale del nostro Paese ormai è al minimo storico. Se manca il senso dell'etica,anche la politica ne risente": lo afferma il professor Roberto De Mattei, Direttore dell'apprezzata rivista Radici Cristiane e professore di Storia contemporanea e storia della Chiesa. Quali sono,professore i sintomi concreti di questa carenza di etica?: " basta vedere un legislatore intento ad approvare vere barbarie come il testamento biologico, la pillola abortiva, che vuole creare il reato di omofobia, tutte cose che danneggiano il comune sentire e appannano appunto il senso della morale, già tanto svilita". Anche i cattolici come ha dimostrato la recente polemica tra Il Giornale ed Avvenire non sembrano molto compatti e coesi tra di loro: " effettivamente esiste una frammentazione anche all'interno del mondo cattolico della quale tener conto.Credo che molto dipenda dal fatto che non sono affermate con sufficiente rigore le verità dottrinali". Qualche sacerdote magari è intento maggiormente a svolgere attività sociologiche che la fede: " questo fenomeno ormai accade dal 68 in poi. Ci sono dei sacerdoti che contribuiscono alla perdita della fede, non sono tutti,ma ci sono". Domenica scorsa a Viterbo, nella sua bella omelia, Papa Benedetto XVI ha affermato che i cristiani in politica devono seguire il Vangelo: " ha ragione. Oggi più che mai va ribadito il concetto che non esiste l'idea di una doppia morale, una frattura tra sfera pubblica e privata. I cattolci hanno il dovere di propagandare la fede anche nella vita di ogni giorno con stili di vita, non è pensabile relegare la fede in angolino,espellere Dio dalla società. Fatalmente se si segue questa direzione, arriveremo al degrado etico. E non siamo lontani da questo". Lei parla di coerenza tra vita pubblica e vita privata, dunque anche per i politici?: " sono della opinione che tanto per cominciare si chiede che diano l'esempio buono e virtuoso gli uomini Chiesa, coloro che hanno una investitura ufficiale, la cui condotta spensierata può recare confusione e scandalo nella opinione dei cattolici. Dunque loro hanno l'obbligo della condotta coerente. Per i politici e personaggi pubblici questo obbligo si attenua un poco. Parlo per tutti i politici, di destra e di sinistra, senza alcuna scrematura. Il politico, come tutti, ha diritto ad una privacy garantita e che nessuno sbirci dal buco della serratura. Certamente è molto meglio un politico che si dica cristiano coerente con quello che afferma in pubblico, ma nessuno è' autorizzato a farsi censore o carabiniere della sua vita. Sarà giudicato per quel che vale dalla sua coscienza e dagli elettori". Poi aggiunge: " vale in politica la effettività del risultato finale e mi sembra molto meglio avere al governo un omosessuale che lotti realmente contro la stessa, che un non omosessuale che poi la tolleri o la permetta. In sostanza meglio predicare bene e non razzolare male". Poi l'affondo sulla morale italiana: " la morale in Italia si è deteriorata in modo grave. E rispecchia pari pari l'Italia di oggi. Si tollera e si vuole aprovare la pillola abortiva, una barbarie, il testamento biologico e la istituzione di quella cosa campata in aria che è il reato di omofobia. Con queste premesse come non gridare ad una etica ormai alla deriva"?. - Bruno Volpe - Pontifex -

 
 
 

ALLEGRIA, CARO MIKE BONGIORNO

Post n°2319 pubblicato il 10 Settembre 2009 da diglilaverita
Foto di diglilaverita

Scusate, ma non ci credo. Per me è uno scherzo. Non è possibile che Mike Bongiorno sia morto e lo crederò solo a funerale avvenuto. Perché Mike è immortale. Perché ormai sembrava essere arrivato in una dimensione senza tempo sospesa tra già e non ancora. Mike avrebbe potuto condurre altri 11 festival di Sanremo, ma sarebbe stato sempre Mike. Sempre lui, con il suo stile semplice e vicino alla gente. Avrebbe potuto condurre chissà quanti altri Rischiatutto e sarebbe sempre risultato gradevole e misurato. È vero, da quando faceva coppia fissa con Fiorello era diventato meno "ingessato", mostrando un lato ironico che dietro alla cartelletta di Lascia o Raddoppia o Superflash non avremmo mai potuto sospettare. Lo avevamo potuto intuire con i suoi mitici fuori onda, con le papere e le gaffe: ma Mike era ormai al di là della televisione. Specialmente di questa televisione. Eppure questo ragazzo 85enne, fatto ingiustamente segno di una "Fenomenologia" a firma di Umberto Eco nella quale era eretto a simbolo della mediocrità nazionale (gli intellettuali si chiedano però perché nessuno li ascolta), aveva ancora idee e voglia di vivere. È ingiusto pensare che Mike non ci sia più. È incredibile. Vorrei fosse uno scherzo. Perché sono convinto che per molti di voi è come se fosse morto un parente. Ed è molto probabile che questo sia vero. In un’intervista doppia alle Iene Mike così rispose alla domanda: "Credi in Dio?". Disse: "Ma se non hai Dio come fai a vivere?". Ecco, questo era Mike, questo sarà per sempre: allegria, vicino catodico di casa di tutti gli italiani.

- Antonino D’Anna - Pontifex -

http://www.youtube.com/watch?v=vQtec5n3s2w

P.S.  In questo link che hanno postato su youtube, potete vedere Mike Bongiorno che ha invitato Jakov veggente di Medjugorje alla Ruota della Fortuna, era tanti anni fa.. prima del 2000.

 

 
 
 

L'ONU E LA PROMOZIONE ALLA PERVERSIONE.....

Post n°2318 pubblicato il 10 Settembre 2009 da diglilaverita
Foto di diglilaverita

L'UNFPA ha promosso una conferenza a Berlino, in collaborazione con il governo tedesco, per istruire 400 attivisti sul come fare pressione su diversi paesi affinché finanzino e forniscano programmi sessuali, oltre all'aborto…

Nella stessa settimana in cui l'UNFPA, il Fondo delle Nazioni Unite per la Popolazione, davanti alle molte critiche ha tolto il proprio patrocinio da una guida all'educazione sessuale molto spinta, la stessa organizzazione ha promosso una conferenza a Berlino, in collaborazione con il governo tedesco, per istruire 400 attivisti sul come fare pressione su diversi paesi affinché finanzino e forniscano programmi sessuali dello stesso tipo, oltre all'aborto. La presidente di Concerned Women for America, Wendy Wright, e la Direttrice dei rapporti con i governi di C-FAM Samantha Singson, si trovano in questo momento alla conferenza sui "diritti sessuali e riproduttivi" sponsorizzata dall'UNFPA e dal governo tedesco. Le sessioni mirano ad addestrare attivisti che agitino le acque per ottenere più lauti finanziamenti da paesi e fondazioni, facendo pressioni sui governi perché forniscano l'educazione sessuale e l'aborto, e addestrando i giovani a reclamare il diritto all'aborto e i diritti sessuali. Ai partecipanti vengono distribuiti materiali intitolati "Assicurare l'accesso delle donne all'aborto sicuro" e "Ho bisogno di un aborto". Thoroya Obaid, Direttrice di UNFPA, alla conferenza ha detto: "A differenza di noi dell'ONU, che siamo considerati i responsabili dei meccanismi intergovernativi, avete più libertà e spazio voi, come ONG, per portare avanti questa agenda." Il New York Times ha riferito oggi di una guida all'educazione sessuale dell'UNESCO che raccomanda di insegnare ai bambini di 5-8 anni tutto sulla masturbazione, ai bambini di 9-12 anni tutto sull'aborto e gli orgasmi e, arrivati a 15 anni, tutto su "come fare per promuovere il diritto e l'accesso all'aborto sicuro". E' stata CNSNews.com a dare la notizia che l'UNESCO, insieme all'UNFPA, ha pubblicato in giugno queste "Linee guida internazionali sull'educazione sessuale". Davanti alle reazioni dei cittadini, l'UNFPA ha dichiarato al New York Times che avrebbe tolto il suo patrocinio dalla pubblicazione. La struttura di queste linee guida è suddivisa secondo l'"età-appropriata" ed è identica alle linee guida dell'associazione SIECUS (Sexuality Information and Education Council) degli USA. Alla fine della Conferenza di Berlino comunque uscirà un documento che dirà alle diverse nazioni di:

• Fornire l'aborto attraverso i sistemi sanitari statali.

• Garantire "i diritti sessuali e riproduttivi in quanto diritti umani."

• Eliminare le restrizioni per l'accesso dei giovani alla "intera gamma di informazioni sulla salute sessuale e riproduttiva" in base all'età e derivanti dall'autorità dei genitori.

• Aumentare i finanziamenti alle organizzazioni non-governative attiviste.

Samantha Singson ha dichiarato: "Nella settimana stessa in cui l'UNFPA ha fatto retromarcia sul manuale di educazione sessuale, esso ha addestrato gli attivisti perché esigano l'"educazione sessuale inclusiva" e l'accesso all'aborto per tutti le giovani". E Wendy Wright ha aggiunto: "L'UNFPA dice alla gente di 'creare la necessità di salute riproduttiva. Adesso assistiamo all'UNFPA che crea la necessità di aborti. trattamenti HIV/AIDS e altre cure sanitarie, insegnando perfino ai bambini di cinque anni a essere sessualmente attivi". - Alessandra Nucci SVIPOP - Fattisentire -

 
 
 
 
 

INFO


Un blog di: diglilaverita
Data di creazione: 16/02/2008
 

 

LE LACRIME DI MARIA

 

MESSAGGIO PER L’ITALIA

 

Civitavecchia la Madonna piange lì dove il cristianesimo è fiorito: la nostra nazione, l'Italia!  Dov'è nato uno fra i più grandi mistici santi dell'era moderna? In Italia! Padre Pio!
E per chi si è immolato Padre Pio come vittima di espiazione? Per i peccatori, certamente. Ma c'è di più. In alcune sue epistole si legge che egli ha espressamente richiesto al proprio direttore spirituale l'autorizzazione ad espiare i peccati per la nostra povera nazione. Un caso anche questo? O tutto un disegno divino di provvidenza e amore? Un disegno che da Padre Pio agli eventi di Siracusa e Civitavecchia fino a Marja Pavlovic racchiude un messaggio preciso per noi italiani? Quale? L'Italia è a rischio? Quale rischio? Il rischio di aver smarrito, come nazione, la fede cristiana non è forse immensamente più grave di qualsiasi cosa? Aggrappiamoci alla preghiera, è l'unica arma che abbiamo per salvarci dal naufragio morale in cui è caduto il nostro Paese... da La Verità vi Farà Liberi

 

 

 
 

SAN GIUSEPPE PROTETTORE

  A TE, O BEATO GIUSEPPE

A te, o beato Giuseppe, stretti dalla tribolazione ricorriamo, e fiduciosi invochiamo il tuo patrocinio dopo quello della tua santissima Sposa.
Per quel sacro vincolo di carità, che ti strinse all’Immacolata Vergine Madre di Dio, e per l’amore paterno che portasti al fanciullo Gesù, riguarda, te ne preghiamo, con occhio benigno la cara eredità, che Gesù Cristo acquistò col suo sangue, e col tuo potere ed aiuto sovvieni ai nostri bisogni.
Proteggi, o provvido custode della divina Famiglia, l’eletta prole di Gesù Cristo: allontana da noi, o Padre amatissimo, gli errori e i vizi, che ammorbano il mondo; assistici propizio dal cielo in questa lotta col potere delle tenebre, o nostro fortissimo protettore; e come un tempo salvasti dalla morte la minacciata vita del pargoletto Gesù, così ora difendi la santa Chiesa di Dio dalle ostili insidie e da ogni avversità; e stendi ognora ciascuno di noi il tuo patrocinio, affinché a tuo esempio e mediante il tuo soccorso, possiamo virtuosamente vivere, piamente morire e conseguire l’eterna beatitudine in cielo.
Amen
San Giuseppe proteggi questo blog da ogni male errore e inganno.

 
 
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