ASCOLTA TUA MADRE

LE LACRIME DI UNA MADRE NON ASCOLTATA

 

FERMIAMO LA LEGGE CONTRO L'OMOFOBIA

 

TELEFONO VERDE "SOS VITA" 800813000

CHE COSA E' IL TELEFONO "SOS VITA"?
 
È un telefono “salva-vite”, che aspetta soltanto la tua chiamata. E' un telefono verde, come la speranza la telefonata non ti costa nulla,
Vuole salvare le mamme in difficoltà e, con loro, salvare la vita dei figli che ancora esse portano in grembo.
E quasi sempre ci riesce, perché con lui lavorano 250 Centri di aiuto alla vita.
 
Il Movimento per la vita lo ha pensato per te
 
Puoi parlare con questo telefono da qualsiasi luogo d’Italia: componi sempre lo stesso numero: 800813000.
 
Risponde un piccolo gruppo di persone di provata maturità e capacità, fortemente motivate e dotate di una consolidata esperienza di lavoro nei Centri di aiuto alla vita (Cav) e di una approfondita conoscenza delle strutture di sostegno a livello nazionale. La risposta, infatti, non è soltanto telefonica.
 
Questo telefono non ti dà soltanto ascolto, incoraggiamento, amicizia, ma attiva immediatamente un concreto sostegno di pronto intervento attraverso una rete di 250 Centri di aiuto alla vita e di oltre 260 Movimenti per la vita sparsi in tutta Italia.

 
DUE MINUTI PER LA VITA

Due minuti al giorno è il tempo che invitiamo ad offrire per aderire alla grande iniziativa di
preghiera per la vita nascente che si sta diffondendo in Italia dal 7 ottobre 2005 in
occasione della festa e sotto la protezione della Beata Vergine Maria, Regina del Santo Rosario.
Nella preghiera vengono ricordati ed affidati a Dio:
 i milioni di bambini uccisi nel mondo con l’aborto,
 le donne che hanno abortito e quelle che sono ancora in tempo per cambiare idea,
 i padri che hanno favorito o subito un aborto volontario o che attualmente si trovano accanto ad
una donna che sta pensando di abortire,
 i medici che praticano aborti ed il personale sanitario coinvolto, i farmacisti che vendono i
prodotti abortivi e tutti coloro che provocano la diffusione nella società della mentalità abortista,
 tutte le persone che, a qualsiasi livello, si spendono per la difesa della vita fin dal concepimento.
Le preghiere da recitarsi, secondo queste intenzioni, sono:
 Salve Regina,
 Preghiera finale della Lettera Enciclica Evangelium Vitae di Giovanni Paolo II
 Angelo di Dio,
 Eterno riposo.
Il progetto è quello di trovare 150.000 persone, che ogni giorno recitino le preghiere. Il numero corrisponde a quello - leggermente approssimato per eccesso – degli aborti accertati che vengono compiuti ogni giorno nel mondo, senza poter conteggiare quelli clandestini e quelli avvenuti tramite pillola del giorno dopo. Per raggiungere tale obiettivo occorre l’aiuto generoso di tutti coloro che hanno a cuore la difesa della vita.

“Con iniziative straordinarie e nella preghiera abituale,
da ogni comunità cristiana, da ogni gruppo o associazione,
da ogni famiglia e dal cuore di ogni credente,
si elevi una supplica appassionata a Dio,
Creatore e amante della vita.”
(Giovanni Paolo II, Evangelium Vitae, n. 100)

Ulteriori informazioni su: www.dueminutiperlavita.info
 

PREGHIERA A MARIA PER LA VITA GIOVANNI PAOLO II

O Maria, aurora del mondo nuovo, Madre dei viventi,
affidiamo a Te la causa della vita:
guarda, o Madre, al numero sconfinato di bimbi cui viene impedito di nascere,
di poveri cui è reso difficile vivere, di uomini e donne vittime di disumana violenza, di anziani e malati uccisi dall'indifferenza o da una presunta pietà.
Fà che quanti credono nel tuo Figlio sappiano annunciare con franchezza e amore agli uomini del nostro tempo il Vangelo della vita.
Ottieni loro la grazia di accoglierlo come dono sempre nuovo,
la gioia di celebrarlo con gratitudine in tutta la loro esistenza
e il coraggio di testimoniarlo con tenacia operosa, per costruire,
insieme con tutti gli uomini di buona volontà, la civiltà della verità e dell'amore
a lode e gloria di Dio creatore e amante della vita.
Giovanni Paolo II


 

AREA PERSONALE

 

Messaggi del 22/09/2009

LA VITA E' UN PO' CARA: LE RAGIONI PER UCCIDERE LA NONNA

Post n°2376 pubblicato il 22 Settembre 2009 da diglilaverita
Foto di diglilaverita

Newsweek mette la spina (staccata) della nonna in copertina e rilancia l’eutanasia nel dibattito sulla sanità

L’assassinio della nonna è un punto della riforma sanitaria americana che le parti rifiutano di discutere. Repubblicani e democratici stanno usando stili diversi per intorbidire il problema ineludibile del fine vita: i primi urlano, i secondi glissano. Durante l’estate una parte del mondo conservatore ha lanciato anatemi incandescenti su una presunta e implicita deriva della riforma sanitaria di Barack Obama verso l’eutanasia. Il senatore Charles Grassley dice che Obama vuole "staccare la spina alla nonna"; Sarah Palin ha fissato la comune definizione di "death panel", la commissione del consultorio federale che secondo i critici convoglierebbe il rapporto privato fra paziente, medico e famiglia in una struttura burocratica che più o meno tacitamente propenderebbe per l’interruzione delle terapie. La Casa Bianca si è preoccupata di smentire tutto, ha evitato di affrontare il problema culturale che sta sotto ai dettagli clinici e ha sedato il dibattito su quali responsabilità lo stato possa e debba assumersi nella gestione di un affare privato che deborda nello spazio dell’etica pubblica. La copertina dell’ultimo numero di Newsweek, il settimanale che da qualche mese si occupa di idee per sottrarsi all’abbraccio nullista dei magazine popolari, è dedicata alla "morte della nonna". Sullo sfondo bianco penzola una spina, naturalmente staccata. Il messaggio "iperbolico", come dice il direttore, Jon Meacham, è che la questione della morte non può non essere l’oggetto di un dibattito franco, anche a costo di apparire cinici. Il riassunto rozzo della tesi è: se il trenta per cento del programma di copertura agli anziani viene usato per pagare le cure degli ultimi sei mesi di vita, il sistema non reggerà a lungo. "Il bisogno di risparmiare sulle cure agli anziani è l’elefante nella stanza della riforma sanitaria: tutti lo vedono ma nessuno ne vuole parlare", scrive Evan Thomas. Nell’editoriale di Meacham si scopre che per due volte l’autore ha contribuito a decidere per la morte di un parente stretto. In un linguaggio limpido, ostentatamente esplicito, si trovano racconti in prima persona sulla nonna malata di cancro o lo zio costretto a letto da una patologia degenerativa per cui è stato deciso di staccare la spina con il pretesto di fare il suo bene (e l’effetto di fare il bene del bilancio federale). Il titolo di copertina, "The case for killing granny" (l’argomento per uccidere la nonna), non lascia spazio a sotterfugi: dice "killing", non "cessare le sofferenze" o altre perifrasi ipercorrette. Gli istinti secolaristi di Newsweek, espressione della sinistra wannabe, invocano un (provocatorio) dibattito culturale su un tema che lasciato nel cassetto declassa la morte a procedura, e su cui Washington è chiamata a elaborare argomenti adeguati. - (Mattia Ferraresi) - Fattisentire -

 
 
 

CHIARA ALMIRANTE: QUANTE CALUNNIE SUL CONTO DI MEDJUGORJE, LUOGO DI GRAZIA E CONVERSIONE

Post n°2375 pubblicato il 22 Settembre 2009 da diglilaverita
Foto di diglilaverita

" Mi dispiace dirlo,ma sul conto di Medjugorje spesso si sentono raccontare cose inesatte e cattive": lo afferma Chiara Amirante, carismatica fondatrice e presidentessa della benemerita Comunità Nuovi Orizzonti che si distingue per le opere di misericordia e di solidarietà sociale. Aggiunge Amirante: " per esempio, sul conto di frate Tomislav ho letto sui giornali cose inesatte e talvolta tendenziose. Ora io non intendo giustificarlo e se ha sbagliato è giusto che paghi. Ma penso che tanti abbiano voluto strumentalizzare a proprio vantaggio e danno di Medjugorje il presunto scivolone del religioso. Lui non è stato mai,dico mai,padre spirituale dei veggenti eppure così è stato riportato. Riconosco che sin dal passato vi erano situazioni che preoccupavano,ma reputo assurda e poco etica la strumentalizzazione". Poi parla delle relazioni tra Giovanni Paolo II e Medjugorje: " lo so per certo che se non fosse stato Papa lui ci sarebbe andato volentieri e stimava Medjugorje. Su quelle apparizioni, occorre smentire un altro logoro luogo comune, la Chiesa non ha detto di no,ma aspetta con giusta prudenza che le apparizioni cessino per dare una valutazione. In sostanza ha prudentemente sospeso ogni giudizio,ma non le ha bocciate". Un Vescovo esorcista tempo fa parlò, con troppa faciloneria, di inganno satanico,prontamente smentito da don Amorth: " io non voglio polemizzare con lui. Ma se Medjugorje fosse una trappola di Satana, mi spiegate come mai avvengono tante conversioni, si celebrano e amministrano tanti sacramenti e i fedeli vi accorrono numerosi?. Satana cerca di fare esattamente il contrario, cioè di allontanare l’uomo da Dio e a Medjugorje succede l’opposto. Dovremmo ricavare che il Demonio si fa autogol,ma poiché Satana è furbo, mi sembra un colossale errore". Poi aggiunge: " a Medjugorje assistiamo a veri,autentici,sinceri cambiamenti di vita, guarigioni del fisico ma ancor più dell’animo che sono le più importanti, molteplici grazie. Questo scenario non è sicuramente un parto di fantasia o un tocco satanico,ma realtà". Da Medjugorje, a Maria in generale, chi è la Madonna?: " la Madonna è colei che ci porta con fiducia al Figlio e in lei occorre avere filiale fiducia, credere in lei. Sa darci la giusta serenità,ma anche noi dobbiamo contribuire affidandoci a lei, al suo cuore di madre. Oggi l’uomo,per orgoglio,soffre di un pericoloso delirio di onnipotenza, crede e si illude di poter espellere Dio e Sua Madre dalla vita di ogni giorno, si illude di essere autosufficiente e sbaglia, si condanna alla infelicità. La Madonna invece ci si presenta come madre e una madre non delude mai, sa infondere calma e serenità anche nei momenti più bui e tristi.. Proprio l’orgoglio e la credenza di voler spiegare e giustificare tutto,porta qualcuno a bollare come cose inesatte le apparizioni di Medjugorje". Lei è presidente di una comunità che si occupa anche di solidarietà. Che cosa pensa del fenomeno immigrazione e dei respingimenti?: " sbagliato vedere questi nostri fratelli come nemici e pericolo. Nessuna barriera di tipo razzista o xenofobo li può fermare, si tratta di una situazione irreversibile e credo che vadano aiutati,accolti e degnati di amore e di solidarietà". - Bruno Volpe - Pontifex -

 
 
 

ANTONIO SOCCI/ CATERINA. SIAMO AL MOMENTO CRUCIALE

Post n°2374 pubblicato il 22 Settembre 2009 da diglilaverita
Foto di diglilaverita

Ieri Caterina ha recuperato piena autonomia cardiaca (questi medici sono veramente bravissimi). Nei prossimi giorni si spera che possa recuperare anche l’autonomia respiratoria, ma ogni passo sembra aver bisogno delle nostre lacrime e delle nostre suppliche (e vi ringrazio dal profondo del cuore di quello che tutti voi state facendo!!!). Quando è tornata dalla sala operatoria, ieri sera, aveva le mani e i piedi un po’ gonfi e così una guancia e un occhio. Ma non molto. Poverina, è veramente crocifissa, tante sono le ferite e le sofferenze atroci di questi giorni. Ma resta sempre bella come il sole. Incredibilmente bella. Quella sua bella fronte, quelle belle labbra vermiglie come rose, quella sua lunga chioma scura riccioluta…Cosa provano una madre o un padre di fronte a una figlia distesa su un letto, immobile, nell’impotenza di svegliarla non si può dire. L’angoscia e la paura di quello che potrebbe essere non hanno limiti e bisogna subito rifugiarsi nel presente e nell’implorazione alla nostra buona Madre, che può tutto e che ci ama. Guardare la nostra bimba così è come trovarsi davanti al tabernacolo, nell’adorazione eucaristica, ma anziché nel pane e nel vino è in un volto, il volto della figlia che ami, che il Signore ti sta di fronte…Da oggi cominciamo a farle sentire la musica, quella musica che lei tanto ama. Tutto può accadere: che si risvegli e torni fra noi, sana e bella come prima, o che….. non oso dirlo. Non so veramente perché tutto questo stia accadendo. Vedo attorno a me cose immense che Dio sta compiendo: persone che intenerite dalla vicenda di Caterina addirittura ritornano a Dio, che ricominciano a pregare e perfino a digiunare, altre che offrono le loro sofferenze…Signore se la sofferenza di Caterina e la nostra che ti offriamo, abbracciate dalla Tua, ti serve a guarire tante vite, ti lodiamo, commossi e stupiti. E ti imploriamo, ti supplichiamo: consenti ora alla Tua e nostra Madre di guarire Caterina. Non potete immaginare quanto ci ha commosso scoprire un altro piccolo dettaglio della vita di Caterina, qua a Firenze, con gli amici con cui vive questa bellissima esperienza cristiana. Vi ho già detto che per lei il coro degli universitari di Comunione e liberazione (il Coro Foné) è una cosa importantissima perché cantare è qualcosa di vitale per lei, è il modo con cui esprime ciò che sente nella profondità della sua anima. Ebbene, nel concerto di Natale alla S.S. Annunziata, Caterina eseguì come voce solista un canto spagnolo dedicato alla Regina del Cielo intitolato "Ojos de cielo". Una sua amica ci ha dato la traduzione di quella parole e ancora una volta i nostri occhi si sono riempiti di lacrime. C’è come il presagio di quello che sarebbe accaduto e il grido di Caterina che sia Lei, la nostra amata Maria, a risvegliarla e riportarla alla vita. Ecco quelle parole tradotte:

Occhi di cielo

Se guardo il fondo dei tuoi occhi teneri

mi si cancella il mondo con tutto il suo inferno.

Mi si cancella il mondo e scopro il cielo

quando mi tuffo nei tuoi occhi teneri.

Occhi di cielo, occhi di cielo,

non abbandonarmi in pieno volo.

Occhi di cielo, occhi di cielo,

tutta la mia vita per questo sogno…

Se io mi dimenticassi di ciò che è vero

se io mi allontanassi da ciò che è sincero

i tuoi occhi di cielo me lo ricorderebbero,

se io mi allontanassi dal vero.

Occhi di cielo..

Se il sole che mi illumina un giorno si spegnesse

e una notte buia vincesse sulla mia vita,

i tuoi occhi di cielo mi illuminerebbero,

i tuoi occhi sinceri, che sono per me cammino e guida.

Occhi di cielo…

Come si fa a non piangere?!!! … E ora, se volete, potete sentire come canta la mia Caterina: è sua la voce solista. Oh Madre mia, permettile di tornare a cantare per Te !!!

- Antonio Socci -

 
 
 

PADRE AMORTH: ATTENZIONE ALLE SEDUZIONI DELLA NEW AGE, ALLONTANA L'UOMO DA DIO

Post n°2373 pubblicato il 22 Settembre 2009 da diglilaverita
Foto di diglilaverita

Inutile nasconderlo, ma la New Age sta prendendo molto piede. Un rischio sul quale occorre meditare e trovare le giuste contromisure. Del fenomeno New Age e relativi rischi, abbiamo parlato con il decano mondiale degli esorcisti,padre Gabriele Amorth. Don Amorth, ritiene pericolosa la New Age?: " lo è, rappresenta certamente un serio rischio sia per la fede che per la stessa salute mentale. Insomma, molto meglio non imbattersi nella New Age considerabile come autentica e insidiosa setta". Che cosa preoccupa maggiormente nella New Age?: " quello che spaventa, è che,in fin dei conti, la New Age allontana l’uomo da Dio, ci stacca da lui, dando la sensazione, del tutto errata, che l’uomo sia autosufficiente, onnipotente, signore, che possa fare tutto come se Dio non esistesse". In che cosa consiste l’opera ingannatrice della New Age?: " come le dicevo prima, l’azione di disturbo più importante è quella di allontanare gradatamente l’uomo da Dio. Poi questa credenza è ingannatrice, in quanto infonde all’uomo una apparente calma che poi sfocia talvolta in azioni disperate. E’, lo ripeto, una setta". Qualcuno parla anche di una New Age potenziale causa di relativismo: " questo è certo. La New Age è relativista, in quanto non tollera e non ammette verità assolute. Dunque, coloro i quali la sposano, non seguono una morale o un diritto naturale assoluto, ma fanno quello che credono senza regole. Ecco dunque, il trionfo assoluto del relativismo. Il vivere come se Dio non esistesse, in maniera relativa, cioè come ognuno crede, come ciascuno pensa meglio. Questo da un lato, poi esiste anche il rischio del sincretismo". Che cosa intende dire?: " che il pensiero della New Age tende a fare un’accozzaglia di idee spiluccate da varie religioni e messe tutte assieme. In sostanza, la New Age prende qualche cosa da una parte, qualche altra dall’altra e mette tutto in un solo grande calderone, con effetti davvero pericolosi e dannosi". Spesso nella New Age si notano aperture ai culti orientali: " certamente. E non mi stupisco. Ma tutto quanto riguarda quelle arti e quelle inclinazioni , è contrario assolutamente al cristianesimo. Lo ripeto, la New Age rappresenta un rischio per la fede in quanto allontana da Dio". Se allontana da Dio ha un effetto satanico: " l’effetto è quello, cioè produce divisione da Dio, e tutto quanto allontana dal sommo bene è frutto di Satana, che questo cerca. Invito a stare in guardia dalla sottili seduzioni della New Age". Ultimamente si nota, forse anche per causa della New Age, un culto degli angeli non conforme alla dottrina della fede, che cosa sta accadendo?: " in questo campo ormai si fa un vero calderone, una insalata. Vi è chi pensa di parlare con gli angeli e via discorrendo. Dimenticano la reale natura degli angeli e spesso sono come vittime del commercio che specula su questa moda". - Bruno Volpe - Pontifex -

 
 
 

IL PLAGIO DELLE SETTE

Post n°2372 pubblicato il 22 Settembre 2009 da diglilaverita
Foto di diglilaverita

E’ di queste ore la notizia sconcertante della scoperta da parte della polizia degli Usa di una setta poligama di violentatori e di stupratori che aveva la sua base in Texas. La setta denominata " Chiesa fondamentalista di Gesù Cristo dei Santi degli ultimi giorni"( da non confondersi con i mormoni) gestiva un ranch in cui praticamente 416 ragazzi venivano tenuti in schiavitù (anche sessuale…). Quando si parla si sette, bisogna fare attenzione a non creare confusione e a non mettere tutti al medesimo livello. Ad esempio i luterani, i battisti o gli anglicani non sono sette. La Chiesa cattolica da anni intrattiene con essi un dialogo ecumenico a livello ufficiale. Le vere sette invece si riconoscono da alcuni loro aspetti peculiari. Innanzitutto a livello teologico esse non condividono punti fondamentali della fede cristiana come la divinità di Cristo e la Santa Trinità; oppure fanno un coctail sincretistico di elementi cristiani con dottrine incompatibili come ad esempio lo spiritismo, la reincarnazione o i dischi volanti. Il padre Raniero Cantalamessa suggerisce di porre alcune specifiche domande ai propagandisti delle varie sette: "Credi in Dio Padre, Figlio e Spirito Santo? Credi in Gesù Cristo suo unico figlio? Onori e rispetti la madre di Cristo, Maria?", senza lasciarvi smuovere finchè non abbiate ottenuto da essi una RISPOSTA CHIARA. Ma come agiscono le sette? Esse ingannano le persone, presentandosi di porta in porta come cristiani, mentre basta poco per accorgersi che manipolano gravemente la Bibbia. Di solito poi i membri delle sette sono polemici e aggressivi ed il loro nemico numero uno è l’odiatissima Chiesa Cattolica. Spesso più che proporre il loro specifico credo strumentalizzano un facile anticlericalismo per accusare il papa, i preti e tutto ciò che è cattolico. Ma come agiscono in genere le sette? Eccovi in un periodo di fragilità esistenziale. Vi trovate momentaneamente solo e senza la propria famiglia o senza amici (arrivo in una città straniera per motivi di lavoro, ingresso in una facoltà universitaria). Attraversate un periodo di transizione difficile (perdita di impiego, fine degli studi, rottura di coppia, scontro coi vostri genitori, un grave lutto o delusione). Vi sentite "male nella vostra pelle", senza ragioni interessanti e stimolanti di vita , oppure siete depresso. Siete stato già deluso dall’impegno politico, sindacale, oppure religioso al quale vi eravate dedicato in precedenza e vi trovate senza un punto sicuro di riferimento. Una locandina pubblicitaria per strada oppure un volantino scivolato per caso in mano vostra attirano allora il vostro sguardo. Od ancora una persona sorridente e ben vestita vi si accosta, per proporvi le chiavi della felicità, o di un mondo quasi perfetto. Vi si invita per esempio: a ritrovare la vostra piena forma, la pienezza di una personalità "realizzata"; ad incontrare gente positiva, felice, con la quale potrete lavorare concretamente ed utilmente nel migliorare la vita, nel cambiare il mondo, nello sviluppare i vostri poteri nascosti, partecipando a dei corsi per acquisire la pace e l’armonia interiori; come pure nel fare l’esperienza diretta di Dio, in una comunità gioiosa e fervente; nel prepararvi ad una fine del mondo che non potrebbe mancare dal giungere molto presto...Notiamolo bene: sono essi che vengono a voi, col trattato od il discorso caloroso e seducente di colui che si propone per reclutarvi. Con sorriso, affetto, incanto e gentilezza. Ma essi non vi dicono tutto, ed in particolare fin dove questo primo contatto simpatico può portarvi. Essi giocano sulla vostra sensibilità, le vostre emozioni. Ora, vi è sempre in noi un punto vulnerabile. Ed è giocando su questa vulnerabilità che essi accentuano la falla psicologica: è l’inizio della manipolazione. Se allora voi entrate nell’ingranaggio ( ritiri, corsi, soggiorni, conferenze, incontri), essi si impiegheranno nel controllare a poco a poco il vostro pensiero controllando il vostro comportamento. Con la parola, il discorso. Con la colpevolizzazione sul passato e la paura del futuro. Con delle visite regolari, una pressione insidiosa per spingere ad entrare nel gruppo, un avviluppamento affettivo che taglia progressivamente da tutte le altre relazioni precedenti. Qual è dunque il punto di partenza della manipolazione? Spesso il potere delle parole, del discorso messo al servizio del proselitismo, in una volontà seduttrice. Il linguaggio è in effetti uno dei mezzi privilegiati di cui noi disponiamo per agire e influenzare gli altri. Il discorso settario è in effetti molto costruito: "Mobilitare l’attenzione di qualcuno, è prima di tutto piacergli, interessarlo. Il messaggio non ha forza che se non è inscritto nel campo delle preoccupazioni di colui che lo riceve. Egli deve poter trovare nel discorso delle risposte alle domande che si pone od in una prospettiva di evoluzione in un campo che gli sta a cuore". La perversità del discorso settario attiene soprattutto a quello che la setta cerca meno di impegnare uno scambio tra delle persone, che nel giustificare la validità delle proposte che ha, e nel persuaderne il suo interlocutore in vista di destabilizzarlo e di influenzarlo. Cristo riguardo alle sette ci ha proposto un criterio sicuro di discernimento: "Guardatevi dai falsi profeti che vengono a voi in veste di pecore, ma dentro sono lupi rapaci. Dai loro frutti li riconoscerete". E i frutti sono spessissimo: famiglie spaccate, suicidi, fanatismo, squilibrio psichico, gravi perdite finanziarie a favore della setta. In conclusione, come, Enrico Baccarini ha già ben scritto in un approfondimento su Petrus, Le sette rappresentano il lato più oscuro e pericoloso di una deviazione sociale poco nota, sovente minimizzata tanto dal mondo accademico quanto da quello politico e istituzionale. -

Don Marcello Stanzione - Pontifex -

 
 
 

INTERVISTA SULLA SINDONE. PARLA LA STUDIOSA EMANUELA MARINELLI

Post n°2371 pubblicato il 22 Settembre 2009 da diglilaverita
Foto di diglilaverita

Il suo è un curriculum di quelli che si fanno ricordare: laurea in Scienze naturali, collaborazioni con "La Sapienza", diploma di Catechista specializzato, corsi tenuti presso il Centro Romano di Sindonologia e la Libera Università Maria SS.ma Assunta, una decina di libri, innumerevoli collaborazioni con riviste ed un numero impressionante di articoli. Emanuela Marinelli, fra i massimi studiosi della Sindone in Italia e non solo, è in pensione da qualche giorno, ma il suo interesse per la celebre reliquia, dopo una vita di studio, rimane comprensibilmente intatto. È grazie allo studio di gente come lei che è sorta, da qualche decennio, la sindonologia. Ed è con grande disponibilità che accetta di concederci una preziosa intervista.

Dottoressa Marinelli, che cosa ha acceso la sua curiosità per la Sindone? Dove e com'è nata la sua passione per il celebre sudario?
Nel 1976 lo scienziato svizzero protestante Max Frei Sulzer, laureato in botanica, esperto in microtracce e criminologo di fama internazionale, comunicò di aver trovato sulla Sindone granuli di polline che non esistono in Europa; essi provengono da fiori del Medio Oriente. Il polline più frequente sul lenzuolo è identico a quello fossile, abbondante nei sedimenti del Lago di Genezareth e del Mar Morto, depositatisi circa duemila anni fa. Questa scoperta mi interessò enormemente, perché forniva una prova della provenienza del sacro lino proprio dalla zona dove visse e morì Gesù Cristo. Tre quarti delle specie riscontrate sulla Sindone, infatti, crescono in Palestina e molte sono tipiche e frequenti a Gerusalemme e dintorni. Tra queste, 13 sono alofite molto caratteristiche od esclusive del Negev e della zona del mar Morto.

In tanti anni di studio, non è mai stata sfiorata dal dubbio che la Sindone possa in effetti essere uno splendido inganno lasciatoci in eredità da qualche illuminata mente del passato?

In tanti, come certamente saprà, si sono fatti questa domanda. E più di qualcuno, oggi, ritiene d'aver individuato quella mente illuminata in Leonardo…
Lasciamo stare l'ipotesi fantasiosa di Leonardo, che si scontra con l'evidenza storica: la reliquia che è oggi a Torino è la stessa che nel 1353 si trovava a Lirey, in Francia, nelle mani di un cavaliere crociato, Geoffroy de Charny. Basta ricordare che Leonardo è nato nel 1452 per rendersi conto che è assurdo attribuire la Sindone al genio toscano. Ma in ogni caso la possibilità di uno "splendido inganno"non sussiste, non c'è dubbio. Sul lenzuolo sono state condotte analisi accurate, i cui risultati sono concordi nel provare che esso ha avvolto un vero cadavere; inoltre ci sono innumerevoli motivi per ritenere che si tratti proprio di Gesù. Per i dettagli, consiglio di consultare il sito www. sindone. info di Collegamento pro Sindone.

Ha mai assistito o saputo di conversioni di scienziati che, studiando la Sindone, hanno visto il loro cuore aprirsi alla dimensione trascendente?

Penso che la questione della fede sia molto delicata e interiore, quindi se qualcuno non credente è stato toccato intimamente dalla realtà sindonica sarà difficile saperlo se non lo rivela egli stesso pubblicamente. E magari non lo fa per non attirare clamore e sensazionalismo. Personalmente qualche confidenza di persone che si sono avvicinate alla fede dopo aver conosciuto la Sindone l'ho avuta, ma non sta a me divulgarla.

Le ho rivolto la domanda precedente, ben sapendo che Lei non ha mai fatto mistero d'essere credente. E se pensiamo all'infinita lista di scienziati credenti, la sua posizione non deve certo meravigliare. Ciononostante, non teme che la fede possa in qualche misura contaminare il suo sguardo scientifico nei confronti della Sindone, che è una reliquia in buona parte avvolta dal mistero?

Certamente ciò che si osserva sulla Sindone è una conferma di quanto si legge nei Vangeli e questo non può lasciare indifferenti; però il pericolo di "contaminare lo sguardo scientifico"non esiste, perché la scienza si basa su analisi, su misure, e queste sono oggettive. Eppure taluni scettici avanzano dubbi proprio di ordine metodologico rispetto ad alcuni studi svolti sulla Sindone. Le faccio qualche esempio. Oltre a ridimensionare la portata delle recenti affermazioni di Christopher Bronk Ramsey, che sarebbero state volutamente deformate, quelli del Cicap, (Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sul Paranormale) che pure ammettono di non saper spiegare la Sindone, sottolineano con insistenza la presunta scarsa attendibilità di scienziati che, coi loro studi, suffragherebbero l'autenticità della reliquia. Un nome su tutti: Dmitri Kuznetsov.

Lei che idea s'è fatta in proposito?

Ovviamente agli scettici un oggetto così straordinario dà parecchio fastidio e quindi si danno da fare per tentare di demolirne la credibilità. Bisogna però considerare che sulla Sindone sono stati pubblicati circa 300 articoli scientifici e di questi, circa 250 sono favorevoli all'autenticità.

Ciò fornisce un'idea della situazione.

Ma veniamo ai due esempi. Le affermazioni di Christopher Bronk Ramsey, direttore del laboratorio di Oxford (uno dei tre che datò la Sindone nel 1988), in un primo momento sono state riferite da una terza persona, che può aver frainteso, ad un giornalista e quindi riportate in buona fede su "La Stampa", dove apparve che, secondo Ramsey, i risultati della datazione al Carbonio 14 sono probabilmente sbagliati. In realtà poi Ramsey fece una precisazione, dichiarando di avere una "mente aperta"verso i risultati di possibili nuovi esami: «Tra le misurazioni del radiocarbonio - ha ammesso Ramsey - e le altre prove che abbiamo sulla Sindone sembra esserci un conflitto, su come interpretare queste prove. E per questo ritengo che chiunque abbia lavorato in questo settore, scienziati esperti di radiocarbonio ed altri esperti, debbano dare uno sguardo critico alle prove che hanno prodotto per riuscire a tracciare una storia coerente che si adatti e ci dica la storia vera di questo intrigante pezzo di stoffa». È un apprezzabile passo avanti, dopo vent'anni di completa chiusura verso ogni dialogo da parte dei carbonisti. Viene ammesso che il radiocarbonio non è una prova infallibile, specialmente per un oggetto particolare come la Sindone.

E veniamo al "caso Kouznetsov". Nel giugno 1993 il biologo russo Dmitri A. Kouznetsov, specializzato in chimica archeologica, annunciò di aver verificato sperimentalmente l'arricchimento di radiocarbonio in tessuti antichi, ricostruendo condizioni simili a quelle dell'incendio in cui la Sindone si trovò 1532. Negli anni successivi pubblicò alcuni articoli a riguardo.

La sua spiegazione dei motivi che avrebbero falsato il risultato della datazione della Sindone suscitò il comprensibile entusiasmo dei sindonologi.

Una delle riviste scientifiche in cui apparve uno di questi lavori, il prestigioso "Journal of Archaeological Science", pubblicò però nello stesso numero anche un articolo di A. J. Timothy Jull, Douglas J. Donahue e Paul E. Damon, tre ricercatori che avevano firmato l'articolo di "Nature"sulla datazione della Sindone; essi mettevano in dubbio i risultati di Kouznetsov. Nel frattempo alcune vicende personali poco limpide gettarono un'ombra su di lui. Negli anni seguenti diversi scienziati provarono a ripetere gli esperimenti di Kouznetsov, senza ottenere risultati analoghi. Pertanto la sua teoria è stata accantonata. Al Cicap, però, non piacciono nemmeno gli studi del fisico Harry Gove, il padre della moderna datazione radiocarbonica, che in un lavoro pubblicato con altri scienziati su "Nuclear Instruments and Methods in Physics Research"(B 123, 1997, pp. 504-507) ammette che la presenza di funghi e batteri può aver contaminato il campione sindonico che fu datato; e neanche quelli del chimico Raymond Rogers che su "Thermochimica Acta"(Vol. 425, 2005, pp. 189-194) ha dimostrato che nel campione datato c'era un rammendo invisibile. Che strano, al Cicap non piacciono tutti i lavori che confermano l'autenticità della Sindone…

Ad un convegno del già citato Cicap, Luigi Garlaschelli, chimico e responsabile delle sperimentazioni di detto comitato, ha presentato una carrellata di dati sulla Sindone spesso riportati, secondo lui, in modo distorto o parziale dai molti saggi sindonologici autenticisti. A proposito della negatività dell'immagine della Sindone ha fatto notare come potrebbe trattarsi della naturale conseguenza del metodo con cui questa è stata realizzata: la teoria del bassorilievo sul quale viene applicata della vernice a secco produce, a suo dire, effettivamente e spontaneamente immagini negative, che sarebbero spiegabili. E' d'accordo?

Macché d'accordo, per carità! Ci vuole un buon coraggio ad affermare che chi distorce i dati sono i sindonologi autenticisti. Il bassorilievo, riscaldato, strofinato o verniciato che sia, è stato escluso da almeno trent'anni, da quando gli scienziati americani dello "Shroud of Turin Research Project"hanno pubblicato su prestigiose riviste scientifiche i risultati delle loro analisi, ed è assurdo continuare ad insistere.

La Sindone ha avvolto un cadavere e le macchie di sangue ne sono una prova inoppugnabile.

Le immagini ottenute con il bassorilievo hanno caratteristiche diverse da quelle sindoniche e chi non ha mai studiato direttamente la Sindone, come il dott. Garlaschelli, dovrebbe basarsi sui risultati ottenuti da chi invece la Sindone l'ha esaminata ed analizzata. Ma siccome questi risultati sono favorevoli all'autenticità e al dott. Garlaschelli ciò non piace, allora articoli magistrali come quello di John Heller e Alan Adler (Canadian Society of Forensic Sciences Journal, Vol. 14, No. 3, 1981, pp. 81-103) o quello di Eric Jumper e altri (Archaeological Chemistry III, ACS Advances in Chemistry nº 205, J. B. Lambert, Editor, Chapter 22, American Chemical Society, Washington D. C., 1984, pp. 447-476) devono essere ignorati o denigrati.

Dovesse scegliere una caratteristica delle tante misteriose di questa reliquia, qual è quella che la affascina di più, quella che più la convince della sua straordinarietà?

La presenza dell'immagine. Non stupisce che un cadavere abbia macchiato di sangue il lenzuolo, ma che vi abbia lasciato la sua impronta. L'immagine è dovuta a degradazione per disidratazione e ossidazione delle fibrille superficiali del lino. Essa è paragonabile ad un negativo fotografico ed è superficiale, dettagliata, tridimensionale, termicamente e chimicamente stabile. Non è stata prodotta con mezzi artificiali, non è un dipinto né una stampa: sulla stoffa è assente qualsiasi pigmento. Non è stata prodotta con un bassorilievo riscaldato o strofinato con sostanze coloranti. È priva di direzionalità e i suoi chiaroscuri sono proporzionali alle diverse distanze esistenti fra corpo e telo nei vari punti di drappeggio. Si può dunque ipotizzare un effetto a distanza di tipo radiante. Fino ad oggi, nessun laboratorio è riuscito a riprodurre artificialmente un'immagine che abbia tutte le caratteristiche di quella della Sindone, però interessanti esperimenti sono stati condotti presso l'ENEA (Ente per le Nuove tecnologie, l'Energia e l'Ambiente) di Frascati (Roma).

Alcune stoffe di lino sono state irradiate con un laser ad eccimeri, un apparecchio che emette una radiazione ultravioletta ad alta intensità. I risultati, confrontati con la Sindone, mostrano interessanti analogie e confermano la possibilità che l'immagine sia stata provocata da una radiazione ultravioletta direzionale. Viene spontaneo pensare ad una forte luce, emessa dal corpo glorioso di Cristo al momento della Risurrezione. - Giuliano Guzzo - mascellaro.it -

 
 
 
 
 

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Un blog di: diglilaverita
Data di creazione: 16/02/2008
 

 

LE LACRIME DI MARIA

 

MESSAGGIO PER L’ITALIA

 

Civitavecchia la Madonna piange lì dove il cristianesimo è fiorito: la nostra nazione, l'Italia!  Dov'è nato uno fra i più grandi mistici santi dell'era moderna? In Italia! Padre Pio!
E per chi si è immolato Padre Pio come vittima di espiazione? Per i peccatori, certamente. Ma c'è di più. In alcune sue epistole si legge che egli ha espressamente richiesto al proprio direttore spirituale l'autorizzazione ad espiare i peccati per la nostra povera nazione. Un caso anche questo? O tutto un disegno divino di provvidenza e amore? Un disegno che da Padre Pio agli eventi di Siracusa e Civitavecchia fino a Marja Pavlovic racchiude un messaggio preciso per noi italiani? Quale? L'Italia è a rischio? Quale rischio? Il rischio di aver smarrito, come nazione, la fede cristiana non è forse immensamente più grave di qualsiasi cosa? Aggrappiamoci alla preghiera, è l'unica arma che abbiamo per salvarci dal naufragio morale in cui è caduto il nostro Paese... da La Verità vi Farà Liberi

 

 

 
 

SAN GIUSEPPE PROTETTORE

  A TE, O BEATO GIUSEPPE

A te, o beato Giuseppe, stretti dalla tribolazione ricorriamo, e fiduciosi invochiamo il tuo patrocinio dopo quello della tua santissima Sposa.
Per quel sacro vincolo di carità, che ti strinse all’Immacolata Vergine Madre di Dio, e per l’amore paterno che portasti al fanciullo Gesù, riguarda, te ne preghiamo, con occhio benigno la cara eredità, che Gesù Cristo acquistò col suo sangue, e col tuo potere ed aiuto sovvieni ai nostri bisogni.
Proteggi, o provvido custode della divina Famiglia, l’eletta prole di Gesù Cristo: allontana da noi, o Padre amatissimo, gli errori e i vizi, che ammorbano il mondo; assistici propizio dal cielo in questa lotta col potere delle tenebre, o nostro fortissimo protettore; e come un tempo salvasti dalla morte la minacciata vita del pargoletto Gesù, così ora difendi la santa Chiesa di Dio dalle ostili insidie e da ogni avversità; e stendi ognora ciascuno di noi il tuo patrocinio, affinché a tuo esempio e mediante il tuo soccorso, possiamo virtuosamente vivere, piamente morire e conseguire l’eterna beatitudine in cielo.
Amen
San Giuseppe proteggi questo blog da ogni male errore e inganno.

 
 
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