ASCOLTA TUA MADRE

LE LACRIME DI UNA MADRE NON ASCOLTATA

 

FERMIAMO LA LEGGE CONTRO L'OMOFOBIA

 

TELEFONO VERDE "SOS VITA" 800813000

CHE COSA E' IL TELEFONO "SOS VITA"?
 
È un telefono “salva-vite”, che aspetta soltanto la tua chiamata. E' un telefono verde, come la speranza la telefonata non ti costa nulla,
Vuole salvare le mamme in difficoltà e, con loro, salvare la vita dei figli che ancora esse portano in grembo.
E quasi sempre ci riesce, perché con lui lavorano 250 Centri di aiuto alla vita.
 
Il Movimento per la vita lo ha pensato per te
 
Puoi parlare con questo telefono da qualsiasi luogo d’Italia: componi sempre lo stesso numero: 800813000.
 
Risponde un piccolo gruppo di persone di provata maturità e capacità, fortemente motivate e dotate di una consolidata esperienza di lavoro nei Centri di aiuto alla vita (Cav) e di una approfondita conoscenza delle strutture di sostegno a livello nazionale. La risposta, infatti, non è soltanto telefonica.
 
Questo telefono non ti dà soltanto ascolto, incoraggiamento, amicizia, ma attiva immediatamente un concreto sostegno di pronto intervento attraverso una rete di 250 Centri di aiuto alla vita e di oltre 260 Movimenti per la vita sparsi in tutta Italia.

 
DUE MINUTI PER LA VITA

Due minuti al giorno è il tempo che invitiamo ad offrire per aderire alla grande iniziativa di
preghiera per la vita nascente che si sta diffondendo in Italia dal 7 ottobre 2005 in
occasione della festa e sotto la protezione della Beata Vergine Maria, Regina del Santo Rosario.
Nella preghiera vengono ricordati ed affidati a Dio:
 i milioni di bambini uccisi nel mondo con l’aborto,
 le donne che hanno abortito e quelle che sono ancora in tempo per cambiare idea,
 i padri che hanno favorito o subito un aborto volontario o che attualmente si trovano accanto ad
una donna che sta pensando di abortire,
 i medici che praticano aborti ed il personale sanitario coinvolto, i farmacisti che vendono i
prodotti abortivi e tutti coloro che provocano la diffusione nella società della mentalità abortista,
 tutte le persone che, a qualsiasi livello, si spendono per la difesa della vita fin dal concepimento.
Le preghiere da recitarsi, secondo queste intenzioni, sono:
 Salve Regina,
 Preghiera finale della Lettera Enciclica Evangelium Vitae di Giovanni Paolo II
 Angelo di Dio,
 Eterno riposo.
Il progetto è quello di trovare 150.000 persone, che ogni giorno recitino le preghiere. Il numero corrisponde a quello - leggermente approssimato per eccesso – degli aborti accertati che vengono compiuti ogni giorno nel mondo, senza poter conteggiare quelli clandestini e quelli avvenuti tramite pillola del giorno dopo. Per raggiungere tale obiettivo occorre l’aiuto generoso di tutti coloro che hanno a cuore la difesa della vita.

“Con iniziative straordinarie e nella preghiera abituale,
da ogni comunità cristiana, da ogni gruppo o associazione,
da ogni famiglia e dal cuore di ogni credente,
si elevi una supplica appassionata a Dio,
Creatore e amante della vita.”
(Giovanni Paolo II, Evangelium Vitae, n. 100)

Ulteriori informazioni su: www.dueminutiperlavita.info
 

PREGHIERA A MARIA PER LA VITA GIOVANNI PAOLO II

O Maria, aurora del mondo nuovo, Madre dei viventi,
affidiamo a Te la causa della vita:
guarda, o Madre, al numero sconfinato di bimbi cui viene impedito di nascere,
di poveri cui è reso difficile vivere, di uomini e donne vittime di disumana violenza, di anziani e malati uccisi dall'indifferenza o da una presunta pietà.
Fà che quanti credono nel tuo Figlio sappiano annunciare con franchezza e amore agli uomini del nostro tempo il Vangelo della vita.
Ottieni loro la grazia di accoglierlo come dono sempre nuovo,
la gioia di celebrarlo con gratitudine in tutta la loro esistenza
e il coraggio di testimoniarlo con tenacia operosa, per costruire,
insieme con tutti gli uomini di buona volontà, la civiltà della verità e dell'amore
a lode e gloria di Dio creatore e amante della vita.
Giovanni Paolo II


 

AREA PERSONALE

 

Messaggi del 11/10/2009

LA LEGGE SULL'OMOFOBIA E' UNA MINACCIA ALLA LIBERTA' RELIGIOSA. LE PAROLE PROFETICHE DEL CARDINALE RATZINGER

Post n°2474 pubblicato il 11 Ottobre 2009 da diglilaverita
Foto di diglilaverita

Un'eventuale legge italiana contro l'omofobia, in recepimento di una risoluzione del Parlamento Europeo, potrebbe limitare fortemente la libertà delle persone e la libertà religiosa. E' in discussione alla Camera dei Deputati la proposta di legge C-1658 contro l'omofobia, presentata dal Partito Democratico, a prima firma di Paola Concia ( la presidente della Commissione, l'on. avvocato Giulia Bongiorno, ha nominato, contro la consuetudine parlamentare, Relatrice del Progetto di legge una deputata dell'opposizione di Sinistra, l'on. Anna Paola Concia, che ha dichiarato: "E' la prima volta, in questa Legislatura, che viene affidato l'incarico di Relatrice a una deputata dell'opposizione e, per di più, unica lesbica 'libera' di questo Parlamento"!!??.("l'Unità on line", 25-10-2008). La proposta prevede l'inserimento nel Codice Penale di "reati commessi per finalità di discriminazione o di odio fondati sull'orientamento sessuale o sull'identità di genere". L'iniziativa recepisce una risoluzione del Parlamento Europeo del 18 gennaio 2006 in cui l'omofobia è definita "una paura e un'avversione irrazionale nei confronti dell'omosessualità e di gay, lesbiche, bisessuali e transessuali (GLBT), basata sul pregiudizio". Come "pregiudizio" si intende ogni giudizio morale contrario all'omosessualità e alle deviazioni in campo sessuale. Quando esso si esprime in scritti o discorsi pubblici che non pongano su un piano di assoluta eguaglianza ogni tendenza e orientamento sessuale, può essere considerato come contrario al rispetto dei diritti dell'uomo ed essere oggetto di sanzioni penali. Lo stesso principio è enunciato dall'art. 21 della Carta fondamentale dei Diritti del cittadino di Nizza, resa giuridicamente vincolante dal Trattato europeo di Lisbona. Nel commentare l'iniziativa, il professor Roberto De Mattei ha spiegato in un dettagliato articolo pubblicato su "Radici Cristiane" (n. 48 - Ottobre 2009) che "se questa legge passasse e fosse applicata in modo coerente, sarebbe impossibile, o quanto meno rischioso, criticare l'omosessualità e presentare la famiglia naturale come 'superiore' alle unioni omosessuali. Un'istituzione ecclesiastica non potrebbe rifiutarsi di designare come suo rappresentante una persona che non faccia mistero delle sue tendenze omosessuali. Nessuno Stato, ma anche nessuna Chiesa, potrebbe rifiutare di celebrare un matrimonio di coppie dello stesso sesso. Catechismi e libri sacri che condannano l'omosessualità come peccato 'contro-natura' potrebbero essere ritirati dal commercio". In merito alla possibilità di una legge europea che avrebbe impedito il rifiuto della pratica omosessuale, il 1° aprile 2005 l'allora Cardinale Joseph Ratzinger, in occasione della consegna del "Premio San Benedetto per la promozione della vita e della famiglia in Europa", conferitogli dalla Fondazione Sublacense Vita e Famiglia, ebbe a dire: "Il concetto di discriminazione viene sempre più allargato, e così il divieto di discriminazione può trasformarsi sempre di più in una limitazione della libertà di opinione e della libertà religiosa. Ben presto non si potrà più affermare che l'omosessualità, come insegna la Chiesa cattolica, costituisce un obiettivo disordine nello strutturarsi dell'esistenza umana". "È evidente - spiegava il Cardinale - che questo canone della cultura illuminista, tutt'altro che definitivo, contiene valori importanti dei quali noi, proprio come cristiani, non vogliamo e non possiamo fare a meno; ma è altrettanto evidente che la concezione mal definita o non definita affatto di libertà, che sta alla base di questa cultura, inevitabilmente comporta contraddizioni; ed è evidente che proprio per via del suo uso (un uso che sembra radicale) comporta limitazioni della libertà che una generazione fa non riuscivamo neanche ad immaginarci. Una confusa ideologia della libertà conduce ad un dogmatismo che si sta rivelando sempre più ostile verso la libertà". Il prof. De Mattei ha ricordato che nelle parole del Catechismo di San Pio X l'omosessualità è un peccato che "grida vendetta al cospetto di Dio" e la Sacra Scrittura e i Padri della Chiesa hanno bollato l'omosessualità come un "abominio" (Levitico, 20,13). Secondo il prof. De Mattei, la moda, la televisione, il cinema e la politica stanno diventando ambiti sociali privilegiati della lobby omosessuale. All'ultimo Festival di Venezia, conclusosi lo scorso 12 settembre, il tema ricorrente dei film in rassegna è stato l'omosessualità. Prima della proiezione del film A single man di Tom Ford, che si è aggiudicato il Queer Lion attribuito dalla comunità gay alla migliore opera omo, lesbica o trans, il presidente onorario dell'Arcigay Franco Grillini e alcuni esponenti politici di sinistra hanno tenuto un sit-in contro l'omofobia. Il 29 giugno 2009 il Presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha ricevuto alla Casa Bianca circa 250 leader e attivisti delle principali organizzazioni gay, lesbiche e transgender in occasione dei 40 anni della nascita del movimento per la difesa dei diritti omosessuali. Lo stesso Obama, in un'intervista pubblicata il 3 luglio da "Avvenire", ha affermato che la comunità gay-lesbica degli Stati Uniti viene "ferita da alcuni insegnamenti della Chiesa cattolica e della dottrina cristiana in generale". Per questi motivi, il prof. De Mattei ha concluso ha affermato che "se il reato contro l'omofobia fosse varato così com'è, sarebbe uno scandalo e un'occasione di profonda riflessione per l'elettorato cattolico, continuamente tradito dai propri rappresentanti in nome dell'aberrante principio del "politicamente corretto". -  Antonio Gaspari - Zenit -

 
 
 

SESSO: VIAGGIO NELL'OSSESSIONE DEL MONDO MODERNO

Post n°2473 pubblicato il 11 Ottobre 2009 da diglilaverita
Foto di diglilaverita

«Sapete, Bianca è una missionaria». Così Lars presenta la fidanzata al fratello Gus e a sua moglie Karin nel grottesco film Lars, una ragazza tutta sua. Bianca è una bambola gonfiabile, gommoso oggetto del desiderio acquistato su internet e recapitato a casa in una cassa di legno. Le sexy bambole sono state lanciate sul mercato negli Stati Uniti nel 1995 e da allora la loro compravendita, grazie al web e ai sexy shop, è aumentata di anno in anno. Esistono “Love dolls” per tutti i gusti e prezzi: si va dalle più economiche in vinile saldato (50 dollari) a quelle di media classe in lattice (200), a quelle deluxe in morbido silicone e con giunture flessibili per gli amanti più esigenti (oltre i 1.000). Quelle di ultima generazione sono chiamate “Real doll” e la loro verosomiglianza è impressionante. Se ne può scegliere il peso, l’altezza, la misura di seno e persino quella del piede. Non solo: si può ordinare il volto, il taglio e il colore dei capelli, degli occhi, delle unghie. Questi silenziosi e siliconati amori necessitano di cure. In vendita anche gli accessori: cintura (18 dollari), cappello (dai 15 ai 18), braccialetti (dai 12 ai 18), ciondoli simil oro (24 dollari), forse per inconsueti presenti natalizi. Esistono bambole anziane, per gli amanti dell’older – a richiesta è in vendita la dentiera–eper cani con carenze affettive (colori: bianco e nero). Questi sex toys sono molto apprezzati in Giappone dove i più incalliti playboy possono rivolgersi all’agenzia Mori no Doru che li noleggia (85 dollari) per indimenticabili notti di turbo-onanismo negli Tsurekomi ryoka, gli hotel dell’amore gestiti dalla stessa agenzia (la camera si paga a parte). Chi opera nel settore ha recepito le esigenze degli utenti: rapporti limitati alla pura sfera sessuale, senza impicci d’altro tipo, ma esigenza che tali incontri si avvicinino il più possibile alla realtà. Per questo un meccanico aeronautico tedesco ha progettato “Andy”, umanoide dotato di cuore meccanico che aumenta i battiti col progredire del rapporto, che si scalda, che espelle secrezioni vaginali e che, se interpellata con frasi standard, sa rispondere suadente. Secondo David Levy, autore di Love+Sex with Robots, tra quarant’anni sarà normale fare sesso con i robot e ciò recherà innegabili vantaggi sociali: «Così potrebbero fermarsi i pedofili, le violenze sessuali e anche la prostituzione ». Parallelo al mercato deluxe è cresciuto quello per clienti meno facoltosi. Non serve andare in Giappone, basta un giro nella periferia romana, nella «Tiburtina valley» come l’ha ironicamente denominata l’inviato della Stampa autore di un’inchiesta sugli outlet dei porno desideri.  A questo megamagazzino del sesso inorganico si riforniscono da tutta Italia 2.500 clienti e 650 esercizi pubblici che quotidianamente acquistano sex toys di tutti i tipi. Dire che internet ha reso ancor più accessibili i contenuti pornografici è una banalità. Per anni la parola più ricercata sui motori di ricerca è stata «sex» (et similia, tipo «viagra») e secondo diverse statistiche è il cybersex a farla da padrone sul web. Per dirla con la battuta del dottor Cox nella serie tv Scrubs: «Se da internet togliessero tutti i siti pornografici rimarrebbe un solo sito con su scritto: “Ridateci i porno”».  Nel 2007 la Opnet, azienda specializzata in sicurezza informatica, ha redatto un rapporto secondo il quale il 36,21 per cento di pagine online ha contenuti pornografici. Una pagina su quattro riguarda il sesso e, per intendersi, i siti di informazione raggiungono la percentuale dell’1,55. La rete è il regno degli erotomani e le novità sono all’ordine del giorno, venendo incontro ai desideri di utenti che hanno nella compulsività la loro principale dote. Non c’è limite alla fantasia: esiste anche il sito Porn for the blind, che mette a disposizione degli utenti non vedenti file audio di lussuriosi mugugni e sospiri. Internet ha creato un problema agli altri media del settore che, in vario modo, si stanno adattando. Il mondo maggiormente in crisi è quello delle videocassette, dei dvd e della carta (si pensi a Playboy), ma anche le tv rischiano il sorpasso. Per questo si attrezzano per allargare l’offerta: Sky, per esempio, pensa di allungare la programmazione eros alle 24 ore. Porno sempre e ovunque: per questo si studia come adattare con sempre maggior precisione di risoluzione i filmati alle console per videogame e ai telefonini.
Continuano a mantenere un loro business le cosiddette fiere del sesso, di cui in Italia la più famosa è il Mi-Sex di Milano cui partecipano le maggiori attrici e attori nostrani e che, stando alle informazioni fornite dagli organizzatori, «dal 1994 a oggi ha registrato un’affluenza di 900 mila persone ». Quello delle pornostar è un mondo sempre più alla ricerca di una legittimazione culturale e a novembre su Sky partirà la fiction su Moana Pozzi, icona glamour del settore. Ma il porno è anche un mondo ricco di lati oscuri (si rammentino le tristi vicende di John Holmes e Linda Lovelace) e tragiche pene del contrappasso. Dopo quanto già accaduto nel 2004, anche oggi torna d’attualità il dilagare dell’Aids che sta mietendo vittime nella San Ferdinando Valley (quattromila film l’anno), la Hollywood del sesso americano. Sono 16 le pornostar colpite negli ultimi mesi dal morbo. Il nomadismo sessuale è tipico del mondo porno, ma, almeno per quello made in Usa, esso è legato a stretti controlli burocratici: ogni attore è obbligato a sottoporsi mensilmente a test medici che ne valutino la salute e l’integrità fisica. È un mondo assai meno erotico e passionale di quel che si pensi, dominato più dagli affari che dalla libido. Simpaticamente lo ha ammesso anche il più amato tra i pornostar italiani, Franco Trentalance, che, lamentandosi dei continui spostamenti da un set all’altro, alla domanda «che cosa ti sei fatto di più nella vita» ha risposto: «Le valigie». Ma tutto questo è nulla, rispetto al modo in cui l’ossessione sessuale è tradotta, giustificata, ideologicamente orientata in precetti di buona educazione, sicuro successo, integrità salutista. Bastava leggere l’articolo “Sesso, amore e fantasia” sull’ultimo numero del Magazine del Corriere della Sera che proponeva ai lettori un test per misurare il proprio «grado di accoppiabilità». Inutile dire che i punteggi più alti li raggiungevano gli amatori più disinibiti, quelli che possono vantarsi di essere al passo con «le star del cinema, i miliardari, i leader mondiali». Sul versante “prevenzione”, l’inserto Salute di Repubblica ha fornito in luglio un prontuario per il «sesso sicuro». Mentre nell’editoriale il direttore si congratulava col governo per le leggi restrittive in materia di educazione stradale – e al contempo si lamentava della poca attenzione per l’educazione sessuale – gli articoli dedicavano ampio spazio ai contraccettivi (profilattici, pillole, spirali) e all’innovativo metodo del «bebè virtuale». Un corso inventato in Australia per educare i giovani alla “responsabilità genitoriale”. Consiste nell’affidare loro un «bambolotto di aspetto realistico programmato per piangere con diversi gradi di intensità simulando la fame o il sonno ». I “genitori” potranno così sperimentare quanto è dura accudire un figlio e questo, secondo gli esperti, dovrebbe renderli consapevoli «sugli effetti di una gravidanza involontaria ». Poiché anche secondo le ricerche del «British Medical Journal l’approccio basato sui metodi contraccettivi non è efficace, è molto meglio creare aspettative negative rispetto alla possibilità di avere figli troppo presto». Teorie da scienziati bislacchi? Non sono solo loro. Nel suo Lessico per il futuro (2008) Jacques Attali ha prefigurato un mondo nuovo in cui scomparirà la fedeltà come dovere e l’infedeltà come colpa. Diventerà un diritto formare più coppie e la poligamia e la poliandria saranno la norma. I bambini nasceranno solo in vitro o grazie alla clonazione, i genitori saranno sostituiti dalle banche di geni, nessuno avrà più né un padre né una madre, né una storia biologica. Sarà l’uomo del futuro, nomade assoluto, che concepirà il sesso solo come puro divertimento anti-stress, scevro di ogni qualsiasi tipo di relazione con la carne dell’altro.  - Emanuele Boffi - tempi -

 
 
 

FESTA DELLA DIVINA MATERNITA' DELLA MADONNA

Post n°2472 pubblicato il 11 Ottobre 2009 da diglilaverita
Foto di diglilaverita

Il Titolo di Madre di Dio, fra tutti quelli che vengono attribuiti alla Madonna, è il più Glorioso. Essere la Madre di Dio è per Maria la sua Ragion d'Essere, il motivo di tutti i Suoi Privilegi e delle Sue Grazie. Per noi il Titolo racchiude tutto il Mistero dell'Incarnazione e non ne vediamo altro che più di questo sia Sorgente per Maria di Lodi e per noi di Gioia. Sant'Efrem pensava giustamente che credere e affermare che la Santissima Vergine Maria è Madre di Dio è dare una Prova Sicura della nostra Fede. La Chiesa quindi non Celebra alcuna Festa della Vergine Maria senza Lodarla per questo Privilegio. E così Saluta la Beata Madre di Dio, nell'Immacolato Concepimento, nella Natività, nell'Assunzione e noi nella Recita Frequentissima dell'Ave Maria facciamo altrettanto.

L'Eresia Nestoriana.

"Theotókos", Madre di Dio, è il Nome con cui nei Secoli è stata Designata Maria Santissima. Fare la Storia del Dogma della Maternità Divina sarebbe fare la Storia di tutto il Cristianesimo, perché il Nome era entrato così profondamente nel cuore dei Fedeli che quando, davanti al Vescovo di Costantinopoli, Nestorio, un prete che era suo portavoce, osò affermare che Maria era soltanto Madre di un uomo, perché era impossibile che Dio nascesse da una donna, il popolo protestò scandalizzato. Era allora Vescovo di Alessandria San Cirillo, l'Uomo Suscitato da Dio per Difendere l'Onore della Madre del Suo Figlio. Egli tosto manifestava il suo stupore: "Mi meraviglia che vi siano persone, che pensano che la Santa Vergine non debba essere chiamata Madre di Dio. Se Nostro Signore è Dio, Maria, che lo mise al mondo, non è la Madre di Dio? Ma questa è la Fede che ci hanno Trasmesso gli Apostoli, anche se non si sono serviti di questo termine, ed è la Dottrina che abbiamo appresa dai Santi Padri".

Il Concilio di Efeso.

Nestorio non cambiò pensiero e l'Imperatore convocò un Concilio, che si aprì ad Efeso il 24 Giugno 431 sotto la Presidenza di San Cirillo, Legato del Papa Celestino. Erano presenti 200 Vescovi i quali Proclamarono che "la Persona di Cristo è Una e Divina e che la Santissima Vergine deve essere Riconosciuta e Venerata da tutti quale Vera Madre di Dio". I Cristiani di Efeso Intonarono Canti di Trionfo, Illuminarono la Città e ricondussero alle loro dimore con fiaccole accese i Vescovi "venuti - gridavano essi - per Restituirci la Madre di Dio e Ratificare con la loro Santa Autorità ciò che era Scritto in tutti i cuori".
Gli sforzi di Satana avevano raggiunto, come sempre, un risultato solo, cioè quello di preparare un Magnifico Trionfo alla Madonna e, se vogliamo Credere alla Tradizione, i Padri del Concilio, per Perpetuare il Ricordo dell'Avvenimento, aggiunsero all'Ave Maria le Parole: "Santa Maria, Madre di Dio, Pregate per noi peccatori, adesso e nell'ora della nostra morte". Milioni di persone recitano ogni giorno questa Preghiera e Riconoscono a Maria la Gloria di Madre di Dio, che un Eretico aveva preteso negare.

Maria Vera Madre di Dio.

Riconoscere che Maria è Vera Madre di Dio è cosa facile. "Se il Figlio della Santa Vergine è Dio, scrive Papa Pio XI nell'Enciclica Lux Veritatis, Colei che l'ha Generato merita di essere chiamata Madre di Dio; se la Persona di Gesù Cristo è Una e Divina, tutti, senza dubbio, devono chiamare Maria Madre di Dio e non solamente di Cristo Uomo. Come le altre donne sono chiamate e sono realmente madri, perché hanno formato nel loro seno la nostra sostanza mortale, e non perché abbiano creata l'Anima umana, così Maria ha acquistato la Maternità Divina per aver Generato l'Unica Persona del Figlio Suo".

Maria e Gesù.

La Maternità Divina Unisce Maria con il Figlio con un Legame più forte di quello delle altre madri con i loro figli. Queste non operano da sole la generazione e la Santa Vergine invece ha Generato il Figlio, l'Uomo-Dio, con la Sua Stessa Sostanza e Gesù è Premio della Sua Verginità ed Appartiene a Maria per la Generazione e per la Nascita nel Tempo, per l'Allattamento con il quale lo nutrì, per l'Educazione che gli diede, per l'Autorità Materna Esercitata su di Lui.

Maria e il Padre.

La Maternità Divina Unisce in Modo Ineffabile Maria al Padre. Maria infatti ha per Figlio il Figlio Stesso di Dio, Imita e Riproduce nel Tempo la Generazione Misteriosa con la quale il Padre Generò il Figlio nell'Eternità, Restando così Associata al Padre nella Sua Paternità. "Se il Padre ci Manifestò un'Affezione così Sincera, dandoci Suo Figlio come Maestro e Redentore, diceva Bossuet, l'Amore che aveva per Te, o Maria, gli fece Concepire ben altri Disegni a Tuo riguardo e ha Stabilito che Gesù fosse Tuo come è Suo e, per realizzare con Te una Società Eterna, volle che Tu fossi la Madre del Suo Unico Figlio e volle essere il Padre del Tuo Figlio" (Discorso sopra la Devozione alla Santa Vergine).

Maria e lo Spirito Santo.

La Maternità Divina Unisce Maria allo Spirito Santo, perché per Opera dello Spirito Santo ha Concepito il Verbo nel Suo Seno. In questo Senso Papa Leone XIII chiama Maria Sposa dello Spirito Santo (Enc. Divinum Munus, 9 Maggio 1897) e Maria è dello Spirito Santo il Santuario Privilegiato, per le Inaudite Meraviglie che ha Operate in Lei. "Se Dio è con tutti i Santi, afferma San Bernardo, è con Maria in Modo tutto Speciale, perché tra Dio e Maria l'Accordo è così Totale che Dio non solo si è Unita la Sua Volontà, ma la Sua Carne e con la Sua Sostanza e quella della Vergine ha fatto un Solo Cristo, e Cristo se non deriva come Egli è, né Tutto Intero da Dio, né Tutto Intero da Maria, è tuttavia Tutto Intero Dio e Tutto Intero di Maria, perché non ci sono due Figli, ma c'è un Solo Figlio, che è Figlio di Dio e della Vergine. L'Angelo dice: "Ti Saluto, o Piena di Grazia, il Signore è con Te. È con Te non solo il Signore Figlio, che Rivestisti della Tua Carne, ma il Signore Spirito Santo dal quale Concepisti e il Signore Padre, che ha Generato Colui che Tu Concepisti. È con Te il Padre che fa sì che Suo Figlio sia Tuo Figlio; è con Te il Figlio, che, per Realizzare l'Adorabile Mistero, apre il Tuo Seno Miracolosamente e Rispetta il Sigillo della Tua Verginità; è con Te lo Spirito Santo, che, con il Padre e con il Figlio Santifica il Tuo Seno. Sì, il Signore è con Te" (3a Omelia Super Missus Est).

Maria Nostra Madre.

Salutandoti Oggi con il Bel Titolo di Madre di Dio, non dimentichiamo che "avendo dato la Vita al Redentore del Genere Umano, Sei per questo Fatto Stesso Divenuta Madre Nostra Tenerissima e che Cristo ci ha voluti per fratelli. Scegliendoti per Madre del Figlio Suo, Dio ti ha Inculcato Sentimenti del tutto Materni, che respirano solo Amore e Perdono" (Pio XI Enc. Lux Veritatis).  Dalla Gloria del Cielo ove Sei, ricordati di noi, che ti Preghiamo con tanta Gioia e Confidenza. "L'Onnipotente è con Te e Tu Sei Onnipotente con Lui, Onnipotente per Lui, Onnipotente dopo di Lui", come dice San Bonaventura. Tu puoi Presentarti a Dio non tanto per Pregare quanto per Comandare, Tu sai che Dio Esaudisce Infallibilmente i Tuoi Desideri. Noi siamo, senza dubbio, peccatori, ma Tu Sei Divenuta Madre di Dio per Causa Nostra e "non si è mai inteso dire che alcuno di quelli che sono ricorsi a Te sia stato abbandonato. Animati da questa Confidenza, o Vergine delle Vergini, o Nostra Madre, veniamo a Te gemendo sotto il peso dei nostri falli e ci Prostriamo ai Tuoi Piedi. Madre del Verbo Incarnato, non disprezzare le nostre Preghiere, Degnati di esaudirle" (San Bernardo).
 
La Festa dell'Undici Ottobre.

Il 1931 ricorreva il XV° Centenario del Concilio di Efeso e Papa Pio XI pensò che sarebbe stata "cosa utile e gradita per i Fedeli Meditare e Riflettere sopra un Dogma così Importante" come quello della Maternità Divina e, per lasciare una Testimonianza Perpetua della sua Devozione alla Madonna, Scrisse l'Enciclica Lux Veritatis, Restaurò la Basilica di Santa Maria Maggiore in Roma e Istituì una Festa Liturgica, che "avrebbe contribuito a sviluppare nel Clero e nei Fedeli la Devozione verso la Grande Madre di Dio, presentando alle Famiglie come Modelli, Maria e la Sacra Famiglia di Nazareth", affinché siano sempre più rispettati la Santità del Matrimonio e l'Educazione della Gioventù. Che cosa implichi per Maria la Dignità di Madre di Dio lo abbiamo già notato nelle Feste del Primo Gennaio e del 25 Marzo, ma l'Argomento è Inesauribile e possiamo fermarci su di esso ancora un poco. - dom Prosper Guéranger, L'anno liturgico. - [Innamorati di Maria]

 
 
 

PEDOFILIA: ANCORA ANNERITO IL CIELO DELL'INFANZIA

Post n°2471 pubblicato il 11 Ottobre 2009 da diglilaverita
Foto di diglilaverita

Stavolta nel Bresciano, un uomo di 57 anni, a Carpenedolo, esibiva in auto le sue performances a 4 bambine marocchine, tra i 5 e i 12 anni. A notare il fatto, agenti della Polizia Stradale di Montichiari.Le vittime, due coppie di sorelle, cugine tra loro. L’uomo, un agricoltore, vicino di due delle cuginette, le avrebbe attratte in un parco giochi, pretestuosamente. Le piccole hanno palesato, alle Forze dell’Ordine intervenute, un notevole shock, scoppiando in lacrime. L’uomo, seminudo, arrestato per sequestro di minorenni, atti osceni in luogo pubblico, atti sessuali con minorenni. Le bambine, intanto, sotto controllo medico-psicologico. Un ennesimo episodio, stigmatizzante deviazioni sessuali, spesso camuffate per anni. Nella dimora dell’agricoltore, rinvenuta una nutrita collezione di materiale pornografico. Una violenza all’infanzia, che ancora una volta registra l’abbrutimento istintivo. Non monocolore o legato alla partitura sociale. Anni fa, lo scandalo degli stessi consacrati negli Usa, spinse Papa Ratzinger a misure rigide nei confronti dei sacerdoti. Se per antonomasia, la pedofilia privilegia il sesso forte, da altri Paesi giungono notizie discordi. In Gran Bretagna, le donne che commettono abusi sessuali, superiori agli uomini. Un’associazione, sorta a tutela dei minori, da indagini effettuate, ha evidenziato come fino a 64.000 persone, ovvero il 20% dei 320.000 britannici sospettati di essere pedofili, sarebbero donne. Qualche giorno fa l’ammissione di colpevolezza di una maestra d’asilo di Plymouth, autrice di molestie per circa 9 mesi sui bambini della sua scuola. Anche in Italia, il caso di Rignano Flaminio, una frustrata nella scuola italiana. Certamente non nuova a tale realtà. Un panorama tragico per la spensieratezza ed i sogni. La fantasia ed il cuore. I capricci ed i giochi. Il pedofilo è colui che agisce spinto da una repressione sessuale che, secondo alcuni laici miscredenti, sarebbe il prodotto d’un tipo d’educazione religiosa repressiva. Laddove gl’istinti e la stessa sessualità, a lungo tacciati di peccaminosità o relegati al silenzio. I tabù di un certo approccio al sesso, superati solo in parte da una Chiesa che avanza coi tempi, perdendo anche quella dimensione meramente medievale. Ma non per questo alterante il Vangelo. La pedofilia non può scaturire da un’erronea cultura religiosa né esser il frutto di divieti a lungo esacerbati. L’educazione alla sessualità, tutt’altro che la pratica spinta di essa e la Chiesa, avrà avuto anche i suoi momenti d’oscurantismo a riguardo, ma oggi non può certamente sentirsi in colpa dinanzi ad un fenomeno dilagante, che assume tutt’altri toni, che nulla hanno a che vedere con i dettami della castità! Pedofili si nasce? Si diventa ad un certo punto dell’età, per uno squilibrio che si determina e che sarebbe il caso di sottoporre all’attento esame di psicologi, prima che lasci le sue vittime innocenti sul campo! - Rita Occidente Lupo - Pontifex -

 
 
 

IL RISVEGLIO DEL PAGANESIMO, OVVERO IL NEO PAGANESIMO OCCIDENTALE

Post n°2470 pubblicato il 11 Ottobre 2009 da diglilaverita
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La divinità che “ritorna”, con le nuove Sapienze d’Occidente o le tecniche di meditazione importate dall’Oriente, è una divinità senza nome che non ha nulla a che vedere col Dio di Abramo, di Isacco e di Giacobbe. Come pure il ritorno al religioso è spesso ritorno al paganesimo. L’uomo religioso non è naturalmente pagano? Ma osservando da più vicino ci si rende conto che il campo del paganesimo si sta allargando sempre di più, in modo tale che appare oggi a lato dell’uomo-cristiano e dell’uomo-miscredente, un terzo uomo: il neo-paganesimo occidentale. Cerchiamo di discernere, al di là dei gruppi costituiti, le grandi correnti del neo-paganesimo con il quale ci confronteremo sempre più in futuro. E’ questo vitalismo profondo che favorisce l’intensità della vita più che la sua conversione: “Vivere!”, “essere se stessi!”. E soprattutto: “Essere ben nella propria pelle!”. E’ l’espressione chiave della felicità per oggi. Molti sono così alla ricerca di un vivere diversamente, e di un vivere felici. Talmente persone stanno “male nella propria pelle!”, tesi, inquieti, in una società asfissiante. Di colpo ecco di ritorno le divinità del Pantheon antico. Esse riprendono più specialmente diritto di cittadinanza attraverso la mitologia dei piaceri. Adone con la religione del corpo e del piacere sensuale, Nettuno ed il culto del mare e della spiaggia, tutto l’Olimpo col culto del cielo – blu, certamente! -. Lo scopo supremo dell’esistenza è di “vivere a fondo”. Le reminiscenze di Nietzsche il “super-pagano” sono vicine. Per pervenire a “stare bene nella propria pelle”, i gruppi di psicoterapia e di terapia corporale sono là, diventati religioni di rimpiazzo per molti. “Si va presso lo psicoterapeuta come si andava una volta a messa, più anticamente presso lo stregone del villaggio, e lo si aspetta ed ottengono gli stessi effetti … “.
Il Corpo tende a funzionare come un riferimento assoluto: dal Rebirth ai massaggi di ogni tipo, quasi cinquecento terapeuti ufficiano nelle nuove terapie, venerati come guru o gran sacerdoti da alcuni adepti ferventi. Culto dell’Energia vitale o cosmica. Ed i gruppi di esplorazione dello spazio interiore, lo si è detto – quasi ottanta organizzazioni -, propongono un “allargamento della coscienza” che è vissuto da taluni come una esperienza mistica dell’Ignoto. Il neo-paganesimo è una comunione con la Natura che lo identifica a Dio. Il culto della Natura è d’altronde nel retto filo delle religioni naturali e dell’animismo. Il movimento ecologista in se stesso non sarebbe pertanto che un semplice fatto sociale né una delusione del nostro modello di società, del rifiuto di un tipo di crescita assurdo, e di una volontà di aprire la strada ad una nuova arte del vivere. Ma questa sana contestazione riveste talvolta i tratti di un catastrofismo religioso prossimo ai terrori dell’Anno Mille e di predizioni agitate dalle sette millenariste come i Testimoni di Geova. La ricerca di una purezza totale del pianeta riviene d’altronde da un vecchio mito pagano: quello dell’Età d’oro, sogno nostalgico del ritorno all’innocenza supposta delle origini … O quello dell’Eterno-ritorno caro all’induismo. Il neo-paganesimo è anche quel monismo naturalista che fonda una religione divenuta parte di sentimento e di esperienza, nella linea di Rousseau e di Goethe. E’ soggiacente a certe forme ferventi del movimento hippye e dell’ispirazione comunitaria. All’origine del movimento hippy e della vena comunitaria vi è la volontà di vivere diversamente: ricerca di una migliore unità della persona in un ambiente migliore, di forme nuove di ricerca di vita in comunità per combattere l’isolamento urbano nella folla solitaria. Il neo-paganesimo è anche quel panteismo cosmico col quale Dio non è più un essere personale, ma un “questo” impreciso, come nelle tecniche di meditazione che si ispirano al buddismo ed all’induismo. Un Dio identificato al soffio dell’uomo. Un Dio posto alla portata della mano alla fine della strada, della Via per raggiungere l’infinito, l’assoluto. Si vede la differenza col cristianesimo, in cui è Dio che va verso l’uomo, l’infinito verso il finito. E la preghiera, per il meditante cristiano, non è ottenuta come il frutto di una tecnica – anche se di valore – ma è ricevuta come una grazia dall’alto. Come un impegno nella preghiera di Gesù per la salvezza del mondo – di questo mondo, un mondo che non è una “illusione”. Altra espressione del neo-paganesimo: un sincretismo spesso sentimentale, che ricusa ogni Rivelazione storica particolare sotto la copertura di tolleranza religiosa: “Tutte le religioni si equivalgono!”. Si giunge dunque a fare la “sintesi” (= “sincretismo”). Questa “ospitalità spirituale” è tipica di numerosi gruppi che si richiamano alle religioni orientali. Presso il Guru Maharaj Ji od al Mandar’Om, il giovane cristiano ritrova Gesù a fianco di Budda, Krishna e Maometto. La religione Baha’i pone Gesù come una semplice maglia nella linea dei grandi Maestri spirituali. Il rosacrociano nelle sue riunioni adora “il Dio del suo cuore”: ognuno il suo. E per il discepolo di Aurobindo, tutte le religioni storiche devono trasformarsi nella fede universale, oppure sparire. La “trascendenza” della Rivelazione biblica culminante in Gesù di Nazareth, “Parola unica del Padre”, scompare nel morbido di ciò che si chiama la “tolleranza dottrinale”; un rifiuto dei dogmi assimilati al “dogmatismo”. “Perché tutte queste differenze tra le religioni? Mettiamo in comune ciò che ci unisce! Sono i dogmi che separano!”. Il neo-paganesimo è quell’utopismo generoso ma vago, senza speranza definita, senza origine né fine, che attende i domani-che-cantano od il ritorno all’età d’oro. Il mito messianico marxista ne è tipico. Mito “messianico” perché la lotta di classe nel pensiero di Marx è come una lotta apocalittica tra le forze del bene e del male, sfocianti alla fine nella società senza classe, che è paradisiaca. Lenin lo ha incessantemente ripetuto: sarà un regno di Dio, senza Dio, la costruzione reale del regno millenario di pace e di giustizia illusoriamente promesso dal messianesimo giudeo-cristiano. E’ anche la riattivazione – in nome del regionalismo e della ricerca delle radici (basta vedere lo sviluppo attuale degli studi genealogici …), delle tradizioni pagane e dei costumi popolari (“paganus”= “popolo”) destinate a ritmare i lavori ed i giorni ed a mantenere la coesione delle famiglie e dei villaggi. Sono i tentativi di rimessa in luce delle antiche religioni indo-europee per fondare nel passato l’attuale sforzo di costruzione dell’Europa. “L’Europa è un arcipelago inghiottito, scriveva Jean-Edern Hallier. Un oceano di culture cancellate … L’Europa che si annuncia è la riemersione della cultura indo-europea. Si tratta dunque di ritrovare quel vecchio fondo nella sua purezza originale con un pellegrinaggio alle fonti: di ritrovare le tradizioni, le strutture mentali dei popoli usciti dall’Antichità e dal ramo indo-europeo dell’umanità”. Con un ritorno al paganesimo antico. - Don Marcello Stanzione - Pontifex -

 
 
 
 
 

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Un blog di: diglilaverita
Data di creazione: 16/02/2008
 

 

LE LACRIME DI MARIA

 

MESSAGGIO PER L’ITALIA

 

Civitavecchia la Madonna piange lì dove il cristianesimo è fiorito: la nostra nazione, l'Italia!  Dov'è nato uno fra i più grandi mistici santi dell'era moderna? In Italia! Padre Pio!
E per chi si è immolato Padre Pio come vittima di espiazione? Per i peccatori, certamente. Ma c'è di più. In alcune sue epistole si legge che egli ha espressamente richiesto al proprio direttore spirituale l'autorizzazione ad espiare i peccati per la nostra povera nazione. Un caso anche questo? O tutto un disegno divino di provvidenza e amore? Un disegno che da Padre Pio agli eventi di Siracusa e Civitavecchia fino a Marja Pavlovic racchiude un messaggio preciso per noi italiani? Quale? L'Italia è a rischio? Quale rischio? Il rischio di aver smarrito, come nazione, la fede cristiana non è forse immensamente più grave di qualsiasi cosa? Aggrappiamoci alla preghiera, è l'unica arma che abbiamo per salvarci dal naufragio morale in cui è caduto il nostro Paese... da La Verità vi Farà Liberi

 

 

 
 

SAN GIUSEPPE PROTETTORE

  A TE, O BEATO GIUSEPPE

A te, o beato Giuseppe, stretti dalla tribolazione ricorriamo, e fiduciosi invochiamo il tuo patrocinio dopo quello della tua santissima Sposa.
Per quel sacro vincolo di carità, che ti strinse all’Immacolata Vergine Madre di Dio, e per l’amore paterno che portasti al fanciullo Gesù, riguarda, te ne preghiamo, con occhio benigno la cara eredità, che Gesù Cristo acquistò col suo sangue, e col tuo potere ed aiuto sovvieni ai nostri bisogni.
Proteggi, o provvido custode della divina Famiglia, l’eletta prole di Gesù Cristo: allontana da noi, o Padre amatissimo, gli errori e i vizi, che ammorbano il mondo; assistici propizio dal cielo in questa lotta col potere delle tenebre, o nostro fortissimo protettore; e come un tempo salvasti dalla morte la minacciata vita del pargoletto Gesù, così ora difendi la santa Chiesa di Dio dalle ostili insidie e da ogni avversità; e stendi ognora ciascuno di noi il tuo patrocinio, affinché a tuo esempio e mediante il tuo soccorso, possiamo virtuosamente vivere, piamente morire e conseguire l’eterna beatitudine in cielo.
Amen
San Giuseppe proteggi questo blog da ogni male errore e inganno.

 
 
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