ASCOLTA TUA MADRE

LE LACRIME DI UNA MADRE NON ASCOLTATA

 

FERMIAMO LA LEGGE CONTRO L'OMOFOBIA

 

TELEFONO VERDE "SOS VITA" 800813000

CHE COSA E' IL TELEFONO "SOS VITA"?
 
È un telefono “salva-vite”, che aspetta soltanto la tua chiamata. E' un telefono verde, come la speranza la telefonata non ti costa nulla,
Vuole salvare le mamme in difficoltà e, con loro, salvare la vita dei figli che ancora esse portano in grembo.
E quasi sempre ci riesce, perché con lui lavorano 250 Centri di aiuto alla vita.
 
Il Movimento per la vita lo ha pensato per te
 
Puoi parlare con questo telefono da qualsiasi luogo d’Italia: componi sempre lo stesso numero: 800813000.
 
Risponde un piccolo gruppo di persone di provata maturità e capacità, fortemente motivate e dotate di una consolidata esperienza di lavoro nei Centri di aiuto alla vita (Cav) e di una approfondita conoscenza delle strutture di sostegno a livello nazionale. La risposta, infatti, non è soltanto telefonica.
 
Questo telefono non ti dà soltanto ascolto, incoraggiamento, amicizia, ma attiva immediatamente un concreto sostegno di pronto intervento attraverso una rete di 250 Centri di aiuto alla vita e di oltre 260 Movimenti per la vita sparsi in tutta Italia.

 
DUE MINUTI PER LA VITA

Due minuti al giorno è il tempo che invitiamo ad offrire per aderire alla grande iniziativa di
preghiera per la vita nascente che si sta diffondendo in Italia dal 7 ottobre 2005 in
occasione della festa e sotto la protezione della Beata Vergine Maria, Regina del Santo Rosario.
Nella preghiera vengono ricordati ed affidati a Dio:
 i milioni di bambini uccisi nel mondo con l’aborto,
 le donne che hanno abortito e quelle che sono ancora in tempo per cambiare idea,
 i padri che hanno favorito o subito un aborto volontario o che attualmente si trovano accanto ad
una donna che sta pensando di abortire,
 i medici che praticano aborti ed il personale sanitario coinvolto, i farmacisti che vendono i
prodotti abortivi e tutti coloro che provocano la diffusione nella società della mentalità abortista,
 tutte le persone che, a qualsiasi livello, si spendono per la difesa della vita fin dal concepimento.
Le preghiere da recitarsi, secondo queste intenzioni, sono:
 Salve Regina,
 Preghiera finale della Lettera Enciclica Evangelium Vitae di Giovanni Paolo II
 Angelo di Dio,
 Eterno riposo.
Il progetto è quello di trovare 150.000 persone, che ogni giorno recitino le preghiere. Il numero corrisponde a quello - leggermente approssimato per eccesso – degli aborti accertati che vengono compiuti ogni giorno nel mondo, senza poter conteggiare quelli clandestini e quelli avvenuti tramite pillola del giorno dopo. Per raggiungere tale obiettivo occorre l’aiuto generoso di tutti coloro che hanno a cuore la difesa della vita.

“Con iniziative straordinarie e nella preghiera abituale,
da ogni comunità cristiana, da ogni gruppo o associazione,
da ogni famiglia e dal cuore di ogni credente,
si elevi una supplica appassionata a Dio,
Creatore e amante della vita.”
(Giovanni Paolo II, Evangelium Vitae, n. 100)

Ulteriori informazioni su: www.dueminutiperlavita.info
 

PREGHIERA A MARIA PER LA VITA GIOVANNI PAOLO II

O Maria, aurora del mondo nuovo, Madre dei viventi,
affidiamo a Te la causa della vita:
guarda, o Madre, al numero sconfinato di bimbi cui viene impedito di nascere,
di poveri cui è reso difficile vivere, di uomini e donne vittime di disumana violenza, di anziani e malati uccisi dall'indifferenza o da una presunta pietà.
Fà che quanti credono nel tuo Figlio sappiano annunciare con franchezza e amore agli uomini del nostro tempo il Vangelo della vita.
Ottieni loro la grazia di accoglierlo come dono sempre nuovo,
la gioia di celebrarlo con gratitudine in tutta la loro esistenza
e il coraggio di testimoniarlo con tenacia operosa, per costruire,
insieme con tutti gli uomini di buona volontà, la civiltà della verità e dell'amore
a lode e gloria di Dio creatore e amante della vita.
Giovanni Paolo II


 

AREA PERSONALE

 

Messaggi del 19/10/2009

GIOVANNI PAOLO II, IL PAPA CHE NON MUORE

Post n°2518 pubblicato il 19 Ottobre 2009 da diglilaverita
Foto di diglilaverita

Il Papa che non muore, edizioni San Paolo è l'ultima bella fatica del noto vaticanista di origini polacche, Gian Franco Svidercoski. Un'opera impegnativa e facile allo stesso tempo,molto utile a comprendere la figura di Giovanni Paolo II. " Certo, una serena visione della figura di Giovanni Paolo II non può trascendere dalla sua origine polacca, dalla sua fede serena e al tempo stesso impregnata di utopismo, appunto tipico della sua nazione". Incuriosisce il titolo,perchè Il Papa che non muore?: " ho avuto questa idea visitando la tomba di Giovanni Paolo II. Ho visto gente piangere ed una signora polacca mi ha commosso". Perchè?: " le lacrime le bagnavano il viso,ma erano lacrime di gioia. Sosteneva che le avevano diagnosticato sterilità,ma grazie alla intercessione di Giovanni Paolo II ,secondo lei ,era rimasta gravida. Ora non dico che si tratti di un miracolo,ma questo fatto dimostra l'enorme fiducia che ispirava ed ispira Giovanni Paolo II". Insomma, un Papa tenuto in vita dalla devozione popolare: " anche. Ma vederlo in questo modo mi sembra anche riduttivo. Giovanni Paolo II ha scoperto un nuovo rapporto con la fede cattolica che ha saputo rivitalizzare. La sua memoria della purificazione è stata un capolavoro di umiltà ed attualità,ha compreso che la Chiesa doveva saper chiedere perdono per i suoi peccati. Ha aperto la Chiesa al mondo,la ha avvicinata alla gente". Dunque,la Chiesa di oggi è la Chiesa di Giovanni Paolo II: " sotto sotto, direi di sì, è la Chiesa che con calma ed entusiasmo lui ha plasmato e disegnato sulle orme del Vaticano II, la Chiesa del dialogo e dell'apertura. Lui ha rivalutato la centralità dell'uomo e della sua dignità, l'importanza dei movimenti anche se questi non sempre sono stati all'altezza del compito". Dunque grazie a Giovanni Paolo II la Chiesa sta cambiando: " la Chiesa di oggi è viva, va avanti, cammina, semina. La sua crescita sembra lenta ma non è così". In un certo senso, Papa Benedetto XVI si è avvantaggiato della eredità di Giovanni Paolo II: " certo. In un mondo che vuole espellere Dio dalla vita pubblica, che vuol far vincere l'ateismo, ecco che ci soccorre il messaggio energico di Giovanni Paolo II, la sua utopia entusiasta tipicamente polacca. Certo, oggi rispeto a ieri, la situazione è peggiorata e Papa Benedetto XVI ha un compito ancor più gravoso". Che cosa pensano di Giovanni Paolo II in Polonia?: " lo ricordano con affetto, lo sentono come loro, gli intolano scuole e giardini, è un amico di famiglia". Dunque, Il Papa che non muore, di Gian Franco Svidercoski, edizioni San Paolo, un libro da non perdere e leggere. - Bruno Volpe - Pontifex -

 
 
 

MESSA LATINA, SONDAGGIO CLAMOROSO: 2 PRATICANTI SU 3 VORREBBERO PARTECIPARVI

Post n°2517 pubblicato il 19 Ottobre 2009 da diglilaverita
Foto di diglilaverita

Nove milioni di italiani vorrebbero la Messa antica. Sono i risultati clamorosi dell'indagine Doxa pubblicato in esclusiva tratto da San Pietro e dintorni, il blog di Marco Tosatti, il 18 ottobre 2009 - "Messa in latino" e "Paix liturgique" hanno commissionato alla Doxa un sondaggio sulla messa secondo il rituale preconciliare, che

" www.Affaritaliani.it " ha pubblicato in anteprima. Rilanciamo quanto pubblicato dal sito " www.Messainlatino.it ".

Queste le domande del sondaggio:

1) Si considera cattolico?

2) Quanto spesso va alla Messa

3) E' al corrente della liberalizzazione della Messa tradizionale in latino da parte di Benedetto XVI?

4) Troverebbe normale la coesistenza nella Sua parrocchia della Messa moderna in italiano e di quella antica in latino e canto gregoriano?

5) Se fosse disponibile nella Sua parrocchia, andrebbe alla Messa tradizionale in latino e con che frequenza?

E il risultato... La prima domanda serviva a discriminare il campione di intervistati, limitando l'interesse soltanto a chi si considera cattolico. E' preoccupante che solo poco più di tre quarti di italiani senta ancora di appartenere alla religione cattolica. Il dato è più basso di altri sondaggi, sia perché è più recente (e la tendenza, si sa, è negativa), sia soprattutto perché gli altri sondaggi formulano così la domanda: "Lei si sente: cattolico-protestante-musulmano-buddista-non appartenente a nessuna religione-altro (quale)"; per cui la risposta "cattolico" è in quel caso quasi indotta da una comparazione negativa con altre religioni da cui ci si sente più distanti.

La domanda: "Si considera cattolico? Sì-No" è invece certamente più 'impegnativa' ed equivale ad una sorta di professione di fede. Che molti, purtroppo, non si sentono più di fare. Le restanti domande erano limitate ai cattolici. La seconda, inerente l'attuale pratica religiosa (novus ordo) è in linea con i più recenti sondaggi. Tra i cattolici, circa il 51% va a messa almeno una volta al mese. Il che significa, considerato l'insieme della popolazione (ossia anche i non cattolici) che circa il 38% degli italiani mette piede in chiesa almeno una volta al mese. Ma queste prime domande ci interessavano relativamente, e servono a meglio inquadrare le risposte alle seguenti.

E qui cominciano incredibili sorprese. La prima: solo il 58% dei cattolici (e 64% dei praticanti almeno 1 volta al mese) ha sentito parlare del motu proprio e della possibilità di avere il rito antico. In Francia, secondo l'analogo sondaggio commissionato da Paix Liturgique, il risultato per i praticanti si attestava all'82%! Questo significa due cose evidenti. La prima, che i sacerdoti mediamente svolgono poca o nessuna non diciamo promozione, ma anche solo informazione circa il motu proprio (lo scarto informativo, tra praticanti e non, è solo del 6%). E poi non chiamatela congiura del silenzio... Secondo punto: c'è un'ignoranza estremamente diffusa sul punto, che chiaramente impedisce il liberarsi di forze ed energie in favore di un ritorno della Messa antica e, soprattutto, comporta il permanere di pregiudizi anacronistici circa il fatto che il rito di sempre sia abrogato, vietato, proibito, contro il Papa e la Chiesa, e simili. Il che non fa che aumentare le difficoltà di applicazione del motu proprio, per semplice ignoranza dello stesso (con l'interessata connivenza, lasciatecelo dire, di molti reticenti prelati che, invece, non lo ignorano affatto). Ma i numeri son galantuomini: e alla quarta domanda, un incredibile 71% di cattolici dice che troverebbe perfettamente normale che nella propria parrocchia convivessero le due forme del rito romano. D'altro canto, i tradizionalisti mica lasciano le panche delle chiese sporche... A fronte di un 6-7% di indecisi, solo il 22-24% troverebbe ciò anormale. E, sorpresa, in questo gruppetto di opposizione sono in maggioranza le donne, della fascia sotto i 55 anni di età. Avete presente il tipo: la catechista, la lettrice, la ministra straordinaria della comunione, la tuttofare, la faccendiera della parrocchia, l'animatrice dei battimani bambocceschi. Insomma, quel genere di persone che, in assoluta minoranza, hanno però forza intimidatrice verso il parroco che non volesse piegarsi a quel che voglion loro. Ma una maggioranza schiacciante come il 70 e più percento, cui la convivenza con la Messa antica pare cosa buona e giusta, è tale da rendere non solo pretestuosa, ma insignificante ogni minaccia della pasionaria di turno. E veniamo infine all'ultima domanda. Qui, i risultati sono talmente insperati che, se non fosse perché il sondaggio l'ha fatto la DOXA, che vi spende tutta la sua credibilità, essi sembrerebbero artefatti. Sì: perché il 21% di tutti i cattolici (cifra che sale al 40% tra i cattolici che frequentano tutte le domeniche) hanno detto che, se la trovassero nella loro parrocchia, essi preferirebbero andare, tutte le settimane, alla Messa di S. Pio V. Sapete di che cifre parliamo, in termini assoluti? Sono 9 milioni di italiani che vorrebbero andare ogni settimana alla Messa di sempre. E' assolutamente ENORME E non solo: se consideriamo quelli che frequentano almeno una volta al mese, la percentuale sale al 33% di tutti i cattolici (e al 63% di quelli che frequentano almeno una volta al mese).

Forse non avete capito, tanto è incredibile: 2 PRATICANTI SU 3 ANDREBBERO ALLA MESSA TRIDENTINA ALMENO UNA VOLTA AL MESE, se l'avessero in parrocchia. Due su tre, capite? Di tutti quelli che vedete alle messe! Aggiungendo ai praticanti settimanali della Messa tridentina (se ci fosse) questi frequentanti mensili, e dividendoli per 4 (perché in un mese ci sono 4 settimane), abbiamo che in media, ogni settimana, 12 milioni di cattolici sceglierebbero la Messa di sempre. Un italiano su cinque, atei e musulmani compresi! E vi anticipiamo un dato ulteriore, che pubblicheremo più avanti: una piccola, ma significativa minoranza di persone che non vanno mai a Messa, ci andrebbe invece frequentemente se trovasse la Messa di sempre. E non parliamo di dieci-venti ultras tridentini, ma di non poche centinaia di migliaia di persone. In definitiva, lo scopo del sondaggio è stato ampiamente raggiunto e superato: chi potrà mai più dire che in Italia la Messa tradizionale in latino non interessa quasi a nessuno?" - Il mascellaro -

 

 
 
 

HALLOWEEN UNA MACABRA FESTA SATANICA CONTRARIA AL CRISTIANESIMO E FIGLIA DI INTERESSI COMMERCIALI

Post n°2516 pubblicato il 19 Ottobre 2009 da diglilaverita
Foto di diglilaverita

Nei negozi, specie in quelli di giocattoli, fanno già capolino le macabre zucche o gli scheletri di Halloween, un rito pagano che sino a qualche tempo fa sembrava relegato oltre oceano,negli States, ma che il mondo globalozziato ha esportato velocemente anche da noi. Di questo ed altro, abbiamo parlato con il noto demonologo e sacerdote padre Renzo Lavatori, una autorità nel tema. Padre Lavatori, che cosa rappresenta Halloween?: " una macabra, orribile, satanica festa pagana, contraria totalmente ai principi cristiani e fanno male quei genitori che, portando i figli al catechismo, li assecondano poi con quelle maschere orrende". Che cosa spinge a festeggiare Halloween?: " intanto mi perdoni, l'ignoranza. Poi il voler fare nostre tradizioni che non ci appartengono. Aggiungerei il lato più succulento e reale di tutta la faccenda". Prego: " in verità, si tratta di un colossale affare economico, dettato da ragioni di mercatotecnica ed in questo gli americani sono imbattibili, imponendo a furor di popolo una celebrazione che, lo ripeto, è assolutamente contraria alla nostra cultura". Da Halloween alle sette sataniche il passo è breve: " bisogna essere intransigenti con Halloween non per la semplice giornata, ma per quanto rappresenta, per il messaggio fuorviante che manda. E certamente un occhiolino che si strizza alle sette staniche". Risulta che le sette siano in espansione, vero?: " lo sono ed anche molto e spesso questo fenomeno tanto grave e pericoloso viene sottovalutato e poi ci lamentiamo delle conseguenze". In quali parti dell'Europa sono maggiormente attive le sette?: " proprio in Italia, ma direi anche in parti della Europa centrale, in Belgio e Francia. A questo vanno aggiunte le messe nere, la profanazione delle tombe che spesso culminano con delitti e versamenti di sangue innocente". Ma quali sono le ragioni che spingono ad affiliarsi alle sette?: " intanto la creduloneria e la fiacca spirituale accompagnata da una fede debole ed incerta. L'opera satanica e relativi riti fanno leva appunto sulla fede ridotta e incosistente, e spesso sulla facilità nel credere a queste baggianate". Poi analizza anche un lato sociale: " in un tempo caratterizzato dal materialismo esasperato la gente spesso sente il bisogno di risposte immediate e non di percorsi lunghi,cerca scorciatorie e crede di trovarle nel satanismo. Satana sa sedurre molto bene e capisce chi è in difficoltà, chi cerca risposte a problemi. Sta ad aspettare con pazienza, lui non ha mai fretta". E allora che fare?: " mai lasciarsi ingannare. Satana vuol fare credere di essere buono, promette la felicità a quattro soldi e poi ci butta nella disperazione totale. Ha effetti deleteri sullo spirito e nel fisico, una minaccia per la salute. Da questo punto di vista gli stessi genitori dovrebbero essere maggiormente attenti e una delle forme di satanismo o dei sintomi, è la ribellione, la violenza, l'aggressività". Esistono ciarlatani che ci marciano?: " certo. Evitateli, specie coloro che fanno oroscopi, leggono la mano o credono in poteri che le pietre non hanno". - Bruno Volpe - Pontifex -

 

 
 
 

SAN LUCA EVANGELISTA

Post n°2515 pubblicato il 19 Ottobre 2009 da diglilaverita
Foto di diglilaverita

Festa di san Luca, Evangelista, che, secondo la tradizione, nato ad Antiochia da famiglia pagana e medico di professione, si convertì alla fede in Cristo. Divenuto compagno carissimo di san Paolo Apostolo, sistemò con cura nel Vangelo tutte le opere e gli insegnamenti di Gesù, divenendo scriba della mansuetudine di Cristo, e narrò negli Atti degli Apostoli gli inizi della vita della Chiesa fino al primo soggiorno di Paolo a Roma. (Martirologio Romano)

La benignità del Salvatore.

San Paolo, nell'epistola a Tito, ricorda per due volte che è "apparsa sulla terra la benignità e l'umanità di Dio Salvatore". Si direbbe che abbia ripetute spesso quelle parole al discepolo prediletto, san Luca, nelle conversazioni, nei viaggi, nella loro lunga intimità. Se è cosa difficile stabilire differenze e anche soltanto fare confronti tra i Santi e più ancora fra gli Evangelisti, si può tuttavia notare che il Vangelo di san Luca ci presenta prima di tutto un Salvatore buono e misericordioso. San Luca era uomo di talento, conosceva in modo mirabile il greco, descriveva e dipingeva con garbo scene e paesaggi e aveva un'anima squisita per bontà e dolcezza che dava al talento un'attrattiva straordinaria.

Il medico.

San Luca aveva fatto studi di medicina e san Paolo lo chiama "medico carissimo". Nelle narrazioni di guarigioni operate da Gesù rivela la sua qualità di medico sa dissimulare a perfezione quando qualcosa non giova alla buona fama dei medici, come nel caso dell'emorroissa, mentre gli altri evangelisti indugiano sulla incapacità della scienza umana quasi con compiacenza.

Il ritrattista.

L'abilità di narratore e di pittore gli ha fatto attribuire il ritratto della Vergine Maria, ma il ritratto più bello della Madre del Salvatore egli ce lo dà nel Vangelo e negli Atti e si pensa con ragione che egli abbia conosciuti i dettagli sull'infanzia del Signore da Maria stessa o dai suoi confidenti immediati. Si può dire ancora che egli fu un pittore eccellente del salvatore Gesù. Nel suo racconto, non solo evitò qualsiasi anche apparente severità per le persone, ma notò pure appena di passaggio le crudeltà delle quali il Salvatore fu vittima durante la Passione. Si fermò invece con compiacenza a descrivere a lungo i primi tempi della vita di Gesù, presentandolo sempre con la Madre e parlando spesso della sua preghiera, della sua misericordia per i peccatori, della sua pazienza verso i nemici. Egli ci ha dato i racconti della donna peccatrice, del buon Samaritano, del figlio prodigo, del buon ladrone, dei discepoli di Emmaus e in tutta la narrazione appare preoccupato ispirarci confidenza nella "benignità e umanità del nostra Salvatore" venuto per salvare "tutti gli uomini". Egli vuole persuaderci che tutte le miserie umane, fisiche e morali, possono essere guarite dal Salvatore del quale l'Apostolo, i primi discepoli e la Vergine stessa gli hanno parlato; vuole che intendiamo come rivolte a noi le parole di tenerezza di Gesù: "Dico a voi, che siete miei amici... Non temete, piccolo gregge... " e, leggendo si comprende che lo sguardo di Gesù durante la Passione non si ferma solo su Pietro, ma sopra ciascuno di noi.


La mortificazione della croce.

Tuttavia san Luca non pecca di omissione. Ci attira al Maestro, ma non esita a dirci che per seguirlo ed essere degni di Lui, bisogna prendere la croce, rinunciare totalmente a se stessi, abbandonare le proprie cose. Siccome questo non si fa senza sacrificio, egli ce lo dice con dolcezza, imitando la melodia gregoriana del Communio del Comune dei martiri, che si fa carezzevole, seducente, per portarci a prendere con Gesù la croce ogni giorno. Egli pure prese la sua croce e la Chiesa nell'Orazione della Messa lo loda "per aver portato sempre nel suo corpo la mortificazione della croce, per la gloria di Dio". Se la Chiesa usa il colore rosso dei martiri, per onorare colui che fra gli Apostoli e gli Evangelisti solo non versò il sangue per Cristo, bisogna che la sua mortificazione sia stata ben meritoria. Fu essa il suo martirio, martirio non di qualche giorno o di qualche ora, ma di tutta la vita, forse ignoto ai contemporanei, ma noto alla Chiesa che, guidata dallo Spirito Santo lo glorifica oggi nella Liturgia.

L'insegnamento.

Per noi c'è qui un insegnamento. Come san Luca, possiamo e dobbiamo essere martiri. Col battesimo ci siamo impegnati a preferire la morte al peccato mortale e avviene che noi dobbiamo scegliere tra la morte e il peccato. Bisogna allora scegliere senza esitazione, certi della ricompensa che seguirà alla scelta. Ma d'ordinario non possiamo scegliere tra morte e peccato, e la coscienza ci impone soltanto di rinunciare al nostro egoismo e ce lo impone tutti i giorni e, siccome tutti i giorni lo sforzo si rinnova, noi qualche volta cediamo, rinunciando all'amicizia o per lo meno all'intimità divina, conservando nel cuore un poco di amor proprio. Se vi rinunciassimo, ci assicureremmo la gloria che riceve san Luca nella sua eternità beata. La sua intercessione e il suo esempio possano aiutarci a camminare sulle sue orme e su quelle del salvatore e della Madre sua dei quali il Vangelo ci presenta una così seducente figura.


VITA.

Luca nacque ad Antiochia da famiglia pagana e si convertì senza dubbio verso l'anno 40. Incontrandolo a Troade, san Paolo lo prese per compagno nel secondo viaggio a Filippi, nel 49. Più tardi Luca si unisce definitivamente all'Apostolo. Dopo la morte di san Paolo, Luca lascia Roma e da allora noi perdiamo le sue tracce e più nulla sappiamo di lui. Luca è tutto bontà e dolcezza e sfrutta il suo talento letterario, scrivendo il suo Vangelo verso il 60 con lo scopo di attirare i gentili verso la bellezza e la misericordia del Signore. Più tardi scrive gli Atti degli Apostoli. Muore, senza versare il sangue per Cristo, ma la Chiesa l'onora come martire, per la mortificazione e le sofferenze sopportate in vita per la causa del Vangelo.

La mortificazione della croce.
Sii benedetto, o Evangelista dei gentili, per aver posto fine alla lunga notte, che ci teneva prigionieri e soffocava i nostri cuori.. Confidente nella Madre di Dio, l'anima tua risente del profumo verginale di queste relazioni e lo riverbera negli scritti e in tutta la vita. Nell'opera grandiosa in cui l'Apostolo delle genti, troppo spesso abbandonato e tradito, ti trovò ugualmente fedele nel momento del naufragio (At 27) e della prigionia (2Tm 4,11) come nei giorni migliori furono tua parte la tenerezza discreta e la silenziosa devozione. Perciò a buon diritto la Chiesa applica a te le parole che Paolo diceva di se stesso: sempre siamo tribolati, esitanti, perseguitati, abbattuti, portando nel nostro corpo la morte di Gesù, questa morte che manifesta senza fine la vita del Signore nella nostra carne mortale (2Cor 4,8-11). Il figlio dell'uomo, che la tua penna ispirata ci fece amare nel suo Vangelo, tu lo riproduci nella sua santità in te stesso.

Il pittore.
Custodisci in noi il frutto dei tuoi molteplici insegnamenti. Se i pittori cristiani ti onorano, se è bene che imparino da te che l'ideale di ogni bellezza risiede nel Figlio e nella Madre sua, vi è tuttavia un'arte, che sorpassa quella delle linee e dei colori: quella che produce in noi la rassomiglianza divina. In questa noi vogliamo eccellere alla tua scuola, perché sappiamo di san Paolo, il tuo maestro, che la conformità di immagine con il Figlio di Dio è l'unico titolo alla predestinazione degli eletti (Rm 8,29).

Il medico.
Proteggi i medici fedeli, che si onorano di camminare suoi tuoi passi e si appoggiano, nel loro ministero di sacrificio e di carità, alla fiducia di cui tu godi presso l'autore della vita. Aiutali nelle cure rivolte a guarire e a sollevare le sofferenze e ispira il loro zelo quando il momento di una temibile morte si approssima. Purtroppo il mondo, nella sua senile debolezza, richiede la dedizione di chiunque sia in grado, con la preghiera e con l'azione di scongiurare la sua crisi. Quando il figlio dell'uomo ritornerà credete che troverà ancora la fede sulla terra? (Lc 18,8) così parla il Signore nel tuo Vangelo, ma aggiunge che bisogna pregare senza interruzione (ibidem), per la Chiesa dei tempi nostri e di tutti i tempi secondo la parabola della vedova importuna, che finisce per aver ragione del giudice iniquo, che ha in mano la sua causa. Dio non renderà giustizia ai suoi eletti, se continuamente lo supplicheranno? tollererà che siano oppressi senza fine? Io vi dico: li vendicherà con prontezza (ivi, 2-8).

PREGHIERA A SAN LUCA EVANGELISTA

Glorioso S. Luca che, per estendere a tutto il mondo sino alla fine dei secoli, a scienza divina della salute, registraste in apposito libro non solo gli insegnamenti e le gesta del nostro Signore Gesù Cristo, ma ancora i fatti piùmeravigliosi dei suoi Apostoli per la fondazione della Chiesa; ottenete a noi tutti la grazia diconformar sempre la nostra vita a quei santissimi documenti che per impulso particolare dello SpiritoSanto, e sotto la sua dettatura, avete dato a tutti ì popoli nei vostri libri divini. Glorioso S. Luca, che per la verginità di cui faceste costantemente professione, meritaste dâavere una speciale famigliarità colla regina delle vergini, Maria Santissima, che vi erudì personalmente, non solo in ciò che riguarda la sua divina elezione in Vera Madre di Dio, ma ancora in tutti i misteri dellâincarnazione del Verbo, deâ suoi primi passi nel mondo, e della privata sua vita; ottenete a noi tutti la grazia di amar anche noi costantemente la bella virtù della purità, per meritarci noi pure quei favori che agli imitatori fedeli delle sue virtù dispensa sempre generosissima la comune avvocata e madre nostra Maria. Gloria. - [Innamorati di Maria]

 
 
 
 
 

INFO


Un blog di: diglilaverita
Data di creazione: 16/02/2008
 

 

LE LACRIME DI MARIA

 

MESSAGGIO PER L’ITALIA

 

Civitavecchia la Madonna piange lì dove il cristianesimo è fiorito: la nostra nazione, l'Italia!  Dov'è nato uno fra i più grandi mistici santi dell'era moderna? In Italia! Padre Pio!
E per chi si è immolato Padre Pio come vittima di espiazione? Per i peccatori, certamente. Ma c'è di più. In alcune sue epistole si legge che egli ha espressamente richiesto al proprio direttore spirituale l'autorizzazione ad espiare i peccati per la nostra povera nazione. Un caso anche questo? O tutto un disegno divino di provvidenza e amore? Un disegno che da Padre Pio agli eventi di Siracusa e Civitavecchia fino a Marja Pavlovic racchiude un messaggio preciso per noi italiani? Quale? L'Italia è a rischio? Quale rischio? Il rischio di aver smarrito, come nazione, la fede cristiana non è forse immensamente più grave di qualsiasi cosa? Aggrappiamoci alla preghiera, è l'unica arma che abbiamo per salvarci dal naufragio morale in cui è caduto il nostro Paese... da La Verità vi Farà Liberi

 

 

 
 

SAN GIUSEPPE PROTETTORE

  A TE, O BEATO GIUSEPPE

A te, o beato Giuseppe, stretti dalla tribolazione ricorriamo, e fiduciosi invochiamo il tuo patrocinio dopo quello della tua santissima Sposa.
Per quel sacro vincolo di carità, che ti strinse all’Immacolata Vergine Madre di Dio, e per l’amore paterno che portasti al fanciullo Gesù, riguarda, te ne preghiamo, con occhio benigno la cara eredità, che Gesù Cristo acquistò col suo sangue, e col tuo potere ed aiuto sovvieni ai nostri bisogni.
Proteggi, o provvido custode della divina Famiglia, l’eletta prole di Gesù Cristo: allontana da noi, o Padre amatissimo, gli errori e i vizi, che ammorbano il mondo; assistici propizio dal cielo in questa lotta col potere delle tenebre, o nostro fortissimo protettore; e come un tempo salvasti dalla morte la minacciata vita del pargoletto Gesù, così ora difendi la santa Chiesa di Dio dalle ostili insidie e da ogni avversità; e stendi ognora ciascuno di noi il tuo patrocinio, affinché a tuo esempio e mediante il tuo soccorso, possiamo virtuosamente vivere, piamente morire e conseguire l’eterna beatitudine in cielo.
Amen
San Giuseppe proteggi questo blog da ogni male errore e inganno.

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 26
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Ottobre 2009 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
      1 2 3 4
5 6 7 8 9 10 11
12 13 14 15 16 17 18
19 20 21 22 23 24 25
26 27 28 29 30 31  
 
 
 

ARTICOLI DI FEDE MOLTO BELLI

 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963