ASCOLTA TUA MADRE

LE LACRIME DI UNA MADRE NON ASCOLTATA

 

FERMIAMO LA LEGGE CONTRO L'OMOFOBIA

 

TELEFONO VERDE "SOS VITA" 800813000

CHE COSA E' IL TELEFONO "SOS VITA"?
 
È un telefono “salva-vite”, che aspetta soltanto la tua chiamata. E' un telefono verde, come la speranza la telefonata non ti costa nulla,
Vuole salvare le mamme in difficoltà e, con loro, salvare la vita dei figli che ancora esse portano in grembo.
E quasi sempre ci riesce, perché con lui lavorano 250 Centri di aiuto alla vita.
 
Il Movimento per la vita lo ha pensato per te
 
Puoi parlare con questo telefono da qualsiasi luogo d’Italia: componi sempre lo stesso numero: 800813000.
 
Risponde un piccolo gruppo di persone di provata maturità e capacità, fortemente motivate e dotate di una consolidata esperienza di lavoro nei Centri di aiuto alla vita (Cav) e di una approfondita conoscenza delle strutture di sostegno a livello nazionale. La risposta, infatti, non è soltanto telefonica.
 
Questo telefono non ti dà soltanto ascolto, incoraggiamento, amicizia, ma attiva immediatamente un concreto sostegno di pronto intervento attraverso una rete di 250 Centri di aiuto alla vita e di oltre 260 Movimenti per la vita sparsi in tutta Italia.

 
DUE MINUTI PER LA VITA

Due minuti al giorno è il tempo che invitiamo ad offrire per aderire alla grande iniziativa di
preghiera per la vita nascente che si sta diffondendo in Italia dal 7 ottobre 2005 in
occasione della festa e sotto la protezione della Beata Vergine Maria, Regina del Santo Rosario.
Nella preghiera vengono ricordati ed affidati a Dio:
 i milioni di bambini uccisi nel mondo con l’aborto,
 le donne che hanno abortito e quelle che sono ancora in tempo per cambiare idea,
 i padri che hanno favorito o subito un aborto volontario o che attualmente si trovano accanto ad
una donna che sta pensando di abortire,
 i medici che praticano aborti ed il personale sanitario coinvolto, i farmacisti che vendono i
prodotti abortivi e tutti coloro che provocano la diffusione nella società della mentalità abortista,
 tutte le persone che, a qualsiasi livello, si spendono per la difesa della vita fin dal concepimento.
Le preghiere da recitarsi, secondo queste intenzioni, sono:
 Salve Regina,
 Preghiera finale della Lettera Enciclica Evangelium Vitae di Giovanni Paolo II
 Angelo di Dio,
 Eterno riposo.
Il progetto è quello di trovare 150.000 persone, che ogni giorno recitino le preghiere. Il numero corrisponde a quello - leggermente approssimato per eccesso – degli aborti accertati che vengono compiuti ogni giorno nel mondo, senza poter conteggiare quelli clandestini e quelli avvenuti tramite pillola del giorno dopo. Per raggiungere tale obiettivo occorre l’aiuto generoso di tutti coloro che hanno a cuore la difesa della vita.

“Con iniziative straordinarie e nella preghiera abituale,
da ogni comunità cristiana, da ogni gruppo o associazione,
da ogni famiglia e dal cuore di ogni credente,
si elevi una supplica appassionata a Dio,
Creatore e amante della vita.”
(Giovanni Paolo II, Evangelium Vitae, n. 100)

Ulteriori informazioni su: www.dueminutiperlavita.info
 

PREGHIERA A MARIA PER LA VITA GIOVANNI PAOLO II

O Maria, aurora del mondo nuovo, Madre dei viventi,
affidiamo a Te la causa della vita:
guarda, o Madre, al numero sconfinato di bimbi cui viene impedito di nascere,
di poveri cui è reso difficile vivere, di uomini e donne vittime di disumana violenza, di anziani e malati uccisi dall'indifferenza o da una presunta pietà.
Fà che quanti credono nel tuo Figlio sappiano annunciare con franchezza e amore agli uomini del nostro tempo il Vangelo della vita.
Ottieni loro la grazia di accoglierlo come dono sempre nuovo,
la gioia di celebrarlo con gratitudine in tutta la loro esistenza
e il coraggio di testimoniarlo con tenacia operosa, per costruire,
insieme con tutti gli uomini di buona volontà, la civiltà della verità e dell'amore
a lode e gloria di Dio creatore e amante della vita.
Giovanni Paolo II


 

AREA PERSONALE

 

Messaggi del 28/10/2009

PIU' DI 200 MILIONI DI CRISTIANI NEL MONDO SUBISCONO DISCRIMINAZIONI

Post n°2560 pubblicato il 28 Ottobre 2009 da diglilaverita
Foto di diglilaverita

Anche se "non c'è alcuna religione al mondo che sia esente da discriminazione", quella cristiana è la più perseguitata, ha denunciato il 21 ottobre a New York l'Arcivescovo Celestino Migliore, Nunzio Apostolico e Osservatore Permanente della Santa Sede presso le Nazioni Unite. "E' ben documentato che i cristiani sono il gruppo religioso più discriminato", visto che "più di 200 milioni di loro, di varie confessioni, sono in situazioni di difficoltà per strutture legali e culturali che portano alla loro discriminazione", ha ricordato il presule intervenendo alla 64ª sessione dell'Assemblea Generale dell'organismo sull'item 69 (b), "Promozione e difesa dei diritti umani". "Pur essendo ripetutamente proclamato dalla comunità internazionale e specificato negli strumenti internazionali, così come nella Costituzione della maggior parte degli Stati", il diritto alla libertà religiosa "continua ad essere oggi ampiamente violato", ha ammesso. "Atti di intolleranza e violazioni della libertà religiosa continuano ad essere perpetrati in molte forme", al punto che "sempre più casi vengono portati all'attenzione dei tribunali o dei corpi internazionali per i diritti umani".

La minaccia delle leggi sulla blasfemia

Nei mesi scorsi, ha ricordato l'Osservatore Permanente, alcuni Paesi dell'Asia e del Medio Oriente hanno visto le comunità cristiane "attaccate, con molti feriti e morti" e "chiese e case date alle fiamme". Queste azioni, ha segnalato, "sono state commesse da estremisti in risposta alle accuse mosse contro alcuni individui in base alle leggi antiblasfemia". In questo contesto, monsignor Migliore ha osservato che la sua delegazione "loda e sostiene" la promessa del Governo del Pakistan di "rivedere ed emendare quelle leggi". Le disposizioni legislative sulla blasfemia, ha proseguito, "sono diventate troppo facilmente un'opportunità per gli estremisti di perseguitare quanti scelgono liberamente di seguire una tradizione di fede diversa" e sono state usate per "fomentare l'ingiustizia, la violenza settaria e la violenza tra religioni". Di fronte a questa situazione, i Governi devono "affrontare le cause di base dell'intolleranza religiosa e abrogare queste leggi che servono come strumenti di abuso".

Volontà di cambiare

Se la legislazione che restringe la libertà d'espressione "non può cambiare atteggiamento", ha dichiarato l'Arcivescovo Migliore, "ciò che invece è necessario è la volontà di cambiare". Questa, ha osservato, può essere raggiunta "aumentando la consapevolezza degli individui, portandoli a una maggiore comprensione della necessità di rispettare tutte le persone, indipendentemente dalla loro fede o dal background culturale". Gli Stati, dal canto loro, "dovrebbero evitare di adottare restrizioni alla libertà d'espressione, che spesso hanno portato ad abusi da parte delle autorità e al mettere a tacere le voci dissenzienti, soprattutto quelle degli individui che appartenevano a minoranze etniche e religiose". "L'autentica libertà d'espressione può contribuire a un maggior rispetto per tutti e fornire l'opportunità di parlare contro violazioni come l'intolleranza religiosa e il razzismo e di promuovere l'uguale dignità di tutti", ha indicato. Visto che l'odio e la violenza verso religioni specifiche che persistono in vari luoghi suggeriscono una situazione caratterizzata dall'intolleranza, "è imperativo che i popoli delle varie tradizioni di fede collaborino per crescere nella comprensione reciproca. C'è bisogno di un autentico cambiamento di mente e cuore". Questo obiettivo, ha aggiunto, si raggiunge soprattutto attraverso "l'educazione all'importanza della tolleranza e del rispetto per la diversità culturale e religiosa". "La cooperazione tra le religioni - ha concluso l'Arcivescovo - è un prerequisito per la trasformazione della società", perché "si possa davvero costruire una cultura della tolleranza e della coesistenza pacifica tra i popoli". -

Roberta Sciamplicotti -Zenit -

 
 
 

EUROPA, GLI ANNI DI ERODE

Post n°2559 pubblicato il 28 Ottobre 2009 da diglilaverita
Foto di diglilaverita

Nei 27 Paesi dell’Unione europea l’aborto è la causa di mortalità più estesa, ben prima dei decessi dovuti a incidenti stradali o a malattie come il tumore…dal 1997 tredici milioni di aborti

Nei 27 Paesi dell’Unione europea l’aborto è la causa di mortalità più estesa, ben prima dei decessi dovuti a incidenti stradali o a malattie come il tumore. Ogni secondo, negli Stati facenti parte l’Ue, si verificano 25 interruzioni di gravidanza, un trend che fa assommare all’enorme cifra di 1.237.731 gli aborti praticati in un anno (dati del 2007). Sono questi alcuni dei (terribili) numeri del rapporto «L’aborto in Europa» reso noto dall’Istituto europeo di politica familiare (Ipf), con sede a Madrid, e che diffonde i suoi studi in varie lingue. Proprio il Paese iberico è balzato di recente agli onori della cronaca per l’enorme marcia pro-vida tenutasi a Madrid contro la legge del governo Zapatero che apre la strada all’aborto libero per le minorenni. «Le cifre parlano di migliaia di tragedie personali, famigliari e sociali davanti alle quali la società non può più continuare a restare indifferente – annota l’Ipf nell’introduzione al rapporto – Tutto questo rappresenta una sfida prioritaria per la società e per le amministrazioni pubbliche, perché ogni madre che ricorre all’aborto costituisce una sconfitta per la società». I numeri, dunque. Quelli del documento sono sconvolgenti: un milione e 200mila bambini non nati in un anno rappresenta l’intera popolazione una grande città del Continente. Nel decennio preso in considerazione l’Unione europea ha «perso» 13 milioni di bambini perché abortiti: come se scomparissero, assommate, l’intera popolazione della Svezia attuale e quella dell’Irlanda. Ciò significa che una gravidanza su 5 (il 19,1% per la precisione) nel Vecchio continente termina con un aborto. Tale fatto contribuisce all’«inverno demografico» che attanaglia l’Europa: nel 2008 le nascite sono diminuite di 774mila unità rispetto al 1982, con un saldo negativo del 12,5%. Il rapporto di Ipf – che si basa su dati Eurostat e quelli forniti dai diversi Paesi – smonta alcuni cliché delle organizzazioni pro-aborto, ad esempio quello che recita «più contraccettivi = meno aborti». Orbene, se negli ultimi anni gli strumenti anticoncezionali hanno ormai dilagato – un esempio, la diffusione istituzionalizzata di preservativi nelle scuole superiori di diversi Paesi –, non per questo si assiste a un calo delle interruzioni di gravidanza. Anzi: se nel 1997 nei 15 Paesi allora facenti parti dell’Unione europea si registravano 837.409 aborti, dieci anni dopo questi sono saliti del 12,6%, arrivando a quota 931.396. Spagna e Gran Bretagna sono i Paesi con il maggior trend di crescita: Madrid ha avuto nel giro di 10 anni 62.500 aborti in più, il Regno Unito ha assistito ad un +27.500. Vi è un dato poi ulteriormente preoccupante, soprattutto sul versante educativo: un aborto ogni 7 viene richiesto da una donna con meno di 20 anni. Qui il primato spetta alla Gran Bretagna (48150), dove il problema delle adolescenti incinte rappresenta ormai un allarmante problema sociale, seguita da Francia (31779) e Romania (17272). Ma quali sono i Paesi europei che nell’ultimo decennio hanno registrato il maggior numero di aborti?
Il triste primato spetta alla Romania, con 2.114.639 aborti; segue la Francia (2.079.387), la Gran Bretagna (2.037.657), l’Italia (1.321.756), la Germania e la Spagna.
Una buona notizia arriva invece se si prendono in considerazione il numero di gravidanze soppresse nei dodici Paesi entrati a far parte della Ue negli ultimi anni, perlopiù nazioni dell’Est europeo: nel 1997 vi si praticavano 650.869 aborti, nel 2007 si è scesi a 306.335, con una diminuzione del 52,9%. Anche guardando alla situazione del nostro Paese, il rapporto di Ipf offre un lumicino di speranza: siamo uno dei Paesi in cui nell’ultimo decennio l’aborto è in calo. Nel 2007 da noi si sono avute 126.562 interruzioni di gravidanza, ovvero 13.604 in meno rispetto a 10 anni prima. La Spagna rappresenta il «buco nero» dell’indagine di Ipf: se, come detto, essa è il Paese dei Ventisette dove l’interruzione di gravidanza si è più diffusa negli ultimi 10 anni, nel 2008 (secondo le stime di Ipf) avrebbe raggiunto quota 120mila aborti, diventando il 4° Paese Ue per vite nascenti soppresse.
Da questa amara constatazione l’Istituto di politica famigliare lancia un appello al mondo della politica: «È necessario e urgente che le amministrazioni pubbliche realizzino una vera politica di prevenzione (dell’aborto, ndr) basata sull’aumento dell’aiuto sociale ed economico in favore delle donne incinte» tralasciando di «perseguire politiche di contraccezione superate» che «non sono la soluzione più adeguata per la società. È necessario cogliere la sfida – chiosa il documento – e realizzare una vera politica di formazione – e non solo di informazione – in favore della vita aiutando le donne incinte». - Lorenzo Fazzini - Fattisentire -


 
 
 

HALLOWEEN: ORA LO SAI.

Post n°2558 pubblicato il 28 Ottobre 2009 da diglilaverita
Foto di diglilaverita

Scrive "Michela", ex satanista ora suora consacrata dopo numerosissimi esorcismi e un viaggio decisivo a Medjugorje: <Da diverso tempo stiamo ormai assistendo al fenomeno di perdita di senso della festa. E' un fenomeno che si è andato sviluppando attraverso tre fasi: 1)la scristianizzazione della festa; 2)la ferializzazione del giorno festivo; 3)l'introduzione di nuove feste non cristiane o perfino anticristiane. Alla terza fase ci siamo arrivati attraverso anni di "innocente" astrologismo, da fiumi di serial televisivi in cui le streghe erano simpatiche e buone, da anni di harripottismo cinematografico, da un oceano di riviste per ragazzi con articoli sulle streghe ed omaggi magici di ogni tipo. Questa progressiva diffusione di una mentalità occultistica non solo allontana da una visione cristiana del mondo e della storia, ma proietta illusoriamente in una vuotezza di contenuti magici o spiritistici, per non parlare di peggio. Il 31 ottobre era una data importante non soltanto nella cultura celtica (Samhain) ma anche, oggi, nel satanismo (Halloween). Per i Celti, secondo un mitologismo diffuso, nella notte di Samhain, "Signore delle morte, Principe delle tenebre", i morti tornavano sulla terra per cercare nuovi corpi da possedere. L'antica leggenda irlandese di Jack che vende l'anima al diavolo ottenendo di non essere mai mandato all'inferno ed è quindi condannato a girovagare sulla terra con una lanterna formata da una rapa (americanizzata con una zucca) contenente una brace dell'inferno regalata dal diavolo, ebbene questa leggenda occulta e mitologicamente rievoca i sacrifici dei Druidi per tenere lontani gli "spiriti cattivi" e il loro chiedere offerte per il loro dio, girando con la lampada-rapa, mandando maledizioni in caso di rifiuto ("trick-or-treat" = "offerta o maledizione"). Per la Wicca e i satanismi, il 31 notte, è uno dei quattro sabba delle streghe ("capodanno di satana"), "è il giorno più magico dell'anno, è il capodanno di tutto il mondo esoterico" in cui "tutto è permesso" e si praticano "riti occulti" perchè si insegna che "ogni richiesta viene esaudita". E' il sabba che marca l'arrivo dell'inverno, del freddo, della fame e della morte con la "sconfitta" del sole. L'enfasi di Halloween è posta sulla paura, sulla morte, sugli spiriti, la stregoneria, la violenza, i demoni, e i bambini che sono particolarmente influenzabili in questo campo sono esposti a una vera e propria violenza culturale. Invece sarebbe bene parlare ai bambini dell'angelo custode, di San Michele Arcangelo, creature spirituali immortali, e in generale del sorriso degli angeli di fronte al quale ogni cattivo, "gormiti" compresi, si arrendono e vergognandosi si scusano contriti del male presente nel loro cuore, senza alcuna necessità di violenza o troculenza. La Festa cattolica di "Tutti i santi" invece è stata instaurata nel 840 da Papa Gregorio IV; originariamente si celebrava nel mese di maggio e non il 1° novembre. Fu nel 1048 che Odilo de Cluny decise di spostare la celebrazione cattolica all'inizio di novembre al fine di evangelizzare e detronizzare il culto "magico" di Samhain. Halloween, che in inglese "All Hallows'Eye day" sincopato antico significa "vigilia d'ognissanti", è oggi una festa svuotata del suo motivo di festa che è la resurrezione di Cristo, la quale cambia in "bene eterno" anche la morte: dalla fine di tutto, per i pagani, all'incontro del Fine di ogni alito di vita, Gesù, la Vita Eterna. Questa festa, infatti, fu portata in origine negli Stati Uniti dai cristiani irlandesi e scozzesi verso il 1850, per ricordare nella notte di Halloween i martiri, che dettero la vita per la loro fede in una celebrazione che anticipava la festa dei morti del 2 novembre in cui ogni famiglia ricordava e pregava per i propri defunti, poichè i santi sono i morti consacrati, vivi e presenti con le loro anime immortali, validi intermediari tra la potenza di Dio e noi, sono gli "antenati" di ogni cristiano, non attraverso la carne ed il sangue, ma nello Spirito Santo. Il ricordo dei defunti è stato posto fin dai "Padri della Chiesa" nel periodo autunnale, quando anche la natura sembra appesantita da un sonno mortale e i giorni si accorciano fino al solstizio d'inverno, che è il giorno di Natale dove Cristo unica vera "luce del mondo" vince le "tenebre del peccato e della morte" e i giorni ricominceranno ad allungarsi così come anche la Speranza di beatitudine di ogni uomo. Pertanto la fede in Cristo ha rivoluzionato il rapporto con i defunti e ci aveva liberato dalla paura dei "demoni", e delle "Potenze invisibili", poichè Gesù "vincendo il mondo" (cfr.Gv.16,33) ha vinto le "Potenze invisibili" e su di esse, nel "suo sangue", ci fa trionfare (Ap.12,11). Ma in una società senza Cristo e con cristiani che senza "vita spirituale" (confessione almeno mensile, S. Messa, Rosario, meditazione, penitenza,…) diventano come "sale che non dà sapore", si fa largo il "mostro a sette teste e dieci corna" dell'Apocalisse che propone "il sacro" come qualcosa di destabilizzante, di mostruoso e di patologico, che vede i "mostri ribaltanti e distruggenti la terra". Questa è una immagine disperata e disperante che ha un marchio culturale e spirituale precisissimo, il "protestantesimo" che elimina il culto dei santi, dove l'uomo è solo nei confronti della trascendenza con le proprie risorse e visto che l'uomo se si guarda con sincerità scopre che è "un povero coso" o un "pre-cadavere", come forse direbbero i nostri amici radicali, allora di questo Dio sconosciuto comincia ad avere paura ed ecco nasce l'horror. L'horror non fa altro che ripetere questa condizione di impotenza dell'uomo nei confronti di un divino che è visto semplicemente distruttore. Cosa c'è di più opposto alla fede in Gesù che "riconcilia cielo e terra" e che dalla morte sa trarre la "morte della morte"? Purtroppo l'ignoranza religiosa e il culto della menzogna romanzata (cfr. "Il codice da Vinci" di Dan Brown, le "false storie" di Halloween-celtico, ecc.), unitamente all'evento cristiano sempre più ridotto a "fatto privato", a "promozione umana" e a "progetto culturale" incentrato sull'uomo e sempre meno su ciò che Dio ha fin dall'eternità previsto per ciascuno di noi (= vita come vocazione!!!), ebbene tutto questo produce il mostro ancora più preoccupante di cristiani che sono "zucche vuote", pronti ad assecondare "ogni vento di dottrina" (Ef.4,14), credenti in "favole artificiosamente inventate" (2Pt.1,16), anche a sfondo politico, e pronti, per evitare la S. Messa domenicale, ad evocare le "potenze oscure" nei più svariati riti collettivi che non sono altro che grandi "liturgie sataniche". Allora "dirigiamo bene i nostri passi" (Lc.1,79). Noi cristiani all'attuale antifesta, satanica, di Halloween abbiamo una sola risposta: no grazie!!!  

Hallowe'en o"Tutti i santi"

L'apostasia pratica generalizzata della nostra società è degenerata in patologie che ne evidenziano le nevrosi-schizofreniche; la vita "reale" è sostituita massicciamente dall'esoterismo e dalla vita "virtuale" dei reality-show. Il "bisogno religioso" che è un "elemento costituivo dell'uomo esattamente come il bisogno di amore, di mangiare e di bere", dice la disciplina laicissima dell'Antropologia Culturale, è fortemente "inquinato" e inibito dall'esoterismo ormai presente dappertutto e in tutte le salse (Sette, maghi, satanismo, Hallowe'en, "Topolino", film, cartoni, simboli della pace, tatuaggi, ecc.). Al "bisogno religioso", che se autenticamente seguito in Cristo costruisce l'uomo come Persona pienamente introdotta nella realtà e che quindi opera per il Bene Comune, si sta sostituendo il "bisogno dell'esoterismo", surrogato velenoso del primo, che annulla le differenza tra il Bene e il Male e schiaccia la dignità delle persone "spezzando il legame costitutivo della libertà con la verità" (mons. Carlo Caffarra) e le introduce in una vita "virtuale" disumana. "Analizzando brevemente il genere-horror veicolato nella nostra cultura attraverso alcuni giochi di ruolo, complessi musicali e film, sappiamo che si tratta, da un punto di vista psicologico e antropologico", dice il prof. Adolfo Morganti, psicoterapeuta e direttore del G.R.I.S. di Rimini, del "ribaltamento del sacro poichè, una civiltà che ha perso il senso del sacro vede il divino solo come qualcosa di destabilizzante, di mostruoso e di patologico, vede i mostri, questi dei-distruttori che distruggono la terra ed è una immagine disperata e disperante che ha come marchio di fabbrica il Protestantesimo, dove l'uomo è solo nei confronti della trascendenza e allora di questo dio-sconosciuto comincia ad avere paura ed ecco nasce l'horror, il quale non fa altro che ripetere questa condizione di impotenza dell'uomo nei confronti di un divino che è visto semplicemente come distruttore. Cosa c'è di più opposto con il Cristianesimo? Ma l'ignoranza religiosa in cui la nostra società sta affogando produce ogni genere di mostri".
Uno di questi mostri è la "festa" di Hallowe'en durante la quale "non a caso i satanisti celebrano i loro riti" (antropologa, Cecilia Gatto Trocchi). "La festa, dice la prof.ssa Trocchi, si configura inconsapevolmente come un sortilegio laico, un inconsapevole rituale di necromanzia, volto a far emergere i morti malvagi, ad evocare il corteo degli spettri vaganti, dei demoni e dei vampiri" e aggiunge "E' giusto chiederci : che ne sarà della salute mentale e spirituale dei nostri bambini?!". La famosa "giaculatoria" di Hallowe'en, "dolcetto o scherzetto?" se tradotta in termini comprensibili significa "o mi dai qualcosa o ti scateno con dei riti l'inferno addosso!". Trascurare questi "cavalli di Troia" nell'educazione dei nostri figli significa esporli ad una realtà magico-esoterica e quindi satanica, oggi facilmente fruibile nella sua ritualità. Non si tratta della "strega cattiva di Biancaneve" e dello "Specchio Magico" in cui è ben chiaro che il contesto è quello delle favole ma si tratta di celebrare una vera e propria liturgia a Satana! Noi cristiani sappiamo che il demonio esiste veramente e che ogni contatto con lui (es. sedute spiritiche, medium, cartomanti, pranoterapeuti, reiki,…) può creare problemi di tipo spirituale-psico-fisico. Non dobbiamo presumere di noi stessi e dobbiamo riporre la nostra fiducia "nel Figlio di Dio che è apparso per distruggere le opere del diavolo" (1 Gv.3,8). Educhiamo i nostri figli innamorandoli al Bello, al Buono e al Positivo, tutto dono del buon Dio, eviteremo tanti loro incubi notturni o al peggio la loro perdizione eterna.
In contemporanea alla pubblicazione del mio articolo su Halloween del 16 ottobre 2004, a pag.20 di questa testata [Nuovo Diario Messaggero di Imola], è stato inserito un "paginone" dedicato allo stesso argomento, pag.33, del quale sono rimasto negativamente colpito poichè, falsamente, faceva corrispondere il "capodanno celtico" o "festa di Samhain" alla festa di "Halloween". Il tutto per legittimare agli occhi dei "cristiani" la festa di "Halloween" che si terrà a Riolo Terme il 31 ottobre. Ma la storia di Halloween presentata da questo articolo è un falso! Halloween nelle modalità con cui è proposto dagli organizzatori della "festa" così reclamizzata a Riolo Terme, non esiste e non è mai esistito. Non centra nulla Halloween con la "tradizione celtica"! Nel mio scorso articolo vi mettevo in guardia dai "cavalli di Troia del New Age" che hanno lo scopo di spingerci, se ce ne fosse ulteriormente bisogno, ad abiurare progressivamente la fede nella signoria di Gesù Cristo per una posizione "relativista"; la "paccottiglia" esoterico-commerciale, "sapientemente" sfruttata a Riolo Terme, e realizzata mediante la contaminazione di Halloween (= Ognissanti), festa cristiana, con il fantomatico "capodanno celtico" ne è un esempio lampante. A prova di quanto affermo cedo immediatamente la parola alla prof.ssa Cecilia Gatto Trocchi, docente di antropologia culturale alla Università "La Sapienza" di Roma e autrice vi vari libri sull'esoterismo che ci racconta la "vera" genesi della festa di Halloween: "Da alcuni anni si è diffusa in Italia la moda di celebrare Hallowe'en, festa semi-carnevalesca, legata impropriamente alle streghe. Le maestre elementari fanno a gara a proporre, spettri, maghe, vampiri e mostri. Ma Hallowe'en letteralmente significa " Vigilia di Ognissanti" (hallow vuol dire Santo in antico inglese e eve vigilia sincopato in e'ne). In tutti i vocabolari inglesi è riportato come Vigilia di Ognissanti. Eppure sull'onda della New Age si tira fuori Samain e si dice che il cristianesimo avrebbe trasformato questa festa in "Ognissanti". Tali affermazioni sono precedute da fantasiose descrizioni di Samain che vorrei sapere da dove è tratta. Samain o Samuin è il nome di un mese che corrisponde più o meno a Novembre: la festa è citata ma non descritta per la prima volta in un testo irlandese detto prosaicamente "La mucca grigia" del 1100. Si tratta di una festa cristiana, portata negli Stati Uniti dagli irlandesi e dagli scozzesi. Si ricordavano nella notte di Hallowe'en i Martiri, che dettero la vita per la loro fede, in una celebrazione che anticipava la festa dei morti del 2 novembre, in cui ogni famiglia ricordava e pregava per i propri defunti. I Santi sono i morti consacrati, vivi e presenti con le loro anime immortali, validi intermediari tra la potenza di Dio e noi esseri comuni . Sono gli "antenati" di ogni cristiano, non attraverso la carne ed il sangue, ma attraverso lo spirito. Il ricordo dei defunti è stato posto dai "Padri della Chiesa" nel periodo autunnale, quando anche la natura sembra appesantita da un sonno mortale e i giorni si accorciano fino al solstizio d'inverno, quando ricominceranno ad allungarsi. Il Cristianesimo ha rivoluzionato il rapporto con i defunti. Mentre i pagani seppellivano i morti lontano dalla città, in quanto ne avevano timore e li sentivano contaminanti, i primi cristiani hanno venerato i corpi dei santi, costruendo su di essi gli altari e poi le chiese e i villaggi. In Italia, in Francia, in Spagna il 75% dei paesi e delle città porta il nome dei Santi e degli angeli. Forse l'unica frattura tra il mondo pagano e cristiano è stata una frattura urbanistica, in cui i morti sono entrati nella città dei vivi in quanto per sempre redenti ed immortali. Le tradizioni popolari collegano al periodo autunnale riti propiziatori. E' certo che in ambito celtico e gallico si celebrassero i defunti e si consacrasse un giorno alla loro rievocazione, anche se le testimonianze storiche sono molto tardive, dato che i capi religiosi, i famosi druidi, vietavano al popolo l'uso della scrittura, cosa che scandalizzò Giulio Cesare (grafomane per natura) forse più dei sacrifici umani. I riti riguardavano la natura, il cosmo e la comunità umana dei vivi e dei morti. I bambini si mascheravano, rappresentando, nel grande dramma cosmico e sociale, la continuità della vita. Ecco il perchè delle maschere spettrali: i bambini impersonano per un giorno i "poveri, pallidi morti" come dice una ballata irlandese: in nome dei defunti chiedono i dolcetti che nell'Italia centro-meridionale si chiamano espressamente "ossa di morto " o "fave di morto". Le zucche illuminate, utilizzate fin dalla remota romanità, simboleggiano sia la fecondità (per via dei numerosi semi, che alludono alla rinascita della pianta) sia la luce che guiderà i morti nel loro ritorno nel regno dell'Ade. In Sicilia è viva e presente la tradizione secondo la quale sono i defunti a portare i regali ai bambini. Durante la "fiera dei morti" , tra riti e celebrazioni ,si vendono i dolci che i bambini troveranno ai piedi del letto il giorno del 3 novembre. Perchè allora oggi si celebra Hallowe'en in discoteche fracassone, si evocano streghe e demoni, vampiri e spettri? Si tratta di un vero e proprio processo di "desacralizzazione" che l'ambiente consumistico e materialista americano sta imponendo da vari anni . Va ricordato che il neo-protestantesimo americano nega il culto dei Santi, lo combatte e lo demonizza. Nell'Ottocento, dimenticato il rapporto con i Santi, obliato il ruolo delle maschere legate alla rievocazione dei defunti, resta un pasticcio neo-stregonesco, un'evocazione ambigua di forze maligne, una moda horror , sulla spinta del romanticismo deteriore. A tutto questo da almeno dieci anni si è sovrapposto il revival della magia paganeggiante e della stregoneria New Age. Non a caso i fondatori della neo-stregoneria inglese ed americana hanno "scippato" alla cristianità la festa di Ognissanti per farne una ricorrenza dei Sabbah (= riunione di streghe). Si tratta di una invenzione bella e buona, dato che in nessun testo di magia storicamente determinato e filologicamente corretto risultano rituali magici eseguiti il 1 novembre. Secondo le tradizioni di moltissimi popoli primitivi, i morti vanno pacificati e mai evocati inutilmente Ma alcune sciocche maestrine e capi condominio che si credono moderni, fanno a gara ad evocare streghe, spetti e larve...Per non parlare delle discoteche che lucrano sulle streghe, i fantasmi e i mostri. E' una manovra pericolosa: si tratta di gettare l'arcaico contro la tradizione. Non a caso i satanisti celebrano i loro riti ad Hallowe'en. La festa si configura inconsapevolmente come un sortilegio laico, un inconsapevole rituale di necromanzia, volto a far emergere i morti malvagi, ad evocare il corteo degli spettri vaganti, dei demoni e dei vampiri…E' giusto chiederci: che ne sarà della salute mentale e spirituale dei nostri bambini?!". Ancora una volta ci troviamo a scegliere tra Dio e il "Principe di questo mondo". Vigiliamo! - http://www.gris-imola.it/esoterismo/halloween.php

Accogliamo l’invito che ha fatto Padre Grabiele Amorth a tutte le Diocesi, a tutte le Parrocchie e a tutti i Cristiani di:
• celebrare la Santa Messa per offrire al Signore attraverso l’Eucarestia, una riparazione a questa "orrenda" festa, e di accostarsi tutti a prendere l’Eucarestia;
• Recitare il Rosario, meglio se in Famiglia, in Parrocchia, anche attraverso l’ascolto di Radio Maria (per gli orari della recita del Rosario vai su www.radiomaria.it). Se proprio siete impossibilitati, recitatelo da soli;
• Alla fine della Santa Messa recitare la Coroncina della Divina Misericordia, per chiedere perdono al Signore. - *Io sono Amore*

 
 
 
 
 

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Un blog di: diglilaverita
Data di creazione: 16/02/2008
 

 

LE LACRIME DI MARIA

 

MESSAGGIO PER L’ITALIA

 

Civitavecchia la Madonna piange lì dove il cristianesimo è fiorito: la nostra nazione, l'Italia!  Dov'è nato uno fra i più grandi mistici santi dell'era moderna? In Italia! Padre Pio!
E per chi si è immolato Padre Pio come vittima di espiazione? Per i peccatori, certamente. Ma c'è di più. In alcune sue epistole si legge che egli ha espressamente richiesto al proprio direttore spirituale l'autorizzazione ad espiare i peccati per la nostra povera nazione. Un caso anche questo? O tutto un disegno divino di provvidenza e amore? Un disegno che da Padre Pio agli eventi di Siracusa e Civitavecchia fino a Marja Pavlovic racchiude un messaggio preciso per noi italiani? Quale? L'Italia è a rischio? Quale rischio? Il rischio di aver smarrito, come nazione, la fede cristiana non è forse immensamente più grave di qualsiasi cosa? Aggrappiamoci alla preghiera, è l'unica arma che abbiamo per salvarci dal naufragio morale in cui è caduto il nostro Paese... da La Verità vi Farà Liberi

 

 

 
 

SAN GIUSEPPE PROTETTORE

  A TE, O BEATO GIUSEPPE

A te, o beato Giuseppe, stretti dalla tribolazione ricorriamo, e fiduciosi invochiamo il tuo patrocinio dopo quello della tua santissima Sposa.
Per quel sacro vincolo di carità, che ti strinse all’Immacolata Vergine Madre di Dio, e per l’amore paterno che portasti al fanciullo Gesù, riguarda, te ne preghiamo, con occhio benigno la cara eredità, che Gesù Cristo acquistò col suo sangue, e col tuo potere ed aiuto sovvieni ai nostri bisogni.
Proteggi, o provvido custode della divina Famiglia, l’eletta prole di Gesù Cristo: allontana da noi, o Padre amatissimo, gli errori e i vizi, che ammorbano il mondo; assistici propizio dal cielo in questa lotta col potere delle tenebre, o nostro fortissimo protettore; e come un tempo salvasti dalla morte la minacciata vita del pargoletto Gesù, così ora difendi la santa Chiesa di Dio dalle ostili insidie e da ogni avversità; e stendi ognora ciascuno di noi il tuo patrocinio, affinché a tuo esempio e mediante il tuo soccorso, possiamo virtuosamente vivere, piamente morire e conseguire l’eterna beatitudine in cielo.
Amen
San Giuseppe proteggi questo blog da ogni male errore e inganno.

 
 
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