ASCOLTA TUA MADRE

LE LACRIME DI UNA MADRE NON ASCOLTATA

 

FERMIAMO LA LEGGE CONTRO L'OMOFOBIA

 

TELEFONO VERDE "SOS VITA" 800813000

CHE COSA E' IL TELEFONO "SOS VITA"?
 
È un telefono “salva-vite”, che aspetta soltanto la tua chiamata. E' un telefono verde, come la speranza la telefonata non ti costa nulla,
Vuole salvare le mamme in difficoltà e, con loro, salvare la vita dei figli che ancora esse portano in grembo.
E quasi sempre ci riesce, perché con lui lavorano 250 Centri di aiuto alla vita.
 
Il Movimento per la vita lo ha pensato per te
 
Puoi parlare con questo telefono da qualsiasi luogo d’Italia: componi sempre lo stesso numero: 800813000.
 
Risponde un piccolo gruppo di persone di provata maturità e capacità, fortemente motivate e dotate di una consolidata esperienza di lavoro nei Centri di aiuto alla vita (Cav) e di una approfondita conoscenza delle strutture di sostegno a livello nazionale. La risposta, infatti, non è soltanto telefonica.
 
Questo telefono non ti dà soltanto ascolto, incoraggiamento, amicizia, ma attiva immediatamente un concreto sostegno di pronto intervento attraverso una rete di 250 Centri di aiuto alla vita e di oltre 260 Movimenti per la vita sparsi in tutta Italia.

 
DUE MINUTI PER LA VITA

Due minuti al giorno è il tempo che invitiamo ad offrire per aderire alla grande iniziativa di
preghiera per la vita nascente che si sta diffondendo in Italia dal 7 ottobre 2005 in
occasione della festa e sotto la protezione della Beata Vergine Maria, Regina del Santo Rosario.
Nella preghiera vengono ricordati ed affidati a Dio:
 i milioni di bambini uccisi nel mondo con l’aborto,
 le donne che hanno abortito e quelle che sono ancora in tempo per cambiare idea,
 i padri che hanno favorito o subito un aborto volontario o che attualmente si trovano accanto ad
una donna che sta pensando di abortire,
 i medici che praticano aborti ed il personale sanitario coinvolto, i farmacisti che vendono i
prodotti abortivi e tutti coloro che provocano la diffusione nella società della mentalità abortista,
 tutte le persone che, a qualsiasi livello, si spendono per la difesa della vita fin dal concepimento.
Le preghiere da recitarsi, secondo queste intenzioni, sono:
 Salve Regina,
 Preghiera finale della Lettera Enciclica Evangelium Vitae di Giovanni Paolo II
 Angelo di Dio,
 Eterno riposo.
Il progetto è quello di trovare 150.000 persone, che ogni giorno recitino le preghiere. Il numero corrisponde a quello - leggermente approssimato per eccesso – degli aborti accertati che vengono compiuti ogni giorno nel mondo, senza poter conteggiare quelli clandestini e quelli avvenuti tramite pillola del giorno dopo. Per raggiungere tale obiettivo occorre l’aiuto generoso di tutti coloro che hanno a cuore la difesa della vita.

“Con iniziative straordinarie e nella preghiera abituale,
da ogni comunità cristiana, da ogni gruppo o associazione,
da ogni famiglia e dal cuore di ogni credente,
si elevi una supplica appassionata a Dio,
Creatore e amante della vita.”
(Giovanni Paolo II, Evangelium Vitae, n. 100)

Ulteriori informazioni su: www.dueminutiperlavita.info
 

PREGHIERA A MARIA PER LA VITA GIOVANNI PAOLO II

O Maria, aurora del mondo nuovo, Madre dei viventi,
affidiamo a Te la causa della vita:
guarda, o Madre, al numero sconfinato di bimbi cui viene impedito di nascere,
di poveri cui è reso difficile vivere, di uomini e donne vittime di disumana violenza, di anziani e malati uccisi dall'indifferenza o da una presunta pietà.
Fà che quanti credono nel tuo Figlio sappiano annunciare con franchezza e amore agli uomini del nostro tempo il Vangelo della vita.
Ottieni loro la grazia di accoglierlo come dono sempre nuovo,
la gioia di celebrarlo con gratitudine in tutta la loro esistenza
e il coraggio di testimoniarlo con tenacia operosa, per costruire,
insieme con tutti gli uomini di buona volontà, la civiltà della verità e dell'amore
a lode e gloria di Dio creatore e amante della vita.
Giovanni Paolo II


 

AREA PERSONALE

 

Messaggi del 06/11/2009

ESAMINA SINCERAMENTE IL TUO CUORE!!!

Post n°2609 pubblicato il 06 Novembre 2009 da diglilaverita
Foto di diglilaverita

(Medjugorje riflessione sul msg del 2 novembre 2009) - ...Chiedo a voi di guardare sinceramente nei vostri cuori e vedere quanto voi amate Dio. Lui è l’ultimo ad essere amato? Circondati dai beni, quante volte Lo avete tradito, rinnegato, dimenticato...
 
Sull'invito di Maria, esamina il tuo cuore con sincerità: ami davvero il Signore?
 
Sono semplici le regole dell'amore.
L'amore è soprattutto confidenza e comunione.
L'amore non chiede sempre imprese eroiche.
 

Così imparerai ad amare:
al mattino pensa a Dio, durante la giornata parla con Lui di tutto.
RicordaGli i tuoi desideri e le tue aspettative e getta tutto nel Suo Cuore.
Ogni affanno affidalo a Lui e cerca di stare sereno.
 Ringrazialo in ogni piccola gioia e confida a Lui ogni più piccolo dubbio e timore.
Ringrazialo per il tuo Angelo Custode.
Ringrazialo per Maria che ti è Madre.
 
In ogni cosa che fai cerca sempre di darGli gloria.
In ogni azione e pensiero domandati se il Signore ne sarebbe contento.
 Nelle persone che incontri sforzati di vedere Gesù.
Ama tutti, senza differenze.
Ama con gioia.
Davanti alle umiliazioni ringrazia il Signore.
Tieni sempre a mente la Parola di Gesù e prima di agire rifletti:
cosa farebbe Lui al posto tuo?
 

Quando sei chiamato a scegliere tra gli affetti e Dio scegli sempre Dio,
per fedeltà all'insegnamento del Vangelo accetta anche di perdere tutto e l'affetto di tutti.
Dio c'è sempre e ti ama sempre.
Abbi il coraggio di dimostrare il tuo amore con le opere.
Disponiti a tutto sopportare pur di non rinnegarLo.
Rispetta tutti i Suoi Comandamenti.

 
Non cercare compromessi col male.
Se ti accorgi che qualcuno, fosse anche tua madre, ti insinua ad agire in modo disonesto,
non dargli ascolto, ricordati del Signore e di quanto ha patito per te.
Gesù merita in contraccambio il tuo cuore, non glielo negare.
Non provare vergogna nell'amare il Signore, non temere di gridare il suo nome sui tetti e per le strade.
Sia la tua vita a gridare il tuo amore.
 

Non essere superficiale nell'amare
e ricorda che ogni volta che violi un solo precetto d'amore
tu rinneghi, tradisci e dimentichi Dio.
Dimostri che Lui è l'ultimo ad essere amato.
Insegni agli altri a tradirlo.

 
Ricorda: senza di Lui non sarai mai capace di amare.
 
Torna a Dio con tutto il cuore, con tutta l'anima e con tutte le tue forze.
Il Padre ti aspetta e ti ama.
 

- Pamela - "Innamorati di Maria"

 
 
 

MESSAGGIO DEL 2 NOVEMBRE 2009 DELLA REGINA DELLA PACE COMMENTATO DA PADRE LIVIO DI RADIO MARIA

Post n°2608 pubblicato il 06 Novembre 2009 da diglilaverita
Foto di diglilaverita

Molti pellegrini si sono radunati fin dalle prime ore dell’alba a Medjugorje presso la Croce Blu il 2 ottobre. Verso le ore 9 di mattina la veggente Mirjana Dragicevic ha avuto l’apparizione. La Madonna ha dato il seguente messaggio: “Cari figli, anche oggi sono in mezzo a voi per mostrarvi la strada che vi aiuterà a conoscere l’amore di Dio, l’amore di Dio che ha permesso che Lo chiamiate e Lo sentiate Padre. Chiedo a voi di guardare sinceramente nei vostri cuori e vedere quanto voi Lo amate. Lui è l’ultimo ad essere amato? Circondati dai beni, quante volte Lo avete tradito, rinnegato, dimenticato. Figli miei, non ingannatevi con i beni terreni. Pensate all’anima, perché essa è più importante del corpo, purificatela. Invocate il Padre, Lui vi aspetta, tornate a Lui. Io sono con voi perché Lui nella sua grazia mi manda. Vi ringrazio”.

Cari amici, il senso profondo di questo messaggio, come anche i messaggi che la Madonna ha dato alla veggente Mirjana sono un continuo invito all’esame di coscienza e quindi un continuo invito alla purificazione, un continuo invito ad avere discernimento per quanto riguarda il male che è in noi e a staccarcene. Questo messaggio in particolare ci richiama a verificare quanto noi amiamo Dio. Praticamente è come se la Madonna ci dicesse - il comandamento più grande è amare Dio sopra ogni cosa, amare il prossimo come voi stessi; verificate se nel vostro cuore c’è l’amore -. La Madonna qui dice in parole diverse quello che ha già detto in altri messaggi e cioè che Dio deve essere messo al primo posto. Invece cosa succede? Succede che presi dai beni materiali, dalle cose di questo mondo, mettiamo altre cose al primo posto e mettiamo Dio all’ultimo posto; magari Lo tradiamo, Lo rinneghiamo, Lo dimentichiamo in nome di quegli idoli che noi ci costruiamo, che sono i beni materiali, magari anche la superbia, la gloria, il potere, i  piaceri, i vari idoli che nel nostro cuore sostituiscono Dio. La Madonna ci invita a fare piazza pulita di questi idoli e mettere Dio al primo posto nel nostro cuore facendo lo sforzo della purificazione. Il messaggio è un commento alla frase di Gesù che ci dice: “che giova all’uomo guadagnare il mondo intero se poi perde la sua anima o che cosa avrà l’uomo in cambio della sua anima?”(Mc 8,36) Praticamente la Madonna ci dice - cercate il Regno di Dio, tutto il resto vi sarà dato in sovrappiù - La Madonna a Medjugorje non ha mai demonizzato i beni materiali, Lei sa benissimo che viviamo in un mondo in cui i beni materiali in fondo, cari amici. sono un dono di Dio. L’importante è che ci sia una condivisione dei beni materiali, che tutti possano partecipare alla mensa e nessuno si trovi ai piedi della tavola a raccattare le briciole. Non c’è né da parte della Madonna né da parte della Sacra Scrittura né da parte della dottrina sociale della Chiesa una demonizzazione dei beni materiali e ci sono invece due inviti: il primo invito è condividerli, il secondo è ricordarci che comunque Dio è al primo posto, che Dio è il sommo bene, che i beni spirituali sono superiori ai beni materiali, che dobbiamo cercare anzitutto il Regno di Dio, tutto il resto ci sarà dato in sovrappiù. Quindi la linea da seguire per il cristiano comune, (non per i religiosi che hanno fatto voto di povertà e quindi hanno rinunciato ai beni della terra per seguire Gesù, povero, umile, obbediente e casto) la linea per tutti quelli che vivono nel mondo è che Dio sia al primo posto e che i beni materiali siano condivisi e quindi che ci sia la generosità, ci sia l’attenzione ai poveri, ci sia la capacità di donare e di aiutare. Questo è il quadro generale di questo messaggio. Vorrei anche sottolineare un altro aspetto di questo messaggio: la Madonna, non solo attraverso la veggente Mirjana ma in tutti i suoi messaggi, normalmente fa riferimento a suo Figlio, perché Lei ha questo compito di portarci a suo Figlio che è il Redentore del mondo, in modo particolare nel mistero della Croce dalla quale deriva la nostra salvezza e certamente questo è il motivo dominante di tutti i messaggi della Madonna. Però la Madonna molte volte fa riferimento al Padre e allo Spirito Santo e questo è uno di quei messaggi dove appunto la Madonna fa riferimento al Padre dal Quale viene ogni bene, Lui che è datore di ogni bene, ma al Quale dobbiamo dare un amore sopra ogni cosa. Dunque vediamo, cari amici: “anche oggi sono in mezzo a voi per mostrarvi la strada che vi aiuterà a conoscere l’amore di Dio, l’amore di Dio che ha permesso che Lo chiamiate, Lo sentiate Padre”. Come vedete la Madonna non è la strada, non è la via, la via è Cristo. La Madonna è qui a mostrarci la via, la via è Cristo, la quale via ci aiuterà a conoscere l’amore di Dio. La Madonna cioè è qui per farci conoscere l’amore di Dio, per farci sperimentare l’amore di Dio, per farci sentire l’amore di Dio attraverso Gesù Cristo e quindi con Lui invocare Dio con il nome di Padre. La Madonna tutte le volte è impeccabile e perfetta nel     definire la sua posizione e non attira mai l’attenzione su se stessa. Lei è qui ad indicarci la strada che porta a Dio attraverso Gesù Cristo, è instancabile nell’insegnarci questa strada, che è la strada dell’amore, la strada della fedeltà, la strada della dedizione. Grazie a questa strada con la quale scopriamo l’amore di Dio, con Gesù noi possiamo chiamare Dio con il nome di Padre. E qui poi la Madonna, dopo aver definito il suo compito, ci invita ad un esame di coscienza. Non è la prima volta che la Madonna ci invita a fare l’esame di coscienza, specialmente nei messaggi dati attraverso la veggente Miriana:“chiedo a voi di guardare sinceramente nei vostri cuori e vedere quanto voi Lo amate. Lui è l’ultimo ad essere amato?” Quindi la Madonna ci chiede se veramente noi cerchiamo prima di tutto il Regno di Dio. La Madonna sa benissimo che noi viviamo in questo mondo e finché viviamo in questo mondo abbiamo il problema del vivere, nel problema del vivere ci sono tutte le preoccupazioni materiali, che però non devono prendere il sopravvento, cioè dobbiamo cercare prima di tutto il Regno di Dio, prima di tutto la sua volontà, il suo amore, prima di tutto la sua Grazia. La nostra prima preoccupazione non è essere al sicuro con il conto in banca, la nostra prima preoccupazione è di essere al sicuro vivendo in Grazia di Dio. Vivere in Grazia di Dio vuol dire vivere nella fede, nella speranza, nella carità e con l’amore di Dio diffuso nei nostri cuori. La Madonna ci dice: “chiedo a voi di guardare sinceramente nei vostri cuori e vedere quanto voi Lo amate. Lui è l’ultimo ad essere amato” cioè mettiamo Dio all’ultimo posto. Ma questo lo vediamo anche dalle cose concrete, ad esempio abbiamo il tempo per fare tutto e non abbiamo il tempo per pregare, la domenica abbiamo il tempo per fare tutto, andiamo di qua, andiamo di là, dormiamo fino a tarda mattinata, andiamo allo stadio, andiamo a visitare i parenti, vediamo la televisione, ma non abbiamo il tempo per andare a Messa. Dico alcune cose concrete per dire che lì si vede che a noi Dio tutto sommato interessa poco, Lo amiamo poco, Lo pensiamo poco, ricorriamo a Lui quando abbiamo bisogno, poi, “passata la festa, gabbato lo santo”. Lui è l’ultimo ad essere amato, facciamo la scala delle cose che ci interessano di più, cioè la Madonna ci dice - fate la scala delle cose che vi interessano e se siete sinceri vi renderete conto che forse, non dico tutti, ma una buona parte di voi, ha altre cose che le stanno a cuore più di Dio e del Suo amore -. E la Madonna incomincia a mettere il dito sulla piaga, cioè quando Dio non è al primo posto, chi è al primo posto? Gli idoli, che sono i beni materiali, i piaceri materiali, le “fami” del nostro io che diventano degli idoli: “circondati dai beni, quante volte Lo avete tradito, rinnegato, dimenticato”; sono frasi pesantissime, cioè praticamente abbiamo fatto come Giuda, Giuda per trenta denari vendette Gesù Cristo, noi per trenta denari, circondati dai beni, lo abbiamo tradito, rinnegato, dimenticato, cioè siamo stati dei piccoli giuda che per dei vantaggi materiali, per delle “fami” materiali, per dei piaceri materiali non abbiamo esitato a rinnegare, tradire e dimenticare Dio. Ma questa è una forma di autoinganno, perché l’unica cosa che conta è la salvezza eterna dell’anima. Dice la Madonna: “Figli miei, non ingannatevi con i beni terreni” Gesù stesso lo dice nella parabola del ricco che pensava ormai di avere pieni i granai e diceva “anima mia godi, mangia, bevi e datti alla gioia” e Dio gli disse “stolto, stanotte dovrai rendere conto della tua anima”(Lc 12,18). Quindi l’inganno in cosa consiste? Consiste nel credere che i beni materiali ci diano sicurezza,  credere che i beni materiali servano alla vita; in realtà i beni materiali non servono a niente, ci sono tanti ricchi che sono disperati, tanti ricchi che si suicidano, tanti ricchi che sono tristi, perché la gioia è tutt’altra cosa, i beni materiali non rendono né sicura né felice la vita, diciamo sono utili per alcune cose, ma danno gioia solo quando sono condivisi, come dice San Paolo “c’è più gioia nel dare che nel ricevere”(Atti 20,35). Danno gioia i beni materiali nella misura in cui aiutiamo gli altri, in quel momento lì, quando noi aiutiamo gli altri, i beni materiali ci danno gioia perché facciamo un atto d’amore e comunque sono cose che passano, sono cose che non portiamo nell’Aldilà. Perciò dice la Madonna: “Pensate all’anima, perché è più importante del corpo”; quante volte anche noi abbiamo ribadito questo pensiero, cioè dobbiamo pensare alla salvezza eterna della nostra anima che è l’unica cosa importante. “Pensate all’anima perché essa è più importante del corpo, purificatela”, qui l’invito a purificarsi è l’invito alla conversione e perciò la Madonna ci dice - in una situazione esistenziale in cui gli idoli hanno popolato il vostro cuore e quindi gli interessi materiali hanno preso il sopravvento nel vostro cuore, mettetevi in ginocchio - come diceva già nell’ultimo messaggio - mettetevi in ginocchio davanti al Padre -. “Invocate il Padre, Lui vi aspetta, tornate a Lui”, rimetteteLo al primo posto. Poi la Madonna ci dice che è con noi per aiutarci a fare questo: “Io sono con voi perché Lui nella sua grazia mi manda. Vi ringrazio”. Messaggi splendidi dal punto di vista teologico, dal punto di vista della direzione spirituale e anche dal punto di vista di un cammino personale da fare, cioè in poche parole la Madonna veramente prende la Chiesa nel suo insieme per mano. SeguendoLa, cari amici, facciamo un autentico cammino di santità. - “ Trascrizione dall’originale audio ricavata dal sito: www.medjugorjeliguria.it “ -

 
 
 

QUEI MURI APPESI AI CROCEFISSI

Post n°2607 pubblicato il 06 Novembre 2009 da diglilaverita
Foto di diglilaverita

Gesù è stato giudicato - duemila anni fa – dalle varie magistrature del suo tempo. E sappiamo cosa decise la "giustizia" di allora. Oggi la Corte europea di Strasburgo ha emesso una sentenza secondo cui lasciare esposta nelle scuole la raffigurazione di quell´Innocente massacrato dalla "giustizia umana" viola la libertà religiosa. E´ stato notato che semmai il crocifisso ricorda a tutti che cosa è la giustizia umana e cosa è il potere ed è quindi un grande simbolo di laicità (sì, proprio laicità) e di libertà (viene da chiedersi se gli antichi giudici di Gesù sarebbero contenti o scontenti che una sentenza di oggi cancelli l´immagine di quel loro "errore giudiziario" o meglio di quella loro orrenda ingiustizia). Ma discutiamo pacatamente le ragioni della sentenza di oggi: il crocifisso nelle aule, dicono i giudici, costituisce "una violazione del diritto dei genitori a educare i figli secondo le loro convinzioni" e una violazione alla "libertà di religione degli alunni". Per quanto riguarda la prima ragione obietto che quel diritto dei genitori è piuttosto leso da legislazioni stataliste che non riconoscono la libertà di educazione e che magari usano la scuola pubblica per indottrinamenti ideologici. La seconda ragione è ancor più assurda. Il crocifisso sul muro non impone niente a nessuno, ma è il simbolo della nostra storia. Una sentenza simile va bocciata anzitutto per mancanza di senso storico, cioè di consapevolezza culturale, questione dirimente visto che si parla di scuole. Pare ignara di cosa sia la storia e la cultura del nostro popolo. Per coerenza i giudici dovrebbero far cancellare anche le feste scolastiche di Natale (due settimane) e di Pasqua (una settimana), perché violerebbero la libertà religiosa. Stando a questa sentenza, l´esistenza stessa della nostra tradizione bimillenaria e la fede del nostro popolo (che al 90 per cento sceglie volontariamente l´ora di religione cattolica) sono di per sé un "attentato" alla libertà altrui. I giudici di Strasburgo dovrebbero esigere la cancellazione dai programmi scolastici di gran parte della storia dell'arte e dell'architettura, di fondamenti della letteratura come Dante (su cui peraltro si basa la lingua italiana: cancellata anche questa?) o Manzoni, di gran parte del programma di storia, di interi repertori di musica classica e di tanta parte del programma di filosofia. Infatti tutta la nostra cultura è così intrisa di cristianesimo che doverla studiare a scuola dovrebbe essere considerato - stando a quei giudici – un attentato alla libertà religiosa. In lingua ebraica le lettere della parola "italia" significano "isola della rugiada divina": vogliamo cancellare anche il nome della nostra patria per non offendere gli atei? E l´Inno nazionale che richiama a Dio? Perfino lo stradario delle nostre città (Piazza del Duomo, via San Giacomo, piazza San Francesco) va stravolto? Addirittura l´aspetto (che tanto amiamo) delle vigne e delle colline umbre e toscane - come spiegava Franco Rodano - è dovuto alla storia cristiana e ad un certo senso cattolico del lavoro della terra: vogliamo cancellare anche quelle? Ma non solo. Come suggerisce Alfredo Mantovano, "se un crocifisso in un´aula di scuola è causa di turbamento e di discriminazione, ancora di più il Duomo che `incombe´ su Milano o la Santa Casa di Loreto, che tutti vedono dall´autostrada Bologna-Taranto: la Corte europea dei diritti dell´uomo disporrà l´abbattimento di entrambi?" Signori giudici, si deve disporre un vasto piano di demolizioni, di cui peraltro dovrebbero far parte pure gli ospedali e le università (a cominciare da quella di Oxford) perlopiù nati proprio dal seno della Chiesa? Infine (spazzata via la Magna Charta, san Tommaso e la grande Scuola di Salamanca) si dovrebbero demolire pure la democrazia e gli stessi diritti dell´uomo (a cominciare dalla Corte di Strasburgo) letteralmente partoriti e legittimati (con il diritto internazionale) dal pensiero teologico cattolico e dalla storia cristiana? La stessa Costituzione italiana - fondata sulle nozioni di "persona umana" e di "corpi intermedi" (le comunità che stanno fra individui e Stato) – è intrisa di pensiero cattolico. Cancelliamo anche quella come un attentato alla libertà di chi non è cattolico? E l´Europa?

L´esistenza stessa dell´Europa si deve alla storia cristiana, se non altro perché senza il Papa e i re cristiani prima sui Pirenei, poi a Lepanto e a Vienna, l´Europa sarebbe stata spazzata via diventando un califfato islamico. Direte che esagero a legare al crocifisso tutto questo. Ma c´è una controprova storica. Infatti sono stati i due mostri del Novecento - nazismo e comunismo – a tentare anzitutto di spazzare via i crocifissi dalle aule scolastiche e dalla storia europea. Odiavano l´innocente Figlio di Dio massacrato sulla croce, furono sanguinari persecutori della Chiesa e del popolo ebraico (i due popoli di Gesù) che martirizzarono in ogni modo e furono nemici assoluti (e devastatori) della democrazia e dei diritti dell´uomo (oltreché della cultura cristiana dell´Europa e della civiltà). Il nazismo appena salito al potere scatenò la cosiddetta "guerra dei crocefissi" con la quale tentò di far togliere dalle mura delle scuole germaniche l´immagine di Gesù crocifisso. Non sopportavano quell´ebreo, il figlio di Maria, e volevano soppiantare la croce del Figlio di Dio, con quella uncinata, il simbolo esoterico dei loro dèi del sangue e della forza. Lo stesso fece il comunismo che tentò di sradicare Cristo dalla storia stessa. Se le moderne istituzioni democratiche europee si fondano sulla sconfitta dei totalitarismi del Novecento, non spetterebbe anche alla Corte europea dei diritti dell´uomo di Strasburgo considerare che la tragedia del Novecento è stata provocata da ideologie che odiavano il crocifisso (e tentarono di sradicarlo) e che i loro milioni di vittime si ritrovano significate proprio dal Crocifisso? Non a caso è stata una scrittrice ebrea, Natalia Ginzburg, a prendere le difese del crocifisso quando - negli anni Ottanta - vi fu un altro tentativo di cancellarlo dalle aule: "Non togliete quel crocifisso" fu il titolo del suo articolo.

Scriveva: "il crocifisso non genera nessuna discriminazione. Tace. E´ l´immagine della rivoluzione cristiana, che ha sparso per il mondo l´idea dell’uguaglianza fra gli uomini fino allora assente. La rivoluzione cristiana ha cambiato il mondo. Vogliamo forse negare che ha cambiato il mondo? (...) Dicono che da un crocifisso appeso al muro, in classe, possono sentirsi offesi gli scolari ebrei. Perché mai dovrebbero sentirsene offesi gli ebrei? Cristo non era forse un ebreo e un perseguitato, e non è forse morto nel martirio, come è accaduto a milioni di ebrei nei lager? Il crocifisso è il segno del dolore umano".

La Ginzburg proseguiva: "Non conosco altri segni che diano con tanta forza il senso del nostro umano destino. Il crocifisso fa parte della storia del mondo... prima di Cristo nessuno aveva mai detto che gli uomini sono uguali e fratelli tutti, ricchi e poveri, credenti e non credenti, ebrei e non ebrei e neri e bianchi, e nessuno prima di lui aveva detto che nel centro della nostra esistenza dobbiamo situare la solidarietà fra gli uomini… A me sembra un bene che i ragazzi, i bambini, lo sappiano fin dai banchi della scuola".

Con tutto il rispetto auspichiamo che pure i giudici lo apprendano. "Il crocifisso fa parte della storia del mondo", scrive la Ginzburg. Infine il crocifisso è il più grande esorcismo contro il Male. Infatti non è il crocifisso ad aver bisogno di stare sui nostri muri, ma il contrario. Come dice un verso di una canzone di Gianna Nannini: "Questi muri appesi ai crocifissi...". Letteralmente crolla tutto senza di lui, tutti noi siamo in pericolo. Per questo potranno cancellarlo dai muri e alla fine - come accade in Arabia Saudita - potranno proibirci anche di portarne il simbolo al collo, ma nessuno può impedirci di portarlo nel cuore. E questa è la scelta intima di ognuno. La più importante. - Antonio Socci -

 
 
 

DOMANI: PRIMO SABATO DEDICATO AL CUORE IMMACOLATO DI MARIA

Post n°2606 pubblicato il 06 Novembre 2009 da diglilaverita
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"Gesù vuole stabilire nel mondo la devozione al Mio Cuore Immacolato. A chi l'abbraccerà, prometto la salvezza; e saranno amate da Dio queste anime, come fiori collocati da Me per ornare il Suo trono." (La Mamma Celeste a Lucia di Fatima).

La sera del 10 dicembre 1925 Suor Lucia dos Santos ricevette nella cella del suo convento la visita del Bambin Gesù e della Vergine Maria. La Mamma Celeste le mostro' un cuore circondato da spine e quindi le disse:
"Guarda, figlia mia, il mio Cuore tutto trafitto da spine, che gli uomini vi conficcano ogni momento, con le loro bestemmie e ingratitudini! Tu almeno cerca di consolarmi e fa’ sapere al mondo che io prometto di assistere nell’ora della morte con le grazie necessarie alla salvezza tutti quelli che nel primo sabato di cinque mesi consecutivi si confesseranno, riceveranno la S. Comunione, reciteranno la terza parte del Rosario e mi terranno compagnia durante un quarto d’ora meditando sui misteri del Rosario, con l’intenzione di farmi riparazione"

Condizioni:

1 - Confessione;

La confessione può essere fatta anche entro otto giorni il primo sabato o anche di più, purché ci si comunichi in grazia; deve essere fatta con l'intenzione di offrire riparazione al Cuore Immacolato di Maria. Se si dimenticasse di formulare questa intenzione in questa confessione allora essa può essere formulata nella confessione seguente.

2 - Comunione - fatta in grazia di Dio con la stessa intenzione della confessione. La Comunione deve essere fatta nel primo sabato del mese.
La Confessione e la Comunione devono ripetersi per cinque mesi consecutivi, senza interruzione, altrimenti si deve ricominciare da capo.

3- Recitare la corona del Rosario (almeno la quarta parte: cioè 5 misteri) con la stessa intenzione della confessione.

4 - Meditazione - per un quarto d'ora fare compagnia alla SS.ma Vergine meditando sui misteri del rosario (su uno o più misteri, l'importante è che la meditazione venga offerta con l'intenzione di riparare il Cuore Immacolato e che duri almeno 15 minuti).

Un confessore di Lucia le chiese il perché del numero cinque. Lei lo chiese a Gesù, il quale le rispose: "Si tratta di riparare le cinque offese dirette al Cuore Immacolato di Maria.":

1 – Le bestemmie contro la sua Immacolata Concezione.

2 – Contro la sua Verginità.

3 – Contro la sua Maternità divina e il rifiuto di riconoscerla come Madre degli uomini.

4 – L’opera di coloro che pubblicamente infondono nel cuore dei piccoli l’indifferenza, il disprezzo e perfino l’odio contro questa Madre Immacolata.

5 – L’opera di coloro che la offendono direttamente nelle sue immagini sacre.

"Abbi compassione del Cuore della Tua Madre Santissima avvolto nelle spine che gli uomini ingrati gli configgono continuamente, mentre non v'è chi faccia atti di riparazione per strappargliele..."

[Innamorati di Maria]

 

 
 
 

PADRE PIO MI PREDISSE CHE SAREI DIVENTATO RELIGIOSO

Post n°2605 pubblicato il 06 Novembre 2009 da diglilaverita
Foto di diglilaverita

Padre Pio predisse che Padre Gerardo Bove, religioso dei cappuccini Minori, e relatore nel suo processo di Beatificazione, sarebbe avrebbe preso i voti religiosi. Lo conferma lo stesso Padre Bove interpellato da Pontifex. Va considerato che padre Bove, esperto in questione di… santi e beati cura da poco tempo anche il processo di beatificazione di Papa Giovanni Paolo I sempre in qualità di relatore. Padre Bove, lei ha conosciuto personalmente Padre Pio.. "Sì, Padre Pio era novizio a Montella. Poi, nel 1966 decisi di confessarmi con lui e lei sa quanto era difficile il sacramento della riconciliazione con Padre Pio". Che cosa accadde? "Mi confessai e tutto andò bene. Poi con una certa arditezza gli chiesi se potesse pregare per me, affinché la sua intercessione mi aiutasse a diventare religioso e lui mi rispose: sicuro,lo farò, lo farò e non ti preoccupare, raggiungerai l’obbiettivo. Infatti non solo ho preso i voti, ma per uno strano scherzo della storia, sono anche divenuto il relatore del suo processo di beatificazione". Che idea si è fatta di Padre Pio? "Era un uomo di Dio. Una coscienza ricca di edificazione spirituale. In un certo senso, usando una espressione evangelica di san Luca molto significativa, nel silenzio, ruminava la parola di Dio. Padre Pio, non ostante il baccano mediatico fatto attorno a lui, era un uomo del silenzio. Amava la solitudine e la meditazione, non era un grande comunicatore verso le masse. Anche se le masse poi hanno eletto lui". Che cosa lo ha colpito di più di Padre Pio? "Il fatto che, nella sua enorme umiltà, a volte dicesse: sai esistono circostanze nelle quali neanche io mi capisco. Sono un mistero per me stesso. Padre Pio sapeva stupirsi, ecco perché viveva realmente la fede dei piccoli e degli umili". Però è passato alla storia mediaticamente come il santo delle stimmate, dei miracoli, della bilocazione… "Si tratta di cose importanti, ma non fondamentali. L’uomo non è grande per il miracolo, a volte quei segni sono quasi marginali. Padre Pio è l’emblema del totale,filiale, completo abbandono a Dio, anche e soprattutto nella sofferenza". Che vuole dire che si abbandonava a Dio? "Che faceva la sua volontà, non la discuteva, non la metteva in dubbio. Si fidava con docilità, anche nella sofferenza. In quanto poi alla sofferenza fisica va detto che esternamente è sempre macabra, nessuno vuole soffrire, che il male non fa parte del progetto di Dio. Però lui di Dio accettava tutto senza discutere, ecco la sua capacità di abbandonarsi". Padre Pio e i Papi, sul tema si è scritto molto davvero… "Credo che siano state scritte anche molte cose inesatte. Io ho studiato tutte le carte e i documenti che lo riguardavano. Padre Pio era un uomo del suo tempo, degli anni trenta, quando per un cattolico tradizionale, e lui lo era, il Papa rappresentava davvero tutto. Dunque Padre Pio ha rispettato sempre la volontà di ogni papa anche quando la Chiesa era sin troppo attenta nei suoi confronti. Ma non parlerei come fanno alcuni di persecuzioni o prevenzioni. La Chiesa usò prudenza, dovuta non tanto a Padre Pio, quanto ai rumori e alle voci che arrivavano da circondava Padre Pio. Insomma Padre Pio fu in un certo senso oggetto delle attenzioni non per sua colpa, quanto per le voci che arrivavano dal suo contorno". Insomma, un uomo di Dio… "Nessun dubbio. Seppe abbandonarsi a Dio con una totale umiltà, non è da tutti affermare: sono un mistero anche per me stesso". -

Bruno Volpe - Pontifex -

 
 
 
 
 

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Un blog di: diglilaverita
Data di creazione: 16/02/2008
 

 

LE LACRIME DI MARIA

 

MESSAGGIO PER L’ITALIA

 

Civitavecchia la Madonna piange lì dove il cristianesimo è fiorito: la nostra nazione, l'Italia!  Dov'è nato uno fra i più grandi mistici santi dell'era moderna? In Italia! Padre Pio!
E per chi si è immolato Padre Pio come vittima di espiazione? Per i peccatori, certamente. Ma c'è di più. In alcune sue epistole si legge che egli ha espressamente richiesto al proprio direttore spirituale l'autorizzazione ad espiare i peccati per la nostra povera nazione. Un caso anche questo? O tutto un disegno divino di provvidenza e amore? Un disegno che da Padre Pio agli eventi di Siracusa e Civitavecchia fino a Marja Pavlovic racchiude un messaggio preciso per noi italiani? Quale? L'Italia è a rischio? Quale rischio? Il rischio di aver smarrito, come nazione, la fede cristiana non è forse immensamente più grave di qualsiasi cosa? Aggrappiamoci alla preghiera, è l'unica arma che abbiamo per salvarci dal naufragio morale in cui è caduto il nostro Paese... da La Verità vi Farà Liberi

 

 

 
 

SAN GIUSEPPE PROTETTORE

  A TE, O BEATO GIUSEPPE

A te, o beato Giuseppe, stretti dalla tribolazione ricorriamo, e fiduciosi invochiamo il tuo patrocinio dopo quello della tua santissima Sposa.
Per quel sacro vincolo di carità, che ti strinse all’Immacolata Vergine Madre di Dio, e per l’amore paterno che portasti al fanciullo Gesù, riguarda, te ne preghiamo, con occhio benigno la cara eredità, che Gesù Cristo acquistò col suo sangue, e col tuo potere ed aiuto sovvieni ai nostri bisogni.
Proteggi, o provvido custode della divina Famiglia, l’eletta prole di Gesù Cristo: allontana da noi, o Padre amatissimo, gli errori e i vizi, che ammorbano il mondo; assistici propizio dal cielo in questa lotta col potere delle tenebre, o nostro fortissimo protettore; e come un tempo salvasti dalla morte la minacciata vita del pargoletto Gesù, così ora difendi la santa Chiesa di Dio dalle ostili insidie e da ogni avversità; e stendi ognora ciascuno di noi il tuo patrocinio, affinché a tuo esempio e mediante il tuo soccorso, possiamo virtuosamente vivere, piamente morire e conseguire l’eterna beatitudine in cielo.
Amen
San Giuseppe proteggi questo blog da ogni male errore e inganno.

 
 
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