ASCOLTA TUA MADRE

LE LACRIME DI UNA MADRE NON ASCOLTATA

 

FERMIAMO LA LEGGE CONTRO L'OMOFOBIA

 

TELEFONO VERDE "SOS VITA" 800813000

CHE COSA E' IL TELEFONO "SOS VITA"?
 
È un telefono “salva-vite”, che aspetta soltanto la tua chiamata. E' un telefono verde, come la speranza la telefonata non ti costa nulla,
Vuole salvare le mamme in difficoltà e, con loro, salvare la vita dei figli che ancora esse portano in grembo.
E quasi sempre ci riesce, perché con lui lavorano 250 Centri di aiuto alla vita.
 
Il Movimento per la vita lo ha pensato per te
 
Puoi parlare con questo telefono da qualsiasi luogo d’Italia: componi sempre lo stesso numero: 800813000.
 
Risponde un piccolo gruppo di persone di provata maturità e capacità, fortemente motivate e dotate di una consolidata esperienza di lavoro nei Centri di aiuto alla vita (Cav) e di una approfondita conoscenza delle strutture di sostegno a livello nazionale. La risposta, infatti, non è soltanto telefonica.
 
Questo telefono non ti dà soltanto ascolto, incoraggiamento, amicizia, ma attiva immediatamente un concreto sostegno di pronto intervento attraverso una rete di 250 Centri di aiuto alla vita e di oltre 260 Movimenti per la vita sparsi in tutta Italia.

 
DUE MINUTI PER LA VITA

Due minuti al giorno è il tempo che invitiamo ad offrire per aderire alla grande iniziativa di
preghiera per la vita nascente che si sta diffondendo in Italia dal 7 ottobre 2005 in
occasione della festa e sotto la protezione della Beata Vergine Maria, Regina del Santo Rosario.
Nella preghiera vengono ricordati ed affidati a Dio:
 i milioni di bambini uccisi nel mondo con l’aborto,
 le donne che hanno abortito e quelle che sono ancora in tempo per cambiare idea,
 i padri che hanno favorito o subito un aborto volontario o che attualmente si trovano accanto ad
una donna che sta pensando di abortire,
 i medici che praticano aborti ed il personale sanitario coinvolto, i farmacisti che vendono i
prodotti abortivi e tutti coloro che provocano la diffusione nella società della mentalità abortista,
 tutte le persone che, a qualsiasi livello, si spendono per la difesa della vita fin dal concepimento.
Le preghiere da recitarsi, secondo queste intenzioni, sono:
 Salve Regina,
 Preghiera finale della Lettera Enciclica Evangelium Vitae di Giovanni Paolo II
 Angelo di Dio,
 Eterno riposo.
Il progetto è quello di trovare 150.000 persone, che ogni giorno recitino le preghiere. Il numero corrisponde a quello - leggermente approssimato per eccesso – degli aborti accertati che vengono compiuti ogni giorno nel mondo, senza poter conteggiare quelli clandestini e quelli avvenuti tramite pillola del giorno dopo. Per raggiungere tale obiettivo occorre l’aiuto generoso di tutti coloro che hanno a cuore la difesa della vita.

“Con iniziative straordinarie e nella preghiera abituale,
da ogni comunità cristiana, da ogni gruppo o associazione,
da ogni famiglia e dal cuore di ogni credente,
si elevi una supplica appassionata a Dio,
Creatore e amante della vita.”
(Giovanni Paolo II, Evangelium Vitae, n. 100)

Ulteriori informazioni su: www.dueminutiperlavita.info
 

PREGHIERA A MARIA PER LA VITA GIOVANNI PAOLO II

O Maria, aurora del mondo nuovo, Madre dei viventi,
affidiamo a Te la causa della vita:
guarda, o Madre, al numero sconfinato di bimbi cui viene impedito di nascere,
di poveri cui è reso difficile vivere, di uomini e donne vittime di disumana violenza, di anziani e malati uccisi dall'indifferenza o da una presunta pietà.
Fà che quanti credono nel tuo Figlio sappiano annunciare con franchezza e amore agli uomini del nostro tempo il Vangelo della vita.
Ottieni loro la grazia di accoglierlo come dono sempre nuovo,
la gioia di celebrarlo con gratitudine in tutta la loro esistenza
e il coraggio di testimoniarlo con tenacia operosa, per costruire,
insieme con tutti gli uomini di buona volontà, la civiltà della verità e dell'amore
a lode e gloria di Dio creatore e amante della vita.
Giovanni Paolo II


 

AREA PERSONALE

 

Messaggi del 28/05/2010

L'ULTIMO VIOLENTISSIMO ATTACCO DELLA MASSONERIA CONTRO BENEDETTO XVI

Post n°3649 pubblicato il 28 Maggio 2010 da diglilaverita
Foto di diglilaverita

Il settimanale americano Time (4 milioni di copie la settimana su 300 milioni di americani, cioè neanche l'1%) continua la subdola e capziosa campagna contro Benedetto XVI e la pedofilia. Questa volta, in prima pagina, c'è la foto del Papa ripreso volutamente di spalle che, secondo il settimanale letto da neanche l'1% degli americani, dovrebbe fare un mea culpa pubblico e solenne per i crimini e le nefandezze di alcuni uomini di Chiesa. Ma ora abbiamo capito le ragioni di questa campagna di odio verso il successore di Pietro e Vicario di Cristo in terra che intendiamo esporre a tutti. Dietro il Time c'è la Massoneria che, per chi non lo sapesse, è guidata da "Sua Grazia", il 75 enne Duca di Kent, Edward Windsor, Gran Maestro della Gran Loggia Unita di Inghilterra, la più antica e prestigiosa obbedienza massonica del mondo e cugino di primo grado della Regina Elisabetta II d'Inghilterra capo della Chiesa Anglicana che in tutto il mondo ha 80 milioni di fedeli. Chiesa che è in crisi specialmente negli Usa dopo l'ordinazione delle donne vescovo dei preti e vescovi omosessuali (in Gran Bretagna il sinodo della chiesa anglicana non è ancora arrivato a tanto) ma i fedeli indignati grazie anche ad un accordo recente tra l'Arcivescovo di Canterbury e il Papa possono essere accettati nella Chiesa cattolica. E questo fatto fa letteralmente adirare i massoni americani e inglesi, nei cui Paesi la massoneria è un fenomeno di massa. In Italia ci sono solo logge affaristico-mafiose per fare business con gli appalti, droga, clandestini, armi e prostituzione, con le cosche e i politici. Dunque i massoni avevano aperto le ostilità contro Benedetto XVI cavalcando lo scandalo della pedofilia nel clero che, pur essendo dell'1% a livello mondiale, si tratta di una cosa grave, disdicevole ed esecrabile. Il Papa dopo questa colata di fango ha avuto notevoli successi di folla: a Fatima, a Malta, a San Pietro con i movimenti ecclesiali, a Torino alla visita del Telo sacro della Sindone. . C'era sempre, durante un suo viaggio, un bagno di folla. E cosi per le Udienze generali del mercoledì. Migliaia di persone. E i massoni diventano matti e furiosi perdendo il loro aplomb. Avevano messo in moto una macchina perfetta di delegittimazione del Papa con calunnie, denigrazioni, vicende di 60 anni orsono, ma senza successo. Il Papa invece di perdere consensi personali stranamente li aumentava. E i massoni erano disperati. Avevano lavorato cinque anni per niente. Ma voi lettori direte: qual è la preoccupazione della Massoneria internazionale che non fa dormire Sua Grazia il Duca di Kent? E' una sola. Il Papa dal 16 settembre al 19 settembre andrà in Inghilterra e in Scozia per un viaggio apostolico nella terra della Massoneria nata, se non erro, a Londra nel 1717. Un affronto gravissimo agli occhi di sua Grazia il duca di Kent cugino del sovrano inglese capo della Chiesa anglicana. Un oltraggio, una sfida, un atto temerario. E cosa farà Benedetto XVI in Inghilterra? Primo: il 19 settembre 2010 beatificherà il cardinale John Henry Newman, grande teologo e filosofo, che si convertì al cattolicesimo e con la sua personalità di concerto con il movimento di Oxford determinò la rinascita della Chiesa cattolica. In sostanza, Newman fu il primo ecclesiastico in Inghilterra che, dopo quattro secoli ricostituì, la Chiesa cattolica che, a sua volta, si ricostituì anche negli Usa e nel Canada. Un evento storico perché si tratterà anche della prima beatificazione cattolica in Inghilterra che non fa dormire la notte il Duca di Kent capo della massoneria mondiale. Da qui la scandalosa e vergogna campagna per delegittimare Benedetto XVI che recentemente aveva chiesto ai cristiani di pregare per lui "per non scappare davanti ai lupi". Ma chi era veramente il Servo di Dio il Venerabile cardinale Newman? Scrive Mimmo Muolo di Avvenire: Come ha ricordato monsignor Marcello Semeraro, vescovo di Albano e presidente di Avvenire "il modello offerto da Newman è quello di una fede pensata e vissuta, protesa a rendere ragione di se stessa e pure di una ragione in tutto e per tutto aperta e disponibile all'accoglienza, comprensione e condivisione della verità, ovunque essa si manifesti e da qualsiasi parte provenga". Non è chi non veda l'estrema attualità dell'insegnamento del porporato inglese. Il quale ha molto da insegnare, ha aggiunto monsignor Semeraro, anche sotto il profilo dell'ecclesiologia. Non per niente «di lui si dice che è stato uno dei padri invisibili del Vaticano II», data l'influenza che il suo pensiero ha avuto su alcuni passaggi della Lumen Gentium e anche della Dei Verbum, ad esempio in merito alla concezione della tradizione, come «memoria viva che la Chiesa ha del suo Sposo» e al passaggio in cui nella costituzione sulla Parola di Dio (al numero 8) si legge: «La Chiesa nel corso dei secoli tende incessantemente alla pienezza della verità divina, finché in essa vengano a compimento le parole di Dio». Il vescovo di Albano, citando i documenti del processo di beatificazione, ha perciò sottolineato «l'elevatezza e la profondità del pensiero teologico» di Newman, «tale da farlo rassomigliare ai più grandi Padri della Chiesa». Giudizio, questo, condiviso anche da Benedetto XVI. Anche perché, ha concluso Semeraro, «movente della sua ricca esistenza fu la fede eroica, la sua pietà profonda, il suo amore verso Dio e verso gli uomini, in una parola la sua santità». Anzi, come ha fatto notare Lorenzo Ornaghi è proprio a partire dalla santità che si può comprendere l'opera di Newman. «La sua, infatti, è una testimonianza di fede e di vita cristiana che esce dalle pagine dei libri», per collocarsi sul piano dell'attualità culturale. E proprio su questo piano lo ha inquadrato l'editorialista del Corriere della Sera Armando Torno. «Anticipatore per eccellenza - ha fatto notare - egli seppe prevedere, già nell'800, il pericolo del relativismo, affermando con forza che una verità esiste e che, al contrario, senza verità tutto si annulla». Newman, ha proseguito Torno, «è completamente attuale» anche per il suo modo di vedere il rapporto tra l'umano e il divino, per la sua sottolineatura dell'importanza delle fonti bibliche e per l'aggancio alla patristica, ma anche per le sue doti di comunicatore. Inoltre, per il senatore Marcello Pera, lo studio del suo pensiero «costituisce un ulteriore stimolo ad allargare i confini della ragione, non regalandone più il concetto in esclusiva agli scienziati». Proprio come chiede di fare il Papa, che non a caso di Newman, è un grande estimatore. I sacerdoti degli Oratori inglesi fondati dal Cardinale John Henry Newman stanno esprimendo la propria gioia per l'annuncio ufficiale per cui Benedetto XVI beatificherà il loro fondatore durante la sua visita in Inghilterra a settembre. Padre Richard Duffield, prevosto dell'Oratorio di Birmingham, ha sottolineato che la devozione personale del Papa per Newman "ha dato un grande contributo alla comprensione della profondità e del significato dell'eredità del nostro fondatore". A suo avviso, la decisione del Papa di beatificare personalmente Newman "conferisce una benedizione unica agli Oratori Inglesi e a tutti coloro che si sono ispirati alla vita e all'operato di Newman". La beatificazione si svolgerà nell'Arcidiocesi di Birmingham, dove il Cardinale Newman trascorse la sua vita adulta: prima ad Oxford, dove visse come anglicano e venne accolto nella Chiesa cattolica, poi a Birmingham, dove fondò l'Oratorio di Birmingham e vi lavorò per più di quarant'anni. John Henry Newman nacque nel 1801 e morì nel 1890. Si convertì alla fede cattolica nel 1845 in terra massonica dove ormai non c'era più traccia del cattolicesimo. Ecco perché i massoni sono in fibrillazioni e ogni giorni danno direttive a giornali americani e Usa per delegittimare Benedetto. Addirittura due poveretti inglesi, pseudo intellettualimanovrati, avevano proposto per intimidire il Papa, qualora fosse venuto in terra britannica, il suo arresto. La seconda ragione è la visita in Scozia. E in Scozia è nata la famosa regina cattolica Maria Stuarda imprigionata per molti anni e infine fatta decapitare dalla terribile cugina protestante regina d'Inghilterra Elisabetta I Tudor che ne combinò di tutti i colori nonostante fosse una donna colta colta. Anche la visita in Scozia di Benedetto XVI non è ovviamente gradita ai massoni. Ritorniamo al settimanale Time che tutti asseriscono essere prestigioso nonostante negli Usa non lo legga quasi nessuno. Poiché ' una persona si giudica dai fatti e ' bene agli smemorati di Collegno che li ricordiamo ancora una volta. Il Papa ha scritto una Lettera ai fedeli e al clero d'Iralanda. Più volte ha chiesto scusa alle vittime, a Malta, addirittura, ha pianto con loro dopo avere appreso episodi gravissimi e raccapriccianti; prima ancora che venisse eletto al soglio pontificio in una memorabile Via Crucis del 2005 al Colosseo parlò senza mezzi termini di sporcizia morale dentro la Chiesa; ha destituito Vescovi pedofili e Vescovi che hanno coperto i pedofili; in ogni occasione ha condannato il delitto esecrabile degli abusi ai minori; ha espresso conforto vicinanza e solidarietà alle vittime; ha introdotto la linea della tolleranza zero contro il clero e l'episcopato pedofilo; ha detto solennemente che essi dovranno rispondere davanti ai Tribunali e davanti a Dio e, infine, ha messo ordine nei Seminari dove prima entrava di tutto. Ma, viceversa, il Time che è cosi tanto autorevole nel mondo perché non ha dedicato un solo servizio sul turismo sessuale dove sporcaccioni di tutto il mondo vanno in Thailandia, in Cambogia, in Vietnam, e in altri Paesi a stuprare bambini e bambine di 9 anni? Perche il Time non dedica un rigo alle migliaia di bambini che scompaiono da casa e che le ditte che vendono il latte mettono la loro foto sulla bottiglietta? Perché il Time giustamente interessato alla pedofilia non parla degli abusi di minori nella famiglia e dei vicini di casa? Perché non parla degli allenatori sportivi e degli insegnanti di educazione fisica che sarebbero secondo un'indagine seria le categorie che hanno più attenzione verso minori fino ad abusarli? Il famoso e importante Time invece tace su queste questioni, ma ha la pretesa di dare lezioni al Papa che comunque ha già adottato la linea della fermezza? Allora la smetta di dare lezioni a un uomo che ha fatto tanto per rinnovare la Chiesa e contrastare la pedofilia. Tacciano e si vergognino questi massoni che vogliono la Chiesa papata come dicono loro nei loro deliranti discorsi. Come si vede, l'attacco del Time contro Benedetto XVI, è grave, è strumentale, è studiato a tavolino scientemente, e mira a destabilizzare il papato di Benedetto XVI che i massoni non vogliono in Inghilterra il prossimo 16 settembre. E faranno di tutto per impedire questo viaggio apostolico , nonché visita di Stato. Da ultimo la Duchessa Katharine e il figlio del Duca di Kent Edward Windsor, Nicholas, si sono convertiti come il cardinale Newman al cattolicesimo. - Prof. Alberto Giannino,Presidente Ass. culturale docenti cattolici (Adc) - fattisentire -

 
 
 

LETTERA AL NEW YORK TIMES DA UN MISSIONARIO DELL'ANGOLA:CERCARE LA VERITA', IL BENE E LA BELLEZZA.

Post n°3648 pubblicato il 28 Maggio 2010 da diglilaverita
Foto di diglilaverita

“Sono un semplice sacerdote cattolico. Mi sento felice e orgoglioso della mia vocazione. Vivo da vent'anni in Angola come missionario”. Inizia così una lettera che il missionario salesiano uruguayano Martín Lasarte ha inviato al New York Times senza ottenere risposta. Nel testo, spiega l'opera silenziosa a favore dei più sfortunati svolta dalla maggior parte dei sacerdoti della Chiesa cattolica, che però “non fa notizia”. Nella lettera padre Lasarte esprime i suoi sentimenti di fronte all'ondata mediatica sollevata dagli abusi di alcuni sacerdoti, mentre sorprende lo scarso interesse che suscita nei media il lavoro quotidiano di migliaia e migliaia di presbiteri.
“Mi provoca un grande dolore il fatto che persone che dovrebbero essere segni dell'amore di Dio siano stati un pugnale nella vita di persone innocenti. Non ci sono parole che possano giustificare atti di questo tipo. La Chiesa non può che stare dalla parte dei deboli, dei più indifesi. Tutte le misure prese per la protezione della dignità dei bambini, quindi, saranno sempre una priorità assoluta”, afferma nella sua lettera. Ad ogni modo, aggiunge, “è curioso constatare quanto poco facciano notizia e il disinteresse per migliaia e migliaia di sacerdoti che si consumano per milioni di bambini, per gli adolescenti e i più sfortunati nei quattro angoli del mondo”. “Penso che al vostro mezzo informativo non interessi il fatto che io abbia dovuto trasportare su percorsi minati nel 2002 molti bambini denutriti da Cangumbe a Lwena (Angola), perché il Governo non si rendeva disponibile e le ONG non erano autorizzate; che abbia dovuto seppellire decine di piccole vittime tra gli sfollati della guerra e i ritornati; che abbiamo salvato la vita a migliaia di persone a Moxico con l'unico posto medico in 90.000 chilometri quadrati, o che abbia distribuito alimenti e sementi; o che in questi 10 anni abbiamo dato un'opportunità di istruzione e scuole a più di 110.000 bambini”, sottolinea. “Non interessa che con altri sacerdoti abbiamo dovuto far fronte alla crisi umanitaria di circa 15.000 persone negli alloggi della guerriglia, dopo la loro resa, perché gli alimenti del Governo e dell'ONU non arrivavano”, aggiunge. Il sacerdote cita poi una serie di azioni compiute da suoi compagni, spesso rischiando la vita, che vengono ignorate dai media. “Non fa notizia che un sacerdote di 75 anni, padre Roberto, di notte percorra le vie di Luanda curando i bambini di strada, portandoli in una casa di accoglienza perché si disintossichino dalla benzina, che alfabetizzi centinaia di detenuti; che altri sacerdoti, come padre Stefano, abbiano case in cui i bambini picchiati, maltrattati e violentati cercano un rifugio, e nemmeno che fr. Maiato, con i suoi 80 anni, vada casa per casa per confortare i malati e i disperati”. “Non fa notizia che più di 60.000 dei 400.000 sacerdoti e religiosi abbiano abbandonato la propria terra e la propria famiglia per servire i fratelli in lebbrosari, ospedali, campi di rifugiati, orfanotrofi per bambini accusati di stregoneria o orfani di genitori morti di Aids, in scuole per i più poveri, in centri di formazione professionale, in centri di assistenza ai sieropositivi... e soprattutto in parrocchie e missioni, motivando la gente a vivere e amare”. “Non fa notizia che il mio amico padre Marcos Aurelio, per salvare alcuni giovani durante la guerra in Angola, li abbia portati da Kalulo a Dondo e tornando alla sua missione sia stato ucciso a colpi di mitragliatrice; che fr. Francisco e cinque catechiste siano morti in un incidente mentre andavano ad aiutare nelle zone rurali più sperdute; che decine di missionari in Angola siano morte per mancanza di assistenza sanitaria, per una semplice malaria; che altri siano saltati in aria a causa di una mina, mentre facevano visita alla loro gente – prosegue padre Lasarte –. Nel cimitero di Kalulo ci sono le tombe dei primi sacerdoti che giunsero nella regione... Nessuno aveva più di 40 anni”. “Non fa notizia accompagnare la vita di un sacerdote ‘normale’ nella sua quotidianità, nelle sue difficoltà e nelle sue gioie, mentre consuma senza rumore la sua vita a favore della comunità che serve”. “La verità è che non cerchiamo di fare notizia, ma semplicemente di portare la Buona Novella, quella notizia iniziata senza rumore la notte di Pasqua. Fa più rumore un albero che cade che un bosco che cresce”, sottolinea. “Non pretendo di fare un'apologia della Chiesa e dei sacerdoti – aggiunge padre Lasarte –. Il sacerdote non è né un eroe né un nevrotico. E' un semplice uomo, che con la sua umanità cerca di seguire Gesù e di servire i fratelli. Ci sono miserie, povertà e fragilità come in ogni essere umano; e anche bellezza e bontà come in ogni creatura...”. “Insistere in modo ossessivo e persecutorio su un tema perdendo la visione d'insieme crea davvero caricature offensive del sacerdozio cattolico in cui mi sento oltraggiato”, afferma. “Amico giornalista, le chiedo solo di cercare la Verità, il Bene e la Bellezza. Ciò la renderà nobile nella sua professione”, conclude. - Luanda - Martín Lasarte -   
     

 
 
 

E' POSSIBILE UNA MORALE LAICA SENZA DIO?

Post n°3647 pubblicato il 28 Maggio 2010 da diglilaverita
Foto di diglilaverita

Nell’"anno sacerdotale" che stiamo vivendo, mi capita di discutere sull’importanza del sacerdote nella comunità cristiana e umana, con un amico che mi dice: "Tu affermi che una morale laica, cioè senza Dio, non può esistere, perché è inutile appellarsi solo alla coscienza in quanto la coscienza personale può essere fallace. Però non puoi negare che esistono degli atei che sono esempi di moralità e insegnano una morale prescindendo dall’esistenza di Dio". E’ un nodo da approfondire. Vittorio Messori ha scritto (in "Tempi" 17 febbraio 2010): "Norberto Bobbio, di cui sono stato discepolo – parlo quindi di quello che è considerato un guru, un 'papa laico', non certo un clericale – ci diceva spesso, nelle aule dell’università torinese: «La morale razionale che noi laici proponiamo è l’unica che abbiamo, ma in realtà è irragionevole». È semplice: perché si dovrebbe fare il bene piuttosto che il male, se facendo il male mi verrà un vantaggio e nessun svantaggio? Non c’è alcuna risposta ragionevole a questa domanda. Se manca il chiodo a cui appendere l’etica, allora nessuna etica è razionalmente possibile. Quel chiodo non può che venire da un Legislatore fuori di noi, che per il credente è Dio". E’ verissimo che esistono dei non cristiani, non credenti, laici, atei (chiamiamoli come vogliamo), non solo nei paesi cristiani ma anche in quelli non cristiani, che sono migliori di noi credenti in Cristo. Vivono la "legge naturale", che Dio ha messo nel cuore di ogni uomo, sono docili alla voce dello Spirito "che soffia dove vuole", più di molti battezzati credenti e magari anche praticanti. Ma questo non vuol dire nulla. Qui si parla di una legge morale codificata e valida per tutti e in tutti i tempi, non della situazione personale di alcune o molte persone. In genere si pensa che basta appellarsi alla coscienza per avere sufficienti motivazioni per la moralità. La Chiesa dice che bisogna agire secondo coscienza, ma la coscienza illuminata dalla Fede e dalla Parola di Dio, non la coscienza personale di ciascuno e stop. L’uomo non può essere norma e giudice di se stesso, sopra di lui c’è il Creatore. La "morale laica" non ha altro chiodo a cui attaccarsi che la coscienza personale e il consenso popolare a una certa norma o comportamento. Ma questo non regge alle verifiche della storia. Tutti i filosofi greci, da Aristotele a Platone, che sono considerati il punto più alto del pensiero non cristiano, non solo accettavano la schiavitù ma la difendevano a spada tratta. C’è voluto il cristianesimo affinchè la schiavitù, a poco a poco (i cambiamenti culturali non avvengono mai da un giorno all’altro), venisse abolita. Nel nostro Occidente evoluto e illuminista, cito un caso su tanti, i "duelli per motivi di onore" erano obbligatori per gli appartenenti all’esercito dei Savoia ancora in tutto l’Ottocento. Chi non accettava di battersi per difendere il proprio onore veniva degradato, punito e licenziato. La Chiesa che condannava i duelli era accusata di appoggiare la vigliaccheria dei deboli! Ancora Benito Mussolini all’inizio del 1900, per la coscienza sbagliata dell’onore comunissima a quel tempo, quanti duelli ha fatto? Eppure la "morale laica" di un secolo fa considerava battersi in duello un gesto virtuoso e onorabile! Insomma, se la coscienza non è illuminata dalla fede, dove può portare? Per non parlare del mondo non cristiano. In Giappone mi hanno detto che il senso comune considera la vendetta un gesto sacro e doveroso per tutti. Il precetto del perdono delle offese ricevute è uno dei principali ostacoli perchè un giapponese si converta a Cristo. O ancora la "coscienza" islamica, diversissima dalla nostra in tanti aspetti, come sappiamo. O in India la divisione della società in caste per motivi religiosi e credenze tradizionali, rimessa in discussione dall’influsso delle nazioni e delle missioni cristiane, abolita dalla Costituzione indiana (1948) e dalle leggi, ma ancora comunemente osservata specie nell’India rurale. Dio Padre, che ha creato l’uomo dal nulla e si è rivelato gradualmente nella storia da Abramo a Cristo, è il Legislatore e ha fissato le norme della morale, che sola può salvare l’uomo e assicurare sviluppo e rispetto delle persone, giustizia e pace fra i popoli. - Padre Piero Gheddo - Zenit -

 
 
 

LA VITA E' IL VANGELO DELLA TRINITA'

Post n°3646 pubblicato il 28 Maggio 2010 da diglilaverita
Foto di diglilaverita

"Il Signore mi ha creato come inizio della sua attività, prima di ogni sua opera, all’origine. Dall’eternità sono stata formata, fin dal principio, dagli inizi della terra…io ero con lui come artefice ed ero la sua delizia ogni giorno: giocavo davanti a lui in ogni istante, giocavo sul globo terrestre, ponendo le mie delizie tra i figli dell’uomo"

"O Signore, Signore nostro, quanto è mirabile il tuo nome su tutta la terra! Quando vedo i tuoi cieli, opera delle tua dita, la luna e le stelle che tu hai fissato, che cosa è mai l’uomo perché di lui ti ricordi, il figlio dell’uomo, perché te ne curi?" (Salmo 8, 2.4-5).

"Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso. Quando verrà lui, lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità, perché non parlerà da se stesso, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annuncerà le cose future. Egli mi glorificherà, perché prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà. Tutto quello che il Padre possiede è mio; per questo ho detto che prenderà del mio e ve lo annuncerà" (Gv 16,12-15).

"Non è una sfida a Dio l’ultimo risultato ottenuto da Craig Venter e dalla sua equipe, ma una sofisticata operazione tecnologica, un 'copia, incolla e metti la firma': non è una creazione dal nulla, piuttosto sono state sapientemente assemblate sequenze di DNA già esistenti in natura, e riprodotte in laboratorio ..hanno composto con grande abilità un enorme puzzle, utilizzando i pezzi già messi a disposizione dalla natura, per realizzare un disegno pressoché identico a quello già tracciato naturalmente" ("Avvenire", editoriale del 22/5/2010). Così il quotidiano "Avvenire" ha commentato la clamorosa notizia della produzione in laboratorio del primo batterio geneticamente modificato, un successo scientifico che il cardinale Bagnasco ha definito "segno ulteriore della grande intelligenza dell’uomo", intelligenza che è "dono di Dio". Infatti, se l’infinita sapienza di Dio non avesse creato la doppia elica del DNA, nulla esisterebbe di tutto ciò che esiste nel mondo della vita biologica: dal "semplice" batterio a quella "macchina incredibile" che è l’uomo. Perciò l’impresa sensazionale di Venter canta per se stessa la gloria di Dio, e ciò che la sua equipe ha fatto annuncia anzitutto l’opera delle mani del Creatore. Un annuncio che la liturgia della Chiesa non cessa di celebrare nella lode: "Noi ti lodiamo, Padre santo, per la tua grandezza: tu hai fatto ogni cosa con sapienza e amore. A tua immagine hai formato l’uomo, alle sue mani operose hai affidato l’universo perché nell’obbedienza a te, suo creatore, esercitasse il dominio su tutto il creato" (Preghiera Eucaristica IV). Sì, ciò che ha ottenuto il ricercatore americano ed il suo gruppo, va ben oltre la legittima soddisfazione del mondo scientifico: in realtà e verità è "prova" che l’essere umano è creato da Dio, ad immagine di Sé (Gen 1,27). Prova e monito. Giovanni Paolo II lo ha affermato 15 anni fa con afflato sapienziale: "Difendere e promuovere, venerare e amare la vita è un compito che Dio affida ad ogni uomo, chiamandolo, come sua palpitante immagine, a partecipare alla signoria che Egli ha sul mondo: 'Siate fecondi e moltiplicatevi, riempite la terra; soggiogatela e dominate sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo e su ogni essere vivente, che striscia sulla terra' (Gen 1,28)" (Enciclica "Evangelium vitae", n. 42). Il Papa mette in luce l’ampiezza e la profondità della signoria che Dio dona all’uomo, citando poi il Salmo responsoriale di oggi: "Gli hai dato potere sulle opere delle tue mani, tutto hai posto sotto i suoi piedi; tutti i greggi e gli armenti, tutte le bestie della campagna; gli uccelli del cielo e i pesci del mare, ogni essere che percorre le vie dei mari" (Salmo 8,7-9) (id.). Tra gli esseri che navigano nel mare della vita ci sono anche i batteri di Venter. Il suo grande risultato è un altro passo avanti nel cammino di conoscenza della verità "tutta intera" (Gv 16,13) della vita umana, un progresso che implica una responsabilità generativa e creativa: "Una certa partecipazione dell’uomo alla signoria di Dio si manifesta anche nella specifica responsabilità che gli viene affidata nei confronti della vita propriamente umana. E’ responsabilità che tocca il suo vertice nella donazione della vita mediante la generazione da parte dell’uomo e della donna nel matrimonio.(…) Parlando di "una certa speciale partecipazione" dell’uomo e della donna all’opera creatrice di Dio, il Concilio intende rilevare come la generazione del figlio sia un evento profondamente umano e altamente religioso, in quanto coinvolge i coniugi che formano "una sola carne" (Gen 2,24) ed insieme Dio stesso che si fa presente. (…) Infatti soltanto da Dio può provenire quella "immagine e somiglianza" che è propria dell’essere umano, così come è avvenuto nella creazione. La generazione è la continuazione della creazione" (E.V., n.43). La liturgia della Santissima Trinità annuncia oggi tutto questo con uno splendido inno alla sapienza di Dio personificata (Pv 8,22-31): "Essa è divina, e quindi trascendente, perché è il progetto della mente di Dio, la sua volontà, la sua Parola, il suo Spirito, ma è anche incarnata perché il progetto si attua nella creazione, la volontà si manifesta nella Legge, la Parola si rivela nella Bibbia e lo Spirito si effonde nell’uomo" (G. Ravasi). In questo canto l’autore ispirato descrive la sapienza creatrice di Dio come se fosse un bambino generato nel grembo: "Il Signore mi ha creato come inizio della sua attività" (Pv 8,22). Come tutti i bambini, anche "Sapienza" è una bambina spontaneamente gioiosa: gioca e danza incantando coloro che la osservano…come non pensare alle stupefacenti danze cosmiche delle galassie osservate dagli astronomi? Come non contemplare le ancor più stupefacenti capriole dell’embrione umano nella capsula spaziale che lo avvolge nel grembo? Tale splendida icona rivela perciò che la Sapienza divina, manifestata in tutte le opere di Dio, è congenitamente presente nell’uomo, vertice e compendio di tutto il creato. L’umana intelligenza e la spontanea attitudine di ogni uomo all’amore e alla gioia, sono segno profondo dell’impronta viva del Creatore. Gesù, che è la Sapienza incarnata, lo ha rivelato esplicitamente nell’ultima cena: "Vi ho detto queste cose perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena" (Gv 15,11). Il Signore è in persona il Vangelo di Dio, il rivelatore del mistero della santa Trinità, ed Egli ha detto: "Io sono la Vita" (Gv 11,25). Perciò: la vita stessa dell’uomo, sin dal suo primo istante nel grembo, è immagine e somiglianza di Colui che ne è la Fonte. La vita è in realtà il vangelo della Trinità: chi la riconosce in questa sua intera verità, gioisce con lo stupore di un bambino e non può che esclamare: "Io ti rendo grazie: hai fatto di me una meraviglia stupenda; meravigliose sono le tue opere, le riconosce pienamente l’anima mia" (Salmo 139/8,14). - -Padre Angelo del Favero - Zenit -

 
 
 

MESE DI MAGGIO CON MARIA: AUMENTA LA NOSTRA FEDE - 28 MAGGIO -

Post n°3645 pubblicato il 28 Maggio 2010 da diglilaverita
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Vergine fedele, ricca di fede purissima, risana la nostra fede malata, irrobustisci la nostra fede debole, illumina la nostra fede opaca, rendi più sicura la nostra fede incerta, ravviva la nostra fede grigia, riscalda la nostra fede fredda. Smuovi la nostra fede pigra. Vergine fedele, accresci la nostra fede. Per questo come gli apostoli diciamo al Signore: "Accresci in noi la fede".

"Se aveste fede, quanto un granellino di senapa,

potreste dire a questo gelso: Sii sradicato e trapiantato nel mare, ed esso vi ascolterebbe"(Lc 17,6). Il seme della senapa è il più piccolo di tutti i semi. Gesù l'ha preso come esempio per significare il meraviglioso sviluppo del regno di Dio, la sua forza strepitosa, mentre agli inizi era tutto tanto minuto e tanto piccolo. La fede, dono di Dio, è stata seminata in noi nel battesimo; noi abbiamo il dovere di coltivarla, di farla crescere, di farla maturare: una fede così personale, così convinta, così robusta da giungere a rendere possibile l'impossibile, come il dire ad un gelso di sradicarsi dalla terra e di trapiantarsi nel mare: un dire al quale corrisponde l'attuazione.

Una fede grande, dunque!

Una fede che rispecchi quella della Madonna, del centurione, della donna cananea, dei martiri, dei santi. La fede in Dio Padre, in Gesù Cristo Figlio di Dio, nello Spirito Santo. La fede sul mistero della Chiesa, della Eucarestia, della Vergine Maria. La fede proclamata dal Vangelo e insegnata dalla Chiesa. Una fede autentica, schietta, semplice come quella dei grandi Santi.

Fioretto: Fare una verifica sullo stato della nostra fede. E nel frattempo recitiamo un "Atto di fede".

Giaculatoria: "O Maria Santissima, Vergine fedele, ricca di fede purissima, prega per noi".

Dalla rivista mensile religiosa "PAPA GIOVANNI" n. 4, realizzata dai ‘Sacerdoti del S. Cuore’ (Dehoniani)

 

 

 
 
 
 
 

INFO


Un blog di: diglilaverita
Data di creazione: 16/02/2008
 

 

LE LACRIME DI MARIA

 

MESSAGGIO PER L’ITALIA

 

Civitavecchia la Madonna piange lì dove il cristianesimo è fiorito: la nostra nazione, l'Italia!  Dov'è nato uno fra i più grandi mistici santi dell'era moderna? In Italia! Padre Pio!
E per chi si è immolato Padre Pio come vittima di espiazione? Per i peccatori, certamente. Ma c'è di più. In alcune sue epistole si legge che egli ha espressamente richiesto al proprio direttore spirituale l'autorizzazione ad espiare i peccati per la nostra povera nazione. Un caso anche questo? O tutto un disegno divino di provvidenza e amore? Un disegno che da Padre Pio agli eventi di Siracusa e Civitavecchia fino a Marja Pavlovic racchiude un messaggio preciso per noi italiani? Quale? L'Italia è a rischio? Quale rischio? Il rischio di aver smarrito, come nazione, la fede cristiana non è forse immensamente più grave di qualsiasi cosa? Aggrappiamoci alla preghiera, è l'unica arma che abbiamo per salvarci dal naufragio morale in cui è caduto il nostro Paese... da La Verità vi Farà Liberi

 

 

 
 

SAN GIUSEPPE PROTETTORE

  A TE, O BEATO GIUSEPPE

A te, o beato Giuseppe, stretti dalla tribolazione ricorriamo, e fiduciosi invochiamo il tuo patrocinio dopo quello della tua santissima Sposa.
Per quel sacro vincolo di carità, che ti strinse all’Immacolata Vergine Madre di Dio, e per l’amore paterno che portasti al fanciullo Gesù, riguarda, te ne preghiamo, con occhio benigno la cara eredità, che Gesù Cristo acquistò col suo sangue, e col tuo potere ed aiuto sovvieni ai nostri bisogni.
Proteggi, o provvido custode della divina Famiglia, l’eletta prole di Gesù Cristo: allontana da noi, o Padre amatissimo, gli errori e i vizi, che ammorbano il mondo; assistici propizio dal cielo in questa lotta col potere delle tenebre, o nostro fortissimo protettore; e come un tempo salvasti dalla morte la minacciata vita del pargoletto Gesù, così ora difendi la santa Chiesa di Dio dalle ostili insidie e da ogni avversità; e stendi ognora ciascuno di noi il tuo patrocinio, affinché a tuo esempio e mediante il tuo soccorso, possiamo virtuosamente vivere, piamente morire e conseguire l’eterna beatitudine in cielo.
Amen
San Giuseppe proteggi questo blog da ogni male errore e inganno.

 
 
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