ASCOLTA TUA MADRE

LE LACRIME DI UNA MADRE NON ASCOLTATA

 

FERMIAMO LA LEGGE CONTRO L'OMOFOBIA

 

TELEFONO VERDE "SOS VITA" 800813000

CHE COSA E' IL TELEFONO "SOS VITA"?
 
È un telefono “salva-vite”, che aspetta soltanto la tua chiamata. E' un telefono verde, come la speranza la telefonata non ti costa nulla,
Vuole salvare le mamme in difficoltà e, con loro, salvare la vita dei figli che ancora esse portano in grembo.
E quasi sempre ci riesce, perché con lui lavorano 250 Centri di aiuto alla vita.
 
Il Movimento per la vita lo ha pensato per te
 
Puoi parlare con questo telefono da qualsiasi luogo d’Italia: componi sempre lo stesso numero: 800813000.
 
Risponde un piccolo gruppo di persone di provata maturità e capacità, fortemente motivate e dotate di una consolidata esperienza di lavoro nei Centri di aiuto alla vita (Cav) e di una approfondita conoscenza delle strutture di sostegno a livello nazionale. La risposta, infatti, non è soltanto telefonica.
 
Questo telefono non ti dà soltanto ascolto, incoraggiamento, amicizia, ma attiva immediatamente un concreto sostegno di pronto intervento attraverso una rete di 250 Centri di aiuto alla vita e di oltre 260 Movimenti per la vita sparsi in tutta Italia.

 
DUE MINUTI PER LA VITA

Due minuti al giorno è il tempo che invitiamo ad offrire per aderire alla grande iniziativa di
preghiera per la vita nascente che si sta diffondendo in Italia dal 7 ottobre 2005 in
occasione della festa e sotto la protezione della Beata Vergine Maria, Regina del Santo Rosario.
Nella preghiera vengono ricordati ed affidati a Dio:
 i milioni di bambini uccisi nel mondo con l’aborto,
 le donne che hanno abortito e quelle che sono ancora in tempo per cambiare idea,
 i padri che hanno favorito o subito un aborto volontario o che attualmente si trovano accanto ad
una donna che sta pensando di abortire,
 i medici che praticano aborti ed il personale sanitario coinvolto, i farmacisti che vendono i
prodotti abortivi e tutti coloro che provocano la diffusione nella società della mentalità abortista,
 tutte le persone che, a qualsiasi livello, si spendono per la difesa della vita fin dal concepimento.
Le preghiere da recitarsi, secondo queste intenzioni, sono:
 Salve Regina,
 Preghiera finale della Lettera Enciclica Evangelium Vitae di Giovanni Paolo II
 Angelo di Dio,
 Eterno riposo.
Il progetto è quello di trovare 150.000 persone, che ogni giorno recitino le preghiere. Il numero corrisponde a quello - leggermente approssimato per eccesso – degli aborti accertati che vengono compiuti ogni giorno nel mondo, senza poter conteggiare quelli clandestini e quelli avvenuti tramite pillola del giorno dopo. Per raggiungere tale obiettivo occorre l’aiuto generoso di tutti coloro che hanno a cuore la difesa della vita.

“Con iniziative straordinarie e nella preghiera abituale,
da ogni comunità cristiana, da ogni gruppo o associazione,
da ogni famiglia e dal cuore di ogni credente,
si elevi una supplica appassionata a Dio,
Creatore e amante della vita.”
(Giovanni Paolo II, Evangelium Vitae, n. 100)

Ulteriori informazioni su: www.dueminutiperlavita.info
 

PREGHIERA A MARIA PER LA VITA GIOVANNI PAOLO II

O Maria, aurora del mondo nuovo, Madre dei viventi,
affidiamo a Te la causa della vita:
guarda, o Madre, al numero sconfinato di bimbi cui viene impedito di nascere,
di poveri cui è reso difficile vivere, di uomini e donne vittime di disumana violenza, di anziani e malati uccisi dall'indifferenza o da una presunta pietà.
Fà che quanti credono nel tuo Figlio sappiano annunciare con franchezza e amore agli uomini del nostro tempo il Vangelo della vita.
Ottieni loro la grazia di accoglierlo come dono sempre nuovo,
la gioia di celebrarlo con gratitudine in tutta la loro esistenza
e il coraggio di testimoniarlo con tenacia operosa, per costruire,
insieme con tutti gli uomini di buona volontà, la civiltà della verità e dell'amore
a lode e gloria di Dio creatore e amante della vita.
Giovanni Paolo II


 

AREA PERSONALE

 

Messaggi del 02/02/2012

PER IL MINISTRO FORNERO SIAMO CULTURALMENTE RITARDATI: ECCO LA PROVA CHE QUESTO NON E' UN GOVERNO TECNICO

Post n°6674 pubblicato il 02 Febbraio 2012 da diglilaverita
Foto di diglilaverita

Quando il presidente Napolitano partorì il "governo dei tecnici"noi dicemmo subito che era un inganno. Anche se un governo ha il compito principale di sistemare un problema – in questo caso l’economia – è ovvio che in due anni di mandato deve fare anche tutte le altre cose necessarie a gestire il paese, e per il quale sono necessarie scelte politiche. Non ci sono scelte neutre, a dire il vero neanche in economia, e per questo reputavamo grave il sostegno a un esecutivo che gli italiani non avevano scelto. L’ultima uscita del ministro del Welfare Elsa Fornero ci conferma più che mai nel nostro giudizio.

Cosa ha fatto dunque il ministro Fornero? Parlando alla Commissione Affari Costituzionali e Lavoro della Camera, esponendo il suo programma per le pari opportunità, ha espresso con forza il suo impegno contro la discriminazione di omosessuali e transgender: "Un dato che è sotto gli occhi di tutti è il grave ritardo culturale, di apertura mentale, che il nostro Paese rappresenta in tema di pari opportunità… La diversità è un valore, deve essere tra le cose che i bambini imparano da piccoli. I semi si gettano tra bambini e soprattutto nelle scuole", e su questo ha parlato di collaborazione già avviata con il ministro dell’Istruzione Francesco Profumo: "Bisogna superare i ritardi culturali enormi, anche geografici", ha concluso.

Dunque, questo governo ha deciso di mettere la questione omosessuale al centro della sua azione, e non – contrariamente a quanto si dice – per eliminare presunte discriminazioni, ma per imporre la "normalità" dell’unione omosessuale. In altre parole, non si tratta di intervenire legittimamente per evitare eventuali discriminazioni – che so – nell’accesso al lavoro: da nessuna parte infatti oggi in Italia si devono riempire formulari in cui si deve dichiarare il proprio orientamento sessuale, in base al quale si fanno poi delle scelte. Si tratta invece di riconoscere le unioni gay e parificarle a quelle tra uomo e donna, e tutte e due al matrimonio. Cioè si tratta di portare a compimento quella rivoluzione antropologica già iniziata in Occidente che, negando la legge naturale, vuole superare la divisione oggettiva in sessi (maschio e femmina) per affermare l’autodeterminazione dell’orientamento sessuale (mi sento maschio, femmina, trans, travestito a prescindere da ciò di cui la natura mi ha dotato).

Come ognuno può capire non si tratta di questioni "tecniche" ma culturali e politiche. Ad onor del vero anche il precedente ministro per le Pari Opportunità, Mara Carfagna, era sulla stessa lunghezza d’onda ma la maggioranza in cui era stata eletta, e il doverne rispondere agli elettori che avevano votato per tutt’altro, aveva impedito che le intenzioni del ministro si traducessero in realtà. Così, ad esempio, fu bocciato il disegno di legge sull’omofobia, che ora possiamo immaginare verrà ripresentato, ovviamente dando anche dei "ritardati culturali" a coloro che vorranno continuare ad opporsi. Ricordiamo al proposito che la proposta di legge contro l’omofobia non combatte le discriminazioni ma crea una categoria di privilegiati, discriminando tutti gli altri. In particolare, tacciando di omofobia tutti coloro che ritengono il riconoscimento delle unioni omosessuali contrarie alla legge naturale, Papa in testa.

Ma la Fornero va ben oltre e parla di educazione da impartire a scuola ai bambini, e già ci starebbe lavorando insieme al ministro dell’Istruzione. E’ qui che la rivoluzione antropologica può davvero vincere: lo Stato si appropria dei bambini – tanto con il tempo pieno o prolungato già dall’infanzia spendono più tempo con maestre e assistenti che non con i genitori -, e fin dalla più tenera età insegna loro che essere attratti da persone di un altro sesso o dello stesso sesso non fa differenza, anzi una singola persona può essere diverse cose nella sua vita, si indossa il sesso così come si indossa un vestito. Vuoi mettere che bello poter scegliere tra tante opzioni diverse invece che essere costretto dalla nascita alla morte a un solo sesso, che ci troviamo addosso senza aver potuto neanche esprimere la propria opinione?

La realtà è che mentre siamo tutti attenti a spread e pensioni, nel frattempo va avanti un altro programma, altre riforme che incideranno maggiormente sul nostro futuro, anche rispetto alle scelte economiche. Anzi, avranno tra l'altro la conseguenza di minare alla radice ogni serio tentativo di far ripartire l’economia di questo paese. Perché la promozione delle unioni gay, la loro equiparazione al matrimonio, la riduzione dell’amore a sentimento, costituisce la strada per il definitivo disfacimento della famiglia, come l'esperienza dei paesi scandinavi ci insegna. Se alla radice della crisi economica c’è il bassissimo tasso di fertilità,se la strada della ripresa passa dal rafforzamento della famiglia, è ovvio che quanto vuole realizzare la Fornero va esattamente nella direzione opposta.

Sicuramente non sarà la Fornero a decidere da sola, pur essendo titolare di un ministero chiave. Per questo è urgente che gli altri ministri si pronuncino su questo punto, perché il silenzio in queste cose – si sa - vale come assenso, come dare il via libera, magari girandosi dall’altra parte facendo finta di non vedere. E in particolare è urgente che prendano posizione coloro che più dovrebbero avere familiarità con le nozioni di diritto naturale, visto che il Papa su questo punto sta intensificando i suoi interventi. A meno che non siano troppo distratti dai preparativi per creare il nuovo partito cristiano.

- Riccardo Cascioli - labussolaquotidiana.it -

 
 
 

SANTO PADRE BENEDETTO XVI: UDIENZA CON SATANA

Post n°6673 pubblicato il 02 Febbraio 2012 da diglilaverita
Foto di diglilaverita

Arriva in libreria L’ultimo esorcista. La mia battaglia contro Satana, il libro che don Amorth ha scritto con il vaticanista Paolo Rodari (Edizioni Piemme, pp. 263). Ecco l’estratto di un capitolo dedicato a Papa Ratzinger.

È una mattina di maggio dell’anno 2009. Joseph Ratzinger è Papa già da quattro anni. Nel corso del suo pontifi cato ha parlato più volte di Satana. Capisco che per lui il demonio è uno spirito esistente, che lotta e agisce contro la Chiesa. E contro di lui. Altrimenti non si spiegherebbero frasi del genere: «Per quanti continuano a peccare senza mostrare nessuna forma di pentimento, la prospettiva è la dannazione eterna, l’inferno, perché l’attaccamento al peccato può condurci al fallimento della nostra esistenza. È il tragico destino che spetta a chi vive nel peccato senza invocare Dio. Solo il perdono divino ci dà la forza di resistere al male e non peccare più. Gesù è venuto per dirci che ci vuole tutti in paradiso e che l’inferno, del quale poco si parla in questo nostro tempo, esiste ed è eterno per quanti chiudono il cuore al suo amore».

E ancora: «Oggi constatiamo con dolore nuovamente che a Satana è stato concesso di vagliare i discepoli visibilmente davanti a tutto il mondo. E sappiamo che Gesù prega per la fede di Pietro e dei suoi successori. Sappiamo che Pietro, attraverso le acque agitate della storia, va incontro al Signore ed è in pericolo di affondare, ma viene sempre di nuovo sorretto dalla mano del Signore e guidato sulle acque».

Fa caldo in piazza San Pietro. La primavera è oramai inoltrata. Il sole picchia sulla piazza dove una folla di fedeli aspetta il Papa. È mercoledì, il giorno dell’udienza generale. I fedeli sono arrivati da tutto il mondo. Dal fondo della piazza entra un gruppetto di quattro persone. Due donne e due giovani uomini. Le donne sono due mie assistenti. Mi aiutano durante gli esorcismi, pregano per me e per i posseduti e assistono per quanto è loro possibile i posseduti nel loro lungo e difficile percorso di liberazione. I due giovani uomini sono due posseduti. Nessuno lo sa. Lo sanno soltanto loro e le due donne che li "scortano".

Quel mercoledì le donne decidono di portare i due all’udienza del Papa perché pensano che potrebbero trarne giovamento. Non è un mistero che molti gesti e parole del Papa facciano imbestialire Satana. Non è un mistero che anche la sola presenza del Papa inquieti e in qualche modo aiuti i posseduti nella loro battaglia contro colui che li possiede. I quattro si avvicinano verso le transenne in prossimità del "palco" da dove Benedetto XVI di lì a poco è chiamato a parlare. Le guardie svizzere li fermano. Non hanno i biglietti per proseguire oltre. Le due donne insistono. È importante per loro riuscire a portare i due posseduti il più possibile vicino al Papa. Le guardie svizzere non ammettono deroghe e intimano loro di allontanarsi. Così una delle due donne fa finta di sentirsi male. La sceneggiata ottiene un risultato.

I quattro vengono fatti accomodare oltre le transenne, nei posti riservati ai disabili.
«Avete visto, Giovanni e Marco?» chiedono le due donne ai due posseduti. «Ce l’abbiamo fatta. Tra poco arriverà il Papa e noi siamo qui vicini a lui.» I due non parlano. Sono stranamente silenziosi. È come se coloro che li possiedono (si tratta di due demoni diversi) stiano cominciando a capire chi di lì a poco arriverà in piazza.
Suonano le dieci. Dall’arco delle campane, il portone a fianco della basilica vaticana, esce una jeep bianca. Sopra tre uomini. Un guidatore, il Papa in piedi e, seduto al suo fianco, il suo segretario particolare monsignor Georg Gänswein.

Le due donne si girano verso Giovanni e Marco. Istintivamente li sorreggono con le braccia. I due, infatti, iniziano ad avere comportamenti strani. Giovanni trema e batte i denti. Le due donne capiscono che qualcuno sta cominciando ad agire nel corpo di Giovanni e di Marco. Qualcuno che col passare dei minuti si mostra sempre più agitato. «Giovanni, mantieni il controllo di te stesso» dice una delle due donne.
«Mantieni il controllo, Giovanni. Non farti sopraffare. Reagisci. Mantieni il controllo.» L’altra donna dice le stesse parole a Marco. Giovanni non sembra ascoltare le parole della donna. Salvo, d’improvviso, girarsi e dirle con voce lenta e che sembra venire da non si sa quale mondo: «Io non sono Giovanni».

La donna non dice più nulla. Sa che con il diavolo solo un esorcista può parlare. Se lei lo facesse sarebbe molto rischioso. Così rimane in silenzio e si limita a sostenere il corpo di Giovanni ora completamente in mano al demonio. La jeep gira per tutta la piazza. I due posseduti si piegano per terra. Battono la testa per terra. Le guardie svizzere li osservano ma non intervengono. Sono forse abituate a scene del genere? Forse sì. Forse altre volte hanno assistito alle reazioni dei posseduti innanzi al Papa.
La jeep compie un lungo percorso. Poi arriva in cima alla piazza, a pochi metri dal portone della basilica vaticana. Il Papa scende dall’auto e saluta le persone poste nelle prime file.

Giovanni e Marco, insieme, iniziano a ululare. Sdraiati per terra ululano. Ululano fortissimo. «Santità, santità, siamo qui!» urla al Papa una delle due donne cercando di attirare la sua attenzione. Benedetto XVI si gira ma non si avvicina. Vede le due donne e vede i due giovani uomini per terra che urlano, sbavano, tremano, danno in escandescenze. Vede lo sguardo d’odio dei due uomini. Uno sguardo diretto contro di lui. Il Papa non si scompone. Guarda da lontano. Alza un braccio e benedice i quattro. Per i due posseduti è una scossa furente. Una frustata assestata su tutto il corpo. Tanto che cadono tre metri indietro, sbattuti per terra. Adesso non urlano più. Ma piangono, piangono, piangono. Gemono per tutta l’udienza. Quando poi il Papa se ne va, rientrano in se stessi. Tornano se stessi. E non ricordano nulla.

Benedetto XVI è temutissimo da Satana. Le sue messe, le sue benedizioni, le sue parole sono come dei potenti esorcismi. Non credo che Benedetto XVI compia esorcismi. O almeno la cosa non mi risulta. Credo tuttavia che tutto il suo pontificato sia un grande esorcismo contro Satana. Efficace. Potente. Un grande esorcismo che molto dovrebbe insegnare ai vescovi e ai cardinali che non credono: costoro comunque dovranno rispondere della loro incredulità. Non credere e soprattutto non nominare esorcisti laddove ce ne è esplicito bisogno è, a mio avviso, un peccato grave, un peccato mortale.

Il modo con cui Benedetto XVI vive la liturgia. Il suo rispetto delle regole. Il suo rigore. La sua postura sono efficacissimi contro Satana. La liturgia celebrata dal Pontefice è potente. Satana è ferito ogni volta che il Papa celebra l’eucaristia.
Satana molto ha temuto l’elezione di Ratzinger al soglio di Pietro. Perché vedeva in lui la continuazione della grande battaglia che contro di lui ha fatto per ventisei anni e mezzo il suo predecessore, Giovanni Paolo II.

- Paolo Rodari - vaticaninsider.lastampa.it -

 
 
 

MESSAGGIO DELLA REGINA DELLA PACE A MIRJANA DEL 2 FEBBRAIO 2012

Post n°6672 pubblicato il 02 Febbraio 2012 da diglilaverita
Foto di diglilaverita

«Cari figli, da così tanto tempo io sono con voi e già da così tanto tempo vi sto mostrando la presenza di Dio ed il suo sconfinato amore, che desidero tutti voi conosciate. Ma voi, figli miei? Voi siete ancora sordi e ciechi; mentre guardate il mondo attorno a voi non volete vedere dove sta andando senza mio Figlio. State rinunciando a Lui, ma Egli è la fonte di tutte le grazie. Mi ascoltate mentre vi parlo, ma i vostri cuori sono chiusi e non mi sentite. Non state pregando lo Spirito Santo affinché vi illumini. Figli miei, la superbia sta regnando. Io vi indico l’umiltà. Figli miei, ricordate: solo un’anima umile brilla di purezza e di bellezza, perché ha conosciuto l’amore di Dio. Solo un’anima umile diviene un paradiso, perché in essa c’è mio Figlio. Vi ringrazio.

Di nuovo vi prego: pregate per coloro che mio Figlio ha scelto, cioè i vostri pastori».

[Info da Medju]

 
 
 

GIOVEDI' 2 FEBBRAIO: PRESENTAZIONE DEL SIGNORE. GIORNATA DELLA VITA CONSACRATA

Post n°6671 pubblicato il 02 Febbraio 2012 da diglilaverita
Foto di diglilaverita

Dal Vangelo secondo Luca : Quando furono compiuti i giorni della loro purificazione rituale, secondo la legge di Mosè, Maria e Giuseppe portarono il bambino a Gerusalemme per presentarlo al Signore – come è scritto nella legge del Signore: «Ogni maschio primogenito sarà sacro al Signore» – e per offrire in sacrificio una coppia di tortore o due giovani colombi, come prescrive la legge del Signore. Ora a Gerusalemme c’era un uomo di nome Simeone, uomo giusto e pio, che aspettava la consolazione d’Israele, e lo Spirito Santo era su di lui. Lo Spirito Santo gli aveva preannunciato che non avrebbe visto la morte senza prima aver veduto il Cristo del Signore. Mosso dallo Spirito, si recò al tempio e, mentre i genitori vi portavano il bambino Gesù per fare ciò che la Legge prescriveva a suo riguardo, anch’egli lo accolse tra le braccia e benedisse Dio, dicendo:

«Ora puoi lasciare, o Signore, che il tuo servo
vada in pace, secondo la tua parola,
perché i miei occhi hanno visto la tua salvezza,
preparata da te davanti a tutti i popoli:
luce per rivelarti alle genti
e gloria del tuo popolo, Israele».

Il Padre e la Madre di Gesù si stupivano delle cose che si dicevano di lui. Simeone li benedisse e a Maria, sua madre, disse: «Ecco, egli è qui per la caduta e la risurrezione di molti in Israele e come segno di contraddizione –e anche a te una spada trafiggerà l’anima–, affinché siano svelati i pensieri di molti cuori». C’era anche una profetessa, Anna, figlia di Fanuèle, della tribù di Aser. Era molto avanzata in età, aveva vissuto con il marito sette anni dopo il suo matrimonio, era poi rimasta vedova e ora aveva ottantaquattro anni. Non si allontanava mai dal tempio, servendo Dio notte e giorno con digiuni e preghiere. Sopraggiunta in quel momento, si mise anche lei a lodare Dio e parlava del bambino a quanti aspettavano la redenzione di Gerusalemme. Quando ebbero adempiuto ogni cosa secondo la legge del Signore, fecero ritorno in Galilea, alla loro città di Nàzaret. Il bambino cresceva e si fortificava, pieno di sapienza, e la grazia di Dio era su di lui. Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

Il 2 febbraio la Chiesa Cattolica celebra la Presentazione al Tempio di Gesù, popolarmente chiamata festa della Candelora, il motivo è dato dalla benedizione delle candele in questo giorno, e le candele accese sono simbolo di Cristo "luce per illuminare le genti". Proprio così il vecchio Simeone chiamò il Bambino Gesù al momento della presentazione al Tempio di Gerusalemme, che era prescritta dalla Legge giudaica per i primogeniti maschi.

Questa festa include anche la Purificazione di Maria Santissima, perché, secondo l'usanza ebraica, una donna era considerata impura per un periodo di 40 giorni dopo il parto di un maschio e successivamente doveva andare al Tempio per purificarsi: e il 2 febbraio cade appunto 40 giorni dopo il 25 dicembre, giorno della nascita di Gesù.

Questa festività è anche il ricordo di una prassi ebraica indicata nel Libro del Levitico: «Quando una donna sarà rimasta incinta e darà alla luce un maschio, sarà immonda per sette giorni; sarà immonda come nel tempo delle sue regole. L'ottavo giorno si circonciderà il bambino. Poi essa resterà ancora trentatré giorni a purificarsi dal suo sangue; non toccherà alcuna cosa santa e non entrerà nel santuario, finché non siano compiuti i giorni della sua purificazione» (12,2-4).

La Presentazione al Tempio del Bambino Gesù da parte della Madre Vergine, è una convinta donazione del proprio Figlio a Dio, Colui che era anche Padre. La Madonna dona Gesù e si espropria della sua volontà, non vuole decidere per il Figlio perché sa bene che è nato per salvare il popolo disperso e riportare l’amicizia tra Dio e l’uomo.

Questo rito della Presentazione viene compiuto dalla Madre di Dio con un significato particolare, non è solo l’adempimento della prassi ebraica, conteneva una donazione totale al piano salvifico di Dio. Per questa ragione oggi si festeggia la Giornata della Vita Consacrata, in ricordo della Madonna che si donò pienamente a Dio e visse nella contemplazione delle cose di Dio e nella preghiera ininterrotta.

Il Papa Giovanni Paolo II ha istituito la Giornata della Vita Consacrata, questa di oggi è la XVII e il motivo della santità dei consacrati lo spinse a pronunciare queste parole nel suo messaggio del 6 gennaio 1997: "Venerati Fratelli nell'Episcopato, carissime persone consacrate! La celebrazione della Giornata della Vita consacrata, che avrà luogo per la prima volta il 2 febbraio prossimo, vuole aiutare l'intera Chiesa a valorizzare sempre più la testimonianza delle persone che hanno scelto di seguire Cristo da vicino mediante la pratica dei consigli evangelici e, in pari tempo, vuole essere per le persone consacrate occasione propizia per rinnovare i propositi e ravvivare i sentimenti che devono ispirare la loro donazione al Signore".

In realtà questa deve essere la festa di tutti i credenti che compiono un sincero cammino spirituale e vogliono rinnovare i propositi di una vita virtuosa, vogliono ravvivare i sentimenti pieni di amore e donazione a Gesù e a Maria. Consideratevi tutti coinvolti in questa festa liturgica, è il giorno del sì a Gesù, del rinnovo dei propositi santi e dell’impegno costante a rifiutare tutto ciò che si oppone all’Amore di Dio.

La Madonna oggi presenta ognuno di noi al suo Figlio Gesù ed esprime parole di sostegno e assistenza. Quanti siamo consacrati al suo Cuore Immacolato facciamo parte del Piccolo gregge mariano che offre preghiere e penitenze per il trionfo dell’Amore di Dio in questo mondo cattivo.

Oggi è anche il giorno della benedizione delle candele, vi invito ad andare a Messa e portarvi diverse candele per farle benedire e conservarle per i momenti di necessità. Non accendetele senza alcun motivo, custodiscitele perché benedette e per i bisogni che la Madonna vi ispirerà.

Continuiamo le intense preghiere alla Madonna con la recita giornaliera del Santo Rosario per me, per vincere l’attacco portato da satana, sciogliendo questo nodo oppressivo. Chi mi vuole bene, preghi molto per me.

Vi benedico e prego per tutti voi. Pregate per me ogni giorno nella Messa e nel Rosario.

Proposito :

Oggi inizierò a impegnarmi per conoscere meglio me stesso, per comprendere quali virtù e difetti predominano in me, al fine di intraprendere un sano cammino di crescita spirituale.

Pensiero: Quando un figlio abbandona i genitori per obbedire alla vocazione, Gesù Cristo prende il suo posto nella famiglia. (San Giovanni Bosco)

Per superare le prove dolorose, non soccombere dinanzi gli attacchi dei nemici e ricevere Grazie particolari, anche miracoli impossibili, vi consiglio di recitare ogni giorno la preghiera efficace, già utilizzata da decine di migliaia di fedeli. Sono migliaia le testimonianze di guarigioni e di liberazioni da attacchi malefici, moltissimi hanno superato prove difficili e ottenuto Grazie. Recitatela ogni giorno, è un potentissimo atto di Consacrazione alla Madonna.  Potete stamparla dal mio sito: www.gesuemaria.it/efficace-preghiera.it

 
 
 

NOVENA ALLA VERGINE IMMACOLATA DI LOURDES DAL 2 AL 10 FEBBRAIO

Post n°6670 pubblicato il 02 Febbraio 2012 da diglilaverita
Foto di diglilaverita

 PREGARE OGNI GIORNO LA PRIMA PARTE E LA PREGHIERA

O Vergine Immacolata, Madre di Misericordia, salute degli infermi, rifugio dei peccatori, consolatrice degli afflitti, Tu conosci i miei bisogni, le mie sofferenze; degnati di volgere su di me uno sguardo propizio a mio sollievo e conforto. Con l'apparire nella grotta di Lourdes, hai voluto ch'essa divenisse un luogo privilegiato, da dove diffondere le tue grazie, e già molti infelici vi hanno trovato il rimedio alle loro infermità spirituali e corporali. Anch'io vengo pieno di fiducia ad implorare i tuoi materni favori; esaudisci, o tenera Madre, la mia umile preghiera, e colmato dei tuoi benefici, mi sforzerà d'imitare le tue virtà, per partecipare un giorno alla tua gloria in Paradiso. Amen.

3 Ave Maria

Nostra Signora di Lourdes, prega per noi.

Sia benedetta la Santa ed Immacolata Concezione della Beatissima Vergine Maria, Madre di Dio.

Preghiera alla Madonna di Lourdes

I. O consolatrice degli afflitti, Immacolata Maria, che mossa da materna carità, vi manifestaste nella grotta di Lourdes e ricolmaste di celesti favori Bernardette, e oggi ancora guarite le piaghe dell'anima e del corpo a quanti ivi con fiducia a Voi ricorrono, ravvivate in me la fede, e fate che, vinto ogni rispetto umano, mi mostri in tutte le circostanze, vero seguace di Gesù Cristo. Ave Maria...
Nostra Signora di Lourdes, prega per noi.

II. O Vergine prudentissima, Immacolata Maria, che compariste all'umile fanciulla dei Pirenei nella solitudine di un luogo alpestre e sconosciuto, e vi operaste le più grandi meraviglie, ottenetemi da Gesù, mio salvatore, amore alla solitudine ed al ritiro, sicchè possa udire la sua voce e ad essa uniformare ogni azione della mia vita. Ave Maria...
Nostra Signora di Lourdes, prega per noi.

III. O Madre di Misericordia, Immacolata Maria, che a Bernadetta ingiungeste di pregare per i peccatori, fate che sian gradite a Dio le suppliche, che per i poveri fuorviati s'innalzano al Cielo, e che essi, convertiti dai vostri materni richiami, possano giungere al possesso del celeste regno. Ave Maria...
Nostra Signora di Lourdes, prega per noi.

IV. O Vergine purissima, Immacolata Maria, che nelle vostre apparizioni a Lourdes, vi faceste vedere avvolta in un candido manto, ottenetemi la virtù della purità, tanto cara a Voi e a Gesù, vostro Divin Figlio, e fate che io sia pronto a morire, prima di macchiarmi di colpa mortale. Ave Maria...
Nostra Signora di Lourdes, prega per noi.

V. O Vergine Immacolata, dolce Madre Maria, che a Bernadetta vi faceste vedere circondata da un celeste splendore, siatemi luce, protettrice e guida nell'aspro sentiero delle virtù, affinchè da esso mai non devii, e giunger possa al beato soggiorno del Paradiso. Ave Maria...
Nostra Signora di Lourdes, prega per noi.

VI. O Consolazione degli afflitti, che vi degnaste conversare con un'umile e povera fanciulla, dimostrando con ciò quanto vi stiano a cuore gli indigenti e i tribolati, richiamate su questi infelici, gli sguardi della Provvidenza; cercate cuori compassionevoli che vengano in loro soccorso, affinchè ricchi e poveri benedicano il vostro nome e la vostra ineffabile bontà. Ave Maria...
Nostra Signora di Lourdes, prega per noi.

VII. O Regina dei potenti, Immacolata Maria, che compariste alla divota figlia dei Soubirous con la corona del SS. Rosario fra le dita, fate che io stampi nel mio cuore i sacrosanti Misteri, che devono in esso meditarsi e ne ritragga tutti quei vantaggi spirituali, per i quali dal S. Patriarca Domenico venne istituita. Ave Maria...
Nostra Signora di Lourdes, prega per noi.

VIII. O Vergine benedetta, Immacolata Maria, che diceste a Bernadetta che l'avreste fatta felice, non in questo mondo, ma bensì nell'altra vita: fate ch'io viva distaccato dai beni caduchi di questo mondo, e ponga la mia speranza solo in quelli del Cielo. Ave Maria...
Nostra Signora di Lourdes, prega per noi.

IX. O Madre dell'amore, Immacolata Maria, che nelle vostre apparizioni a Lourdes vi faceste vedere coi piedi adorni di una rosa di color d'oro, simbolo della carità perfettissima, che vi lega a Dio, accrescete in me la virtù della carità, e fate che tutti i miei pensieri, tutte le mie opere, siano rivolte al fine di piacere al mio Creatore. Ave Maria...
Nostra Signora di Lourdes, prega per noi.

V. Pregate per noi, o Nostra Signora di Lourdes;
R. Affinchè siamo fatti degni di essere esauditi.

ORAZIONE
O Vergine Immacolata, Madre nostra, che vi siete degnata di manifestarvi ad una sconosciuta fanciulla, fate che noi viviamo nell'umiltà e nella semplicità dei figli di Dio, per aver parte alle vostre celesti comunicazioni. Accordateci di saper fare penitenza per i nostri sbagli passati, fateci vivere con un grande orrore del peccato, e sempre più uniti alle virtù cristiane, affinchè il vostro Cuore, resti aperto sopra di noi e non cessi di versare le grazie, che fanno vivere quaggiù dell'amore divino, e rendono sempre più degni dell'eterna corona. Così sia.

 

 
 
 
 
 

INFO


Un blog di: diglilaverita
Data di creazione: 16/02/2008
 

 

LE LACRIME DI MARIA

 

MESSAGGIO PER L’ITALIA

 

Civitavecchia la Madonna piange lì dove il cristianesimo è fiorito: la nostra nazione, l'Italia!  Dov'è nato uno fra i più grandi mistici santi dell'era moderna? In Italia! Padre Pio!
E per chi si è immolato Padre Pio come vittima di espiazione? Per i peccatori, certamente. Ma c'è di più. In alcune sue epistole si legge che egli ha espressamente richiesto al proprio direttore spirituale l'autorizzazione ad espiare i peccati per la nostra povera nazione. Un caso anche questo? O tutto un disegno divino di provvidenza e amore? Un disegno che da Padre Pio agli eventi di Siracusa e Civitavecchia fino a Marja Pavlovic racchiude un messaggio preciso per noi italiani? Quale? L'Italia è a rischio? Quale rischio? Il rischio di aver smarrito, come nazione, la fede cristiana non è forse immensamente più grave di qualsiasi cosa? Aggrappiamoci alla preghiera, è l'unica arma che abbiamo per salvarci dal naufragio morale in cui è caduto il nostro Paese... da La Verità vi Farà Liberi

 

 

 
 

SAN GIUSEPPE PROTETTORE

  A TE, O BEATO GIUSEPPE

A te, o beato Giuseppe, stretti dalla tribolazione ricorriamo, e fiduciosi invochiamo il tuo patrocinio dopo quello della tua santissima Sposa.
Per quel sacro vincolo di carità, che ti strinse all’Immacolata Vergine Madre di Dio, e per l’amore paterno che portasti al fanciullo Gesù, riguarda, te ne preghiamo, con occhio benigno la cara eredità, che Gesù Cristo acquistò col suo sangue, e col tuo potere ed aiuto sovvieni ai nostri bisogni.
Proteggi, o provvido custode della divina Famiglia, l’eletta prole di Gesù Cristo: allontana da noi, o Padre amatissimo, gli errori e i vizi, che ammorbano il mondo; assistici propizio dal cielo in questa lotta col potere delle tenebre, o nostro fortissimo protettore; e come un tempo salvasti dalla morte la minacciata vita del pargoletto Gesù, così ora difendi la santa Chiesa di Dio dalle ostili insidie e da ogni avversità; e stendi ognora ciascuno di noi il tuo patrocinio, affinché a tuo esempio e mediante il tuo soccorso, possiamo virtuosamente vivere, piamente morire e conseguire l’eterna beatitudine in cielo.
Amen
San Giuseppe proteggi questo blog da ogni male errore e inganno.

 
 
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