ASCOLTA TUA MADRE

LE LACRIME DI UNA MADRE NON ASCOLTATA

 

FERMIAMO LA LEGGE CONTRO L'OMOFOBIA

 

TELEFONO VERDE "SOS VITA" 800813000

CHE COSA E' IL TELEFONO "SOS VITA"?
 
È un telefono “salva-vite”, che aspetta soltanto la tua chiamata. E' un telefono verde, come la speranza la telefonata non ti costa nulla,
Vuole salvare le mamme in difficoltà e, con loro, salvare la vita dei figli che ancora esse portano in grembo.
E quasi sempre ci riesce, perché con lui lavorano 250 Centri di aiuto alla vita.
 
Il Movimento per la vita lo ha pensato per te
 
Puoi parlare con questo telefono da qualsiasi luogo d’Italia: componi sempre lo stesso numero: 800813000.
 
Risponde un piccolo gruppo di persone di provata maturità e capacità, fortemente motivate e dotate di una consolidata esperienza di lavoro nei Centri di aiuto alla vita (Cav) e di una approfondita conoscenza delle strutture di sostegno a livello nazionale. La risposta, infatti, non è soltanto telefonica.
 
Questo telefono non ti dà soltanto ascolto, incoraggiamento, amicizia, ma attiva immediatamente un concreto sostegno di pronto intervento attraverso una rete di 250 Centri di aiuto alla vita e di oltre 260 Movimenti per la vita sparsi in tutta Italia.

 
DUE MINUTI PER LA VITA

Due minuti al giorno è il tempo che invitiamo ad offrire per aderire alla grande iniziativa di
preghiera per la vita nascente che si sta diffondendo in Italia dal 7 ottobre 2005 in
occasione della festa e sotto la protezione della Beata Vergine Maria, Regina del Santo Rosario.
Nella preghiera vengono ricordati ed affidati a Dio:
 i milioni di bambini uccisi nel mondo con l’aborto,
 le donne che hanno abortito e quelle che sono ancora in tempo per cambiare idea,
 i padri che hanno favorito o subito un aborto volontario o che attualmente si trovano accanto ad
una donna che sta pensando di abortire,
 i medici che praticano aborti ed il personale sanitario coinvolto, i farmacisti che vendono i
prodotti abortivi e tutti coloro che provocano la diffusione nella società della mentalità abortista,
 tutte le persone che, a qualsiasi livello, si spendono per la difesa della vita fin dal concepimento.
Le preghiere da recitarsi, secondo queste intenzioni, sono:
 Salve Regina,
 Preghiera finale della Lettera Enciclica Evangelium Vitae di Giovanni Paolo II
 Angelo di Dio,
 Eterno riposo.
Il progetto è quello di trovare 150.000 persone, che ogni giorno recitino le preghiere. Il numero corrisponde a quello - leggermente approssimato per eccesso – degli aborti accertati che vengono compiuti ogni giorno nel mondo, senza poter conteggiare quelli clandestini e quelli avvenuti tramite pillola del giorno dopo. Per raggiungere tale obiettivo occorre l’aiuto generoso di tutti coloro che hanno a cuore la difesa della vita.

“Con iniziative straordinarie e nella preghiera abituale,
da ogni comunità cristiana, da ogni gruppo o associazione,
da ogni famiglia e dal cuore di ogni credente,
si elevi una supplica appassionata a Dio,
Creatore e amante della vita.”
(Giovanni Paolo II, Evangelium Vitae, n. 100)

Ulteriori informazioni su: www.dueminutiperlavita.info
 

PREGHIERA A MARIA PER LA VITA GIOVANNI PAOLO II

O Maria, aurora del mondo nuovo, Madre dei viventi,
affidiamo a Te la causa della vita:
guarda, o Madre, al numero sconfinato di bimbi cui viene impedito di nascere,
di poveri cui è reso difficile vivere, di uomini e donne vittime di disumana violenza, di anziani e malati uccisi dall'indifferenza o da una presunta pietà.
Fà che quanti credono nel tuo Figlio sappiano annunciare con franchezza e amore agli uomini del nostro tempo il Vangelo della vita.
Ottieni loro la grazia di accoglierlo come dono sempre nuovo,
la gioia di celebrarlo con gratitudine in tutta la loro esistenza
e il coraggio di testimoniarlo con tenacia operosa, per costruire,
insieme con tutti gli uomini di buona volontà, la civiltà della verità e dell'amore
a lode e gloria di Dio creatore e amante della vita.
Giovanni Paolo II


 

AREA PERSONALE

 

Messaggi del 05/02/2012

PREGHIERE DEI PAPI BENEDETTO XVI E GIOVANNI PAOLO II PER IN DIFESA DELLA VITA

Post n°6687 pubblicato il 05 Febbraio 2012 da diglilaverita
Foto di diglilaverita

Signore Gesù,
che fedelmente visiti e colmi con la tua Presenza
la Chiesa e la storia degli uomini;
che nel mirabile Sacramento del tuo Corpo e del tuo Sangue
ci rendi partecipi della Vita divina
e ci fai pregustare la gioia della Vita eterna;
noi ti adoriamo e ti benediciamo.
 
Prostráti dinanzi a Te, sorgente e amante della vita
realmente presente e vivo in mezzo a noi, ti supplichiamo.
Ridesta in noi il rispetto per ogni vita umana nascente,
rendici capaci di scorgere nel frutto del grembo materno
la mirabile opera del Creatore,
disponi i nostri cuori alla generosa accoglienza di ogni bambino
che si affaccia alla vita.
 
Benedici le famiglie,
santifica l'unione degli sposi,
rendi fecondo il loro amore.
 
Accompagna con la luce del tuo Spirito
le scelte delle assemblee legislative,
perché i popoli e le nazioni riconoscano e rispettino
la sacralità della vita, di ogni vita umana.
Guida l'opera degli scienziati e dei medici,
perché il progresso contribuisca al bene integrale della persona
e nessuno patisca soppressione e ingiustizia.
 
Dona carità creativa agli amministratori e agli economisti,
perché sappiano intuire e promuovere condizioni sufficienti
affinché le giovani famiglie possano serenamente aprirsi
alla nascita di nuovi figli.
 
Consola le coppie di sposi che soffrono
a causa dell'impossibilità ad avere figli,
e nella tua bontà provvedi.
 
Educa tutti a prendersi cura dei bambini orfani o abbandonati,
perché possano sperimentare il calore della tua Carità,
la consolazione del tuo Cuore divino.
 
Con Maria tua Madre, la grande credente,
nel cui grembo hai assunto la nostra natura umana,
attendiamo da Te, unico nostro vero Bene e Salvatore,
la forza di amare e servire la vita,
in attesa di vivere sempre in Te,
nella Comunione della Trinità Beata.
 Amen.

 Papa Benedetto XVI

PREGHIERA IN DIFESA DELLA VITA DI GIOVANNI PAOLO II

O Maria,
aurora del mondo nuovo,
Madre dei viventi,
affidiamo a Te la causa della vita:
guarda, o Madre, al numero sconfinato
di bimbi cui viene impedito di nascere,
di poveri cui è reso difficile vivere,
di uomini e donne vittime di disumana violenza,
di anziani e malati uccisi dall'indifferenza
o da una presunta pietà.
Fa’ che quanti credono nel tuo Figlio
sappiano annunciare con franchezza e amore
agli uomini del nostro tempo
il Vangelo della vita.
Ottieni loro la grazia di accoglierlo
come dono sempre nuovo,
la gioia di celebrarlo con gratitudine
in tutta la loro esistenza
e il coraggio di testimoniarlo
con tenacia operosa, per costruire,
insieme con tutti gli uomini di buona volontà,
la civiltà della verità e dell'amore
a lode e gloria di Dio creatore e amante della vita.

Giovanni Paolo II, Lettera Enciclica Evangelium Vitae

 
 
 

TESTIMONIANZA DI MIRJANA DI MEDJUGORJE AL PALAVESUVIO DI NAPOLI

Post n°6686 pubblicato il 05 Febbraio 2012 da diglilaverita
Foto di diglilaverita

Io vi voglio prima salutare tutti e dirvi grazie, grazie perché siete venuti, grazie perché volete seguire cosa Nostra Madre vuole da noi. Vi prego solo di aprire il cuore, vedete dopo cosa traducono il messaggio che è un po’ triste come penso io perché noi siamo un po’ teste dure, non volgiamo capire cosa è veramente importante in questo mondo, non vogliamo col cuore seguire Nostra Madre. Io vi prego quando dopo viene letto quel messaggio pregate e con la preghiera provate a capire dove siete voi in questo messaggio, cosa voi dovete cambiare cosa voi dovete fare per seguire Nostra Madre e per conoscere l’amore di Dio perché sicuro tanti tra voi sanno che io dall’87 ho l’apparizione ogni 2 del mese e questa apparizione è soprattutto per quelli che non hanno ancora conosciuto l’amore di Dio, noi diciamo non credenti e ogni due del mese la Madonna ci da messaggi come conoscere amore di Dio, Lei ci insegna che se noi La seguiamo sicuro un giorno conosciamo vero amore di Dio.

Non lo so se tanti di voi non sono stati mai a Medjugroje e io vi voglio dire in poche parole cosa è più importante, cosa la Madonna chiede di più, adesso noi siamo noi sei veggenti, ora Vicka, Ivan e Marija hanno ancora apparizioni tutti i giorni, Jakov, Iavanka e io no. Il 18 marzo è l’apparizione che la Madonna mi ha detto che io avrò tutta la mia vita, quella dell’ogni due del mese non so fino a quando l’avrò perché Lei non mi ha detto niente fino a quando dura quello. Questa apparizione, come vi ho detto, è per non credenti, Madonna chiede che noi tutti i giorni noi preghiamo per loro, non solo noi veggenti anche tutti quelli che sentono che sono figli della Madonna perché Lei dice che noi possiamo cambiare i non credenti, ma solo con la nostra preghiera e solo con il nostro esempio. Lei vuole che noi nelle preghiere che facciamo tutti i giorni mettiamo al primo posto le preghiere per loro perché la Madonna dice che tante brutte cose che succedono nel nostro mondo, soprattutto oggi come potete vedere tutti, guerre, separazioni, omicidi, droga, aborti Lei dice che tutto questo arriva da non credenti e Lei dice figli miei (scusate sono un po’ emozionata) quando voi pregate per loro poi pregate per voi e per vostro futuro.

Lei chiede anche il nostro esempio, Lei non vuole che andiamo in giro e predichiamo Lei vuole che noi con la nostra vita parliamo, che i non credenti possono vedere in noi Dio e l’amore di Dio. Io vi prego con tutto il cuore soprattutto oggi che questa cosa la prendete come una cosa veramente seria perché se potete vedere una sola volta le lacrime che la Madonna ha nei suoi occhi per non credenti io sono sicura che preghereste con tutto il cuore perché Lei dice che questo tempo che noi viviamo adesso è tempo di decisioni, è un indice che c’è come noi, che diciamo che siamo figli di Dio, una grande responsabilità. Quando Lei chiede preghiere per loro Lei vuole che le facciamo nel modo, a come ho capito io, prima sentire amore per non credenti, sentirli come nostri fratelli e sorelle che non erano fortunati come noi per conoscere amore di Dio e quando senti così puoi pregare per loro, mai giudicare, mai criticare, mai forzare, semplicemente amarli, pregare per loro e dare nostro esempio, solo questo è il modo di aiutarli.

In queste apparizioni di Medjugorje la Madonna ha dato a ognuno di noi sei veggenti una missione, un compito. Mia missione è pregare per non credenti, Vicka e Jakov pregano per i malati, Ivan prega per giovani e per sacerdoti, Marija per anime in purgatorio e Ivanka, lei prega per le famiglie.

Ma più importante messaggio che Madonna ripete spesso è Santa Messa, ma santa Messa non solo la domenica, quando noi eravamo bambini all’inizio di apparizioni una volta Madonna ci ha detto se dovete scegliere tra vedere Me,  avere apparizione o andare a Santa Messa dovete scegliere sempre Santa Messa perché durante Santa Messa Mio Figlio è con voi. In tutti questi anni di apparizioni Madonna non ha detto mai pregate e Io vi do, Lei ha sempre detto pregate che io posso pregare Mio Figlio per voi. Sempre Gesù in primo posto.

Tanti pellegrini quando arrivano in Medjugorje pensano che noi veggenti siamo privilegiati che basta a dire a noi perché Dio ascolta di più noi di altri, pensare così è sbagliato, mi dovete credere perché per la Madonna, come per una mamma, non esistono figli privilegiati, per Lei tutti siamo Suoi figli e Lei ci sceglie per diverse cose. Noi sei che tramite noi da messaggi la Madonna ha scelto ognuno di voi perché Lei ha sempre un messaggio dove si rivolge proprio a voi 2 gennaio Lei ha detto “cari figli Io vi ho invitato, aprite il vostro cuore lasciatemi entrare che posso fare i Miei apostoli di voi”. Per questo io vi voglio dire che veramente sapete con tutto il cuore che davanti al nostro Dio tutti siamo stessi; come una mamma sulla terra una mamma se ha due o tre figli non può dire che è vera mamma se vuole un figlio di più dell’altro, potete pensare Nostra Madre Celeste. Io visto tante volte quando ho apparizione ogni due del mese sulla collina dopo mi dicono chi è guarito, chi ha conosciuto amore di Dio, io no ho chiesto per queste persone, io anche non li conoscevo, loro avevano cuore aperto, loro chiedevano aiuto della Madre e Lei li aiutava, quando avete bisogno della Madre l’importante è solo che il vostro cuore è aperto non vi serve nessun altro, non vi servono i veggenti, solo il vostro cuore.

Se qualcuno è privilegiato per Nostra Madre, come ho capito io guardando i messaggi che Lei mi da, sono i nostri sacerdoti perché Lei non dice mai che cosa loro devono fare, lei sempre dice cosa è che noi dobbiamo fare per loro, Madonna dice “loro non hanno bisogno del vostro giudizio, ma hanno bisogno delle vostre preghiere e vostro amore perché Dio giudicherà loro come erano come sacerdoti, ma giudicherà voi come era vostro comportamento con sacerdoti”. Lei dice “se voi figli miei perdete rispetto per i sacerdoti piano piano perdete il rispetto perla Chiesa e dopo per il Signore” e anche ogni due del mese la Madonna sempre dice qualcosa sull’importanza del sacerdote, ad esempio quando ci da la benedizione. Lei dice figli miei Io vi do mia benedizione materna, ma la più importante benedizione che voi potete ricevere sulla terra è quella che vi danno i sacerdoti perché tramite loro Mio Figlio vi benedice. Lei ha detto “non dimenticate di pregare per i vostri Pastori, loro hanno mani benedette da mio Figlio”. In un messaggio Lei ha detto anche che noi non dobbiamo giudicare quelli che suo Figlio ha invitato, a me dispiace perché io non vi posso dire di più su questo che deve venire, perché cosa Madonna ci sta preparando, ma vi posso dire una cosa del tempo che noi viviamo adesso, c’è questo tempo e c’è il tempo del trionfo del Cuore di Nostra Madre perché Lei ha detto quello che ho cominciato a Fatima lo finirò a Medjugorje che il mio Cuore trionferà. Allora tra quei due tempi c’è un ponte, quel ponte sono i nostri sacerdoti; per questo la Madonna insiste così tanto sulla preghiera per loro perché quel ponte deve essere molto forte, lo dobbiamo sorpassare tutti perché la Madonna dice “con loro trionfo”, allora senza i nostri sacerdoti non c’è neanche il trionfo del Cuore Nostra Madre, io in tutto questo voglio ringraziare tutti i nostri sacerdoti che ci hanno guidato che ci hanno aiutato ad aprire il cuore per ricevere tutto quello che la Madonna ci dice. Vi ringrazio.

Voglio dire una cosa che per me è sempre molto simpatico quando a Medjugorje devo dire questo a voi pellegrini di Italia, perché io sono cresciuta con la Madonna e la Madonna mi ha insegnato che nazionali non esistono perché Lei non dice mai cari croati, cari italiani, cari americani… Lei dice “cari figli sulla terra”, ma per me è molto carino vedere in Medjugorje quando dico i messaggi della Madonna come ogni nazionale reagisce per qualche messaggio. Ad esempio io so che quando io dico a voi che la Madonna chiede il digiuno il mercoledì e il venerdì a pane e acqua che è inutile, ma purtroppo che devo dire? Perché chi è che dopo brontola di più che fa mille domande siete sempre voi, questo devo dire la verità! Quanto dura mercoledì? Quanto dura venerdì? Come se forse io posso accorciare qualche cosa. Dopo si può mangiare un piatto di pasta? Ma si può quello e  quello…? La Madonna è chiara: pane e acqua. E voi, io vi posso dire che non avete mai fatto il digiuno due volte a settimana, che non avete mai detto il Rosario completo tutti i giorni, io vi suggerisco di provare a fare come la Madonna faceva con noi quando è apparsa perché la prima cosa che Lei ha chiesto era sette Padre nostro, ave Maria e Gloria… dopo un po’ di tempo Lei chiedeva una parte di Rosario e che facciamo digiuno il venerdì,dopo un po’ di tempo la seconda parte, dopo terza parte e che facciamo digiuno il mercoledì. Io ricordo le parole del piccolo Jackov, che quando cominciarono le apparizioni aveva solo nove anni, e quando Madonna ha detto, infine, anche mercoledì digiuno e terza parte del Rosario e quando era finita l’apparizione lui ha guardato noi altri veggenti e ha detto “ma io spero con tutto il cuore che la Madonna si ferma qua”. Ho detto come potete anche voi provare pace, l’importante è che il vostro cuore dice: “si, io voglio camminare con la Madonna” e dopo Lei ci darà la mano. Lei sa che noi non siamo perfetti, ma l’importante è dire di sì, l’importante è fare i primi passi con la Madonna, dopo Lei è subito vicino, Lei dà la mano perché l’unica cosa che la Madonna vuole è darci Suo Figlio. Noi possiamo avere tutto quello che esiste nel mondo, ma se non abbiamo la pace non abbiamo niente. Ma l’unica vera pace è solo quella che ci da Gesù, è questo quello che la Madonna vuole che i suoi figli hanno la vera pace, che hanno Gesù. Come ha detto vedete anche oggi in Paradiso perché il nostro cuore sarà in Paradiso questo è che Madonna vuole dare a noi.

Non dimenticate anche la Bibbia. La Madonna invita tante volte di tornare alla Bibbia in casa. Non importa quanto leggiamo, due, tre parole ma l’importante è che la Bibbia è presente in nostra casa. A volte sta in un angolo e noi diciamo che l’abbiamo, ma non la tocchiamo mai.

E’ molto diverso, mi dovete credere, parlare da qua di Medjugorje e molto diverso è venire a vivere Medjugorje, molto diverso è quando tu sei sulla collina dove senti Lei, dove senti la Madre, dove senti che ti abbraccia, che ti bacia, dove c’è profumo di Lei, ma io ho provato a portarvi un po’ di tutto quello Lei ci sta dicendo e di cosa ci insegna. Io vi ringrazio per vostra venuta, perché io so che non era facile, anche io sono venuta ieri, brutto tempo, neve, pioggia ma vi ringrazio perché avete fatto questo per la Madonna e vi prego aprite il vostro cuore, Lei ha tanto bisogno degli apostoli, dato che gli altri quando ci vedono vedano Dio in noi, vedano amore di Dio in noi. Io voglio anche ringraziare a tutti quelli che hanno organizzato questo, soprattutto la mia cara amica Nietta perché io so che non è facile lavorare per Dio. Io so che quando si lavora per Dio che sempre ci sono croci sulla strada, ma vedete quando non trovate croci fermatevi perché qualche cosa non va bene, perché quando si segue Gesù, quando si lavora per Lui, sempre ci sono croci. Per questo non perdete la forza, la speranza. Gesù ci da la croce, ma ci aiuta a portarla e vi prego, come sorella, quando sarà finito tutto facciamo vedere la fraternità cristiana. Io ho paura quando uscite che non vi fa male qualcuno, per favore la Madonna è stata con noi, Nostra Madre, fate che anche andiamo con pace che Lei ci da, che aiutiamo a quelli che non sono forti e veloci come noi, facciamo vedere come fanno i figli che conoscono l’amore di Dio. Vi ringrazio.

Trascrizione a cura di atempodiblog.unblog.fr

 
 
 

LA STAR SUSAN BOYLE: NON DOVEVO NASCERE. PER I MEDICI ERO NULLA

Post n°6685 pubblicato il 05 Febbraio 2012 da diglilaverita
Foto di diglilaverita

Se sua mamma non avesse giudicato «impensabile» il mettere fine alla sua nona gravidanza, oggi non avremmo il piacere di ascoltare una delle voci più splendide del panorama musicale internazionale. I Dreamed I Dream, il brano tratto dal musical Les Misérables ispirato al romanzo di Victor Hugo, non l’avrebbe resa celebre, nell’aprile 2009, se l’opinione dei dottori che avevano in carico sua madre avesse surclassato il desiderio materno di mettere al mondo un’altra figlia.

Susan Boyle, la 49enne inglese, nuova star della musica pop internazionale, ha rivelato in una recente biografia che il personale medico aveva suggerito a sua madre di non farla nascere e di ricorrere all’aborto. Motivo: la gravidanza era a rischio.

Ma Bridget Boyle, immigrata irlandese a Blackburn, paesino nel West Lothi, a quel tempo già mamma di 8 figli, rifiutò categoricamente tale possibilità «perché era una cattolica devota». E così diede alla luce Susan la quale, al momento del parto, soffrì di asfissia perinatale, malanno che causò alla bambina un leggero danno celebrale.

Ma ciononostante, dopo una vita passata a subire scherni e derisioni (non ultima, quella dello show della presentatrice Usa Oprah Winfrey), la bimba che non doveva nascere è diventata una delle più grandi cantanti di oggi: perfino l’attrice Demi Moore è una sua fan sfegatata ed è entrata nel Guinnes dei primati per la sua rapidissima celebrità.

SuBo, come l’hanno ribattezza i media inglesi, ha rivelato tutto questo nella sua autobiografia The Woman I Was Born To Be, appena pubblicata in Inghilterra (Bantam, 328 pp, £ 18. 99), pochi giorni dopo la performance dell’artista davanti a Benedetto XVI a Londra.

Nel libro la cantante rivela che, al momento della sua nascita, i medici non salutarono la nuova arrivata con il tradizionale «Congratulazioni, una bellissima bambina!» rivolto alla madre, bensì in tutt’altra maniera: «I dottori mi guardarono in modo sprezzante, dal momento che sospettavano avessi avuto danni celebrali a causa di una mancata ossigenazione del cervello.

Così dissero a mia madre: “Doveva darci ascolto. Adesso dovrà acccettare il fatto che Susan non diventerà mai niente di buono”». Mai profezia fu meno azzeccata visto che Susan è una star da 9 milioni di dischi venduti in sole 6 settimane. Ma lei non porta rancore

«Sono sicura che i dottori avessero le loro migliori intenzioni ma penso che non dovessero dire quelle cose dal momento che nessuno può prevedere il futuro. Quello che i medici non sapevano è che io sono una sorta di combattente e che durante tutta la mia vita ho cercato di dimostrare loro che avevano torto».

E alla Bbc, qualche mese fa, Susan Boyle, di cui è conosciuta la profonda fede cattolica, spiegava: «La mia storia dimostra che non si deve guardare all’apparenza, ma bisogna considerare la persona nella sua interezza emotiva, fisica, mentale e spirituale. Spero che dicendo questo io riesca a dimostrare che i sogni non sono impossibili».

Proprio nei mesi scorsi un altro cantante molto noto, Andrea Bocelli, aveva raccontato che a sua madre i medici avevano suggerito di abortire perché il bambino che portava in grembo avrebbe subito delle menomazioni a causa di un attacco di appendicite da lei subito. Sebbene completamente cieco, Bocelli è diventata una star della canzone pop e della lirica.

- Lorenzo Fazzini - avvenire.it - donboscoland.it -

 
 
 

IL DANNO DOPO LA BEFFA: TESTIMONIANZA DI CHI SI OCCUPA DI SEGUIRE LE DONNE DOPO L'ABORTO

Post n°6684 pubblicato il 05 Febbraio 2012 da diglilaverita
Foto di diglilaverita

Oggi Domenica 5 Febbraio la Chiesa italiana celebra la Giornata della Vita. Nell'occasione vi proponiamo la testimonianza di Serena Taccari, presidente della associazione "Il dono" onlus (www.il-dono.org), che si occupa di seguire le donne che hanno avuto un aborto. La testimonianza è tratta dal libro curato da Giovanni Corbelli, "Mamme che piangono - Il dolore che resta dopo un aborto", edito da Fede & Cultura. Il libro è uno dei progetti sostenuti in vista della Marcia per la Vita che si svolgerà a Roma il prossimo 13 maggio (info@marciaperlavita.it). Chi volesse acquistare il libro può farlo direttamente dal sito dell'editrice "Fede e Cultura".

 Accompagnare gli eventi di nascita è una cosa bellissima di cui tutti andiamo fieri e che portiamo come fiore al nostro occhiello. Eppure se si vuole parlare di vita c’è anche altro, qualcosa in cui nessuno ha voglia di stare, che è davvero troppo scomodo, e che obiettivamente dal punto di vista sociale ha rappresentato e rappresenta una carenza ben vistosa. Sì, perché si dà il caso che una bella pancia di una mamma sia sotto gli occhi di tutti, un bambino che nasce sia sotto gli occhi di tutti, una donna che sorride sia sotto gli occhi di tutti. Eppure anche il fatto che sia una donna – che è anche lei vita – con i suoi piedi a entrare in ospedale con una gravidanza e ad uscire dall’ospedale senza la gravidanza, sempre lei, coi suoi soliti piedi, è sotto gli occhi di tutti.

 E poi? Dove va? Cosa fa? È chiaro che un mondo che propone l’aborto come soluzione di tutti i maggiori problemi femminili non può tollerare di vedere quello di cui non ci si vanta, quello di cui non si va fieri: la donna che ha abortito. Ma è davvero una carenza abbastanza vistosa, proporre alle donne la scelta dell’aborto magari dopo aver negato l’esistenza in quel minuscolo embrione, di un figlio, e poi dimenticarsi di quelle stesse donne cui è stato “erogato” questo pubblico servizio: non dobbiamo sforzarci troppo per capire che se il bambino non tornerà indietro, dopo un aborto sono loro, quelle che restano. Le donne.

 In tanti anni che lavoro in questo ambito mi sono chiesta perché non si faccia un sondaggio anche non ufficiale, così, tra le chiacchiere di tante amiche in modo che la risposta sia intima, sincera, profonda e non “la risposta esatta”, per capire se le donne che hanno usufruito di questo diritto sociale all’aborto ritengono di aver avuto un grande privilegio. Dal canto mio, posso rispondere senza presumere di rappresentare tutto l’universo femminile, ma a nome di quel campione di circa 4000 donne che noi abbiamo seguito dopo una interruzione di gravidanza, delle quali nessuna è fiera di aver abortito e non ritiene di aver fatto un passo avanti nel suo personale progresso sociale in quanto donna, per l’aver usufruito di questo diritto.

 «Forse qualcuno ti dirà che insieme a tuo figlio morirai anche tu, ma questa è una verità relativa, la verità schiacciante è che non morirai affatto, a te sarà concesso di vivere, e quella sarà la tua punizione più grande. Vivere con un fardello enorme da portare, con la consapevolezza che tu, solo tu, hai ucciso tuo figlio. Tu che dovevi amarlo e proteggerlo, tu che sei la sua mamma, l’unica di cui tuo figlio ha bisogno» (da Quello che resta, ed. VitaNuova).

 Queste poche drammatiche frasi sono la fotografia di un dolore che nessuno vuole ascoltare o vedere, di una realtà che socialmente bisogna tenere sepolta perché guardarla non è politicamente corretto; e questo è lo sberleffo, il danno dopo la beffa che si infligge alle donne.

Neanche gli abortisti incalliti ritengono più che l’aborto sia una scelta facile, non ti diranno più che è come togliere un dente, eppure nessuno vuole sentir parlare di una donna che dopo un aborto si strappa i capelli… sì, anche nel senso fisico del termine. O che si butta sull’alcool, sulla droga o sulle storie di sesso insensate. O che non riesce a guardare più in faccia i propri figli, o il proprio marito o compagno; che allo scoccare di ogni anno viene assalita da un inspiegabile magone, da accessi di pianto… ed agli occhi di tutti diventa quella “strana”, quella “depressa”, quella che “lo vive male”.

 C’è qualcuno che vive bene la morte di un figlio? Immagino che se incontrassimo qualcuno che ci dicesse: “Sai oggi mio figlio si è schiantato contro un tir, vado a mangiare una pizza, vieni?” allora sì, dovremmo preoccuparci; e non troveremmo alcuna stranezza in una donna che si dispera per la morte di un figlio.

 

Ma… saremmo a disagio. Saremmo sì ugualmente a disagio e non vorremmo telefonarle perché “che cosa le dici?” – niente… che vuoi dire a una madre cui è morto un figlio? Come si fa a consolarla? Quali parole possono cercare di colmare questo vuoto? E allora cercheremmo forse di evitarla e i più coraggiosi, magari dopo qualche giorno, andranno a fornirle un silenzioso abbraccio. Oppure si aspetterà… perché il tempo lenisce le ferite, si dice, le cura.

La morte ci mette a disagio, eppure fa parte della vita il morire. E nessuno ci ha garantito che moriremo in grande pace nel nostro letto di casa, né a noi, né ai nostri figli.

E cosa si può dire a quella madre cui è morto un figlio ed è stata lei stessa a condannarlo a morte senza capire cosa stava facendo? Quella donna che piange, piange perché vorrebbe tornare indietro nel tempo, perché avrebbe voluto incontrare qualcuno sulla sua strada che le avesse mostrato un’alternativa al suicidio… sì, perché questo strambo suicidio in cui essa resta in vita, in perenne agonia, è una morte lenta, non del corpo certo, ma non è meno morte.

 Ho detto “senza capire cosa stava facendo”. Ebbene sì. Nel 2012, ripeto, senza capire cosa stava facendo. Io non ho seguito delle pazze che andavano ad abortire gridando “voglio fare a pezzi mio figlio!”. Ho seguito donne spaventate, terrorizzate, che non avevano alcun sentimento di odio verso il bambino, ma che in quella gravidanza non riuscivano proprio a vederlo. Si parla spesso di lessico che modifica le coscienze, e ritengo che sia profondamente vero.

 Con il termine “gravidanza” è molto più difficile riuscire a identificare un figlio, rispetto a quando si ha davanti un bambino bello e nato. Se qualcuno avesse messo in braccio a quelle mie stesse donne un bimbo di qualche giorno che avrebbero dovuto crescere loro, avrebbero sbuffato, si sarebbero arrabbiate, avrebbero battuto i piedi in terra, ma non gli avrebbero torto un capello. No, non sono donne arrabbiate contro il bambino: costoro sono donne ingannate, perché quel bambino non riescono proprio a vederlo, al di là di quel panico irrazionale che le attanaglia. Panico che è anche fatto di una subdola coercizione attuata a livello sociale. Da una società che ti definisce stupido se fai figli, che per questo ti castra sul posto di lavoro, e ti rende tutto terribilmente difficile; da una famiglia che non è accogliente e ti fa sentire più sbagliata di quanto già ti senti perché sei rimasta incinta in un momento che forse non era il top o perché questo è il terzo o quarto figlio… neanche li andassero a partorire loro. Da uomini che promettono eterno amore e dichiarano anche di volere con te un figlio ma poi come esce il test positivo spariscono come il mago Zurlì, o nel peggiore dei casi si pongono come ricatto perché quel figlio, concepito da tutti e due, da uno solo venga fisicamente eliminato.

 Affinché questo si inizi a poterlo vedere, prima che a volerlo vedere, è necessario che cambi la mentalità; che cambi qualche altra cosa dentro ciascuno di noi, che ci si senta responsabili di un silenzio coatto in cui sono state chiuse tutte quelle centinaia di migliaia di donne che hanno abortito e che stanno soffrendo.

 Occorre che tutti aprano gli occhi su una realtà: quella dei dati del Ministero della Sanità che parla ogni anno di circa 130mila aborti. Pensateci bene: supponendo che non sia sempre la stessa ad andare ad abortire, sono in totale 130mila donne. Sono ottimista? Va bene, vogliamo essere pessimisti: allora saranno 90mila? 70mila? E dove stanno? Dove sono? A fare le maestre mentre tengono i nostri figli vivi e ripensano continuamente al loro che hanno eliminato? A curare altri bambini in casa piangendo in bagno le somiglianze che immaginano ci sarebbero state con il figlio che oggi non c’è? Negli uffici, al bar, dove sono? In casa nostra? Nel nostro palazzo? E noi, perché non le riusciamo a vedere? Perché non riusciamo a vedere che aiutare una donna a portare avanti una gravidanza in qualunque situazione si trovi è un investimento per tutti noi?

 Si stima che una donna su quattro abbia abortito almeno una volta. Io auguro a ciascuno di avere il coraggio di prendere la sua agenda e per tutte le donne che conosce si faccia una domanda: chi? E anche un’altra domanda: come sta? E provi a rispondersi. E magari – che non guasta – a trovare il coraggio di esporsi e chiedere, di sentire il desiderio di dare speranza a chi nella sua vita non la vede e pensa di non meritarla più, ma soprattutto di smetterla di sostenere che la scelta delle donne sia suicidarsi con un aborto e di avere voglia di spendersi per la vita, delle donne e dei bambini, perché nessuno si salva da solo e tutti siamo chiamati in gioco.

Serena Taccari - www.il-dono.org - labussolaquotidiana.it -

 

 
 
 
 
 

INFO


Un blog di: diglilaverita
Data di creazione: 16/02/2008
 

 

LE LACRIME DI MARIA

 

MESSAGGIO PER L’ITALIA

 

Civitavecchia la Madonna piange lì dove il cristianesimo è fiorito: la nostra nazione, l'Italia!  Dov'è nato uno fra i più grandi mistici santi dell'era moderna? In Italia! Padre Pio!
E per chi si è immolato Padre Pio come vittima di espiazione? Per i peccatori, certamente. Ma c'è di più. In alcune sue epistole si legge che egli ha espressamente richiesto al proprio direttore spirituale l'autorizzazione ad espiare i peccati per la nostra povera nazione. Un caso anche questo? O tutto un disegno divino di provvidenza e amore? Un disegno che da Padre Pio agli eventi di Siracusa e Civitavecchia fino a Marja Pavlovic racchiude un messaggio preciso per noi italiani? Quale? L'Italia è a rischio? Quale rischio? Il rischio di aver smarrito, come nazione, la fede cristiana non è forse immensamente più grave di qualsiasi cosa? Aggrappiamoci alla preghiera, è l'unica arma che abbiamo per salvarci dal naufragio morale in cui è caduto il nostro Paese... da La Verità vi Farà Liberi

 

 

 
 

SAN GIUSEPPE PROTETTORE

  A TE, O BEATO GIUSEPPE

A te, o beato Giuseppe, stretti dalla tribolazione ricorriamo, e fiduciosi invochiamo il tuo patrocinio dopo quello della tua santissima Sposa.
Per quel sacro vincolo di carità, che ti strinse all’Immacolata Vergine Madre di Dio, e per l’amore paterno che portasti al fanciullo Gesù, riguarda, te ne preghiamo, con occhio benigno la cara eredità, che Gesù Cristo acquistò col suo sangue, e col tuo potere ed aiuto sovvieni ai nostri bisogni.
Proteggi, o provvido custode della divina Famiglia, l’eletta prole di Gesù Cristo: allontana da noi, o Padre amatissimo, gli errori e i vizi, che ammorbano il mondo; assistici propizio dal cielo in questa lotta col potere delle tenebre, o nostro fortissimo protettore; e come un tempo salvasti dalla morte la minacciata vita del pargoletto Gesù, così ora difendi la santa Chiesa di Dio dalle ostili insidie e da ogni avversità; e stendi ognora ciascuno di noi il tuo patrocinio, affinché a tuo esempio e mediante il tuo soccorso, possiamo virtuosamente vivere, piamente morire e conseguire l’eterna beatitudine in cielo.
Amen
San Giuseppe proteggi questo blog da ogni male errore e inganno.

 
 
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