ASCOLTA TUA MADRE

LE LACRIME DI UNA MADRE NON ASCOLTATA

 

FERMIAMO LA LEGGE CONTRO L'OMOFOBIA

 

TELEFONO VERDE "SOS VITA" 800813000

CHE COSA E' IL TELEFONO "SOS VITA"?
 
È un telefono “salva-vite”, che aspetta soltanto la tua chiamata. E' un telefono verde, come la speranza la telefonata non ti costa nulla,
Vuole salvare le mamme in difficoltà e, con loro, salvare la vita dei figli che ancora esse portano in grembo.
E quasi sempre ci riesce, perché con lui lavorano 250 Centri di aiuto alla vita.
 
Il Movimento per la vita lo ha pensato per te
 
Puoi parlare con questo telefono da qualsiasi luogo d’Italia: componi sempre lo stesso numero: 800813000.
 
Risponde un piccolo gruppo di persone di provata maturità e capacità, fortemente motivate e dotate di una consolidata esperienza di lavoro nei Centri di aiuto alla vita (Cav) e di una approfondita conoscenza delle strutture di sostegno a livello nazionale. La risposta, infatti, non è soltanto telefonica.
 
Questo telefono non ti dà soltanto ascolto, incoraggiamento, amicizia, ma attiva immediatamente un concreto sostegno di pronto intervento attraverso una rete di 250 Centri di aiuto alla vita e di oltre 260 Movimenti per la vita sparsi in tutta Italia.

 
DUE MINUTI PER LA VITA

Due minuti al giorno è il tempo che invitiamo ad offrire per aderire alla grande iniziativa di
preghiera per la vita nascente che si sta diffondendo in Italia dal 7 ottobre 2005 in
occasione della festa e sotto la protezione della Beata Vergine Maria, Regina del Santo Rosario.
Nella preghiera vengono ricordati ed affidati a Dio:
 i milioni di bambini uccisi nel mondo con l’aborto,
 le donne che hanno abortito e quelle che sono ancora in tempo per cambiare idea,
 i padri che hanno favorito o subito un aborto volontario o che attualmente si trovano accanto ad
una donna che sta pensando di abortire,
 i medici che praticano aborti ed il personale sanitario coinvolto, i farmacisti che vendono i
prodotti abortivi e tutti coloro che provocano la diffusione nella società della mentalità abortista,
 tutte le persone che, a qualsiasi livello, si spendono per la difesa della vita fin dal concepimento.
Le preghiere da recitarsi, secondo queste intenzioni, sono:
 Salve Regina,
 Preghiera finale della Lettera Enciclica Evangelium Vitae di Giovanni Paolo II
 Angelo di Dio,
 Eterno riposo.
Il progetto è quello di trovare 150.000 persone, che ogni giorno recitino le preghiere. Il numero corrisponde a quello - leggermente approssimato per eccesso – degli aborti accertati che vengono compiuti ogni giorno nel mondo, senza poter conteggiare quelli clandestini e quelli avvenuti tramite pillola del giorno dopo. Per raggiungere tale obiettivo occorre l’aiuto generoso di tutti coloro che hanno a cuore la difesa della vita.

“Con iniziative straordinarie e nella preghiera abituale,
da ogni comunità cristiana, da ogni gruppo o associazione,
da ogni famiglia e dal cuore di ogni credente,
si elevi una supplica appassionata a Dio,
Creatore e amante della vita.”
(Giovanni Paolo II, Evangelium Vitae, n. 100)

Ulteriori informazioni su: www.dueminutiperlavita.info
 

PREGHIERA A MARIA PER LA VITA GIOVANNI PAOLO II

O Maria, aurora del mondo nuovo, Madre dei viventi,
affidiamo a Te la causa della vita:
guarda, o Madre, al numero sconfinato di bimbi cui viene impedito di nascere,
di poveri cui è reso difficile vivere, di uomini e donne vittime di disumana violenza, di anziani e malati uccisi dall'indifferenza o da una presunta pietà.
Fà che quanti credono nel tuo Figlio sappiano annunciare con franchezza e amore agli uomini del nostro tempo il Vangelo della vita.
Ottieni loro la grazia di accoglierlo come dono sempre nuovo,
la gioia di celebrarlo con gratitudine in tutta la loro esistenza
e il coraggio di testimoniarlo con tenacia operosa, per costruire,
insieme con tutti gli uomini di buona volontà, la civiltà della verità e dell'amore
a lode e gloria di Dio creatore e amante della vita.
Giovanni Paolo II


 

AREA PERSONALE

 

Messaggi del 20/02/2012

PER LA QUARESIMA PREPARIAMOCI CON UN COMPLETO ESAME DI COSCIENZA PRIMA DI CONFESSARCI

Post n°6760 pubblicato il 20 Febbraio 2012 da diglilaverita
Foto di diglilaverita

Preparazione - Da quanto tempo non ti confessi bene? - L'ultima volta hai detto tutti i tuoi peccati gravi commessi? - Nelle confessioni passate hai mai nascosto volutamente qualche peccato mortale? - Da quanto tempo non ricevi la Comunione? - L'hai fatta sempre bene? - Ti sei accostato alla Comunione avendo sulla coscienza dei peccati mortali senza esserti prima confessato? - Hai mai profanato l'Eucarestia commettendo un sacrilegio? - Hai mancato di rispetto al SS. Sacramento accostandoti alla Comunione senza avere osservato il digiuno prescritto, parlando, ridendo, senza preparazione e senza pensare a Chi stavi per ricevere? - Sai vivere con austerità soprattutto nei giorni comandati dalla Chiesa? - Fai qualche penitenza il venerdì? - Hai mangiato carne nei venerdì di quaresima? - Hai fatto digiuno il mercoledì delle Ceneri e il venerdì Santo? - Hai aiutato la Chiesa, sovvenendo alle sue opere (missioni, seminari, sostentamento del clero ecc.)?

1° Comandamento:

Non avrai altro Dio fuori di me

Credi in Dio, Padre e Salvatore tuo e di tutti gli uomini? - La tua vita è orientata a Dio? - Lo ami come figlio? - Lo hai messo al primo posto tra i valori della tua vita? - Credi nel Padre, nel Figlio, nello Spirito Santo? - Preghi mattina e sera? - Vivi le virtù cristiane della fede, speranza e carità? - Consideri la fede come un dono prezioso da coltivare?  Ti impegni a crescere nella fede? - Sei convinto della tua religione cattolica? - Hai messo in pericolo la tua fede leggendo libri, riviste, articoli contrari alla fede, a Cristo, alla Chiesa? - Cerchi di conoscere, studiare e di farti spiegare la dottrina della Chiesa? - Hai parlato male della religione, del Papa, dei Sacerdoti? - Hai allontanato qualcuno dalla pratica religiosa? - Speri nell'amore di Dio oppure ti scoraggi e disperi davanti alle difficoltà della vita, imprecando e ribellandoti? - Sei superstizioso? - Porti addosso amuleti, portafortuna, oggetti scaramantici? - Sei andato da maghi, chiromanti, fattucchiere? - Credi davvero all'oroscopo ? - Hai partecipato a sedute spiritiche?

2° Comandamento:

Non nominare il nome di Dio invano

Hai rispetto e amore per il nome di Dio e della Madonna? - Hai testimoniato con coraggio la tua fede? - Hai bestemmiato? - Hai fatto affermazioni false o eretiche su Dio, quali per esempio: “Dio non fa le cose giuste”, “Dio è crudele”, “Dio si diverte delle sofferenze degli uomini”, “Dio si dimentica dei buoni” ecc.? - Hai raccontato fatti e barzellette blasfeme? - Hai fatto giuramenti falsi o illeciti o senza necessità? - Hai mantenuto i voti e le promesse?

3°Comandamento:

Ricordati di santificare le feste

Le 24 ore della domenica e dei giorni festivi costituiscono “il giorno del Signore”: le hai rese sante con la preghiera e compiendo opere buone, coltivando i valori sacri della vita (famiglia, amicizia, cultura, natura, solidarietà, pace ecc.)? - Ti sei liberato dalla fatica godendo della libertà del figlio di Dio? - Hai partecipato alla Messa, vivendo un'ora assieme agli altri credenti? - Alla Messa ti sei distratto, hai chiacchierato, hai disturbato gli altri?

4° Comandamento:

Onora il padre e la madre

Hai amato, rispettato, ubbidito, aiutato i genitori secondo le tue possibilità? - Sei stato genti-le e disponibile in famiglia? - In casa collabori e condividi la vita con i tuoi? - Crei serenità, co-munione, conversazione con gli altri o li fai vivere nella solitudine e nel silenzio? - Rispetti gli anziani, le donne, i bambini, i superiori, le autorità? - Ubbidisci con lealtà alle leggi dello Stato? - Capisci il valore del partecipare alle votazioni pubbliche? - Hai votato secondo coscienza, in coerenza con i tuoi princìpi cristiani? - Hai mai venduto il tuo voto per interessi privati? - Sei iscritto ad associazioni che hanno finalità immorali? - Paghi con giustizia le tasse? - Ti impegni per l'educazione dei figli? - Vegli sulle loro amicizie, divertimenti, letture? - Ti senti responsabile della scuola che frequentano? - Dai loro l'esempio di una vera vita cristiana? - Preghi insieme con loro in famiglia?

5° Comandamento:

Non uccidere

Consideri la tua vita come un dono di Dio, del quale tu non sei padrone assoluto? - La rispetti con la moderazione nel cibo, nelle bevande, nel fumo? - Ti concedi il giusto riposo? - Fuggi l'alcolismo, la droga? - Hai spacciato droga? - Sei prudente nel guidare l'automobile? - Hai messo mai in pericolo la tua vita o quella degli altri? - Hai curato opportunamente la salute tua e dei tuoi cari? - Ti sforzi di amare gli altri come te stesso? - Hai fatto agli altri ciò che vuoi che venga fatto a te? - Coltivi sentimenti di odio, rancore, vendetta? - Hai litigato? - Rispetti e aiuti chi è più debole nella società: malati, portatori di handicap, anziani, bambini, poveri? - Sei razzista? - Hai perdonato le offese ricevute? - Hai fatto, procurato, consigliato l'aborto, uno dei peccati più gravi al cospetto di Dio e della Chiesa? - Hai ucciso qualcuno? - Hai mai usato violenza? - Hai inflitto percosse, hai procurato ferite o malattie a qualcuno? - Possiedi, conservi, usi armi pericolose e offensive? - Sei stato crudele con gli animali? - Hai imprecato o augurato del male ad altri? - Hai dato scandalo con il tuo modo di vestire, di agire, di parlare? - Sei stato occasione di peccato per qualcuno?

6° Comandamento:

Non commettere atti impuri

Sul corpo, sull'amore, sulla sessualità, sulla castità hai una concezione cristiana? - Hai conservato puro e casto il tuo corpo? - Hai commesso atti disonesti, osceni, immorali? - Ti sei abbandonato alla lussuria, all'autoerotismo, a perversioni sessuali, all'omosessualità? - Hai frequentato orge? - Hai avuto delle “avventure”? - Hai sedotto o disonorato qualche persona innocente? - Eviti le occasioni e le compagnie cattive o pericolose? - Hai conservato la tua fedeltà alla fidanzata o al fidanzato? - Hai rapporti prematrimoniali? - Nel matrimonio hai il senso cristiano del Sacramento ricevuto? - Ami, rispetti, aiuti con generosità il tuo coniuge? - Hai commesso adulterio? - Hai usato male o abusato del matrimonio non osservando la legge di Dio e l'insegnamento della Chiesa? - Hai praticato in qualche modo la contraccezione? - Leggi o guardi giornali, riviste, libri, spettacoli osceni? - Segui e gusti racconti, films, romanzi pornografici? - Contribuisci allo sviluppo e alla diffusione della pornografia comprando materiale osceno? - In casa tieni statue oscene, o poster e immagini pornografiche? - Pensi o parli della donna (o dell'uomo) come se fosse solo oggetto di piacere?

7° Comandamento:

Non rubare

Sei convinto della parola del Vangelo che “è impossibile per chi è attaccato al danaro entrare nel regno di Dio”? - Sai che l'avarizia, per la Bibbia, è “idolatria”, cioè adorazione del danaro al posto di Dio? - Sei usuraio? - Hai prestato soldi con eccessivo interesse, rovinando persone bisognose già in difficoltà? - Sei onesto nel lavoro, nella professione, in ufficio, e commercio? - Quello che possiedi l'hai guadagnato onestamente? - Ti sei appropriato di beni della comunità o di altri? - Credi di lavorare lealmente in modo da meritare lo stipendio mensile? - Hai perso tempo sul lavoro? - Ti sei assentato dal lavoro senza necessità? - Hai preteso regalie, bustarelle, favori non dovuti? - Hai chiesto raccomandazioni per ottenere vantaggi e privilegi?  Sei convinto che la disonestà degli altri non giustifica mai la tua? - Oltre ai tuoi diritti hai pensato anche ai tuoi doveri? - Rispetti i diritti degli altri? - Nelle rivendicazioni, anche giuste, tieni conto anche del bene comune? - Hai fatto scioperi ingiusti? - Tu, datore di lavoro, paghi il giusto stipendio ai dipendenti? - Frodi lo Stato? - Hai procurato danni all'ambiente, a monumenti, a proprietà pubbliche o private, sporcando e imbrattando? - Hai restituito il danaro o risarcito i danni fatti? - Hai restituito il danaro o altre cose avute in prestito? - Ti vendi per ottenere favori o vantaggi? - Hai frodato le compagnie di assicurazione dichiarando danni falsi e facendoti pagare ingiustamente? - Ti sei sempre assunto le tue responsabilità?  - Hai praticato giochi d'azzardo? - Sei dedito al gioco, danneggiando la famiglia? - Hai acquistato merce dichiaratamente rubata? - Hai spacciato coscientemente danaro falso? - Hai falsificato assegni?

8° Comandamento:

Non dire falsa testimonianza

Sei falso, sleale, ingannevole? - Con le tue parole inganni il prossimo? - Hai detto menzogne, bugie? - Hai proferito giudizi avventati? - Hai giurato il falso? - Testimoniando hai fatto deposizioni false? - Col tuo esempio hai insegnato a mentire ai tuoi figli? - Con un silenzio colpevole hai coperto fatti delittuosi (= omertà)? - Hai calunniato? - Hai diffamato qualcuno mormorando?   Hai riparato a eventuali diffamazioni o calunnie?

9° Comandamento:

Non desiderare la donna (l'uomo) d'altri

Hai custodito la modestia e il pudore nella tua vita e nei tuoi pensieri? - Hai una mente “pulita”? - Hai guardato donne (o uomini) con concupiscenza? - Ti sei compiaciuto volontariamente di pensieri o desideri impuri? - Tu, donna, cerchi con una moda sconveniente o con il modo di comportarti di suscitare nell'uomo desideri, turbamenti, eccitamenti cattivi? - Capisci che è una violenza morale e uno scandalo?

10° Comandamento:

Non desiderare la roba d'altri

Ti lamenti sempre di quello che hai, dicendo “Beati loro…!”? - Ami il lusso e lo sfarzo? - Disprezzi il valore evangelico della povertà? - Sei invidioso dei beni e delle cose altrui?  Auguri del male e godi del male degli altri?

PRECETTI DELLA CHIESA

1. Assistere alla Messa ed astenersi dai lavori servili  la Domenica e nei giorni di precetto.

2. Santificare i giorni di penitenza secondo le disposizioni della Chiesa. Ho osservato i digiuni e le astinenze prescritte dalla Chiesa?

3. Confessarsi almeno una volta all'anno e comunicarsi almeno a Pasqua.

Mi sono confessato con frequenza? ...almeno una volta all'anno? Ho fatto un buon esame di coscienza? Mi sono preparato degnamente alla Comunione pasquale? Osservo il digiuno eucaristico prima della Comunione?

4. Soccorrere alle necessità della Chiesa, contribuendo secondo le leggi e le usanze.

Ho aiutato la Chiesa, secondo le mie possibilità? Ho aiutato le Sante Missioni?

5. Non celebrare solennemente le nozze nei tempi proibiti. Ho mancato a questo precetto?

PECCATI CAPITALI

Orgoglio: quale stima ho di me? Agisco per orgoglio? Spreco danaro nella ricerca del lusso? Mi sono compiaciuto in pensieri di vanità? Sono suscettibile? Sono schiavo del «cosa dirà la gente», della moda?

Avarizia: sono troppo attaccato ai beni terreni? Ho sempre fatto l'elemosina secondo le mie possibilità? Per desiderio di avere, ho violato le leggi di giustizia? Ho praticato il gioco d'azzardo?

Lussuria: vedi 6° e 9° Comandamento

Invidia: ho avuto sentimenti di gelosia? Ho cercato di nuocere agli altri per invidia? Mi sono compiaciuto del male, o rattristato del bene altrui?

Gola: ho ecceduto nel mangiare e nel bere? Mi sono ubriacato? Sono stato troppo ricercato nel cibo e nelle bevande?

Ira: vedi 5° Comandamento

Accidia (pigrizia): Sono pigro? ...nell'alzarmi la mattina? ...nello studio? ...nel compiere i miei doveri religiosi e di stato?

DOVERI DI STATO

Ho mancato agli obblighi speciali del mio stato? Ho trascurato gli obblighi professionali (di studente, professore, medico, avvocato...)?

“In verità vi dico: Tutto quello che legherete sopra la terra sarà legato anche in Cielo, e tutto quello che scioglierete sopra la terra sarà sciolto anche in Cielo” (Mt 18,18).

- www.gesuemaria.it/pieghevoli.html -

 
 
 

E' FONDAMENTALE MEDITARE I MISTERI DEL ROSARIO PER EVITARE CHE LA PREGHIERA PERDA LA SUA EFFICACIA

Post n°6759 pubblicato il 20 Febbraio 2012 da diglilaverita
Foto di diglilaverita

La vera anima del Rosario è la meditazione dei misteri. Con la pratica costante della meditazione dei misteri in ogni Corona del Rosario, si passa da questo momento di meditazione con facilità, per poi elevarsi alla vera contemplazione.

Il Rosario non accompagnato dalla contemplazione dei misteri, diventa meccanico, svuotato del motivo insito della sua efficacia. Ogni preghiera diventa meccanica, se manca l’amore, la partecipazione. È vero che il Rosario corre meno pericoli di diventare preghiera meccanica, perché ogni mistero stimola la riflessione, apre panorami bellissimi di vita divina, che ci riempiono di gioia e aiutano la contemplazione. Con la contemplazione dei misteri, il Rosario diventa la preghiera più contemplativa di tutte.

Per questo il Rosario è scuola di contemplazione; innalza a poco a poco al di sopra della preghiera vocale e della meditazione ragionata.

La meditazione dei misteri del Rosario, ci conduce alla meditazione del Mistero di Gesù Cristo. La moltitudine dei misteri storici della vita di Gesù, ci aiuta a fissare lo sguardo sul Mistero della Persona di Gesù. La vita di Gesù è un Rosario vivente, noi in ogni decina ci soffermiamo su un momento particolare del periodo della Redenzione.

I misteri vengono enunciati per riflettere sulla vita di Gesù e di Maria. In qualche modo sono collegati anche alla storia personale di ognuno di noi.

Tutti siamo coinvolti in questa salvezza che Gesù, Figlio di Maria, ha introdotto nel mondo. Meditando i 20 misteri io mi pongo dinanzi alla vita di Gesù e la sua vita diventa per me lo specchio della mia vita. Solo facendo come ha fatto Lui, il suo Spirito opererà intensamente in me.

Meditare i misteri prima di iniziare la decina è vantaggioso, perché si può fare il proposito di vivere quanto meditiamo, di praticare la virtù che ci viene indicata dal mistero che si medita. Non bisogna iniziare subito la decina dopo avere enunciato il mistero, ma dopo averlo enunciato, bisogna fermarsi qualche istante per assimilare quel momento redentivo, per inserire nella tua vita quello che si medita, quello che Gesù e la Madonna hanno già praticato.

Bisogna soffermarsi brevemente sul mistero prima e dopo ogni decina.

San Luigi di Montfort fa notare l’importanza di formulare delle richieste corrispondenti al mistero che recitiamo, assecondando il desiderio della Madonna, di concederci Grazia su Grazia attraverso il Rosario.

Meditando i misteri si acquista l’unione intima con Dio, che conduce alla contemplazione.

Sempre San Luigi scrive: “Per i quindici gradini di questa scuola (oggi sono diventati venti) ti riuscirà di salire di virtù in virtù, di chiarezza in chiarezza e giungerai facilmente, senza illusioni, fino alla pienezza dell’età di Cristo”.

Scrive il Papa nella Lettera Apostolica “Rosarium Virginis Mariae”: “L’ascolto e la meditazione si nutrono di silenzio. È opportuno che, dopo l’enunciazione del mistero e la proclamazione della Parola, per un congruo periodo di tempo ci si fermi a fissare lo sguardo sul mistero meditato, prima di iniziare la preghiera vocale. La riscoperta del valore del silenzio è uno dei segreti per la pratica della contemplazione e della meditazione. Tra i limiti di una società fortemente tecnologizzata e mass-mediatica, c’è anche il fatto che il silenzio diventa sempre più difficile. Come nella Liturgia sono raccomandati momenti di silenzio, anche nella recita del Rosario una breve pausa è opportuna dopo l’ascolto della Parola di Dio, mentre l’animo si fissa sul contenuto di un determinato mistero” (RVM 31).

Possiamo affermare che il Rosario è preghiera perfetta, preghiera mentale e vocale, per la contemplazione. La preghiera senza la meditazione può divenire meccanica e può anche essere noiosa; se invece è accompagnata dalla meditazione, ottiene la Grazia della contemplazione.

“La preghiera del Rosario rivoluzionerà il mondo intero: rivoluzione di benessere e di pace. Propone per la meditazione dei misteri un nuovo punto di vista; il Rosario del mondo missionario. Ognuna delle cinque decine è di color diverso: rappresentano i cinque Continenti nella visione missionaria”, scriveva il Vescovo Fulton Sheen.

“Camminiamo sui due piedi della contemplazione e della preghiera -scrive San Bernardo-. La meditazione insegna ciò che ci manca, la preghiera ci ottiene ciò che non ci manchi. La prima ci indica la strada, l’altra ci guida. Con la meditazione conosciamo i pericoli che incombono su di noi; per mezzo della preghiera li evitiamo con l’aiuto del Signore”.

«La contemplazione -scrive Paolo VI- è elemento essenziale del Rosario. Senza di essa il Rosario è corpo senza anima e la sua recita rischia di divenire meccanica ripetizione di formule e di contraddire all’ammonimento di Gesù: “Quando pregate non sprecate parole come i pagani, che credono di essere esauditi a forza di parole. Non siate come loro” (Mt 6,7).

Per sua natura la recita del Rosario esige un ritmo tranquillo e quasi un indugio pensoso, che favoriscano nell’orante la meditazione dei misteri della vita del Signore, visti attraverso il cuore di Colei che al Signore fu più vicina e ne dischiudano le insondabili ricchezze» (Marialis Cultus, n. 47).

Meditare i misteri, è uno sguardo amoroso a quel momento della vita di Gesù o di Maria che si medita. Sguardo amoroso è come quello di una mamma, che non si stanca di contemplare in silenzio il suo bambino.
 
Per richiedere il libro Santo Rosario meditato invia una email: padregiuliomaria@gesuemaria.it - indicando l’indirizzo completo e la quantità richiesta.

Guarda i nostri libri: http://www.gesuemaria.it/i-nostri-libri.html - e i nostri pieghevoli, utilissimi per pregare con maggiore fiducia e confidenza: http://www.gesuemaria.it/pieghevoli.html

 
 
 

L' APPELLO DEL SANTO PADRE AI 22 NUOVI CARDINALI: NON INSEGUITE POTERE E GLORIA

Post n°6758 pubblicato il 20 Febbraio 2012 da diglilaverita
Foto di diglilaverita

Anche nella Chiesa, in fondo, è una tentazione vecchia di duemila anni. Poiché nulla è casuale nella liturgia, prima che Benedetto XVI si disponga a «creare» solennemente i 22 nuovi Cardinali, al Vangelo, nella Basilica di San Pietro si dà lettura in latino del capitolo 10 di Marco, con Giovanni e Giacomo che dicono a Gesù: «Concedici di sedere, nella tua gloria, uno alla tua destra e uno alla tua sinistra».

Tentazione umana, troppo umana. E Benedetto XVI, davanti ai nuovi porporati e a tutto il Collegio cardinalizio, commenta: «Non è facile entrare nella logica del Vangelo e lasciare quella del potere e della gloria».

È una riflessione di grande importanza, quella del Pontefice, in un momento di tensioni, fughe di documenti e veleni interni ed esterni al Vaticano che sono arrivati a «farneticare» di «complotti omicidi» contro di lui, di profezie funeste sui «12 mesi di vita», di dimissioni cui avrebbe pensato in vista del suo ottantacinquesimo compleanno, il 19 aprile, cosa smentita per tempo dalla Santa Sede («la questione non si pone») e dallo stesso calendario di impegni del Papa.

Mercoledì, meditando sulla Croce davanti ai seminaristi di Roma, Benedetto XVI aveva spiegato come Gesù inviti «al difficile gesto di pregare anche per coloro che ci fanno torto, ci hanno danneggiato». Padre Federico Lombardi ha parlato di «Vatileaks» che «tende a screditare il Vaticano e la Chiesa» per fermare la linea di «purificazione e rinnovamento» voluta dal Papa. Così ora è importante che alla fine della sua «allocuzione» Benedetto XVI alzi lo sguardo e sillabi: «Pregate anche per me, affinché possa sempre offrire al popolo di Dio la testimonianza della dottrina sicura e reggere con mite fermezza il timone della santa Chiesa».

Il Papa vuole procedere con «mite fermezza» nella sua opera di riforma. La stessa fermezza mite con la quale ricorda la «folgorante risposta» di Gesù ai due figli di Zebedeo: «Voi non sapete quello che chiedete. Potete bere il calice che io bevo?». Il calice è quello della Passione, ricorda ai Cardinali: «Il servizio a Dio e ai fratelli, il dono di sé: questa è la logica che la fede autentica imprime e sviluppa nel nostro vissuto quotidiano e che non è invece lo stile mondano del potere e della gloria».

Cita un Padre della Chiesa, San Cirillo d'Alessandria: «I discepoli erano caduti nella debolezza umana e stavano discutendo l'un l'altro su chi fosse il capo e superiore agli altri. Quanto è accaduto ai Santi Apostoli può rivelarsi per noi un incentivo all'umiltà».

L'anello. E la berretta rosso porpora. Gesù stesso «si presenta come servo, offrendosi quale modello». I Cardinali si inginocchiano uno ad uno davanti al Papa ricevendo i segni di una «dignità cardinalizia» che ha il colore del sangue: «Ai nuovi cardinali è affidato il servizio dell'amore: amore per Dio, amore per la sua Chiesa, amore per i fratelli con una dedizione assoluta e incondizionata: fino all'effusione del sangue, se necessario».

Ed elenca otto caratteristiche per «servire» la Chiesa: «Amore, vigore, limpidezza, sapienza, energia, fortezza, fedeltà e coraggio».
 
- di Gian Guido Vecchi - Corriere della Sera -

 
 
 

NEL 2012 DIVAMPA LA GUERRA AI CRISTIANI D'ISLAM. ADESSO TOCCA ALLA SIRIA

Post n°6757 pubblicato il 20 Febbraio 2012 da diglilaverita
Foto di diglilaverita

La guerra ai cristiani. Così ha titolato la copertina di Newsweek. Il servizio di otto pagine della rivista era firmato da Ayaan Hirsi Ali, la dissidente e apostata di origini somale attualmente residente a Washington, dove lavora per l’American Enterprise Institute for Public Policy Research. Adesso un nuovo rapporto dell’organizzazione no profit Open Doors getta nuova luce sulle dimensioni di questa agonia nel mondo islamico.

Nel documento annuale World Watch List 2012, Open Doors elenca otto su dieci paesi islamici fra le nazioni dove la fede cristiana viene di più perseguitata. Gli altri due, Corea del nord e Laos, sono regimi comunisti in cui l’anticristianesimo è dogma di stato. A Pyongyang, da quando si è instaurato il regime comunista nel 1953, sono scomparsi circa 300 mila cristiani e adesso si stima che vi siano dai 50 ai 70 mila cristiani nei terribili campi-prigione a causa della loro fede. Ma più generalmente ben 32 delle 50 nazioni della classifica sono islamiche.

“Si tratta di un genocidio in corso che meriterebbe un allarme globale”, scrive Ayaan Hirsi Ali. “La cospirazione del silenzio che avvolge quest’espressione di intolleranza religiosa deve finire”. Un consistente peggioramento è registrato per i cristiani in Pakistan, che entra nella top ten, mentre il Sudan passa dal 35esimo al sedicesimo posto. La Nigeria vanta il più alto numero di martiri cristiani e passa dal 23esimo al tredicesimo posto.

Nell’Egitto della “primavera araba” scenari di attentati a chiese e gruppi di cristiani portano il paese dalla diciannovesima alla quindicesima posizione. L’Afghanistan è al secondo posto, seguito dall’Arabia Saudita, custode della Mecca e di Medina, che vieta ufficialmente ogni culto non islamico. Poi troviamo la Somalia e l’Iran, dove un pastore aspetta la condanna a morte per apostasia.

Questa preziosa World Watch List, la lista nera dei paesi ove la persecuzione è più dura, è compilata attraverso un questionario appositamente progettato, composto da cinquanta domande sui vari aspetti della libertà religiosa. Dal 2003 a oggi, oltre 900 cristiani iracheni (per gran parte assiri) hanno trovato la morte negli attacchi terroristici nella sola Baghdad e 70 chiese sono state date alle fiamme.

Nel 2011 estremisti islamici hanno ucciso almeno 510 cristiani in Nigeria, dato alle fiamme o distrutto più di 350 chiese in dieci stati del nord. Impiegano armi da fuoco, bombe di benzina, persino machete, gridando “Allah Akbar” (Dio è grande) quando attaccano gruppi di cittadini. Tra i loro obiettivi si contano chiese, pub, consigli comunali, saloni di bellezza, banche.

Gli islamisti di Boko Haram si sono concentrati nell’eliminazione dei cattolici. Nel Sudan meridionale i cristiani sono bersaglio di bombardamenti aerei, omicidi mirati, sequestri e altre atrocità. Per la fine dell’anno, oltre 200 mila cristiani d’Egitto avranno abbandonato le loro case. Tutti gli occhi sono adesso puntati sulla Siria, dove si è passati da una rivolta contro il regime di Bashar el Assad a una guerra religiosa fra la maggioranza sunnita e le minoranze che detengono il potere: alawiti, ismailiti, cristiani, drusi e curdi.

I cristiani rappresentano poco meno del dieci per cento, tanto quanto gli alawiti, mentre i tre quarti dei siriani sono sunniti. Adnan al Aroor, sceicco esiliato in Arabia Saudita e fra i leader della rivolta contro Assad, ha incitato i seguaci, attraverso appelli e sermoni, a “fare a pezzi, tritare e dare in pasto ai cani” la carne dei cristiani, bollati come “collaborazionisti”.

La condizione dei cristiani è stata denunciata in un recente rapporto dell’agenzia cattolica Asia News: “Rivoluzione più ‘islamica’, cresce la violenza contro i cristiani”. A Homs, epicentro degli scontri, si contano già più di 230 cristiani uccisi. Nei quartieri misti l’80 per cento degli abitanti cristiani sono partiti e si sono stabiliti presso amici o parenti nelle regioni cristiane, spesso nei rifugi sulle montagne. I cristiani di Hama e della sua provincia fanno lo stesso. Il fenomeno è progressivo e implacabile.

Il paese si sta spaccando attorno alle linee etniche e confessionali. Musulmani sunniti non entrano più nei quartieri alawiti e viceversa. Al Qaida ha allungato le mani nella rivolta. Insieme al Libano, la Siria è oggi l’unico paese arabo dove l’islam non è formalmente definito religione di stato e la religione non è riportata sulle carte d’identità. Il regime degli Assad ha sempre usato la laicità per tenere assieme le etnie e dominare il paese.

Nel 1971, con la presa del potere da parte del colonnello Hafez el Assad, dal progetto di Costituzione venne omesso ogni riferimento all’islam come “religione di stato”. Migliaia di persone, mobilitate dai Fratelli musulmani, scesero in piazza per denunciare il “testo ateo”. Agnès-Mariam de la Croix, una delle voci più significative oggi della comunità cristiana siriana, ha dichiarato che “fino a ieri i cristiani non erano stati oggetto di una persecuzione ‘diretta’.

Ma oggi sembra che il dato stia cambiando. Come se la tendenza che covava stia diventando una consegna”. Il 25 gennaio è stato ucciso il primo prete cristiano, Basilios Nassar. Uno slogan della resistenza anti Assad promette scenari poco edificanti: “I cristiani a Beirut e gli alawiti al muro”.

Giulio Meotti su Il Foglio - .corrispondenzaromana.it -

 
 
 

MINISTRO FORNERO: IL SUPERTECNICO DELLA LOBBY GAY

Post n°6756 pubblicato il 20 Febbraio 2012 da diglilaverita
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Non ce ne vogliano i lettori se torniamo sull’argomento a pochi giorni di distanza, ma l’attivismo del ministro Fornero per la promozione dei diritti gay è un fenomeno che deve essere rilevato, tanto più che viene ignorato dalla grande stampa nazionale.

Dunque il 16 febbraio, il ministro del Welfare (con delega per le Pari Opportunità) ha aperto il convegno organizzato dall’UNAR (Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali), operante presso la presidenza del Consiglio dei ministri, con tutta la galassia delle associazioni LGBT (Lesbo-Gay-Bisex-Transgender). Il convegno si è tenuto nella Sala polifunzionale della Presidenza del Consiglio dei ministri con il titolo "Contrasto della discriminazione basata sull’orientamento sessuale e sull’identità di genere". Nell’occasione l’Italia ha firmato un programma del Consiglio d’Europa per promuovere l’agenda gay.

Addirittura l’Italia – come ha detto il direttore dell’UNAR Massimiliano Monnanni - "è il primo Paese dell'Unione europea ad aderire al programma del Consiglio d’Europa che, recependo la Raccomandazione adottata dal Comitato dei Ministri CM/REC 5 del 2010, mira ad offrire assistenza tecnica e finanziaria agli Stati membri del Consiglio d'Europa nell’implementazione di politiche di contrasto alla discriminazione nei confronti delle persone LGBT, avvalendosi, in ciascuno stato, di un network informale di focal point governativi".

Il programma prevede interventi nel campo della scuola per "prevenire e contrastare il bullismo omofobico e transfobico", la prevenzione e il contrasto della discriminazione nel mondo del lavoro, informazione e sensibilizzazione nei confronti delle forze dell’ordine; e l’intervento anche su quanto verrà detto in proposito sui mass media (e su questo vigilerà anche il sindacato dei giornalisti).
La Fornero ha dato un grosso sostegno a questo programma, e ancora una volta ha sottolineato l’importanza dell’intervento nella scuola per combattere queste discriminazioni "attraverso l'educazione e la formazione alle diversità che esistono tra le persone e che noi dobbiamo vivere come un fatto bello della vita". Come si vede, per i ministri di questo governo non solo il posto fisso è noioso, ma anche essere maschio o femmina tutta la vita. "Dobbiamo fare molto in questo Paese sotto il profilo della discriminazione – ha aggiunto la Fornero -, dobbiamo mettere in campo strumenti normativi-educativi fin dalla prima infanzia, sapendo che abbiamo poche risorse".

Poi si è scusata se in questi mesi ha dato l’impressione di dedicarsi troppo al tema del lavoro e delle pensioni perché per lei in realtà non è così: "l'impressione che si può avere è che la mia attenzione sia spostata su altri temi: per quanto riguarda il mio convincimento non è così. Non è un'adesione di maniera la mia, ma nasce da un profondo convincimento".

Parole che sono state ben accolte da Ralf-Rene' Weingaertner, direttore della sezione Diritti umani e Antidiscriminazione del Consiglio d'Europa, che ha parlato compiaciuto di "nuova strategia dell’Italia" in materia ma ha poi sottolineato che devono anche mutare normativa e mentalità.
E’ evidente dunque che mentre si parla – e si parlerà - tanto di riforma del mercato del lavoro tra mille contrasti, sul tema gay e transgender il ministro Fornero ha un’autostrada davanti su cui sta procedendo a grande velocità.

A questo punto, possiamo immaginare cosa ci aspetta nei prossimi mesi: programmi scolastici obbligatori che insegnino come l’omosessualità sia una delle tante opzioni possibili in materia di genere; tentativo di equiparare le unioni gay ai matrimoni eterosessuali; apertura alle adozioni da parte di gay e lesbiche; controllo sulle opinioni espresse sui mass media e via di questo passo.

Ovviamente nessuno pensa di chiedere chiarimenti al governo in materia (visto che oltre alla Fornero è direttamente implicata la Presidenza del Consiglio dei ministri): né una voce si è alzata dall’interno dell’esecutivo, né abbiamo letto note di agenzie e giornali legati alla Conferenza episcopale, malgrado la preparazione in vista dell’Incontro mondiale delle famiglie dovrebbe rendere più attenti e sensibili a questi argomenti. Ma c’è da capirli: in questi giorni sono tutti troppo impegnati a difendersi dai pericolosissimi attacchi di Adriano Celentano.

- di Riccardo Cascioli -labussolaquotidiana.it -

 

 
 
 
 
 

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Un blog di: diglilaverita
Data di creazione: 16/02/2008
 

 

LE LACRIME DI MARIA

 

MESSAGGIO PER L’ITALIA

 

Civitavecchia la Madonna piange lì dove il cristianesimo è fiorito: la nostra nazione, l'Italia!  Dov'è nato uno fra i più grandi mistici santi dell'era moderna? In Italia! Padre Pio!
E per chi si è immolato Padre Pio come vittima di espiazione? Per i peccatori, certamente. Ma c'è di più. In alcune sue epistole si legge che egli ha espressamente richiesto al proprio direttore spirituale l'autorizzazione ad espiare i peccati per la nostra povera nazione. Un caso anche questo? O tutto un disegno divino di provvidenza e amore? Un disegno che da Padre Pio agli eventi di Siracusa e Civitavecchia fino a Marja Pavlovic racchiude un messaggio preciso per noi italiani? Quale? L'Italia è a rischio? Quale rischio? Il rischio di aver smarrito, come nazione, la fede cristiana non è forse immensamente più grave di qualsiasi cosa? Aggrappiamoci alla preghiera, è l'unica arma che abbiamo per salvarci dal naufragio morale in cui è caduto il nostro Paese... da La Verità vi Farà Liberi

 

 

 
 

SAN GIUSEPPE PROTETTORE

  A TE, O BEATO GIUSEPPE

A te, o beato Giuseppe, stretti dalla tribolazione ricorriamo, e fiduciosi invochiamo il tuo patrocinio dopo quello della tua santissima Sposa.
Per quel sacro vincolo di carità, che ti strinse all’Immacolata Vergine Madre di Dio, e per l’amore paterno che portasti al fanciullo Gesù, riguarda, te ne preghiamo, con occhio benigno la cara eredità, che Gesù Cristo acquistò col suo sangue, e col tuo potere ed aiuto sovvieni ai nostri bisogni.
Proteggi, o provvido custode della divina Famiglia, l’eletta prole di Gesù Cristo: allontana da noi, o Padre amatissimo, gli errori e i vizi, che ammorbano il mondo; assistici propizio dal cielo in questa lotta col potere delle tenebre, o nostro fortissimo protettore; e come un tempo salvasti dalla morte la minacciata vita del pargoletto Gesù, così ora difendi la santa Chiesa di Dio dalle ostili insidie e da ogni avversità; e stendi ognora ciascuno di noi il tuo patrocinio, affinché a tuo esempio e mediante il tuo soccorso, possiamo virtuosamente vivere, piamente morire e conseguire l’eterna beatitudine in cielo.
Amen
San Giuseppe proteggi questo blog da ogni male errore e inganno.

 
 
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