ASCOLTA TUA MADRE

LE LACRIME DI UNA MADRE NON ASCOLTATA

 

FERMIAMO LA LEGGE CONTRO L'OMOFOBIA

 

TELEFONO VERDE "SOS VITA" 800813000

CHE COSA E' IL TELEFONO "SOS VITA"?
 
È un telefono “salva-vite”, che aspetta soltanto la tua chiamata. E' un telefono verde, come la speranza la telefonata non ti costa nulla,
Vuole salvare le mamme in difficoltà e, con loro, salvare la vita dei figli che ancora esse portano in grembo.
E quasi sempre ci riesce, perché con lui lavorano 250 Centri di aiuto alla vita.
 
Il Movimento per la vita lo ha pensato per te
 
Puoi parlare con questo telefono da qualsiasi luogo d’Italia: componi sempre lo stesso numero: 800813000.
 
Risponde un piccolo gruppo di persone di provata maturità e capacità, fortemente motivate e dotate di una consolidata esperienza di lavoro nei Centri di aiuto alla vita (Cav) e di una approfondita conoscenza delle strutture di sostegno a livello nazionale. La risposta, infatti, non è soltanto telefonica.
 
Questo telefono non ti dà soltanto ascolto, incoraggiamento, amicizia, ma attiva immediatamente un concreto sostegno di pronto intervento attraverso una rete di 250 Centri di aiuto alla vita e di oltre 260 Movimenti per la vita sparsi in tutta Italia.

 
DUE MINUTI PER LA VITA

Due minuti al giorno è il tempo che invitiamo ad offrire per aderire alla grande iniziativa di
preghiera per la vita nascente che si sta diffondendo in Italia dal 7 ottobre 2005 in
occasione della festa e sotto la protezione della Beata Vergine Maria, Regina del Santo Rosario.
Nella preghiera vengono ricordati ed affidati a Dio:
 i milioni di bambini uccisi nel mondo con l’aborto,
 le donne che hanno abortito e quelle che sono ancora in tempo per cambiare idea,
 i padri che hanno favorito o subito un aborto volontario o che attualmente si trovano accanto ad
una donna che sta pensando di abortire,
 i medici che praticano aborti ed il personale sanitario coinvolto, i farmacisti che vendono i
prodotti abortivi e tutti coloro che provocano la diffusione nella società della mentalità abortista,
 tutte le persone che, a qualsiasi livello, si spendono per la difesa della vita fin dal concepimento.
Le preghiere da recitarsi, secondo queste intenzioni, sono:
 Salve Regina,
 Preghiera finale della Lettera Enciclica Evangelium Vitae di Giovanni Paolo II
 Angelo di Dio,
 Eterno riposo.
Il progetto è quello di trovare 150.000 persone, che ogni giorno recitino le preghiere. Il numero corrisponde a quello - leggermente approssimato per eccesso – degli aborti accertati che vengono compiuti ogni giorno nel mondo, senza poter conteggiare quelli clandestini e quelli avvenuti tramite pillola del giorno dopo. Per raggiungere tale obiettivo occorre l’aiuto generoso di tutti coloro che hanno a cuore la difesa della vita.

“Con iniziative straordinarie e nella preghiera abituale,
da ogni comunità cristiana, da ogni gruppo o associazione,
da ogni famiglia e dal cuore di ogni credente,
si elevi una supplica appassionata a Dio,
Creatore e amante della vita.”
(Giovanni Paolo II, Evangelium Vitae, n. 100)

Ulteriori informazioni su: www.dueminutiperlavita.info
 

PREGHIERA A MARIA PER LA VITA GIOVANNI PAOLO II

O Maria, aurora del mondo nuovo, Madre dei viventi,
affidiamo a Te la causa della vita:
guarda, o Madre, al numero sconfinato di bimbi cui viene impedito di nascere,
di poveri cui è reso difficile vivere, di uomini e donne vittime di disumana violenza, di anziani e malati uccisi dall'indifferenza o da una presunta pietà.
Fà che quanti credono nel tuo Figlio sappiano annunciare con franchezza e amore agli uomini del nostro tempo il Vangelo della vita.
Ottieni loro la grazia di accoglierlo come dono sempre nuovo,
la gioia di celebrarlo con gratitudine in tutta la loro esistenza
e il coraggio di testimoniarlo con tenacia operosa, per costruire,
insieme con tutti gli uomini di buona volontà, la civiltà della verità e dell'amore
a lode e gloria di Dio creatore e amante della vita.
Giovanni Paolo II


 

AREA PERSONALE

 

Messaggi del 13/05/2012

MARCIA PER LA VITA: LE RAGIONI DI UNO STRAORDINARIO SUCCESSO

Post n°7128 pubblicato il 13 Maggio 2012 da diglilaverita
Foto di diglilaverita

Sono passati quasi trentacinque anni da quando l’aborto fu legalizzato in Italia, con la legge 194 del 22 maggio 1978.  Quella legge ha un peccato d’origine: essa fu firmata dal presidente del Consiglio Giulio Andreotti e dal presidente della Repubblica Giovanni Leone, entrambi democristiani, che per salvare il governo si arresero ad una esigua ed improvvisata maggioranza parlamentare di orientamento laicista.

Il peccato di origine della “ragion politica” ha pesato sul trentennio successivo, in cui la classe politica cattolica, ma anche alcuni ambienti della Conferenza Episcopale Italiana, hanno considerato la 194 come una legge da “migliorare”, piuttosto che da abrogare, senza  comprendere che sarebbe stato impossibile raggiungere il risultato minimale di una restrizione della legge, senza proporsi l’obiettivo massimale della sua cancellazione. Mentre in tutto il mondo, e soprattutto negli Stati Uniti, nascevano movimenti pro-life all’insegna di una lotta all’aborto senza compromessi, in Italia il Movimento per la Vita di Carlo Casini, , ha condotto, per oltre un trentennio, una strategia di negoziazione sui princìpi che non ha ottenuto, fino ad oggi, nessun risultato.

Giovanni Paolo II fu eletto pochi mesi dopo l’approvazione della 194 e si stupì della mancanza di combattività del movimento pro-life italiano. La promulgazione della Evangelium Vitae il 25 marzo 1995 fu una frustata, diretta in primis ai cattolici minimalisti. In quel documento, il Papa ammoniva a non usare mai termini equivoci come “interruzione della gravidanza”: “l’aborto procurato – ribadiva – è l’uccisione deliberata e diretta, comunque venga attuata, di un essere umano nella fase iniziale della sua esistenza, compresa tra il concepimento e la nascita” (n. 58); la sua approvazione legislativa costituisce un “crimine” commesso in nome del “relativismo etico” (n. 70).

Quando, per un “tragico oscuramento della coscienza collettiva“, il relativismo giunge a porre  in dubbio i principi fondamentali della legge morale, lo stesso ordinamento democratico è “scosso nelle sue fondamenta, riducendosi a un puro meccanismo di regolazione empirica dei diversi e contrastanti interessi”.  Ripetendo le parole di Giovanni Paolo II, i cattolici devono la 194 come  una legge ”iniqua” priva “di  validità giuridica” perché “quando una legge civile legittima l’aborto o l’eutanasia, cessa per ciò stesso, di essere una vera legge civile, moralmente obbligante” (n. 72).

Sono questi princìpi, ribaditi da Benedetto XVI, ad aver guidato la Marcia per la Vita che si è svolta con straordinario successo il 13 maggio a Roma. L’iniziativa è nata spontaneamente, dalla base cattolica, stanca della politica di tergiversazione del Movimento per la Vita e desiderosa di condurre una battaglia contro l’aborto a viso aperto, come accade in tutti i Paesi di Occidente. Un cardinale statunitense il Prefetto della Segnatura Apostolica Raymond Leo Burke ha testimoniato con la sua presenza la vicinanza della Chiesa ai pro-life italiani.

Molti vescovi italiani, anche tra i più autorevoli, hanno inviato messaggi di adesione e di incoraggiamento, altri hanno assunto un atteggiamento di prudente attesa, per verificare l’esito della iniziativa. Il  successo, per molti inaspetttato,  è  particolarmente significativo per il fatto che la Marcia per la Vita, a cui hanno aderito centocinquanta associazioni di diversa importanza, è completamente libera, anche sul piano economico, da condizionamenti politici o ecclesiali.

Non sono stati ammessi simboli e slogan di partito, proprio al fine di evitare le facili strumentalizzazioni degli avversari ideologici privi di argomenti per affrontare la discussione. In fondo si tratta proprio di questo: di mostrare che il dibattito sull’aborto è ancora aperto e che in Italia esiste un popolo della vita pronto a scendere in piazza per proclamare le proprie convinzioni, Il 13 maggio ha segnato una svolta nella storia del movimento pro-life italiano. Ora l’appuntamento è a maggio dell’anno prossimo. Ci attende un anno di mobilitazione in difesa della vita.

- Roberto de Mattei - corrispondenzaromana.it -

 
 
 

SANTO PADRE: MEDIANTE MARIA, REAGIRE ALLA TENTAZIONE DELLO SCORAGGIAMENTO DI FRONTE ALLA CRISI ECONOMICA

Post n°7127 pubblicato il 13 Maggio 2012 da diglilaverita
Foto di diglilaverita

Benedetto XVI, in visita pastorale ad Arezzo, sostiene la città e la società italiana a prendere forza dalla fede e dall'amore presenti nella tradizione cristiana e umanistica per affrontare le sfide e le difficoltà vissute dalle famiglie, dai poveri e dai giovani. Assieme alla preghiera e alla solidarietà, occorre cambiare gli stili di vita "contrastando la cultura dell'effimero" e superando "logiche puramente materialistiche, che spesso segnano il nostro tempo, e finiscono per annebbiare proprio il senso della solidarietà e della carità".

"Mediante Maria, invochiamo da Dio il conforto morale, perché la comunità aretina, e l'Italia intera, reagiscano alla tentazione dello scoraggiamento e, forti anche della grande tradizione umanistica, riprendano con decisione la via del rinnovamento spirituale ed etico, che sola può condurre ad un autentico miglioramento della vita sociale e civile": è quanto Benedetto XVI ha detto al Regina Caeli di oggi, celebrato ad Arezzo, dove il papa si trova in visita pastorale. Le parole del pontefice, alla fine della messa celebrata nel Parco del Prato della città, sono l'offerta di una via per reagire alla crisi economica che segna la città, l'Italia e il mondo intero.

Ricordando l'immagine della Madonna del Conforto, che si custodisce nella cattedrale, il papa ha detto: "Maria Santissima vuole sempre confortare i suoi figli nei momenti di maggiore difficoltà e sofferenza. E questa Città ha sperimentato molte volte il suo materno soccorso. Pertanto, anche oggi, noi affidiamo alla sua intercessione tutte le persone e le famiglie della vostra comunità che si trovano in situazioni di maggiore bisogno".

In precedenza, all'omelia della messa, Benedetto XVI era tornato sulla crisi economica: "La complessità dei problemi - aveva detto -  rende difficile individuare le soluzioni più rapide ed efficaci per uscire dalla situazione presente, che colpisce specialmente le fasce più deboli e preoccupa non poco i giovani". La proposta del pontefice è di affondare nei valori cristiani e umanistici, caratteristici della cultura aretina: "La Parola di Dio che abbiamo ascoltato è un forte invito a vivere l'amore di Dio verso tutti, e la cultura di queste terre ha, tra i suoi valori distintivi, la solidarietà, l'attenzione ai più deboli, il rispetto della dignità di ciascuno. L'accoglienza, che anche in tempi recenti avete saputo dare a quanti sono venuti in cerca di libertà e di lavoro, è ben nota. Essere solidali con i poveri è riconoscere il progetto di Dio Creatore, che ha fatto di tutti una sola famiglia".

Il papa ricorda che nella storia della città vi sono grandi personalità della cultura rinascimentale come Francesco Petrarca e Giulio Vasari; papi come Gregorio X, "che tentò di realizzare con il Concilio di Lione; l'attenzione per la Terra Santa; la pace e le relazioni tra i popoli - egli fu il primo in Occidente ad avere uno scambio di ambasciatori con il Kublai Khan della Cina".  Egli si augura "che la Città sappia sempre far fruttificare questa preziosa eredità". Allo stesso tempo, egli domanda una conversione degli stili di viti: "L'attenzione agli altri, fin da secoli remoti, ha mosso la Chiesa a farsi concretamente solidale con chi è nel bisogno, condividendo risorse, promuovendo stili di vita più essenziali, contrastando la cultura dell'effimero, che ha illuso molti, determinando una profonda crisi spirituale. Questa Chiesa diocesana, arricchita dalla testimonianza luminosa del Poverello di Assisi, continui ad essere attenta e solidale verso chi si trova nel bisogno, ma sappia anche educare al superamento di logiche puramente materialistiche, che spesso segnano il nostro tempo, e finiscono per annebbiare proprio il senso della solidarietà e della carità.

Testimoniare l'amore di Dio nell'attenzione agli ultimi si coniuga anche con la difesa della vita, dal suo primo sorgere al suo termine naturale. Nella vostra Regione l'assicurare a tutti dignità, salute e diritti fondamentali viene giustamente sentito come un bene irrinunciabile. La difesa della famiglia, attraverso leggi giuste e capaci di tutelare anche i più deboli, costituisca sempre un punto importante per mantenere un tessuto sociale solido e offrire prospettive di speranza per il futuro".

Il papa ha concluso la sua omelia con un invito: "Proseguite il servizio a Dio e all'uomo secondo l'insegnamento di Gesù, il luminoso esempio dei vostri Santi e la tradizione del vostro popolo. In questo compito vi accompagni e vi sostenga sempre la materna protezione della Madonna del Conforto, da voi tanto amata e venerata. Amen!".

Dopo la messa, il pontefice si reca nella cattedrale per venerare l'immagine della Madonna del Conforto e per un incontro con le monache carmelitane del monastero di Santa Teresa Margherita Redi. Dopo il pranzo con i vescovi della Toscana, nel pomeriggio visiterà il santuario francescano della Verna.

(AsiaNews)

 
 
 

PADRE MARIA GIULIO SCOZZARO: LA MADONNA VUOLE CHE OGNUNO DI NOI DIVENTI UN VERO APOSTOLO DEL VANGELO DI GESU'

Post n°7126 pubblicato il 13 Maggio 2012 da diglilaverita
Foto di diglilaverita

Oggi ricordiamo la prima apparizione della Madonna a Fatima nel 1917, è una festa mariana per chi è devoto, è la festa di una Mamma unica e Onnipotente per Grazia. A tutte le mamme della nostra parrocchia virtuale rivolgo il mio augurio di diventare come questa Mamma.

Il progetto formativo Vangelo e Vita intende dare ai partecipanti un’identità cristiana ben definita e che si manifesta nella vita ordinaria e in tutte le occasioni in cui sarà possibile parlare di Gesù, della Madonna e del Vangelo. L’esperienza di vita spirituale di ciascuno di voi viene arricchita da uno schema e ulteriori catechesi su ogni argomento della nostra dottrina.

Ieri ho fatto un incontro formativo importante con diversi miei collaboratori e ho spiegato che ognuno di loro sarà uno strumento della Madonna quando parlerà di Ella e di Gesù, della Messa e del Rosario e di tutte le tematiche della nostra dottrina in forma semplice e precisa. Perché di ogni tematica io darò alcuni punti di riflessione che possono essere cinque o sette o dieci. Semplici e precisi.

Basterà memorizzare bene questi punti per parlare anche voi ai non credenti e a quanti brancolano nel buio, della vera dottrina della Chiesa. Se vi troverete a parlare della Messa con chi non crede o non ha compreso il suo significato, basterà ricordare le mie indicazioni, che avrete trasferirete sulle cartelle o stampate su fogli. Per esempio sulla Messa vi indico questi punti:

1) la Messa è il Sacrificio del Calvario che si rinnova sull’altare senza spargimento del suo Sangue;

2) la Messa è la preghiera infinita più gradita al Padre perché suo Figlio si immola e muore misticamente per tutti;

3) nella Messa Gesù è Sacerdote e Vittima, mentre il celebrante è uno strumento necessario per la ripetizione del mistico Sacrificio eucaristico;

4) la Santissima Eucaristia produce in noi diversi effetti importanti e spirituali tutti divini;

5) conserva e accresce la vita dell'anima che è la Grazia, come il cibo materiale sostiene e accresce la vita del corpo;

6) rimette i peccati veniali e preserva dai mortali;

7) produce consolazione spirituale, accresce il fervore e ci rende più spirituali;

8) la Santissima Eucaristia indebolisce le nostre passioni, e in particolare smorza in noi le fiamme della concupiscenza (intemperanza);

9) accresce in noi il fervore dell’amore verso Dio e verso il prossimo e ci aiuta ad operare in uniformità ai desideri di Gesù Cristo. Diventa più facile compiere la sua volontà;

10) ci dona un anticipo di Paradiso e ci apre alla gloria futura.

Basterà memorizzare questi dieci punti per poter parlare a chiunque della Santa Messa. Ognuno di voi può diventare un apostolo di questi tempi dominati dal male e che sono tempi in scadenza, ma la Madonna vi chiede di aiutarla a portare dove vi sarà possibile la Verità del Vangelo storico, la sana dottrina della Chiesa come ci è stata trasmessa e senza la manipolazione di una sola virgola, vi chiede di avere un po’ di coraggio e di esternare la spiritualità che avete dentro.

Molti pensano negativamente di se stessi, di non poter fare apostolato e si sbagliano, anche se le parole sono rilevanti, è più importante la vostra Fede, ciò che siete davanti a Gesù e alla Madonna. È la vostra spiritualità a trasmettere negli altri un grande amore a Gesù, fa risvegliare il desiderio della Messa e della Confessione, li spinge a recitare il Rosario e a lottare le passioni disordinate che portano a peccare di continuo. Con la vostra Fede è certamente importante conoscere i punti più importanti della nostra dottrina cattolica. Con il tempo si approfondirà meglio.

Il progetto Vangelo e Vita deve aiutarci a formarci in modo semplice e preciso sulla sana dottrina del Vangelo, di conseguenza deve spingerci a trasmettere agli altri il nostro amore a Gesù e alla Madonna. Possiamo farlo con semplicità, ricordando i punti che vi spiegherò e che diventerà una scheda dal nome Santa Messa, o Santo Rosario, Eucaristia, miracoli di Gesù, parabole di Gesù, Madonna, Bibbia, Santi, ecc.

Su ogni argomento avremo dei punti brevi da memorizzare e che ci permetteranno di approfondire e meditare brevi scritti per conoscere meglio l’argomento. Diventerà una vera scuola di formazione cristiana e di preghiera nel luogo dove mi trovo e che presto avrà anche diverse sale per organizzare raduni e ritiri. Il progetto Vangelo e Vita è una scuola sulla sana dottrina della Chiesa e sul Vangelo storico trasmessoci dalla Tradizione.

Ognuno di voi può diventare un apostolo capace di parlare con semplicità e chiarezza di un argomento dottrinale seguendo i punti indicati da me. Ieri un mio fedele collaboratore ascoltando questi miei insegnamenti ha detto che al panettiere che lavora anche la domenica ha detto: “Non vai a Messa la domenica?”. Basta una frase semplice e precisa per mettere in crisi un peccatore o un cristiano tiepido, una parola può cambiare la vita di molti. Noi vogliamo parlare del Vangelo e della Chiesa sapendo bene determinati riferimenti che spiegano il resto.

Per la Santa Messa vi ho indicato sopra questi punti, per altri argomenti possono essere cinque o sette i punti da conoscere per spiegare molto altro che già conoscete. Ma i punti che vi indico io sono mirati, sono i cardini indispensabili di un argomento. Potrete parlare con chiunque della Confessione seguendo i miei punti ed aggiungendo tutto quello che vi esce dal cuore e che è conforme alla sana dottrina cattolica.

Non possiamo più rimanere in silenzio, la Madonna vuole che ognuno di voi diventi un vero apostolo del Vangelo di Gesù.

Abbiate fiducia nell’intervento della Madonna, nella sua guida, è Lei che ci sta sollecitando a diventare cristiani autentici, consapevoli, maturi. Abbiate fiducia in questo progetto che è opera della Madonna perché io non sarei capace di teorizzare questo programma così spirituale e salvifico. Questo progetto vuole diffondere il Vangelo storico e salvare le anime, avvicinandole alla Confessione, alla Santa Messa, al Santo Rosario.

Proprio per la santità di questo progetto Vangelo e Vita, i diavoli cercano di impedire l’adesione ispirando incertezza, ma il numero delle adesioni cresce e siamo già 172. Un buon numero ma siamo solamente all’inizio. Per il momento non invio nulla ma tutti siete accettati, è sufficiente voler fare qualcosa per Gesù e la Madonna nel luogo dove vivete e leggere il materiale semplice e preciso che vi invierò progressivamente.

La Madonna chiede a tutti, ad ognuno di voi, di mostrare con i fatti e le opere che avete incontrato Gesù Cristo e Lo volete annunciare ai vostri familiari e conoscenti con una nuova metodologia e con precisi punti dottrinali studiati e completati con altre letture.

I diavoli non sono contenti di questo progetto Vangelo e Vita, me ne accorgo da tante cose, avverto la loro agitazione e la loro paura che tutti voi diventiate veri apostoli della Madonna. I diavoli vogliono che i cristiani rimangano nella tiepidezza, né caldi né freddi, che non sappiamo nulla della sana dottrina cattolica e che non la trasmettano agli altri. Ma la Madonna ha un progetto di santità (integrità, bontà, irreprensibilità) su tutti voi e vi invita a fare qualcosa per la Chiesa Santa.

Tra tantissime tentazioni che vogliono distogliere gli apostoli della Madonna, ci sono tentativi sottili e non buoni portati avanti anche dietro espressioni di diffidenza. Ricordiamo che Gesù rimase per tre anni insieme agli Apostoli che Lo seguivano ma non comprendevano la sua vera identità e spesso manifestavano diffidenza, stupore per le iniziative del Signore. Per non parlare di quello che commise Giuda. Altri suoi seguaci Lo consideravano insensato e falso profeta. San Francesco d’Assisi e Padre Pio subirono continue persecuzioni da persone che avevano beneficato.

Quindi, ognuno di voi potrà trovarsi confuso dinanzi all’apostolato che ci chiede la Madonna, sono quasi sempre avversità che mettono i diavoli che non vogliono farvi avanzare nella vita spirituale. Ieri una coppia molto impegnata, marito e moglie già apostoli della Madonna, mi hanno riferito di avere ricevuto una telefonata -sempre ieri prima che andassero ad un incontro di preghiera- e di avere sentito parole di avversità per il cammino di Fede che stanno compiendo, ma la matura spiritualità della coppia ha fatto replicare che il vero cammino spirituale avviene insieme alla Madonna ed Ella vogliono seguire. Il contenuto della telefonata ricevuta e che mi hanno raccontato, per la moglie è stato gravissimo e contro la Madonna. Lo ha considerato un attacco alla loro vita spirituale.

La moglie sconcertata ha compreso che addirittura si cercava di distoglierla dalla vera spiritualità mariana.

Questi attacchi possono colpire tutti, un altro può sentirsi inadeguato, o pensa di non avere tempo disponibile, o teme di non riuscire a ricordare i punti che spiego io su ogni argomento. Non abbattetevi e non fatevi vincere dal timore di non riuscire, se c’è Gesù possiamo superare tutte le difficoltà, insieme alla Madonna riusciremo a diventare buoni apostoli e a fare del bene dove viviamo e lavoriamo.

Chi vuole diventare apostolo della Madonna e fare parte della scuola di preghiera, mi invii la sua adesione. Indicate anche la vostra città perché prossimamente sarò fuori in diversi luoghi e si organizzeranno incontri dove sarà possibile. Ci organizzeremo per tempo. In attesa dei nuovi locali a Collesano dove mi trovo che ci permetteranno di incontrarci.

Continuiamo le intense preghiere alla Madonna con la recita giornaliera del Santo Rosario per me, per vincere l’attacco portato da satana, sciogliendo questo nodo oppressivo. Chi mi vuole bene, preghi molto per me.

Vi benedico e prego per tutti voi. Pregate per me ogni giorno nella Messa e nel Rosario.

Padre Giulio Maria Scozzaro - www.gesuemaria.it -

 
 
 

I GIOVANI DANNO DEL TU A DIO?

Post n°7125 pubblicato il 13 Maggio 2012 da diglilaverita
Foto di diglilaverita

Non hanno molta fiducia nella Chiesa, dichiarano di non avere fede, ma dicono anche di credere in Dio, da cui si aspettano risposte a domande esistenziali, grandi. Tra contraddizioni e pareri discordanti, un viaggio alla scoperta di questo rapporto.

Sì a Dio, no alla Chiesa

Avere fede, credere e credere in Dio sono sentimenti differenti e non sempre coincidenti. Cresce il numero dei giovani che sostengono di non avere fede (36%), ma di credere sì, anche senza identificarsi nella Chiesa. La dimensione religiosa spesso non include anche le istituzioni, ma resta un fatto privato, intimo. La difficoltà di ricondurre il bisogno di Dio alle forme ecclesiali tradizionali e a sintonizzarsi con il messaggio cristiano è evidente.

 Appena 8 anni fa il 66,9% si dichiarava appartenente alla Chiesa. A distanza di 6 anni lo fa solo il 52,8%, eppure il 60,9% afferma di credere in Dio. Lo rivelano due indagini dello IARD condotte nel 2004 e nel 2010.

Se ad essere messa in discussione è quindi l’istituzione ecclesiastica, non lo è invece la spiritualità, sebbene tra i credenti un numero sempre maggiore non riconosce in Dio (nel Dio cristiano) il riferimento del proprio credo. Fonti non ufficiali parlano ad esempio di un terzo dei giovani che ha abbracciato il buddismo e di minoranze che si avvicinano all’induismo, all’islamismo o ad altri credo.

Forse non è importante in chi si crede; l’importante è avere un’apertura al trascendente, avere qualcuno a cui riferirsi e nutrire la propria anima di questo legame. Lo ha ricordato il Santo Padre nel suo recente messaggio per la Giornata Mondiale della Pace. "Oggi, sempre più, nelle aule di tutto il mondo, studenti appartenenti a varie religioni e credenze siedono fianco a fianco, imparando gli uni con gli altri e gli uni dagli altri. Questa diversità pone sfide e suscita una riflessione più profonda sulla necessità di educare i giovani al rispetto e alla comprensione delle credenze e pratiche religiose altrui, ad accrescere la conoscenza della propria, ad avanzare insieme come esseri umani responsabili ed essere pronti ad unirsi a coloro che appartengono ad altre religioni per risolvere i conflitti e promuovere amicizia, giustizia, pace ed un autentico sviluppo umano".

Tra contraddizioni …

A prescindere dal nome o dalla forma del propria credo, il punto è se sia coerente credere in un dio e poi non seguirne la dottrina. Il problema si pone meno per coloro che abbracciano altre religioni, soprattutto se questo gesto è il punto d’arrivo di un percorso. In questi casi, il rapporto con la divinità è consapevole, maturo e frutto di una scelta, non di una imposizione o di una consuetudine. Chi invece asserisce di credere in Dio, spesso non frequenta la Chiesa (è praticante solo il 15% di coloro che sentono molto il tema del sacro), non ha fiducia nei sacerdoti (il 30% dei ragazzi che si definiscono cattolici), è favorevole all’eutanasia (29%) e all’aborto (21%). Accade così che i giovani islamici ad esempio rispettino il Ramadan più di quanto i giovani cattolici facciano con la Quaresima.

…opinioni divergenti …

Eppure Dio non è in discussione tra i ragazzi. A modo loro, lo sentono, lo cercano, gli parlano, hanno un rapporto diretto e amicale con lui, lo vivono come un contemporaneo. È la tesi sostenuta da Alessandro D’Avenia in un interessante dibattito promosso dal Progetto Culturale della Conferenza Episcopale Italiana, dal titolo: Gesù e i giovani, che si è svolto a Roma nel mese di febbraio. Insomma, si potrebbe dire che i giovani danno del tu a Dio, indice di un rapporto alla pari. Ma non sembra che in Lui vedano il personaggio storico, l’uomo del Vangelo di cui hanno sentito parlare al catechismo. Gesù è Colui a cui chiedere risposte. E le domande che ricorrono, come evidenziato in un’indagine condotta dal movimento cattolico SERMIG di Torino, sono di tipo esistenziale. Perché siamo al mondo? Perché siamo circondati da ingiustizie e violenze? Cosa accadrà dopo la morte?

Non è così però per don Armando Matteo, teologo e professore universitario. Secondo lui Gesù per i giovani “non si presenta mai all’appello quando nella vita bisogna prendere decisioni che contano” ed è considerato “un affare privato del Papa e dei sacerdoti”, come dimostrano il diffuso analfabetismo religioso, la scarsa fede, la lontananza dalla Chiesa. E neppure serve controbattere che ai grandi eventi, come quello della Giornata Mondiale della Gioventù, partecipano in migliaia, perché nell’ultima Gmg dall’Italia, per Madrid, si è mosso solo l’1% dei ragazzi.

Quale delle due tesi sia quella che più si avvicina al vero, non è dato saperlo. Piace credere però che, nonostante le tante contraddizioni che caratterizzano i ragazzi (si comportano in modo non sempre conforme a quello che pensano o pensano cose che poi non sempre applicano nella vita) il desiderio di Dio sia forte e presente nelle loro vite.

…e nelle parole di Giovanni Paolo II

“Cari giovani, - ha scritto a loro Giovanni Paolo II - è difficile credere in un mondo così? Nel Duemila è difficile credere, difficile. Non è il caso di nasconderlo. È difficile, ma con l'aiuto della grazia è possibile, come Gesù spiegò a Pietro: Né la carne né il sangue te l'hanno rivelato, ma il Padre mio che sta nei cieli (Mt 16,17). Questa sera vi consegnerò il Vangelo. La parola contenuta in esso è la parola di Gesù. Se l'ascolterete nel silenzio, nella preghiera, facendovi aiutare a comprenderla per la vostra vita dal consiglio saggio dei vostri sacerdoti ed educatori, allora incontrerete Cristo e lo seguirete, impegnando giorno dopo giorno la vita per Lui! In realtà, è Gesù che cercate quando sognate la felicità; è Lui che vi aspetta quando niente vi soddisfa di quello che trovate; è Lui la bellezza che tanto vi attrae; è Lui che vi provoca con quella sete di radicalità che non vi permette di adattarvi al compromesso; è Lui che vi spinge a deporre le maschere che rendono falsa la vita; è Lui che vi legge nel cuore le decisioni più vere che altri vorrebbero soffocare. È Gesù che suscita in voi il desiderio di fare della vostra vita qualcosa di grande, la volontà di seguire un ideale, il rifiuto di lasciarvi inghiottire dalla mediocrità, il coraggio di impegnarvi con umiltà e perseveranza per migliorare voi stessi e la società, rendendola più umana e fraterna”.

Novella Caterina - vocazioni.net - donboscoland.it -

 
 
 

"LA PROVA CHE DIO NON ESISTE..."

Post n°7124 pubblicato il 13 Maggio 2012 da diglilaverita
Foto di diglilaverita

“…Andando avanti, senza sapere cosa si pensare, vide per terra certe strisce bianche e soffici, come di neve; ma neve non poteva essere; che non viene a strisce, né, per il solito, in quella stagione. Si chinò sur una di quelle, guardò, toccò, e trovò ch’era farina. – Grande abbondanza, – disse tra sé, – ci dev’essere in Milano, se straziano in questa maniera la grazia di Dio…”. (Manzoni, I Promessi Sposi, cap. XI)

“La prova che Dio non esiste è che questi qua non si pentono mai e sono ciechi”. Dirò dopo chi sono “questi qua”. Più interessante, ora, spiegare ai lettori che, virgolettate, non sono le parole di un filosofo ateo, ma di un… sacerdote. Ebbene sì. Lo stesso che domenica 22 aprile, all’entrata della chiesa di cui è parroco, in uno dei quartieri del centro storico di Genova, ha fatto trovare ai fedeli dei fogli in cui spiegava le ragioni per le quali alle amministrative si doveva votare il candidato del centrosinistra Marco Doria.
Il “solito” don Paolo Farinella, considerato il prete intellettuale della città, ma che deve proprio avere la crapa dura (e/o dei superiori teneri) se non ha ancora capito (o non sono riusciti a fargli capire) che la celebrazione eucaristica non è un comizio, che la chiesa è la Casa del Signore e non una piazza, che l’altare non è “alto” perché è un palcoscenico, e che il microfono non è lì per amplificare la sua opinione, ma per proclamare la Parola di Dio, Uno e Trino.
Può, un prete, in un articolo del 10 maggio, scrivere “la prova che Dio non esiste è… eccetera”?
Ce l’aveva con il Pd e con i Pd, ai quali il mite e umile di cuore (?) don Paolo dice “mi dovrebbero ringraziare e fare un monumento e forse eleggermi a furore di popolo ‘padre spirituale del partito’: li avrei sferzati ancora di più e li avrei chiusi in un convento a pane e acqua (in convento quelli del Pd? Idee poche e anche confuse… ndr) e li avrei fustigati nudi come vermi”.
Magari è una battuta, la sua frase: “la prova che Dio non esiste…”. Se è una battuta, a lui farà ridere, a noi francamente no.
Del resto cosa aspettarsi da uno (prete!) che il 21 aprile dello scorso anno così aveva titolato un suo articolo: “Primo maggio: il Vaticano sequestra la festa dei lavoratori nel nome di Giovani Paolo II”. Ecco l’incipit di quel pezzo: “Il primo maggio, universalmente giorno dedicato ai lavoratori, in Italia è stato requisito dalla gerarchia cattolica, segnatamente dal Vaticano che ha deciso di beatificare Giovanni Paolo II, il papa polacco, in questo giorno, con una volontà di prevaricazione ostentata e con l’intenzione di oscurare con una massa religiosa il primo maggio laico”.
Cosa aspettarsi da uno (prete!) che in quell’intervento aveva sostenuto: “Il papa polacco come uomo fu dirompente, carismatico, carnale e sanguigno: fu uomo vero che si tuffava in mezzo all’umanità e vi restava. Ciò detto e riconosciuto, come papa fu il peggior papa del secolo scorso”, e così aveva concluso: “Noi celebreremo come possiamo il primo maggio con un concerto dedicato ad un lavoratore della musica, il M°. Emilio Traverso nel IV anniversario della sua morte e con lui pensiamo a tutti i lavoratori del mondo che cooperano alla grandezza del mondo”.
Tutti sanno bene cos’è poi accaduto davvero a Roma, il primo maggio dello scorso anno, alla faccia di don Farinella che una decina di giorni prima così aveva scritto: “Si dice che dopo la prima ubriacatura, oggi a pochi giorni dalla saga papale, si teme un flop che fa paura agli organizzatori che spendono per questa dimostrazione di forza debole una enorme quantità di denaro che poteva essere usato per i migranti o per altri scopi nobili sociali”.
Chiacchiere farneticanti, puntualmente smentite dai fatti, perché, come sempre, l’albero si riconosce dai frutti: straordinari quelli che abbiamo toccato con mano durante il pontificato di Giovanni Paolo II, commuoventi quelli che si sono visti il primo maggio 2011 a Roma, durante la sua beatificazione, avvenuta mentre, rodendosi il fegato e contorcendosi le budella, don Farinella celebrava “come poteva” il suo personalissimo primo maggio laicamente alternativo in onore del “lavoratore della musica” che coopera – lui sì, il beato Giovanni Paolo II no – alla grandezza del mondo.
Meno male che il popolo dei fedeli sa distinguere l’erba buona dalla zizzania e lo capisce al volo che un prete che scrive “la prova che Dio non esiste…” si farà chiamare anche “don” ma non può spacciarsi per testimone di Uno in cui non crede lui per primo.
Aveva proprio ragione l’umile Renzo manzoniano: né intellettuale, né biblista. E però saggio. Farin(ell)a a terra e non dove dev’essere, a fare quel che deve fare? Grazia di Dio… sprecata.

- Saro Luisella - CulturaCattolica.it -

 
 
 
 
 

INFO


Un blog di: diglilaverita
Data di creazione: 16/02/2008
 

 

LE LACRIME DI MARIA

 

MESSAGGIO PER L’ITALIA

 

Civitavecchia la Madonna piange lì dove il cristianesimo è fiorito: la nostra nazione, l'Italia!  Dov'è nato uno fra i più grandi mistici santi dell'era moderna? In Italia! Padre Pio!
E per chi si è immolato Padre Pio come vittima di espiazione? Per i peccatori, certamente. Ma c'è di più. In alcune sue epistole si legge che egli ha espressamente richiesto al proprio direttore spirituale l'autorizzazione ad espiare i peccati per la nostra povera nazione. Un caso anche questo? O tutto un disegno divino di provvidenza e amore? Un disegno che da Padre Pio agli eventi di Siracusa e Civitavecchia fino a Marja Pavlovic racchiude un messaggio preciso per noi italiani? Quale? L'Italia è a rischio? Quale rischio? Il rischio di aver smarrito, come nazione, la fede cristiana non è forse immensamente più grave di qualsiasi cosa? Aggrappiamoci alla preghiera, è l'unica arma che abbiamo per salvarci dal naufragio morale in cui è caduto il nostro Paese... da La Verità vi Farà Liberi

 

 

 
 

SAN GIUSEPPE PROTETTORE

  A TE, O BEATO GIUSEPPE

A te, o beato Giuseppe, stretti dalla tribolazione ricorriamo, e fiduciosi invochiamo il tuo patrocinio dopo quello della tua santissima Sposa.
Per quel sacro vincolo di carità, che ti strinse all’Immacolata Vergine Madre di Dio, e per l’amore paterno che portasti al fanciullo Gesù, riguarda, te ne preghiamo, con occhio benigno la cara eredità, che Gesù Cristo acquistò col suo sangue, e col tuo potere ed aiuto sovvieni ai nostri bisogni.
Proteggi, o provvido custode della divina Famiglia, l’eletta prole di Gesù Cristo: allontana da noi, o Padre amatissimo, gli errori e i vizi, che ammorbano il mondo; assistici propizio dal cielo in questa lotta col potere delle tenebre, o nostro fortissimo protettore; e come un tempo salvasti dalla morte la minacciata vita del pargoletto Gesù, così ora difendi la santa Chiesa di Dio dalle ostili insidie e da ogni avversità; e stendi ognora ciascuno di noi il tuo patrocinio, affinché a tuo esempio e mediante il tuo soccorso, possiamo virtuosamente vivere, piamente morire e conseguire l’eterna beatitudine in cielo.
Amen
San Giuseppe proteggi questo blog da ogni male errore e inganno.

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 26
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Maggio 2012 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
  1 2 3 4 5 6
7 8 9 10 11 12 13
14 15 16 17 18 19 20
21 22 23 24 25 26 27
28 29 30 31      
 
 
 

ARTICOLI DI FEDE MOLTO BELLI

 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963