ASCOLTA TUA MADRE

LE LACRIME DI UNA MADRE NON ASCOLTATA

 

FERMIAMO LA LEGGE CONTRO L'OMOFOBIA

 

TELEFONO VERDE "SOS VITA" 800813000

CHE COSA E' IL TELEFONO "SOS VITA"?
 
È un telefono “salva-vite”, che aspetta soltanto la tua chiamata. E' un telefono verde, come la speranza la telefonata non ti costa nulla,
Vuole salvare le mamme in difficoltà e, con loro, salvare la vita dei figli che ancora esse portano in grembo.
E quasi sempre ci riesce, perché con lui lavorano 250 Centri di aiuto alla vita.
 
Il Movimento per la vita lo ha pensato per te
 
Puoi parlare con questo telefono da qualsiasi luogo d’Italia: componi sempre lo stesso numero: 800813000.
 
Risponde un piccolo gruppo di persone di provata maturità e capacità, fortemente motivate e dotate di una consolidata esperienza di lavoro nei Centri di aiuto alla vita (Cav) e di una approfondita conoscenza delle strutture di sostegno a livello nazionale. La risposta, infatti, non è soltanto telefonica.
 
Questo telefono non ti dà soltanto ascolto, incoraggiamento, amicizia, ma attiva immediatamente un concreto sostegno di pronto intervento attraverso una rete di 250 Centri di aiuto alla vita e di oltre 260 Movimenti per la vita sparsi in tutta Italia.

 
DUE MINUTI PER LA VITA

Due minuti al giorno è il tempo che invitiamo ad offrire per aderire alla grande iniziativa di
preghiera per la vita nascente che si sta diffondendo in Italia dal 7 ottobre 2005 in
occasione della festa e sotto la protezione della Beata Vergine Maria, Regina del Santo Rosario.
Nella preghiera vengono ricordati ed affidati a Dio:
 i milioni di bambini uccisi nel mondo con l’aborto,
 le donne che hanno abortito e quelle che sono ancora in tempo per cambiare idea,
 i padri che hanno favorito o subito un aborto volontario o che attualmente si trovano accanto ad
una donna che sta pensando di abortire,
 i medici che praticano aborti ed il personale sanitario coinvolto, i farmacisti che vendono i
prodotti abortivi e tutti coloro che provocano la diffusione nella società della mentalità abortista,
 tutte le persone che, a qualsiasi livello, si spendono per la difesa della vita fin dal concepimento.
Le preghiere da recitarsi, secondo queste intenzioni, sono:
 Salve Regina,
 Preghiera finale della Lettera Enciclica Evangelium Vitae di Giovanni Paolo II
 Angelo di Dio,
 Eterno riposo.
Il progetto è quello di trovare 150.000 persone, che ogni giorno recitino le preghiere. Il numero corrisponde a quello - leggermente approssimato per eccesso – degli aborti accertati che vengono compiuti ogni giorno nel mondo, senza poter conteggiare quelli clandestini e quelli avvenuti tramite pillola del giorno dopo. Per raggiungere tale obiettivo occorre l’aiuto generoso di tutti coloro che hanno a cuore la difesa della vita.

“Con iniziative straordinarie e nella preghiera abituale,
da ogni comunità cristiana, da ogni gruppo o associazione,
da ogni famiglia e dal cuore di ogni credente,
si elevi una supplica appassionata a Dio,
Creatore e amante della vita.”
(Giovanni Paolo II, Evangelium Vitae, n. 100)

Ulteriori informazioni su: www.dueminutiperlavita.info
 

PREGHIERA A MARIA PER LA VITA GIOVANNI PAOLO II

O Maria, aurora del mondo nuovo, Madre dei viventi,
affidiamo a Te la causa della vita:
guarda, o Madre, al numero sconfinato di bimbi cui viene impedito di nascere,
di poveri cui è reso difficile vivere, di uomini e donne vittime di disumana violenza, di anziani e malati uccisi dall'indifferenza o da una presunta pietà.
Fà che quanti credono nel tuo Figlio sappiano annunciare con franchezza e amore agli uomini del nostro tempo il Vangelo della vita.
Ottieni loro la grazia di accoglierlo come dono sempre nuovo,
la gioia di celebrarlo con gratitudine in tutta la loro esistenza
e il coraggio di testimoniarlo con tenacia operosa, per costruire,
insieme con tutti gli uomini di buona volontà, la civiltà della verità e dell'amore
a lode e gloria di Dio creatore e amante della vita.
Giovanni Paolo II


 

AREA PERSONALE

 

Messaggi del 18/05/2012

NOVENA ALLO SPIRITO SANTO DAL 18 MAGGIO AL 26 MAGGIO E PREGHIERA ALLA SIGNORA DI TUTTI I POPOLI

Post n°7148 pubblicato il 18 Maggio 2012 da diglilaverita
Foto di diglilaverita

Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.

INVOCAZIONE ALLO SPIRITO SANTO

Vieni, Santo Spirito, manda a noi dal Cielo un raggio della tua luce. Vieni, padre dei poveri, vieni, datore dei doni, vieni, luce dei cuori. Consolatore perfetto, ospite dolce dell'anima, dolcissimo sollievo. Nella fatica, riposo, nella calura, riparo, nel pianto, conforto. O luce beatissima, invadi nell'intimo il cuore dei tuoi fedeli. Senza la tua forza, nulla è nell'uomo, nulla senza colpa. Lava ciò che è sordido, bagna ciò che è arido, sana ciò che sanguina. Piega ciò che è rigido, scalda ciò che è gelido, drizza ciò che è sviato. Dona ai tuoi fedeli che solo in te confidano i tuoi santi doni. Dona virtù e premio, dona morte santa, dona gioia eterna. Amen.

1° giorno - Spirito Santo, dono di Dio all'anima mia, io riman­go attonito per l'emozione e l'ammirazione, pensan­do a Te. Non trovo nulla che possa dire la felicità intima che provo, sapendoti ospite mio dolcissimo, e vita divi­na in me.
Come acque inondanti, l'anima è sopraffatta dalla quiete, dall'amore, dalla contemplazione saporosa di Te. Io sono stupefatto per tanta degnazione; penso alla Tua bellezza, stupenda oltre ogni dire e immaginare; penso alla Tua inesauribile ricchezza di grazia, di doni, di virtù, di frutti e beatitudini.
Penso alla Tua tenera bontà, che Ti spinge ad abitare in me. Tu hai tutto, Tu puoi tutto, Tu mi vuoi dare tutto. Sono in uno stato di ammirazione commossa, nonostante la mia miseria, che mi fa essere l'ultimo della terra.
Ti benedico, Ti adoro, Ti ringrazio, Ti chiedo tutto. Dammi tutto, o Spirito Santo.
Gloria al Padre...

2° giorno - Spirito del Signore e Celeste donatore con la più profonda umiltà, ma anche con tutta la forza dei miei ardenti desideri, chiedo che Tu mi dia i Tuoi santi doni, particolarmente la Sapienza e la Pietà. Accresci in me questi doni fino al loro sviluppo com­pleto affinché l'anima mia sia docile e obbediente a Te, Maestro interiore, e io viva abitualmente dei Tuoi doni e nella contemplazione intima e soave di Te e di tutta la Trinità.
Gloria al Padre...

3° giorno - Spirito Santo, Maestro interiore e santificatore, io Ti domando, con insistenza instancabile, che Tu voglia istruire il mio intelletto su tutta la verità e parlare al mio cuore, che Tu voglia santificarmi, curando l'anima mia come hai curato quella di Maria, l'Immacolata Tua Sposa, dei Martiri e dei Santi.
lo sono avido di santità: non per me, ma per dar gloria a Te, Maestro dei maestri, gloria alla Trinità, splendore alla Chiesa, esempio alle anime. Non c'è mezzo migliore per essere veri apostoli che essere santi, perché, all'infuori della santità, si conclude ben poco.
Spirito Santo ascolta la mia preghiera ed esau­disci i miei ardenti desideri.
Gloria al Padre...

4° giorno - Spirito Santo, verità e luce beatissima, sento una profonda amarezza nel constatare che Tu sei quasi completamente sconosciuto o dimenticato dalla maggior parte di noi. Non Ti pensiamo mai, distratti come siamo da tante preoccupazioni, assorbiti dallo spirito del mondo, sbada­ti e incuranti delle Tue premure e delicatezze. Quale ingratitudine!
Gran parte di questa colpa è nostra, che non viviamo questa verità e della quale quasi mai parliamo alle anime.
Accogli, Spirito divino, questi miei poveri sentimenti, in riparazione di così deplorevole dimenticanza, e a implorazione di tanta luce per me, per i sacerdoti e per i fedeli.
Gloria al Padre...

5° giorno - Spirito Santo, amore e soavità del Padre e del Figlio, fiore e profumo della santità di Dio, fuoco divino acceso in me, rendi tutto nuovo il mio cuore; togli ogni macchia e oscurità, brucia ogni impurità, e rendimi conforme all'immagine del Figlio divino.
Spirito di fuoco, che Ti degni abitare personalmente in me per santificarmi, accendi in me questo fuoco di amore, penetra e investi con la Tua fiamma tutta l'anima mia; scaccia ogni affetto disordinato; spingimi a conqui­ste apostoliche; donami la grazia di essere fiamma, e di ardere di puro ed eterno amore.
Gloria al Padre...

6° giorno - Spirito di fortezza, che hai dato ai martiri la forza di morire lietamente per la causa di Cristo Signore, infondi in me questo dono divino in tutta la sua intensità.
Scuoti il mio torpore e la mia indolenza, rendimi forte nell'intraprendere tutto quello che il Signore mi chiede, senza badare a sacrifici e fatiche, a gloria Tua e a benefi­cio spirituale e materiale di tutti i fratelli.
Dammi forza di continuare con ardore, senza stancarmi e senza possibilità di abbandonare, quanto ho cominciato. Dammi coraggio ed energia nel difendere intrepida­mente la Chiesa, nell'affermare davanti a tutti l'integrità della fede, e la vera obbedienza al Papa e ai Vescovi. Dammi lo slancio soprannaturale nell'apostolato; che io vi perseveri fino alla fine, a costo di qualunque marti­rio dell'anima o del corpo.
Spirito divino, circondami della Tua onnipotenza, sostienimi col Tuo vigore, e avvol­gimi della tua invincibile fortezza.
Gloria al Padre...


7° giorno - Spirito di Verità e di luce, fiamma e calore della luce, luce beatissima, dirada e disperdi dalla mia mente le ombre dell'errore e del dubbio. Irradia e illumina con perfetta chiarità l'intimo dell'a­nima.
Che io respinga sempre ogni errore; che aderisca fortemente alla verità secondo gli insegnamenti della Chiesa; che cammini nel Tuo splendore.
Vestito della Tua santa luce, che io resti sempre nella Tua verità e pura chiarità.
Gloria al Padre...


8° giorno - Spirito purificatore, purificami da ogni macchia. Santificami e dammi le virtù di Gesù, le stesse sue intenzioni e disposizioni interiori. Sii in me lo stesso Spirito di Gesù. Spira all'anima mia, verso Gesù, lo stesso amore che il Padre spira al suo divin Figlio e dammi la stessa attra­zione che il Padre sente verso il suo diletto e carissimo Figlio Gesù.
Gloria al Padre...

9° giorno - Spirito Santo, Ti supplico di illuminare la mia mente con lumi chiari, necessari per me, e per coloro che chiedono da me, e di sostenere la mia debole volontà con grazie di amore e di fortezza. Divino santificatore, conducimi alla vetta della santi­tà, attraverso il lavoro continuo, paziente, docile alle Tue premure.
La santità sei Tu e io devo lasciarti vivere in me, asse­condando la tua opera di perfezione. Divino rinnovatore, rinnova tutto, rimuovi ogni male, ogni pericolo, ogni cattiveria, rifà tutto nuovo in me, tutto puro, tutto santo. Divino vivificatore, Anima della mia anima, dammi la forza di attestare e glorificare sempre, insieme con te, il Figlio divino e di vivere per la Sua gloria e morire nel suo amore.
Divino donatore, dammi i Tuoi doni per contemplare Dio nella luce dei suoi misteri, per comprendere il vero valore della vita, e delle cose, e per amare tutti con pura carità, come se già fossi in cielo. Grazie! Amen.
Gloria al Padre...

OGNI GIORNO DOPO IL GLORIA RECITIAMO LA PREGHIERA ALLA SIGNORA DI TUTTI I POPOLI .
 
SIGNORE GESÙ CRISTO,
FIGLIO DEL PADRE,
MANDA ORA IL TUO SPIRITO
SULLA TERRA.
FA’ ABITARE LO SPIRITO SANTO
NEI CUORI DI TUTTI I POPOLI,
AFFINCHÉ SIANO PRESERVATI
DALLA CORRUZIONE, DALLE CALAMITÀ
E DALLA GUERRA.
CHE LA SIGNORA DI TUTTI I POPOLI,
LA BEATA VERGINE MARIA,
SIA LA NOSTRA AVVOCATA.
AMEN.

 
imprimatur 9 gennaio 2009

 
 
 

POSSEDUTI DA SATANA? ANDATE DA PADRE ELIA GIACOBBE

Post n°7147 pubblicato il 18 Maggio 2012 da diglilaverita
Foto di diglilaverita

Sacerdote, teologo, medico, esperto di bioetica, è il primo esorcista direttamente incaricato dalla Diocesi di Roma. In occasione dell’uscita de “Il segreto di Fatima. Salvati da una profezia”, parla del ruolo della comunità ecclesiastica e affronta la questione della possessione diabolica.

Incontriamo padre Giacobbe Elia – sacerdote, teologo, medico, esperto di bioetica, nonché primo esorcista a essere direttamente incaricato dalla Diocesi di Roma – in un locale dell’Università Lateranense di Roma. L’occasione ce la fornisce l’uscita del suo nuovo libro, Il segreto di Fatima. Salvati da una profezia (Sugarco, 288 pagine, 18,00 euro). Con padre Elia, che è di origini calabresi, parliamo del segreto di Fatima, ma soprattutto di demonologia e di esorcismi.

Padre, ma perché un uomo dovrebbe fidarsi di quel che un altro uomo gli dice, ovvero che è stato testimone di un’apparizione mariana?

Gesù ha affidato al collegio degli apostoli tre funzioni essenziali: il compito di insegnare, quello di santificare e quello di governare la Chiesa. Il compito di governare la Chiesa e di santificarla implica l’esercizio del discernimento; ovvero la Chiesa è chiamata a vagliare con prudenza e attenzione quanto lo spirito lungo i secoli suscita nella sua Chiesa. Questo è quello che comunemente è conosciuto come magistero della Chiesa.

Quindi se la Chiesa stabilisce la veridicità di un’apparizione quest’apparizione è da ritenersi assolutamente certa?

Una volta che la Chiesa si pronunciasse favorevolmente, nel senso che riconoscesse veritiera e degna di fede una rivelazione privata, i fedeli possono prestare a quella rivelazione un assenso di fede, ma in piena libertà, in quanto la rivelazione per la Chiesa cattolica è conclusa con i libri canonici. Le rivelazioni private, come quelle di Lourdes e di Fatima, sono in continuità con il deposito ricevuto della Chiesa, e sono un costante richiamo nel tempo all’istanza del Vangelo.

Ma perché ad apparire è quasi sempre la Madonna e non Gesù?

Penso che tutto quanto nasca durante la passione, quando Gesù dice a Giovanni, il discepolo prediletto, «ecco tua madre», riferendosi alla Vergine Maria, a sua madre. In quel momento stesso Gesù sta dicendo a noi che tra gli uomini e la croce, che è il trono legale dal quale giudica il mondo e gli angeli, c’è di mezzo una presenza, una donna veramente donna che è sua madre, e alla quale riconosce la dignità di mediatrice, di corredentrice. Questa sua funzione la pone come anello di congiunzione umano tra noi e la trinità.

Lei è un esorcista, e dunque le domando: chi garantisce che le apparizioni mariane non siano opera del demonio?

Certamente molte apparizioni possono essere opera del diavolo, tanto che il Nuovo Testamento dice più volte che il demonio si può rivelare a noi come angelo di luce. Ed è perciò che il cristiano è chiamato alla prudenza e alla sobrietà, che è una virtù eccellente. Ed è anche per questo che la Chiesa avoca a sé il compito di discernere la veridicità, sottraendola all’immediatezza dell’emotività. Stabilire la falsità e la verità è compito della Chiesa, e finora i suoi pronunciamenti si sono sempre mostrati fondati.

Quindi secondo lei la Chiesa è infallibile?

La Chiesa, nella sua realtà più profonda, è mistero e istituzione. È mistero in quanto la sua persona è una persona divina, è la persona di Cristo, alla quale noi veniamo incorporati mediante il dono del battesimo. Nella sua struttura la Chiesa è invece costituita da noi uomini, i quali non sono esenti dalla fragilità della carne, dove la fragilità non è da intendersi nella sua sola valenza sessuale, e tuttavia a guidare la Chiesa Gesù ha promesso che sarebbe stato il suo spirito santo. In questo senso nella sua realtà più profonda la Chiesa è immune dal diavolo. Certo, è soggetta alle sue tentazioni, ai suoi lacci, ai suoi inganni, ma nella sua realtà più profonda è inespugnabile dal diavolo.
Lei parla del demonio come di una presenza certa, quasi antropomorfa. Nell’800, uno di quelli che è considerato tra i massimi esponenti della cultura protestante, Rudolf Bultman, diceva che nell’epoca degli ospedali e dell’energia elettrica non potevamo più parlare del demonio, perché saremmo risultati ridicoli. Questo è uno dei rari casi di una falsa cultura cristiana che cerca il compiacimento e il consenso del mondo. A parlare dell’inferno è invece Gesù, che continuamente ci richiama a questa lotta vitale alla quale ogni creatura è chiamata, e che riguarda l’uso della sua libertà. Noi possiamo e abbiamo il diritto di costruirci il nostro inferno, in quanto il dono della libertà, se è vero, deve far sì che Dio lo rispetti fino in fondo. Satana è presentato da Gesù non come un’astrazione metafisica del male ma, al contrario, come una delle innumerevoli creature di Dio, anche se la più bella e la più perfetta: una creatura e quindi, come tale, ontologicamente inferiore a Dio.

Mi scusi padre, ma se Dio è onnipotente, perché non distrugge per sempre il demonio?

Dio non lo farà mai. Il fatto che questa creatura si sia pervertita, trascinando un terzo degli angeli nella sua perversione, fa sì che venga esclusa in eterno dalla comunione con Dio, ma non sarà mai distrutta, perché nessuna creatura che Dio ha creato vedrà mai il non-essere.
Mi dica la verità, ma chi glielo fa fare a combattere contro Satana?

Non ci sono molti sacerdoti che si vogliono impegnare in questo ministero, perché è un ministero gravoso e, al contrario di quello che si vede nei film, si esercita in totale solitudine. Spesso nella stessa indifferenza della Chiesa.

Ogni giorno arrivano da lei “indemoniati” da tutta Italia. Lei è medico, e dunque le chiedo in che modo riesce a distinguere una psicosi da una possessione diabolica. Ovviamente arrivano da me persone che hanno disturbi che possono essere nevrotici o psicotici. Il sacerdote deve essere prudente in questo discernimento, però ci sono dei segni costanti che possono aiutarci ad avere un riconoscimento più oculato. Per esempio la persona che è affetta da un disturbo psicotico quale che sia convive con quel disturbo ventiquattro ore al giorno; al contrario, chi è vessato dal diavolo manifesta alcuni sintomi in maniera piuttosto accessionale, i quali sintomi, dopo avergli procurato seri disturbi e sofferenze, scemano nell’arco di poche ore.

E quali sono i sintomi di una possessione?

I sintomi più comuni sono dei dolori difficilmente diagnosticabili. Il 95% delle persone che vengono da me, vengono mandate o da un medico o da uno psichiatra, perché molti medici si arrendono di fronte a quadri clinici che si dimostrano complessi e, come ultima ratio, dicono questa frase: «Rivolgiti a un mago o a un prete».

I sintomi, dicevamo.

Dolori strani soprattutto all’apparato gastroenterico, alla testa e ai reni: dolori che non sono giustificati da una patologia in atto. Tra i tanti segni c’è poi quello di parlare lingue sconosciute.

Nient’altro?

A chi è indemoniato capita poi di conoscere delle cose segrete. Ricordo che c’era un sacerdote che non credeva al diavolo. Ebbene, una volta, appena iniziato l’esorcismo a una ragazza, costei ha roteato gli occhi e ha detto puntualmente tutti i peccati del prete, che ovviamente è scappato via a gambe levate.

Come lo immagina Satana, contro il quale combatte da mane a sera?

È una creatura orribile che io ho visto piangere di fronte a una statuina di gesso di Gesù, quindi Satana non ha nulla della divinità. Non ha dignità. È menzognero. E quest’ultima nota lo rende spregevole. Non è un avversario che ti guarda negli occhi: è solo uno spietato vigliacco.

-di Andrea Di Consoli - Il Riformista -  libertaepersona.org -

 
 
 

NON PREGHIAMO IL ROSARIO MECCANICAMENTE MA CON IL CUORE

Post n°7146 pubblicato il 18 Maggio 2012 da diglilaverita
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Intervista al cardinale Prosper Grech dopo la Messa per la Madonna di Fatima celebrata in Santa Maria delle Grazie alle Fornaci

“Avete presente le fontane a piazza San Pietro? Quelle a due piani, dove dalla fonte principale sgorga l’acqua che bagna il primo livello e, da quello, scende al secondo? Ecco, questa è la grazia di Maria: una grazia che sovrabbonda che riempe Lei e poi arriva a tutti noi”.

È questo uno dei tanti significativi esempi utilizzati dal cardinale maltese Prosper Grech, nella Messa vespertina di ieri, presso la chiesa di Santa Maria delle Grazie alle Fornaci, dove l’immagine della Vergine di Fatima sarà ospitata fino al 20 maggio, insieme alle reliquie dei Beati Francesco e Giacinta.

Ieri è stata la giornata dedicata ai malati e ai sofferenti. Al termine della sua omelia, tutta incentrata sulla preghiera dell’Ave Maria, il porporato ha infatti distribuito il sacro olio per l’unzione degli infermi a numerosi fedeli malati giunti in Chiesa per salutare la Madonna pellegrina.

“Maria è salute degli infermi”, ha ricordato nella sua meditazione, “Lei dà la forza di sopportare la sofferenza e i mali”. Ricordando l’importanza della preghiera e invitando i fedeli a “non abbandonarla in questo mese mariano”, il cardinal Grech ha sottolineato poi che la Madonna “è via sicura che porta a Cristo, rifugio certo verso la salvezza”.

Intervistato da ZENIT, il cardinale ha spiegato che “dipende dalla nostra fede” credere nel potere d’intercessione di Maria e, dunque, nell’efficacia della preghiera.

“Si può anche pregare Maria senza fede – ha affermato – e Lei, nella sua misericordia, può anche ascoltare”. Ma solo attraverso “una relazione personale con Cristo e poi con Sua Madre”, si può giungere ad “una preghiera che esce dal cuore e che risponde con il cuore di Maria”.

“Quante Ave Maria abbiamo pregato nella nostra vita? Migliaia e migliaia, io credo”, ha proseguito il porporato, “e cosa preghiamo noi? Prega per noi peccatori adesso e nell’ora della nostra morte”. 

“Maria in quell’ultimo momento - ha spiegato - ci tiene la mano, non soltanto per confortarci, ma per darci la fede per fare quel salto nelle braccia di Cristo, in modo che Lei ci presenti a Gesù e Gesù al Padre”.

“La penitenza, il digiuno e la preghiera, sono vie concrete di salvezza indicate da Maria”, aveva affermato il cardinale nell’omelia.

Anche durante l’intervista ha ribadito questo concetto, dicendo: “Gesù ha predicato in tutto il suo Vangelo la penitenza per i nostri peccati per entrare nel Regno di Dio. E sua Madre lo ripete in ogni apparizione: la confessione, atto di vera e sincera contrizione, e la preghiera”.

La preghiera, in particolare, è un atto fondamentale per la vita del cristiano, soprattutto quella rivolta alla Madonna: “Ciò che noi non osiamo chiedere al Padre o per paura o per mancanza di fede – ha detto - lo rimettiamo nelle mani della Mamma”.

E Lei, ha aggiunto il porporato, più volte “ha indicato nel Rosario uno strumento forte nelle mani del cristiano al quale bisogna tornare. Una via non solo di preghiera, ma di meditazione”.

Una forma di orazione che sembra ormai passata o che, come ha osservato il cardinale, viene recitata meccanicamente.

“Nel terzo mistero glorioso, ad esempio, diciamo: lo Spirito Santo è disceso sugli apostoli… Padre Nostro che sei nei cieli… Ave Maria e via dicendo. Ma che significato ha questo per noi? Davvero stiamo riflettendo sul fatto che lo Spirito Santo è sceso sugli apostoli, sulla Chiesa e quindi su di me? Bisogna entrare pienamente nel significato di queste parole”, ha asserito.

Alla domanda di quale sia il senso di questo mese mariano, tempo di grazia in cui fioriscono tante iniziative che fanno volgere il cuore a Maria, il cardinal Grech ha risposto che esso è “un tempo ricco di opportunità per noi, perché si riscopre la devozione per la Madre di Dio che nella Chiesa cattolica è cominciata dall’inizio e continuerà sempre in quanto intimamente unita al Signore”.

Un ultimo pensiero il cardinale l’ha rivolto ai malati e ai sofferenti, nella giornata di ieri, a loro dedicata: “Sul mio stemma ho “In te Domine speravi” e naturalmente “non confundar in aeternum”, cioè in Te Signore ho sperato, a Te mi affido perché non sia perduto per sempre. Questa dovrebbe essere la nostra preghiera continua. Affidiamola a Maria, la Madre, affinché la offra a Gesù”.

- Salvatore Cernuzio - ZENIT -

 
 
 

LA REGINA DELLA PACE CI AVVERTE/NON PERDIAMO L''ESSENZIALE DELLA NOSTRA VITA: GESU' CRISTO E IL SUO AMORE

Post n°7145 pubblicato il 18 Maggio 2012 da diglilaverita
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Messaggio del 2 maggio 2012 (Mirjana) - Cari figli, con amore materno io vi prego: datemi le vostre mani, permettete che io vi guidi. Io, come Madre, desidero salvarvi dall’inquietudine, dalla disperazione e dall’esilio eterno. Mio Figlio, con la sua morte in croce, ha mostrato quanto vi ama, ha sacrificato se stesso per voi e per i vostri peccati. Non rifiutate il suo sacrificio e non rinnovate le sue sofferenze con i vostri peccati. Non chiudete a voi stessi la porta del Paradiso. Figli miei, non perdete tempo. Niente è più importante dell’unità in mio Figlio. Io vi aiuterò, perché il Padre Celeste mi manda affinché insieme possiamo mostrare la via della grazia e della salvezza a tutti coloro che non Lo conoscono. Non siate duri di cuore. Confidate in me ed adorate mio Figlio. Figli miei, non potete andare avanti senza pastori. Che ogni giorno siano nelle vostre preghiere. Vi ringrazio.

Commento di Padre Armando:

Di fronte alle recenti richieste della Regina della Pace, impellenti e numerose, non possiamo restare indifferenti. Se noi stessi ci rendiamo conto che tante, troppe cose, vanno male, pensiamo forse che la Regina della Pace non le veda piú e meglio di noi? Per questo tutto è importante in quello che ci ha detto recentemente.

Lei non ci chiede di organizzare, di darci da fare e  di fare, fare e fare, ma solo di “pregare” anzi di “pregare finché la preghiera diventi un bisogno” per crescere ogni giorno nella Santità, per progredire davvero nel cammino della Conversione (purtroppo siamo ancora troppo lontani!..). Ci chiede quindi non solo una qualche preghiera, ma una preghiera assidua e anche prolungata, come quella dei primi cristiani (cfr At. 1,14; 2,42). Certamente lo è la preghiera di un Rosario “meditato”!

Lei ci dice ancora di non dimenticare quanto Amore ci ha mostrato Gesú nella Sua Passione, quanto Gli  siamo costati sulla Croce e ci invita a non rinnovare le sue sofferenze con i nostri peccati, rifiutando il suo Amore e la Sua Parola! Piuttosto quanta riconoscenza e quanto Amore Gli dobbiamo riservare!

La Regina della Pace usa in particolare alcune espressioni molto forti:

1- “Non chiudete a voi stessi la porta del Paradiso”.

2- “Non perdete tempo”.

3- “Non siate duri di cuore”.

Ma dice anche altre cose positive molto importanti:

1- “Confidate in me”.

2-  “Adorate mio Figlio”.

3- “(I vostri pastori) siano ogni giorno nelle vostre preghiere”.

Il tempo! Ma quale tempo? E’ il tempo presente! Solo il tempo presente è in nostro potere! Recentemente, in una Missione Parrocchiale, visitando le famiglie, mi sono sentito dire piú volte: “Non ho tempo per queste cose!” Che cosa significava? Non ho tempo per accogliere, per ascoltare: per Dio! Devo concentrarmi sulle cose di questa terra. Non ho tempo di pensare alla mia Eternità. Ora ho bisogno solo di lavorare per guadagnare, per vivere, per avere una sicurezza economica, materiale qui in terra. L’unica cosa importante per me è questa! Perché perdere tempo per la preghiera, per la Messa, per ascoltare la Parola di Dio, per altri incontri? Il mio tempo lo voglio impegnare poi nello svago, in qualche cosa che mi piace, che mi rilassa, che mi fa dimenticare i problemi della mia vita. Non voglio pensare a niente e a nessuno: voglio pensare solo a me stesso! Quante brutte espressioni sto scrivendo! Ma corrispondono a un vissuto di tanti cristiani!

Perché non ho tempo? Forse perché il mio cuore è diventato duro, di pietra, e ha smarrito il sentiero della gioia, ha perso il senso della vita. Sono diventato insensibile agli altri, ai veri valori della vita. Non comprendo, non accolgo piú. Sono diventato impermeabile come il sasso nel torrente. Non amo piú!

Per questo la Regina della Pace ci invita a fidarci di Lei, a confidare in Lei, e ci dice: “vi prego: datemi le vostre mani, permettete che io vi guidi”. Lei ci farà riscoprire tutto, ci guiderà a ciò che merita davvero e che non dobbiamo permetterci di perdere.

In particolare la Regina della Pace sottolinea la centralità di Gesú nella nostra vita, proprio attraverso i nostri pastori. Infatti ci ricorda che “niente è più importante dell’unità in mio Figlio”, che significa: stare in Gesú e con Gesú, attraverso i Sacramenti, che celebriamo coi nostri Pastori. E desidera che dedichiamo il nostro tempo per adorarLo, per accogliere il tempo della Grazia, che è non solo uno stato, ma che è una persona: Gesú che vive in me e con il quale io passo volentieri il mio tempo, anzi, “aspetto” questo tempo per stare con Lui! Oh! Come ci sembra eterno invece il tempo che passiamo nel silenzio di una chiesa davanti a Lui! Noi diciamo: “Non abbiamo tempo!” In realtà: non abbiamo Amore!

E cosí rischiamo di perdere il tesoro piú grande che è il Paradiso: ed è la nostra cecità a non farcelo sentire come quel valore, per il quale vale la pena di perdere tutto il resto. San Paolo diceva: “Queste cose che per me erano guadagni, io le ho considerate una perdita a motivo di Cristo. Anzi, ritengo che tutto sia una perdita a motivo della sublimità della conoscenza di Cristo Gesú, mio Signore. Per lui ho lasciato perdere tutte queste cose e le considero spazzatura per guadagnare Cristo ed essere trovato in lui, avendo come mia giustizia non quella derivante dalla Legge, ma quella che viene dalla fede in Cristo, la giustizia che viene da Dio, basata sulla fede…” (Fil. 3, 7-14 ss). Non a caso la Regina della Pace ci parla del Paradiso, che rischiamo di perdere chiudendoci noi stesso le porte. Per questo “niente è più importante dell’unità in mio Figlio”!

In concreto, nell’immediatezza devo saper usare bene il mio tempo, illuminato dalla sapienza di un cuore aperto e ben disposto, per non perdere poi la Salvezza Eterna, che è il Bene Sommo, che è Dio.

Lui solo è l’Essenziale della mia vita, che ora non devo perdere di vista, e che poi non devo perdere per l’Eternità!

Vi benedico. P. Armando

 [Info da Medju] - informazioni_da_medjugorje@yahoogroups.com -

 
 
 

FAMIGLIA/C'E' UN PIANO DELL'UNIONE EUROPEA PER FAR PASSARE LE NOZZE GAY IN ITALIA

Post n°7144 pubblicato il 18 Maggio 2012 da diglilaverita
Foto di diglilaverita

E’ singolare, in un’epoca come la nostra, in cui ormai è patrimonio comune dei giuristi la coscienza della crisi della stessa idea di codificazione e anche nei paesi di civil law si fa sempre più largo il c.d. “diritto di creazione giurisprudenziale”, assistere all’emergere di progetti di elaborazione di un “codice unico” europeo. Eppure, la varietà dei principi e delle norme contenute nei singoli ordinamenti delle 27 nazioni aderenti all’Unione Europea sarebbe tale da scoraggiare anche il più paziente tessitore di trame giuridiche, pur imbevuto di speranze illuministiche.

Inoltre, anche accedendo all’ipotesi incredibile del buon esito dell’intervento legislativo, gli stessi promotori del convegno, limitandosi al nostro paese, asseriscono di riscontrare 165 applicazioni diverse del diritto di famiglia italiano, tante quante sono le sedi dei nostri Tribunali. E’ facile immaginarsi quindi a che esiti applicativi condurrebbe l’interpretazione di un diritto uniforme europeo affidata a tanti giudici così diversi per formazione e tradizione culturale, quali ad es. i paesi di common law. Perché dunque aprire ora un dibattito sulla codificazione unica europea proprio in materia di famiglia?

E’ sicuramente noto agli avvocati matrimonialisti che nell’Unione europea ogni modifica relativa al diritto di famiglia deve essere adottata dall’unanimità degli Stati contraenti, essendo sufficiente l’opposizione di anche uno solo dei Parlamenti nazionali per bloccare l’iter legislativo in corso. I giuristi matrimonialisti inoltre sicuramente conoscono sia l’articolo 12 CEDU sia l’articolo 9 della Carta di Nizza, secondo i quali il diritto di sposarsi e di costituire una famiglia sono garantiti secondo le leggi nazionali che ne disciplinano l’esercizio.

E’ senza dubbio nota anche l’interpretazione che la Corte EDU (v. Schalk e Kopf vs Austria, Gas e Dubois vs Francia, tra i casi più recenti) dà dei sopra citati articoli, rimettendo, in una variegata e composita realtà, quale quella degli Stati dell’Unione europea, al più competente organo parlamentare di ogni Stato le scelte opzionali e valoriali di fondo più confacenti alla sensibilità del proprio popolo in ordine al matrimonio e alla famiglia.
Insomma, la stessa Europa, quando si tratta di affrontare tematiche attinenti al diritto di famiglia, sembra realisticamente prendere atto della diversità e della specificità degli ordinamenti dei singoli Stati contraenti, puntando ad una reale integrazione, in attuazione del principio di sussidiarietà, più che ad una verticistica operazione di omologazione tra i popoli.

Perché provocatoriamente definire il processo di codificazione “utopia o realtà”, quando già a priori si sa che tale processo di uniformazione è di difficile realizzazione? In realtà il gioco è abbastanza scoperto: prendendo spunto da giuste esigenze di integrazione e armonizzazione del diritto a vantaggio dei cittadini europei e soprattutto delle coppie cd. ”miste”, costituite cioè dall’unione tra persone di diversa cittadinanza europea, in realtà si vuole sollecitare il dibattito e orientare l’opinione pubblica e, conseguentemente, il legislatore italiano, a un pieno riconoscimento dei diritti delle coppie di fatto e degli omosessuali.
 
Significativamente ciò accade in Italia proprio quando Obama negli Usa e Francois Hollande in Francia aprono al riconoscimento dai matrimoni omosessuali. Stando al portavoce del convegno, per l’Italia riconoscere tutela giuridica alle unioni di fatto o introdurre matrimoni gay o sveltire le procedure per ottenere il divorzio - tutti modi indiretti per scardinare o comunque svilire l’istituto matrimoniale nel nostro ordinamento, secondo l’impianto dell’art. 29 della Costituzione - sarebbe un modo per uniformarsi ai paesi civili dell’Europa occidentale.

Riecheggia in sottofondo il leit motiv degli anni ‘70 per cui l’introduzione dell’istituto del divorzio conseguiva alla necessità di essere al passo con i tempi. Ancora una volta, e non è certo la prima, la perdita acritica del proprio patrimonio culturale, dei propri valori e delle proprie tradizioni viene prospettata come viatico da pagare alle esigenze della modernità.

- Clara Caravaggi - ilsussidiario.net -

 
 
 
 
 

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Un blog di: diglilaverita
Data di creazione: 16/02/2008
 

 

LE LACRIME DI MARIA

 

MESSAGGIO PER L’ITALIA

 

Civitavecchia la Madonna piange lì dove il cristianesimo è fiorito: la nostra nazione, l'Italia!  Dov'è nato uno fra i più grandi mistici santi dell'era moderna? In Italia! Padre Pio!
E per chi si è immolato Padre Pio come vittima di espiazione? Per i peccatori, certamente. Ma c'è di più. In alcune sue epistole si legge che egli ha espressamente richiesto al proprio direttore spirituale l'autorizzazione ad espiare i peccati per la nostra povera nazione. Un caso anche questo? O tutto un disegno divino di provvidenza e amore? Un disegno che da Padre Pio agli eventi di Siracusa e Civitavecchia fino a Marja Pavlovic racchiude un messaggio preciso per noi italiani? Quale? L'Italia è a rischio? Quale rischio? Il rischio di aver smarrito, come nazione, la fede cristiana non è forse immensamente più grave di qualsiasi cosa? Aggrappiamoci alla preghiera, è l'unica arma che abbiamo per salvarci dal naufragio morale in cui è caduto il nostro Paese... da La Verità vi Farà Liberi

 

 

 
 

SAN GIUSEPPE PROTETTORE

  A TE, O BEATO GIUSEPPE

A te, o beato Giuseppe, stretti dalla tribolazione ricorriamo, e fiduciosi invochiamo il tuo patrocinio dopo quello della tua santissima Sposa.
Per quel sacro vincolo di carità, che ti strinse all’Immacolata Vergine Madre di Dio, e per l’amore paterno che portasti al fanciullo Gesù, riguarda, te ne preghiamo, con occhio benigno la cara eredità, che Gesù Cristo acquistò col suo sangue, e col tuo potere ed aiuto sovvieni ai nostri bisogni.
Proteggi, o provvido custode della divina Famiglia, l’eletta prole di Gesù Cristo: allontana da noi, o Padre amatissimo, gli errori e i vizi, che ammorbano il mondo; assistici propizio dal cielo in questa lotta col potere delle tenebre, o nostro fortissimo protettore; e come un tempo salvasti dalla morte la minacciata vita del pargoletto Gesù, così ora difendi la santa Chiesa di Dio dalle ostili insidie e da ogni avversità; e stendi ognora ciascuno di noi il tuo patrocinio, affinché a tuo esempio e mediante il tuo soccorso, possiamo virtuosamente vivere, piamente morire e conseguire l’eterna beatitudine in cielo.
Amen
San Giuseppe proteggi questo blog da ogni male errore e inganno.

 
 
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