ASCOLTA TUA MADRE

LE LACRIME DI UNA MADRE NON ASCOLTATA

 

FERMIAMO LA LEGGE CONTRO L'OMOFOBIA

 

TELEFONO VERDE "SOS VITA" 800813000

CHE COSA E' IL TELEFONO "SOS VITA"?
 
È un telefono “salva-vite”, che aspetta soltanto la tua chiamata. E' un telefono verde, come la speranza la telefonata non ti costa nulla,
Vuole salvare le mamme in difficoltà e, con loro, salvare la vita dei figli che ancora esse portano in grembo.
E quasi sempre ci riesce, perché con lui lavorano 250 Centri di aiuto alla vita.
 
Il Movimento per la vita lo ha pensato per te
 
Puoi parlare con questo telefono da qualsiasi luogo d’Italia: componi sempre lo stesso numero: 800813000.
 
Risponde un piccolo gruppo di persone di provata maturità e capacità, fortemente motivate e dotate di una consolidata esperienza di lavoro nei Centri di aiuto alla vita (Cav) e di una approfondita conoscenza delle strutture di sostegno a livello nazionale. La risposta, infatti, non è soltanto telefonica.
 
Questo telefono non ti dà soltanto ascolto, incoraggiamento, amicizia, ma attiva immediatamente un concreto sostegno di pronto intervento attraverso una rete di 250 Centri di aiuto alla vita e di oltre 260 Movimenti per la vita sparsi in tutta Italia.

 
DUE MINUTI PER LA VITA

Due minuti al giorno è il tempo che invitiamo ad offrire per aderire alla grande iniziativa di
preghiera per la vita nascente che si sta diffondendo in Italia dal 7 ottobre 2005 in
occasione della festa e sotto la protezione della Beata Vergine Maria, Regina del Santo Rosario.
Nella preghiera vengono ricordati ed affidati a Dio:
 i milioni di bambini uccisi nel mondo con l’aborto,
 le donne che hanno abortito e quelle che sono ancora in tempo per cambiare idea,
 i padri che hanno favorito o subito un aborto volontario o che attualmente si trovano accanto ad
una donna che sta pensando di abortire,
 i medici che praticano aborti ed il personale sanitario coinvolto, i farmacisti che vendono i
prodotti abortivi e tutti coloro che provocano la diffusione nella società della mentalità abortista,
 tutte le persone che, a qualsiasi livello, si spendono per la difesa della vita fin dal concepimento.
Le preghiere da recitarsi, secondo queste intenzioni, sono:
 Salve Regina,
 Preghiera finale della Lettera Enciclica Evangelium Vitae di Giovanni Paolo II
 Angelo di Dio,
 Eterno riposo.
Il progetto è quello di trovare 150.000 persone, che ogni giorno recitino le preghiere. Il numero corrisponde a quello - leggermente approssimato per eccesso – degli aborti accertati che vengono compiuti ogni giorno nel mondo, senza poter conteggiare quelli clandestini e quelli avvenuti tramite pillola del giorno dopo. Per raggiungere tale obiettivo occorre l’aiuto generoso di tutti coloro che hanno a cuore la difesa della vita.

“Con iniziative straordinarie e nella preghiera abituale,
da ogni comunità cristiana, da ogni gruppo o associazione,
da ogni famiglia e dal cuore di ogni credente,
si elevi una supplica appassionata a Dio,
Creatore e amante della vita.”
(Giovanni Paolo II, Evangelium Vitae, n. 100)

Ulteriori informazioni su: www.dueminutiperlavita.info
 

PREGHIERA A MARIA PER LA VITA GIOVANNI PAOLO II

O Maria, aurora del mondo nuovo, Madre dei viventi,
affidiamo a Te la causa della vita:
guarda, o Madre, al numero sconfinato di bimbi cui viene impedito di nascere,
di poveri cui è reso difficile vivere, di uomini e donne vittime di disumana violenza, di anziani e malati uccisi dall'indifferenza o da una presunta pietà.
Fà che quanti credono nel tuo Figlio sappiano annunciare con franchezza e amore agli uomini del nostro tempo il Vangelo della vita.
Ottieni loro la grazia di accoglierlo come dono sempre nuovo,
la gioia di celebrarlo con gratitudine in tutta la loro esistenza
e il coraggio di testimoniarlo con tenacia operosa, per costruire,
insieme con tutti gli uomini di buona volontà, la civiltà della verità e dell'amore
a lode e gloria di Dio creatore e amante della vita.
Giovanni Paolo II


 

AREA PERSONALE

 

Messaggi del 19/09/2012

19 SETTEMBRE RICORDO DELLE APPARIZIONI DI LA SALETTE: LE PRESUNTE CATASTROFI PREDETTE DA MARIA

Post n°7445 pubblicato il 19 Settembre 2012 da diglilaverita
Foto di diglilaverita

La Salette una località del dipartimento dell’Isère nel cuore delle Alpi francesi, dove scorre il fiume Drac, a circa 1800 metri di altitudine alle tre del pomeriggio di sabato 19 settembre 1846 nei versanti del monte Planeau due pastorelli, Maximin Giraud di undici anni e Mélanie Calvat di quindici anni, si trovavano in alta montagna a sorvegliare il gregge; mentre cominciarono a scendere dal colle, più o meno a metà strada, presso una piccola sorgente, Mélanie scorse per prima un grande splendore. I due pastorelli si alzarono e si avvicinarono al globo di luce, e scorsero nel fascio luminoso una Signora tutta vestita di bianco, con la testa tra le mani che piangeva silenziosamente.

La Signora si alzò e li chiamò, i due si accostarono ed entrarono nel campo di luce splendente, potendo così vederla meglio. La Signora aveva un aspetto magnifico, era circondata da una duplice aureola, indossava una veste bianca molto accollata e ricamata di perle, simile al costume regionale francese, sul petto portava un crocefisso sfavillante sui cui lati c’erano un martello e una tenaglia, un velo le copriva il capo ed era circondata da un diadema e da una corona di rose di diverso colore.

Si rivolse ai fanciulli esprimendosi in lingua francese e in tutta la sua maestosità: "Avvicinatevi figli miei, non abbiate paura, devo farvi un grande annuncio".
Dopo una breve pausa la Visitatrice celeste riprese a parlare: "Se il popolo non si sottomette, sarò costretta a lasciare libero il braccio di mio Figlio. Esso è così forte e pesante che non posso più trattenerlo. Da quanto tempo soffro per voi! Se voglio che mio Figlio non vi abbandoni, mi è stato affidato il compito di pregarlo incessantemente per voi; e voi non ci fate caso. Per quanto pregherete e farete, mai potrete compensare la pena che io mi sono presa per voi. Vi ho dato sei giorni per lavorare, mi sono riservato il settimo e voi non lo volete riconoscere. È questo che appesantisce tanto il braccio di mio Figlio, Se il raccolto si guasta la colpa è vostra. Ve l’ho mostrato l'anno scorso con le patate, ma voi non ci avete fatto caso. Anzi quando ne trovavate di guaste, bestemmiavate il nome di mio Figlio. Esse continueranno a marcire e quest'anno, a Natale, non ce ne saranno più.
La parola "patate" mette in imbarazzo i pastorelli perché nel dialetto locale vengono chiamate "las truffas", ma la Signora le previene continuando il discorso nel dialetto dei ragazzi: "Ve lo dirò diversamente. Se avete del grano non seminatelo. Quello seminato sarà mangiato dagli insetti, e quello che verrà, cadrà in polvere quando lo trebbierete. Sopraggiungerà una grande carestia. Prima di essa, i bambini al di sotto dei sette anni saranno colpiti da tremito e morranno tra le braccia di coloro che li terranno. Gli altri faranno penitenza con la carestia. Le noci ammuffiranno e l'uva marcirà. Se questa gente si convertirà, allora, le pietre e le rocce si muteranno in mucchi di grano e le patate nasceranno da sole nei campi. Dite la vostra preghiera, figli miei? Ah, figli miei, bisogna dirla bene, mattino e sera. Quando non avete tempo, dite almeno un Padre Nostro e un’Ave Maria; quando potrete far meglio, direte di più. A messa d'estate, vanno solo alcune donne anziane; gli altri lavorano di domenica, tutta l'estate. D'inverno, quando non sanno che cosa fare, vanno a Messa solo per burlarsi della religione. In Quaresima vanno alla macelleria come dei cani".
Oltre a questo la Signora confidò a ciascuno dei due veggenti un segreto, mentre l'altro non sentiva nulla, pur vedendo il movimento delle labbra. Furono due segreti diversi. La Signora aveva parlato in francese. Poi passò davanti al ruscello posando i piedi su una pietra che emergeva e ripetendo le ultime parole "fatelo sapere al mio popolo", salì il poggio antistante, come percorresse una Via Crucis, e scomparve. I due veggenti l'accompagnarono nell'ultimo tratto.

Molto presto si diffuse la notizia di quest'apparizione; nei soli due anni successivi si ebbe un afflusso di circa trecentomila pellegrini sul luogo dell'apparizione. Il duro messaggio di La Salette commosse ancor più gli uomini e li condusse sulla "Montagna dell'espiazione". I due fanciulli mantennero il silenzio e scrissero i segreti il 2 luglio 1851 soltanto alla condizione di spedire la lettera al papa tramite il vescovo. Quando Pio IX la lesse, fu profondamente commosso dalle verità in essa contenute. Allorché i padri della nuova società dei missionari di La Salette gli domandarono cosa dicevano i segreti di La Salette, il papa così si espresse: "Voi volete sapere il segreto di La Salette? La radice dei segreti è questa: Se tutti non si decideranno coscientemente a far penitenza saremo perduti".

Nel 1879 il segreto rivelato a Melania fu esposto al pubblico in questo modo: "Melania quello che adesso ti rivelerò non dovrà restare per sempre un segreto, nel 1858 (l'anno delle apparizioni della Madre di Dio a Lourdes) potrai renderlo noto. I preti che sono i servi di mio Figlio, proprio loro con la vita dissipata e la cupidigia di denaro, renderanno possibile la manifestazione dell'ira dell'Onnipotente. Gli uomini consacrati e i preti rimettono mio Figlio di nuovo sulla croce. A causa del comportamento degli abitanti della Terra sarà chiamata l'ira del Padre del Cielo.
I capi di stato e dei popoli hanno dimenticato la preghiera e la penitenza, il demonio sarà richiamato da queste stelle divenute oscure e piene di errori. L'umanità si trova alla vigilia di tristi avvenimenti e dei castighi più pesanti.
Il rappresentante di mio Figlio, il Sommo Pontefice Pio IX, dopo l'anno 1859 non lascerà più Roma, lotterà coraggiosamente con le armi della fede e dell'amore. Io sarò con lui. La Chiesa vivrà una crisi molto profonda. Sarà il tempo delle tenebre. La sacra fede in Dio cadrà nella dimenticanza, l'uomo senza Dio perderà l'amore per tutte le cose e ognuno vorrà essere capo di tutti gli altri. Ne seguirà una crisi senza fine con violenze e arroganze di ogni tipo. Si avvicina questo tempo in cui si vedrà solo trionfare l'impero della sopraffazione e degli assassini, dell'odio e della menzogna, ognuno cercherà solo il proprio egoistico profitto. Non ci sarà più amore per la famiglia e la patria. Il Santo Padre soffrirà molto. Ma io sarò accanto a lui e accoglierò i suoi sacrifici. Il trionfo del male non sarà assicurato per sempre (Melania infatti pronuncia a Lecce queste parole: "Non regnerà a lungo").
I governi temporali avranno tutti lo stesso fine, quello di abbattere le basi religiose dei popoli e disperderle, per fondare il materialismo, lo spiritismo e l'ateismo. Francia, Italia, Spagna e Inghilterra entreranno in guerra. I Francesi lotteranno contro i Francesi e gli Italiani contro gli Italiani. Ci sarà una grande guerra. Dio non sarà più onorato in Italia e in Francia, il Vangelo sarà completamente dimenticato. Il maligno entrerà in ogni casa. Molte grandi città saranno bruciate e quasi distrutte, altre inghiottite dai terremoti. Tutti crederanno che sia giunta la fine. I giusti avranno molto a soffrire, ma le loro preghiere e i sacrifici espiatori saliranno diritti al cielo; costoro imploreranno la mia misericordia e il mio aiuto sarà loro accordato. Poi la misericordia di mio Figlio comanderà gli Angeli di distruggere il nemico del mondo. Improvvisamente tutti i nemici della Chiesa di Gesù Cristo scompariranno e la Terra diventerà come un deserto. Dopo inizierà lentamente una nuova era in cui gli uomini della Terra si porranno al vero servizio di Cristo. La pace, l'armonia tra gli uomini e Dio e l'amore per il prossimo prenderà il sopravvento su tutto. I nuovi governanti diventeranno il braccio destro della Santa Chiesa, che sarà divenuta davvero portatrice delle virtù di Gesù Cristo. Il Vangelo sarà predicato ovunque e gli uomini faranno grandi passi verso la vera fede, poiché ci sarà unità tra i fedeli di Cristo e gli uomini vivranno dei frutti di Dio. Questa pace e concordia tra gli uomini non durerà però a lungo, ci si dimenticherà che i peccati del mondo sono l'origine di tutte le punizioni che ricadono sulla Terra. Un precursore dell'anticristo farà la sua comparsa e vorrà essere visto come il nuovo Dio.
Le stagioni cambieranno, l'atmosfera anche; l'acqua e il fuoco provocheranno terribili terremoti e grandi distruzioni, montagne e città cadranno. Le stelle e la luna non avranno più la forza di risplendere. Roma perderà la fede e diventerà la sede dell'anticristo.
I demoni dell'aria produrranno fenomeni prodigiosi nell'aria e sulla Terra. Gli uomini diventeranno sempre peggiori. Ma Dio si occuperà sempre dei suoi più fedeli servitori e degli uomini di buona volontà. Il Vangelo sarà predicato ovunque; tutti i popoli e tutte le nazioni conosceranno la verità di Dio. Allora potrò chiamare gli apostoli degli ultimi tempi, i fedeli discepoli di Gesù Cristo, coloro che hanno condotto una vita di umiltà e coraggiose privazioni, in contemplazione e silenzio, in preghiera ed espiazione, in unione con Dio e le cose divine. Potrò chiamare costoro che hanno vissuto immersi nella sofferenza e celati dal mondo. Giungerà il tempo in cui essi dovranno mostrarsi per riempire il mondo di luce. Allora io dirò loro: "Andate e mostratevi figli miei! Io sarò con voi e in voi, Lottate figli della luce per la gloria di Dio e di Gesù Cristo".
"Il Salvatore del mondo", come si farà chiamare il principe delle tenebre, emergerà dall'abisso apertosi nella terra. Egli si vorrà innalzare superbo nell'aria e protendersi verso il cielo. Ma conoscerà l'alito dell'Arcangelo Michele e ne verrà soffocato. Ricadrà sulla Terra e verrà risucchiato per sempre nell’eterno abisso dell'inferno con i suoi accoliti. Poi acqua e fuoco purificheranno la Terra e tutto sarà rinnovato. Solo allora Dio sarà servito e onorato".

Va però specificato che questo messaggio fu pubblicato la prima volta nel 1879 con l'imprimatur del vescovo di Lecce, Mons. Zola. Nonostante questo imprimatur, la Santa Sede condannò, con un decreto del 9 maggio 1923, il libro di Melania iscrivendolo nell'Indice dei libri proibiti. Va precisato che la Chiesa non ha condannato il segreto in sé (cioè la parte segreta del messaggio che la Madonna rivelò ai veggenti nel 1846) ma solo la versione pubblicata da Melania nel 1879. Ma già prima del 1923 la Santa Sede aveva cercato di mettere un freno alla diffusione di quella versione del "segreto" e di altre versioni non ufficiali che circolavano a quel tempo, nonché dei tanti scritti che trattavano del "segreto"; si era visto infatti che questi scritti venivano usati da alcuni per attaccare la Chiesa, inoltre le tante illazioni che erano nate su di esso rischiavano di arrecare grave danno alle apparizioni stesse.

Dopo solo cinque anni di indagini il 19 Settembre 1851, mons. Filiberto de Bruillard vescovo di Grenoble pubblicò il suo Decreto: "Noi dichiariamo che l’Apparizione della Madonna a due pastorelli, il 19 Settembre 1846, su una montagna della catena delle Alpi, situata nella parrocchia di La Salette, vicaria foranea di Corps, reca in se stessa tutti i caratteri della verità ed i fedeli hanno fondate ragioni per crederla indubitabile e certa".

Nel 1852 fu fondata la Fratellanza di La Salette, che onorava Maria come "Conciliatrice dei peccatori". Dal 1861 al 1879 sorse una basilica in stile neoromanico, gestita dalla "Associazione dei Pellegrini di La Salette".

Maximin volle studiare teologia e poi medicina, infine si recò a Roma per servire il papa negli zuavi. A trentotto anni, nel 1883, Maximin morì nella sua patria.
Mélanie Calvat entrò in convento e ne rimase per quattro anni presso le suore della Provvidenza, ma non fu ammessa ai voti. Fu inviata nel Carmelo di Darlington in Inghilterra e poi in altri conventi francesi. Infine rimase in Italia dove ricevette la grazia delle Stigmate e visse ritirata sotto la guida del vescovo di Lecce. Morì nel 1904. San Giovanni Maria Vianney, curato di Ars, così si espresse: "Ora non mi sarà più possibile non credere a La Salette. Ho chiesto dei segni e li ho avuti. Si può e si deve credere a La Salette!".

La Vergine Maria a La Salette è venuta per manifestare la presenza nel nostro mondo della forza di salvezza che è nel Suo Figlio Gesù e le Sue lacrime sono il segno tangibile della Sua impotenza di fronte alla nostra libertà di scegliere anche di correre verso l’abisso.

FONTE: digilander.libero.it/monast/appari/index.htm

 
 
 

IL 19 SETTEMBRE ESCE ''SPOSALA E MUORI PER LEI'', L'ATTESISSIMO SEGUITO DI ''SPOSATI E SII SOTTOMESSA''

Post n°7444 pubblicato il 19 Settembre 2012 da diglilaverita
Foto di diglilaverita

Quando mi dicono che ''gli uomini bisogna prenderli con la dolcezza e poi gli fai fare quello che vuoi'' mi cadono le braccia: cerco di spiegarmi meglio con queste altre 200 pagine in uscita

Ieri, mentre cucinavo la quarta torta per la festa delle bambine, indossando uno dei miei più riusciti travestimenti – la brava cuoca – ha suonato alla porta il corriere, e mi ha consegnato la prima copia di Sposala e muori per lei, che, nel caso ci sia tra i lettori qualcuno che ancora non sia stato stressato a sufficienza sull'argomento, è un libro che ho scritto io. Si troverà in libreria mercoledì prossimo, lo dico per dire, non credo che ci sarà gente a fare la fila davanti alle librerie dalla sera prima come per il nuovo volume di Harry Potter (nel caso ci dovesse essere, chiamatemi: vengo a portarvi personalmente i thermos con il mio famoso caffè, meglio noto in casa, come "con questo c'ammazziamo le cimici").
Comunque sia, mi sto trovando in questi giorni ad affrontare delle interviste al telefono, in cui mi chiedono di compiere imprese per me improbe, quali essere brillante a voce – impossibile – rapida, sintetica, veloce (le risposte migliori mi vengono tra le tre o le quattro ore dopo la fine del colloquio: ora per esempio vorrei richiamare il giornalista di Libero che mi ha intervistato per il giornale oggi in edicola, ma credo che stia dormendo).
Tra l'altro, se fosse possibile riassumere duecento pagine in poche parole, avrei scritto poche parole, con grande gioia di mio marito, e se fossi brillante e veloce anche mentre compro i quaderni per le figlie (altra intervista di oggi, Zenit), avrei il posto che mi spetta nel mondo. Probabilmente nel caso saprei anche accendere il mio lettore mp3 da corsa senza l'aiuto di un figlio, e, credo, anche fare un pagamento con la carta di credito online senza telefonare a mio marito.
Dunque immagino che sia un mio limite, forse sono io che a parlare sono un po' rallentata, ma la cosa che mi riesce più difficile spiegare a certi interlocutori (non a tutti, con alcuni ci si capisce al volo) è che io credo fondamentalmente che uomini e donne debbano prima di tutto uscire dalla logica antagonista. È una logica che ormai ci è talmente entrata sotto la pelle, che dimentichiamo che il matrimonio fa partire una vera alleanza tra uomo e donna, i quali entrano in un rapporto leale in cui si parte da un pregiudizio positivo verso l'altro. Qualcosa di molto più profondo e sostanziale della questione di chi lava i piatti.
Le critiche che mi dispiacciono di più non sono quelle delle femministe, ma quelle di chi mi dice "hai ragione, gli uomini bisogna prenderli così, con la dolcezza, te li lisci e poi gli fai fare quello che vuoi". Quando sento questo mi cadono le braccia, anzi penso che le mie siano braccia rubate all'agricoltura, se neanche con un libro intero sono riuscita a spiegare questa cosa a qualche lettrice (vediamo se ci riesco con queste altre duecento pagine in uscita).
Il vero punto cruciale è che noi il Vangelo dobbiamo cercare di applicarlo prima di tutto in casa. Quando capiamo questo, è fatta. Non con i passanti, i conoscenti, ma prima di tutto con lo sposo, i figli, vale "a chi ti prende il mantello dai anche la tunica", con loro vale "perdona settanta volte sette", con loro "portare i pesi gli uni degli altri". Questo fa uscire dalla logica di prendere "i tempi e gli spazi per me", la logica del "mi ha offeso", "tu non mi apprezzi", "tu non mi capisci" e fa entrare nella dinamica di un amore che a volte può essere gratuito, faticoso, ma che dà sempre il centuplo quaggiù. È così semplice che non mi riesce di dirlo, al telefono.

Nota di BastaBugie: Costanza Miriano presenterà il nuovo libro "Sposala e muori per lei" venerdì 9 novembre a Siena e Staggia Senese. Per informazioni clicca qui sotto
http://www.amicideltimone-staggia.it/it/contenuti.php?pagina=utility&nome=conferenze_future
 
Fonte: www.costanzamiriano.wordpress.com, 14/09/2012 - Pubblicato su BASTABUGIE n.263

 
 
 

IL CURIOSO CASO DEI GAY CONTRARI ALLA FAMIGLIA GAY

Post n°7443 pubblicato il 19 Settembre 2012 da diglilaverita
Foto di diglilaverita

L’accusa di omofobia è giochino astuto: zittisci subito l’interlocutore, facendolo passare per intollerante, e qualsivoglia argomento passa in secondo piano. Una strategia dialettica assai efficace quindi, ma fino ad un certo punto. Può infatti capitare che questa si riveli del tutto inapplicabile. Soprattutto quando, per esempio, sono proprio dei gay dichiarati a schierarsi contro le tesi del mondo omosessualista, prima fra tutte quella inerente la famiglia e la presunta equivalenza tra la famiglia tradizionale e quella omosex, in stile Elton John.

Un caso di questi è quello di Richard Waghorne, ricercatore in filosofia politica e commentatore su diversi quotidiani anglosassoni, il quale non ha esitato – pur essendo dichiaratamente gay – a schierarsi contro il matrimonio omosessuale: «Il matrimonio tradizionale viene ostacolato in nome del popolo gay, con conseguenze per le generazioni future [...] i bambini devono essere cresciuti da un uomo e una donna […] non mi sento minimamente discriminato per il fatto che non posso sposare una persona dello stesso sesso»[1].

Del tutto simile è la posizione di Andrew Pierce, opinionista del Daily Mail giunto persino a criticare il proprio premier, David Cameron, accusandolo – con riferimento al matrimonio gay – di portare avanti «arrogantemente […] una questione che scalda i cuori ai suoi compagni nella elite metropolitana, ma che non interessa i sentimenti di milioni di persone normali che, come ha dimostrato un sondaggio dopo l’altro, sono contrari ad essa». Non contento, Pierce ha scelto di rivolgersi direttamente a Cameron con una domanda davvero interessante:«Signor Cameron, io sono omosessuale, e mi oppongo al matrimonio gay. Sono un bigotto?» [2].

Il bello è che adesso, a rafforzare queste tesi, ci si è messo anche un pezzo da novanta della galassia gay: Rupert Everett. L’attore – che fece outing 20 anni fa, quando la cosa aveva effettivamente un che di scandaloso e ben prima dei vari Tiziano Ferro e Cecchi Paone – ha infatti scelto di intervenire nel dibattito sulla famiglia gay e sulla sua presunta idoneità a crescere dei figli. Sparando a zero con affermazioni che sarebbe eufemistico definire inequivocabili: «Non riesco a pensare niente di peggio che essere tirato su da due papà» [3].

Ora, a questo punto la domanda è: ma chi ci dice che nozze ed adozioni gay siano una vera esigenza del mondo omosessuale? Perchè mai il legislatore dovrebbe occuparsene? Le nette prese di posizione di Waghorne, Pierce ed Everett – che si vanno a sommare a quelle di tanti altri noti omosessuali, da David Starkey e Alan Duncan – hanno forse meno valore di quelle di altri militanti ed esponenti gay? Oppure sono da considerarsi anch’esse espressioni di omofobia?

L’impressione, a giudicare dall’accanimento con cui anche molti etero si impegnano su questi versanti, è che – a forza di reclamare diritti gay – molti abbiano scelto di andare avanti a prescindere. A prescindere anche dal pensiero di molti gay.

Fonte: http://giulianoguzzo.wordpress.com/

[1]http://richardtwaghorne.wordpress.com/2011/04/05/gay-marriage/;[2]http://www.dailymail.co.uk/debate/article-2158416/I-m-gay-man-opposes-gay-marriage-Does-make-ME-bigot–Mr-Cameron.html; [3] Everett R. cit. in Bagnoli M.R. Rupert Everett:”Orribile crescere con due papà”, « La Stampa», 17/9/2012, p. 14. - Da libertaepersona.org/ -

 
 
 

RIVOLTA DEL MONDO MUSULMANO: DIO DAMMI LE PAROLE....

Post n°7442 pubblicato il 19 Settembre 2012 da diglilaverita
Foto di diglilaverita

Che cosa può spingere il settimanale satirico francese Charlie Hebdo, in questo momento caratterizzato dall’esplosione della rabbia di molti musulmani per il film blasfemo su Maometto, a pubblicare delle vignette satiriche sul profeta dell’islam? Vedrete che qualcuno, nella Francia della laicité, parlerà di atto di coraggio: la «libertà» dell’Occidente non si piega al diktat del fondamentalismo religioso. Già nel 2005, alcune vignette su Maometto scatenarono una rivolta in tutto il mondo musulmano. Oggi la dimostrazione di «libertà di satira» francese non farà che aggravare ulteriormente una situazione già preoccupante.

Immagino già l’obiezione: perché mai in Occidente l’unica (grande) religione che può essere «provocata» è quella cristiana – si pensi ad alcune recenti espressioni «artistiche» – mentre altre, e in particolare quella musulmana, non possono essere sfiorate a motivo delle gravi conseguenze a cui si va incontro? La questione, a mio avviso, andrebbe capovolta. Innanzitutto domandandosi se, proprio in nome della laicità, non sia il caso di riflettere sulla necessità di rispettare maggiormente i simboli religiosi delle diverse fedi, invece di servirsene per operazioni studiate a tavolino così da diventare casi mediatici e ottenere visibilità e pubblicità.

Ma c’è qualcosa di più. Qualcosa di più importante. Ed è la responsabilità. È lecito, in nome della libertà di satira, mettere a repentaglio delle vite umane, gettare benzina su un fuoco che non accenna a spegnersi? All’indomani dei fatti di Bengasi (ma prima che si sapesse della morte dell’ambasciatore statunitense), padre Federico Lombardi, direttore della Sala Stampa della Santa Sede aveva dichiarato: «Il rispetto profondo per le credenze, i testi, i grandi personaggi e i simboli delle diverse religioni è una premessa essenziale della convivenza pacifica dei popoli. Le conseguenze gravissime delle ingiustificate offese e provocazioni alla sensibilità dei credenti musulmani sono ancora una volta evidenti in questi giorni, per le reazioni che suscitano, anche con risultati tragici, che a loro volta approfondiscono tensione ed odio, scatenando una violenza del tutto inaccettabile». Il giorno dopo, il portavoce vaticano era tornato sull’argomento, condannando l’assassinio del diplomatico USA: «Nulla può giustificare l’attività delle organizzazioni terroristiche e la violenza omicida».

Ignatius Kaigama, arcivescovo di Jos, in Nigeria, al Meeting di Rimini dello scorso agosto ha raccontato dell’attentato perpetrato dai fondamentalisti di Boko Haram nella chiesa di St. Finbar sabato 11 marzo 2012: «C’era la messa e un kamikaze voleva entrare con un’auto in chiesa per farsi esplodere. Un ragazzino di dodici anni al cancello lo ha fermato e gli ha fatto delle domande. La bomba è esplosa. Anche se lontano dalla chiesa, l’impatto è stato talmente potente che quindici persone sono rimaste uccise, ci sono stati feriti e la chiesa è stata distrutta. Ho incontrato tanti giovani arrabbiati ed erano pronti a combattere… Sono entrato in chiesa. Tutto distrutto. Mi sono inginocchiato davanti alle immagini sacre rimaste: “Dio, dammi le parole”. Dopo cinque minuti c’è stato silenzio, mi sono alzato e ho detto loro: “Sono arrabbiato anch’io, anche più di tutti voi, però se fate sì che prevalga l’irrazionalità verranno uccise ancora più persone. Vi prego, nel nome di Dio, andatevene a casa”. Penso che il Signore sia stato dalla mia parte: questi giovani se ne sono andati via senza protestare, senza altre violenze. È stato un miracolo. Continueremo a sperare. Ma abbiamo bisogno del vostro aiuto».

Ci piacerebbe che avessero più voce i leader religiosi islamici che in questo frangente invitano a non reagire con la violenza contro le offese a Maometto. Ma quella frase realista, autenticamente umana e cristiana dell’arcivescovo – «se fate sì che prevalga l’irrazionalità verranno uccise ancora più persone» – suona come un monito anche per chi ha la responsabilità di non aggravare una situazione dalle conseguenze incalcolabili.

Pubblicato  da Andrea Tornielli -.andreatornielli.it/-

 
 
 

IVAN CI RACCONTA L'APPARIZIONE E IL MESSAGGIO DELLA REGINA DELLA PACE DEL 16 SETTEMBRE 2012

Post n°7441 pubblicato il 19 Settembre 2012 da diglilaverita
Foto di diglilaverita

Ivan: "È difficile trovare parole per descrivere la Bellezza e l’Amore della Madonna. È venuta a noi questa sera particolarmente gioiosa e felice. È venuta in mezzo a noi con tre Angeli. Ci saluta tutti col suo saluto materno:

«Sia lodato Gesù, cari figli miei».


Poi la Madonna stende le sue mani, e poi prega nella sua lingua aramaica sopra tutti noi, con le mani distese, per un tempo prolungato. In maniera particolare prega sopra voi malati qui presenti. Poi, in maniera individuale, prega sopra voi sacerdoti qui presenti all’incontro. Poi benedice tutti noi con la sua benedizione materna. Benedice anche tutti gli oggetti sacri portati qui per la benedizione. Poi la Madonna un tempo dedica e prega per la Pace nel mondo. E poi dice anche a noi:

«Cari figli, anche questa sera vi voglio aiutare. Pregate per la Pace. Pregate insieme a Me per la Pace nel mondo. Pace, cari figli! Soltanto Pace! Io prego insieme con voi per la Pace nel mondo. Per questo vi dico: perseverate cari figli nella preghiera! Grazie, cari figli, perché anche oggi avete risposto alla mia chiamata».


In maniera particolare ho raccomandato tutti voi, le vostre necessità, le vostre famiglie. In maniera particolare ho raccomandato tutti voi malati e i sacerdoti presenti. Poi segue una conversazione privata un pochino prolungata tra me (Ivan) e la Madonna. Dopo questa conversazione privata la Madonna se ne va nella preghiera. Se ne va nel segno della Luce e della Croce, col saluto:

«Andate in Pace, cari figli miei!»


Io vorrei ancora una volta evidenziare che la Madonna un tempo abbastanza lungo ha pregato per la Pace nel mondo; e invita anche tutti noi con parole molto semplici a pregare insieme a Lei per la Pace nel mondo. Io spero che risponderemo alla chiamata della Madonna e che accoglieremo i suoi Messaggi, affinché saremo suoi collaboratori nella costruzione di un nuovo e migliore mondo". … "Che anche questo nostro incontro sia l’inizio del nostro rinnovamento spirituale. Stasera quando tornerete nelle vostre case continuate con questo rinnovamento nelle vostre famiglie, specialmente con i vostri figli, perché questo tempo è veramente un tempo di grande responsabilità. Con la responsabilità impegniamoci per tenerci uniti alla Mamma celeste. Siamo anche noi oggi un segno vivo: segno della Fede viva!"

- Fonte: medjugorje.altervista.org -

 
 
 
 
 

INFO


Un blog di: diglilaverita
Data di creazione: 16/02/2008
 

 

LE LACRIME DI MARIA

 

MESSAGGIO PER L’ITALIA

 

Civitavecchia la Madonna piange lì dove il cristianesimo è fiorito: la nostra nazione, l'Italia!  Dov'è nato uno fra i più grandi mistici santi dell'era moderna? In Italia! Padre Pio!
E per chi si è immolato Padre Pio come vittima di espiazione? Per i peccatori, certamente. Ma c'è di più. In alcune sue epistole si legge che egli ha espressamente richiesto al proprio direttore spirituale l'autorizzazione ad espiare i peccati per la nostra povera nazione. Un caso anche questo? O tutto un disegno divino di provvidenza e amore? Un disegno che da Padre Pio agli eventi di Siracusa e Civitavecchia fino a Marja Pavlovic racchiude un messaggio preciso per noi italiani? Quale? L'Italia è a rischio? Quale rischio? Il rischio di aver smarrito, come nazione, la fede cristiana non è forse immensamente più grave di qualsiasi cosa? Aggrappiamoci alla preghiera, è l'unica arma che abbiamo per salvarci dal naufragio morale in cui è caduto il nostro Paese... da La Verità vi Farà Liberi

 

 

 
 

SAN GIUSEPPE PROTETTORE

  A TE, O BEATO GIUSEPPE

A te, o beato Giuseppe, stretti dalla tribolazione ricorriamo, e fiduciosi invochiamo il tuo patrocinio dopo quello della tua santissima Sposa.
Per quel sacro vincolo di carità, che ti strinse all’Immacolata Vergine Madre di Dio, e per l’amore paterno che portasti al fanciullo Gesù, riguarda, te ne preghiamo, con occhio benigno la cara eredità, che Gesù Cristo acquistò col suo sangue, e col tuo potere ed aiuto sovvieni ai nostri bisogni.
Proteggi, o provvido custode della divina Famiglia, l’eletta prole di Gesù Cristo: allontana da noi, o Padre amatissimo, gli errori e i vizi, che ammorbano il mondo; assistici propizio dal cielo in questa lotta col potere delle tenebre, o nostro fortissimo protettore; e come un tempo salvasti dalla morte la minacciata vita del pargoletto Gesù, così ora difendi la santa Chiesa di Dio dalle ostili insidie e da ogni avversità; e stendi ognora ciascuno di noi il tuo patrocinio, affinché a tuo esempio e mediante il tuo soccorso, possiamo virtuosamente vivere, piamente morire e conseguire l’eterna beatitudine in cielo.
Amen
San Giuseppe proteggi questo blog da ogni male errore e inganno.

 
 
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