ASCOLTA TUA MADRE

LE LACRIME DI UNA MADRE NON ASCOLTATA

 

FERMIAMO LA LEGGE CONTRO L'OMOFOBIA

 

TELEFONO VERDE "SOS VITA" 800813000

CHE COSA E' IL TELEFONO "SOS VITA"?
 
È un telefono “salva-vite”, che aspetta soltanto la tua chiamata. E' un telefono verde, come la speranza la telefonata non ti costa nulla,
Vuole salvare le mamme in difficoltà e, con loro, salvare la vita dei figli che ancora esse portano in grembo.
E quasi sempre ci riesce, perché con lui lavorano 250 Centri di aiuto alla vita.
 
Il Movimento per la vita lo ha pensato per te
 
Puoi parlare con questo telefono da qualsiasi luogo d’Italia: componi sempre lo stesso numero: 800813000.
 
Risponde un piccolo gruppo di persone di provata maturità e capacità, fortemente motivate e dotate di una consolidata esperienza di lavoro nei Centri di aiuto alla vita (Cav) e di una approfondita conoscenza delle strutture di sostegno a livello nazionale. La risposta, infatti, non è soltanto telefonica.
 
Questo telefono non ti dà soltanto ascolto, incoraggiamento, amicizia, ma attiva immediatamente un concreto sostegno di pronto intervento attraverso una rete di 250 Centri di aiuto alla vita e di oltre 260 Movimenti per la vita sparsi in tutta Italia.

 
DUE MINUTI PER LA VITA

Due minuti al giorno è il tempo che invitiamo ad offrire per aderire alla grande iniziativa di
preghiera per la vita nascente che si sta diffondendo in Italia dal 7 ottobre 2005 in
occasione della festa e sotto la protezione della Beata Vergine Maria, Regina del Santo Rosario.
Nella preghiera vengono ricordati ed affidati a Dio:
 i milioni di bambini uccisi nel mondo con l’aborto,
 le donne che hanno abortito e quelle che sono ancora in tempo per cambiare idea,
 i padri che hanno favorito o subito un aborto volontario o che attualmente si trovano accanto ad
una donna che sta pensando di abortire,
 i medici che praticano aborti ed il personale sanitario coinvolto, i farmacisti che vendono i
prodotti abortivi e tutti coloro che provocano la diffusione nella società della mentalità abortista,
 tutte le persone che, a qualsiasi livello, si spendono per la difesa della vita fin dal concepimento.
Le preghiere da recitarsi, secondo queste intenzioni, sono:
 Salve Regina,
 Preghiera finale della Lettera Enciclica Evangelium Vitae di Giovanni Paolo II
 Angelo di Dio,
 Eterno riposo.
Il progetto è quello di trovare 150.000 persone, che ogni giorno recitino le preghiere. Il numero corrisponde a quello - leggermente approssimato per eccesso – degli aborti accertati che vengono compiuti ogni giorno nel mondo, senza poter conteggiare quelli clandestini e quelli avvenuti tramite pillola del giorno dopo. Per raggiungere tale obiettivo occorre l’aiuto generoso di tutti coloro che hanno a cuore la difesa della vita.

“Con iniziative straordinarie e nella preghiera abituale,
da ogni comunità cristiana, da ogni gruppo o associazione,
da ogni famiglia e dal cuore di ogni credente,
si elevi una supplica appassionata a Dio,
Creatore e amante della vita.”
(Giovanni Paolo II, Evangelium Vitae, n. 100)

Ulteriori informazioni su: www.dueminutiperlavita.info
 

PREGHIERA A MARIA PER LA VITA GIOVANNI PAOLO II

O Maria, aurora del mondo nuovo, Madre dei viventi,
affidiamo a Te la causa della vita:
guarda, o Madre, al numero sconfinato di bimbi cui viene impedito di nascere,
di poveri cui è reso difficile vivere, di uomini e donne vittime di disumana violenza, di anziani e malati uccisi dall'indifferenza o da una presunta pietà.
Fà che quanti credono nel tuo Figlio sappiano annunciare con franchezza e amore agli uomini del nostro tempo il Vangelo della vita.
Ottieni loro la grazia di accoglierlo come dono sempre nuovo,
la gioia di celebrarlo con gratitudine in tutta la loro esistenza
e il coraggio di testimoniarlo con tenacia operosa, per costruire,
insieme con tutti gli uomini di buona volontà, la civiltà della verità e dell'amore
a lode e gloria di Dio creatore e amante della vita.
Giovanni Paolo II


 

AREA PERSONALE

 

Messaggi del 08/12/2012

IL BELLISSIMO FILM SU LOURDES REALIZZATO DA AUTORI MOLTO COMPETENTI COME VITTORIO MESSORI

Post n°7685 pubblicato il 08 Dicembre 2012 da diglilaverita
Foto di diglilaverita

Lourdes è una miniserie televisiva con Alessandro Gassman, Stefania Rocca e Angéle Osinski sul miracolo delle apparizioni di Maria di cui fu protagonista Bernadette Soubirous. Lourdes è una miniserie composta da 2 puntate dalla durata di 100 minuti ciascuna (qui riunite in un unico file), prodotta da KirchMedia, Lux Vide e Rai Fiction. Venne trasmessa in prima visione TV il 29 e il 30 maggio 2000. Nel 2009 la fiction è stata proposta in replica da TV2000, il 30 giugno 2010 è stata replicata in una sola sera su Rai Premium. Gli autori del soggetto sono Alessandro Jacchia, Vittorio Messori, Mario Falcone, Alessandra Caneva. Gli autori della sceneggiatura sono Francesco Scardamaglia e Mario Falcone. La regia è di Lodovico Gasparini. Gli attori protagonisti sono: Alessandro Gassman che interpreta i ruoli di Henri Guillaumet e Bernard Guillaumet, Roger Souza nel ruolo di Francois Soubirous, Umberto Orsini nel ruolo di Padre Laurent, Sydne Rome nel ruolo di Suor Marie Thérése, Angéle Osinski nel ruolo di Bernadette Soubirous, Stefania Rocca nel ruolo di Nathalie Guillaumet, Andrea Ferreol nel ruolo della Madre Generale, Maria D'Aires nel ruolo di Louise Soubirous, Paula Sà Nogueira nel ruolo di Bernarde Casterot, Florence Darel nel ruolo di Claire La Fontaine. La storia inizia con l'apparizione della Madonna alla pastorella Bernadette.

Fonte: YouTube

 
 
 

I DIECI COMANDAMENTI DELLA FAMIGLIA

Post n°7684 pubblicato il 08 Dicembre 2012 da diglilaverita
Foto di diglilaverita

Fede e famiglia. Proponiamo un decalogo da vivere come coppia e come figli. Pregate insieme come famiglia. Decidete i tempi da dedicare alla preghiera vissuta in casa. Ritrovatevi, per esempio, il sabato sera per recitare il Rosario o parte di esso...

Un decalogo per quest’anno speciale

1. Fede e fedeltà

Ricordate il patto nuziale ogni giorno. “Io N accolgo te N e con la grazia di Cristo…..”. Recuperate il testo della promessa nuziale e tenetelo in un luogo ben visibile della camera da letto. Ripensando alle parole pronunciate nel giorno solenne del matrimonio, riconoscete la sorgente dell’amore e la grazia del sacramento ricevuto. La coscienza che l’amore è un dono di Dio e che il matrimonio è una vocazione impegna a mettersi e a rimanere in ascolto della Parola e a trovare in Dio la fonte a cui attingere sempre nuovamente la forza dell’amore e il coraggio della fedeltà.

2. Fede e ascolto

Vivete un dialogo coniugale più intenso e frequente. Il dialogo vi aiuta a sopportare insieme le prove, sia quelle che vengono dall’esterno (ambiente sociale, mancanza di lavoro) sia quelle che nascono all’interno della vita familiare (incomprensione e diffidenze). Il dialogo manifesta e rafforza la condivisione che è il primo e più grande sostegno. Senza il dialogo ogni frattura rischia di allargarsi, ogni incomprensione di estendersi.

3. Fede e memoria

Riscoprite l’anniversario di matrimonio. La sottolineatura dell’evento sacramentale si accompagna inevitabilmente con la valorizzazione dell’anniversario di matrimonio. Da celebrare con particolare cura. Preparatevi con un tempo di ritiro, con il sacramento della riconciliazione per rendere grazie a Dio dei doni ricevuti e confermare il patto nuziale.

4. Fede e preghiera

Pregate insieme come famiglia. Decidete i tempi da dedicare alla preghiera vissuta in casa. Ritrovatevi, per esempio, il sabato sera per recitare il Rosario o parte di esso, ripercorrendo i misteri gaudiosi della vita della Santa Famiglia a Nazaret. Sarà un’occasione propizia per ripercorrere gli anni di Gesù con Maria e Giuseppe e coinvolgere anche i più piccoli in questa meravigliosa storia della salvezza.

5. Fede e eucarestia

Preparatevi come famiglia alla Pasqua settimanale. L’Eucarestia è una grazia che vi educa all’ascolto, alla missione e permette a Cristo Signore di rimanere in mezzo a voi, di diventare Lui il sostegno, la forza, il cibo, nel vostro cammino. Al mattino della domenica ritrovatevi come famiglia per leggere il brano del vangelo che sarà proclamato nella liturgia eucaristica e invitate tutti a condividere le proprie riflessioni. Se possibile, genitori e figli, partecipate insieme all’ Eucarestia.

6. Fede e vita

Celebrate la vita. Imparate a ritmare i momenti della vita familiare con la lode di Dio. Date cioè il respiro della fede agli eventi che coinvolgono la famiglia, come compleanni, onomastici, promozioni scolastiche, momenti di malattia e di difficoltà. Scegliete la modalità più opportuna, ad esempio andare a messa tutti insieme quel giorno o vivere un momento di preghiera in casa.

7. Fede e cammino

Fate un pellegrinaggio familiare. In questo anno della fede prevedete di fare un pellegrinaggio come famiglia. Mettersi in cammino insieme per affidare al Signore la vostra famiglia, è segno di fiducia e di abbandono.

8. Fede e testimonianza

Ascoltate la testimonianza dei santi sposi e genitori. Proponiamoci di approfondire la vita di una o più coppie cristiane che hanno vissuto santamente la vocazione al matrimonio (Maria e Luigi Beltrame Quattrocchi, Luigi e Zelia Martin, genitori di santa Teresa di Gesù Bambino).

9. Fede e carità

Vivete l’attenzione per l’altro. Le porte della casa non possono mai restare chiuse ma sempre devono essere pronte a far posto a chi si trova in necessità. Non solo i figli della carne ma anche quelli della Provvidenza, non solo gli amici a cui siamo legati da un patto ma anche quei fratelli che per un tempo abbiamo avuto la sorte di incrociare.

10. Fede e santità

Puntate in alto. Senza paura apritevi alla chiamata alla santità. Il matrimonio non può essere pensato come una via minore, una specie di stradina di campagna buona per i muli, per quanti cioè non sanno correre come i cavalli. La Chiesa invita a farne invece la via maestra per giungere alle alte vette. Come? Vivendo il Vangelo. Ma il Vangelo non è un semplice ricettario e neppure una raccolta di pie illusioni, è una Persona che rivela il progetto del Padre. Niente paura! Ci vuole una santa incoscienza e una buona dose di ingenuità per intraprendere il cammino.

- www.puntofamiglia.net - Donboscoland -

 
 
 

GUARIGIONE MIRACOLOSA DELLA MADONNA DI MEDJUGORJE A SAN NICOLO D'ARCIDANO - SARDEGNA -

Post n°7683 pubblicato il 08 Dicembre 2012 da diglilaverita
Foto di diglilaverita

In data 18 ottobre 2012 abbiamo dato notizia che il successivo giorno 21 sarebbe avvenuta l’inaugurazione della prima piazza al mondo dedicata alla Madonna di Medjugorje. E’ vero che in altre città d’Italia sono state poste statue simili con identici fini, ma a S. Nicolò d’Arcidano la progettazione urbanistica ha investito un’area di ben 4.000 m/q e l’avvenimento, preparato con tridui di preghiere, è stato solennizzato dalla presenza oltre che delle massime autorità civili anche di quelle religiose, che hanno concelebrato una S. Messa pubblica alla quale hanno partecipato migliaia di fedeli provenienti da varie località della Sardegna.

Si era saputo subito, a S. Nicolò d’Arcidano tutti se lo raccontavano a bassa voce, ma solo ora che la notizia è ufficiale si può parlarne apertamente. Infatti, durante la S. Messa di inaugurazione della piazza dedicata alla Regina della Pace, evento di cui abbiamo già scritto, la Madonna ha guarito una persona. A.P., una signora sessantenne di Oristano, ne ha dato pubblica testimonianza sabato scorso nella gremitissima chiesa parrocchiale,  in occasione dell’incontro mensile del gruppo di preghiera mariano al quale i devoti arrivano anche dai Paesi limitrofi.

E sabato scorso erano accorsi numerosi perché avvertiti che finalmente avrebbero conosciuto quel che era accaduto direttamente dalla protagonista.

Così hanno saputo che la signora era affetta da una gravissima malattia, di cui non ha fatto il nome, raccontandone però i sintomi: gonfiore alle gambe con ulcerazioni profonde bisognose di continui interventi chirurgici per asportarne il pus e scongiurare la cancrena. Una situazione fisica che ha richiesto l’uso della carrozzina anche per recarsi, accompagnata da due amiche, il 21 ottobre scorso all’inaugurazione della piazza dedicata alla Madonna di Medjugorje in quel di S. Nicolò d’Arcidano. Durante la S. Messa alla signora è parso che la Madonna si muovesse dalla statua e le andasse incontro sorridendo. Umilmente ha pensato che cominciassero a non funzionare più nemmeno i suoi occhi,  anche se per tutto il tempo quella figura continuava a sorriderle benevolmente.

Al momento della Comunione ha deciso di portarsi a riceverla proprio dal Vescovo e, non sapendo come andare con le sue gambe malferme, ha deciso di appoggiarsi ad alcuni paletti che la separavano dal presule e che le erano sembrati sufficientemente robusti da reggerla. Così, con grande fatica,  appoggiandosi ad un paletto dopo l’altro era riuscita a comunicarsi e a ritornare indietro allo stesso modo.

Alla fine della Messa si è alzata in piedi e si è messa tranquillamente a camminare come tutti gli altri per ritornare a casa, finché una delle amiche le ha fatto notare che lei non poteva camminare. Solo allora A.P. si è resa conto che le gambe non le dolevano più, che avvertiva un forte calore agli arti inferiori e che si sentiva guarita. Ha poi raccontato all’amica della fatica che aveva fatto per raggiungere il Vescovo e dell’aiuto dei paletti ma, cosa che appare incredibile anche a noi che la scriviamo, l’amica le ha fatto notare che lì non c’era alcun paletto, come si può verificare anche dal filmato che abbiamo pubblicato (www.youtube.com/watch?v=vRv_MUY2Dh4&feature=youtu.bee)  come testimoniano gli organizzatori dell’evento.

Rientrata a casa ad Oristano con l’aiuto della madre ha potuto constatare che le gambe erano perfettamente guarite, la pelle richiusa, nessun segno delle cicatrici lasciate dalle piaghe e dal bisturi che tagliava le carni andate in necrosi.

Il mattino seguente la signora doveva sottoporsi in ospedale ad una di quelle dolorosissime medicazioni che le erano necessarie per scongiurare l’amputazione degli arti e non è mancata all’appuntamento. Stavolta però i tre piani li ha fatti correndo a piedi ed è piombata nella stanza del medico al massimo dell’euforia. Il sanitario, vedendola in tale allegria, l’ha avvertita che quel giorno la seduta sarebbe stata particolarmente dolorosa, invitandola a prepararsi sul lettino. In silenzio la paziente ha ubbidito, in attesa di vedere lo stupore del medico alla vista delle sue gambe tornate perfettamente sane ed integre.

Ora la documentazione medica è stata trasmessa all’autorità religiosa, a S.E. Giovanni Dettori, Vescovo della Diocesi di Ales-Terralba che, insieme al Parroco, Don Gian Pietro Fanari, e agli altri presbiteri, ha presenziato all’inaugurazione della piazza, ha benedetto la statua e ha celebrato la S. Messa durante la quale A.P. è guarita.

Qualche giorno dopo, nell’apparizione a Mirjana del 2 novembre, la Madonna ha concluso dicendo “Pregate per i pastori, perché niente di tutto questo sarebbe possibile senza di loro”. Non possiamo che essere d’accordo, senza i sacerdoti questo miracolo non sarebbe stato possibile.

Per quanto riguarda invece S. Nicolò d’Arcidano, siamo sicuri che ne scriveremo ancora, perché sono riusciti davvero a portare Medjugorje in Sardegna.

Fonte: lamadredellachiesa.it

 
 
 

RELAZIONE E CATECHESI DI DI DON GABRIELE AMORTH DEL 24 NOVEMBRE 2012

Post n°7682 pubblicato il 08 Dicembre 2012 da diglilaverita
Foto di diglilaverita

Vi commento il messaggio del 2 ottobre attraverso Mirjana: “Cari figli, vi chiamo e vengo in mezzo a voi perché ho bisogno di voi. Ho bisogno di apostoli dal cuore puro. Prego, ma pregate anche voi che lo Spirito Santo vi renda capaci e vi guidi, che vi illumini e vi riempia di amore e di umiltà. Pregate che vi riempia di grazia e di misericordia. Solo allora mi capirete, figli miei. Solo allora capirete il mio dolore per coloro che non hanno conosciuto l’Amore di Dio. Allora potrete aiutarmi. Sarete i miei portatori della luce dell’amore di Dio. Illuminerete la via a coloro a cui gli occhi sono donati, ma non vogliono vedere. Io desidero che tutti i miei figli vedano mio Figlio. Io desidero che tutti i miei figli vivano il Suo Regno. Vi invito nuovamente e vi prego di pregare per coloro che mio Figlio ha chiamato. Vi ringrazio.”

“Cari figli, vi chiamo…” è la Madonna che ci ha chiamato; siamo qui perché abbiamo ascoltato l’invito di Maria “… vi chiamo e vengo in mezzo a voi…” la Madonna sta in mezzo a noi perché: “… ho bisogno di voi.” Quante volte ci ha detto questo: “…. ho bisogno di apostoli dal cuore puro …”. Come si fa ad essere apostoli dal cuore puro? “… Prego, ma pregate anche voi che lo Spirito Santo vi renda capaci e vi guidi, che vi illumini, che vi riempia di amore e di umiltà. Pregate che vi riempia di grazia e di misericordia.” Ecco, per essere apostoli di Maria dal cuore puro abbiamo bisogno di pregare lo Spirito Santo perché sia Lui a guidarci. Gesù è chiaro: ”senza di Me non potete fare niente.” Siamo dei buoni a nulla però aggiungiamo con S. Paolo: “Con Dio posso tutto, posso tutto in Colui che mi dà forza.” “…Ci riempia di amore…”, senza amore non si fa niente. Diceva San Massimiliano Kolbe: “Solo l’amore costruisce.” Guardate quante guerre sono in atto specie nel Medio Oriente, eppure è chiaro e deve essere chiaro a tutti che la guerra distrugge solamente, la guerra nuoce a tutti, solo la pace è utile, solo con la pace si costruisce. Tanto amore, l’amore costruisce…. e umiltà, se non si è umili, non si è ascoltati; per essere ascoltati ci vuole tanta umiltà. La persona superba allontana, chi pensa di imporre non ottiene niente; ottiene chi, con tutta umiltà, propone qualche cosa che viene da Dio. E ancora: “… pregate perché vi riempia di grazia, vi riempia di misericordia.” Di grazia, cioè di quella forza soprannaturale che viene da Dio. La grazia, questo dono immenso, fa sì che anche una semplice parola possa trasformare una vita. E la misericordia che cos’è? La si definisce così: “E’ avere bontà per chi non merita bontà”. Avere bontà per chi non merita bontà, come si fa? E’ semplice, ci mettiamo davanti al Signore e sappiamo di essere noi le persone che non meritano bontà e allora Dio ci copre con la sua misericordia, che è proprio la bontà per chi non la merita. “…Solo allora mi capirete figli miei…” Cos’è che dobbiamo capire? “… Solo allora capirete il mio dolore per coloro che non hanno conosciuto l’amore di Dio ...” Dio è Amore, “… non aver conosciuto l’amore di Dio ...” è non aver conosciuto Dio. Tutti vediamo che viviamo in un mondo in cui ‘la cultura’ ha fatto trionfare l’illuminismo, il razionalismo, il comunismo. Quest’ultimo ha allontanato definitivamente le masse da Dio, prima gli operai, poi la gente di campagna, poi tutti gli altri. Il comunismo è ancora forte, ve lo dico io che sono emiliano di Modena, altroché se il comunismo è ancora forte nella mia città; “…non hanno conosciuto l’amore di Dio…”, ossia non hanno conosciuto Dio, Dio che è Amore, “… allora potrete aiutarmi …”. Per poter aiutare la Madonna dobbiamo capire la sua sofferenza, il suo dolore verso coloro che non hanno conosciuto l’amore di Dio. Pensiamo spesso a Maria ai piedi della Croce. Lei vede tutte le sofferenze di Gesù. I suoi sentimenti sono un insieme di amore e di dolore. Il Vaticano II nell’VIII capitolo della Lumen Gentium, tutto sulla Madonna, ci dice che Maria era consenziente. Questo il suo primo sentimento: era consenziente alla volontà di Dio! Così vuole il Padre, così ha voluto Gesù, si faccia come vuoi Tu, non come voglio io. Anch’io acconsento alla volontà del Padre, alla volontà del Figlio. Il primo sentimento è stato il suo più grande contributo alla Redenzione. Poi la gratitudine per le immani sofferenze con cui Gesù ci ha riscattato. Maria vede che quelle grandi sofferenze erano già state applicate a Lei preventivamente; è proprio grazie alla Sua Passione, Morte e Resurrezione che Lei è Immacolata, sempre Vergine Madre di Dio, Regina di tutti i santi, Madre di tutta l’umanità, Corredentrice, Mediatrice di grazie. Vede quel sangue che scorre lungo tutto il Suo corpo (nella Sindone si contano 120 colpi di flagello): ognuno di noi è costato quel sangue. Ma la sofferenza immane, la sofferenza maggiore è che tanto di questo sangue viene rifiutato. Gesù ha salvato tutti, tutta l’umanità, ma non tutti accolgono la grazia della sua Redenzione. Ecco, conoscere la sofferenza di Maria è lo sprone per diventare i suoi apostoli, “…nuovi apostoli dal cuore puro, guidati dallo Spirito Santo, pieni di amore, di umiltà, di grazia, di misericordia. Sarete ancora i miei pastori portatori di luce dell’amore di Dio. Illuminerete la via a coloro a cui gli occhi sono donati, ma non vogliono vedere...” Chi si danna ha scelto di dannarsi, ma che dolore immenso, è sangue di Gesù buttato via. “… Io desidero che tutti i miei figli vedano mio Figlio …”, vederlo, capirlo, aderire a lui, amarlo. In che modo si ama Gesù? “Chi mi ama osserva la Mia Parola”. “… Io desidero che tutti i miei figli vivano il Suo Regno…”. La Madonna appare già da 30 anni a Medjugorje, ma sta apparendo in tante parti del mondo, perché la sua missione è incominciata lì, ai piedi della Croce, “Ecco tuo figlio, ecco la Madre tua”. La missione di Maria è di far sì che la Redenzione di Gesù arrivi a ciascuno di noi, a tutti gli uomini, anche a coloro che non hanno mai sentito parlare di Gesù. Poi l’ultima raccomandazione: “… vi invito nuovamente e vi prego di pregare per coloro che mio Figlio ha chiamato …”, cioè per i sacerdoti; c’è tanto bisogno di sacerdoti santi, conformi al cuore di Dio, anche se, come dice un proverbio cinese: “Fa più rumore un albero che cade, che una foresta che cresce”. Fa più rumore un sacerdote che cade e subito i giornali si scagliano a parlarne in tutti i modi; se poi possono parlare male del Vaticano ci vanno a nozze, ma non fa rumore la foresta che cresce, quante migliaia di sacerdoti, parroci, missionari, dediti agli ospedali, ai malati, alla scuola, questa è la foresta che cresce. “… Vi ringrazio”. E io ringrazio voi di essere stati in ascolto.

DON GABRIELE AMORTH

Domanda: Un giovane di ventotto anni, autista dell’A.T.A.C. soffre di attacchi di panico e di ansia; è andato da molti medici, ma non ha risolto il problema. Da premettere che non è mai stato bene. Si è ricordato che quando aveva appena dieci anni, insieme a degli amici, ha partecipato per scherzo a sedute spiritiche.
Don Amorth: E quindi per scherzo ci si può rovinare l’intera vita. Comunque raccomando a questo giovane i tre consigli che Gesù dà per guarire dai mali malefici, anche senza il bisogno di esorcismi: tanta fede, tanta preghiera e digiuno. Ve lo ricordavo anche la volta scorsa il consiglio che Gesù dà ai nove apostoli che non sono riusciti a liberare quel giovane: “Perché non avete avuto fede, ci vuole preghiera e digiuno per scacciare certi demoni.”

Domanda: Quando commetto un peccato mortale, posso chiedere perdono a Dio senza doverlo confessare a un sacerdote?


Don Amorth: Due cose: quando commetto un peccato mortale subito debbo fare un atto di pentimento perfetto e questo lo posso fare io con Dio: “Signore ti chiedo perdono perché ho offeso te, perché ho meritato l’inferno, ho offeso te, sono andato contro un tuo comandamento.” Questo è da fare subito, per mettersi a posto, in caso di morte improvvisa, ma poi non basta. Il Signore è stato chiaro: “A chi rimetterete i peccati saranno rimessi a chi non li rimetterete resteranno non rimessi”. Quindi anche quell’atto di pentimento completo che si fa deve includere: “Signore ti chiedo perdono, ma mi confesserò al più presto.” Gesù vuole che siano i sacerdoti a rimettere i peccati, perché il peccato non è solo un fatto personale, è qualcosa che deprime tutta la società, anche se fatto di nascosto. Si dice a volte che se un uomo peggiora, peggiora il mondo, se un uomo migliora, migliora il mondo e allora ecco che occorre anche il perdono dato da chi è abilitato a farlo a nome della Chiesa.

Domanda: La Madonna dice che il digiuno oggi è proprio necessario, perché allora la Chiesa non ne parla?

Don Amorth: È’ una domanda intelligente. Mi ricordo da bambino che ci si teneva enormemente a non mangiar carne al venerdì e a digiunare nei giorni stabiliti. La Madonna ci insiste tanto, perché allora la Chiesa non ne parla? Sarà bene che se ne torni a parlare; è un’osservazione giusta.

Domanda: Se due persone omosessuali si vogliono bene perché non si possono sposare?

Don Amorth: Figlioli cari, il Signore ha istituito il matrimonio tra un uomo e una donna, il Signore ha creato gli uomini e le donne complementari, ma qui si va contro ai più elementari principi di ragione. E’ vero che siamo in un mondo così sbalestrato! A suo tempo io sono rimasto di sasso quando, in occasione del referendum del divorzio, ho visto tanti cattolici votare per il divorzio. In quell’occasione ho rotto l’amicizia con un mio amico caro che forse qualcuno di voi ha sentito nominare, Carlo Carretto, monaco. Lui pubblicamente ha detto: “Io voto a favore del divorzio.” Nella mia zona in Emilia tutti i fautori del divorzio andavano in giro con il discorso di Carlo Carretto. Tanti cattolici hanno votato il divorzio, poi, peggio ancora, tanti cattolici hanno votato l’aborto. Gesù ha detto: “Non divida l’uomo quello che Dio ha unito.” L’aborto va contro il 5° comandamento “Non uccidere”. Ho visto tanti cattolici votare per l’aborto, e chi pratica l’aborto è un assassino; sono assassini che hanno anche un patrono: il re Erode, l’autore della Strage degli Innocenti. Medici che dovrebbero curare la malattia e uccidono, ma dite voi è una pazzia, però viviamo in un mondo così sconvolto che se oggi mettessero al referendum l’eutanasia, vincerebbe, se mettessero al referendum il matrimonio tra omosessuali, credo che vincerebbe e se mettessero anche al referendum l’adozione dei bambini da coppie omosessuali, vincerebbe. E’ un mondo sconquassato, per cui ecco, è fondamentale che il cristiano, se vuole vivere da cristiano, deve essere diverso dagli altri. L’ambiente di lavoro ti scuote: “io la penso così”, “io colà” “io la penso come la pensa Gesù Cristo” e bisogna essere apertamente, sfacciatamente cristiani, sbandierare il proprio credo, altroché cristiani timidi.

Domanda: Come mai nella Chiesa c’è tanta corruzione e tanto lusso? Perché non si vendono i tanti beni e si danno i soldi ai poveri? I beni della chiesa sono stati fatti con i soldi dei poveri?

Don Amorth: Vacci piano, sia con la corruzione così sbandierata dai giornali, sia con il lusso. Guardate queste grandiose cattedrali, questi mosaici, questi quadri, queste statue, andate a visitare i Musei Vaticani. Occorrerebbe buttare giù la Cappella Sistina che è per la gioia e per la fede di tutti? Lo sapete che nella cappella Sistina passano anche ventimila persone al giorno? Lì c’è tutta la Bibbia! Le cose date a Dio sono poi per il vantaggio e la gioia di tutti. C’era un parroco che penso tutti abbiate sentito nominare, il Curato d’Ars. Andava vestito molto poveramente, ma quando si trattava di comprare camice, ostensorio, pianeta, era incontentabile, voleva le cose più belle, perché sono per il Signore. C’è gente che i soldi può darli ai poveri e la Chiesa quello che può fare, lo fa! Pensate anche soltanto alla Caritas in tutto il mondo, pensate anche alle tante mense che la Caritas ha qui a Roma.

Domanda: Tante persone dicono tanti rosari ma poi sembra che si comportino male con gli altri.

Don Amorth: Noi preghiamo per vivere da cristiani, per avere forza da Dio. Vivere da cristiani cosa vuol dire? Amare Dio con tutte le forze e amare il prossimo come lo ha amato Gesù. In che modo Gesù ci ha amato? San Giovanni è così chiaro: “Gesù ci ha amato dando la vita per noi, ciò vuol dire che noi dobbiamo amare il prossimo dando la vita per il prossimo. Quindi andiamoci piano a dire che tanta gente dice molti rosari e poi si comporta male, perché molte volte questa frase nasconde un atto di superbia. Come se dicessi: “Io non dico rosari, non prego, ma sono migliore degli altri.” E’ tutto da dimostrare. Eppure si dice che più si prega più si riesce a comprendere Dio, la Sua bontà. Forse non si prega con il cuore, ah questo è possibile, bisogna pregare con fede, non macchinalmente, pregare con fede e allora la preghiera accresce la fede, accresce la carità.

Domanda: Nonostante io preghi tanto, la mia situazione in ufficio è semplicemente disperata. I miei colleghi sono cattivi nei miei confronti e, addirittura mi minacciano di morte, perché ho saputo cose brutte che li riguardano. Conosco anche un impiegato di elevato livello che è stato mandato via, licenziato in malo modo, nella maniera più ingiusta, perché era venuto a sapere delle grosse magagne sul suo superiore. (E’ possibile anche questo). Ho perso ogni speranza, mi chiedo, se il Signore c’è, non vede la mia situazione? Non vede che non riesco a liberarmi da questo marcio che è intorno a me? Non posso lasciare il lavoro perché non saprei come vivere. Sono costretta a rimanere anche se piena di paura.

Don Amorth: Alle volte si è costretti a vivere in ambienti così e proprio perché si sa che una persona è cristiana, che disapprova certe cose che gli altri approvano, è perseguitata. Il cristiano deve accettare di essere perseguitato, il cristiano deve anche accettare di dare la vita per il Signore. Voi vedete in Medio Oriente quanti cristiani vengono uccisi in Chiesa. Un cristiano deve accettare di essere anche malvisto dagli altri perché la Chiesa è diversa dagli altri e guai se si uniforma alle idee degli altri.

Domanda: Sono diciotto anni che cerco di riportare mia figlia Paola a comportarsi da figlia di Dio, ma in tutto questo tempo le cose sono sempre peggiorate fino al punto che lei confessa di essere un’altra persona. Ormai è come se non vivesse più, passa tutta la notte e il giorno al computer e contatta persone inqualificabili; non ha più interesse per niente, neppure per la sua figliolina né per noi genitori. Dice di averci messo da parte già da molto tempo. Che cosa si deve fare?
Don Amorth: Quando una persona perde così completamente la testa c’è solo da pregare, da trattarla con bontà, perché la bontà può conquistare, mentre essere acidi, è controproducente. Sì, sì, disapprovare chiaramente, ma continuare ad amare e rimettersi alla misericordia di Dio.

Domanda: Quali sono le cause della diffusione delle pratiche magiche? Quali sono le conseguenze del diffondersi di queste pratiche?

Don Amorth: E’ chiarissimo, il diffondersi di queste pratiche magiche dipende dal diffondersi della perdita della fede. Quando si perde la fede, infallibilmente ci si dà alla superstizione, infallibilmente. Ecco qual è la causa della diffusione delle pratiche magiche. Qui a Roma, uno dei primi anni che ero esorcista, sono stato invitato da un insegnante di religione in una scuola di liceo, una delle più famose di Roma. Ho chiesto ai ragazzi: “Figlioli cari, vorrei sapere quanti di voi fanno il gioco del bicchierino.” Con questo gioco si parla con i morti. La Bibbia dice: “Chi parla con i morti è in abominio a Dio”. E’ vero satanismo e ho chiesto: “Quanti di voi almeno una volta hanno fatto il gioco del bicchierino o della moneta?” Più della metà hanno alzato la mano. E ho chiesto ancora, perché lo sapevo, quanti di loro facevano, durante l’ora di religione, il gioco del bicchierino. Tante mani in alto, tante! C’era lì l’insegnante di religione che mi aveva invitato. Purtroppo tanti sacerdoti queste cose non le sanno, pensano che sia un giochetto innocuo. Invece c’è chi subisce un’influenza o peggio ancora una possessione diabolica, bel guadagno eh!!!
Bisogna stare alla larga da tutto ciò che può procurare disturbi di carattere malefico, che a volte possono diventare molto gravi. A proposito di casi gravi mi viene in mente quello di Francesco Vaiasuso, che è stato poco per volta guarito ed è arrivato alla liberazione totale. Il più grande esorcista della Sicilia di nome Matteo La Grua, morto poco tempo fa, fu il primo a fare la diagnosi di tale caso. Si trattava di una persona posseduta da Satana con ventisette legioni. Mai nessun esorcista che io conosco, o di cui abbia letto qualcosa, ha avuto un caso così grave. Avete presente quando Gesù chiese a quell’indemoniato di Gerasa come ti chiami? E lui gli risponde: “mi chiamo legione perché siamo in molti.” Erano una legione. In questo caso invece le legioni erano ventisette! E’ stato scritto un libro a questo proposito che si legge d’un fiato perché è scritto anche molto bene. Tra qualche giorno, non vi so dire nemmeno quando, mi incontrerò con quello che è stato posseduto dal demonio e da ventisette legioni, perché ci troveremo insieme in una trasmissione che si chiama “Fatti vostri”. Credo che sia su Rai 2. Lui adesso sta bene, è guarito, ma cari miei che odissea! E c’è tanto da imparare in quel libro. Ecco ve lo segnalo perché merita di essere segnalato. Vi ringrazio di avermi ascoltato.

- centroreginadellapace.it -

 
 
 

8 DICEMBRE: SOLENNITA’ DELL’IMMACOLATA CONCEZIONE

Post n°7681 pubblicato il 08 Dicembre 2012 da diglilaverita
Foto di diglilaverita

GESÙ: IDEALE DELL'AMORE ALL'IMMACOLATA

L'amore vero spinge a donarsi alla persona amata. L'amore vero spinge a lodare e a innalzare la persona amata. L'amore vero è fatto così, si esprime così, si attua così. Anzitutto, l'amore vero spinge a donare se stesso alla persona amata. Quando poi l'amore è totale, spin­ge a donare tutto se stesso alla persona amata. Donare se stesso, infatti, vale più di tuti i gioielli e i beni di que­sto mondo. Così insegna il Cantico dei cantici: «Se uno desse tutte le ricchezze della sua casa in cambio del­l'amore, non ne avrebbe che dispregio» (Ct 8,7).
Ancora più grande è l'amore, inoltre, quando spin­ge non solo a donarsi, ma anche a sacrificarsi e a immo­larsi per la persona amata, come ha detto Gesù con le sue divine parole: «Nessuno ha amore più grande di chi sacrifica se stesso per i suoi amici» (Gv 15,13). Ebbene, Gesù ha amato proprio così l'Immacola­ta, e l'ha amata nella maniera unica, creandola anzitut­to immacolata, ossia piena di ogni grazia, fin dal primo istante della sua concezione, con la Redenzione preser­vativa, operando cioè miracolosamente quale suo per-
sonale ed esclusivo Redentore perfettissimo, secondo l'insegnamento del beato Giovanni Duns Scoto nella spiegazione della verità dell'Immacolata Concezione.
Dopo il dono della concezione immacolata di Maria, poi, Gesù, «nella pienezza dei tempi», ha dona­to tutto se stesso, come Verbo di Dio, alla Vergine Immacolata, come dice l'Apostolo Paolo (Gal 4,4). E così, di seguito, Egli
- si è fatto «fare» Verbo incarnato da Lei: «factum ex muliere» (Gal l.c.);
- si è fatto allattare e allevare da Lei, nella prima infanzia e fanciullezza;
- si è fatto preparare da Lei per la missione reden­tiva, nei trent'anni di vita intima a Nazaret;
- si è fatto accompagnare da Lei fin sul Calvario;
- si è fatto offrire da Lei al Padre sulla Croce, Vit­tima immolata per la Redenzione universale;
- si è donato, infine, a Lei nell'Eucaristia, quale suo nutrimento divino "soprasostanziale" lungo il resto della vita da Lei trascorsa su questa povera terra di «tri­boli e spine» (Gen 3,18).
Nel cammino storico del piano salvifico di Dio, appare chiaro che Gesù, dell'intera sua vita terrena, ha vissuto trent'anni solo per la sua Divina Madre e nel­l'intimità con la sua Divina Madre, a Nazareth, mentre ha vissuto solo tre anni per la missione pubblica della predicazione evangelica fra gli uomini. E chi può descri­vere quei trent'anni di convivenza tra il divin Figlio innamoratissimo e la sua Mamma? Quali effusioni tenerissime di affetto il Bambino Gesù, il Pargolo e l'Infan­te divino non avrà donato alla dolcissima Mamma con i suoi baci e abbracci amorosissimi, sempre ricambiati, a profusione, dall'affettuosissima Mamma?
Ugualmente, da ragazzo, da giovane, da uomo maturo, Gesù è stato sempre a Nazareth, «sottomesso» alla Madre e a san Giuseppe (Lc 2,51), sempre ricco dell'amore più santo e divino, con tutte le espressioni dell'affettuosità pura e ardente dell'età in crescita. Gesù ha amato divinamente la Mamma, via via, con il cuore di ragazzo, con il cuore di adolescente, con il cuore di giovane, con il cuore di uomo maturo. Chi può dire la gamma delle espressioni e delle sfumature di un amo­re divino-umano santissimo che dal cuore e dalle paro­le, dagli sguardi e dai gesti di Gesù si riversava di continuo sulla Mamma avvolgendola, penetrandola, tenendola sempre più sovraelevata all'ordine dell'Unio­ne ipostatica, con cui Ella sperimentava, può dirsi, la trascendente parentela d'amore con Dio Uno e Trino, quale Figlia del Padre, quale Madre del Figlio e quale Sposa dello Spirito Sànto?
 
"La gloria che nessuno mai ti ha tributato finora"
San Massimiliano Maria Kolbe, in una delle sue pre­ghiere, chiede proprio questo all'Immacolata: «Conce­dimi di renderti una tale gloria che nessuno mai ti ha tributato finora». E, di fatto, per l'Immacolata, riuscito a fare cose che hanno certamente dello straordina­rio e dell'incredibile, come le due "Città dell'Immaco­lata", una in Polonia e l'altra in Giappone. Dalle parole e dalle opere, quindi, appare ben chiaro che l'aspirazio­ne di san Massimiliano a glorificare l'Immacolata vole­va andare al di là di ogni misura, si direbbe, anzi, che volesse arrivare ad una glorificazione dell'Immacolata così alta, da essere senza precedenti, magari in assoluto!
Tale aspirazione di san Massimiliano, però, si può dire che abbia avuto il suo magnifico fondamento rea­le in quelle «grandi cose» ("magnalia Dei") che Dio Onnipotente ha fatto in Maria, come Ella stessa ha can­tato nel Magnificat (Lc 1,49), e quelle «grandi cose» sono state tutte così divine e trascendenti, da risultare davvero impensabili alla povera mente umana. Quelle «grandi cose», infatti, sono state l'opera di Dio il qua­le ha glorificato la sua Mamma:
- con la predestinazione ab aeterno quale Madre Divina;
- con l'unico decreto di predestinazione (uno eodemque decreto) insieme al Verbo Incarnato, per la Redenzione universale;
- con l'Immacolata Concezione per mezzo dell'at­to di Redenzione perfettissima;
- con la Maternità divina verginale ad opera dello Spirito Santo, per cui l'Immacolata è stata la Sempre­vergine, quale Figlia del Padre, Madre del Figlio e Spo­sa dello Spirito Santo, quasi un vero «complementum Trinitatis»;
- con la trascendente elevazione e appartenenza di Maria all'Ordine dell'Unione ipostatica.
  E non finisce qui la glorificazione della Madonna da parte del Figlio Gesù, perchè Egli l'ha voluta anche: Madre dell'umanità,
Madre della Chiesa,
Corredentrice universale e Mediatrice di tutte le grazie;
e alla fine della vita l'ha glorificata con la gloriosa Assunzione in anima e corpo al Cielo e con la cele­ste incoronazione quale Regina del Paradiso, Regi­na dell'universo.
Che cosa mai, dunque, Gesù avrebbe potuto fare in più per glorificare l'Immacolata? Per questo Lui, e sol­tanto Lui, è realmente l'ideale assoluto dell'infinito amore e dell'infinita gloria da donare all'Immacolata. E proprio questo ideale assoluto di amore e di gloria san Massimiliano ha sempre cercato di fare suo consacran­do tutto se stesso con un voto speciale all'Immacolata, e spingendo tutti gli uomini a consacrarsi all'Immaco­lata in quella maniera che non ammette proprio nessun limite, ossia con la consacrazione illimitata.
Perchè non fare anche noi la Consacrazione illimi­tata all'Immacolata, alla scuola di san Massimiliano Maria Kolbe? Alla scuola dei Francescani dell'Imma­colata, frati e suore, che vivono con il Voto mariano della consacrazione illimitata all'Immacolata?
PROPOSITO: Voglio conoscere la "consacrazione all'Immacolata" e voglio prepararmi a farla con tutto l'impegno di viverla giorno per giorno, per essere tut­to puro, "tutto dell'Immacolata".

Padre Stefano Maria Manelli frate francescano dell'Immacolata
CASA MARIANA EDITRICE - Via Piano della Croce 6 - 83040 Frigento (AV)

 
 
 
 
 

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Un blog di: diglilaverita
Data di creazione: 16/02/2008
 

 

LE LACRIME DI MARIA

 

MESSAGGIO PER L’ITALIA

 

Civitavecchia la Madonna piange lì dove il cristianesimo è fiorito: la nostra nazione, l'Italia!  Dov'è nato uno fra i più grandi mistici santi dell'era moderna? In Italia! Padre Pio!
E per chi si è immolato Padre Pio come vittima di espiazione? Per i peccatori, certamente. Ma c'è di più. In alcune sue epistole si legge che egli ha espressamente richiesto al proprio direttore spirituale l'autorizzazione ad espiare i peccati per la nostra povera nazione. Un caso anche questo? O tutto un disegno divino di provvidenza e amore? Un disegno che da Padre Pio agli eventi di Siracusa e Civitavecchia fino a Marja Pavlovic racchiude un messaggio preciso per noi italiani? Quale? L'Italia è a rischio? Quale rischio? Il rischio di aver smarrito, come nazione, la fede cristiana non è forse immensamente più grave di qualsiasi cosa? Aggrappiamoci alla preghiera, è l'unica arma che abbiamo per salvarci dal naufragio morale in cui è caduto il nostro Paese... da La Verità vi Farà Liberi

 

 

 
 

SAN GIUSEPPE PROTETTORE

  A TE, O BEATO GIUSEPPE

A te, o beato Giuseppe, stretti dalla tribolazione ricorriamo, e fiduciosi invochiamo il tuo patrocinio dopo quello della tua santissima Sposa.
Per quel sacro vincolo di carità, che ti strinse all’Immacolata Vergine Madre di Dio, e per l’amore paterno che portasti al fanciullo Gesù, riguarda, te ne preghiamo, con occhio benigno la cara eredità, che Gesù Cristo acquistò col suo sangue, e col tuo potere ed aiuto sovvieni ai nostri bisogni.
Proteggi, o provvido custode della divina Famiglia, l’eletta prole di Gesù Cristo: allontana da noi, o Padre amatissimo, gli errori e i vizi, che ammorbano il mondo; assistici propizio dal cielo in questa lotta col potere delle tenebre, o nostro fortissimo protettore; e come un tempo salvasti dalla morte la minacciata vita del pargoletto Gesù, così ora difendi la santa Chiesa di Dio dalle ostili insidie e da ogni avversità; e stendi ognora ciascuno di noi il tuo patrocinio, affinché a tuo esempio e mediante il tuo soccorso, possiamo virtuosamente vivere, piamente morire e conseguire l’eterna beatitudine in cielo.
Amen
San Giuseppe proteggi questo blog da ogni male errore e inganno.

 
 
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