ASCOLTA TUA MADRE

LE LACRIME DI UNA MADRE NON ASCOLTATA

 

FERMIAMO LA LEGGE CONTRO L'OMOFOBIA

 

TELEFONO VERDE "SOS VITA" 800813000

CHE COSA E' IL TELEFONO "SOS VITA"?
 
È un telefono “salva-vite”, che aspetta soltanto la tua chiamata. E' un telefono verde, come la speranza la telefonata non ti costa nulla,
Vuole salvare le mamme in difficoltà e, con loro, salvare la vita dei figli che ancora esse portano in grembo.
E quasi sempre ci riesce, perché con lui lavorano 250 Centri di aiuto alla vita.
 
Il Movimento per la vita lo ha pensato per te
 
Puoi parlare con questo telefono da qualsiasi luogo d’Italia: componi sempre lo stesso numero: 800813000.
 
Risponde un piccolo gruppo di persone di provata maturità e capacità, fortemente motivate e dotate di una consolidata esperienza di lavoro nei Centri di aiuto alla vita (Cav) e di una approfondita conoscenza delle strutture di sostegno a livello nazionale. La risposta, infatti, non è soltanto telefonica.
 
Questo telefono non ti dà soltanto ascolto, incoraggiamento, amicizia, ma attiva immediatamente un concreto sostegno di pronto intervento attraverso una rete di 250 Centri di aiuto alla vita e di oltre 260 Movimenti per la vita sparsi in tutta Italia.

 
DUE MINUTI PER LA VITA

Due minuti al giorno è il tempo che invitiamo ad offrire per aderire alla grande iniziativa di
preghiera per la vita nascente che si sta diffondendo in Italia dal 7 ottobre 2005 in
occasione della festa e sotto la protezione della Beata Vergine Maria, Regina del Santo Rosario.
Nella preghiera vengono ricordati ed affidati a Dio:
 i milioni di bambini uccisi nel mondo con l’aborto,
 le donne che hanno abortito e quelle che sono ancora in tempo per cambiare idea,
 i padri che hanno favorito o subito un aborto volontario o che attualmente si trovano accanto ad
una donna che sta pensando di abortire,
 i medici che praticano aborti ed il personale sanitario coinvolto, i farmacisti che vendono i
prodotti abortivi e tutti coloro che provocano la diffusione nella società della mentalità abortista,
 tutte le persone che, a qualsiasi livello, si spendono per la difesa della vita fin dal concepimento.
Le preghiere da recitarsi, secondo queste intenzioni, sono:
 Salve Regina,
 Preghiera finale della Lettera Enciclica Evangelium Vitae di Giovanni Paolo II
 Angelo di Dio,
 Eterno riposo.
Il progetto è quello di trovare 150.000 persone, che ogni giorno recitino le preghiere. Il numero corrisponde a quello - leggermente approssimato per eccesso – degli aborti accertati che vengono compiuti ogni giorno nel mondo, senza poter conteggiare quelli clandestini e quelli avvenuti tramite pillola del giorno dopo. Per raggiungere tale obiettivo occorre l’aiuto generoso di tutti coloro che hanno a cuore la difesa della vita.

“Con iniziative straordinarie e nella preghiera abituale,
da ogni comunità cristiana, da ogni gruppo o associazione,
da ogni famiglia e dal cuore di ogni credente,
si elevi una supplica appassionata a Dio,
Creatore e amante della vita.”
(Giovanni Paolo II, Evangelium Vitae, n. 100)

Ulteriori informazioni su: www.dueminutiperlavita.info
 

PREGHIERA A MARIA PER LA VITA GIOVANNI PAOLO II

O Maria, aurora del mondo nuovo, Madre dei viventi,
affidiamo a Te la causa della vita:
guarda, o Madre, al numero sconfinato di bimbi cui viene impedito di nascere,
di poveri cui è reso difficile vivere, di uomini e donne vittime di disumana violenza, di anziani e malati uccisi dall'indifferenza o da una presunta pietà.
Fà che quanti credono nel tuo Figlio sappiano annunciare con franchezza e amore agli uomini del nostro tempo il Vangelo della vita.
Ottieni loro la grazia di accoglierlo come dono sempre nuovo,
la gioia di celebrarlo con gratitudine in tutta la loro esistenza
e il coraggio di testimoniarlo con tenacia operosa, per costruire,
insieme con tutti gli uomini di buona volontà, la civiltà della verità e dell'amore
a lode e gloria di Dio creatore e amante della vita.
Giovanni Paolo II


 

AREA PERSONALE

 

Messaggi del 17/03/2014

ALLARME DROGA IN ITALIA

Post n°8902 pubblicato il 17 Marzo 2014 da diglilaverita
Foto di diglilaverita

Allarme droghe sintetiche in Italia. Cresce tra i ragazzi il consumo delle pasticche: amfetamine, ecstasy, ketamina, Lsd. La lista è lunga. E le cifre preoccupanti: nel 2013 sono circa 66.000 i ragazzi che hanno fatto uso di stimolanti e 60.000 quelli che hanno assunto allucinogeni, che corrispondono rispettivamente al 2,8% e 2,5% degli studenti italiani.

Numeri in crescita rispetto a quanto rilevato negli anni scorsi. Ad esempio, per l’assunzione di stimolanti si è passati dal 2,4% del 2011 al 2,8% dell’ultima rilevazione, mentre per il consumo frequente di allucinogeni (10 o piu’ volte in un mese) il passaggio è stato dallo 0,6% del 2011 allo 0,8% del 2013. E’ quanto emerge dallo studio Espad-Italia (European school survey on alcohol and other drugs), realizzato dal Reparto di epidemiologia e ricerca sui servizi sanitari dell’Istituto di fisiologia clinica del Consiglio nazionale delle ricerche di Pisa (Ifc-Cnr), che l’Adnkronos Salute è in grado di anticipare.L’indagine ha coinvolto 45mila studenti delle scuole superiorie 516 istituti scolastici di tutta la penisola.

USO DROGHE SINTETICHE, PIU’ INCREMENTI AL NORD - I maggiori incrementi nei consumi si osservano nelle regioni del Nord, che dal 2,3-2,4% del 2011 passano generalmente a valori intorno al 3%. L’assunzione di stimolanti è aumentata anche in Puglia e Lazio, dove dal 2,2% e 2,3% del 2011 si è passati a una soglia di poco inferiore al 3%. I maschi sembrano più ‘attratti’ rispetto alle ragazze (3,7% contro 1,9%), in particolare da amfetamine ed ecstasy. Per quanto riguarda le sostanze allucinogene (Lsd, ketamina e funghi) il 2,5% dei giovani intervistati ammette l’uso nell’ultimo anno, ma tra i diciannovenni la quota arriva al 3,4% e 1,6% nell’ultimo mese.

UNO SPINELLO AL GIORNO PER 75MILA ADOLESCENTI - Lo spinello? Un vizio quotidiano per circa 75mila studenti italiani, sempre più affascinati dalla droga. D’altronde i numeri parlano chiaro: si stima chenel 2013 gli studenti che hanno utilizzato cannabis almeno una volta sono 580.000 e circa 75.000 quelli che l’hanno consumata quasi quotidianamente. Un significativo balzo in avanti, se si considera che nel 2012 – su 2,5 milioni di studenti – erano circa 500mila i ragazzi delle scuole medie superiori che (almeno una volta) avevano fatto uso di cannabis. Anche in questo caso i giovani maschi sono più attratti dalle droghe rispetto alle ragazze (30% contro 19%). Un altro aspetto significativo che balza agli occhi riguarda l’età media del primo contatto con la droga: intorno ai 15 anni.

In raffronto con l’anno precedente, si evidenzia infatti come siano gli studenti del Centro, della Campania, del Piemonte e del Friuli Venezia Giulia ad aver incrementato maggiormente i consumi. Anche se l’incremento dei consumi riguarda soprattutto i maschi, si registra un aumento anche tra le ragazze: in Campania (dal 13,6% del 2012 al 17% del 2013); in Abruzzo (dal 17% al 21%) e soprattutto in Piemonte (dal 17% al 22%). “Il consumo di cannabis tra i giovani – spiega la responsabile della ricerca, Sabrina Molinaro dell’Ifc-Cnr – riprende a crescere. Questa tendenza – aggiunge – si conferma anche nei primi risultati preliminari del nostro studio Ipsad sulla popolazione generale (15-74 anni) che rileva un leggero incremento della prevalenza di consumatori occasionali (una o più volte l’anno) di cannabis a fronte di un sensibile aumento dei consumatori frequenti (20 o più volte al mese)”.

16MILA SCHIAVI DELL’EROINA - In Italia, tra i ragazzi delle scuole, si sta diffondendo anche l’uso di sostanze certamente più pericolose. Droghe ‘da adulti’, come l’eroina e la cocaina. Sono circa 36.000 gli studenti italiani che hanno provato eroina e/o altri oppiacei almeno una volta nella vita (l’1,5%) e di poco inferiore è il numero di chi l’ha utilizzata nell’ultimo anno (28.000): cioè l’1,2% degli studenti. Di questi, poco meno di 16.000, quasi l’1%, l’hanno consumata per 10 o più volte nell’ultimo mese. Diventandone, praticamente, schiavi. Dall’indagine emerge chiaramente anche l’aumento del consumo frequente di cocaina (da 0,6% del 2011 a 0,8% dell’ultimo anno). Nel dettaglio, sono circa 65.000 i ragazzi che hanno assunto cocaina almeno una volta nell’ultimo anno (il 2,8%) e 18.500 (cioè lo 0,8% degli studenti italiani) quelli che ne ha fatto un uso intensivo, per 10 o più volte nell’ultimo mese.

(Adnkronos Salute) - libertaepersona.org -

 
 
 

TRIDUO IN ONORE A SAN GIUSEPPE DAL 17 AL 19 MARZO

Post n°8901 pubblicato il 17 Marzo 2014 da diglilaverita
Foto di diglilaverita

O Dio vieni a salvarmi.

Signore vieni presto in mio aiuto.


O San Giuseppe, mio protettore, a te ricorro, affinché mi ottenga dal Cuore di Gesù questa grazia………. Per i miei peccati io non merito di essere esaudito. Supplisci tu alle mie mancanze e, potente come sei, fa che ottenuta per la tua pia intercessione la sospirata grazia, io possa venire ai tuoi piedi per ringraziarti e renderti i miei omaggi di gratitudine.

1 Padre Nostro...
1 Ave Maria...
1 Gloria al Padre..


Non dimenticare, o caro San Giuseppe, che nessuna persona al mondo è ricorsa a te, rimanendo delusa nella fiducia e nella speranza riposte in te. Non permettere, o gran Santo, che io solo resti privo della grazia che ti domando. Mostrati potente e generoso anche verso di me; e la mia lingua, ringraziandoti, esalterà in te la bontà e la misericordia di Dio.

1 Padre Nostro...
1 Ave Maria...
1 Gloria al Padre..


O San Giuseppe, capo della Sacra Famiglia, ti venero profondamente e di tutto cuore ti invoco. Agli afflitti che ti hanno pregato prima di me, hai concesso conforto e grazie. Degnati quindi, di consolare anche l'animo mio addolorato. Tu, o gran Santo, vedi in Dio tutti i miei bisogni. Tu, dunque, sai quanto mi è necessaria la grazia che ti domando. Da te spero la grazia di essere confortato, mentre io ti prometto di diffondere la devozione verso di te e di aiutare con la preghiera tanti infelici e morenti. O San Giuseppe, consolatore degli afflitti, abbi pietà di me.

1 Padre Nostro...
1 Ave Maria...
1 Gloria al Padre..

 
 
 

DURANTE UN' ESPERIENZA DI PRE MORTE, VIENE PORTATO A VISITARE INFERNO, PURGATORIO E PARADISO

Post n°8900 pubblicato il 17 Marzo 2014 da diglilaverita
Foto di diglilaverita

Un sacerdote cattolico della Florida settentrionale afferma che durante un’”esperienza di premorte” (NDE, Near Death Experience) gli sarebbe stato mostrato l’aldilà, avrebbe anche visto sacerdoti e perfino vescovi sia in paradiso che nell’inferno. Il sacerdote è Don Jose Maniyangat, della chiesa di S. Maria in Macclenny, e afferma che l’evento sarebbe avvenuto il 14 aprile 1985 – domenica della Divina Misericordia – quando ancora viveva nel suo Paese natale, l’India. Vi presentiamo questo caso lasciandolo al vostro discernimento. Ora 54enne e ordinato sacerdote nel 1975, Don Maniyangat ricorda che si stava recando ad una missione per celebrare la Messa quando la moto che stava guidando – un mezzo di trasporto molto comune in quei luoghi – venne travolto da una jeep condotta da un uomo ubriaco. Don Maniyangat ha raccontato a Spirit Daily che dopo l’incidente venne trasportato d’urgenza in un ospedale distante più di 50 chilometri e durante il tragitto accadde che «la mia anima uscì fuori dal corpo. Immediatamente vidi il mio angelo custode», spiega Don Maniyangat. «Inoltre vidi il mio corpo e le persone che mi stavano trasportando all’ospedale. Stavano gridando, e subito l’angelo mi disse, “Sto per portarti in Cielo. Il Signore desidera incontrarti”. Disse però che prima voleva mostrarmi l’inferno e il purgatorio». Don Maniyangat afferma che in quel momento, in un’orribile visione, l’inferno si aprì davanti ai suoi occhi. Era spaventoso. «Vidi Satana e persone che lottavano, che venivano torturate, e che gridavano» racconta il sacerdote. «E c’era anche il fuoco. Vidi il fuoco. Vidi persone che soffrivano e l’angelo mi disse che ciò era dovuto ai peccati mortali e al fatto che non si erano pentite. Quello era il punto. Erano impenitenti». Il sacerdote racconta che gli venne spiegato che ci sono sette “gradi” o livelli di sofferenza negli inferi. Coloro che in vita hanno commesso “peccato mortale dopo peccato mortale” soffrono il calore più intenso. “Avevano dei corpi ed erano molto brutti, tanto crudeli e brutti, orribili”, dice Don Maniyangat. «Erano umani ma erano come mostri: spaventosi, delle cose dall’aspetto molto brutto. Ho visto persone che conoscevo ma non posso dire chi erano. L’angelo mi disse che non mi era permesso rivelarlo».

I peccati che li avevano condotti in quella condizione – spiega il sacerdote – erano trasgressioni come l’aborto, l’omosessualità, l’odio e il sacrilegio. Se si fossero pentiti, sarebbero andati in purgatorio – gli avrebbe detto l’angelo. Don Jose rimase sorpreso delle persone che vide nell’inferno. Alcuni erano sacerdoti, altri erano vescovi. «Ce n’erano molti, perché avevano fuorviato la gente» afferma il sacerdote [...]. «Erano persone che non mi sarei mai aspettato di trovare la». Dopo di ciò, il purgatorio gli si aprì innanzi. Anche lì ci sono sette livelli – dice Maniyangat – e c’è il fuoco, ma è molto meno intenso di quello dell’inferno, e là non c’erano “liti o lotte”. La sofferenza principale è data dal fatto che non possono vedere Dio. Il sacerdote afferma che le anime che erano in purgatorio potevano aver commesso numerosi peccati mortali, ma erano arrivate là in virtù del semplice pentimento – ed ora avevano la gioia di sapere che un giorno sarebbero andate in Cielo. “Ho avuto la possibilità di comunicare con le anime”, dice Don Maniyangat, che dà l’impressione di essere una persona pia e santa. «Mi hanno chiesto di pregare per loro e di chiedere anche alla gente di pregare per loro». Il suo angelo, che era “molto bello, luminoso e bianco”, difficile da descrivere a parole – dice Don Maniyangat, lo portò a quel punto in Paradiso. Allora un tunnel – come quello descritto in tanti casi di esperienze di premorte – si materializzò. «Il Paradiso si aprì ed io sentii la musica, gli angeli che cantavano e che lodavano Dio» racconta il sacerdote. «Una musica bellissima. Non ho mai sentito una musica come quella in questo mondo. Ho visto Dio faccia a faccia, e Gesù e Maria, erano così luminosi e sfolgoranti. Gesù mi disse, “Ho bisogno di te. Voglio che torni indietro. Nella tua seconda vita, per il Mio popolo sarai uno strumento di guarigione, e camminerai in una terra straniera e parlerai una lingua straniera”.». Di lì ad un anno, Don Maniyangat si trovava appunto in una terra lontana chiamata Stati Uniti. Il sacerdote dice che il Signore era molto più bello di qualsiasi immagine esistente su questa terra. Il Suo Volto somigliava a quello del Sacro Cuore, ma era molto più luminoso, dice Don Maniyangat, che paragona questa luce a quella di “mille soli”. La Madonna era accanto a Gesù. Anche in questo caso sottolinea che, le rappresentazioni terrene sono “solo un’ombra” di come Maria SS. è realmente. Il sacerdote afferma che la Vergine gli disse semplicemente di fare tutto ciò che suo Figlio aveva detto. Il Paradiso, dice il sacerdote, ha una bellezza, una pace, e una felicità che sono “un milione di volte” superiori a qualsiasi cosa che conosciamo sulla terra.

«Ho visto anche là sacerdoti e vescovi», nota Don Jose. «Le nuvole erano differenti – non scure o cupe, ma splendenti. Bellissime. Molto luminose. E c’erano fiumi che erano differenti da quelli che si vedono qui. E’ quella la nostra vera casa. Non ho sperimentato mai nella mia vita quel genere di pace e di gioia». Maniyangat dice che la Madonna e il suo angelo gli appaiono ancora. La Vergine appare ogni primo sabato, durante la meditazione mattutina. «E’ personale, e serve per guidarmi nel mio ministero», spiega il sacerdote, la cui chiesa si trova a trenta miglia dal centro di Jacksonville. «Le apparizioni sono private, non pubbliche. Il suo viso è sempre lo stesso, ma un giorno appare con il Bambino, un giorno come Nostra Signora delle Grazie, o come Nostra Signora dei Dolori. A seconda dell’occasione appare in modi diversi. Mi ha detto che il mondo è pieno di peccato e mi ha chiesto di digiunare, pregare e offrire la Messa per il mondo, perché Dio non lo punisca. Abbiamo bisogno di più preghiera. È preoccupata per il futuro del mondo a causa dell’aborto, dell’omosessualità e dell’eutanasia. Ha detto che se la gente non ritorna a Dio, ci sarà il Castigo». Il messaggio principale, tuttavia, è di speranza: come tanti altri, Don Maniyangat ha visto che l’aldilà era pieno di una luce che guarisce, e al suo ritorno ha portato con sé un po’ di quella luce. Qualche tempo dopo ha fondato un ministero di guarigione e dice di aver visto persone guarire da ogni tipo di malattia, dall’asma fino al cancro [...]. E’ stato mai attaccato dal diavolo? Sì, particolarmente prima delle funzioni religiose. E’ stato vessato. È stato assalito fisicamente. Ma questo è niente – afferma lui – in confronto alla grazia che ha ricevuto. Ci sono casi di cancro, AIDS, problemi di cuore, ischemia arteriosa. Molte persone attorno a lui sperimentano il cosiddetto “riposo dello spirito”. E quando accade ciò, sentono in loro la pace e a volte vengono segnalate anche guarigioni che sono un assaggio di ciò che lui ha visto e vissuto in Paradiso.

a cura della Redazione Papaboys

 
 
 

VERGINE A 29 ANNI: LA STORIA DI MANDY CANTANTE, INSEGNANTE DI MUSICA, BLOGGER

Post n°8899 pubblicato il 17 Marzo 2014 da diglilaverita
Foto di diglilaverita

Vergine a 29 anni. Questa è la storia di Mandy Dobbelmann, una splendida ragazza, in fiore, molto attiva, cantante, insegnante di musica, blogger e vicina alle battaglie prolife.

Mandy non si nasconde, arriva anche a raccontare nel suo blog cosa voglia dire abitare in una città come Los Angeles, luogo dove il sex-appeal è tutto e la dipendenza sessuale ha raggiunto livelli altissimi. Il sesso viene vissuto come un semplice appetito umano, da soddisfare liberamente anche con più compagni. Non vi è nulla di vincolante, nessuna responsabilità, nessuna relazione: ciò che conta è soddisfare le proprie voglie.

La ragazza racconta anche dell’esperienza universitaria dove orde di giovani sono inseriti in ambienti dove la pillola del giorno dopo viene distribuita senza particolari controlli, la moda impone vestiario ed atteggiamenti ammiccanti e non sono rari i casi di ragazze che vendono la propria verginità per denaro.

Amici e colleghi, quando vengono a sapere che Mandy è illibata, la prima cosa che le domandano è “Perché?”, con l’atteggiamento di chi sta chiedendo ragione di un comportamento totalmente insensato ed anomalo. Ed è proprio per questo motivo che la giovane non si cela dietro comode risposte di circostanza ma cerca di affrontare l’argomento nel modo più chiaro possibile.

Semplicemente spiega che per lei il sesso è un qualcosa di prezioso, bello e sacro. Un qualcosa che certamente non può essere condiviso con un uomo che non ha preso un impegno con lei per la vita. Perché fare l’amore è un atto potente, forte e vincolante. Complicato e per nulla casuale.

“Il sesso” scrive Mandy “ha il potere di legare insieme o di lacerare. Di guarire o di distruggere. Di costruire o di abbattere. Di dare o di prendere. Ha il potere di rovinare o di creare una cosa meravigliosa.”

È più che un piacere: è un piacere che convive con un’enorme senso di responsabilità.

Questa splendida ragazza, lungi dall’assomigliare alla persona complessata o problematica che la società vorrebbe, dimostra di essere pienamente consapevole della propria dignità personale, del valore profondo delle cose e pronta ad assumersi gli impegni che la vita gli chiederà solo con colui che, al suo pari, sarà in grado di legarsi a lei in un condiviso progetto senza data di scadenza.

E Mandy avrà ottime possibilità di vedersi concretizzare il suo sogno. Stando anche alle statistiche, da uno studio denominato “Relate” condotto nel 2010 intervistando 2.035 coppie sposate che hanno aspettato il matrimonio per avere rapporti sessuali, emerge che non solo vi è un 20% in più di soddisfazione nella relazione in senso lato, che porta ad un 22% di maggior stabilità del matrimonio stesso, ma anche un 15% in più di dichiarata soddisfazione per la relazione intima tra coniugi.

Redazione notizieprovita.it

 
 
 
 
 

INFO


Un blog di: diglilaverita
Data di creazione: 16/02/2008
 

 

LE LACRIME DI MARIA

 

MESSAGGIO PER L’ITALIA

 

Civitavecchia la Madonna piange lì dove il cristianesimo è fiorito: la nostra nazione, l'Italia!  Dov'è nato uno fra i più grandi mistici santi dell'era moderna? In Italia! Padre Pio!
E per chi si è immolato Padre Pio come vittima di espiazione? Per i peccatori, certamente. Ma c'è di più. In alcune sue epistole si legge che egli ha espressamente richiesto al proprio direttore spirituale l'autorizzazione ad espiare i peccati per la nostra povera nazione. Un caso anche questo? O tutto un disegno divino di provvidenza e amore? Un disegno che da Padre Pio agli eventi di Siracusa e Civitavecchia fino a Marja Pavlovic racchiude un messaggio preciso per noi italiani? Quale? L'Italia è a rischio? Quale rischio? Il rischio di aver smarrito, come nazione, la fede cristiana non è forse immensamente più grave di qualsiasi cosa? Aggrappiamoci alla preghiera, è l'unica arma che abbiamo per salvarci dal naufragio morale in cui è caduto il nostro Paese... da La Verità vi Farà Liberi

 

 

 
 

SAN GIUSEPPE PROTETTORE

  A TE, O BEATO GIUSEPPE

A te, o beato Giuseppe, stretti dalla tribolazione ricorriamo, e fiduciosi invochiamo il tuo patrocinio dopo quello della tua santissima Sposa.
Per quel sacro vincolo di carità, che ti strinse all’Immacolata Vergine Madre di Dio, e per l’amore paterno che portasti al fanciullo Gesù, riguarda, te ne preghiamo, con occhio benigno la cara eredità, che Gesù Cristo acquistò col suo sangue, e col tuo potere ed aiuto sovvieni ai nostri bisogni.
Proteggi, o provvido custode della divina Famiglia, l’eletta prole di Gesù Cristo: allontana da noi, o Padre amatissimo, gli errori e i vizi, che ammorbano il mondo; assistici propizio dal cielo in questa lotta col potere delle tenebre, o nostro fortissimo protettore; e come un tempo salvasti dalla morte la minacciata vita del pargoletto Gesù, così ora difendi la santa Chiesa di Dio dalle ostili insidie e da ogni avversità; e stendi ognora ciascuno di noi il tuo patrocinio, affinché a tuo esempio e mediante il tuo soccorso, possiamo virtuosamente vivere, piamente morire e conseguire l’eterna beatitudine in cielo.
Amen
San Giuseppe proteggi questo blog da ogni male errore e inganno.

 
 
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