ASCOLTA TUA MADRE

LE LACRIME DI UNA MADRE NON ASCOLTATA

 

FERMIAMO LA LEGGE CONTRO L'OMOFOBIA

 

TELEFONO VERDE "SOS VITA" 800813000

CHE COSA E' IL TELEFONO "SOS VITA"?
 
È un telefono “salva-vite”, che aspetta soltanto la tua chiamata. E' un telefono verde, come la speranza la telefonata non ti costa nulla,
Vuole salvare le mamme in difficoltà e, con loro, salvare la vita dei figli che ancora esse portano in grembo.
E quasi sempre ci riesce, perché con lui lavorano 250 Centri di aiuto alla vita.
 
Il Movimento per la vita lo ha pensato per te
 
Puoi parlare con questo telefono da qualsiasi luogo d’Italia: componi sempre lo stesso numero: 800813000.
 
Risponde un piccolo gruppo di persone di provata maturità e capacità, fortemente motivate e dotate di una consolidata esperienza di lavoro nei Centri di aiuto alla vita (Cav) e di una approfondita conoscenza delle strutture di sostegno a livello nazionale. La risposta, infatti, non è soltanto telefonica.
 
Questo telefono non ti dà soltanto ascolto, incoraggiamento, amicizia, ma attiva immediatamente un concreto sostegno di pronto intervento attraverso una rete di 250 Centri di aiuto alla vita e di oltre 260 Movimenti per la vita sparsi in tutta Italia.

 
DUE MINUTI PER LA VITA

Due minuti al giorno è il tempo che invitiamo ad offrire per aderire alla grande iniziativa di
preghiera per la vita nascente che si sta diffondendo in Italia dal 7 ottobre 2005 in
occasione della festa e sotto la protezione della Beata Vergine Maria, Regina del Santo Rosario.
Nella preghiera vengono ricordati ed affidati a Dio:
 i milioni di bambini uccisi nel mondo con l’aborto,
 le donne che hanno abortito e quelle che sono ancora in tempo per cambiare idea,
 i padri che hanno favorito o subito un aborto volontario o che attualmente si trovano accanto ad
una donna che sta pensando di abortire,
 i medici che praticano aborti ed il personale sanitario coinvolto, i farmacisti che vendono i
prodotti abortivi e tutti coloro che provocano la diffusione nella società della mentalità abortista,
 tutte le persone che, a qualsiasi livello, si spendono per la difesa della vita fin dal concepimento.
Le preghiere da recitarsi, secondo queste intenzioni, sono:
 Salve Regina,
 Preghiera finale della Lettera Enciclica Evangelium Vitae di Giovanni Paolo II
 Angelo di Dio,
 Eterno riposo.
Il progetto è quello di trovare 150.000 persone, che ogni giorno recitino le preghiere. Il numero corrisponde a quello - leggermente approssimato per eccesso – degli aborti accertati che vengono compiuti ogni giorno nel mondo, senza poter conteggiare quelli clandestini e quelli avvenuti tramite pillola del giorno dopo. Per raggiungere tale obiettivo occorre l’aiuto generoso di tutti coloro che hanno a cuore la difesa della vita.

“Con iniziative straordinarie e nella preghiera abituale,
da ogni comunità cristiana, da ogni gruppo o associazione,
da ogni famiglia e dal cuore di ogni credente,
si elevi una supplica appassionata a Dio,
Creatore e amante della vita.”
(Giovanni Paolo II, Evangelium Vitae, n. 100)

Ulteriori informazioni su: www.dueminutiperlavita.info
 

PREGHIERA A MARIA PER LA VITA GIOVANNI PAOLO II

O Maria, aurora del mondo nuovo, Madre dei viventi,
affidiamo a Te la causa della vita:
guarda, o Madre, al numero sconfinato di bimbi cui viene impedito di nascere,
di poveri cui è reso difficile vivere, di uomini e donne vittime di disumana violenza, di anziani e malati uccisi dall'indifferenza o da una presunta pietà.
Fà che quanti credono nel tuo Figlio sappiano annunciare con franchezza e amore agli uomini del nostro tempo il Vangelo della vita.
Ottieni loro la grazia di accoglierlo come dono sempre nuovo,
la gioia di celebrarlo con gratitudine in tutta la loro esistenza
e il coraggio di testimoniarlo con tenacia operosa, per costruire,
insieme con tutti gli uomini di buona volontà, la civiltà della verità e dell'amore
a lode e gloria di Dio creatore e amante della vita.
Giovanni Paolo II


 

AREA PERSONALE

 

Messaggi del 01/05/2014

MAGGIO MESE DI MARIA: IL ROSARIO PREGHIERA PREDILETTA DI MARIA

Post n°8994 pubblicato il 01 Maggio 2014 da diglilaverita
Foto di diglilaverita

Alcuni Messaggi sulla Potenza del Santo Rosario:

Messaggio del 8 agosto 1985: Cari figli, oggi vi invito ad entrare in lotta contro satana per mezzo della Preghiera, particolarmente in questo periodo (Novena dell'Assunta). Adesso satana vuole agire di più, dato che voi siete a conoscenza della sua attività. Cari figli, rivestitevi dell'armatura contro satana e vincetelo con il Rosario in mano. Grazie per aver risposto alla mia chiamata!

Messaggio del 25 giugno 1985 - 4° anniversario delle Apparizioni - Alla domanda di Marija Pavlovic: "Che cosa vuoi dire ai Sacerdoti?", la Madonna ha risposto così:
"Cari figli, vi esorto ad invitare tutti alla preghiera del Rosario. Col Rosario vincerete tutti gli ostacoli che satana in questo momento vuole procurare alla Chiesa cattolica. Voi tutti sacerdoti, recitate il Rosario, date spazio al Rosario. Grazie per aver risposto alla mia chiamata!".

Messaggio del 12 giugno 1986: Cari figli, oggi vi invito a cominciare a dire il Rosario con fede viva, così io potrò aiutarvi. Voi, cari figli, desiderate ricevere grazie, ma non pregate, io non vi posso aiutare dato che voi non desiderate muovervi. Cari figli, vi invito a pregare il Rosario; il Rosario sia per voi un impegno da eseguire con gioia, così comprenderete perché sono da così tanto tempo con voi: desidero insegnarvi a pregare. Grazie per aver risposto alla mia chiamata!

Messaggio del 25 febbraio 1988: Cari figli, anche oggi desidero invitarvi alla preghiera e all'abbandono totale a Dio. Sapete che vi amo e per amore vengo qua per mostrarvi la strada della pace e della salvezza delle vostre anime. Desidero che mi obbediate e non permettiate a satana di sedurvi. Cari figli, satana è forte, e per questo chiedo le vostre preghiere e che me le offriate per quelli che stanno sotto il suo influsso, perché si salvino. Testimoniate con la vostra vita e sacrificate le vostre vite per la salvezza del mondo. Io sono con voi e vi ringrazio. Poi nel cielo riceverete dal padre la ricompensa che vi ha promesso. Perciò, figlioli, non preoccupatevi. Se pregate, satana non può intralciarvi minimamente, perché voi siete figli di Dio e Lui tiene il suo sguardo su di voi. Pregate! La corona del Rosario sia sempre nelle vostre mani, come segno per satana che appartenete a me. Grazie per aver risposto alla mia chiamata!

Messaggio del 25 gennaio 1991: Cari figli, oggi come mai prima vi invito alla preghiera. Che la vostra preghiera sia preghiera per la pace. Satana é forte e desidera distruggere non solo la vita umana ma anche la natura e il pianeta su cui vivete. Perciò, cari figli, pregate per poter essere protetti attraverso la preghiera con la benedizione della pace di Dio. Dio mi ha mandato tra voi per aiutarvi. Se volete, afferrate il Rosario; già solo il Rosario può fare i miracoli nel mondo e nella vostra vita. Io vi benedico e rimango con voi finché Dio lo vuole. Grazie perché non tradirete la mia presenza qui. Grazie perché la vostra risposta serve al bene e alla pace. Grazie per aver risposto alla mia chiamata!

Messaggio del 25 agosto 1997: Cari figli, Dio mi concede questo tempo quale dono per voi, affinché possa istruirvi e condurvi sulla strada della salvezza. Ora, cari figli, non comprendete questa grazia, ma presto verrà il momento in cui rimpiangerete tali messaggi. Per questo, figlioli, vivete tutte le parole che vi ho donato in questo periodo di grazia e rinnovate la preghiera, fino a quando questa non diventerà gioia per voi. Invito in modo particolare quanti si sono consacrati al mio cuore Immacolato ad essere di esempio per gli altri. Invito tutti i sacerdoti, i religiosi e le religiose a recitare il Rosario e ad insegnare agli altri a pregare. Figlioli, il Rosario mi è particolarmente caro. Per mezzo del rosario apritemi il vostro cuore ed io posso aiutarvi. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.

Messaggio del 25 aprile 2001: Cari figli, anche oggi vi invito alla preghiera. Figlioli, la preghiera opera miracoli. Quando siete stanchi e malati e non sapete il senso della vostra vita, prendete il rosario e pregate; pregate affinché la preghiera diventi un'incontro gioioso con il vostro Salvatore. Sono con voi e intercedo e prego per voi, figlioli. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.

Messaggio del 25 gennaio 1982: Mi commuovono molto le vostre preghiere, specialmente il vostro Rosario quotidiano.

Messaggio del 8 agosto 1982: Meditate ogni giorno sulla vita di Gesu' e sulla mia vita pregando il Rosario.


LA PREDILEZIONE DI MARIA PER IL ROSARIO

Il Rosario è la preghiera prediletta di Maria. Nelle apparizioni di fatima è lei stessa ad indicare il Rosario come la preghiera riparatrice e in grado di offrire grandi grazie a chi lo invoca. Nell'apparizione del 13 Ottobre 1917 la vergine rivela la sua identità ai tre pastorelli con queste semplici parole: "Io sono la signora del santo Rosario".
"Tutti quelli che per cinque mesi, il primo sabato, si confesseranno, riceveranno la Santa Comunione, reciteranno una corona del Rosario e mi faranno quindici minuti di compagnia meditando sui quindici misteri del Rosario, con l'intenzione di offrirmi riparazione, io prometto di assisterli nell'ora della morte con tutte le grazie necessarie alla loro salvezza".Ma le promesse della Vergine per chi recita il rosario quotidianamente non sono finite:

Le promesse della vergine a chi recita il Rosario:

1 - A tutti quelli che devotamente reciteranno il mio Rosario, io prometto la mia protezione speciale e grandissime grazie.

2 - Chi persevererà nella recitazione del mio Rosario riceverà grazie preziosissime.

3- Il Rosario è un'arma potente sarà contro l'inferno; esso distruggerà i vizi, libererà dal peccato, dissiperà le eresie.

4- Il Rosario farà fiorire le virtù e le buone opere e otterrà alle anime le più abbondanti misericordie di Dio; Esso sostituirà nei cuori degli uomini l'amor vano del mondo con l'amore di Dio, elevandoli al desiderio dei beni celesti ed eterni.

5- Chi confiderà in me recitando il Rosario, non sarà soverchiato dalle avversità.

6 - Chi reciterà devotamente il Rosario, meditando i misteri, non sarà punito dalla giustizia di Dio, se . peccatore, si convertirà; il giusto crescerà nella grazia e diverrà degno della vita eterna.

7- I veri devoti del mio Rosario, nell'ora della morte, non moriranno senza i Sacramenti.

8- Coloro che recitano il mio Rosario troveranno durante la loro vita e nell'ora della loro morte, la luce di Dio e la pienezza delle sue grazie e parteciperanno dei meriti dei Beati in Paradiso.

9 - Ogni giorno Libererò dal Purgatorio le anime devote del mio Rosario.

10- I veri figli del mio Rosario gioiranno di una grande gloria in cielo.

11- Tutto quello che chiederete con il mio Rosario, lo otterrete.

12- Coloro che diffonderanno il mio Rosario saranno soccorsi da me in tutte le loro necessità.

13- Io ho ottenuto da mio Figlio che tutti i devoti del Rosario abbiano per fratelli durante la vita e nell'ora della morte i santi del cielo.

14- Coloro che recitano fedelmente il mio Rosario sono tutti miei figli amatissimi, fratelli e sorelle di Gesù Cristo.

15- La devozione al mio Rosario è un grande segno di predestinazione.

Benefici del Rosario


Ci eleva gradualmente alla conoscenza di Gesù Cristo.
Purifica le nostre anime dal peccato.
Ci rende vittoriosi su tutti i nostri nemici.
Ci facilita la pratica delle virtù.
Ci infiamma d'amore per Gesù Cristo.
Ci arricchisce di grazie e di meriti.
Ci fornisce di che pagare tutti i nostri debiti con Dio e con gli uomini, e infine, ci ottiene da Dio ogni sorta di grazie.

 
 
 

PRIMO MAGGIO: SAN GIUSEPPE LAVORATORE

Post n°8993 pubblicato il 01 Maggio 2014 da diglilaverita
Foto di diglilaverita

Pio XII istituì nel 1955 la festa di «san Giuseppe artigiano» per dare un protettore ai lavoratori e un senso cristiano alla «festa dei lavoro». Poiché non tutte le nazioni celebrano tale festa il 1° maggio, la celebrazione d’oggi è una memoria facoltativa. La figura di san Giuseppe, l’umile e grande lavoratore di Nazaret, orienta verso Cristo, il Salvatore dell’uomo, il Figlio di Dio che ha condiviso in tutto la condizione umana (cf GS 22; 32). Così viene innanzitutto affermato che il lavoro dà all’uomo il meraviglioso potere di partecipare all’opera creatrice di Dio e di portarla a compimento; che possiede un autentico valore umano. L’uomo moderno ha preso coscienza di questo valore da quando rivendica, il rispetto dei suo diritto e della sua personalità. Troppo sovente alcuni cristiani, disturbati nelle loro abitudini e nel tranquillo possesso dei loro beni dalle lotte sociali, si sono opposti alle rivendicazioni sociali dei lavoratori; ciò spiega perché il primo maggio richiama alla mente di molti contemporanei la lotta del mondo del lavoro contro la Chiesa stessa.

Sotto la sua protezione si sono posti Ordini e Congregazioni religiose, associazioni e pie unioni, sacerdoti e laici, dotti e ignoranti. Quando comincia la vita pubblica di Gesù, egli è probabilmente già scomparso (alle nozze di Cana, infatti, non è menzionato), ma noi non sappiamo né dove nè quando sia morto; non conosciamo la sua tomba, mentre ci è nota quella di Abramo che è più vecchia di secoli. Il Vangelo gli conferisce lappellativo di Giusto. Nel linguaggio biblico è detto giusto chi ama lo spirito e la lettera della Legge, come espressione della volontà di Dio. Giuseppe discende dalla casa di David, di lui sappiamo che era un artigiano che lavorava il legno. Non era affatto vecchio, come la tradizione agiografica e certa iconografia ce lo presentano, secondo il cliché del buon vecchio Giuseppe che prese in sposa la Vergine di Nazareth per fare da padre putativo al Figlio di Dio. Al contrario, egli era un uomo nel fiore degli anni, dal cuore generoso e ricco di fede, indubbiamente innamorato di Maria. Con lei si fidanzò secondo gli usi e i costumi del suo tempo. Il fidanzamento per gli ebrei equivaleva al matrimonio, durava un anno e non dava luogo a coabitazione né a vita coniugale tra i due; alla fine si teneva la festa durante la quale sintroduceva la fidanzata in casa del fidanzato ed iniziava così la vita coniugale. Se nel frattempo veniva concepito un figlio, lo sposo copriva del suo nome il neonato; se la sposa era ritenuta colpevole di infedeltà poteva essere denunciata al tribunale locale. La procedura da rispettare era a dir poco infamante: la morte alladultera era comminata mediante la lapidazione. Ora appunto nel Vangelo di Matteo leggiamo che Maria, essendo promessa sposa a Giuseppe, si trovò incinta per virtù dello Spirito Santo, prima di essere venuti ad abitare insieme. Giuseppe, suo sposo, che era un uomo giusto e non voleva esporla all'infamia, pensò di rimandarla in segreto(Mt 18-19). Mentre era ancora incerto sul da farsi, ecco l'Angelo del Signore a rassicurarlo: Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa, perché quel che è generato in lei viene dallo Spirito Santo. Ella partorirà un figlio, e tu lo chiamerai Gesù; egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati (Mt 1,20-21). Giuseppe può accettare o no il progetto di Dio. In ogni vocazione che si rispetti, al mistero della chiamata fa sempre da contrappunto lesercizio della libertà, giacché il Signore non violenta mai lintimità delle sue creature né mai interferisce sul loro libero arbitrio. Giuseppe allora può accettare o no. Per amore di Maria accetta, nelle Scritture leggiamo che fece come lAngelo del Signore gli aveva ordinato, e prese sua moglie con sé(Mt 1, 24). Egli ubbidì prontamente all'Angelo e in questo modo disse il suo sì allopera della Redenzione. Perciò quando noi guardiamo al sì di Maria dobbiamo anche pensare al sì di Giuseppe al progetto di Dio. Forzando ogni prudenza terrena, e andando al di là delle convenzioni sociali e dei costumi del suo tempo, egli seppe far vincere l'amore, mostrandosi accogliente verso il mistero dell'Incarnazione del Verbo. Nella schiera dei suoi fedeli il primo in ordine di tempo oltre che di grandezza è lui: san Giuseppe è senzombra di dubbio il primo devoto di Maria. Una volta conosciuta la sua missione, si consacrò a lei con tutte le sue forze. Fu sposo, custode, discepolo, guida e sostegno: tutto di Maria. Se Maria vive di fede, Giuseppe non le è da meno. Se Maria è modello di umiltà, in questa umiltà si specchia anche quella del suo sposo. Maria amava il silenzio, Giuseppe anche: tra loro due esisteva, né poteva essere diversamente, una comunione sponsale che era vera comunione dei cuori, cementata da profonde affinità spirituali. Patrono universale della Chiesa per volere di Papa Pio IX, è conosciuto anche come patrono dei lavoratori nonché dei moribondi e delle anime purganti, ma il suo patrocinio si estende a tutte le necessità, sovviene a tutte le richieste. Giovanni Paolo II ha confessato di pregarlo ogni giorno. Additandolo alla devozione del popolo cristiano, in suo onore nel 1989 scrisse l'Esortazione apostolica Redemptoris Custos, aggiungendo il proprio nome a una lunga lista di devoti suoi predecessori: Pio IX, S. Pio X, Pio XII, Giovanni XXIII, Paolo VI.

Autore: Maria Di Lorenzo - www.santiebeati. it

Preghiera a San Giuseppe

A te, o beato Giuseppe, stretti dalla tribolazione, ricorriamo, e fiduciosi invochiamo il tuo patrocinio, dopo quello della tua santissima sposa. Per, quel sacro vincolo di carità, che ti strinse all'Immacolata Vergine Maria, Madre di Dio, e per l'amore paterno che portasti al fanciullo Gesù, riguarda, te ne preghiamo, con occhio benigno la cara eredità che Gesù Cristo acquistò col suo Sangue, e col tuo potere ed aiuto sovvieni ai nostri bisogni. Proteggi, o provvido custode della divina Famiglia, l'eletta prole di Gesù Cristo: allontana da noi, o Padre amatissimo, gli errori e i vizi, che ammorbano il mondo; assistici propizio dal cielo in questa lotta col potere delle tenebre, o nostro fortissimo protettore; e come un tempo salvasti dalla morte la minacciata vita del pargoletto Gesù, così ora difendi la santa Chiesa di Dio dalle ostili insidie e da ogni avversità; e stendi ognora sopra ciascuno di noi il tuo patrocinio, affinché a tuo esempio e mediante il tuo soccorso, possiamo virtuosamente vivere, piamente morire e conseguire l'eterna beatitudine in cielo. Amen

 
 
 

QUEI BIGLIETTINI DI PAPA FRANCESCO SOTTO LA STATUA DI SAN GIUSEPPE

Post n°8992 pubblicato il 01 Maggio 2014 da diglilaverita
Foto di diglilaverita

Francesco depone sotto una piccola statua del santo le sue richieste di grazie: «È un falegname, lavora bene, anche se a volte fa aspettare...»

«Il Santo Padre fa lavorare tanto san Giuseppe. Quella per il padre putativo di Gesù è diventata una devozione per tutti quelli che ruotano attorno alla residenza di Francesco, comprese le guardie svizzere...». Bergoglio ha una grande devozione per san Giuseppe e appena fuori della porta della stanza 201 della Casa Santa Marta, in uno dei due cassettoni di legno scuro con il ripiano di marmo, c'è una statua del santo sotto la quale il Papa infila dei biglietti con le richieste di grazie scritte da lui stesso. Quando i biglietti sotto il piedistallo diventano numerosi perché «il Santo Padre fa lavorare tanto san Giuseppe», la statua poco a poco si alza.

Oggi, 1° maggio, festa di san Giuseppe lavoratore, è il giorno giusto per raccontare questa devozione che accompagna il Papa fin da quando era giovane. A San José è dedicata la parrocchia di Flores, il quartiere dove Jorge Mario è nato e cresciuto. È in questa chiesa dedicata al padre putativo di Gesù che frequenta la messa e fa le prime esperienze di vita cristiana. Ed è ancora in questa parrocchia, sotto la protezione del santo, che il 21 settembre 1953 a quasi diciassette anni Bergoglio incontra padre Carlos B. Duarte Ibarra e dopo essersi confessato da lui scopre la sua vocazione sacerdotale. Anche il pontificato di Francesco è stato messo sotto la protezione di san Giuseppe, avendo avuto inizio solennemente il 19 marzo 2013.

«Non dimentichiamo mai - disse in quella occasione nell'omelia - che il vero potere è il servizio e che anche il Papa per esercitare il potere deve entrare sempre più in quel servizio che ha il suo vertice luminoso sulla croce; deve guardare al servizio umile, concreto, ricco di fede, di san Giuseppe e come lui aprire le braccia per custodire tutto il popolo di Dio e accogliere con affetto e tenerezza l’intera umanità, specie i più poveri, i più deboli, i più piccoli… Solo chi serve con amore sa custodire!».

Il 5 luglio 2013, il Papa aveva consacrato tutto lo Stato della Città del Vaticano a san Giuseppe e san Michele arcangelo, che il Governatorato aveva già scelto come propri santi protettori.

La statua di san Giuseppe che sta sulla porta dell'abitazione di Francesco è di legno, lunga una quarantina di centimetri e raffigura il santo con abiti di color verde scuro e rosso, con decori dorati, nello stile dell'iconografia ispanoamericana. Giuseppe è disteso è sta dormendo. Un riferimento evangelico: è infatti sempre in sogno che il padre putativo di Gesù riceve i messaggi dal cielo che lo rassicurano prima su Maria e sul nome da dare al Bambino, e poi lo avvertono del pericolo rappresentato da Erode provocando la fuga in Egitto. Una statua simile Bergoglio ce l'aveva anche nella stanza occupata per diciotto anni al Collegio Maximo di San Miguel, dov'è stato rettore e dove ha abitato anche da provinciale dei gesuiti. Il san Giuseppe dormiente che conservava in curia a Buenos Aires è una delle poche cose che il Papa ha voluto far arrivare dall'Argentina dopo l'elezione: durante il viaggio si è staccata la testa, che Bergoglio ha provveduto a riattaccare.

Sotto il piedistallo infila dei biglietti, con le sue richieste di grazie al santo. «Sai - aveva detto a uno dei suoi collaboratori nei primi mesi dopo l'elezione - con questi falegnami bisogna avere pazienza: dicono che ti faranno un mobile in due settimane, poi magari ci mettono un mese. Ma te lo fanno, e lavorano bene! Solo bisogna avere pazienza...».

La tenerezza, il silenzio e il nascondimento, la mancanza di protagonismo, la vocazione a custodire: sono questi alcuni degli elementi del santo protettore dei lavoratori che apprezza Francesco. Per questo, anche se l'immagine ritrae il carpentiere di Nazaret mentre dorme, il Papa lo «fa lavorare tanto», chiedendogli spesso un aiuto.

- Andrea Tornielli - Città del Vaticano - vaticaninsider.lastampa.it -

 
 
 

MAGGIO MESE DI MARIA: METTIAMOCI TUTTI SOTTO LA SUA PROTEZIONE

Post n°8991 pubblicato il 01 Maggio 2014 da diglilaverita
Foto di diglilaverita

1. Abbiamo tutti bisogno di Maria per arrivare alla salvezza. Chi è riuscito finora a conservare la grazia di Dio, deve difenderla incessantemente da ogni sorta di pericoli. Sono molti i casi di persone, forse più rette di noi, che a un certo punto si sono smarrite e non sono state più capaci di riprendersi. Chi ha avuto la forza di pentirsi davvero del male commesso in passato, sa che è difficile perseverare nel bene. Chi si abbandona al male, ha un gran bisogno di Maria per cambiare vita. Può darsi che più di una volta abbiamo deciso di condurre una vita veramente cristiana, senza essere mai riusciti a realizzare i nostri buoni propositi. Se non fosse stato per Maria, forse, ora non saremmo capaci neppure di tentare un'altra volta.

2. Questo mese è un'occasione per metterci tutti sotto la protezione di Maria, che ci aiuterà a raggiungere la salvezza. Una madre così tenera come la Madonna, ascolterà senza dubbio le suppliche di un figlio tanto devoto. Noi sappiamo che tante volte è bastata una preghiera o un sacrificio per indurla a mostrarsi pietosa verso persone colpevoli delle peggiori malvagità. Si può quindi essere sicuri che sarà tanto generosa verso chi, con amore, le dedica un mese dell'anno.

3. Dobbiamo stare attenti a non perdere o sprecare questa grazia; a non smettere pochi giorni dopo l'inizio. Potrebbe essere l'ultima occasione che Dio ci offre per ritrovare la sua amicizia. Potrebbe darsi che ad essa sia legata la grazia della perseveranza finale. Nessuno può sapere se questo mese sarà l'ultimo della propria vita. Al momento dell'incontro con nostro Signore, sarebbe ben triste pensare che potevamo ottenere una protezione così potente e non l'abbiamo fatto. È il caso di pensarci seriamente.
 
Onoriamo quindi e amiamo Maria, e ravviviamo il nostro affetto verso di lei in questo mese di maggio. A noi che abbiamo bisogno di tante grazie per il nostro corpo e per la nostra anima; a noi che siamo provati dal dolore e dalla sofferenza; a noi che siamo tanto esposti a tentazioni di ogni sorta, provenienti dal di dentro e dal di fuori di noi, è tanto caro il ritorno del mese dedicato a Maria! La Madonna concede grazie con abbondanza, asciuga le lacrime di chi piange, calma i dolori di chi soffre, consola gli afflitti, aiuta i bisognosi, viene incontro ai peccatori, ascolta le preghiere di chi l'invoca con fede e amore.

In questi giorni preziosi, la Madonna chiama tutti attorno a sé, perché vuole aiutare, proteggere, salvare tutti. Andiamo da lei, avviciniamoci alle chiese a lei dedicate, e soprattutto onoriamola con la serietà della vita, con la frequenza ai sacramenti, con la pratica delle virtù cristiane. In questi giorni, mostriamoci figli devoti della nostra Madre celeste: così potremo sperimentare l'efficacia della sua protezione.

 - sanpiodapietrelcina.org -

 
 
 
 
 

INFO


Un blog di: diglilaverita
Data di creazione: 16/02/2008
 

 

LE LACRIME DI MARIA

 

MESSAGGIO PER L’ITALIA

 

Civitavecchia la Madonna piange lì dove il cristianesimo è fiorito: la nostra nazione, l'Italia!  Dov'è nato uno fra i più grandi mistici santi dell'era moderna? In Italia! Padre Pio!
E per chi si è immolato Padre Pio come vittima di espiazione? Per i peccatori, certamente. Ma c'è di più. In alcune sue epistole si legge che egli ha espressamente richiesto al proprio direttore spirituale l'autorizzazione ad espiare i peccati per la nostra povera nazione. Un caso anche questo? O tutto un disegno divino di provvidenza e amore? Un disegno che da Padre Pio agli eventi di Siracusa e Civitavecchia fino a Marja Pavlovic racchiude un messaggio preciso per noi italiani? Quale? L'Italia è a rischio? Quale rischio? Il rischio di aver smarrito, come nazione, la fede cristiana non è forse immensamente più grave di qualsiasi cosa? Aggrappiamoci alla preghiera, è l'unica arma che abbiamo per salvarci dal naufragio morale in cui è caduto il nostro Paese... da La Verità vi Farà Liberi

 

 

 
 

SAN GIUSEPPE PROTETTORE

  A TE, O BEATO GIUSEPPE

A te, o beato Giuseppe, stretti dalla tribolazione ricorriamo, e fiduciosi invochiamo il tuo patrocinio dopo quello della tua santissima Sposa.
Per quel sacro vincolo di carità, che ti strinse all’Immacolata Vergine Madre di Dio, e per l’amore paterno che portasti al fanciullo Gesù, riguarda, te ne preghiamo, con occhio benigno la cara eredità, che Gesù Cristo acquistò col suo sangue, e col tuo potere ed aiuto sovvieni ai nostri bisogni.
Proteggi, o provvido custode della divina Famiglia, l’eletta prole di Gesù Cristo: allontana da noi, o Padre amatissimo, gli errori e i vizi, che ammorbano il mondo; assistici propizio dal cielo in questa lotta col potere delle tenebre, o nostro fortissimo protettore; e come un tempo salvasti dalla morte la minacciata vita del pargoletto Gesù, così ora difendi la santa Chiesa di Dio dalle ostili insidie e da ogni avversità; e stendi ognora ciascuno di noi il tuo patrocinio, affinché a tuo esempio e mediante il tuo soccorso, possiamo virtuosamente vivere, piamente morire e conseguire l’eterna beatitudine in cielo.
Amen
San Giuseppe proteggi questo blog da ogni male errore e inganno.

 
 
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