ASCOLTA TUA MADRE

LE LACRIME DI UNA MADRE NON ASCOLTATA

 

FERMIAMO LA LEGGE CONTRO L'OMOFOBIA

 

TELEFONO VERDE "SOS VITA" 800813000

CHE COSA E' IL TELEFONO "SOS VITA"?
 
È un telefono “salva-vite”, che aspetta soltanto la tua chiamata. E' un telefono verde, come la speranza la telefonata non ti costa nulla,
Vuole salvare le mamme in difficoltà e, con loro, salvare la vita dei figli che ancora esse portano in grembo.
E quasi sempre ci riesce, perché con lui lavorano 250 Centri di aiuto alla vita.
 
Il Movimento per la vita lo ha pensato per te
 
Puoi parlare con questo telefono da qualsiasi luogo d’Italia: componi sempre lo stesso numero: 800813000.
 
Risponde un piccolo gruppo di persone di provata maturità e capacità, fortemente motivate e dotate di una consolidata esperienza di lavoro nei Centri di aiuto alla vita (Cav) e di una approfondita conoscenza delle strutture di sostegno a livello nazionale. La risposta, infatti, non è soltanto telefonica.
 
Questo telefono non ti dà soltanto ascolto, incoraggiamento, amicizia, ma attiva immediatamente un concreto sostegno di pronto intervento attraverso una rete di 250 Centri di aiuto alla vita e di oltre 260 Movimenti per la vita sparsi in tutta Italia.

 
DUE MINUTI PER LA VITA

Due minuti al giorno è il tempo che invitiamo ad offrire per aderire alla grande iniziativa di
preghiera per la vita nascente che si sta diffondendo in Italia dal 7 ottobre 2005 in
occasione della festa e sotto la protezione della Beata Vergine Maria, Regina del Santo Rosario.
Nella preghiera vengono ricordati ed affidati a Dio:
 i milioni di bambini uccisi nel mondo con l’aborto,
 le donne che hanno abortito e quelle che sono ancora in tempo per cambiare idea,
 i padri che hanno favorito o subito un aborto volontario o che attualmente si trovano accanto ad
una donna che sta pensando di abortire,
 i medici che praticano aborti ed il personale sanitario coinvolto, i farmacisti che vendono i
prodotti abortivi e tutti coloro che provocano la diffusione nella società della mentalità abortista,
 tutte le persone che, a qualsiasi livello, si spendono per la difesa della vita fin dal concepimento.
Le preghiere da recitarsi, secondo queste intenzioni, sono:
 Salve Regina,
 Preghiera finale della Lettera Enciclica Evangelium Vitae di Giovanni Paolo II
 Angelo di Dio,
 Eterno riposo.
Il progetto è quello di trovare 150.000 persone, che ogni giorno recitino le preghiere. Il numero corrisponde a quello - leggermente approssimato per eccesso – degli aborti accertati che vengono compiuti ogni giorno nel mondo, senza poter conteggiare quelli clandestini e quelli avvenuti tramite pillola del giorno dopo. Per raggiungere tale obiettivo occorre l’aiuto generoso di tutti coloro che hanno a cuore la difesa della vita.

“Con iniziative straordinarie e nella preghiera abituale,
da ogni comunità cristiana, da ogni gruppo o associazione,
da ogni famiglia e dal cuore di ogni credente,
si elevi una supplica appassionata a Dio,
Creatore e amante della vita.”
(Giovanni Paolo II, Evangelium Vitae, n. 100)

Ulteriori informazioni su: www.dueminutiperlavita.info
 

PREGHIERA A MARIA PER LA VITA GIOVANNI PAOLO II

O Maria, aurora del mondo nuovo, Madre dei viventi,
affidiamo a Te la causa della vita:
guarda, o Madre, al numero sconfinato di bimbi cui viene impedito di nascere,
di poveri cui è reso difficile vivere, di uomini e donne vittime di disumana violenza, di anziani e malati uccisi dall'indifferenza o da una presunta pietà.
Fà che quanti credono nel tuo Figlio sappiano annunciare con franchezza e amore agli uomini del nostro tempo il Vangelo della vita.
Ottieni loro la grazia di accoglierlo come dono sempre nuovo,
la gioia di celebrarlo con gratitudine in tutta la loro esistenza
e il coraggio di testimoniarlo con tenacia operosa, per costruire,
insieme con tutti gli uomini di buona volontà, la civiltà della verità e dell'amore
a lode e gloria di Dio creatore e amante della vita.
Giovanni Paolo II


 

AREA PERSONALE

 

Messaggi del 13/07/2014

A FATIMA IL 13 LUGLIO 1917, LA MADONNA PROFETIZZA LA TRAGICA VIA CRUCIS DEL MONDO E DELLA CHIESA

Post n°9117 pubblicato il 13 Luglio 2014 da diglilaverita
Foto di diglilaverita

La terza apparizione è importante per la sua funzione profetica. La Madre del Signore quel giorno aveva affidato un segreto, legato alla consegna del silenzio, composto di tre parti, le prime due delle quali furono svelate da Lucia, per obbedienza, nel 1941 e che riguardano: "la salvezza delle anime" il primo e "la devozione al Cuore Immacolato di Maria" il secondo, mentre la terza parte (scritta da Lucia nel 1944 e rivelata da Giovanni Paolo II, il 13 maggio 2000 è una visione simbolica che coinvolge tutta la vita della Chiesa e del mondo. Ritornando al racconto della apparizione, a mezzogiorno in punto, preceduta dal solito lampo, la Signora compare..

Che cosa vuole da me? Disse Lucia: Voglio - rispose la Madonna che veniate qui il 13 del mese seguente che preghiate Nostra Signora del Rosario, per ottenere la pace nel mondo e la fine della guerra, perchè Lei sola può ottenerla per voi.»  -Ancora Lucia :"Vorrei chiederle di dirci chi è e di fare un miracolo perché credano tutti che Lei ci appare". - rispose la Madonna: «In ottobre, vi dirò chi sono e che cosa voglio, e compirò un grande miracolo che tutti potranno vedere affinché possano credere.» - Ancora la Madre di Dio: «Sacrificatevi per i peccatori e dite spesso, specialmente quando compite qualche sacrificio: "Gesù, questo è per Vostro amore, per la conversione dei peccatori e in riparazione dei peccati commessi contro il Cuore Immacolato di Maria."» (I bambini ebbero poi la visione dell’Inferno. Dopo tale visione la Madonna disse loro:) «Avete visto l’Inferno dove vanno le anime dei poveri peccatori. Per salvarle, il Signore vuole stabilire nel mondo la devozione al Mio Cuore Immacolato. Se farete quanto vi ho detto, molti si salveranno e ci sarà la pace!» La guerra (1914-1918) finirà, ma se gli uomini non cesseranno di offendere il Signore, scoppierà un’altra e più terribile guerra durante il Pontificato di Pio XI. «Quando vedrete che una notte si illuminerà di una luce sconosciuta (nella note tra il 25 ed il 26 gennaio 1938, c’è stata effettivamente un’aurora boreale che Lucia ha pensato essere proprio questa"luce sconosciuta") sappiate che quello è il segno che Dio vi dà, che punirà il mondo per i suoi crimini con la guerra, con la fame, con la persecuzione della Chiesa e del Santo Padre. «Per impedire ciò, Io verrò a chiedere la consacrazione della Russia al Mio Cuore Immacolato e la Comunione di riparazione nei primi sabati del mese. «Se i Miei desideri saranno soddisfatti, la Russia si convertirà e regnerà la pace, altrimenti la Russia diffonderà i suoi errori nel mondo, causando guerre e persecuzioni alla Chiesa; i buoni saranno martirizzati, il Santo Padre avrà molto da soffrire e molte nazioni scompariranno.. "La Madonna infine domandò: Volete imparare una preghiera?" "Sì vogliamo!". - «Quando recitate il Rosario, dopo ogni mistero dite: "Gesù mio perdonateci le nostre colpe, preservateci dal fuoco dell’Inferno, portate in Cielo tutte le anime, specialmente le più bisognose della Vostra misericordia."»

Sentendo questo resoconto delle apparizioni di Fatima, ci sembrerebbe di vivere un fatto passato e ormai ben definito. Invece il Santo Padre Benedetto XVI nel suo pellegrinaggio a Fatima il 13 maggio 2010 a ben precisato: "Si illuderebbe chi pensasse che la missione profetica di Fatima sia conclusa". Il Papa con riferimento delle apparizioni di Fatima del 1917,  ha poi concluso: "Possano questi sette anni che ci separano dal centenario delle apparizioni affrettare il preannunciato trionfo del Cuore Immacolato di Maria". Anche Papa Francesco, eletto Papa, ha  voluto riaffermare l'importanza del messaggio di Fatima e,  il 13 maggio del 2013, ha chiesto che i vescovi portoghesi, riuniti nel Santuario, consacrassero il suo stesso pontificato alla Madonna di Fatima, e nell' Anno della fede , con una cerimonia molto significativa: ha rinnovato il 13 ottobre 2013 in San Pietro la consacrazione del mondo al Cuore Immacolato di Maria. Noi come sempre continuiamo a pregare, perchè possa verificarsi presto questo trionfo promesso dalla Madre di Dio a Fatima.

 

 

 
 
 

L'INGENIUTA' DI PAPA FRANCESCO E LE SOLITE FURBATE DI SCALFARI

Post n°9116 pubblicato il 13 Luglio 2014 da diglilaverita
Foto di diglilaverita

Nota di Padre Lombardi sul colloquio tra Papa Francesco e Scalfari

Ciò che Scalfari attribuisce al papa “fra virgolette” non è frutto di trascrizione da una registrazione nè di revisione dell'interessato

Su “la Repubblica” di questa domenica, 13 luglio, viene pubblicato con grande evidenza il resoconto, firmato da Eugenio Scalfari, di un suo nuovo colloquio con il Santo Padre Francesco. Il colloquio è cordiale e molto interessante e tocca principalmente i temi della piaga degli abusi sessuali su minori e dell’atteggiamento della Chiesa verso la mafia.

Tuttavia, come già in precedenza in una circostanza analoga, bisogna far notare che ciò che Scalfari attribuisce al Papa, riferendo “fra virgolette” le sue parole, è frutto della sua memoria di esperto giornalista, ma non di trascrizione precisa di una registrazione e tantomeno di revisione da parte dell’interessato, a cui le affermazioni vengono attribuite. Non si può e non si deve quindi parlare in alcun modo di un’intervista nel senso abituale del termine, come se si riportasse una serie di domande e di risposte che rispecchiano con fedeltà e certezza il pensiero preciso dell’interlocutore.

Se quindi si può ritenere che nell’insieme l’articolo riporti il senso e lo spirito del colloquio fra il Santo Padre e Scalfari, occorre ribadire con forza quanto già si era detto in occasione di una precedente “intervista” apparsa su Repubblica, cioè che le singole espressioni riferite, nella formulazione riportata, non possono essere attribuite con sicurezza al Papa.
Ad esempio e in particolare, ciò vale per due affermazioni che hanno attirato molta attenzione e che invece non sono attribuibili al Papa. Cioè che fra i pedofili vi siano dei “cardinali”, e che il Papa abbia affermato con sicurezza, a proposito del celibato, “le soluzioni le troverò”.

Nell’articolo pubblicato su Repubblica queste due affermazioni vengono chiaramente attribuite al Papa, ma – curiosamente - le virgolette vengono aperte prima, ma poi non vengono chiuse
. Semplicemente mancano le virgolette di chiusura…Dimenticanza o esplicito riconoscimento che si sta facendo una manipolazione per i lettori ingenui?
 

sources: Radio Vaticana


Nota personale: Caro Papa c'è già tanta tensione in giro..la prossima volta faccia registrare il suo colloquio con Scalfari da una Guardia svizzera!!!

 
 
 

L'AMICO VERO DELLE PERSONE LGBT E CHIUNQUE ABBIA TENDENZE OMOSESSUALI

Post n°9115 pubblicato il 13 Luglio 2014 da diglilaverita
Foto di diglilaverita

L’amico vero delle persone LGBT e di chiunque abbia tendenze omosessuali, si chiama Amico Segreto e si trova al numero verde 800 58 70 12, un Servizio di ascolto creato da AGAPO, Associazione Genitori e Amici di Persone Omosessuali, gestito da un gruppo di counsellor volontari.

Quando un giovane scopre, crede o teme di essere omosessuale, ossia di essere attratto dallo stesso sesso, quasi sempre entra in una fase di vita caratterizzata da grande solitudine e sofferenza.

Nello stesso momento, quando i genitori del giovane vengono a conoscenza della tendenza sessuale del figlio, vivono quella situazione come shock, sono confusi e spesso non sanno come continuare a svolgere il proprio ruolo di guida e di genitore.

Ai problemi dell’adolescenza e della giovinezza, già di per sé piene di incertezze e di sfide nella cultura contemporanea povera di modelli positivi, nel caso del giovane con tendenza omosessuale spesso si aggiunge il fatto di non poter parlare con nessuno della propria condizione; si ritrova in una situazione di crescente isolamento che può innescare o accelerare una spirale di perdita di fiducia in se stesso, di depressione che, in casi estremi, può giungere fino a pensieri di suicidio.

In questa difficile situazione le istituzioni della nostra società, consultori, servizi sociali e  psicologi attualmente propongono ai giovani e ai non più giovani interessati, solamente soluzioni basate su un’unica risposta, quella affermativa, che propone di accettare come elemento fondante della propria personalità l’impulso omosessuale e di viverlo in modo attivo, anche quando ciò è in evidente contrasto con le altre sfere della personalità e con i valori fondamentali della persona stessa.

Quando successivamente all’entrata nella pratica omosessuale emergono dei problemi, le istituzioni e gli operatori sanitari in genere non dispongono e non offrono agli interessati altra spiegazione se non quella di addebitarli all’omofobia proveniente dall’ambiente in cui il giovane vive, omofobia che il giovane stesso, secondo la cultura mainstream, avrebbe interiorizzato.

L’emarginazione e la discriminazione delle persone con tendenza omosessuale sono un fatto innegabile, ridurre tutte le sofferenze dei giovani e degli adulti omosessuali alla sola causa dell’omofobia, rappresenta un approccio riduttivo e non appropriato alla realtà di molte persone.

Infatti gli approcci di counselling e di assistenza psico-sociale delle istituzioni pubbliche, nonché di quelle direttamente legate al mondo gay, ambedue ispirati ai paradigmi della stessa cultura dominante, sottovalutano o ignorano completamente il ruolo della differenza (dei sessi) e il rapporto con l’alterità ontologica in una relazione di amore, così come non considerano sufficientemente la qualità del rapporto dell’amicizia, in cui nella sostanza è assente la dimensione erotica, quando vera e disinteressata; ignorano il fatto che la vita sociale si organizza sul piano delle relazioni primarie piuttosto in base al sesso e che non all’orientamento sessuale. Di conseguenza l’assistenza psico-sociale istituzionale spesso rimane in difficoltà nel dare risposte al disagio della persona con tendenza omosessuale o rischia addirittura di aggravarlo.

Si ritiene invece indispensabile sviluppare una prassi che favorisca l’ascolto di tutti i problemi legati all’omosessualità e al vissuto pregresso della persona reale e intera, inclusi i problemi derivanti dalla natura specifica dell’omosessualità quale relazione affettiva sessuata tra due persone strutturalmente uguali.

Sull’identità di genere vengono invece offerte risposte spesso fortemente politicizzate; si può inoltre costatare come nella fase dell’adolescenza i ragazzi subiscano forti pressioni e siano indotti a identificarsi con modelli sessuali stereotipati. L’Amico Segreto offre un’alternativa che, con i suoi interventi, non indica soluzioni né indirizza, ma aiuta a capire se stessi. L’obiettivo, in ogni telefonata, consiste nel lasciar spazio ai valori e alle opinioni dell’Utente, aiutandolo a “tirarli fuori” e a prendere coscienza delle ragioni che sostengono la personale posizione nei confronti sia della sessualità sia del proprio vissuto soggettivo. L’operatore aiuta l’Utente a chiarire e chiarirsi su tali ragioni, spesso implicite, al fine di sollecitarne in lui la verifica, ma sempre nel rispetto dei principi di libertà e di autodeterminazione. Si intende così evitare un intervento e una comunicazione direttivi, che spesso hanno l’intento di guidare il comportamento altrui verso atteggiamenti e opinioni formulate a priori da un’appartenenza ideologica. Amico Segreto vuole invece aiutare chi ha cura di sviluppare auto-coscienza e auto-conoscenza, e, su tale base, decidere liberamente del proprio comportamento.

Michele Gastaldo - Associazione Genitori e Amici di Persone Omosessuali – AGAPO - notizieprovita.it -

 
 
 

MEDJUGORJE: DOVE IL CIELO E' APERTO

Post n°9114 pubblicato il 13 Luglio 2014 da diglilaverita
Foto di diglilaverita

Non potremmo comprendere il perché delle straordinarie apparizioni della Madonna a Medjugorje se non considerassimo il delicato momento storico di forte crisi e di grave pericolo che sta vivendo “questo mondo turbolento e senza speranza”(25.11.08) che ha “intrapreso un misero cammino: la via della rovina” (25.03.92).

La pace è minacciata “particolarmente ora che Satana vuole la guerra e l’odio” (25.09.01) e “l’inquietudine ha cominciato a regnare nei cuori e l’odio regna nel mondo” (25.11.01) che è un mondo di “gente piena di odio e senza pace” (25.02.95) e che “vive in mezzo a forti tensioni e cammina sull’orlo di una catastrofe” (15.02.83).

Come ha affermato Papa Giovanni Paolo II nella preghiera di consacrazione del nuovo millennio a Maria (8 ottobre 2000) l’umanità si trova a un bivio, potendo ridurre la terra a un cumulo di macerie oppure trasformarla in un giardino di pace. Questa delicata situazione del mondo di oggi ha molte cause ma sostanzialmente scaturisce dalla volontà dell’uomo contemporaneo di costruire un mondo nuovo ma senza Dio: “Cari figli! Vi invito a riflettere sul vostro futuro. Voi state costruendo un mondo nuovo ma senza Dio, solamente con le vostre forze. Ed è per questo che non siete felici e non avete la gioia nel cuore” (25.01.97) “Senza Gesù voi non avete futuro” (25.12.08) “Senza Dio non c’è né futuro, né gioia, ma soprattutto non c’è salvezza eterna”(25.04.97).

Quando l’uomo pensa di fare a meno di Dio, ci fa notare la Vergine, in realtà è Satana che mette se stesso al posto di Dio: “Pregate perché sia fermato il piano di Satana su questa terra che é ogni giorno più lontana da Dio. Satana pone se stesso al posto di Dio e vuole distruggere tutto ciò che é bello e buono nell’anima di ognuno di voi” (25.10.08). Già in precedenza la Regina della Pace ha avvertito che “Satana è forte e vuole distruggere non solo la vita umana, ma anche la natura e il pianeta sul quale vivete” (25.01.1991).

La Madonna vuole salvare il mondo da questo pericolo mortale, che mette a rischio la possibilità stessa di avere un futuro, spingendoci in ogni modo ad abbandonare la via della rovina e a prendere la via della salvezza: “Io sono con voi da così lungo tempo perché siete sulla strada sbagliata. Soltanto con il mio aiuto, figlioli, aprirete gli occhi” (25.01.09).

Questa situazione di buio avrà un sicuro sbocco di luce, ci assicura la Vergine, se sarà sufficientemente ampia e convinta la nostra risposta all’appello della conversione: “Tramite voi desidero rinnovare il mondo! Figlioli, oggi siete voi il sale della terra e la luce del mondo” (25.10.96). Solo tornando a Dio, infatti, “il tempo di questo secolo sarà per voi un tempo di pace e di prosperità” (25.12.99).

Ecco allora delinearsi sempre più chiaramente il perché di queste straordinarie apparizioni della Madonna a Medjugorje: la realizzazione di un straordinario progetto di salvezza affidato a Maria dal Padre in questo tempo, che Lei definisce “un tempo speciale” (25.06.93), “legato in modo speciale al cielo attraverso di me” (25.05.96).

Un progetto che la Madonna stessa presenta con un carattere biblico e profetico che lo inserisce a pieno titolo nel grande disegno divino del compimento dell’opera della salvezza: “Pregate, Dio vi aiuterà a scoprire la vera ragione della mia venuta. Perciò, figlioli, pregate e leggete la Sacra Scrittura, perché, attraverso la mia venuta, possiate scoprire nella Sacra Scrittura il messaggio che è per voi” (25.06.91);”Leggete la Sacra Scrittura,vivetela e pregate per poter capire i segni di questo tempo” (25.08.93).

Ognuno di noi, senza distinzione, è chiamato dunque a dare il proprio contributo: “Siete tutti importanti in questo grande piano che Dio porta avanti attraverso Medjugorje: Dio desidera convertire il mondo intero e chiamarlo alla salvezza e al cammino verso di Lui che è il principio e la fine di ogni essere” (25.06.2007).

È infatti questo il nucleo decisivo del suo grande progetto di salvezza: farci gioiosi canali del suo amore lasciandoci trasformare interiormente sino a diventare quasi un prolungamento della sua presenza viva tra gli uomini: “Vi invito a gioire e a diventare cristiani gioiosi, responsabili e coscienti che Dio vi ha invitati in modo speciale a diventare mani gioiosamente tese verso coloro che non credono affinché, con l'esempio della vostra vita, possano ricevere la fede e l’amore per Dio” (25.11.97).

Il progetto di Dio è meraviglioso e si realizzerà completamente: la Madonna è incaricata della sua attuazione. Questo progetto vedrà cieli nuovi e tempi nuovi; ma è un progetto che richiede la nostra collaborazione.

E se a Maria sta così tanto a cuore questo programma significa che la sua importanza è vitale; non è in gioco qualcosa di momentaneo, bensì la salvezza eterna o l’eterna dannazione di molti nostri fratelli e di noi stessi.

Angelo Masciello - messaggimedjugorje.net -

 
 
 

IL RITORNO DELLA SCHIAVITU' FEMMINILE E IL COMMERCIO DEI FIGLI

Post n°9113 pubblicato il 13 Luglio 2014 da diglilaverita
Foto di diglilaverita

La “liberazione” della donna passa, per una certa cultura, dal rifiuto della maternità, oppure dalla possibilità di gestirla in piena “libertà”: cioè tramite l’uso degli anti-concezionali e il ricorso libero all’aborto. Certo femminismo proponeva e propone la gravidanza e la maternità come una schiavitù femminile, limitante la donna nella sua realizzazione lavorativa e sociale. Di qui il celebre slogan: “L’utero è mio e lo gestisco io”, urlato in difesa delle leggi abortiste.

Ciononostante, la maternità ha sempre il suo “fascino”, e si può raccontare quello che si vuole, ma l’istinto innato nelle donne è l’amore per i bambini. L’ideologia non è riuscita a modificare del tutto la natura femminile, anche se ha convinto tante donne a rinunciare ai figli, per la carriera; e tante altre a rimandare di continuo l’attesa di figli o a decidere se, quali e quando tenerli o meno. Di pari passo, gli uomini, i padri, hanno perso spesso il desiderio e la consapevolezza della paternità e il rispetto per le donne. Così, quando da un rapporto si genera un figlio, la risposta di molti maschi è l’egoismo che nega l’amore: “l’utero è tuo, e il bimbo te lo gestisci (abortisci) tu….”
Fin qui, un film già visto. Ma siamo ormai arrivati oltre: stiamo tornando ai tempi della schiavitù precristiana, quando, prima che la Chiesa insegnasse a considerare ogni uomo una creatura di Dio, gli schiavi romani erano res, cose. Tra le conseguenze di ciò vi era il fatto che non potevano avere famiglia. Per questo i padroni potevano andare liberamente con le schiave; potevano utilizzarle per avere un figlio, qualora non fossero riusciti a concepirlo con le moglie (servendosi dunque del loro utero come di un contenitore); si impadronivano del frutto del grembo delle schiave, quando queste concepivano un figlio con un altro schiavo.
La nuova schiavitù femminile si chiama “utero in affitto”, o, secondo la neo-lingua, “gravidanza per altri” (gpa). Le “madri” che portano in grembo i figli non loro, sono invece chiamate “madri surrogate”.
Cosa sta dietro queste espressioni? Un nuovo tassello del grande business ai danni di donne, bambini, famiglia. Dal 1978, cioè dalla nascita della fecondazione in vitro, è tutto possibile.
Per esempio che una coppia decida di non intraprendere una gravidanza: è lunga e stancante; frena la carriera; l’aspirante madre è sterile o con problemi uterini… Se l’embrione può essere prodotto fuori dalla relazione d’amore, si potrà produrlo, selezionarlo, e poi impiantarlo nell’utero di una donna “disposta”, per soldi, a subire una simile umiliazione. Si avranno e si hanno così nuove “famiglie” in cui le mamme possono arrivare addirittura a 3: quella gestazionale (o madre surrogata); quella adottiva, cioè colei che crescerà il figlio; la madre genetica, quella che ha venduto il suo ovulo…
Può anche accadere che il figlio così concepito abbia un solo genitore: un maschio single che compera un ovulo di una donna, affitta un utero, e si “produce” così, è il caso di dirlo, un bambino.
Finita qui? No, la realtà supera ogni immaginazione: con il diffondersi dei “matrimoni” gay si arriva a scenari che sino a pochi decenni fa erano fantascientifici. Due uomini comperano un ovulo da una donna, affittano un utero da un’altra, allo scopo di frazionare e annientare il più possibile la figura materna, per poi divenire “genitori” di un bambino che avrà due “padri”, uno biologico e uno no, e due madri (da cui è stato però separato).
Da “L’utero è mio e lo gestisco io”, all’utero delle donne povere, spesso di colore, latine, indiane, o dell’est, gestito da altri, a fini di lucro. Il tutto in nome del “libero mercato”, della producibilità dei bambini-oggetto e della visione secondo cui la famiglia non sarebbe, come è, una “società naturale”, ma solo una costruzione culturale variabile nel tempo e nello spazio.
Negli Usa il fenomeno della locazione d’utero sta crescendo: dai 100 casi del 1981 ai 1210 del 2000. Ogni utero costa almeno 50 mila dollari: una piccola parte va alla gestante, il resto per mediazione e spese legali.
Può infatti accadere di tutto: che nasca un figlio che la coppia ordinante non vuole più, perché malato; che la gestante decida di tenere il bambino geneticamente non suo, ma da cui non riesce a separarsi; che la gestante decida, ad un certo punto, di abortire il figlio geneticamente altrui…
In Italia l’utero in affitto è vietato dalla legge 40; ciononostante vi sono italiani che vanno all’estero (California, India, Ucraina…), e approfittano delle legislazioni e delle donne di quei paesi.
In Italia non mancano i sostenitori di questa forma di schiavitù femminile: da Chiara Lalli, autrice di “Buoni genitori. Storie di mamme e papà gay”, con postfazione di Ivan Scalfarotto, promotore della legge liberticida che porta il suo nome, a Giuseppina La Delfa, presidente di “Famiglie arcobaleno”…
Ma non mancano neppure, per fortuna, coloro che difendono la dignità delle donne e i diritti dei più piccoli alla loro mamma: è nato infatti, alcuni mesi fa, il comitato Di mamma ce n’è una sola. Presieduto e coordinato da due donne: Eugenia Roccella e Olimpia Tarzia.

Da Francesco Agnoli - libertaepersona.org -

 
 
 

LA SOCIETA' IMMORALE SI RIFA' LA VERGINITA' CON LA MORALITA' ANTIMAFIA

Post n°9112 pubblicato il 13 Luglio 2014 da diglilaverita
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A Oppido Mamertina la processione della Madonna fa sosta sotto le finestre di un boss, e scoppia lo scandalone nazionale. Non ci sentiamo per nulla scandalizzati da questa sosta, ma da ben altro, e spieghiamo il perché.

fatti sono noti, anzi notissimi, visto che ne hanno parlato tutti, dal presidente della Conferenza Episcopale della Calabria, al procuratore aggiunto della Dda di Reggio Calabria, al ministro dell’Interno, all’immancabile presidente del Senato che, come la sua collega della Camera, non perde mai occasione per dire la sua.

Ordunque, a Oppido Mamertina, come ci informa l’ANSA, “la processione della Madonna delle Grazie si è fermata davanti all’abitazione del boss della ‘ndrangheta Peppe Mazzagatti, 82 anni, condannato all’ergastolo ed ai domiciliari per motivi di salute”. Più in là, apprendiamo che la sosta è durata circa trenta secondi. Bene, abbiamo scoperto che ci sono paesi in Italia in cui un boss della malavita organizzata viene considerato un uomo degno di rispetto. Una scoperta davvero devastante, una novità assoluta. Ma, al di là di questo, ci scandalizza realmente lo scandalo. Sissignori, perché una società che vive immersa nella più vergognosa immoralità pretenda di ricostruirsi una verginità ormai morta e sepolta con la retorica antimafia, o anticamorra, o antiquelchevolete, è ridicolo e scandaloso.

Per inciso vorremmo notare che il “boss” in questione è un vecchio, sta scontando la pena dell’ergastolo, e non è dato sapere a nessuno, se non al suo confessore (se ha la buona abitudine di confessarsi), se sia o meno pentito dei peccati che ha commesso. Di sicuro possiamo dire che il suo debito con la giustizia umana lo sta pagando, e se vale per un omosessuale quella frase che è ormai è diventata un tormentone (“chi sono io per giudicare”?), non c’è un solo motivo per cui non possa valere anche per un boss, più o meno ex, più o meno pentito, ma che forse si pentirà, ma che forse sta cercando onestamente Dio.

Strana società. Viviamo immersi in un permissivismo schifoso, che sta distruggendo la società, che corrompe la gioventù, che ha disfatto le famiglie, ma abbiamo lo sdegno a comando su alcuni temi. L’evasione fiscale, l’accoglienza dei migranti, e la “legalità”, che poi se è “legalità antimafia” è il massimo. Allora lo sdegno, la condanna senza appello, l’anatema, partono a ruota libera, ed è una gara tra autorità civili e autorità religiose su chi è più severo e implacabile.

Cerchiamo allora di ricordarci alcune cose:

-       Ogni giorno in Italia si assassinano circa 300 bambini. Questo crimine abominevole è reso legittimo da una vergognosa legge, la 194, che ha fin qui permesso uno sterminio terribile: gli assassinati sono quasi sei milioni. Uno Stato che permette questi crimini non è più legittimato a far lezioni di morale, di alcun tipo.

-       Non passa giorno che non ci sia un’apologia dell’omosessualità, condita in tutte le salse e solo le vacanze estive hanno sospeso la propaganda omosessualista nelle scuole. L’attuale governo, presieduto da un tale che si definisce cattolico, ha già promosso un disegno di legge per un orrendo papocchio che si tradurrà, di fatto, nella legalizzazione del “matrimonio” tra invertiti. L’omosessualismo è più grave dello stesso omicidio, perché nega l’evidenza della natura, così come creata da Dio. È l’espressione folle di un uomo completamente impazzito, che si vuol fare dio e vuole ricreare la realtà a suo capriccio.

E non abbiamo parlato che di due cose. Ce ne sono e ce ne sono state tante altre in questa società marcia, che ha salutato l’assassinio di Eluana Englaro come un atto di alta civiltà, che ha introdotto la falsa distinzione tra droghe “leggere” e “pesanti” per poter meglio distruggere i cervelli di una gioventù a cui è già stata distrutta la moralità con la sfrenatezza sessuale e con la dissoluzione delle famiglie, favorita da quell’altra “conquista civile” che è stato il divorzio. E potremo andare avanti con l’immoralità di una finanza che ha divorato l’economia e che sta massacrando un popolo. Eccetera eccetera.

Di fronte a questo sfacelo, ecco il virginale sdegno per un omaggio, o presunto tale, a un boss. Certo, non sarà una cosa bella ma, signori miei, prendereste sul serio un corso sulla bellezza della castità tenuto dalla signora Ilona Staller? E sia ben chiaro che, dovendo scegliere, preferiremmo mille pornodive a un solo abortista o a un solo omosessualista. Ma era solo per fare un esempio.

L’Italia, ma come l’Italia gran arte del mondo occidentale, è ormai come uno di quegli alberi corrosi dai parassiti, consumato all’interno, mentre l’esterno appare ancora bello. Ma il tronco ormai è vuoto, le radici sono corrose, e un colpo di vento un po’ più forte degli altri farà crollare quell’albero. E finalmente si vedranno bene all’interno i parassiti che lo hanno divorato.

Certo, in tutto questo sfacelo, dice un ingenuo di passaggio, ci sarà la Chiesa che alza la sua voce autorevole per ristabilire le proporzioni, per ricostruire la morale.

E invece la Chiesa lancia la scomunica “contro i mafiosi” – una scomunica la cui legittimità canonica ci lascia qualche sincera perplessità – ma non ha detto una parola contro i più recenti progetti di distruzione sociale (citavamo sopra il disegno di legge sui matrimoni pederastici), non lancia scomuniche contro i politici che promuovono aborto, eutanasia, omosessualismo e altre vergogne. No, questa Chiesa sta bastonando chi si comporta “troppo” da cattolico, magari dedica troppo tempo alla preghiera (ora è il turno delle Suore Francescane dell’Immacolata, visto che il ramo maschile è già stato distrutto). È una Chiesa alla ricerca spasmodica dell’applauso del mondo, e che già lo ha trovato. Fa specie leggere che il procuratore aggiunto presso la DdA di Reggio Calabria si consideri in grado di valutare chi si comporta da cristiano e chi no. “Le parole del Papa sono state ascoltate da tutti ma poi in pratica non sono osservate. Quanto accaduto appare come una sfida a quelle parole”. E aggiunge: “Purtroppo la storia si ripete. Ora voglio cercare di capire cosa faranno e quali saranno le azioni dei Vescovi della Calabria”. “Così come voglio vedere – ha concluso – quale sarà il comportamento di tutti i sacerdoti. Mi auguro che la chiesa non abbia tentennamenti così come accaduto per la Vara (la sacra effige della Madonna, ndr) portata a spalle da gente che si professa cristiana ma che di cristiano non ha proprio nulla”.

Insomma, l’abbraccio è davvero stretto. La giustizia dello Stato laico si rifà alle parole del Papa, ammonisce i vescovi e stabilisce anche chi è cristiano. Fantastico.

Nel frattempo viene annunciato come un grande trionfo investigativo l’identificazione dei portatori della Statua della Vergine, rei della “fermata” e viene anche aperto l’immancabile “fascicolo”. Per quale reato? Non si sa, visto che la “sosta di Statua della Madonna sotto casa del boss” non è ancora un comportamento penalmente rilevante.

C’è una sola cosa che realmente scandalizza in tutta questa vicenda: il fiume di ipocrisia. L’ipocrisia di una società immorale che vuole scavarsi nicchie di moralità con la retorica antimafia, e l’infinita tristezza di una Chiesa che non parla più di valori non negoziabili e di salvezza dell’anima, ma piuttosto si affretta a rincorrere le condanne del mondo, unendosi a un coro di sicuro successo.

Per favore, rendiamoci conto che qui si sta andando a fondo, tutti. Smetterla di fare i buffoni sarebbe un buon punto di (ri)partenza.

di Paolo Deotto - riscossacristiana.it -

 
 
 
 
 

INFO


Un blog di: diglilaverita
Data di creazione: 16/02/2008
 

 

LE LACRIME DI MARIA

 

MESSAGGIO PER L’ITALIA

 

Civitavecchia la Madonna piange lì dove il cristianesimo è fiorito: la nostra nazione, l'Italia!  Dov'è nato uno fra i più grandi mistici santi dell'era moderna? In Italia! Padre Pio!
E per chi si è immolato Padre Pio come vittima di espiazione? Per i peccatori, certamente. Ma c'è di più. In alcune sue epistole si legge che egli ha espressamente richiesto al proprio direttore spirituale l'autorizzazione ad espiare i peccati per la nostra povera nazione. Un caso anche questo? O tutto un disegno divino di provvidenza e amore? Un disegno che da Padre Pio agli eventi di Siracusa e Civitavecchia fino a Marja Pavlovic racchiude un messaggio preciso per noi italiani? Quale? L'Italia è a rischio? Quale rischio? Il rischio di aver smarrito, come nazione, la fede cristiana non è forse immensamente più grave di qualsiasi cosa? Aggrappiamoci alla preghiera, è l'unica arma che abbiamo per salvarci dal naufragio morale in cui è caduto il nostro Paese... da La Verità vi Farà Liberi

 

 

 
 

SAN GIUSEPPE PROTETTORE

  A TE, O BEATO GIUSEPPE

A te, o beato Giuseppe, stretti dalla tribolazione ricorriamo, e fiduciosi invochiamo il tuo patrocinio dopo quello della tua santissima Sposa.
Per quel sacro vincolo di carità, che ti strinse all’Immacolata Vergine Madre di Dio, e per l’amore paterno che portasti al fanciullo Gesù, riguarda, te ne preghiamo, con occhio benigno la cara eredità, che Gesù Cristo acquistò col suo sangue, e col tuo potere ed aiuto sovvieni ai nostri bisogni.
Proteggi, o provvido custode della divina Famiglia, l’eletta prole di Gesù Cristo: allontana da noi, o Padre amatissimo, gli errori e i vizi, che ammorbano il mondo; assistici propizio dal cielo in questa lotta col potere delle tenebre, o nostro fortissimo protettore; e come un tempo salvasti dalla morte la minacciata vita del pargoletto Gesù, così ora difendi la santa Chiesa di Dio dalle ostili insidie e da ogni avversità; e stendi ognora ciascuno di noi il tuo patrocinio, affinché a tuo esempio e mediante il tuo soccorso, possiamo virtuosamente vivere, piamente morire e conseguire l’eterna beatitudine in cielo.
Amen
San Giuseppe proteggi questo blog da ogni male errore e inganno.

 
 
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