I Miei Racconti

Dublino, città della musica


  L'altro giorno ero a lavare la macchina ad un autolavaggio self service, mentre la guardavo passare sotto i rulli vedo un ragazzo nero che si ferma e scuote la testa.Perchè guardi il lavaggio?Vedi questo impianto in un mese consuma tanta di quell'acqua che basterrebbe per tutta la mia gente.                                                                                                        Ho visto bambini e animali morire per la siccità, e qui la usate per lavare la macchina!  Mentre parla va via e mi lascia solo davanti alla macchina che esce dal soffio dell'aria.Sono rimasto a pensarci,certo sono queste le assurdità del nostro tempo, e poi ci si meraviglia se partono con i barconi per venire in Europa, un mondo che a i loro occhi deve sembrare meraviglioso.Un mondo che spreca e consuma tutto, che butta tonnellate di cibo ogni giorno,un mondo che spreca acqua preziosa nelle fontane, che spreca acqua preziosa per lavare automobili o quant'altro.Non dimentichiamo che servono 150 litri di acqua per lavare una macchina e quasi 600 per lavare un camion.Fate i conti di quante autovetture si lavano nel nostro mondo e arrivate ad un numero folle che basterebbe a dissetare l'intera Africa.  Viviamo sempre più in una società dove le differenze fra sud e nord del mondo continuano sempre ad aumentare, tanto che ormai sono talmente grandi da diventare una bomba inesplosa sotto l'occidente.Fino a quando i 4/5 del mondo sopporteranno che solo un quinto consumi tutte le risorse e le ricchezze di questo nostro pianeta?Fino a quando questo sarà possibile? Pensavo questo mentre tornavo da Dublino. Sì sono stato in Irlanda ed ho visto un paese completamente diverso.Dublino è da una parte una classica città del Nord Europa, tutte casette in fila pulite e ordinate, dall'altra è un posto particolare dove vedi un numero assurdo di pub.Sono dovunque e i più vecchi e famosi hanno dato il nome ad interi quartieri.   La cosa meravigliosa è che in tutti si suona dal vivo, la musica è ovunque, anche per la strada.Si suona la musica tradizionale irlandese, quella musica che con chitarra e violino è diventata parte integrante della musica che oggi ascoltiamo. L'Irlanda è stato un paese di emigranti, gli Stati Uniti nascono con gli italiani ed appunto con gli irlandesi.La loro musica diventa country, suonata solo da bianchi, con chitarra, mandolino, contrabbasso, batteria e violino.Si miscela con il blues, la musica dei neri e da questa bella miscellanea nasce il rock and roll da cui deriva il rock e tutto quello che oggi ascoltiamo.Anche il rock and roll è bianco, i neri rimangono fedeli al loro blues, che diventa poi soul e infine funk.  E tutto questo nasce in questa isola di gente tenace ed orgogliosa. Pensavo a questo mentre mi imbarcavo.Dublino è una bella città, ma quello che ti rimane impresso è questi locali che servono birra Guiness e che aprono alle 10 di mattina fino alle 11 di sera.Non sono locali dove si va di notte, sono frequentati da tutti, per mangiare o solo per bere, per stare insieme e per cantare, per stare soli o in compagnia.  Tutti bevono questa birra scura leggera e con nemmeno un gran sapore e tutti cantano le loro canzoni tradizionali.Prima di chiudere s'intona spesso l'inno irlandese, una nenia triste e melanconica.Hanno un inno che parla di libertà e di lotte che per secoli hanno combattuto per la loro libertà.Una libertà che alla fine è arrivata a caro prezzo, costretti ad accettare che un pezzo della loro isola restasse inglese.  Dublino è legata alla musica.  Nel centro c'è una bella statua di Phil Lynott, l'irlandese mulatto (il padre era brasiliano) che con i Thin Lizzy parlava di disperazione e di solitudine.La sua musica è rimasta nel cuore di questa gente, la sua vita difficlle, la sua morte prematura per overdose, hanno creato il mito.A Dublino una visita alla sua statua è una tappa obbligatoria.  Un popolo che ha dovuto accettare la visita della Regina d'Inghilterra.Nei giorni in cui ero a Dublino, la Regina veniva in Irlanda, la prima visita dell'odiata Regina inglese.Mai nessun inglese aveva osato tanto.E' sempre stato difficile il rapporto con un vicino tanto scomodo e sono stati secoli di lotte.L'Irlanda è riuscita anche se solo non in parte a liberarsi, ma poi oggi con le difficoltà economiche in cui versa, ha dovuto riavvicinarsi ed accettare la visita del sovrano.  Ne discutono ancora nei pub e si scaldano parlandone, ma non vogliono diventare come l'Irlanda del Nord, ora vogliono solo la pace.  Un popolo fiero e orgoglioso del suo passato.Perchè noi italiani non lo siamo altrettanto? Quale di noi ne parla?Quale di noi ne è orgoglioso?Noi non ne abbiamo, non abbiamo una musica che ci unisce e ci fa commuovere, non abbiamo ricordi comuni e tradizioni da difendere. Siamo sempre stati divisi e praticamente lo siamo ancora.  Pensavo questo mentre decollavo con uno splendido volo Ryanair, economico e puntuale.Sono stato a Dublino pagando 70 euro per il volo andata e ritorno.     Ancora non ci si crede, oggi si viaggia veramente con poco.Spendo di più per andare in macchina a Roma.  http://www.youtube.com/watch?v=18FgnFVm5k0  Finisco quersto mio articolo con un video mitico; Phil Lynott suona conGary Moore, irlandese come lui e grande chitarrista, morto a febbraio del 2012.Un infarto, causato come per Lynott e per tanti altri, da una vita dieccessi portata sempre agli estremi.Suonano un brano stupendo Parisienne Walkways.