I Miei Racconti

Solo numeri


 La popolazione del nostro pianeta ha raggiunto i 7 miliardi di abitanti nel 2011 e si suppone che sfiorerà gli 8 miliardi entro il 2025. La crescita si è accellerata negli ultimi due secoli, solo nel 1850 superava di poco il miiardo mentrte arrivava a due miliardi e mezzo nel 1950 e si attesterà a nove miliardi nel 2050.Nove paesi contribuiranno per metà all'incremento mondiale, nel periodo compreso tra il 2010 e il 2050: India, Pakistan, Nigeria, Etiopia, Stati Uniti, Repubblica Democratica del Congo, Tanzania, Cina e Bangladesh.Questo dato di per sè già preoccupante (anche se viviamo concentrati su poco più di un sesto delle terre emerse) deve essere però confrontato con l'esodo di proporzioni bibliche che stiamo vivendo ogni giorno.Un problema enorme la cui soluzione sembra lontana e poco impoprtante, ma che diventerà presto lo scoglio su cui dovranno confrontarsi le generazioni future.Era dalla fine della seconda guerra mondiale che non si registrava un numero così alto di persone obbligate ad abbandonare la propria casa.Le migrazioni forzate su scala mondiale provocate da guerre, conflitti e persecuzioni hanno raggiunto i massimi livelli registrati sinora e i numeri sono in rapida accelerazione.Secondo il nuovo rapporto annuale dell'UNHCR Global Trends il numero di persone costrette a fuggire dalle loro case è stato dal 1945 alla fine del 2014 di 59,5 milioni di migranti forzati, di cui quasi la metà sono bambini.L'accelerazione principale è iniziata nei primi mesi del 2011, quando è scoppiata la guerra in Siria, diventata la principale causa di migrazione forzata a livello mondiale.Nel 2014 ogni giorno 42.500 persone in media sono diventate rifugiate.In tutto il mondo, una persona ogni 122 è attualmente un rifugiato, uno sfollato interno o un richiedente asilo.Se i 59,5 milioni di migranti forzati nel mondo, componessero una nazione, sarebbe la ventiquattresima al mondo per numero di abitanti. Sono solo numeri, ma fanno pensare e molto anche.