I Miei Racconti

Is this the life we really want?


    “Alla fine, tutto ciò che conta, è se ti commuove o no“.Con questa frase Roger Waterscommentava il capolavoro “The Dark Side Of The Moon”, ed è la prima cosa che mi è venuta in mente ascoltando l’ultimo disco “Is This The Life We Really Want?“.Sono già state fatte molte recensioni su questo album, alcune negative ed altre, da parte di chi conosce veramente il valore di Roger, più positive.Da parte mia, posso solo dire che questo nuovo lavoro mi ha commosso veramente, la voce di Roger non sarà bella come quella di David Gilmour, non ci sono assoli di chitarra in grado di aprirti mente e anima, ma troveremo tutto quello che ha fatto dei Pink Floyd una delle band più importanti del pianeta: se sotto l’aspetto musicale il richiamo ai Pink Floyd è palese, sotto l’aspetto lirico troviamo un Roger Watars schierato ed “incazzato” come non mai.Personalmente ho apprezzato in pieno questo disco, che a mio avviso necessita di più ascolti per essere apprezzato appieno.Per apprezzare appieno l’album, mettetevi comodi, con le cuffie, e i testi sotto manoQuando eravamo giovani(Strumentale)Roger Waters:Quando eravamo giovani potevamoubriacarci fino al muro del cessotratto nero di terreno o catrame o qualunquecosa non importa più tantoAzzuffarsi con le ragazze prima dell’avvento dellapubertà col suo stupore e confusionePotevi, io potevo, è visibileCopertura stiracchiata, costume nero mutandinespesso pallide al mattino dell’alba giovanileScolando lentamente attraverso i canali delpavimentoQuanta innocenza e crudeltà passava sotto leforche caudine per i primi fermenti negli spoiatoidi MaggioDove sei ora? Non rispondereSono ancora bruttoE tu ancora in carneIo ho ancora i brufoliE sono ancora preoccupatoI nostri genitori ci hanno reso quello che siamo, oè stato Dio?Che cazzo ci frega, non è mai davvero finita.Déjà VuSe fossi stato DioAvrei risistemato le vene sul voltoPer renderle più resistenti all’alcolE meno propense a invecchiare.Se fossi stato DioAvrei generato molti figliE non avrei tolleratoChe i Romani ne uccidessero anche solo unoSe fossi stato DioCon il mio bastone e la mia bacchettaSe mi fosse stato dato il permessoCredo sarei riuscito a fare un lavoro miglioreE se io fossi un droneChe pattuglia cieli stranieriCoi miei occhi elettronici, per orientarmiE per l’effetto sorpresaAvrei paura di trovare qualcuno in casa(esplosione)Magari una donna ai fornelliInfornando pane, cuocendo risoO soltanto bollendo delle ossaSe fossi un drone.Il tempio è un rudereI banchieri ingrassanoIl bisonte è andatoE la cima della montagna pianeggianteLe trote nei fiumiSono tutte ermafroditiTu tendi a sinistraMa poi voti a destraE sembra come un déjà vuIl sole tramonta e tu continui a mancarmiContando i costiDi un amore che è andato perdutoE sotto la mia Corrente del GolfoIn piscine circolariTrovi a 99 centesimiAlcolizzati e buffoniL’ultimo rifugiatoSdraiati con me oraSotto cieli di alberi di limoneMostrami il timido, rallentato sorrisoche tieni nascosto da caldi occhi marroniCogli il dolce esitareDi labbra appena socchiuseE meravigliatiDel dolce dolore dell’amoreE del mio cuore che batte selvaggioOh, rapsodiaCome mi spezziE sognai di direAddio alla mia piccolaLei stava dandoun’ultima occhiata al mareGuadando attraverso i sogniFino alle ginocchiaNei gonfiori caldi dell’oceanoMentre le reginette facevano il bagno, dociliSotto, pallottole inflessibilitrapassano i loro iPhones, cancellandoi numeri di amanti in eccessoe cercano l’orizzonteE troverai mio figlio, giù, sul bagnasciugaSterrando un tumulo per una catenina o un ossoCercando nella sabbia per un’anticagliaPortata a riva dal mareImmagina questoImmaginati mentre ti affacci sul porto ferroviarioGettando via la tua ultima sigarettaImmagina il tuo dito che preme il campanelloImmagina il teschio con le ossa incociate sullozerbinoImmaginati sulle strade di LaredoImmagina Casba, immagina il GiapponeImmagina tuo figlio con la mano sul grillettoImmagina protesi in AfghanistanImmagina un tribunale senza una cazzo di leggeImmagina un bordello senza una cazzo di puttanaImmagina un cesso senza un cazzo di scaricoImmagina un leader senza un cazzo di cervelloUn cazzo di cervello, un cazzo di cervelloUn cazzo di cervello, un cazzo di cervelloUn cazzo di cervello, un cazzo di cervelloUn cazzo di cervello, un cazzo di cervelloSeguimi filmando me stesso al concertocol cellulare, da un posto in prima filaSegui Miss Universo che prende un po’ di raggiVorrei Tu Fossi Qui a Guantanamo BayImmagina un posto in un aereo privatoImmagina i tuoi piedi inchiodati a terraImmagina un equipaggio chiaramente impazzitoImmagina nessuna finestra, immagina nessunaportaIncollato a uno schermo nello stato del NevadaSeguire il sogno diventa sempre più difficileImmaginala incartare un regalo per il matrimonioImmaginala bollire l’acqua per il theImmagina i bambini che si arrampicano nel sedileposterioreImmagina la mia mano che gira la chiaveOh, Immaginalo.Immagina il cane nel camioncino davantiImmagina l’albero a lato della stradaImmagina le mie mani che diventano sempre piùfreddePiù fredde, più freddePiù fredde, più freddePiù fredde, più freddePiù fredde, più freddeSeguimi giù, in un posto vicino al fiumeVenduto per i reni, venduto per il fegatoPerchè così indigente, perchè così magrolino?Non si può mai essereTroppo avidi.Ossa RotteA volte guardo il cielo notturnoVedo quelle stelle a un miliardo di anni luceE mi sento piccolo come un insetto sul muroA chi cazzo frega, comunque?A chi cazzo frega, comunque?Quando finì la seconda guerra mondialeNonostante la lavagna non fu mai cancellataAvremmo potuto scegliere le loro ossa rotteAvremmo potuto essere liberiScegliemmo invece di aderire all’abbondanzaScegliemmo il sogno americanoE oh, Signorina LibertàQuanto vi abbiamo abbandonataQuantoL’abbiamo abbandonataE oh, Signorina LibertàQuanto vi abbiamo abbandonataLui sarebbe potuto nascere a ShreveportO sarebbe potuto nascere a TehranNon importa molto ove tu sia natoI piccoli non vogliono farci del maleBisogna che qualcuno li addestri ad odiarciA radere al suolo le nostre caseA convincersi che lottano per la libertàA credere che il loro dio li terrà sani e salviSani e salviSani e salviNon possiamo rimettere indietro l’orologioNon possiamo tornare indietro nel tempoMa possiamo dire:Fottetevi, non ascolteremoLe vostre cazzate e bugieLe vostre cazzate e bugieE’ questa la vita che vogliamo davvero?Donald Trump:Siete la CNN. Dico, fate una storia,e poi un’altra e poi un’altra ancora, è brutto. Hovinto. Ho vinto. E poi, i disordini. I disordini sonoa zero. Noi stiamo correndo – questa è unamacchina calibrataL’oca è diventata grassaCol caviale di bar sfarzosiE mutui subprimeE famiglie diviseE’ questa la vita, il santo Graal?Non basta riuscire a farcelaCi serve anche il fallimento altruiPauraLa paura guida i frantoi dell’uomo modernoLa paura ci tiene in rigaPaura di tutti quegli stranieriPaura di tutti i loro criminiE’ questa la vitaChe vogliamo davvero?Dev’essere certamente così.Questa è una democraziaE si fa come diciamo noi.E ogni volta che uno studenteviene travolto da un carro armatoE ogni volta che il cane di un pirataViene forzato alla passerellaOgni volta che una moglie russaViene pubblicizzata come in venditaE ogni volta che un giornalistaViene lasciato a marcire in cellaOgni volta che la vita di una giovane ragazzaSi esaurisce con futilitàE ogni volta che uno scioccoDiventa il presidenteOgni volta che qualcuno muoreAllungandosi nel prendere le sue chiaviE ogni volta che la GroenlandiaCade nel fottuto mareE’ per viadi tutti noiI bianchi, i neriMessicani, Asiatici,ogni tipo di gruppo etnico,Compresi i tipi di GuadalupaI vecchi, i giovaniMegere sdentateTop modelAttori, froci,Cuori sanguinanti,Star del calcio,Uomini nei bar,Lavandaie,Sarti, puttane,Nonne, nonni, zie, ziiAmici, relazioni,Senzatetto,Ecclesiastici,Camionisti,Donne delle pulizie,Formiche– forse le formiche noPerchè non le formiche?Beh, perchè è veroche le formiche non hanno abbastanza Q.I.per capire la differenza trala sofferenza che provano gli altrie, per esempio,tagliare le foglie,o brulicare tra le guarnizioni della finestrain cerca di sdolcolcinate lattine aperteCosì, come formiche, siamo soltanto mutiE’ per questo che non sentiamo o vediamo?O siamo solo intorpiditi da tele-realtà?Allora ogni voltaChe il sipario calaOgni volta che il sipario calaSu qualche vita dimenticataE’ perchè siamo rimasti in attesaIn silenzio e indifferenti.E’ normale!Uccellino In Una BurrascaStai esplodendocome un uccellino in una tempesta?Il dolore della tua perditaFiltra nelle tue penne come pioggia?Le sbarre della tua gabbiaSono deboli o fredde al tatto?Le mie carezze sono state troppo gentili?Ti ho amato troppo?Il cane sta scorticando la portaIl ragazzo sta annegando nel marePosso buttarmi a dormire sul tuo pavimento?Annunciatore:Un felice anno nuovo a tutti voiUn felice anno nuovo a tutti voiUn felice anno nuovo a tutti voiUn felice anno nuovo a tutti voiIl primo di GennaioIl primo di GennaioLa strolaga ulula al marePosso buttarmi a dormire sul tuo pavimento?C’è spazio per me nella storia?La Ragazza Più BellaAvrebbe potuto essereLa ragazza più bella del mondoLa sua vita spentaCome un bulldozer sopra una perlaIl comitato segretoNel profondo della sua tanaOpportunamente distanteDalla fredda aria desertaMette la spunta su un quadratoGira la chiave in una serraturaPer allentare gli elastici nei suoi capelliDormi, se puoiAvvolto al sicuro nel tuo mantelloIl fatiscente crepuscoloFumo d’avanaFermo nella tua golaLa danza della Signorina LibertàTi ha trattenuto in tranceI suoi seni erano caricatiCon nettare e lance“Bene, ragazzi”, disse“Avete infranto la fiducia.Tenetevi a quel bastone, se dovete”Tieni di nuovo saldaLa runa iniziaticaIl patchwork di ceneriSpazza via l’amore come una scopaLa follia scendeCome la bizzarria delle ereLa furia degli angeliCattedrale di stelleChristopher Robin dice“Alice, vai a casa oraNon faranno altri cambi di guardia”“Tieni duro”, lei disse“Mi stai spezzando il cuore”E’ strano come le rotaie d’acciaioScompaiano nell’oscuritàScalarono la torre d’avorio sulle sue trecceSenza aver mai paura di cadereMa la bomba colpì il puntoIn cui tutti i numeri si fermanoE l’ultima cosa che si udìFu lei che chiamava…CasaCasa, sto tornando a casaSono la vita che hai datoSono i figli che metti in salvoSono la promessa che hai fattoSono la donna che hai sempre aspettatoAllora resta in lineaSto tornando a casa(Resta in linea, sto tornando a casa)Goditi la VitaC’è un cane impazzito che strattona la catenaUn accenno di pericolo nel suo occhioCampanelle d’allarme scatenate nel suo cervelloE una ciminiera sbuffa nel cieloSvegliati, svegliati e odora le rose.Chiudi gli occhi e spera che questo vento noncambiNon c’è nient’altro che urla nel mondo dei sogniNient’altro che speranza alla fine della cordaNient’altro che oro nel fumo della ciminieraDai tesoro, sono soldi veri.Questa è la stanza dove facciamo esplosiviDove mettono il tuo nome sulla bombaQui è dove seppelliscono i “se” e i “ma”E depennano parole come “giusto” e “sbagliato”Svegliati, svegliati, e odora il fosforoQuesta è la stanza dove teniamo i capelli umaniNon chiedere, non dire, o andremo in perdita, giàUn po’ meno soldi nel mucchiettoNella credenza in fondo alle scale,Soldi, tesoro.(battito cardiaco)(cane che abbaia)Svegliati, svegliati e odora la pancettaScorri le dita unte tra i capelli di leiQuesta è la vita che hai presoSolo una linea nel diario del capitanoSolo un lamento del cane da soccorsoUn’altra ragazza non si diplomeràAndiamo tesoro, è un scambio vantaggiosoSvegliati, svegliati e odora le roseLancia la foto di lei nella pira funeraria, giàOra possiamo dimenticare la minaccia che leiponevaRagazza, sai che non puoi andare più in alto dicosì.(guaito)AspettalaCon un bicchiere intarsiato di gemmeIn una piscina verso il tramontoTra le rose profumateAspettalaCon la pazienza di un cavallo da somaCarico per le montagneCome uno stoico, nobile principeAspettalaCon sette cuscini poggiati sulle scaleL’aroma di incenso femminile riempie l’ariaStai calmo, e aspettalaNon scacciare i passeriChe fanno il nido nelle sue treccePer tutte le barricateAspettalaE se verrà prestoAspettalaE se verrà tardiAspettaLascia che sia serenaCome un pomeriggio d’estateUn giardino in piena fiorituraLascia che respiri nell’ariache è estranea al suo cuoreLascia che le sue labbra si separinoAspettalaPortala al balconeGuarda la luna inzuppata di latteAscolta il fruscìo della sua setaAspettalaNon lasciare che i tuoi occhi si posinoSulle colombe gemelle dei suoi seniImpaurito che prendano il voloAspettalaE se verrà prestoAspettalaE se verrà tardiAspettaServile dell’acqua prima del vinoNon toccarle la manoLascia che le punte delle tue ditaSi fermino a suo comandoParla dolcemente come farebbe un flautoAd un violino impauritoEspiraInspiraE non appena l’eco svanisceDa quella raffica finaleRicordati le promesse fatteOceani DivisiLei è stata sempre qui nel mio cuoreSempre l’amore della mia vitaEravamo sconosciuti,Oceani divisiMa quando posai gli occhi su di leiUna parte di me morì.Una Parte Di Me è MortaLa parte che è invidiosaspietata e subdolaAvida, dispettosaGlobale, colonialeSanguinaria, ciecaIrragionevole e facileConcentrata ai confiniE al macello e alla pecoraBruciando libriDemolendo caseDedita ai bersagli uccisi da droni,Iniezioni letali,Arresti senza processiVisione monoculareMelma e cancrenaUnzione, sarcasmoAssalto comuneAuto-compiaciuti killer eroiciGlorificatiPirati che pubblicizzanoAttacchi d’acidoSu donne da spacconi e pervertitie entrano nei brogli elettoraliE nell’acquisto di potereBugie dal pulpitoStuprano sotto la docciaZitte, indifferentiSenza sentire vergognaGrosse, importantiLascive, pazzoidiSeduto nell’angoloGuardando la TVSordo alle urlaDi dolore dei bambiniMorto al mondoSolo a guardare la partitaGuardando repliche infinite –Lontano dagli occhi, lontano dal cuoreSilenzio, indifferenza:Il crimine ultimo.Ma quando ti ho incontratoQuella parte di me è mortaPortatemi una ciotolaIn cui lavarle i piedi,Portatemi la mia ultima sigaretta:E’ di gran lunga migliore moriretra le sue bracciaChe tirare avantiIn una esistenza di rimpianti