I Miei Racconti

Una lettera d'addio


    Cara Manu,il tuo cancro era stato scoperto nel luglio dello scorso anno e in gennaio te ne sei andata.Ho vissuto con te i mesi della tua malattia aiutandoti come ho potuto.È stato allora che tra me, 82 anni, e te, 77, sono iniziati i messaggi telefonici, messaggi che rileggerai nel giardino della tua nuova casa, la «Casa delle Anime Belle».25 novembre, ore 23.15.Io: «Ti auguro una notte tranquilla. Scusami se alle volte non sono all’altezza».Tu: «Per me sei una persona preziosa, non avrei potuto volerti il bene che ti voglio. Avrei voluto prima d’ora che tu venissi ad abitare con me, ma... È come se sempre fossimo stati sotto lo stesso tetto! Come vedi sto pensando a cose belle!».28 nov., 22.40.Tu: «Grazie per quanto sei costretto a fare per me!».Io: «Non sono costretto dal momento che sei la persona cui tengo di più».29 nov., 6.47.Tu: «Dato che la tua casa oramai è uno scrigno di belle opere moderne, casa nostra è oramai questa».6 dic., 22.31.Tu: «Sono contenta che tu possa riposare un po’ di giorni. Noi ci penseremo sempre».8 dic. 22.10Tu: «Tutto bene, io risorgerò».11 dic., 22.34Tu: «Quello che mi hai dato ti sarà ricompensato dal cielo. Io risorgerò presto».Dopo non sei stata più in grado di usare il telefono: forse però ci ritroveremo di nuovo e sarà bellissimo e le parole non serviranno più.Ennio