IL MURO DEI TIFOSI

UNA DOMENICA DA DIMENTICARE


E' un vero peccato per i roccaseccani che ogni domenica devono soffrire nel vedere giocare la squadra del cuore. Nonostante sia alla prima esperienza in questa categoria, Roccasecca tranne che sul campo, dimostra di avere tutte le caratteristiche e le potenzialità per essere in futuro una grande realtà calcistica. Una cornice di pubblico eccezionale, un gruppo di Ultras organizzati e sempre presenti allo Stadio, un impianto sportivo di primo livello, insomma tutti i confort possibili per i giocatori eppure i giocatori non sembrano aver ben capito quali siano le aspettative dei roccaseccani. Nessuno ha certo la presunzione di vincere il campionato ma comunque tutti si aspettano di fare un campionato decente ed i giocatori stessi devono rendere conto ai tifosi ed all'intera cittadinanza degli investimenti sin qui fatti. Roccasecca ed i roccaseccani hanno un cuore grande e facilmente si affezionano ai propri giocatori ma se questi pensano di ripagare questo affetto con prestazioni spesso deludenti, vuol dire che non hanno ben compreso il significato della parola " affetto". Entrare in campo senza la concentrazione giusta, pensare di giocare solo per presenza e per garantirsi l'ingaggio non rientra nella filosofia di un giocatore " non ancora professionista". Fino ad oggi abbiamo incontrato squadre che in campo danno l'anima ed il risultato si vede. Se i giocatori dell'A.S.D. Nuova Roccasecca pensano che giocare a Roccasecca non sia un lavoro ma bensì una passeggiata, è bene che traggano le conclusioni e facciano posto a chi magari ha piu volontà e voglia di giocare per vincere. Almeno a questi livelli il calcio è ancora quello giocato sul campo e non apparizioni televisive, spot pubblicitari o magari la bella vita. Certo questi sono aggiuntivi che uno puo guadagnarseli mettendoci l'impegno e quella " verve " necessaria per un atleta, ma questo significa naturalmente rendere il servizio primario alla Città quello cioè di garantire il risultato sul campo. Ci auguriamo che la gestione Pelucchini darà una scossa a questo modo di pensare e che magari lo stesso MIster riesca a trasmettere ai giocatori i sentimenti giusti per poter cominciare a vedere i risultati.  Non servono grandi cose ne tantomeno nomi di grido per fare " squadra " basta la concentrazione giusta e la voglia di vincere. il Mister dovrà insegnare ai giocatori che il risultato si ottiene con il sacrificio e l'impegno e quando parliamo di risultati intendiamo anche i benefici economici. Speriamo che la lezione di domenica sia servita e servirà in futuro a tutti per capire che nel calcio prima di tutto conta il risultato il resto viene da sè.