IL MURO DEI TIFOSI

UNA VERGOGNA!!!!!!!!!


DAL DITO: http://www.passionecalcio.it/VisualizzaSezione.asp?IdArticolo=1397di Andrea Dirix - andrea.dirix@katamail.com ROMA, 2 Aprile 2008 - Lo avevamo sentito domenica pomeriggio, quando le acque al Lino Battista erano ancora agitate. Erano le 18, minuto più, minuto meno, ed il match tra Nuova Roccasecca e Vjs Velletri era terminato da una manciata di minuti con il successo dei rossoneri per 4-2. La gioia per l'undicesimo successo stagionale, quello in grado di avvicinare sensibilmente la soglia dei 50 punti che il club di Iezzi e Scifoni si era prefissata ad inizio campionato, era parsa immediatamente diluita nell'amarezza di essere stato, suo malgrado, vittima dell'ennesimo pomeriggio di pura follia del nostro calcio. Fabio Lucidi, tecnico della Vjs Velletri da ormai quasi diciotto mesi, torna su ciò che la sua squadra ha vissuto tre giorni fa nel comune ciociaro e lo descrive attimo per attimo:" Tutto è cominciato all'uscita dal ristorante di Roccasecca, dove abbiamo voluto pranzare prima della partita. Due persone del luogo hanno avvicinato due dei nostri ragazzi (la Vjs Velletri ha diversi calciatori in età di lega in rosa, ndr) ed hanno provato ad intimidirli ed a minacciarli. A quel punto, ho chiesto alla società di tutelarci ma, una volta arrivati al campo, abbiamo ritrovato gli stessi signori ad attenderci al cancello d'ingresso ed anche lì hanno tenuto un comportamento estremamente antipatico verso di noi". Le forze dell'ordine non hanno vigilato sull'accaduto? "Sono giunte di lì a poco ed il primo tempo è filato via senza troppi problemi. Il peggio però doveva ancora arrivare...". Si spieghi meglio. "Nella ripresa, sette/otto ragazzotti del posto sono scesi dalla tribuna e si sono posizionati alle spalle della nostra panchina. Il passo dagli insulti alle minacce è stato assai breve, ma di lì a poco sono andati oltre ed hanno cominciato a bersagliare la nostra panchina di pietre, anche di una certa dimensione. Abbiamo vissuto attimi di paura, ma lo sconforto maggiore è stato vedere che i rappresentanti della legge non muovevano un dito per fermare questa situazione, ma si limitavano a chiedere a distanza a quei ragazzi di farla finita. E' stato davvero incredibile...". Ed i dirigenti della Nuova Roccasecca non hanno fatto nulla per porre fine al lancio di sassi? "A dire il vero, ci hanno solo chiesto di non mostrare i sassi al primo assistente o all'arbitro, per paura di incorrere in sanzioni da parte della giustizia sportiva". A fine gara la situazione si è normalizzata? "Sì, ma soltanto dopo che eravamo rimasti asserragliati negli spogliatoi per un'ora e mezzo... La cosa che mi è dispiaciuta maggiormente è stato constatare come nessun giornale, il giorno dopo, abbia dato spazio a ciò che si è verificato al Lino Battista di Roccasecca. Io ho giocato per dieci anni in C, anche sui campi storicamente caldi del Sud, ed ho una certa esperienza di situazioni al limite, ma mi sembra che qui da noi il calcio stia prendendo davvero una brutta piega - chiosa Lucidi- pare quasi che ci sia la consapevolezza, oserei dire la rassegnazione, che tutto debba succedere per forza e questo dispiace molto, perchè , a cose fatte, quando qualcuno si fa male seriamente o ci rimette la vita, sono tutti bravi a fare sermoni. Bisogna far capire alle persone che le sassaiole sono pericolosissime e che basta un nonnulla per rovinare la vita a qualcuno". Uno sfogo duro, lapidario se ci passate una battuta dai toni un po'noir, ma decisamente comprensibile se viene da chi ha subito un'aggressione così vile ed indegna già due volte nel breve volgere di sei mesi. In molti ricorderanno, infatti, il ferimento di due calciatori rossoneri a Borgo Hermada, quando un gruppetto di tifosi del Terracina ravvide nell'esultanza di uno di loro un modo di farsi beffe della Curva Mare e decise di passare alle vie di fatto. Stavolta non c'è stata alcuna provocazione, ma l'origine di tale trattamento di favore sarebbe riconducibile ad una gara passata tra le formazioni Juniores dei due club, in cui è scoppiata una rissa tra le squadre in campo a Velletri. "Un loro dirigente mi ha detto che si è trattato di una vendetta...". All'umana stupidità sembra non esserci mai fine.