Rolando Bianchi

Non è un "novellino" ma ci vuole tempo


Mi perdonerete il gioco di parole. Ma anche quello del calcio si dice sia un gioco, quindi, direi che ci sta bene.Ora, il "nuovo" allenatore del Torino è Novellino, che a dispetto del cognome, è più un veterano. Credo che sia persona intelligente e pertanto capace di imparare anche dagli errori. Non solo da quelli, ovviamente. Ciò nonostante sarebbe sbagliato pensare a "Monzon" come un mago Merlino che possa risolvere tutto con un colpo di bacchetta magica. Quella - ahimè - non l'ha alcuno.Certamente l'imminente sfida con Bologna deve essere vinta. Non ci sono storie.Ma per il futuro bisognerà dare tempo al tempo. I giocatori dovranno imparare a muoversi in campo come vuole l'allenatore; quest'ultimo dovrà imparare a muovere i giocatori sul campo in base alle migliori caratteristiche di ognuno.Se vi sembra facile comporre 11 persone in un gruppo, vuol dire che non avete mai lavorato in team, in equipe o come altro cavolo vi va di chiamarlo.Serve anche una società forte, nel senso di seria e professionale, capace di sostenere le proprie scelte , anche se a volte possono sembrare impopolari. Se la comunità granata (società - staff - allenatore) non stanno dalla stesa parte, prima o poi si possono aprire crepe pericolose. I risultati li immaginiamo tutti. Un ultimo capitolo riguarda i giocatori, o almeno quei giocatori considerati leader. L'unica cosa che devono fare è molto semplice: dare il buon esempio.Il che non è sempre facile.FORZA VECCHIO CUORE GRANATA