F.A.C.I

LE DONNE VINCONO ?

Se per vincere s’intende ottenere successo professionale o almeno intraprendere il mestiere che si desidera nel mondo dell’arte è sempre stato difficile per le donne emergere ed imporsi con la loro volontà, non solo tra i colleghi ma anche nella società e nella famiglia.

Divenire artiste professioniste è stato un sogno irraggiungibile per molte, nei secoli le convenzioni sociali e le restrizioni ai comportamenti imposti alle donne hanno reso un’eccezione straordinaria la vicenda umana e artistica delle poche che ce l’hanno fatta.

 Figure leggendarie, eroine disperate e fiere, modelli importanti per tutte coloro che lottando si muovevano verso l’emancipazione e la realizzazione personale.

Artemisia Gentileschi, Rosalba Carriera,  quelle che ebbero più successo, con enormi difficoltà, in tempi molto lontani, Frida Kahlo e Tamara de Lempicka in epoche più recenti, donne anticonformiste e libere che hanno scelto il mestiere di pittrici e sono riuscite a mantenersi con il loro lavoro.

Dalla seconda metà del XX secolo la scelta è sembrata più facile, una ragazza che  oggi voglia fare lo stesso percorso non incontra certo ostacoli sociali o morali che le impediscano di compierlo, nessuno di noi ha problemi ad immaginare una donna artista.  Le difficoltà insorgono piuttosto, in senso più ampio, nel pensare di avere successo nel mondo dell’arte, ambiente oramai privo di regole e percorsi professionali certi, con un mercato da  tempo condizionato dalle mode e dai flussi di denaro.

Uomini o donne, la strada è difficile per tutti.

In più, certo, da sempre, le donne portano con loro come bagaglio diverso, quell’esperienza di vita peculiare e totalizzante che è la maternità. Con valore positivo o negativo, dipende sempre dai punti di vista, la maternità comporta delle scelte che non rendono facile l’irregolare “carriera” artistica.

La vittoria è così da sempre più difficile, ieri come oggi.

Aldilà di questa diversità di genere, nel campo dell’arte però una diversità di atteggiamenti tale da ritenere che le donne artiste possano essere veramente diverse dagli uomini, più o meno di successo, non esiste.

Il talento può emergere solo se  viene messo nelle condizioni adatte per esprimersi, condizioni indispensabili ieri come oggi: l’educazione, quindi lo studio e la pratica; la protezione o promozione sociale e quindi la possibilità di esprimersi in modo libero.

Nemmeno Michelangelo o Picasso sarebbero stati quello che sono diventati senza le condizioni  velocemente elencate. Se non ci sono state donne artiste famose e vincenti come loro è solo perché le condizioni sopra espresse, alle quali aggiungo la salvaguardia della salute (soprattutto nel periodo della maternità) non sono mai state applicate diffusamente per le donne.

Oggi lo sono, almeno in buona parte del mondo occidentale, ma il mondo dell’arte è tanto cambiato che  è diventato difficile divenire artisti realizzati ed affermati, senza distinzione di sesso.

Romina Impera- storica dell’arte romana, si occupa di divulgazione e promozione artistica, organizza mostre ed insegna presso la Scuola d’arte e mestieri Nicola Zabaglia oltre che all’Upter, Università popolare.