Rosanna

La storia di un rosa...di Giuseppe De Paolis


dall’asfalto nasce solo asfalto,catrame e sangue si mescolano nelle lamierele ore si susseguono nell’indifferenza dichi corre via da se stesso.tra pozze d’ira funesta dinanzi i semafori e la meraviglia di un bambino, che giocava a contare le auto rosse,un bocciolo sorse dal mare oscuro,sorse e si dischiuse un bocciolo di rosa.il secondo giorno non chiuse occhi:la rosa di tutto si meravigliava,tutto la appassionava e riempiva di gioia,amava ogni farfalla, si confidava con le carezzedel giorno, rideva con le fate, e ascoltava il sussurro dei cuori che le passavano accantomeravigliati da come tanta bellezzapotesse aver vinto quel mare di catrame.il vento il terzo giorno soffiò e soffiòsulla rosa ormai matura, soffiò su quel deserto nero, ma la rosa resistette,attaccata alla vita dal flebile gambo.il quinto giorno i petali cominciaronoad abbandonarla, sfiniti dal gioco del sole e della luna,che continuamente s’alternavano ad ammirarla.il settimo giorno, sentendo la morte vicina,manifestò il desiderio di essere colta e donata per amore.ma era vecchia e logora,aveva vissuto e amato tanto,e nessun dio le diede attenzione.il mattino seguente la Morte,in veste di rugiada, si posò su quello steloormai sterile, ridestandone la bellezza,e la colse, donandole l’onore di essereil primo fiore che la Morte donòa sua sorella e sua eterna amante, la Vita