Rose Meditative

Immagini sulla linea del tempo Cap. I


K. e le sue terreErano sempre state le terre più rigogliose dell'intero impero. I loro frutti erano vanto e orgoglio di K., che da bravo contadino lavorava alacremente, con tutto l'amore che era in grado di dare. Ma da troppo tempo quelle terre non ricevevano acqua. Col buio nel cuore, K. passava le giornate ad osservarle, ne percepiva la sete, le sentiva urlare. Deciso, un giorno K. chiese udienza all'imperatore. Si mise il proprio abito migliore, e portò con se il bastone più pregiato. "Mio signore, lei conosce bene la produttività delle mie terre. Ebbene, gli alberi non vedono una goccia d'acqua da settimane. Inizieranno presto ad appassire, e i frutti nasceranno malati. Può aiutarmi, mio padrone?" "L'acqua che tu mi chiedi è nei pozzi del mio giardino. Te ne consentirò l'utilizzo solo dopo la prima notte di luna piena. Vedrai: coglierai i frutti più buoni di sempre." K. tornò nella propria dimora. Frustrato, deluso. Aveva sempre avuto la massima stima per il suo imperatore, che mai parlò a caso, che sempre fu cosciente delle necessità del proprio popolo. Da dietro la finestra, rimase a guardare le proprie terre, con gli occhi lucidi, per tutto il giorno. Era quella la realtà in cui viveva. Continuò a pensare alle parole del proprio imperatore, e gli apparivano sempre più prive di logica. Costretto a subire il suo destino Obbligato ad attendere che il tempo si evolva Impotente di fronte ai meccanismi di quel regno
Ancora adesso, K. passa ogni notte fuori dalla propria abitazione, con lo sguardo emozionato, rivolto verso l'alto. In cerca del cerchio di luce. In cerca della sua salvezza.