Rose Meditative

Immagini sulla linea del tempo Cap. II


F., il fabbro senza timoreEra pronto a realizzare il capolavoro della sua vita. Erano anni che pensava a quell'opera, ne definiva con gran minuzia i dettagli, ne vedeva già la sua forma finale. Erano anni che aspettava quel ferro. Era una materia pregiatissima, proveniente dall'estremo Oriente. Quando il commerciante glielo portò, era al settimo cielo. Per primo lo disse al suo grande amico K., che fin dall'infanzia condivideva ogni suo segreto, ogni suo evento, ogni gioia e ogni dolore. Quando tirò fuori il ferro dal fuoco, K. era presente. Lo vide posare con grande cura quel pezzo preziosissimo sul piano di lavoro. Era rovente, e trasmetteva un calore palpabile anche a distanza. F. guardò la materia malleabile, con gli occhi luccicanti. Indossò un robusto guanto, e prese ad accarezzarla. Come un giovane innamorato, continuava a passare il guanto sul ferro caldo, come sotto l'effetto di una strana ipnosi. K., preoccupato, gli disse: "Se non inizi a lavorarlo, il ferro si raffredderà, e allora il tuo capolavoro andrà perduto. Cosa aspetti?" F. volse lo sguardo verso lui, con fare paterno e comprensivo. "Uomo di poca fede", gli disse, "questo non è un ferro comune. Proviene da una regione dell'Oriente che conoscono in pochissimi al mondo. Niente paura, non si raffredderà. Se ciò avvenisse, significherebbe che sono stato truffato." K. rimase colpito da quelle parole. Forse è così. Forse esistono cose che sfuggono alle comuni regole della realtà. Materiali preziosi, che si nutrono della nostra fiducia. Non fu mai consapevole di quanto furono per lui importanti quelle parole. Non si rese conto di quanto lo cambiarono, dal profondo. Da allora, K. smise di passare le notti guardando la luna. Da allora, K. ritrovò il proprio sonno.
Grazie F. Grazie per le tue parole Grazie per essere ciò che sei