Rose Meditative

La fuga e la conquista (I parte)


Adesso sono legato. Mani e piedi saldamente ancorati a questa sedia. Sono solo in questa stanza. Da quando ho aperto la finestra, ho perso di vista il bambino. Era stata una presenza marginale in questa stanza, è vero, ma era sempre qui. Adesso è scomparso, non è più tra noi. Controllo nuovamente i nodi. Sì, sono piuttosto robusti. Non sono mai stato esperto di nodi, ma posso dire che provare a sciogliere questi sarebbe una vera e propria impresa. Posso ritenermi soddisfatto: mi sono legato proprio bene. Guardo attraverso la finestra che mi sta di fronte. Il cielo ha un colore alieno, una brillante sfumatura tra il verde e il rosa. Non c'è l'ombra di una nuvola.Non ci è voluta molta fatica. Sono riuscito ad aprire quella finestra in pochi minuti. Liberarti dalle tue corde, quello è stato più difficile. Ma come sempre, basta non arrendersi. La mia mente torna all'agile salto che sei riuscita a spiccare una volta sciolti i tuoi nodi. Con un solo, elegante gesto hai abbandonato la poltrona e hai attraversato quella finestra. Finalmente libera, hai iniziato la tua corsa, verso posti che io non riesco a vedere. Ho richiuso la finestra. Fatto scattare tutte le serrature, esattamente come prima di essere aperta. Poi, ho preso il tuo posto, legandomi alla tua stessa sedia. Loro non devono scoprire ciò che abbiamo fatto. Ai loro occhi, tutto deve essere come prima. Non so cosa succederebbe se si accorgessero: quell'ombra allungata dalla voce profondamente gutturale mi incute un certo timore, e quella severa matrona dai modi bruschi è capace di qualsiasi cosa. So benissimo che mi stai pensando. Che stai cercando di liberare me. Stai attraversando la prateria come un dolce vento, in cerca di qualcosa che possa aiutarci. Io sto semplicemente aspettando.
No! Aspetta! Qualcosa non va Una forte fitta al fianco... (Fine prima parte)