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Il solito, conosciuto abisso

Post n°194 pubblicato il 13 Dicembre 2009 da Laughing.man84
 

Toro Scatenato
Raging Bull (1980)
di Martin Scorsese

Avanti.
Colpisci ancora.

URGH!

Non mi sposto. Perchè in fondo so che, nel bene o nel male, questo è il mio posto.
Quindi colpisci di nuovo.
Forza!

URGH! 

Sento la pelle che brucia. Ma non è sofferenza quello che sento. Sembra strano, è come se il mio corpo fosse abituato da sempre, a prender pugni. Forse è proprio così. Completamente cicatrizzato. Colpisci, colpisci pure.

 OUCH

Forse non mi stai nemmeno colpendo adesso. Forse stai solo parlandomi, chiedendomi come sto. O forse stai chiedendomi aiuto. Forse stai sorridendo, di fronte ai miei occhi ciechi. Non so cosa sia peggio.
Ma non cambia nulla. Continuo a sussultare. Chiuso in una gabbia stretta in fondo alla stiva di un vascello nella tempesta.

 GGHHGHGGH

No, non è sofferenza. Non è tristezza. Non sono queste le sensazioni che sento più forti in questo momento.
Rabbia
Una potenza d'ira traboccante. Ho tanta carica esplosiva dentro da far saltare l'intera città.
Ringhio, lo so. Sono un toro scatenato col sangue agli occhi, e sembra quasi che stia per partire alla carica, addosso a te.

Ma non lo farò.

Ad ogni colpo, la mia ira aumentava. E ad ogni colpo, rispondevo con un colpo più forte.
Lo so, anche tu. Anche i tuoi colpi sono solo una reazione a ciò che ricevi. Siamo identici. Sto solo colpendo la mia immagine riflessa allo specchio. E anche tu.
E ogni colpo era seguito da un colpo ancora più forte. E ancora. E ancora. Finchè erano le ossa a tremare, finchè sentivi quell'agonia genuina fin dentro al midollo.
I segni del passato sono ancora visibili, sia in te che in me, lo so. Tendiamo da sempre, in modo naturale, all'autodistruzione, sia io che tu. Forse è una caratteristica del
genere umano.

Forse danneggiare i nostri giacigli è il frutto di una morbosa indole umana. Cosa succede se taglio qui? Forse pura curiosità.
Forse la felicità è un sentimento troppo forte per essere vissuto. Non ne siamo capaci. La felicità sembra esser fatta più per esser desiderata, o ricordata. Sì, il suo ambiente
naturale è il ricordo o il sogno, ma il presente non è alla sua portata. Tu chiudi gli occhi, la notte, e ti sembra così reale, come lo è stata in passato. Come l'hai sempre sognata. Eccola, è qui davanti a me! Accendi la luce, ed è già sparita. Forse è semplicemente allergica alla nostra attenzione.

MMMMM

No, è ora di chiudere questa spirale, prima di terminare nel solito, conosciuto abisso.
Non restituirò i colpi. Se colpi adesso sto ricevendo. A costo di soffocare nell'acido di cui mi sento ricolmo fino in gola, non farò nulla.
O forse mi scaglierò con tutta la forza contro le mura della mia prigione, quella che mi sono costruito per l'occasione. Magari in questo modo riuscirò ad espellere alcune
scorie.
O riempirò di colpi il mio stomaco. Devo liberare un'enorme carica negativa, ma tu non devi nemmeno sospettare che esista. Tu vedrai solo un viso disteso. Forse non troppo
tranquillo, forse stranamente flemmatico e accigliato. Ma è questo il risultato dei miei massimi sforzi di far tornare tutto alla normalità. Questo è il meglio di cui sono capace, spero che tu lo capisca.

 UFFF

Passerà. Forse più presto di quanto creda. Questo dipende da tanti, troppi fattori. Ma alla fine la natura sincera, quel mare cristallino il cui scopo è quello di inondare l'abisso oscuro, riprenderà il controllo di tutto. Ricoprirà nuovamente gli aculei del fondo roccioso, nasconderà il solito ribollire sotto la crosta. Alla dualità della persona siamo tutti abituati. Ma abbiamo bisogno di non percepirla. Abbiamo bisogno di non pensarci. Non continuamente, quantomeno.

Mare Oscuro

"

I am the voice inside your head
Sono la voce nella tua testa
I am the lover in your bed
Sono l'amante nel tuo letto
I am the sex that you provide
Sono il sesso che procuri
I am the hate you try to hide
Sono l'odio che cerchi di nascondere

And I control you
E ti domino

"
da Mr. Self Destruct
Nine Inch Nails
The Downward Spiral (1994)

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