tutta questa fatica di paroleserve soltanto a rammentarne una. Noi la lasciammo libera per casa il giorno che v’entrammo e lìsi perse come una biglia. Peròbastava sapere che c’era salteràfuori un giorno a l’altro dicevo non è davvero smarrita pure il gatto talvolta si ritira in angoli remotida cui torna, anche il tuo anello che ricomparve dal sacco nerodell’aspirapolvere. Bisognavasolo aspettare e intanto vivere come se. Poi vennerole piogge e la manutenzionedelle grondaie di rame e il tettod’embrici e il pendere sbilencodel cortile a mattoni che allagava: l’orto se ne andò via come un tappetovolante. Ci si rideva su di quellacasa nave che però resistevae attraversò l’inverno, sebbenecon ridotta velatura, fino alla foce. Al carillon delle costellazioni il tempo delle acque si incantòil prato ebbe un morbillo di colori si annuvolò di fiocchi la siepe. Una mattina chiaravidi il cielo trafitto di anemofile. E un agoche giaceva nel bagno sul confine fra due piastrelle azzurre mi punse di rammarico e di gioia d’aver trovato ciò che c’eradi perso una parola non più detta fra noi ma trasformata da fate casalinghe in un comunearnese da rammendo.
Costringimi a scrivere tutto - di Gionni b.
tutta questa fatica di paroleserve soltanto a rammentarne una. Noi la lasciammo libera per casa il giorno che v’entrammo e lìsi perse come una biglia. Peròbastava sapere che c’era salteràfuori un giorno a l’altro dicevo non è davvero smarrita pure il gatto talvolta si ritira in angoli remotida cui torna, anche il tuo anello che ricomparve dal sacco nerodell’aspirapolvere. Bisognavasolo aspettare e intanto vivere come se. Poi vennerole piogge e la manutenzionedelle grondaie di rame e il tettod’embrici e il pendere sbilencodel cortile a mattoni che allagava: l’orto se ne andò via come un tappetovolante. Ci si rideva su di quellacasa nave che però resistevae attraversò l’inverno, sebbenecon ridotta velatura, fino alla foce. Al carillon delle costellazioni il tempo delle acque si incantòil prato ebbe un morbillo di colori si annuvolò di fiocchi la siepe. Una mattina chiaravidi il cielo trafitto di anemofile. E un agoche giaceva nel bagno sul confine fra due piastrelle azzurre mi punse di rammarico e di gioia d’aver trovato ciò che c’eradi perso una parola non più detta fra noi ma trasformata da fate casalinghe in un comunearnese da rammendo.