Virgo's Girl @ sea

«La cattiva notizia è che Dio non esiste. Quella buona, è che non ne hai bisogno» UAAR


Ieri sono uscita prima dal lavoro, c'era un'emergenza e dovevo scappare, erano le 15 e percorrevo la solita strada verso casa.Il cielo era poco nuvoloso e si intravedeva qua e là qualche chiazza azzurro chiaro, mi dava un senso di serenità.La guida diventa un insieme di automatismi, sei rilassato e sai precisamente, senza pensarci, in che modo agire e come percorrere la solita strada che fai da 6 mesi nel modo più ottimale possibile e,specialmente come evitare qualsiasi grana.Quindi la mente si sente libera di essere altrove e crea un turbinio di pensieri che spaziano da un argomento all'altro... ascolti una canzone, una di quelle canzoni rap che fondamentalmente parlano, una canzone che parla del senso della vita e di come il suo scorrere ci cambia continuamente ma ci fa sempre restare noi stessi.Quando siamo giovani non ci piacciamo mai in foto, ci vediamo sempre "troppo grassi,troppo magri, troppo alti,troppo bassi,troppo..." Dopo pochi o tanti anni, ci guardiamo in foto e scopriamo che non eravamo poi tanto male e che adesso vorremmo tanto essere come ieri.Ci si guarda allo specchio un giorno e si pensa che la morte arriva per tutti, per me, per i colleghi di ufficio con i quali si è soliti andare a pranzo insieme o prendere un caffè al bar, per il tuo amore del momento con il quale hai pianificato un week end sulla neve, per i tuoi ex che ti hanno fatto tanto soffrire, per i tuoi figli, un giorno, quando e se li avrai e la sensazione che ti pervade è che niente ha un senso nella vita, solo perchè la vita stessa prima o poi finisce e dopo c'è un incognita grande come l'Universo, del quale nemmeno sappiamo le dimensioni precise, dovrebbe essere infinito ma, se non lo è, allora oltre i suoi limiti che c'è? E questo ragionamento è ricorsivo come cerchi concentrici infiniti...Ma la morte è ricorsiva? "Forse il concetto di reincarnazione è solo un modo per rimandare" Chuck Palahniuk. forse c'è un paradiso, un inferno, un Nirvana, forse non c'è niente. La mia sensazione è più vicina al concetto  che non ci sia niente perchè la religione cattolica dice che gli animali non vanno in paradiso ed io penso che,eventualmente, o ci andiamo tutti o nessuno.Un famoso teologo, criticando le scritte che sono apparse sui retro degli autobus "atei" sponsorizzati dall'UAAR in alcune città europee e pure in Italia (Roma e Genova), ha detto :"La morte di Dio corrisponde alla morte dell'uomo, guardate al periodo Comunista dove l'ateismo era quasi una moda: quanto sangue è stato fatto scorrere". Io l'ho interpretata con Dio inteso come spiritualità. Credo che sia fondamentale credere in qualcosa per sopravvivere all'angoscia della morte, anche se le menti più brillanti sanno benissimo che è tutta un'illusione. Anche perchè, anche in nome di "Dio", sono state sacrificate tante vittime...Dio può essere il Dio cattolico, Hallah o il dio che ognuno ha dentro di noi come professano i buddhisti, ma rimane sempre un "dio" e cioè la forza interiore che ci fa andare oltre la mera analisi oggettiva del fatto che dopo il nostro corpo non potrebbe esserci nulla...L'UAAR (l'unione degli atei ed agnostici razionanisti) potrebbe pure avere ragione ed, in cuor nostro, magari lo abbiamo sempre saputo ma, perchè toglierci quest'illusione? Perchè pensare di poter fare tutto nella vita (malefatte comprese) tanto dopo non c'è nulla? Almeno bisogna pensare al dopo inteso come il nostro seguito:  i nostri figli, i nostri nipoti e tutti i nostri posteri saranno l'estensione della nostra vita per sempre, il nostro DNA sarà eterno e vivrà sulla Terra forse finchè la Terra esisterà.Anche la Terra un giorno finirà, magari non per via di quelle catastrofi che si vedono nei film ma, semplicemente, quando il Sole si spegnerà. Il sole è una stella nella sua fase matura, le stelle sono destinate a "morire" per una sorta di implosione che crea un campo magnetico tale da inghiottire tutta la materia che gli orbita intorno (i famosi buchi neri). Ma tanto, per quel giorno, l'umanità si sarà già estinta da un pezzo.L'umanità è "entrata in gioco" quando la terrà esisteva già da milioni di anni, è solo una parentesi e come tale, destinata a chiudersi. Come i dinosauri. Finiti noi, ci saranno altri esseri che verranno fuori dalle nostre ceneri. Ma l'essenza vitale dell'uomo permarrà tra le pieghe della Terra e da essa nasceranno nuove specie di alberi, piante ed animali.