Vi è mai capitato di ricordare qualcosa che, in realtà, si rivela un'informazione del tutto sbagliata?come dire "La mente mente".Un articolo su "lastampa.it" rivela che un gruppo di scienziati spagnoli ha scoperto le ragioni scientifiche alla base di questo fenomeno del nostro cervello."Le reti del cervello che incoraggiano la formazione di falsi ricordi sono state identificate da un team di neurologi dell’università di Barcellona (Spagna), che ne parlano sulla rivista “Journal of Neuroscience”.Il fenomeno per cui si è convinti di ricordare qualcosa che non è mai accaduto, o per cui si è capaci di richiamare alla memoria un evento lontanissimo, avvenuto nella prima infanzia - dicono gli esperti - appare più comune nelle persone che possiedono collegamenti di perfetta qualità in particolari zone cerebrali. I ricercatori è stato verificato studiando in laboratorio la materia grigia di 48 studenti. Ai partecipanti al test è stato chiesto di leggere quattro liste di 14 parole semanticamente correlate fra loro, con un termine “esca” assente da ognuna delle liste: ad esempio, in un elenco apparivano le parole “seduto”, “divanò, “tavolo”, “sgabello”, mentre non c’era la parola “sedia”. I giovani sono poi stati invitati a scrivere tutte le parole che ricordavano su un foglio, mentre il loro cervello veniva scansionato dagli scienziati. Coloro che hanno scritto nella loro lista più parole “esca” avevano la maggior tendenza ai falsi ricordi. Ma nei loro cervelli sono anche state rilevate le migliori connessioni neurali fra assoni nel fascicolo superiore longitudinale del cervello, associato alla memoria. "Fonte www.lastampa.it
Falsi ricordi
Vi è mai capitato di ricordare qualcosa che, in realtà, si rivela un'informazione del tutto sbagliata?come dire "La mente mente".Un articolo su "lastampa.it" rivela che un gruppo di scienziati spagnoli ha scoperto le ragioni scientifiche alla base di questo fenomeno del nostro cervello."Le reti del cervello che incoraggiano la formazione di falsi ricordi sono state identificate da un team di neurologi dell’università di Barcellona (Spagna), che ne parlano sulla rivista “Journal of Neuroscience”.Il fenomeno per cui si è convinti di ricordare qualcosa che non è mai accaduto, o per cui si è capaci di richiamare alla memoria un evento lontanissimo, avvenuto nella prima infanzia - dicono gli esperti - appare più comune nelle persone che possiedono collegamenti di perfetta qualità in particolari zone cerebrali. I ricercatori è stato verificato studiando in laboratorio la materia grigia di 48 studenti. Ai partecipanti al test è stato chiesto di leggere quattro liste di 14 parole semanticamente correlate fra loro, con un termine “esca” assente da ognuna delle liste: ad esempio, in un elenco apparivano le parole “seduto”, “divanò, “tavolo”, “sgabello”, mentre non c’era la parola “sedia”. I giovani sono poi stati invitati a scrivere tutte le parole che ricordavano su un foglio, mentre il loro cervello veniva scansionato dagli scienziati. Coloro che hanno scritto nella loro lista più parole “esca” avevano la maggior tendenza ai falsi ricordi. Ma nei loro cervelli sono anche state rilevate le migliori connessioni neurali fra assoni nel fascicolo superiore longitudinale del cervello, associato alla memoria. "Fonte www.lastampa.it