La paura ci rende egoisti, vogliamo avere la presunzione di sapere da dove veniamo e dove andremo ma, soprattutto, il senso della nostra vita.E' la paura di morire e di non sapere cosa c'è al di là.Siamo solo le ennesime persone di passaggio da svariati milioni di anni a questa parte, ma questa paura in qualche modo cerchiamo di ostacolarla, dandoci risposte a domande che, in realtà, non hanno senso di esistere.Si teme il futuro e si cerca di controllarlo ed il solo fatto di pensare che sia impossibile ci terrorizza da morire.Si vorrebbe lasciare una traccia del nostro passaggio ma, non tutti, almeno in apparenza, crediamo di essere in grado di lasciarla.Ed invece scrivendo su questo blog, io sto lasciando una traccia di me stessa.Il mio profilo su Facebook è una traccia di me stessa.Internet sarà lo stesso tra 100 anni? O ci saranno modalità di comunicazione differenti? Scomparirà o verrà affiancato da tecnologie migliori?I libri sono sopravvissuti fino a noi, gli archivi radiofonici e televisivi anche, ma qui stiamo parlando di una memoria collettiva e non di elite. Chi ha scritto i libri era uno scrittore, un pover'uomo non ha lasciato traccia di se stesso in quel modo.E non tutti hanno avuto la possibilità di lasciare traccia di se stessi in TV o alla radio.Invece, Internet permette a tutti di lasciare una traccia di se stessi che possa, forse, durare per sempre. Il Web è la cosa astratta senza tempo che ci renderà tutti immortali.
La risposta nella Rete
La paura ci rende egoisti, vogliamo avere la presunzione di sapere da dove veniamo e dove andremo ma, soprattutto, il senso della nostra vita.E' la paura di morire e di non sapere cosa c'è al di là.Siamo solo le ennesime persone di passaggio da svariati milioni di anni a questa parte, ma questa paura in qualche modo cerchiamo di ostacolarla, dandoci risposte a domande che, in realtà, non hanno senso di esistere.Si teme il futuro e si cerca di controllarlo ed il solo fatto di pensare che sia impossibile ci terrorizza da morire.Si vorrebbe lasciare una traccia del nostro passaggio ma, non tutti, almeno in apparenza, crediamo di essere in grado di lasciarla.Ed invece scrivendo su questo blog, io sto lasciando una traccia di me stessa.Il mio profilo su Facebook è una traccia di me stessa.Internet sarà lo stesso tra 100 anni? O ci saranno modalità di comunicazione differenti? Scomparirà o verrà affiancato da tecnologie migliori?I libri sono sopravvissuti fino a noi, gli archivi radiofonici e televisivi anche, ma qui stiamo parlando di una memoria collettiva e non di elite. Chi ha scritto i libri era uno scrittore, un pover'uomo non ha lasciato traccia di se stesso in quel modo.E non tutti hanno avuto la possibilità di lasciare traccia di se stessi in TV o alla radio.Invece, Internet permette a tutti di lasciare una traccia di se stessi che possa, forse, durare per sempre. Il Web è la cosa astratta senza tempo che ci renderà tutti immortali.