Virgo's Girl @ sea

Paris... l'amour...moomattre! 2


Giorno 15 Maggio 2010Il compleanno di mia madre, sveglia alle 8, coccole e carezze per poter uscire dall'hotel alle 9:30, sempre in ritardo rispetto ai miei genitori.Avevamo le idee più chiare rispetto al giorno prima, avevamo già in mente di prendere il battello che ci avrebbe fatto ammirare la città da una prospettiva più romantica.Colazione con croissant fumante, dal nostro ormai panettiere preferito di MontParnasse, che è impazzito perchè è stato mio padre a fare l'ordinazione, in un confusionario mix di inglese, francese e napoletano, e poi abbiamo preso il mezzo che i miei genitori odiavano più di tutti: la metro! Il mio amore stava cercando una carta per telefonare ai suoi, riuscirà nel suo intento soltanto all'ora di pranzo! Prendiamo la metro in direzione Bir Hahreim(cioè la fermata sotto la tour Eiffel) e ci rendiamo conto che non siamo gli unici ad andare a vedere la Tour Eiffel... quel pezzo di ferro è davvero amato da tutti! Appena usciti dalla metro, ci "sbattiamo contro" ma, decidiamo di andare controcorrente rispetto la folla che andava a mettersi in fila per salirci sopra. Infatti noi non ci saremmo mai riusciti, spaventati dalla fila, avremmo fatto prontamente dietro front per non tornarci mai più.Ci diriggiamo, quindi, agli attracchi dei battelli e saliamo sul primo battello disponibile, senza curarci degli altri battelli e senza riflettere sulla questione della lingua che avrebbe parlato lo speaker, l'unica cosa che ci ha spinto a salire su quel battello era la fila molto scorrevole ed il fatto che sarebbe partito nel giro di 10 minuti. Daltronde, in una vacanza di soli 3 giorni scarsi, il tempo è denaro.Il giro sul battello è stato dei più classici, siamo passati vicino a tante bellezze: in ordine di apparizione c'era il palazzo delle esposizioni sulla sinistra, l'obelisco e la piazza concorde, dove hanno ammazzato Maria Antonietta, sempre sulla sinistra, la statua della libertà in miniatura, poi altre cose di cui non ricordo o comunque, che non mi hanno lasciato particolarmente il segno. Il giro sul battello è in se una cosa molto bella da fare, anche se solo per ammirare i palazzi antichi della città ed i ponti eleganti e poi quella giornata fu davvero stupenda, il cielo era di un blu intenso e si stava bene dal punto di vista della temperatura. Siamo stati tutto il tempo sul ponte del battello, almeno all'andata, al ritorno qualcuno aveva freddo e siamo scesi sotto. Almeno c'era lo schermo con i sottotitoli e, considerando che lo speaker parlava solo inglese, francese e tedesco, siamo riusciti a capire qualcosa in più. Certo, mia madre non aveva a portata di mano gli occhiali quindi, per lei, è stato comunque difficile leggere!Al ritorno dal battello, come avevo già anticipato, abbiamo cercato di salire sulla tour Eiffel. Con non chalance, mia madre e mio padre si sono infilati in mezzo alla fila, rischiando di essere linciati da un gruppo di americani ed essere presi a parolacce da alcuni italiani. Ma, con nostra estrema delusione, ci siamo resi conto che avevamo saltando solo un decimo della fila. Al ché mio padre mi ha chiesto: "Ed ora dove andiamo? Che facciamo" ed io gli ho risposto "E mica sono Parigina!".Comunque, ci siamo diretti sul lungo senna in direzione Louvre, il mio obiettivo era prendere la fantomatica linea di bus panoramica, ma a qualunque fermata ci recavamo, non era mai indicata. In verità, la mia sensazione era che a Parigi funzionassero sempre quelle due/tre linee di autobus: la 63, la 75 e la 27... le altre erano solo sulla carta. Era l'ora di pranzo ed io avevo fame, voglia di fare pipì e Michele doveva ancora chiamare i suoi. Arrivati ad un incrocio dopo il ponte de l'Alma (dov'è morta Diana) dovevamo decidere che fare. Michele intanto ha chiamato i suoi ed i miei, nel frattempo, si guardavano interno, col naso all'insù, con la loro tipica espressione interrogativa...volevano una risposta, io ce l'avevo, ma non piaceva a  mia madre : era la metro.Sono stati attimi di panico, sembrava che il ritmo girovago del giorno prima si fosse spezzato. Dopo aver gironzolato a vuoto ed essere passati in una strada che era l'equivalente di via Condotti a Roma ed aver visto gli atelier di Valentino e D&G, ci siamo resi conto che, proprio lì, non era il caso di trovare un posto per mangiare.Alla fine, i miei hanno capitolato ed abbiamo preso la metro, decidendo di dirigerci all'Operà che era anche abbastanza vicina al Louvre.Abbiamo pranzato lì, in un locale dove abbiamo mangiato un'ottima omelette ripiena e patatine fritte che, però, i miei non hanno gradito molto. Dopo di ché ci siamo diretti all'Operà ma non siamo entrati, solo qualche foto alla facciata.Infine, ci siamo diretti al Louvre, grazie ad un autobus che ci ha portato fin dentro il cortile dove si trova anche la famosa piramide, tramite la quale è possibile accedere al piano seminterrato dove ci sono gli ingressi alle varie gallerie. Ovviamente eravamo orientati a visitare la galleria dei pittori italiani e francesi ed io ho preso l'audioguida, in modo tale da capirci qualcosa dei quadri che guardavo.Trovo che sia più divertente visitare un museo con l'audioguida e che dovrebbero permetterne l'utilizzo gratuito. Infatti, mi è piaciuto molto visitare il Louvre, è un posto veramente interessante. La gioconda, in verità, non mi ha fatto molto effetto, al contrario, sono rimasta impressionata dalle Nozze di Cana, del Veronesi. Dicono che questo quadro fu concepito così grande perchè doveva stare nella sala da pranzo di un monastero e permettere ai monaci di ammirarlo al momento del pasto.I miei, dopo aver visitato questa galleria ed altre gallerie al 2° piano, hanno deciso di aspettarci fuori, noi, come al solito, siamo stati gli ultimi ad uscire. Abbiamo anche fatto una capatina agli appartamenti in stile Napoleone III.Il Louvre è stata l'ultima cosa che abbiamo visitato poiché erano le 18 ed eravamo in giro dalle 9:30 del mattino. Eravamo stremati e ci serviva davvero una lunga pausa in hotel per ristorarci, farci una doccia e dormire un pò. Poi avevamo il frigobar gratuito da svuotare, che scherzi! Inoltre la stanza era così bella che ne valeva la pena godercela un pò! ;)La sera saremmo dovuti andare a mangiare fuori perchè era il compleanno di mia madre : 50 anni! Quella sera siamo andati in una brasserie che era famosa per le crepes al grano saraceno. Tra un bicchiere di vino ed uno di cidro, abbiamo trascorso una bella serata, anche se mia madre non stava molto bene, per via della tosse. Abbiamo anche fatto amicizia con il cameriere che era molto simpatico e poi, il vicino di tavolo, ci ha aiutato con il francese. Lui era francese ma amava l'Italia e gli italiani.La serata si è conclusa con un giro per MontParnasse ed una capatina in un locale a prendere l'ultimo bicchiere di kir.