Virgo's Girl @ sea

Qualcosa su cui riflettere


Dovrei essere qui a scrivere del bellissimo ponte che abbiamo trascorso in Toscana + il lungo WE a Maiori, insomma di una bella settimana interrotta solo dal giorno dei saluti in Telecom.Ma, purtroppo, mi ritrovo a scrivere di affetto e perdite.Si perché, ultimamente, persone vicine e lontane, persone giovani, troppo giovani per non sentirci vicini a loro, hanno perso la vita, per i motivi più banali.Basta trovarsi su una strada e perdere per un attimo la concentrazione - si dice che, durante un viaggio in auto, si dorme per due secondi durante la guida - e si finisce dritti dritti al cospetto del Creatore.E' successo ad un caro amico di Miki, come pure a tantissimi altri ragazzi, e, come una brutta maledizione, mi sto ritrovando a navigare sulle pagine di Facebook o di alcuni quotidiani on-line ed a leggere di tragedie di bambini, ragazzi, giovani come noi, della nostra generazione, che perdono la vita per malattie, incidenti o altre cause di fronte alle quali chiunque potrebbe trovarsi.Oggi sono triste, sono malinconica, arrabbiata per i miei stupidi motivi di sempre, quelli che, una volta, mi portavano a pregare il Daimoku. E non riesco a percepire, anzi non voglio percepire, la sofferenza di chi, in questo momento, piange perchè il suo figlio, fratello, fidanzato, amico di una vita, sarà portato via dalle braccia, dagli occhi e dalle mani per sempre.Ho già dato, mi sento di dire, quest'ultimo anno, ho già sofferto per due care perdite e so cosa significa... sono vicina, l'ho dimostrato, ma so anche che, tanto, puoi piangere quanto ti pare, puoi spaccare mobili e dare capocciate al muro ma quella persona non tornerà ed il dolore è ancora maggiore quando, nella vita di tutti i giorni, il suo contributo verrà a mancare.Puoi provare tu ad andare dall'altra parte, se solo ci fosse la certezza che dall'altra parte ci aspetta un mondo parallelo, dove le anime sono ad attenderci a braccia aperte. Questa certezza, purtroppo non c'è, e, magari, tecnicamente parlando, non c'è nulla, solo vermi e terriccio.Io so solo una cosa: che bisogna amare, anche se questo comporta dover soffrire e che non si è mai pronti a soffrire abbastanza.