Ali Rosse...

Post N° 103


4...2003 (a)3 gennaio - Il portavoce del Dipartimento di Stato statunitense, Boucher Richard, denuncia la politica israeliana di demolizione delle case dei palestinesi, come una forma di "punizione collettiva". Secondo le organizzazioni a tutela dei diritti civili, tale politica viola il diritto umanitario internazionale.Brutale repressione, nel campo di detenzione israeliano di Ofer, per porre fine alla protesta collettiva dei detenuti palestinesi iniziata il 31 dicembre. Le guardie israeliane fanno ricorso a gas lacrimogeni ed a bombe da stordimento provocando almeno 40 feriti.I palestinesi in stato di "detenzione amministrativa" (vale a dire incarcerati a tempo indeterminato e senza accuse) sono 1.007.5 gennaio - L'agenzia Care International denuncia l'elevato tasso di denutrizione fra i bambini palestinesi di età compresa fra i sei mesi e i cinque anni. Nella Striscia di Gaza è affetto da denutrizione il 13,3% dei bambini di quella fascia di età, mentre in Cisgiordania la percentuale è del 4,3%. I bambini affetti da anemia sono il 43,8% in Cisgiordania e il 44% nella Striscia. Le cause sono da attribuire alla scarsità del cibo ed alla sua scadente qualità.7 gennaio - Il governo britannico decide di sospendere la Conferenza di Londra sulle riforme dell'ANP, per il mancato arrivo della delegazione palestinese. Israele controlla lo spazio aereo ed i confini palestinesi e quindi ogni spostamento dei palestinesi deve avere la sua approvazione, che in questa circostanza non c'è stata.8 gennaio - Tensioni al confine fra Sira ed Israele.12 gennaio - Caccia israeliani sorvolano Beirut. L'ONU ha più volte chiesto a Israele di non violare lo spazio aereo libanese.18 gennaio - Il ministro israeliano per l'edilizia pubblica avvia i lavori per la costruzione di 70 nuove unità abitative per israeliani nei quartieri arabi di Gerusalemme Est.21 gennaio - L'esercito israeliano distrugge 62 negozi e magazzini a Nazlat Issa (a nord della Cisgiordania) per preparare il terreno alla costruzione del muro di separazione.26 gennaio - Operazione "Ferro Caldo", la più vasta operazione militare contro la città di Gaza dall'inizio della Seconda Intifada: 13 palestinesi uccisi, più di 100 officine distrutte e una dozzina di laboratori tessili dati alla fiamme.27 gennaio - Iniziano i lavori per la costruzione di un tratto di 45 km della barriera di sicurezza fra il posto di blocco di Salem, vicino a Jenin, a ovest e gli insediamenti Gilboa a est.Sono ormai 120 i posti di blocco disseminati dai militari israeliani tra Cisgiordania e Striscia di Gaza: un muro invisibile che impedisce il libero spostamento di tre milioni di civili. Non passano neppure ambulanze e soccorsi medici.28 gennaio - Ariel Sharon vince le elezioni politiche israeliane.febbraio - Nel solo mese di gennaio sono state 72 le vittime palestinesi dell'esercito israeliano: 38 nella Striscia di Gaza e 34 in Cisgiordania. 24 erano minorenni. I palestinesi feriti sono stati 790, di cui 602 in Cisgiordania e 188 nella Striscia di Gaza.11 febbraio - La Corte Suprema Belga stabilisce che il generale israeliano Amos Yaron può essere perseguito per il suo coinvolgimento come comandante dell'IDF a Beirut nel 1982, ai tempi del massacro di Sabra e Chatila. Anche Sharon potrà essere perseguito dal tribunale sulla stessa materia, appena terminerà il suo incarico e perderà quindi l'immunità diplomatica.19 febbraio - Israele ha introdotto più di 100 correzioni all'ultima versione della Road Map, principalmente su argomenti riguardanti la sicurezza e la limitazione della sovranità palestinese.20 febbraio - Per la prima volta dall'invasione del Libano, nel 1982, la procura militare israeliana apre un provvedimento contro un obiettore di coscienza. È il nipote di Netanyahu, già in carcere da 200 giorni. È incriminato per renitenza alla leva e rischia fino a tre anni.21 febbraio - Sono 2.923 le persone morte dall'inizio dell'Intifada (fine del settembre 2000): 2.229 sono palestinesi, 694 israeliani.4 marzo - La Banca Mondiale riporta che circa il 50% dei palestinesi impiegati nel settore privato ha perso il suo posto di lavoro e che il reddito pro-capite fra il 1999 ed il 2002 è diminuito del 30%.8 marzo - Proseguono le eliminazioni mirate. Con 4 missili l'esercito israeliano uccide il co-fondatore di Hamas, capo dell'ala Izz Eddin Al-Qassam, assieme a tre guardie del corpo.16 marzo - Rachel Corrie, 23 anni, pacifista statunitense di Olympia (Washington), viene investita ed uccisa da una ruspa israeliana nel campo profughi di Rafah, nella Striscia di Gaza, mentre sta tentando di ostacolare la demolizione di una casa. Faceva parte dei "Gruppi di solidarietà internazionale", che si trovano a Gaza dall'inizio della seconda Intifada per agire da 'scudi umani' a difesa dei palestinesi.19 marzo - Abu Mazen è il nuovo primo ministro palestinese.23 marzo - Confisca di terreni nei villaggi palestinesi nei dintorni di Gerusalemme Est per la costruzione della "barriera di separazione".31 marzo - Il Rapporto annuale del Dipartimento di Stato statunitense sui diritti umani critica Israele per "seri abusi sui diritti umani" nei Territori Occupati palestinesi, incluse 37 "eliminazioni mirate" che hanno provocato la morte di 25 passanti, fra i quali 13 bambini.2 aprile - Le truppe israeliane impongono il coprifuoco sul campo profughi di Tulkarem. Più di 1.000 palestinesi maschi, d'età compresa fra i 14 e i 40 anni, vengono trasferiti, bendati e legati, al campo profughi di Nur Shams, col divieto di far ritorno a casa per 3 giorni.6 aprile - Un altro pacifista statunitense di 24 anni, Brian Avery, muore. Ieri un blindato israeliano gli aveva sparato a Jenin. Si trovava in Cisgiordania come attivista del International Solidarity Movement.Inizia il processo contro Marwan Barghouti.11 aprile - Un terzo pacifista, Tom Hurndall, inglese, di 21 anni, è in fin di vita per aver cercato di difendere due bambini a Rafah.12 aprile - I bulldozer israeliani spianano più di 1.000 dunums di terre coltivate palestinesi alla periferia di Gerusalemme Est per costruire una nuova autostrada di collegamento fra gli insediamenti. 15 aprile - Le forze americane a Baghdad arrestano Mohammed Abbas (Abu Abbas), capo del Fronte per la Liberazione della Palestina (coinvolto nel sequestro della Achille Lauro nel 1985).La Commissione per i diritti umani dell'ONU (UNCHR) nella sua sessione annuale adotta 4 risoluzioni nelle quali critica: gli insediamenti, la restrizione dei movimenti dei palestinesi, il "muro di separazione", le uccisioni di massa e gli abusi sui diritti umani. Afferma il diritto dei palestinesi all'autodeterminazione e si oppone ai cambiamenti del carattere fisico e dello status legale delle Alture del Golan siriane.22 aprile - Un'altra ampia zona palestinese coltivata viene spianata sempre alla periferia di Gerusalemme.27 aprile - Peace Now denuncia che sono 108 gli avamposti illegali: 72 sono stati costruiti dopo l'elezione di Sharon e ne sono stati smantellati 11.30 aprile - Il presidente statunitense presenta ufficialmente la Road Map, un nuovo piano di "pace" elaborato dal 'Quartetto': Stati Uniti, Unione Europea, Russia e Nazioni Unite.3 maggio - L'operatore televisivo britannico, James Moller, muore colpito da un carro armato, mentre stava riprendendo i soldati israeliani che distruggevano alcune case palestinesi a Rafah.8 maggio - Sale a 3.214 il numero degli morti dall'inizio dell'Intifada: 2.484 vittime sono palestinesi e 730 israeliane.14 maggio - La Banca Mondiale lancia l'allarme: la "barriera di separazione" devasterà la popolazione palestinese, distruggendo terreni agricoli ed impedendo l'accesso alle risorse idriche, alle scuole ed ai posti di lavoro. Ne saranno colpite 95 mila persone.19 maggio - L'inviato dell'ONU, Terje Roed-Larsen, mette in guardia: se il regime di stato d'assedio permane e se le condizioni di vita continuano a deteriorarsi non c'è la pur minima possibilità che il governo palestinese possa sopravvivere.22 maggio - Il ministro israeliano per l'edilizia pubblica annuncia la costruzione di 502 nuove unità abitative nell'insediamento di Ma'ale Adunim, alla periferia est di Gerusalemme.I bulldozer israeliani spianano diverse centinaia di dunums di terre coltivate palestinesi ad Anata (Gerusalemme Est) per costruire una nuova strada ad uso militare.23 maggio - L'esilio dei 12 palestinesi, che nella primavera 2002 rimasero assediati dalle truppe israeliane nel complesso della Basilica della Natività, viene prorogato per un altro anno. Da allora vivono in imprecisate località e sotto stretta sorveglianza in sei Stati dell'Unione Europea, tra cui l'Italia. 24 maggio - I bulldozer israeliani spianano diverse centinaia di dunums di terre coltivate palestinesi ad Anata (Gerusalemme Est) per preparare la costruzione della "barriera di separazione".25 maggio - Il governo israeliano approva la Road Map.27 maggio - La Siria si dichiara pronta a riprendere i negoziati di pace sulla base delle risoluzioni ONU 242 e 338, della Conferenza di Madrid (1991) e del principio 'terra in cambio di pace'. Le due risoluzioni prevedono il ritiro di Israele dai territori arabi occupati nel 1967, tra cui l'altopiano siriano del Golan. Le Alture del Golan, 1.200 kmq con notevoli risorse idriche, sono d'importanza strategica. A conseguenza delle guerre del 1967 e del 1973, circa 150.000 persone fuggirono dal Golan, dove restano tuttora, sotto l'occupazione israeliana, circa 15.000 drusi. Nel frattempo 17.000 israeliani si sono insediati in 18 colonie. Israele rifiuta di ritirarsi entro i confini del '67 anche per non dar a Damasco l'accesso al lago di Tiberiade.28 maggio - Il premier israeliano Ariel Sharon critica in almeno 14 punti la Road Map.29 maggio - Presentato il progetto per un nuovo insediamento ebraico a Gerusalemme Est: si chiama Kidmar Tziyon e verrebbe costruito nei pressi del villaggio palestinese di Abu Dis (indicato - nelle mappe discusse nel vertice di Camp David nel luglio 2000 - come la possibile "capitale" dello Stato palestinese). La nuova colonia sorgerebbe su una superficie di 25 acri e comprenderebbe 230 unità abitative e due sinagoghe.3 giugno - Il ministro del turismo israeliano, Benny Elon, (del partito Moledet) insieme ad un gruppo di coloni, occupa a Gerusalemme Est una palazzina installandoci il suo nuovo quartier generale di partito. Sulle pareti affiggono dei poster con la scritta: "La Giordania è la Palestina".Bush, Mubarak, re Abdullah e Abu Mazen s'incontrano a Sharm El-Sheick per discutere della Road Map.4 giugno - Vertice di Aqaba fra Bush, Sharon e Abu Mazen. Il primo ministro israeliano Ariel Sharon promette l'immediato smantellamento degli avamposti degli insediamenti, come previsto dalla Road Map.9 giugno - Israele tenta d'assassinare a Gaza il leader di Hamas, Abdul Aziz Rantisi, che rimane ferito.11 giugno - Un rapporto dell'UNRWA denuncia che, fra settembre del 2000 e maggio del 2003, le forze israeliane hanno distrutto o danneggiato gravemente 1.134 abitazioni nella Striscia di Gaza, lasciando senza casa 10.000 palestinesi.25 giugno - Negli ultimi giorni gli "avamposti illegali" (in cui vivono complessivamente circa 700 israeliani) si sono moltiplicati perché i coloni, spinti da vari rabbini, hanno creato anche "falsi avamposti" - con case prefabbricate, camper, roulotte, tende, baracche, ecc.30 giugno - In applicazione della Road Map, Israele si "ritira" ufficialmente dalla Striscia di Gaza, ma le forze israeliane restano nei 18 insediamenti ebraici ed a guardia della frontiera con l'Egitto. In base all'accordo Israele "dovrebbe" porre fine alle incursioni e smantellare i posti di blocco che paralizzano la vita quotidiana dei palestinesi della Striscia.2 luglio - Betlemme torna sotto il controllo palestinese, escludendo l'area della Tomba di Rachele.13 luglio - Il ministro palestinese per gli Affari Sociali dichiara che, a causa della politica israeliana di assedio, più del 70% dei palestinesi vive sotto la soglia della povertà e che la disoccupazione a Gaza è salita al 65% e in Cisgiordania al 55%.17 luglio - L'inviato dell'ONU, Larsen, dichiara che Israele deve smantellare la "barriera di difesa" perché è un atto unilaterale non consono alla Road Map in quanto crea più difficoltà alla creazione di uno Stato Palestinese con continuità territoriale.20 luglio - Sono circa 7.700 i palestinesi detenuti nelle carceri israeliane secondo un rapporto della Croce Rossa Internazionale.21 luglio - Un dossier dell'Associazione della Stampa Estera israeliana (FPA) denuncia il trattamento riservato ai giornalisti stranieri. Si parla di una trentina di casi di "vistose e sistematiche vessazioni ai danni di corrispondenti stranieri negli aeroporti del paese e ai posti di frontiera" che sono "un mezzo primitivo per limitare la libertà d'azione della stampa" (prolungati ritardi per i controlli di sicurezza, ricorrenti interrogatori, confisca e danneggiamento o perdita di costose attrezzature, richieste di mostrare appunti e files di computer e di rivelare incontri e contatti personali).26 luglio - Va avanti la costruzione del 'muro': un immenso reticolato di grate metalliche e filo spinato munito di barriere in cemento, pali in acciaio, trincee, sensori a onde magnetiche, telecamere e torrette di controllo armate. Il settore in preparazione è lungo 120 chilometri.Le forze israeliane espropriano 136 dunums di terre palestinese della zona di Sur Baher (Gerusalemme Est) per la costruzione del 'muro'. Recentemente sono stati confiscati altri 46 dunums del villaggio di Abu Dis (sempre a Gerusalemme Est).28 luglio - Il Comitato Finanziario della Knesset approva storna dal budget statale circa 150 milioni di euro, per la costruzione della "barriera di separazione" fra Israele ed i territori palestinesi.31 luglio - Il parlamento israeliano approva una legga che nega la cittadinanza israeliana o lo status di residente permanente ai palestinesi che si sposano con cittadini israeliani.