Ali Rosse...

Post N° 123


i preconcetti...età, religione, ceto sociale, sesso, razza, lavoro, idee, queste le principali categorie di divisione della razza umana che troncano i rapporti, di vari tipi, dal semplice rapporto di cortesia tra sconosciuti all'amore più profondo passando per tutti quelli intermedi. che senso hanno? semplici imposizioni sciocche e immature dettate da famiglia e ambiente sociale, dalla società in generale:Quand’ero piccolo non stavo mica bene ero anche magrolino, avevo qualche allucinazione e quando andavo a cena, nel tinello con il tavolo di noce ci sedevamo tutti e facevamo il segno della croce. [Parlato] Dopo un po’ che li guardavo mi si trasformavano: i gesti preparati, degli attori, attori consumati che dicono la battuta e ascoltano l’effetto. Ed io ero lì come una comparsa, vivevo la commedia, anzi no la farsa, e chissà perché durante questa allucinazione mi veniva sempre in mente una stranissima canzone: I borghesi son tutti dei porci più sono grassi più sono lerci più son lerci e più c’hanno i milioni i borghesi son tutti… Quand’ero piccolo non stavo mica bene ero anche molto magro, avevo sempre qualche allucinazione e quando andavo a scuola mi ricordo di quel vecchio professore bravissima persona che parlava in latino ore e ore. [Parlato] Dopo un po’ che lo guardavo mi si trasformava, sì, la bocca si chiudeva stretta, lo sguardo si bloccava, il colore scompariva, fermo, immobile, di pietra, sì, tutto di pietra, e io vedevo già il suo busto davanti a un’aiuola con su scritto: "Professor Malipiero – una vita per la scuola", e chissà perché anche durante questa allucinazione mi veniva sempre in mente una stranissima canzone: I borghesi son tutti dei porci più sono grassi più sono lerci più son lerci e più c’hanno i milioni i borghesi son tutti… Adesso che son grande ringrazio il Signore mi è passato ogni disturbo senza bisogno neanche del dottore non sono più ammalato, non capisco cosa mi abbia fatto bene sono anche un po’ ingrassato, non ho più avuto neanche un’allucinazione. [Parlato] Mio figlio, mio figlio mi preoccupa un po’, è così magro, e poi ha sempre delle strani allucinazioni, ogni tanto viene lì, mi guarda e canta, canta un canzone stranissima che io non ho mai sentito: I borghesi son tutti dei porci più sono grassi e più sono lerci più son lerci e più c’hanno i milioni i borghesi son tutti… mah![i borghesi, Giorgio Gaber]credo che questo testo spieghi cosa intendo per imposizione.. io non sono così malneabile, non ascolto nessuno e ne pago il prezzo, sono superbo e faccio di testa mia, non accetto critiche, non accetto giudizi, anzi semplicemente non li ritengo sensati. commetto errori, e ne commetto non per colpa d'altri ma solo per colpa mia, ne pago lo scotto ogni volta, e sono sempre conti salati perchè quando sbaglio sbaglio per bene. ma nessuno piega la mia volonta alla sua, ne la famiglia ne l'ambiente ne la società. sono libero..e ora che comprendo che veramente lo posso essere semplicemente volendolo e imponendomelo mi sento leggero, vivo.  chi limita se stesso e le sue possibilità di felicità per meri preconcetti che gli sono stati imposti da estranei ancor prima di aver acquisito il dono della parola è morto, solo che non lo sa. io sono vivo, e ho intenzione di vivere finchè potrò, magari sarà un mese o 20 anni e poi morrò di nuovo o vivrò ancora, non lo so e ora non mi interessa. sono vivo e ho intenzione di esserlo ancora.