Venceremos.(non è un esclamazione beffarda, è un fatto.)vinceremo, sono realista, se non si vince il mondo non fa una bella fine. si può discutere quanto volete sul perché e percome, ma questa è e rimarrà la mia/nostra opinione.chi vincerà? noi, rossi, non rosè che sono i "politici", notare le virgolette ironiche..noi rossi, vigliacchi accusatori senza dignità, mai zitti e mai accettati, frustrati testardi rompiscatole instancabili sfascia pazienze, sempre puniti e poco apprezzati ma tanto invidiati da chi senza coraggio ne stima di se fa finta che il ruolo del servo gli piaccia.noi che così per principio siamo capaci di crearci i casini più grandi immaginabili, e poi di subirne tutte le conseguenze, solo per poter dire "visto che avevo ragione?"noi fastidiosi mosconi ronzanti e irriverenti, che sempre maltrattati e inaccettati chiediamo con sorpresa "e cosa me ne dovrebbe fregare di non essere accettato?" tra i moti di stupore dei presenti esterrefatti da tale bestemmia.e cosa dovremmo "vincere"? la nostra libertà o forse la "nostra" giustizia ed equità, una società. il premio e la meta è una società...perché insoddisfatti e stanchi di tante idiozie ci chiediamo il "perchè" di tante cose che altri danno per "fatti" naturali e immobili.perché in fondo, diciamocelo, siamo e rimarremo degli stronzi rompipalle, perchè è quello che sappiamo fare meglio chiedere con insistenza "perchè?" e alla risposta che sia soddisfacente e completa o che non lo sia affatto sappiamo rispondere solo con un altro "perchè?" con un sorrisetto beffardo e crudele, davanti alla faccia rugosa e incazzata dei nostri "genitori" che non si sono accorti di essere dei bambini che giocano con il fuoco e che l'unica vera "maturità" è chiedersi e chiedere sempre "Perché?", la conoscenza e la verità rende liberi, l'ignoranza la grettezza il pregiudizio il "dare per scontato" porta solo alle catene, e quindi orsù "non abbiam da perdere che le nostre catene" contro chi il perché non se lo domanda mai e al "perché?" degli altri risponde con arrogante forza, uniamoci perché davvero l'unica cosa che abbiam da perdere che abbia un qualche valore sono le nostre catene, alle quali molti sono legati con amore anziché con odio.e così per mano, allegramente, ma con serietà e con un poco di superbia "adolescenziale" ma in realtà ben ragionata andiam avanti, contro i "muri" e contro i "è così da sempre"..siamo "cattivi", e siamolo davvero.
Post N° 153
Venceremos.(non è un esclamazione beffarda, è un fatto.)vinceremo, sono realista, se non si vince il mondo non fa una bella fine. si può discutere quanto volete sul perché e percome, ma questa è e rimarrà la mia/nostra opinione.chi vincerà? noi, rossi, non rosè che sono i "politici", notare le virgolette ironiche..noi rossi, vigliacchi accusatori senza dignità, mai zitti e mai accettati, frustrati testardi rompiscatole instancabili sfascia pazienze, sempre puniti e poco apprezzati ma tanto invidiati da chi senza coraggio ne stima di se fa finta che il ruolo del servo gli piaccia.noi che così per principio siamo capaci di crearci i casini più grandi immaginabili, e poi di subirne tutte le conseguenze, solo per poter dire "visto che avevo ragione?"noi fastidiosi mosconi ronzanti e irriverenti, che sempre maltrattati e inaccettati chiediamo con sorpresa "e cosa me ne dovrebbe fregare di non essere accettato?" tra i moti di stupore dei presenti esterrefatti da tale bestemmia.e cosa dovremmo "vincere"? la nostra libertà o forse la "nostra" giustizia ed equità, una società. il premio e la meta è una società...perché insoddisfatti e stanchi di tante idiozie ci chiediamo il "perchè" di tante cose che altri danno per "fatti" naturali e immobili.perché in fondo, diciamocelo, siamo e rimarremo degli stronzi rompipalle, perchè è quello che sappiamo fare meglio chiedere con insistenza "perchè?" e alla risposta che sia soddisfacente e completa o che non lo sia affatto sappiamo rispondere solo con un altro "perchè?" con un sorrisetto beffardo e crudele, davanti alla faccia rugosa e incazzata dei nostri "genitori" che non si sono accorti di essere dei bambini che giocano con il fuoco e che l'unica vera "maturità" è chiedersi e chiedere sempre "Perché?", la conoscenza e la verità rende liberi, l'ignoranza la grettezza il pregiudizio il "dare per scontato" porta solo alle catene, e quindi orsù "non abbiam da perdere che le nostre catene" contro chi il perché non se lo domanda mai e al "perché?" degli altri risponde con arrogante forza, uniamoci perché davvero l'unica cosa che abbiam da perdere che abbia un qualche valore sono le nostre catene, alle quali molti sono legati con amore anziché con odio.e così per mano, allegramente, ma con serietà e con un poco di superbia "adolescenziale" ma in realtà ben ragionata andiam avanti, contro i "muri" e contro i "è così da sempre"..siamo "cattivi", e siamolo davvero.