c'era una volta....prima, tanto tempo fa, c'eravamo noi e c'erano gli altri, i nemici; poi le cose cambiarono, arrivarono i progressisti, e a quel punto c'eravamo noi e degli "amici" che discutevano coi nemici; dopo un pò gli "amici" iniziarono ad essere "amici" anche dei nemici, a questo punto della nostra storia c'eravamo noi, gli "amici" dei nemici che però non erano nostri nemici e i nemici;ora, dopo tanti decenni dall'inizio della nostra storia cosciente, anche nel nostro piccolo paesello a forma di stivale ci siamo noi e tutti gli altri, tutti, nessuno escluso, nemici. siamo, finalmente, ritornati alle origini, in cui c'eravamo noi e i nostri nemici, e la divisione era semplice, se non eri dei nostri, eri dei loro. molto semplice, sia l'idea che il funzionamento della stessa applicata alla realtà; se non vuoi aiutarci dando tutto, anche la vita, allora sei un nemico perchè non sei dei nostri. questo, a me che sono marxista (sisi, ne esistono ancora.) fa piacere, mai piaciuti gli "amici", ho sempre preferito i compagni, ma mi sorge il dubbio che questo paese, questo popolo, noi stessi, faticheremo a comprendere che gli "amici" sono diventati nemici, e che siamo rimasti solo noi a difenderci e a lottare per noi stessi, e che quindi quando si "parla" con qualcuno che non siamo noi, stiamo parlando con un nemico, mi sorge il dubbio che prima che tutti noi ci rendiamo conto di questa cosa, di questo ritorno alle origini, passerà del tempo, molto tempo, e che nel frattempo tante volte verremo fottuti, tante volte verremo umiliati, tanti di noi verranno uccisi (perchè che sia un colpo di pistola o una impalcatura che cede non cambia nulla, sempre omicido premeditato e quindi volontario rimane). se la speranza non mi stesse un pò sulle palle, spererei che almeno, anche fra tanto tempo, noi ci risvegliassimo, e tornassimo alle origini, in cui c'eravamo noi e i nostri nemici, tempi in cui l'odio era una sentimento umano al servizio dell'amore, in cui la rabbia serviva a vivere per lottare e lottare serviva a crescere come specie, un tempo neanche troppo lontano in cui l'obbiettivo era chiaro e la forza era un mezzo corretto per ottenere l'obbiettivo, in cui noi eravamo i vincitori scontati di una lotta interna all'animo umano, lotta tra -avidità, selvaggio egoismo- e -fratellanza, amore, equilibrio-.HASTA LA VICTORIA SIEMPRE COMPANEROS.
Post N° 159
c'era una volta....prima, tanto tempo fa, c'eravamo noi e c'erano gli altri, i nemici; poi le cose cambiarono, arrivarono i progressisti, e a quel punto c'eravamo noi e degli "amici" che discutevano coi nemici; dopo un pò gli "amici" iniziarono ad essere "amici" anche dei nemici, a questo punto della nostra storia c'eravamo noi, gli "amici" dei nemici che però non erano nostri nemici e i nemici;ora, dopo tanti decenni dall'inizio della nostra storia cosciente, anche nel nostro piccolo paesello a forma di stivale ci siamo noi e tutti gli altri, tutti, nessuno escluso, nemici. siamo, finalmente, ritornati alle origini, in cui c'eravamo noi e i nostri nemici, e la divisione era semplice, se non eri dei nostri, eri dei loro. molto semplice, sia l'idea che il funzionamento della stessa applicata alla realtà; se non vuoi aiutarci dando tutto, anche la vita, allora sei un nemico perchè non sei dei nostri. questo, a me che sono marxista (sisi, ne esistono ancora.) fa piacere, mai piaciuti gli "amici", ho sempre preferito i compagni, ma mi sorge il dubbio che questo paese, questo popolo, noi stessi, faticheremo a comprendere che gli "amici" sono diventati nemici, e che siamo rimasti solo noi a difenderci e a lottare per noi stessi, e che quindi quando si "parla" con qualcuno che non siamo noi, stiamo parlando con un nemico, mi sorge il dubbio che prima che tutti noi ci rendiamo conto di questa cosa, di questo ritorno alle origini, passerà del tempo, molto tempo, e che nel frattempo tante volte verremo fottuti, tante volte verremo umiliati, tanti di noi verranno uccisi (perchè che sia un colpo di pistola o una impalcatura che cede non cambia nulla, sempre omicido premeditato e quindi volontario rimane). se la speranza non mi stesse un pò sulle palle, spererei che almeno, anche fra tanto tempo, noi ci risvegliassimo, e tornassimo alle origini, in cui c'eravamo noi e i nostri nemici, tempi in cui l'odio era una sentimento umano al servizio dell'amore, in cui la rabbia serviva a vivere per lottare e lottare serviva a crescere come specie, un tempo neanche troppo lontano in cui l'obbiettivo era chiaro e la forza era un mezzo corretto per ottenere l'obbiettivo, in cui noi eravamo i vincitori scontati di una lotta interna all'animo umano, lotta tra -avidità, selvaggio egoismo- e -fratellanza, amore, equilibrio-.HASTA LA VICTORIA SIEMPRE COMPANEROS.