Ali Rosse...

Post N° 173


niente bella ciao...A far scoppiare il caso le dichiarazioni del sindaco di Forza Italia Marco Tedde. «Nel nostro Comune la canzone Bella Ciao non èprevista nel cerimoniale della Festa della Liberazione da qualche anno: da quando, cioé, l'Amministrazione ha deciso di attribuire solennità alla celebrazione, sulla scorta dell'insegnamento del Presidente Ciampi che, dal 25 aprile 2003, decise di tenere la cerimonia nel cortile del Quirinale, dando alla ricorrenza valore nazionale e lasciando fuori dalla porta dispute e contrasti. Ebbene al Quirinale, in questo come in altri contesti, non si suona Bella Ciao ma solo l'Inno di Mameli». Una decisione non nuova, come spiega anche Francesco Carboni, ex parlamentare diessino. «Purtroppo non è una novità - dice - meno male che dietro il corteo istituzionale c'è quello "laico" che, benché senza musica canta Bella Ciao». E mentre il primo cittadino di Forza Italia spiega che «la Liberazione, il ricordo del 25 aprile, deve essere una festa unitaria non un momento di contrapposizione e polemiche. Una data che unisce, non che divide», arriva la replica del centro sinistra. Elias Vacca, avvocato di Alghero e parlamentare sino al 29 aprile spiega che «è una festa che appartiene a tutta l'Italia, non solo ai comunisti». Quanto alle divisioni ventilate dal sindaco aggiunge: «Divide gli antifascisti dai fascisti»ma si tutti amici! noi e loro a bere vino insieme e cantare "oh bel balilla".. CERTO CHE SIAMO DIVISi PORCO CAZZO! e intendiamo rimanerlo, basta con questo revisionismo da 4 soldi di merda, in cui la guerra è stata una partita a carte tra buoni amici e chi ha vinto ha vinto, abbiamo vinto noi ed è bene che se lo ricordino. antifascisti e fascisti sono nemici, e non c'è convivenza ma solo guerra tra 2 fazioni che sono l'una l'antitesi dell'altra, guerra finchè una delle 2 parti non verrà cancellata, spazzata via. quindi tutti a cantare bella ciao!