Mi guardo allo specchio, un po' sformata e con un bel reticolo di rughe. Mi ricordo un po' quei relitti che si trovano sulla spiaggia, conchiglie, pezzi di legno, scolpiti dal mare e dalla salsedine. Vorrei sdraiarmi anche io lā, dove il mare si ritira ed aspettare un bambino che mi guardi pieno di stupore e meraviglia, che mi infili nel suo secchiello e mi porti a casa, col sorriso dei prodigi rivelati. Che mi metta su una mensola e mostri ai suoi amici, tutte le venature con cui il vento e l'acqua hanno corrotto la mia pelle. E poi che mi avvicini all'orecchio per capire che č grazie a questo miracolo di tempo passato a vivere che posso fargli sentire il rumore del mare.