Papaveri ed ombre

Case e Bivacchi


Ci sono donne che di ogni grotta fanno una casa, riempiendo ogni centimetro quadrato di un ordine assoluto, quello intrinseco, che permette da millenni a tutto ciò che ci circonda di andare avanti in maniera perfetta. E’ questo il mio pensiero mentre apro la porta della casa delle vacanze dove sono stata preceduta, per fortuna, da un mese di ferie di mia cognata. I letti ben coperti dai teli, i pochi mobili di mia suocera ben spolverati riempiti di asciugamani e lenzuola che profumano di sapone e lavanda. Ninnoli orrendi che di contendono il posto su mensole costruite su misura. Io no, io così non ci sono mai riuscita.Io sono di quelle donne che di ogni casa fanno al massimo un bivacco, i cui ingranaggi si inceppano sulla bolletta infilata di sbieco fra Pennac e Marquez, le lampadine fulminate, il latte scaduto, figuriamoci in vacanza in una casa senza libri in cui infilare i prossimi solleciti di pagamento. Mi guardo intorno dopo una settimana, la borsa da viaggio è aperta su uno dei letti, le scarpe sono tutte ammucchiate in fondo sotto alla finestra e rimprovero mio figlio del mio stesso disordine. Mi siedo malinconicamente in giardino con la consapevolezza che non potrei godermelo se fossero tutti come me…Chi poterebbe il limone? Chi sfronderebbe la bouganville? Ci sono quelli che restano e creano case, villaggi e stirpi, ci sono quelli come me che rinchiudono tutto in un sacco e partono senza lasciare altro che le braci calde di un ultimo rifugio.